Matteo Ceroti Responsabile Tavolo Regolatorio Rete Geotermica la geotermia a zero emissioni

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1 Matteo Ceroti Responsabile Tavolo Regolatorio Rete Geotermica la geotermia a zero emissioni Le nuove frontiere della geotermia, dalla geotermia elettrica alla cogenerazione geotermica giovedì 18 gennaio 2017 Auditorium GSE Viale Pilsudski, 92 Roma

2 la Rete Geotermica e la scelta per una nuova geotermia La Rete Geotermica è una associazione di imprese che nasce dalla volontà di alcuni operatori del settore geotermico, di creare una filiera in grado di valorizzare la risorsa geotermica ampiamente presente nel territorio nazionale, e soprattutto in Regione Toscana. Oggi alla Rete aderiscono 18 imprese del settore geotermico italiano, tra loro sia titolari di permessi di ricerca che fornitori di tecnologie e servizi. Negli ultimi 20 anni la produzione geotermoelettrica italiana, peraltro tutta concentrata in Toscana e proveniente da risorse ad alta temperatura (>150 C) ha avuto un incremento piuttosto limitato. Essa rappresenta oggi circa il 2% della produzione elettrica nazionale, assolutamente al di sotto delle sue potenzialità. Gli impianti oggi presenti nel territorio sono basati su tecnologie consolidate (cicli ad espansione di vapore geotermico) e, cosi come le recenti centrali da poco realizzate o in attuale costruzione, puntano esclusivamente alla coltivazione di risorse ad alta temperatura. Le imprese della Rete Geotermica ritengono che il settore potrà avere un concreto sviluppo attraverso una importante innovazione tecnologica che risponda alle crescenti aspettative in termini di sostenibilità ambientale, economica e sociale. Oltre che ad ampliare le aree di indagine e di utilizzo della risorsa, puntando sulla valorizzazione delle risorse cosiddette a media entalpia, di gran lunga le più disponibili in diverse aree dell Italia, anche distanti dalle aree storiche. 2/13

3 la Rete Geotermica e la sfida tecnologica delle zero emissioni Il 28 gennaio 2014, a Firenze, presso Palazzo Strozzi Sacrati, sede della Presidenza della Regione Toscana, è stato sottoscritto un Protocollo d Intesa da Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, e da Gianni Gori, presidente di Rete Geotermica Con il suddetto Protocollo, la Rete Geotermica, attraverso le società che la compongono, si impegna a individuare e applicare le Best Available Technologies e quelle soluzioni tecnologiche innovative che permettano di coltivare la risorsa geotermica garantendo la reiniezione totale dei fluidi geotermici, inclusi i gas non condensabili, nelle formazioni geologiche di provenienza, senza emissioni in atmosfera e a basso impatto visivo ed acustico. La Rete Geotermica, inoltre, si impegna a valorizzare a pieno la risorsa geotermica, mettendo a disposizione l energia termica derivata dai processi di produzione di energia elettrica, per l utilizzo in processi industriali, agricoli, commerciali e civili. L impegno assunto dalla Regione sarà quello di favorire il coordinamento degli enti pubblici i cui territori sono interessati dai permessi di ricerca rilasciati e di assicurare il coordinamento dei titolari di permessi di ricerca geotermica, con la finalità di ridurre al massimo gli effetti cumulativi degli impatti ambientali e di favorire uno sviluppo sostenibile dei territori. 3/13

