LEGNO TOSCANO NELL EDILIZIA SOSTENIBILE

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1 VALORIZZAZIONE DEL LEGNO TOSCANO NELL EDILIZIA SOSTENIBILE Paolo LAVISCI L e g n o più CELL paolo.lavisci@strutturedilegno.it

2 IL CONTESTO

3 I BOSCHI TOSCANI 50% ( km 2 ) di boschi 900 km 2 ( ha) di conifere Incrementi medi 5-12 m 3 /ha anno Piantagioni di anni, effettuate per le cartiere, che adesso però non comprano più questo tipo di piante.

4 IL LEGNO DI CONIFERA IN TOSCANA m 3 /anno di tondo da sega abete douglasia pino dom pino mar pino nero equivalenti a m 2 /anno di edifici

5 QUALITA DEL LEGNO Buone prestazioni meccaniche Forma e dimensioni mediocri Idoneo per impieghi strutturali

6 LA FILIERA DEL LEGNO DA COSTRUZIONE operatori qualificati aziende piccole + cooperative scarsa integrazione di filiera

7 LE PROSPETTIVE GESTIONALI le forti potenzialità produttive del patrimonio forestale della Regione offrono buone garanzie per lo sviluppo e la realizzazione di numerosi progetti di edilizia civile in legno.

8 LA FORESTA MODELLO Sinergia tra funzioni diverse

9 LA TRADIZIONE DI CARPENTERIA

10 LE PRIME ESPERIENZE

11 IMPIEGHI DEL LEGNO TOSCANO ( ) Ricerca Prove industriali Stalle,

12 CENTRO POLIFUNZIONALE, RINCINE (2004) L e g n o più

13 CENTRO SOCIALE, RIGNANO SULL ARNO (2007)

14 Centro sociale a Rignano sull Arno (2007) Realizzato completamente con legno Toscano (Douglasia e Abete bianco), offerto da 3 Comunità Montane e 1 privato. 360 m 2 = 280 m 3 di legno tondo, che nei boschi Toscani di queste 2 specie crescono in 3 giorni e 3 ore.

15 Centro sociale a Rignano sull Arno (2007) Bando di gara tradizionale (OS32, massimo ribasso). Costo /m 2 di cui il 40% per la carpenteria e le finiture. Copertura con sistema innovativo a grigliato di tavole.

16 Centro sociale a Rignano sull Arno (2007) Particolari costruttivi. Capitello angolare. Raccordo di 10 aste.

17 Centro sociale a Rignano sull Arno (2007) Analisi del ciclo di vita (LCA) con Gemis Öko Institut Per questa struttura (360 m 2 ), considerando solo produzione e posa, usare strutture in legno anziché in calcestruzzo ha consentito un risparmio di: 49 t di CO 2 18,4 MWh di energia 444 t di materie prime Emissioni in aria (%) Legno CLS CO2 eq. TOPP eq. Polveri Emissioni in acqua (%) Legno CLS AOX COD BOD5

18 LINEE GUIDA REGIONALI (2009) Non cogenti, ma di indirizzo per amministrazioni locali, progettisti e imprese. Coerenti con il DM

19 IL PROGETTO DI FILIERA

20 ATI CALCOLO POSA 65 ADDETTI 12 M SEGHERIA PRODUZIONE

21 OBIETTIVI Valorizzazione del legno toscano, possibilmente supportata da una denominazione d origine, attraverso la messa a punto di nuovi prodotti, processi e servizi e la creazione di sinergia nella filiera legno-edilizia, e in particolare: migliore logistica nell approvvigionamento e nella tracciabilità; gestione della qualità in tutto il processo; ottimizzazione delle rese produttive con riduzione degli scarti e dei tempi; affinamento della progettazione del sistema costruttivo (comportamento dinamico); risoluzione delle criticità ambientali (emissioni di CO 2 e consumo energetico); qualificazione del lavoro in attività sostenibili.

