Curriculum vitae dell ing. Girolamo Costanza
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- Nicoletta Angelini
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1 Curriculum vitae dell ing. Girolamo Costanza L ing. Girolamo Costanza, nato a Catania il 13/02/1973 si è laureato in Ingegneria Meccanica (indirizzo Materiali) presso l Università degli Studi di Roma Tor Vergata il 14/05/1997 con voto di laurea 97/100 discutendo la tesi di laurea dal titolo Studio di leghe a memoria di forma CuAlNi. Dal 15/12/97 al 26/11/98 ha prestato servizio come Sottotenente di complemento del Corpo degli Ingegneri dell Esercito presso lo Stabilimento Militare Controlli e Collaudi per l Armamento di Nettuno (RM) quale Ufficiale incaricato delle prove e verifiche. Nel 1998 ha conseguito l abilitazione all esercizio della professione di ingegnere e si è iscritto all Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma. Nel 1999 ha vinto il concorso per ricercatore universitario (Settore Scientifico Disciplinare ING- IND/21 Metallurgia) presso l Università degli Studi di Roma Tor Vergata, dove ha preso servizio in data 01/03/2000 afferendo al Dipartimento di Ingegneria Meccanica. Dal 1/3/2003 è stato confermato nel ruolo e tuttora svolge servizio come ricercatore. Nel periodo di servizio ha svolto ricerca, attività didattica ed è stato relatore e correlatore di numerose tesi di laurea. Ha svolto attività di supporto allo svolgimento di diverse tesi di dottorato. Ha condotto ed è stato responsabile scientifico di progetti di ricerca industriale applicata. 1. Attività didattica L attività didattica del dott. ing. Girolamo Costanza si è articolata nel modo seguente: - A.A. 2000/01 Tiene il Corso di Biomeccanica e Biomateriali presso la Scuola di Specializzazione in Fisica Sanitaria dell Università di Roma Tor Vergata. Tiene lezioni di teoria ed esercitazioni di laboratorio nell ambito dei corsi di Metallurgia 2,3,5 del corso di laurea in Ingegneria Meccanica dell Università di Roma Tor Vergata. - A.A. 2001/02 Tiene il Corso di Biomeccanica e Biomateriali presso la Scuola di Specializzazione in Fisica Sanitaria dell Università di Roma Tor Vergata. Tiene lezioni di teoria ed esercitazioni di laboratorio nell ambito dei corsi di Metallurgia 2,3,5 del corso di laurea in Ingegneria Meccanica dell Università di Roma Tor Vergata. - A.A. 2002/03 Tiene il Corso di Biomeccanica e Biomateriali presso la Scuola di Specializzazione Metallurgia IV nella sede di Tor Vergata. - A.A. 2003/04 Tiene il Corso di Biomeccanica e Biomateriali presso la Scuola di Specializzazione Metallurgia IV nella sede di Tor Vergata - A.A. 2004/05 Tiene il Corso di Biomeccanica e Biomateriali presso la Scuola di Specializzazione Trattamenti Termomeccanici dei metalli con laboratorio nella sede di Tor Vergata. - A.A. 2005/06 Tiene il Corso di Biomeccanica e Biomateriali presso la Scuola di Specializzazione Trattamenti Termomeccanici dei Metalli con laboratorio nella sede di Tor Vergata. - A.A. 2006/07 Tiene il Corso di Biomeccanica e Biomateriali presso la Scuola di Specializzazione Trattamenti Termomeccanici dei Metalli con laboratorio nella sede di Tor Vergata.
