Omelia per l'ordinazione Presbiterale di Don Luigi Carbone Cattedrale, Manfredonia 24 marzo 2010

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Gilberta Pinna
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1 Omelia per l'ordinazione Presbiterale di Don Luigi Carbone Cattedrale, Manfredonia 24 marzo Venerati Confratelli, Diletti Diaconi e Seminaristi, Familiari, amici e fedeli tutti. Dopo l ordinazione dei tre diaconi la scorsa settimana, questa sera il Signore ci concede di vivere come Chiesa diocesana un altro grande evento di grazia: Don Luigi Carbone diventa presbitero! Come ringraziare il Signore? Come posso farlo io adeguatamente, io che, ad appena sei mesi dall inizio del mio ministero in questa arcidiocesi benedetta, sono chiamato a trasmettere a questo giovane lo Spirito Santo, che lo conformerà in aeternum a Cristo sommo ed eterno sacerdote? Tutti insieme, dunque, vogliamo fare nostra la preghiera del Salmo 116, che don Luigi ha impresso sull immaginetta ricordo della sua ordinazione, e dire coralmente: Che cosa renderò al Signore per quanto mi ha dato? Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore» (Sal 116,12-13)

2 2 2. Carissimi, oggi vogliamo guardare questo nostro fratello, come benedetto dal Signore per la sua speciale vocazione ricevuta; ma insieme lo vogliamo guardare come frutto delizioso della nostra Comunità diocesana. Sì, il Signore ha voluto servirsi di tutti noi, per accompagnare questo giovane alla meta del sacerdozio: accompagnarlo nel suo cammino di fede e di discernimento, di scelta vocazionale e di preparazione al ministero. Il mio pensiero corre immediatamente, carissimo don Luigi, alla tua famiglia, alla tua Comunità parrocchiale di San Michele, ai preti che ti hanno formato, ai catechisti ed educatori, al Seminario Regionale di Molfetta e al nostro Seminario diocesano. Al riguardo, saluto e ringrazio per la loro presenza il padre spirituale di Molfetta Don Luigi Mansi e l animatore Don Davide Longo. Noto con piacere che è tra noi anche l antico animatore Don Salvatore Casole. E di tutto questo popolo di Dio che tu sei il frutto: frutto della sua fede e della sua testimonianza di vita cristiana, frutto della sua preghiera e del suo amore. Che il Signore ti doni sempre soprattutto nei momenti di prova, nelle fatiche e nelle delusioni del ministero di sentirti veramente amato dal popolo di Dio!

3 3 3. Ma c è di più! E qui sta la meravigliosa novità che oggi si sprigiona e trova compimento nella liturgia dell ordinazione presbiterale: tu diacono, divenendo presbitero, non sarai più soltanto il frutto di questa Chiesa, ma sarai e per sempre - un dono speciale di cui il Signore vuole arricchire questo suo popolo nel cammino verso la salvezza. Infatti, il tuo sacerdozio sarà un sacerdozio ministeriale, un sacerdozio di specifico servizio al popolo di Dio, un servizio necessario e irrinunciabile per la celebrazione dell Eucaristia e del sacramento della Riconciliazione. E grazie allo Spirito santo e alla sua potenza creatrice e rinnovatrice che tu sarai consacrato nelle fibre più profonde del tuo essere e per sempre, sarai cioè dedicato pienamente a Dio, per il servizio del suo popolo. Non è stato così anche per Cristo Gesù, il servo di Jahve, il sommo sacerdote della nuova ed eterna alleanza? Come scrive, nella seconda lettura, l autore della lettera agli Ebrei: Entrando nel mondo, Cristo dice: Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato. Non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato. Allora ho detto: Ecco, io vengo per fare, o Dio, la tua volontà. (Eb 10,4-10).

4 4 E guardando a Cristo Signore che si riceve la grazia, la forza e la gioia di vivere in modo coerente e autentico il dono del sacerdozio ministeriale. Guardiamo a Cristo, dunque, ma con lo sguardo di Maria. 4. Fratelli e Sorelle, abbiamo ascoltato or ora il saluto che l Angelo di Dio rivolge alla Madonna, nella pagina del Vangelo di questa solennità dell Annunciazione (Lc 1,35). Rallegrati, o Maria, tu sei piena di grazia, il Signore è con te. Rallegriamoci anche noi, questa sera, perché il Signore viene a visitarci. Lo Spirito Santo, che ha illuminato il giorno dell Annunciazione entrando nel cuore di Maria, illumini oggi anche questa celebrazione. Oggi, caro Don Luigi, tu hai il privilegio di vivere il grande momento della tua ordinazione sacerdotale in unione stretta con Maria. Sii felice di iniziare questo tuo ministero nel clima dell Annunciazione. Poc anzi hai risposto anche tu, come la Madonna: Eccomi, sono pronto a fare la tua volontà!. Come Maria, abbandonati alle parole dell Angelo: Non temere. Tu hai trovato grazia presso Dio.