4 i progetti geotermoelettrici tecnologicamente avanzati La Rete Geotermica promuove progetti geotermoelettrici tecnologicamente avanzati Vengono definiti impianti geotermoelettrici tecnologicamente avanzati, gli impianti, alimentati da fluidi geotermici a media ed alta entalpia, caratterizzati da: reiniezione totale del fluido geotermico, ivi inclusi i gas incondensabili, nelle stesse formazioni di provenienza, emissioni di processo nulle. Si tratta di progetti che implementano soluzioni a ridotto impatto ambientale e non pienamente commerciali, che non sono mai state implementate sui campi geotermici italiani e per i quali il Legislatore ha previsto una specifica tariffa incentivante 1, ai sensi dell art.20 co.2 del D.M. 23 giugno 2016 (pari a massimo 200 /MWh). Possono rientrare nella categoria di impianti geotermoelettrici tecnologicamente avanzati sia «impianti ordinari» sia «impianti pilota», purché presentino le caratteristiche sopra elencate. La differenza tra gli stessi sarà esclusivamente di natura procedurale, da un lato infatti ci sono i permessi di ricerca ordinari che seguono un iter regionale, dall altro lato i permessi di ricerca per impianti sperimentali pilota che seguono un iter statale con il coinvolgimento di MISE e MATTM. Gli impianti geotermici tecnologicamente avanzati, sia ordinari sia pilota, sono caratterizzati da elevati autoconsumi elettrici (dal 15 fino ad oltre il 40% della potenza installata), sia interni al ciclo di potenza (pompa di alimento, condensatore ad aria) che inerenti al sistema di estrazione del fluido geotermico dal serbatoio di provenienza e di totale reiniezione dello stesso fluido nel medesimo reservoir, necessari a raggiungere gli elevati standard ambientali (emissioni di processo nulle, azzeramento dei consumi idrici, etc). In virtù degli elevati autoconsumi il legislatore ha quindi correttamente identificato, come potenza di soglia, al di sotto della quale è possibile richiedere l iscrizione al registro degli incentivi, non tanto la potenza installata quanto una potenza netta media annua, che dovrà corrispondere comunque ad una energia immessa in rete pari a massimo MWh/anno. 1 Nel rispetto di alcune condizioni (range di temperatura, percentuale di gas, taglia dell impianto) 4/13

5 i progetti geotermoelettrici tecnologicamente avanzati Il D.M 23 giugno 2016 ha previsto specifiche tariffe incentivanti per gli impianti geotermoelettrici avanzati a ridotto impatto ambientale sia di competenza statale che delle regioni e provincie delegate, prevedendo l iscrizione al registro all avvenuto riconoscimento del carattere nazionale o locale delle risorse geotermiche rinvenute. Il 25/11/2016 è stata pubblicata sul sito del GSE, la graduatoria degli impianti iscritti al Registro degli incentivi, ai sensi dell'art. 9 del D.M. 23 giugno Il Bando, uscito il 20 agosto 2016, prevedeva per impianti geotermoelettrici un contingente di potenza pari a 30 MW. Al bando hanno partecipato 10 progetti, di cui solo 6 sono stati ammessi al Registro sopra citato, più un settimo (*) ammesso per soli 700 kw dei 5 MW da progetto. Di questi progetti geotermoelettrici avanzati, uno è un «impianto ordinario» mentre i restanti sono «impianti pilota». Castelnuovo project Montenero project Lucignano project Poggio Montone project Casa del Corto project Scarfoglio project Forio project 5/13

6 il progetto Poggio Montone di Sorgenia Geothermal Dati di progetto Potenza netta media annua Energia elettrica immessa in rete Portata max fluido geotermico impiegato 5 MW MWh/anno 750 ton/h T risorsa all ingresso dell impianto C T risorsa all uscita dell impianto C % max gas disciolto 1 1,5% Best Available Technology (BAT) impianto binario a tecnologia ORC (Organic Rankine Cycle fluido di lavoro organico non infiammabile) e raffreddamento mediante condensatori ad aria (senza consumo di acqua) 3-4 pozzi di produzione (1 postazione di produzione) e 4-6 pozzi di reiniezione (2 postazioni di reiniezione) alla profondità di metri, collegati attraverso 2 condotti interrati (ca 4 km) Innovazione e valorizzazione della risorsa presente: per l emungimento del fluido geotermico si prevede di implementare il sistema del gas lift in continuo mediante la compressione, iniezione e ricircolo in continuo di gas geotermico naturalmente disciolto nel liquido (principalmente CO2) nei pozzi produttivi 6/13

7 il progetto Castelnuovo di RGT Dati di progetto Potenza netta media annua Energia elettrica immessa in rete Portata fluido geotermico impiegato 5 MW MWh/anno circa 65 ton/h T risorsa all ingresso dell impianto C T risorsa all uscita dell impianto 90 C % in peso di gas non condensabili 8% Best Available Technology (BAT) impianto binario a tecnologia ORC (Organic Rankine Cycle fluido di lavoro organico non infiammabile) e raffreddamento mediante condensatori ad aria (senza consumo di acqua) 2 pozzi di produzione e 1 pozzo di reiniezione, alla profondità di circa metri, realizzati da un unica postazione di perforazione, con totale re-immissione del fluido geotermico prodotto nelle stesse formazioni geologiche di provenienza, senza emissioni di vapore e gas in atmosfera Integrazione ambientale e paesaggistica (site-specific) e minimizzazione della lunghezza delle tubazioni Valorizzazione delle risorse geotermiche tramite impiego del calore in processi produttivi compatibili con le vocazioni del territorio 7/13

