COMUNE DI MACCAGNO con PINO e VEDDASCA

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1 STUDIO DI FATTIBILITA, PROGETTAZIONE PRELIMINARE E PROGETTAZIONE DEFINITIVA PER LAVORI DI SISTEMAZIONE IDROGEOLOGICA DEL BACINO DEL TORRENTE GIONA IN COMUNE DI MACCAGNO CON PINO E VEDDASCA DOCUMENTO PRELIMINARE ALLA PROGETTAZIONE (art 10 comma 1 lett. c) e art. 15 D.P.R. 5 ottobre 2010 n.207) Premesso che tra Regione Lombardia, Direzione Generale Territorio, Urbanistica e difesa del Suolo, Pianificazione e Programmazione interventi per l assetto idrogeologico e il Comune di Maccagno con Pino e Veddasca è stato stipulata Convenzione per la Progettazione dell intervento di Sistemazione Idrogeologica del bacino del torrente Giona in Comune di Maccagno con Pino e Veddasca (VA). Dalle analisi condotte a livello tecnico e dai confronti con i funzionari dell Amministrazione Regionale si è convenuto, considerato l elevato rischio idraulico del torrente Giona, di procede all affidamento di incarico per lo svolgimento dei servizi tecnici attinenti lo studio idrologico, idraulico e geomorfologico del bacino idrografico del torrente Giona. Al fine di avviare la progettazione degli interventi sopracitati si specificano, qui di seguito, gli elementi tecnici necessari alla redazione dei progetti, a tale fine questo Comune mette a disposizione i seguenti studi sul torrente Giona: Studio idraulico di un tratto del torrente Giona (marzo 2013) redatto dallo Studio di Ingegneria BAI Ing. Antonino; Torrente Giona Studio geomorfologico ed idraulico. Approfondimento sul grado di pericolosità della rete idrografica (luglio 2006) redatto da IDROGEA SERVIZI s.r.l. Ubicazione e Stato dei luoghi - Caratteristiche geomorfologiche generali In merito all inquadramento corografico della zona d intervento si rimanda agli studi sopracitati. Il bacino del Torrente Giona è situato all estremità nord-occidentale della provincia di Varese. Il torrente nasce in Svizzera dal monte Tamaro (1967 m s.l.m.). e raggiunge il confine italiano dopo un

2 percorso di circa 3 km. L andamento della valle in cui scorre il torrente (Valle Veddasca) è generalmente diretto da nord-est a sud-ovest e leggermente arcuato, con convessità verso sud-est. Il torrente scorre profondamente incassato nella valle fino all abitato di Maccagno ricevendo parecchi affluenti sia in sponda destra che sinistra; quindi attraversa il conoide su cui è situato l abitato e infine raggiunge il Lago Maggiore. Qualche chilometro a monte di Maccagno il T. Giona riceve, in sponda destra, il Torrente Casmera, che proviene dal Lago Delio, quest ultimo utilizzato come serbatoio per una centrale di pompaggio (il volume invasabile nel lago è stato aumentato con la costruzione di due dighe di ritenuta rivolte l una verso nord e l altra verso sud (valle Casmera)). Il bacino imbrifero con sezione di chiusura in corrispondenza dello sbocco al Lago Maggiore ha un area di circa 50 kmq. L asta principale è lunga (alla stessa sezione di chiusura) 13.5 km e ha una pendenza media del 6.7%. Il substrato roccioso consiste nel basamento metamorfico qui costituito da gneiis minuti. Solo nella parte terminale del bacino, in prossimità dell abitato di Maccagno, sono presenti i tipici depositi di conoide (sabbie e ghiaie debolmente stratificate). Il bacino è prevalentemente coperto di boschi (75%). Nella parte più alta è costituito da pascoli e terreni incolti (20%) mentre solo in piccola parte è urbanizzato (5%). Obbiettivi da perseguire L obbiettivo dello studio di fattibilità, progetto preliminare e definitivo è la definizione e stima economica di un assetto di progetto per la messa in sicurezza del corso d acqua e del suo bacino, con definizione del livello di priorità dei diversi interventi e definizione di un primo lotto di interventi realizzabili con il finanziamento disponibile. Descrizione dell'opera e della sua funzione L affidamento ha ad oggetto l incarico per lo svolgimento dei servizi tecnici attinenti lo studio idrologico, idraulico e geomorfologico del bacino idrografico del torrente Giona, lo studio di fattibilità e la progettazione preliminare e definitiva. Autorizzazioni e disponibilità delle aree Gli interventi previsi a progetto dovranno essere realizzati in aree con notevoli problematiche di accesso. Si presume che i trasporti relativi ai materiali e ai mezzi necessari per la realizzazione delle opere dovranno essere realizzati con l ausilio di elicottero.

