Inquinamento acustico

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1 Inquinamento acustico FAENZA 22/10/2009 agenzia regionale prevenzione e ambiente dell emilia romagna Relatore: Verbana Capucci

2 INQUINAMENTO ACUSTICO Per meglio comprendere quale sia l impatto dell inquinamento acustico negli ambienti di vita sulla salute della popolazione esposta, è necessario partire dal concetto stesso di "salute". Con questo termine, secondo una definizione dell OMS del 1946, si deve intendere uno stato di completo benessere psico- fisico e sociale e non semplicemente l assenza di malattie. Un ambiente acustico sfavorevole costituisce, pertanto, una condizione di pregiudizio per una buona qualità della vita.

3 EFFETTI ESPOSIZIONE RUMORE il rumore ambientale può dar luogo ad una serie effetti,, fra i quali il disturbo del sonno e del riposo,, l interferenza con la comunicazione verbale, effetti psicofisiologici (ad es.: psicoendocrini,, cardiovascolari,...), effetti sulla salute mentale, effetti sulle prestazioni e sull apprendimento, oltre al disturbo o fastidio genericamente g inteso (annoyance)) definito come un "sentimento di scontentezza riferito al rumore e che l individuo sa o crede che possa agire su di lui in modo negativo" (Cosa e Nicoli,, 1989).

4 IL TRAFFICO VEICOLARE E LA PRINCIPALE E PIU DIFFUSA SORGENTE SONORA non costituisce però il motivo più ricorrente delle segnalazioni di disturbo da rumore inoltrate dai cittadini alla Pubblica Amministrazione; forse per la compartecipazione alla sua generazione, il considerarlo una inevitabile necessità sociale, l impossibilità di individuare una soluzione concreta e rapida, la difficoltà di individuare le persone fisiche o giuridiche contro cui ricorrere, il ritenere di non poter incidere sulle scelte politiche di gestione del territorio.

5 Distribuzione richieste intervento per inquinamento acustico Dai dati riportati in figura si evidenzia come il 58% delle richieste di intervento siano riconducibili ad attività di servizio e commerciali; la sorgente specifica in questi casi è stata individuata in: impianti installati al servizio dell attività, quali condizionatori, impianti di ventilazione/aspirazione, ecc. (51% dei casi) e/o nell attività musicale (37 % dei casi)

6 Esposti e segnalazioni per inquinamento acustico pervenute ad ARPA EMR nel 2007 In totale richieste di intervento pervenute ad Arpa Emilia-Romagna nel 2007

7 RIDUZIONE E PREVENZIONE INQUINAMENTO ACUSTICO La normativa nazionale L. 447/95 Legge Quadro sull iquinamento acustico e decreti applicativi e regionale L.R. 15/01 Disposizione in materia di inquinamento e direttive applicative prevedono l attuazione di una complessa e articolata serie di azioni, in capo a soggetti diversi, volte alla riduzione ed alla prevenzione dell inquinamento acustico: classificazione acustica del territorio e piani di risanamento comunali c piani di risanamento delle aziende piani di contenimento e abbattimento del rumore per le infrastrutture di trasporto valutazioni previsionali di impatto acustico e di clima acustico tutta la normativa comunitaria, nazionale e regionale è raccolta a nel sito nell area Temi Ambientali: Rumore

8 PREVENZIONE nella realizzazione delle opere il modo migliore di fare prevenzione è valutarne la compatibilità acustica nella fase che precede la progettazione esecutiva L opera è compatibile col contesto insediativo: si procede con la progettazione esecutiva senza vincoli, L opera è compatibile solo attraverso la definizione di cautele e vincoli che vanno indicati fin da subito: ad esempio la compatibilità acustica delle opere può essere ottenuta con una razionale collocazione delle sorgenti, una opportuna distribuzione planivolumetrica,, una giusta collocazione degli ambienti abitativi, con i requisiti acustici passivi degli edifici ed infine con le opere di mitigazione e/o protezione acustica. L opera è incompatibile col contesto interessato: occorre modificare drasticamente l opera o delocalizzarla

9 Delibera di Giunta Regionale n. 673 del 14 aprile 2004 Criteri tecnici per la redazione della documentazione di previsione di Impatto Impatto acustico Clima acustico Ai sensi della Legge Regionale n. 15 del 9 maggio 2001

10 DGR 14/04/2004, n. 673 Art.1, comma 1 La documentazione di previsione di impatto acustico viene redatta nell'ambito o al di fuori delle procedure di valutazione di impatto ambientale, nel caso di: - realizzazione; - modifica, compreso il mutamento d'uso senza opere; - potenziamento; delle seguenti opere:

11 D.G.R. 673/2004 a) aeroporti, aviosuperfici,, eliporti; b) strade di tipo A (autostrade), B (strade extraurbane principali), C (strade extraurbane secondarie), D (strade urbane di scorrimento), E (strade urbane di quartiere) e F (strade locali), secondo la classificazione di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni; c) discoteche; d) circoli privati e pubblici esercizi ove sono installati macchinari o impianti rumorosi: e) impianti sportivi e ricreativi; f) ferrovie e altri sistemi di trasporto collettivo su rotaia.