8 la visita agli impianti geotermoelettrici della Baviera Si è svolta mercoledì 20 settembre 2017 una visita agli impianti geotermoelettrici a zero emissioni della Baviera organizzata dalla Rete Geotermica L iniziativa promossa dalla Rete Geotermica ha permesso di illustrare una tecnologia avanzata, capace di valorizzare la risorsa geotermica attraverso la produzione di energia elettrica e termica nel pieno rispetto dell ambiente, già correntemente impiegata a livello mondiale. Visita dell Impianto di Sauerlach L invito a partecipare alla visita è stato rivolto agli amministratori, ai consiglieri comunali e ai tecnici dei Comuni geotermici e dei Comuni ad essi limitrofi, interessati dai permessi di ricerca, agli amministratori e ai consiglieri regionali, ai rappresentanti e ai membri della associazioni ambientaliste e dei Comitati, oltreché ai semplici cittadini. Hanno aderito alla visita 42 persone, in rappresentanza di amministrazioni locali, gruppi politici, associazioni ambientaliste, funzionari regionali e del Ministero dello Sviluppo Economico, ordini professionali, rappresentanti del mondo imprenditoriale toscano, professori delle Università di Siena e di Firenze. Diversi sono stati coloro che provenivano dall area amiatina e dalla val di Cecina. 8/13

9 la visita agli impianti geotermoelettrici della Baviera I partecipanti hanno potuto osservare da vicino l impianto geotermico a ciclo binario a totale reiniezione dei fluidi geotermici nel sottosuolo. La prima centrale geotermica visitata è quella situata nella cittadina di Sauerlach, a 10 km a sud di Monaco di Baviera. L impianto ha una potenza installata di 5 MW elettrici e distribuisce circa 4 MW termici nelle abitazioni di 7000 cittadini attraverso una rete di teleriscaldamento alimentata anche da un impianto a biomasse legnose che si trova di fianco alla centrale geotermica. Visita all Impianto di Sauerlach I pannelli e i modelli presenti nel centro visite dell impianto, illustrano i tre pozzi, profondi circa metri, che costituiscono il sistema di produzione e reiniezione della risorsa geotermica. I pozzi, realizzati nel piazzale antistante la centrale, si diramano sotto il centro abitato, in un area caratterizzata da vincoli di protezione della falda potabile da cui attinge l acquedotto di Monaco di Baviera. I partecipanti sono stati successivamente accompagnati in una visita guidata dai tecnici della società Turboden, appartenente alla Rete Geotermica, e che ha costruito l impianto. I presenti hanno potuto vedere, filmare e comprendere il funzionamento delle varie parti impiantistiche, a partire dalla sala macchine, la sala controllo fino al tetto dello stabilimento, su cui è stato realizzato il condensatore ad aria, necessario al raffreddamento del fluido di lavoro. 9/13

10 la visita agli impianti geotermoelettrici della Baviera Scuola Municipio Stazione Ferroviaria S4 Negozio Catena FaidaTe Ingrosso Bibite Rivendita Materiali Edili Supermercato Prodotti Alimentari Centrale Biomassa Pozzi Geotermici Centrale geotermoelettrica SWM ZONA RESIDENZIALE 300 mt. 10/13

11 la visita agli impianti geotermoelettrici della Baviera Giovedì 19 ottobre 2017 è stata ripetuta la visita agli impianti geotermoelettrici a zero emissioni della Baviera organizzata dalla Rete Geotermica, alla quale hanno partecipato i rappresentanti dei principali gruppi consiliari del Consiglio Regionale della Toscana, ed altri amministratori locali. Visita dell Impianto di Sauerlach e Dürrnhaar L iniziativa promossa dalla Rete Geotermica ha permesso ai rappresentanti delle forze politiche di conoscere da vicino le caratteristiche impiantistiche degli impianti geotermoelettrici a zero emissioni, peraltro inserite in contesti residenziali e produttivi. 11/13

12 il progetto di concessione Poggio Montone grazie per l attenzione

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