CONVEGNO INTERNAZIONALE SAFETY CULTURE IN THE WORLD TAVOLA ROTONDA IL DIALOGO DI IMPRESA PER MIGLIORARE LE CONDIZIONI DI SICUREZZA E SALUTE IN EUROPA
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1 CONVEGNO INTERNAZIONALE SAFETY CULTURE IN THE WORLD TAVOLA ROTONDA IL DIALOGO DI IMPRESA PER MIGLIORARE LE CONDIZIONI DI SICUREZZA E SALUTE IN EUROPA ROMA MAGGIO 2015 ABSTRACT INTERVENTO DOTT. STEFANO PUTTI E stata emanata il 6 giungo u.s. la Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo relativa ad un quadro strategico dell'ue in materia di salute e sicurezza sul lavoro , ove viene posto particolare accento sul potenziamento delle sinergie tra i diversi attori del sistema prevenzionale. La strategia sostiene la necessità di una collaborazione continua tra le diverse parti in gioco: aziende e associazioni, lavoratori e sindacati, istituzioni, ed evidenzia tra le altre cose, la necessità di potenziare sia le sinergie Inter istituzionali a livello Nazionale che tra gli Stati membri suggerendo spunti di riflessione, domande in riferimento alle sfide ivi delineate e agli obiettivi fissati. In questo contesto, il ruolo dell Inail si esplica appunto a sostegno delle imprese, sviluppando progetti finalizzati a fornire supporto alle aziende, in particolare medie e piccole, su mezzi, strumenti e metodi operativi per: la riduzione dei livelli di rischiosità in materia di salute e sicurezza sul lavoro; l individuazione degli elementi di innovazione tecnologica in materia con finalità prevenzionali, raccordandosi con le altre istituzioni pubbliche operanti nel settore e con le parti sociali; il sostegno allo sviluppo della rete della bilateralità. Tale ruolo si svolge anche di concerto con i Ministeri, le Regioni, le parti sociali, con cui peraltro collabora sui tavoli normativi e tecnici ai fini dell elaborazione di Linee Guida e Buone Prassi, a sostegno della diffusione della cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ed all individuazione di soluzioni tecniche per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, negli specifici settori lavorativi. 1
2 Tra le attività sviluppate dall Istituto, si annoverano, in particolare, i piani nazionali Agricoltura, Edilizia e Malattie professionali, gli accordi per la diffusione dei sistemi di gestione della sicurezza e lo stanziamento totale di oltre un miliardo di euro, a partire dal 2010, per il sostegno degli interventi di prevenzione nel sistema produttivo nazionale (Bandi Isi e Fipit). A livello europeo l INAIL ricopre il ruolo di Focal Point dell Agenzia per l Italia, ed opera in collaborazione con un network nazionale tripartito (costituito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dal Ministero della Salute, dall Inail, dall ISS, dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome, da Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Organizzazioni di rappresentanza dei datori di lavoro, Università, Anmil). Questo modello di collaborazione tra le parti, di cui l Istituto è protagonista a livello europeo, nazionale, con le regioni, le parti sociali, le imprese, può essere di esempio per rappresentare l importanza dello scambio e del dialogo non solo appunto a livello istituzionale, ma anche a livello delle imprese, sia al loro interno nel dialogo tra le figure della prevenzione che a livello interaziendale nello scambio di informazioni e buone pratiche sulla sicurezza (di particolare utilità per le PMI). Quindi, a cascata, è fondamentale il ruolo del dialogo inter istituzionale fino al dialogo di impresa, con le imprese e tra le imprese, a formare una rete di scambio di informazioni, competenze ed esperienze differenti per un maggiore potenziamento della produttività in ambienti di lavoro sani e sicuri. 2
3 CONVEGNO SAFETY CULTURE IN THE WORLD Dr. Stefano Putti Direzione Centrale Prevenzione Roma, 21 maggio 2015
4 STRATEGIA EUROPEA Obiettivo Riduzione del 25% degli infortuni nell Unione Europea Azioni Miglioramento e semplificazione della legislazione, nonché il rafforzamento della sua applicazione Definizione e attuazione di strategie nazionali Inclusione dei temi della salute e sicurezza sul lavoro nelle altre politiche europee Individuazione e valutazione dei possibili nuovi rischi mediante la ricerca