2 - A.A. 2007/08 Tiene il Corso di Biomeccanica e Biomateriali presso la Scuola di Specializzazione Trattamenti Termomeccanici dei Metalli con laboratorio nella sede di Tor Vergata. Tiene il corso Leghe a memoria di forma per studenti del Dottorato in Ingegneria dei Materiali. - A.A. 2008/09 Tiene il Corso di Biomeccanica e Biomateriali presso la Scuola di Specializzazione Trattamenti Termomeccanici dei Metalli con laboratorio nella sede di Tor Vergata. Tiene il corso Leghe a memoria di forma per studenti del Dottorato in Ingegneria dei Materiali. 2. Attività scientifica L attività di ricerca, prevalentemente a carattere sperimentale, svolta presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica dell Università di Roma Tor Vergata, si è sviluppata su temi inerenti la scienza dei materiali. In particolare si sono studiati effetti di caratteristiche microstrutturali sulle proprietà meccaniche e problemi connessi con trasformazioni di fase in metalli puri e leghe. Il lavoro svolto è stato fondamentalmente di carattere sperimentale mediante: - tecniche di diffrazione dei raggi X a temperatura ambiente ed in camera calda; - microscopia ottica, elettronica in scansione e ad effetto tunnel; - prove meccaniche. 3. Principali temi di ricerca: I principali temi di ricerca affrontati possono essere così riassunti: 1- Trasformazione martensitica in leghe a memoria di forma; 2- Studio di strutture in metalli pure e leghe durante fusione e solidificazione; 3- Miglioramento del comportamento a fatica di materiali compositi con matrice in lega di Al mediante ricoprimenti con coatings sottili di Ti depositati per sputtering; 4- Produzione e caratterizzazione di schiume metalliche a base di Al. 5- Effetto del trattamento superficiale con letto fluido sulle proprietà superficiali di materiali metallici. 6- Solidificazione assistita da pressione per produzione di componenti in lega di Al con alte prestazioni specifiche 7- Studio microstrutturale di materiali cfc soggetti a esplosioni di piccola carica 8- Superplasticità in leghe PbSn 1- Trasformazione martensitica in leghe a memoria di forma Il materiale esaminato è una lega CuAlNi, di composizione tale da mostrare un effetto di memoria di forma a 90 C. Preliminarmente esso è stato caratterizzato con tecniche tradizionali quali la microscopia ottica, elettronica in scansione e la diffrazione dei raggi X in camera calda. Per avere maggiori dettagli sulle strutture di superficie sono state eseguite osservazioni al microscopio ad effetto tunnel. Per poter seguire l evoluzione della struttura durante variazioni di carico e di temperatura si è progettato e costruito un tavolino per microscopio ottico che permette l osservazione della superficie dei provini durante cicli termici da temperatura ambiente fino a 150 C e/o durante una prova di flessione a 3 punti. E così possibile studiare l effetto sulla struttura di grani e lamelle di una variazione di temperatura, del carico applicato o di entrambi contemporaneamente. E stato inoltre impiegato per studiare l effetto termoelastico: la propagazione delle lamelle è favorita dallo stato di stress che si determina all apice delle lamelle stesse e quindi, in condizioni ideali, l ultima lamella formatasi a seguito della trasformazione in una direzione è la prima a sparire quando la trasformazione ha luogo nella direzione opposta.
3 2- Studio di strutture in metalli puri e leghe durante fusione e solidificazione Misure di diffrazione dei raggi X ad alta temperatura sono state utilizzate per studiare l evoluzione strutturale di numerosi metalli e leghe durante fusione e successiva solidificazione. I risultati hanno mostrato chiare correlazioni tra le strutture delle due fasi. In particolare da esperimenti eseguiti su Indio policristallino si è visto che alla temperatura di fusione avviene una riorientazione dei grani cristallini nel solido tale per cui i piani reticolari che si affacciano sul primo liquido sono i piani í101ý, cioè quei piani sui quali la distanza degli atomi primi vicini è prossima alla distanza tra i primi vicini nel liquido determinata dalla funzione di distribuzione radiale. Per evitare i disturbi indotti da moti convettivi nella fase liquida si dovranno ripetere le misure in microgravità. Oltre agli studi sui metalli puri sono interessanti quelli sugli eutettici dal momento che la gravità può influenzare stratificazioni nel fuso con diverse concentrazioni perpendicolarmente al fronte di solidificazione. 