3 Le aree non dovrebbero presentare problemi di disponibilità. Limiti finanziari da rispettare Importo complessivo del finanziamento è pari a ,00 comprensivi di IVA e contributi. Presenza di vincoli e impatto sulle componenti ambientali L area è soggetta a vincolo paesistico ai sensi dell art. 142 comma 1 lettere c), b), g) del D.lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 e nel tratto finale D.M. 20 ottobre 1961, G.U. n. 281 del 13 novembre L area è inoltre soggetta a vincolo idrogeologico. Dovrà anche essere accuratamente valutata la possibilità che si debbano operare tagli della vegetazione arbustiva esistente, per la realizzazione delle opere, e che quindi si incorra nell opportunità di denuncia taglio piante. Metodologia di affidamento dell incarico L incarico di progettazione, sarà affidato ai sensi dell art. 91 del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i., mediante procedura aperta di cui all art. 55 del citato D.lgs. 163/2006. Numero minimo di unità necessarie per lo svolgimento dell incarico struttura Per lo svolgimento dell incarico, in riferimento alla tipologia e dimensione dell opera da realizzare e alle diverse competenze professionali, si stima che il personale tecnico occorrente, sia pari ad almeno 4 unità, così suddivise: 1 ingegnere o architetto capogruppo coordinatore con esperienza nella progettazione multidisciplinare e nella gestione di opere pubbliche; 1 ingegnere civile idraulico; 1 ingegnere ambientale con esperienza comprovata nella valutazione di impatto ambientale e/o valutazione di incidenza ambientale; 1 geologo; Per ciascuno dei tecnici che formeranno la struttura operativa, devono essere specificati: le generalità complete; la qualifica professionale; gli estremi di iscrizione al rispettivo ordine professionale e la data della predetta iscrizione. L offerta tecnica è costituita dai seguenti documenti: 1. Documentazione, predisposta secondo quanto previsto dall articolo 264, comma 3, lettera a), di un numero massimo di tre servizi relativi a interventi ritenuti dal concorrente significativi della

4 propria capacità a realizzare la prestazione sotto il profilo tecnico, scelti fra interventi qualificabili affini a quelli oggetto dell'affidamento. Il numero massimo di schede di formato A4 che costituiranno al documentazione dei servizi è di 6 ovvero di 3 se in formato A3; 2. Relazione tecnica illustrativa, predisposta secondo quanto previsto dall art. 264, comma 3, lettera b) D.P.R. n. 207/2010 finalizzata ad illustrare, con la dovuta precisione e concretezza, le modalità con cui saranno svolte le prestazioni oggetto dell incarico con riferimento, a titolo esemplificativo, ai profili di carattere organizzativo funzionale, morfologico, geologico e geotecnico, nonché a quelli relativi alla valutazione di impatto ambientale, alla sicurezza ecc. Il numero massimo di cartelle (1 cartella = 25 righe di testo di 60 battute)che costituiscono la relazione è previsto in 20. In particolare la relazione ed i relativi elaborati grafici dovranno contenere e sviluppare il servizio oggetto dell incarico e affrontare i seguenti temi: le modalità metodologiche ed organizzative; le modalità operative; l elenco e la forma degli apporti specialisti che verranno attivati nella varie fasi del lavoro le principali tematiche che si intende affrontare per la salvaguardia dell ambiente ovvero per l integrazione paesaggistica e naturalistica delle opere le eventuali prestazioni aggiuntive non previste al punto 3 del disciplinare ogni altra circostanza operativa o tecnica che a giudizio del concorrente rende ottimale la prestazione nel suo complesso. Criteri e sub criteri di valutazione dell offerta tecnica e relativi punteggi Massimo punteggio tecnico Criteri e sub-criteri di valutazione assegnabile Capacità tecnica del progettista: 40 servizi relativi a interventi ritenuti dal concorrente significativi della propria capacità a realizzare la prestazione 20 sotto il profilo tecnico, scelti fra massimo tre interventi qualificabili affini a quelli oggetto dell'affidamento; integrazione paesaggistica e naturalistica delle opere, di cui al 20

5 punto precedente, realizzate dal concorrente; Caratteristiche metodologiche dell offerta desunte dalla illustrazione delle modalità di svolgimento delle prestazioni oggetto dell'incarico: proposta tecnico-progettuale contenente la metodologia di lavoro prevista per l espletamento dell incarico di studio idrogeologico approfondimento delle principali tematiche che si intendono affrontare prestazioni aggiuntive 5 Offerta economica: 30 Limite tecnico: verranno esclusi gli operatori economici che non avranno ottenuto complessivamente almeno 42 punti tecnici su 70 conseguibili. Livelli di progettazione e contenuti progettuali. Studio di fattibilità (come previsto dall art. da 14 del D.P.R. n. 207/2010) dovrà comprendere le seguenti attività: Censimento delle situazioni di dissesto all interno del bacino del torrente. Censimento delle opere di difesa esistenti sui versanti e in alveo e valutazione preliminare del loro stato di conservazione. Inquadramento ecologico e ambientale dell asta fluviale. Verifica morfologica dell asta fluviale finalizzata principalmente alla suddivisione dell asta fluviale in tratti omogenei in erosione e in deposito. Analisi idrologica e idraulica (portata liquida e solida) volta a definire le condizioni di rischio alluvionale del bacino, attraverso la mappatura delle aree di esondazione, e la valutazione della compatibilità idraulica dei ponti e dei manufatti presenti in alveo, per eventi decennali e centennali. Definizione e stima economica di un assetto di progetto per la messa in sicurezza del corso d acqua e del suo bacino, con definizione del livello di priorità dei diversi interventi e definizione di un primo lotto di interventi realizzabili con il finanziamento disponibile