5 Dati standardizzati Eurostat Italia infortuni x occupati Riduzione del 36% rispetto al 2007 UE/15: - 26,4% 1,3 infortuni mortali x occupati Riduzione del 48,4% rispetto al 2007 UE/27: 1,4 inf. Mortali x
6 DATI Denunce di infortunio Tabella B1 Denunce d'infortunio per modalità di accadimento e anno di accadimento Modalità di accadimento In occasione di lavoro Anno di accadimento ,66% ,39% ,73% -6,28% -9,13% -8,57% senza mezzo di trasporto ,87% ,94% ,18% -6,02% -8,77% -7,65% con mezzo di trasporto ,79% ,45% ,55% -10,52% -15,30% -25,77% In itinere ,33% ,60% ,28% -5,40% -6,82% +5,54% senza mezzo di trasporto ,73% ,42% ,73% -6,59% 14,24% 1,49% con mezzo di trasporto ,60% ,18% ,55% -5,06% -12,82% 7,05% Totale ,00% ,00% ,00% -6,17% -8,85% -6,79% Costante diminuzione degli infortuni nel triennio
7 DATI INFORTUNI MORTALI Tabella B2 Denunce d'infortunio con esito mortale per modalità di accadimento e anno di accadimento Modalità di accadimento In occasione di lavoro ,13% ,34% ,58% -8,94% -1,87% -15,54% senza mezzo di trasporto ,72% ,65% ,07% -0,25% -3,50% -17,23% con mezzo di trasporto ,41% ,69% ,51% In itinere -27,69% 2,97% -10,83% ,87% ,66% ,41% -2,46% -8,52% 9,66% senza mezzo di trasporto 22 1,59% 23 1,72% 34 2,82% -12,00% 4,55% 47,83% con mezzo di trasporto ,28% ,94% ,59% Totale Anno di accadimento ,67% -9,49% 6,37% ,00% ,00% ,00% -7,54% -3,39% -10,08%
8 Denunce malattie professionali Tabella M1.4 - Denunce di malattie professionali per settore ICD-10 denunciato e anno di protocollo - Genere: Femmine e Maschi Settore ICD-10 Alcune malattie infettive e parassitarie (A00-B99) 24 0,05% 17 0,04% 24 0,05% Tumori (C00-D48) ,63% ,51% ,62% Malattie del sangue e degli organi ematopoietici ed alcuni disturbi del sistema immunitario (D50-D89) 32 0,07% 32 0,07% 33 0,06% Malattie endocrine, nutrizionali e metaboliche (E00-E90) 32 0,07% 31 0,07% 27 0,05% Disturbi psichici e comportamentali (F00-F99) 621 1,31% 555 1,20% 549 1,06% Malattie del sistema nervoso (G00-G99) ,83% ,26% ,10% Malattie dell'occhio e degli annessi oculari (H00-H59) 105 0,22% 113 0,24% 109 0,21% Malattie dell'orecchio e dell'apofisi mastoide (H60-H95) ,28% ,64% ,74% Malattie del sistema circolatorio (I00-I99) 565 1,19% 492 1,06% 524 1,01% Malattie del sistema respiratorio (J00-J99) ,64% ,10% ,22% Malattie dell'apparato digerente (K00-K93) 187 0,40% 142 0,31% 161 0,31% Malattie della cute e del tessuto sottocutaneo (L00-L99) 659 1,39% 583 1,26% 529 1,02% Malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo (M00-M99) ,89% ,27% ,88% Malattie dell'apparato genitourinario (N00-N99) 33 0,07% 26 0,06% 35 0,07% Sintomi, segni e risultati anormali di esami clinici e di laboratorio non classificati altrove(r00-r99) 2 0,00% 3 0,01% 1 0,00% Traumatismi, avvelenamenti ed alcune altre conseguenze di cause esterne (S00-T98) 29 0,06% 21 0,05% 23 0,04% Assente ,90% ,87% ,55% Totale ,00% ,02% ,00%
9 Infortuni sul lavoro nel settore di igiene ambientale delle aziende associate a Federambiente Anno 2013
10 Le denunce Anno evento 2013 Gli infortuni denunciati dalle oltre 230 aziende associate a Federambiente nel 2013* ammontano ad oltre unità denunce Tipologia infortuni voce di interesse altre voci totale in occasione di lavoro in itinere Totale Fonte dati OPD aggiornamento 0ttobre 2014 L 85% dei casi presenta voce infortunio Servizi di nettezza urbana. Raccolta, preparazione per il riciclaggio dei rifiuti solidi urbani. Esercizio di discariche e di inceneritori di rifiuti solidi urbani * Elenco aggiornato a settembre 2014
11 Le modalità di accadimento Il tipo di luogo maggiormente interessato è il luogo aperto al transito pubblico senza restrizioni. Il tipo di lavoro maggiormente registrato è quello legato ad attività complementari (in particolare gestione, raccolta e trattamento dei rifiuti) e quello legato alla circolazione con e senza mezzi di trasporto. Tra le attività fisiche specifiche a prevalere i movimenti (camminare, salire..) dell infortunato, il trasporto manuale e la manipolazione di oggetti.
