Settembre Musica. Torino Milano Festival Internazionale della Musica 04_21 settembre 2013 Settima edizione. Torino Conservatorio Giuseppe Verdi

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1 Torino Milano Festival Internazionale della Musica 04_21 settembre 2013 Settima edizione Settembre Musica Torino Conservatorio Giuseppe Verdi Domenica 15.IX.2013 ore 11 Orchestra degli studenti del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino Giuseppe Ratti direttore Sibelius Holst Hindemith Elgar Bettinelli

2 MITO SettembreMusica Settima edizione Un progetto di Realizzato da Con il sostegno di I Partner del Festival Partner Istituzionale Partner Istituzionale Sponsor Media partner Sponsor tecnici

3 Jean Sibelius ( ) Andante Festivo per archi e timpani Gustav Holst ( ) Brook Green Suite per archi Prelude Air Dance Paul Hindemith ( ) Fünf Stücke op. 44 n. 4 per archi Lento Lento-Presto Vivace Molto lento Vivace Edward Elgar ( ) Serenade in mi minore per archi op. 20 Allegro piacevole Larghetto Allegretto Bruno Bettinelli ( ) Due Invenzioni per archi Calmo Allegro energico e ritmato Orchestra degli studenti del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino Giuseppe Ratti, direttore In collaborazione con Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino Videoimpaginazione e stampa: ITALGRAFICA Novara

4 Era il 1920 quando un officina di Säynätsalo, festeggiando i 25 anni dalla fondazione, chiese a Sibelius un brano da eseguire per l occasione: singolare, ammirevole legame tra piccola industria e arte a cui Sibelius rispose con un Andante Festivo pensato inizialmente per quartetto d archi, poi esteso a un intera orchestra d archi con timpani ad libitum. Il carattere di inno, suggerito dalla scrittura per lo più in accordi, dà al brano un tono solenne e persino religioso; d altra parte l uso cameristico degli archi e la cantabilità dei due temi principali allontanano ogni tentazione celebrativa e fastosa, conferendogli al brano una sua pacatezza lirica. Per questo carattere melodico e insieme innodico, l Andante Festivo fu scelto come inno di rappresentanza della Finlandia all Esposizione Universale di New York del 1939, ed è anche l unico brano di cui si sia conservata la direzione dal vivo di Sibelius stesso. Composta fra l autunno del 1933 e i primi del 1934, mentre il compositore già malato era degente in ospedale, la Brook Green Suite era destinata all orchestra degli studenti della St. Paul s Girls School, l istituto dove Holst insegnava. In origine la scansione prevista era in quattro movimenti, Prelude, Gavotte, Air e Jig; ma poi la Gavotta sembrò non armonizzarsi con l insieme e fu pubblicata a parte, mentre la giga mutò nome nel definitivo Dance: dalla serenità del Preludio, a metà fra folklore e modalismi, si passa alla cantabilità più aristocratica dell Aria per chiudere con una danza più vivace in cui Holst utilizzò un tema ascoltato in Sicilia nel 1929 durante uno spettacolo di marionette. Il 1927 fu per Hindemith un anno intenso e importante: ottenne la cattedra di composizione alla Musikhochschule di Berlino, continuò a suonare nel Quartetto Amar, proseguì per giunta l attività di solista alla viola, infittì l attività didattica, da cui voleva ricavare metodi teorici e pratici con cui sostenere la Jugendbewegung, il movimento amatoriale nato in quel periodo per la diffusione della pratica e della conoscenza musicale. In quest ultima categoria rientra lo Schulwerk, uscito a stampa proprio nel 1927 come op. 44, articolato in quattro parti, ciascuna per un diverso organico: la quarta è per orchestra d archi e compone una sorta di suite, in cui la modernità della scrittura tiene presenti le difficoltà dei giovani strumentisti, e il concetto di esercizio si compenetra con quello di apprendistato stilistico. Composta nella primavera del 1892 e pubblicata da Breitkopf l anno seguente, la Serenade fu eseguita ad Anversa il 21 luglio 1896, anche se in privato era stata presentata sotto la direzione dello stesso Elgar già nel Pare addirittura che si trattasse in realtà della riscrittura di un lavoro precedente, che nella nuova versione segnò però una tappa importante e in un certo senso arrivò come una conferma della maturità ormai acquisita dall artista: vi si trovano infatti varietà di idee, coerenza formale, saldezza di sviluppo, il tutto coronato dalla sorpresa con cui nel finale rispunta un tema dell inizio, saldando il trittico di movimenti in forma ciclica. Quando scrisse le due Invenzioni per orchestra d archi, nel 1939, Bruno Bettinelli aveva appena terminato gli studi e insegnava da un anno al Conservatorio di Milano, la sua città natale; alla sua scuola si sarebbe formata una generazione di musicisti di notevole rilievo, da Abbado e Muti a Pollini e Degrada. Quanto già fosse solido il giovane neoprofessore si vede benissimo nelle due Invenzioni, con la cantabilità intensa e sobria della prima (Calmo), i contrappunti sempre nitidi ed espressivi della seconda (Allegro energico e ritmato) e l incisiva essenzialità di entrambe. Elisabetta Fava