22 ATTIVITA DI R&S

23 RISULTATI Categoria S1 DT30 DT27 S2 DT18 DT14 Riferimento UNI CNR/IVALSA CNR/IVALSA UNI CNR/IVALSA CNR/IVALSA Resistenze (N/mm 2 ) Flessione f m,k Trazione parall f t,0,k , ,8 8,4 Trazione perp f t,90,k 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4 Compressione parall f c,0,k Compressione perp f c,90,k 3,2 3,1 3,0 2,9 2,9 2,8 Taglio nel piano f v,k ,8 3 3 Moduli (kn/mm 2 ) MOE medio parall E 0,mean 15, MOE 5% parall E 0,05 11,0 10,1 9,4 8,7 8,0 7,4 MOE medio perpend E 90,mea n 0,53 0,50 0,47 0,43 0,40 0,37 G medio G mean 1,00 0,95 0,90 0,80 0,75 0,7 Densità (kg/m 3 ) densità 5% r k densità media r mean Caratteristiche meccaniche non previste in EN 338 (N/mm 2 ) Taglio perp alla fibratura f R,k 1,3 1,3 1,3 1,3 1,3 1,3 Modulo di taglio tangenziale G R,mean nuove categorie di resistenza per il legno di Douglasia Toscana (DT30-DT14)

24 RISULTATI Il vantaggio prestazionale della Douglasia Toscana MOE e G Differenza tra Douglasia Toscana e profili EN338 (%) C35 - S1 C30 - DT30 C27 - DT27 C24 - S2 C18 - DT18 C14 - DT14 Profilo EN338 e corrispondente profilo per la Douglasia Toscana MOE e G migliori 20-50% rispetto a EN 338

25 RISULTATI kgco 2 eq circa 1 t CO 2 /m 3 in meno rispetto alle provenienze austriache, quantificato mediante analisi del ciclo di vita della filiera

26 RISULTATI impianti pilota con significative innovazioni tecnologiche

27 RISULTATI prestazioni migliori rispetto ai pannelli in abete C24

28 RISULTATI progetto pilota Ludoteca Viale Giannotti (FI)

29 RISULTATI progetto pilota Ludoteca Viale Giannotti (FI)

30 RISULTATI software di calcolo ottimizzato per compensato di tavole (NTC + DIN 1052)

31 PROGETTI IN CORSO

32 CASA Spa, FIRENZE VIALE GIANNOTTI 45 ALLOGGI, 6 e 4 PIANI, ZONA SISMICA 2, CANTIERE AVVIATO CONSEGNA PREVISTA: APR 2014

33 CASA Spa - EDIFICI SMONTABILI, PREFABBRICAZIONE 3D 9+9 ALLOGGI SU 3 PIANI, APPALTATI (CONSEGNA: GEN 2013)

34 CASA Spa, FIRENZE VIA TORRE DEGLI AGLI CUCINA, BAGNO, IMPIANTI e FINITURE MONTATI IN FABBRICA IN CANTIERE: 2 APPARTAMENTI/GIORNO

35 CASA Spa, FIRENZE VIA TORRE DEGLI AGLI 90 ALLOGGI, 7 PIANI, GIA FINANZIATO (CONSEGNA PREVISTA ENTRO IL 2015)

36 UN AUSPICIO: RIBALTIAMO I PREGIUDIZI! UNA RETE DI INIZIATIVE PER LA VALORIZZAZIONE DELLE FILIERE LOCALI, CHE CONDIVIDA PRINCIPI E METODOLOGIE. SLOW WOOD UNA REALTA : BANDI CON PREMIALITA PER IL LEGNO TOSCANO

37 IDEE (BUONE) DAL TRENTINO GESTIONE COORDINATA DELLE ASTE MANUALE TECNICO PER LA CLASSIFICAZIONE PROGETTI ESEMPLARI, IN LEGNO TRENTINO, FUORI DALL AMBITO LOCALE

38 GRAZIE PER L ATTENZIONE Paolo LAVISCI L e g n o più CELL paolo.lavisci@strutturedilegno.it

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