12 Strategia Europea Le sfide 1. Micro e Piccole imprese 2. Malattie professionali 3. Cambiamenti demografici Obiettivi strategici 1. Consolidamento delle strategie nazionali 2. Agevolazione degli adempimenti da parte delle micro-piccole imprese 3. Migliore applicazione della legislazione da parte degli Stati membri 4. Semplificazione della legislazione 5. Invecchiamento, rischi emergenti, malattie professionali 6. Migliorare la raccolta dei dati statistici 7. Migliore coordinamento dell UE e internazionale
13 L INAIL NEL SISTEMA PREVENZIONALE ORGANO CONSULTIVO MINISTERI, REGIONI E P.A. L INAIL NEL SISTEMA PREVENZIONALE COMITATO PER L INDIRIZZO E LA VALUTAZIONE DELLE POLITICHE ATTIVE COMMISSIONE CONSULTIVA PERMANENTE COMITATI REGIONALI DI COORDINAMENTO IMPRESE PARTISOCIALI FOCAL POINT EU-OSHA
14 I PIANI NAZIONALI PIANO AGRICOLTURA PIANO EDILIZIA PIANO MALATTIE PROFESSIONALI AUMENTARE COMPLIANCE DEL SISTEMA, CREARE RETE TRA MINISTERI, PARTI SOCIALI E ISTITUZIONI Programmazione e realizzazione coordinamento attività di vigilanza Tutela della Salute e Sicurezza sul Lavoro Condivisione di politiche di prevenzione Miglioramento condizioni di lavoro
15 STRATEGIE INAIL Inail sviluppa progetti finalizzati a fornire supporto alle imprese, in particolare medie e piccole, su mezzi, strumenti e metodi operativi per: la riduzione dei livelli di rischiosità in materia di salute e sicurezza sul lavoro l individuazione degli elementi di innovazione tecnologica in materia con finalità prevenzionali, raccordandosi con le altre istituzioni pubbliche operanti nel settore e con le parti sociali il sostegno allo sviluppo della rete della bilateralità
16 INAIL organo tecnico del MINISTERO DEL LAVORO Inail collabora alla realizzazione di strumenti derivanti da: D.Lgs. 81/08 (ad es.procedurestandardizzateperdvr) nuova normativa (ad. es."decreto del Fare","Decreto Palchi") OiRA
17 ACCORDI CON LE ISTITUZIONI E CON LE PARTI SOCIALI SOSTEGNO ALLE IMPRESE attraverso la diffusione di soluzioni organizzative e tecniche finalizzate a ridurre i costi sociali, economici ed assicurativi L INAIL promuove, attraverso la stipula di Accordi con i diversi soggetti del sistema prevenzionale, azioni e progetti volti a individuare soluzioni a criticità specifiche rilevate nei vari comparti e a elaborare strumenti di indirizzo per l applicazione dei Sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro(sgsl).