3- Miglioramento del comportamento a fatica di materiali compositi con matrice in lega di Al mediante ricoprimenti con coatings sottili di Ti depositati per sputtering Il lavoro finora svolto ha riguardato lo studio del comportamento a fatica di quattro compositi a matrice in lega di Al con rinforzo ceramico particellare. I compositi differiscono per matrice (6061, A 359, 2618), tipologia di rinforzo (SiCp e Al2O3) e metodologia produttiva (metallurgia delle polveri, squeeze casting, fonderia). Si è cercato di migliorare le caratteristiche (limite di fatica e vita a fatica) ricoprendo la superficie esterna dei campioni con coatings spessi 2 mm di Ti depositati per sputtering. Le deposizioni sono state eseguite a temperatura ambiente, escludendo eventuali modificazioni microstrutturali indotte nella matrice. Le prove di fatica sono state eseguite a flessione rotante, frequenza 17 Hz, a temperatura ambiente ed a 200 C, tipica temperatura di lavoro di tali compositi. La vita a fatica dei compositi ricoperti è risultata superiore a quella dei non ricoperti, in alcuni casi anche di un ordine di grandezza; anche il limite di fatica è sensibilmente migliorato. L effetto del Ti è quello di sigillare microcavità e difetti superficiali, siti preferenziali per la nucleazione delle cricche di fatica, ritardandone l innesco. Esami al diffrattometro dei raggi X hanno escluso ogni eventuale contributo al comportamento a fatica dovuto ad uno stato di stress di compressione sulla superficie dei campioni indotto dal coating. In futuro si pensa di testare l effetto dell impiantazione ionica sul comportamento a fatica di tali compositi. 4- Produzione e caratterizzazione di schiume metalliche a base di Al Nell ambito del progetto di ricerca industriale con Zanussi Metallurgica S.p.A. lo studio, ancora in corso, riguarda la produzione e caratterizzazione di schiume metalliche. Inizialmente è stata presa in esame la possibilità di produrre schiume metalliche a base di Al per l interessante combinazione di proprietà fisiche e meccaniche come ad esempio il basso peso specifico combinato con una buona caratteristica di assorbimento di energia. Gli obiettivi sono: la produzione delle schiume di leghe di Al, partendo dai processi già sviluppati all estero; l ottimizzazione dei parametri di processo per l ottenimento di specifiche proprietà meccaniche; approfondimento dei meccanismi fisici di base. Successivamente si è passati a produrre schiume di altri metalli quali: Ag, e leghe e a caratterizzare le schiume mediante prove di compressione statica e impulsiva. Nelle prove di compressione statica, dalle curve sforzo-deformazione si sono ottenute informazioni circa la tensione di snervamento, la tensione di plateau, l energia assorbita durante la prova in funzione della composizione della schiuma stessa. È stato determinato che le differenze nel comportamento sono dovute, principalmente, alla quantità di TiH2 utilizzato nella preparazione della schiuma. Queste diversità nella composizione si riflettono sulla morfologia delle porosità, le cui caratteristiche sono direttamente correlate alla resistenza meccanica della schiuma. La caratterizzazione della morfologia delle porosità, è stata effettuata tramite un software di analisi dell immagine sulle sezioni delle schiume con diversa composizione. Il software ha consentito di ottenere i parametri fondamentali (diametro equivalente e circolarità), che sono indicativi delle dimensioni e della forma delle bolle. Attraverso la scansione delle superfici dei campioni è stato possibile ricavare le