5 5 Tu poni la tua povertà al servizio di Dio e Lui la trasforma in virtù per l edificazione della Chiesa e per la speranza del mondo. 5. Don Luigi, tra poco ti distenderai per terra, mentre l assemblea canterà le litanie dei santi. Il Santo Padre Benedetto XVI, ricordando il giorno della sua ordinazione sacerdotale ha fatto questa bella riflessione: Stando prostrato a terra, si diventa ancora una volta consapevoli di tutta la propria povertà e ci si domanda: davvero ne sono capace? E allo stesso tempo risuonano i nomi di tutti i santi della storia e l'implorazione dei fedeli: «Ascoltaci; aiutaci». Cresce così la consapevolezza: sì, sono debole e inadeguato, ma non sono solo, ci sono altri con me, l'intera comunità dei santi è con me, essi mi accompagnano e quindi posso percorrere questo cammino e diventare compagno e guida per gli altri (16 gennaio 2010). Dopo l imposizione delle mie mani e la preghiera di ordinazione, tu indosserai i nuovi paramenti, segni di Cristo sposo. Questo nuovo abito che ti avvolgerà deve continuamente evocarti il ministero che eserciterai con atteggiamento di chi presta un servizio, disinteressato e senza pretese.

6 6 Con l unzione crismale, infine, tu sarai assimilato e configurato a Cristo e per la potenza dello Spirito tu sarai nuova creatura, un giovane dal cuore nuovo. Sii capace piuttosto di vivere non più per te stesso ma per Colui che ha riposto in te la sua fiducia. Non avrai preferenze, se non quelle evangeliche, che ti porteranno ad amare con particolare intensità gli ultimi e i poveri. E così sarai davvero libero. Libero nel cuore, libero per donarti a tutti. 6. Tu amministrerai i sacramenti e proclamerai la parola di Dio con sapienza e dottrina. E la gente dovrà sentire, ascoltando la tua voce, ma soprattutto vedendo la tua condotta, che Cristo è in te. Cristo parla attraverso di te. San Paolo afferma: Noi non predichiamo noi stessi, ma Cristo Gesù Signore. Noi siamo i vostri servitori per amore di Gesù. (2 Cor 4,5). Diventa uomo eucaristico. In questo Anno sacerdotale abbiamo dinanzi ai nostri occhi il Santo Curato d Ars. Egli celebrava ogni giorno l Eucaristia con sommo onore e devozione. L Eucaristia sia anche per te la forma plasmatrice della tua vita. Il grande tesoro che ti viene consegnato necessita di umiltà, di sottomissione al mistero, di continua ascesi interiore, di formazione permanente, di impegno costante,

7 7 di comunione gioiosa e leale con il Vescovo e con l intero presbiterio. Non illuderti di essere arrivato. Non dimenticare che noi portiamo questo tesoro in vasi di creta (2 Cor 4,7). Benché involucro di un tesoro prezioso, si tratta di terracotta fragile, pronta a screpolarsi e perciò bisognosa di attenzione. Ringrazio con te il Signore per la positiva esperienza di comunione che hai potuto fare col Rettore e con l equipe educativa del Seminario diocesano. Una collaborazione esemplare, che è di edificazione per la Comunità del Seminario e di conforto per il Vescovo. Ti chiedo di non far mancare il tuo personale apporto di comunione, di amore, di intesa, di fraternità anche nel presbiterio diocesano. Ricorda che diventare prete non è la logica conclusione di un percorso intellettuale, il traguardo di un curriculum di studi. E la libera risposta alla libera chiamata del Signore. Una scelta di amore grande, secondo la nota espressione di S. Agostino: Sit amoris officium pascere dominicum gregem. Sia per te un impegno d amore pascere il popolo di Dio. 7. Caro Don Luigi, per dare efficacia alla tua azione pastorale, dovrai trascorrere ore in preghiera e in

8 8 adorazione, per presentare al Signore le ansie e i problemi, le gioie e le speranze della gente che si rivolgerà a te con fiducia. La gente ha un sesto senso e sa di quale prete può realmente fidarsi. Non tradire mai il primato di Dio nella tua vita di sacerdote, sì da far trasparire la semplicità, l intensità della tua fede e del tuo amore. Farai avvertire, soprattutto nei giovani e nei ragazzi, che incontri nella pastorale vocazionale o nell insegnamento scolastico, il desiderio di addentrarsi con te nell esperienza bellissima di questo misterioso incontro con il Signore. E di certo non mancheranno gioiose risposte vocazionali. Don Luigi, va avanti con fiducia, sostenuto dall amore di Dio, ma anche dal nostro affetto e dalla nostra preghiera. Così sia.

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