18 ACCORDI CON LE ISTITUZIONI E CON LE PARTI SOCIALI Alcuni degli Accordi attualmente in essere: Accordo Inail Confindustria Energia e Organizzazioni sindacali del settore energia-petrolio Accordo Inail Federambiente e Fondazione Rubes Triva Accordo Inail Federchimica Accordo Inail Consiglio Nazionale Ingegneri Accordo Inail Assomusica Accordo Inail Consel Accordo Inail CNCPT Accordo Inail Regione Lazio Accordo Inail Ministero della Difesa
19 ACCORDI CON LE ISTITUZIONI E CON LE PARTI SOCIALI In attuazione degli Accordi, per favorire la diffusione dei SGSL nelle piccole e medie imprese, INAIL elabora alcuni modelli per l applicazione dei Sistemi di Gestione: Secondo i requisiti e le indicazioni contenute nelle Linee Guida UNI INAIL 2001 o nella BS OHSAS 18001:07 Linee di indirizzo SGI -AE (Sistema di Gestione Integrato salute sicurezza ambiente Aziende dell Energia) Linee di indirizzo SGSL -GP (Sistema di Gestione della Sicurezza sul Lavoro per le Aziende del Settore Gomma-Plastica) Linee di indirizzo SGSL -AR (Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro nelle imprese a rete) Linee di indirizzo SGSL MPI (Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro nelle Micro e Piccole Imprese) Linee di indirizzo SGSL -R (Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro per le aziende pubbliche dei servizi ambientali e territoriali) Linee di indirizzo SGSL-GATEF (gas, acqua, teleriscaldamento, elettricità, servizi funerari) Linee di indirizzo per l applicazione di un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro per l industria chimica
20 SOSTEGNO AI SGSL Gli SGSL definiscono le modalità per la realizzazione della politica aziendale di prevenzione individuando, all interno della struttura organizzativa aziendale: le responsabilità le procedure i processi le risorse EFFETTI il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza sul lavoro la riduzione dei costi derivanti dal minor numero di incidenti, infortuni e Malattie Professionali l aumento dell efficienza e della prestazione di impresa il miglioramento dell immagine interna ed esterna dell azienda
21 Efficacia dei SGSL nella riduzione degli infortuni L efficacia dei sistemi di gestione è stata dimostrata, effettuando una valutazione puntuale degli indici infortunistici delle aziende che hanno adottato un SGSL certificato ACCREDIA, confrontandoli con gli stessi indici delle aziende omogenee per settore produttivo (tariffa INAIL) e territorio di appartenenza (individuato nella ASL) reperite nelle banche dati dell Istituto per il triennio (CONTARP anno 2011)
22 Efficacia dei SGSL: risultati Differenza dell indice di frequenza infortunistica delle due popolazioni di aziende è statisticamente significativa a favore delle aziende dotate di SGSL(al livello del 10%) Nel complesso delle attività economiche si è riscontrato un abbattimento degli indici infortunistici che può essere riassunto nella seguente affermazione: nelle imprese certificate laprobabilitàdiverificarsidiuneventolesivoèpiùbassadel 27% e quando questo comunque accade la sua gravità è del 35% più bassa
23 BANDO ISI 2014 STANZIAMENTO TOTALE DI OLTRE UN MILIARDO DI EURO DAL 2010 AD OGGI Moltiplicati i fondi per sostenere gli interventi di prevenzione nel sistema produttivo nazionale 60 milioni anno milioni bando 2014 INTERVENTI Riduzione fattori di rischio Responsabilità sociale e adozione di modelli organizzativi Sostituzione o adeguamento attrezzature di lavoro
24 ISI incentivi per la prevenzione Ad oggi circa 70mila euro erogati dall Inail ad aziende associate a Federambiente (Bandi ISI ) per la prevenzione e la sicurezza degli ambienti di lavoro Bandi N. progetti ammessi N. progetti ammessi e regolari Tipologia di intervento Bando ISI Investimento Bando ISI Adozione SGSL
25 BANDO FIPIT 2014 Dal 2014 BANDO A GRADUATORIA FIPIT FINANZIAMENTO ALLE IMPRESE PER PROGETTI DI INNOVAZIONE TECNOLOGICA I DESTINATARI MICRO e PICCOLE IMPRESE dei SETTORI AD ELEVATI INDICI INFORTUNISTICI
26 BANDO FIPIT 2014 BANDO FIPIT milioni ripartiti tra 3 settori di attività: per il finanziamento dei progetti del settore agricoltura per il finanziamento dei progetti del settore edilizia per il finanziamento dei progetti del settore estrazione e lavorazione dei materiali lapidei
Roma, 11 ottobre 2017
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