4 distribuzioni statistiche dei suddetti parametri, le quali sono state poi utilizzate per spiegare il comportamento manifestato dalle schiume durante le prove effettuate. Dalle prove di compressione impulsiva si sono ottenuti diagrammi di forza e accelerazione in funzione del tempo. Da questi dati, tramite un calcolo numerico, sono stati trovati gli andamenti della deformazione e dell assorbimento energetico. Anche in questo caso sono state trovate importanti correlazioni tra la microstruttura della schiuma ed il comportamento manifestato durante la prova. È stato determinato, infatti, che il collasso di bolle di dimensioni molto maggiori della media influisce negativamente sullo smorzamento dell urto, riducendo l assorbimento dell energia. Pertanto, per avere delle schiume utilizzabili come assorbitori di urti, è necessario garantire la loro massima omogeneità microstrutturale. Le schiume caratterizzate dalla presenza in miscela dello 0.4% di idruro di titanio hanno, in particolare, presentato i maggiori valori dell assorbimento dell energia cinetica messa a disposizione durante l urto, grazie a delle deformazioni molto elevate. 5- Effetto del trattamento superficiale con letto fluido sulle proprietà superficiali di materiali metallici Nella lega AA 6082 T6 è stato rilevato un miglior comportamento nella fatica a flessione rotante a seguito del trattamento al letto fluido che deposita Al2O3 sulla superficie esterna dei campioni. La deposizione migliora la finitura superficiale e al tempo stesso induce sulla superficie degli stress residui di compressione benefici ai fini della resistenza a fatica. La somma di entrambi gli effetti determina un consistente miglioramento del numero di cicli a rottura a parità di carico applicato oltre che un aumento del limite di fatica. Inoltre essendo realizzabile con attrezzatura semplice e poco costosa, il metodo ben si presta dal punto di vista dell implementazione industriale. 6- Solidificazione assistita da pressione per produzione di componenti in lega di Al con alte prestazioni specifiche Nell ambito del progetto di ricerca industriale con Zanussi Metallurgica S.p.A, lo studio, ancora in corso, riguarda la caratterizzazione di leghe di Al ottenute per squeeze casting e ottimizzazione dei parametri del processo di solidificazione sotto pressione. Si è messo a punto un dispositivo per solidificare leghe sotto pressione. Variando i parametri di processo, in particolare la pressione e la temperatura del fuso, si sono studiate le variazioni della microstruttura e proprietà meccaniche. La microstruttura è stata studiata tramite osservazioni di metallografia ottica, analisi di immagine e microscopia elettronica in scansione; le proprietà meccaniche con prove di microdurezza HV e FIMEC. Si sono confrontati i risultati con simulazioni numeriche (FEM). 7- Studio microstrutturale di materiali cfc soggetti a esplosioni di piccola carica Lo studio ancora in corso, nell ambito di un Progetto di Rilevante Interesse Nazionale finanziato da MIUR, riguarda l analisi dei meccanismi di deformazione che avvengono in materiali a reticolo cfc sottoposti ad esplosione di piccola carica in funzione del tipo di metallo, della pressione derivante dall esplosione e della velocità di deformazione. I materiali sono stati studiati tramite microscopia ottica, elettronica in scansione e ad effetto tunnel, e tramite diffrazione dei Raggi X. Il principale risultato è stato che in assenza di macro deformazioni plastiche la zona superficiale del materiale subisce delle trasformazioni strutturali importanti riferibili a processi di geminazione se l energia di stacking fault (SFE) è bassa, a scorrimenti se SFE è alta. L entità delle trasformazioni dipende dalla carica e dalla distanza carica-campione. I materiali studiati sono stati acciaio AISI 304 (bassa SFE), Au (media SFE), leghe di Al (alta SFE). 8- Superplasticità in leghe PbSn La ricerca, ancora in corso ha riguarda lo studio di una lega PbSn che presenta comportamento superplastico a temperatura ambiente. Si è proceduto a laminare e piegare ripetutamente le barrette della lega per ottenere una struttura a grano fine, si è quindi studiato il materiale tramite microscopia ottica ed analisi di immagine e sono state effettuate delle prove di trazione, con la
5 velocità della traversa costante, a diverse velocità per ottenere indicazioni sul coefficiente m di sensibilità alla velocità di deformazione e quindi sul comportamento superplastico. Si è inoltre utilizzato una rete neurale artificiale per prevedere il comportamento delle lega partendo da dati sperimentali di microstruttura. Il metodo sembra promettente nel campo delle superplasticità e si intende continuare la ricerca studiando leghe di interesse industriale come leghe di Al.