6 Progettazione a livello preliminare e definitivo del lotto di interventi individuato. prime indicazioni e prescrizioni in materia di sicurezza. Progetto preliminare (come previsto dall art. 93, comma 3, del D. Lgs. 163/2006 e dagli artt. da 17 a 23 del D.P.R. n. 207/2010) In particolare vanno prodotti: a) relazione illustrativa delle eventuali soluzioni progettuali alternative, caratterizzate sotto il profilo funzionale, tecnico, ambientale, tenendo conto anche dei diversi scenari di rischio per l abitato di valle, oltre all illustrazione delle ragioni sotto il profilo tecnico, funzionale ed economico della soluzione scelta; b) relazione tecnica contenente: finalità e priorità dell intervento, localizzazione e contestualizzazione geografica dell area, descrizione ed analisi delle caratteristiche dell area, analisi e valutazione delle interferenze delle opere in progetto con le opere esistenti e l assetto territoriale c) studio di prefattibilità ambientale; d) indagini preliminari topografiche; e) Relazione geologica indicante: forme, depositi, processi geomorfologici, analisi dei dissesti in atto o potenziali; stratigrafia terreni di fondazione con particolare attenzione alla presenza di permafrost; le indagini geologiche necessarie alla definizione del modello geologico (ex art. 26 comma 1 lettera a) del DPR 207/2010) f) Relazione forestale. 1) planimetria generale dell area oggetto dell intervento derivante dallo stralcio degli strumenti di pianificazione territoriale e di tutela ambientale e paesaggistica; m) elaborati grafici di progetto, anche relativi alle indagini e studi preliminari, in scala adeguata alle dimensioni dell opera in progettazione: (planimetrie e sezioni); n) prime indicazioni e misure finalizzate alla tutela della salute e sicurezza dei luoghi di lavoro per la stesura dei piani di sicurezza; o) disciplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici previsti nel progetto con indicazione delle prestazioni dei materiali e degli elementi tecnici previsti dal progetto;

7 p) calcolo sommario della spesa; q) quadro economico di progetto; r) relazione relativa alla disponibilità delle aree ed eventuali accordi per l uso temporaneo di aree private. Progetto definitivo (come previsto dall art. 93, comma 4, e dagli artt. da 24 a 32 del D.P.R. n. 207/2010) In particolare vanno prodotti: a) relazione generale relativa a: aspetti dell'inserimento dell intervento sul territorio con localizzazione e contestualizzazione geografica dell area alla luce dei rilievi topografici eseguiti, analisi e valutazione delle interferenze delle opere in progetto con l assetto territoriale esistente, con particolare riguardo alle opere esistenti e all eventuale interferenza con altre opere, impatto paesaggistico e ambientale in relazione al contesto, aspetti manutentivi dell intervento. b) relazione geologica che evidenzi: le possibili problematiche legate ai processi morfologici in atto e alla possibile presenza di dissesti in atto o potenziali; i livelli di sicurezza raggiunti dall intervento in corrispondenza di diversi scenari di sviluppo del fenomeno franoso di monte; c) relazione forestale; d) relazione sulle caratteristiche e sulla gestione dei materiali eventualmente movimentati e individuazione delle aree di deposito anche temporaneo; descrizione delle soluzioni di sistemazione finale proposte; e) rilievi plano altimetrici con una relazione su metodologia, grado di dettaglio, stato di fatto; l) elaborati grafici e planimetria corredata da più sezioni atte ad illustrare tutti i profili significativi dell intervento, prima e dopo la realizzazione dell intervento; f) studio di fattibilità ambientale;

8 g) censimento e progetto di risoluzione delle eventuali interferenze; h) piano particellare di esproprio se necessario o documentazione degli accordi sottoscritti per le occupazioni temporanee; i) elenco dei prezzi unitari ed eventuali analisi; l) computo metrico estimativo; m) aggiornamento del documento contenente le prime indicazioni e disposizioni per la stesura dei piani di sicurezza; n) quadro economico con l indicazione dei costi della sicurezza desunti sulla base del documento di cui alla lettera m); Tempi di svolgimento dell incarico e penalità I tempi di svolgimento dell incarico sono definiti a partire dalla data di comunicazione di avvenuto affidamento dell incarico professionale fino all approvazione del progetto definitivo da parte del Comune di Maccagno con Pino e Veddasca. I termini di consegna degli elaborati saranno indicati all interno dello schema di disciplinare d incarico. Possibili punti critici in fase progettuale Le aree di intervento sono difficilmente accessibili, pertanto potrà essere necessario l utilizzo di sistemi e attrezzature di sicurezza individuali. Maccagno con Pino e Veddasca li, 12/02/2016. IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO geom. Danilo Gubitta