5 Composta esclusivamente da studenti, l Orchestra del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino può attingere dalla grande scuola del Conservatorio torinese, che nel tempo ha formato solisti di fama mondiale e musicisti che collaborano con le più importanti orchestre internazionali. L Orchestra ha in repertorio musica che spazia da Bach a Mozart fino a compositori del Novecento come Holst, Hindemith, Respighi e Bettinelli. L Orchestrac del Conservatorio di Torino ha al suo attivo diversi concerti sul territorio, in condivisione con la programmazione delle attività musicali e culturali della Città. L Orchestra ha goduto della collaborazione del violinista Amiram Ganz e del Trio Altenberg. Negli ultimi anni Salvatore Accardo ha partecipato, quale Visiting Professor, all attività dell Orchestra nella doppia veste di solista e direttore. Nato a Torino, Giuseppe Ratti si è diplomato al Conservatorio della sua città in composizione, direzione d orchestra, clarinetto e musica elettronica e al Conservatorio di Trento in strumentazione per banda. Ha collaborato con Donato Renzetti in importanti produzioni come Satyricon al Macerata Opera Festival e Kiss me Kate al Teatro Regio di Torino. Nel 1995 ha debuttato in campo operistico con Madama Butterfly. Alterna l attività lirica con quella sinfonica in Italia e all estero. Ha diretto, tra le altre, l Orchestra I Pomeriggi Musicali, l Orchestra Sinfonica Internazionale Giovanile di Lanciano, l Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari, l OCV del Veneto. Nel gennaio 2006 è stato ospite del Teatro São Carlos di Lisbona, dirigendo musiche di Mozart e Schubert. Ha diretto l opera Jacob Lenz di Wolfang Rihm per il Festival di Macerata Terra di Teatri. Ha collaborato con il Teatro Bellini di Catania dove ha diretto una serie di concerti con musiche di Lehár, Strauss e Lombardo. Nell edizione 2010 di MITO SettembreMusica è stato coautore e direttore dello spettacolo per voce recitante e orchestra La bella malinconia su musiche di Nino Rota. Nella scorsa primavera ha collaborato con l Orchestra Filarmonica Marchigiana dirigendo una serie di concerti intitolati Star Wars & more, tributo a John Williams. Vincitore nel 1993 del Premio Bolzoni per il miglior diploma di composizione del Conservatorio di Torino, ha ottenuto diversi riconoscimenti come compositore di musica da camera, di scena e per orchestra di fiati. Dal 2007 è titolare della cattedra di Esercitazioni orchestrali presso il Conservatorio di Torino, di cui è anche il vicedirettore. Seguiteci in rete facebook.com/mitosettembremusica.official twitter.com/mitomusica youtube.com/mitosettembremusica flickr.com/photos/mitosettembremusica pinterest.com/mitomusica

6 VOGLIAMO RENDERE LA MUSICA PIÙ ACCESSIBILE. Bruno Genero e allievi del Cons. Giuseppe Verdi di Torino, MITO per la città, Torino 2012, Ph. Michele D Ottavio - MITO SettembreMusica INTESA SANPAOLO È PARTNER DELL EDIZIONE 2013 DI MITO SETTEMBREMUSICA. La musica è una ricchezza di tutti. Per questo ci impegniamo a promuovere concerti, spettacoli ed eventi sui territori, come opportunità di sviluppo e crescita culturale, oltre che momenti di incontro da vivere insieme.

7 torino GriGiA? L unica materia GriGiA che AbbiAmo è quella cerebrale. Perché a Torino ogni giorno qualcosa si inventa, si progetta e si produce. Per vocazione e per passione; per esperienza e per tradizione. Ieri prima capitale d Italia, oggi capoluogo della prima regione italiana per ricerca e sviluppo sostenuti dalle imprese. Know-how e capacità innovativa: questi i punti di forza che caratterizzano l economia diversificata di una città che ha saputo coniugare la produzione in serie con quella artigianale. Automotive, aerospazio, bio e nanotecnologie, ICT, meccatronica, design, cinema, enogastronomia, turismo: molti settori produttivi, un eccellenza unica. CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI TORINO torino protagonista dell innovazione, per eccellenza.

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