6 Pubblicazioni scientifiche dell ing. Girolamo Costanza 1) R. Montanari, G. Costanza, XRD investigation on indium melting, Convegno SIMAI 2000, Ischia, Giugno 2000, p ) R. Montanari and G. Costanza, XRD investigation on structural aspects of indium melting, Proc. of the 1 st Symposium on Microgravity Research and Applications in Physical Sciences and Biotechnology, Sorrento, Settembre 2000, p ) G. Costanza, R. Montanari, A. Sili, Comportamento a fatica di compositi a matrice in lega di Al con rivestimento superficiale in Ti, Atti del 28 Convegno Nazionale AIM, Milano, Novembre 2000, p ) R. Montanari, A. Sili and G. Costanza, Al 6061/20% SiC p composite: improvement of fatigue behaviour by Ti coatings, Composites Science and Technology, 61 (2001) ) R. Montanari, G. Costanza, E. Evangelista, XRD investigation on liquid metals during phase transformations, Microgravity and Space Station Utilization, vol. 2 (2001) p ) A. Angelaccio, G. Costanza, F. Gauzzi, R. Montanari, M.E. Tata, R. Volterri, Applications of Scanning Tunneling microscopy to the study of materials, Atti del Congresso Euromat, Rimini giugno ) R. Montanari e G. Costanza, Problematiche metallurgiche e microgravità, Atti del Convegno Cnr Materiali per lo spazio: sintesi, metodologie, tecnologie. Bonassola giugno 2001, p ) R. Montanari e G. Costanza, Comportamento a fatica di compositi a matrice metallica, Atti del Convegno del Progetto finalizzato MSTA II, Roma novembre 2001, vol. 1 p ) G. Costanza, R. Montanari and A. Sili, Fatigue behaviour of Ti sputtered Al composites, IJMPT vol. 17 nos 3/4 (2002) ) P. Gondi, R. Montanari and G. Costanza, X-RAY characterization of indium melting, Advances in Space Research, Vol. 29 No 4 (2002) ) G. Costanza, F. Gauzzi e R. Montanari, Structures of solid and liquid during melting and solidification of Indium, in Microgravity transport process in fluid, thermal, biological and materials sciences, Ed. S.S. Sadhal, Annals of New York Academy of Sciences, 974 (2002) ) G. Costanza, F. Gauzzi e R. Montanari, Melting and solidification of Indium: a structural investigation, Atti del Convegno Aeromat 2002, (presentato). 13) G. Costanza, R. Montanari, A. Sili, Miglioramento del comportamento a fatica in CMM: risultati e prospettive, Atti del Convegno Nazionale AIM, Modena, Novembre ) G. Costanza, R. Montanari, A. Sili, Ti coatings and fatigue behaviour of Metal Matrix Composites, THE Coatings Inetrnational Conference, 28-29/11/2002 Thessaloniki (Greece). 15) G. Costanza, G. Gusmano, R. Montanari, M.E. Tata, Metodi di produzione e applicazioni delle schiume metalliche, La Metallurgia Italiana, n. 2/2003, p ) G. Costanza e R. Montanari, Identificazione di un composto mediante misure di diffrazione dei raggi X in La Metallografia nei beni culturali, a cura di M. Cavallini e R. Montanari, Ediz. AIM ) G. Costanza, F. Quadrini, M.E. Tata, Pressure effect on Al alloy cast behaviour: microstructures and mechanical properties, International Journal of Material and Product Technology, Vol. 20, Nos. 5/6, 2004 p ) G. Filacchioni, R. Montanari, B. Riccardi, M. E. Tata, G. Costanza, Characterisation of EUROFER-97 TIG welded joints by indentation tests (FIMEC), Journal of Nuclear Materials (2004) ) R. Montanari, G. Costanza, F. Quadrini, M.E. Tata Impiego del test FIMEC per la qualificazione di semilavorati e componenti finiti nell industria manifatturiera, Atti del Convegno Nazionale AIM, Vicenza, Novembre ) G. Costanza, R. Montanari, M.E. Tata, N. Ucciardello, Previsione del comportamento superplastico di PbSn60 mediante reti neurali, Atti del Convegno Nazionale AIM, Vicenza, Novembre 2004.
