Corso di Formazione Regionale OFS/Gi.Fra Responsabili e Animatori Araldini

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1 Corso di Formazione Regionale OFS/Gi.Fra Responsabili e Animatori Araldini

2 Matteo 18,1-5 Bibbia alla mano In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli?». Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me.

3 Il servizio è un esperienza di dono. Attraverso l esempio degli adulti (genitori, animatori, assistenti ), l Araldino scopre che è bello fare qualcosa per gli altri, rendendosi disponibile a gesti concreti in tutti gli ambiti della vita. Da Il Nostro Sì Linee guida per l Araldinato.

4 L INCONTRO con gli Araldini Per fare bene qualunque cosa ci vuole un metodo: anche per essere e fare bene l Animatore ci vuole un metodo. Metodo (μέϑοδος): via da percorrere, itinerario, viaggio.

5 Per fare formazione a bambini e ragazzi il metodo efficace consta di tre momenti: La preparazione La realizzazione La revisione

6 LA PREPARAZIONE Preparazione dell incontro Come attirare la loro attenzione fin dall inizio? Quali esempi portare per illustrare questo o quel punto? Quali domande posso fare per raggiungerli nella loro vita? Mettersi nei panni dei piccoli

7 Preparazione dello spazio Il luogo e l ambiente in cui si fa l incontro influiscono molto sull andamento dello stesso. Qualunque sia il locale lo si deve rendere accogliente, gradevole, caloroso, dedicando molta attenzione ad alcuni dettegli: Luminoso Riscaldato Rinfrescato AMBIENTE ACCOGLIENZA Musica Canti Curare la disposizione delle sedie Verifica del materiale necessario INOLTRE

8 Preparazione dello spirito L Animatore dedichi un po di tempo alla riflessione personale, lasciandosi permeare dalla Parola di Dio e si interroghi su ciò che lo tocca personalmente, possibilmente in comunione con l Assistente. Ecco Signore, ho fatto del mio meglio per preparare ciò che desidero che i ragazzi scoprano di Te e il modo di comportarmi. Ora donami Tu le parole e gli atteggiamenti che suscitino n loro il desiderio di seguirti.

9 LA REALIZZAZIONE L accoglienza È importante che gli araldini vengano accolti con bontà e senza preferenze. Quando arrivano a un nuovo incontro non sono più al punto in cui li si era lasciati. Sono accadute tante cose da allora!

10 Lo svolgimento ACCOGLIENZA PREGHIERA INIZIALE PRESENTAZIONE DEL TEMA PAROLA DI DIO SCHEDE OPERATIVE MOMENTO DELL ASCOLTO PREGHIERA CONCLUSIVA

11 ACCOGLIENZA Permettere una breve chiacchierata è mostrare che la formazione non è una lezione impartita da un maestro, ma un gruppo di persone che stanno bene insieme. IMPORTANTE Bans e animazione iniziale!!!!!

12 PREGHIERA INIZIALE PRESENTAZIONE DEL TEMA La presentazione del tema dovrà essere breve, per aver tempo da dare a un attività pratica, alla preghiera e al dialogo.

13 TEMPO DELLA PAROLA DI DIO Dopo la lettura e spiegazione della Parola si può rappresentare il testo per facilitare la comprensione agli araldini. UTILIZZO DI SCHEDE OPERATIVE PRESENTAZIONE dell attività e avvio alle dinamiche di gruppo.

14 MOMENTO DELL ASCOLTO Dare la possibilità ai ragazzi di esprimere le loro sensazioni, le loro incertezze e perplessità. PREGHIERA CONCLUSIVA

15 LA REVISIONE L Animatore si prenda qualche minuto per notare ciò che è accaduto: le domande importanti, le reazioni buone e quelle che si dovranno rivedere. VERIFICA IN ITINERE Per correggere e trarre spunti dagli errori commessi. VERIFICA CONCLUSIVA Da compiere a conclusione del periodo di programma zione. RIPROGGETAZIONE Partire dagli errori compiuti per progettare di nuovo.

16 Se l Animatore ama Cristo e vuole bene al ragazzo, troverà i mezzi più efficaci per portarlo a Lui! SEMPRE MEGLIOOOOO!!