7 21) G. Costanza, R. Montanari, M. E. Tata, Ottimizzazione del contenuto di TiH 2 e SiC nelle schiume di Al, La Metallurgia Italiana, n. 6/2005, p ) G. Costanza, R. Montanari, F. Quadrini, A. Sili, Ti coatings and fatigue behaviour of Almatrix MMCs. Part I: Experimental Analysis, Composites: Part B 36 (2005) ) G. Costanza, R. Montanari, F. Quadrini, M. E. Tata, Ti coatings and fatigue behaviour of Almatrix MMCs. Part II: FEM Simulations, Composites: Part B 36 (2005) ) M. Barletta, G. Costanza, R. Polini, Al 2 O 3 thin coating of AA 6082 T6 components by using a fast regime fluidized bed, Proc. of Nanosmat 2005, International Conference on Surfaces, Coatings and Nanostructured Materials, 7-9/9/2005, Aveiro, Portogallo, p ) D. Firrao, P. Matteis, G. Scavino, G. Ubertalli, M. G. Ienco, G. Pellati, P. Piccardo, M. R. Pinasco, E. Stagno, G. Costanza, R. Montanari, M. E. Tata, G. Brandimarte, S. Petraia, Metals object mapping after small charge explosions. A study on AISI 304Cu with two different grain sizes, Journal of Forensic Science, May 2006, Vol. 51, N 3, ) G. Costanza, M.E. Tata, N. Ucciardello, Superplasticity in PbSn60 alloy: experimental and neural network implementation, Computational Materials Science, 37 (2006) ) S. Missori, G. Costanza, M.E. Tata, A. Sili, Laser Beam Welding of Quenched and Tempered ASTM A 517 Gr.B Steel, Proc. of 1 Super High Strength Steels International Conference. Rome, November ) B. Riccardi, R. Montanari, M. Casadei, G. Costanza, Optimisation and characterization of thick W coatings on Cu-Cr-Zr alloy flat substrates, Journal of Nuclear Materials, 352 (2006), ) M. Barletta, G. Costanza, R. Montanari, V. Tagliaferri, M.E. Tata, Improvement in surface properties of stainless steel by using a low speed peening process, Proceedings of the 2 nd ICMEN Conference (International Conference and Manufacturing Engineering), 5-7/10/2005 Kassandra (GR), p ) G. Costanza, R. Montanari, F. Quadrini, M.E. Tata. Mechanical characterization of semimanifactured and finished components by means of FIMEC test. Proceedings of the 5 th THE (International Conference and Manufacturing Engineering), 5-7/10/2005 Kassandra (GR), p ) G. Costanza, R. Montanari, M.E. Tata, Controllo in linea e finale di manufatti ottenuti per deformazione plastica, La Metallurgia Italiana, n. 5/2006, p ) M. Barletta, G. Costanza, R. Polini, Al 2 O 3 thin coating of AA 6082 T6 components using a fast regime fluidized bed, Thin Solid Films, 515 (2006) ) G. Costanza, R. Montanari, M.E. Tata, N. Ucciardello, Schiume metalliche: produzione e caratterizzazione, Atti del Congresso AIM, Milano, Novembre ) M. Barletta, G. Costanza, M.E. Tata, Effetto del trattamento superficiale con letto fluido sul comportamento a fatica della lega AA6082 T6, Atti del Congresso AIM, Milano, Novembre ) G. Costanza, R. Montanari, M.E. Tata, C. Testani, Caratterizzazione meccanica del composito Ti-6Al-4V/SiC f dopo prolungata esposizione ad alta temperatura, Rivista italiana di compositi e nanotecnologie, Vol. 3 n 1 marzo ) A. Boschetto, G. Costanza, F. Quadrini, M.E. Tata, Cooling rate inference in aluminum alloy squeeze casting, Materials Letters 61 (2007) ) D. Firrao, P. Matteis, G. Scavino, G. Ubertalli, C. Pozzi, M. G. Ienco, P. Piccardo, M. R. Pinasco, G. Costanza, R. Montanari, M. E. Tata, G. Brandimarte and S. Petralia, Microstructural effects in Face-Centerd-Cubic alloys after small charge explosions, Metallurgical and Materials Transaction A, Vol. 38 n 12 (2007), p ) G. Costanza, R. Montanari, M.E. Tata, N. Ucciardello, Schiume di alluminio: composizione, morfologia e caratteristiche, Lamiera, n 12 (2007) ) G. Costanza, M.E. Tata, Dynamic and static compressive behaviour of aluminum foam, Innovations in Structural Engineering and Construction, Vol. 2 (2007), p ) G. Costanza, F. Quadrini, N. Ucciardello, Nickel weldability by means of high power diode laser, Journal of Solids and Structures, Vol. 1, Issue 2, 2007, p
8 41) G. Costanza, R. Montanari, M.E. Tata, N. Ucciardello, Densità ed assorbimento di energia delle schiume di alluminio, Presentato al IV Simposio sulle Tecnologie Avanzate Ministero della Difesa, Roma, 21-22/6/ ) D. Firrao, P. Matteis, G. Scavino, G. Ubertalli, C. Pozzi, M. G. Ienco, P. Piccardo, M. R. Rinasco, R. Montanari, M. E. Tata, G. Costanza, G. Brandimarte, S. Petralia, Microstructural changes due to small charge explosions in FCC metals, VI Convegno Nazionale sulla Scienza e Tecnologia dei Materiali, Perugia Giugno ) R. Montanari, G. Costanza, M.E. Tata, C. Testani, Lattice expansion of Ti-6Al-4V by nitrogen and oxygen absorption, Materials Characterization, 59 (2008) ) G. Costanza, G. Gusmano, R. Montanari, M.E. Tata, N. Ucciardello, Effect of powder mix composition on Al foam morphology, Proceedings of the Institution of Mechanical Engineers, Part L: Journal of Materials: Design and Applications, Vol. 222 n 2 (2008) ) D. Firrao, P. Matteis, C. Pozzi, G. Scavino, G. Ubertalli, M. R. Pinasco, M. G. Ienco, P. Piccardo, G. Pellati, G. Costanza, R. Montanari, M. E. Tata, G. Brandimarte, S. Petralia, Microstructural Modifications after Small Charge Explosions in Aluminum and Copper Targets, Supplemental Proceedings: Vol. 1: Materials Processing and Properties TMS (2008) ) S. Missori, E. Tata, G. Costanza, A. Sili, Microstructural transformations on quenched and tempered ASA CA 80 steel welds, Proceedings of International Conference New Developments on Metallurgy and Applications of High Strength Steels, Buenos Aires, Maggio ) G. Costanza, M. E. Tata, Influenza del ciclaggio termo-meccanico sul comportamento a memoria di forma di una lega Ni-Ti, memoria n 41 del 32 Convegno Nazionale AIM, Ferrara 2008, ISBN ) L. Bonaccorsi, G. Costanza, F. Giacobbe, S. Missori, A. Sili, M.E. Tata, Caratterizzazione di giunti saldati di leghe di alluminio per impieghi aeronautici, memoria n 52 del 32 Convegno Nazionale AIM, Ferrara 2008, ISBN ) M. Barletta, G. Costanza, M.E. Tata, Ricoprimenti a letto fluido di Al 2 O 3 e acciaio sulla lega 6082 T6: finitura superficiale e comportamento a fatica, memoria n 40 del 32 Convegno Nazionale AIM, Ferrara 2008, ISBN ) C. Calisti, G. Costanza, M.E. Tata, Progettazione di un attuatore molla-contromolla attivato da elemento a memoria di forma, Il progettista industriale, n 10 (2008), ) G. Costanza, F. Mercuri, M.E. Tata, Mechanical and surface properties of Ti sputtered thin films, Int. J. Surface Science and Engineering, Vol. 2 n 5 (2008) ) G. Costanza, F. Quadrini, M.E. Tata, New capabilities in the numerical simulation of aluminum alloy casting processes, in press on IJCMSSE. 53) G. Costanza, M.E. Tata and N. Ucciardello, Application of neural network to the materials characterisation, in press on IJCMSSE. G. Costanza, M.E. Tata, C. Calisti, Nitinol one way shape memory springs: thermomechanical characterization and actuator design, Sensor & Actuators: A (doi: /j.sna ).
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