12 inoltre Art.1, comma 2 D.G.R. 673/2004 La documentazione di previsione di impatto acustico deve essere prodotta ed allegata alle domande per il rilascio di: a) permesso di costruire relativo a nuovi impianti ed infrastrutture adibiti ad attività produttive, sportive e ricreative ed a centri commerciali ciali e grandi strutture di vendita; b) altri provvedimenti comunali di abilitazione all'utilizzazione degli immobili e delle infrastrutture di cui alla lettera a); c) qualunque altra licenza od autorizzazione finalizzata all'esercizio di attività produttive. In caso di Denuncia di Inizio Attività la documentazione di previsione di impatto acustico deve essere tenuta dal titolare dell'attività a disposizione della Autorità di controllo.

13 Documentazione semplificata In ottemperanza a quanto previsto dall Art.10 Comma 4 della L.R. n. 15/2001, per le attività produttive che non utilizzano macchinari o impianti rumorosi ovvero che non inducono aumenti significativi dei flussi di traffico, è sufficiente produrre dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante tale condizione ai sensi dell Articolo 38 del D.P.R. n. 445 del 2000

14 Piano Classificazione Acustica Comunale del 02/10/2008 integrando i disposti di cui alla DGR 673/04 la Documentazione di Previsione di Impatto Acustico (D.P.I.A.).) deve essere allegata alla domanda di permesso di costruire per interventi edilizi di Nuova Costruzione (ai sensi della L.R. n. 31 del 25/11/02) Demolizione con Ricostruzione Ristrutturazione Edilizia, Restauro e Risanamento, Manutenzione Straordinaria, qualora l intervento preveda l installazione di nuove sorgenti sonore nei seguenti tipi di destinazioni d uso:

15 Piano Classificazione Acustica Comunale del 02/10/2008 Opere soggette a Valutazione di Impatto Ambientale di cui alla legislazione l regionale in materia; Infrastrutture per la mobilità: ferrovie ed altri sistemi di trasporto collettivo su rotaia; strade; attrezzature per lo scambio intermodale ivi compresi aeroporti, aviosuperfici, eliporti; parcheggi con capienza superiore ai 200 p.a; Impianti relativi alle reti tecnologiche nei quali siano installate ate attrezzature rumorose, quali impianti di sollevamento, impianti di decompressione, e simili; Centrali termiche al servizio di gruppi di edifici; Attività manifatturiere industriali o artigianali, ivi comprese le attività di produzione, cogenerazione e trasformazione di energia elettrica e le attività manifatturiere del settore agroalimentare e conserviero; Attività estrattive; Attività di recupero e preparazione per il riciclaggio di cascami i e rottami, di rifiuti solidi urbani, ecc.; Attività di trasporto, magazzinaggio, logistica; medio-grandie grandi strutture di vendita; Pubblici esercizi inseriti in contesti con presenza di recettori sensibili, quando siano installati impianti rumorosi e/o sistemi di diffusione di musica; Artigianato di servizio agli automezzi; Attività ricreative, sportive e di spettacolo; Attività di parcheggio; Ospedali e case di cura; Attività ricettive alberghiere.

16 Disciplina generale dell edilizia L.R. 31/02 Art. 41 prevede il parere ambientale ARPA compreso INQUINAMENTO ACUSTICO Parere ambientale dei piani urbanistici attuativi e degli strumenti urbanistici attuativi Il parere non può prescindere dalla compatibilità acustica sia per quanto riguarda il clima acustico sia per quanto riguarda l impatto acustico

17 Disciplina generale dell edilizia L.R. 31/02 Art. 41 prevede il parere ambientale ARPA compreso INQUINAMENTO ACUSTICO Parere preventivo dei progetti di insediamento produttivo e di servizio al fine di accertare la compatibilità ambientale. Il parere non può prescindere dalla compatibilità acustica per quanto riguarda l impatto acustico

18 Tempi di risposta ARPA 1 MESE per valutare la documentazione ed emettere parere oppure richiedere integrazioni

19 Documentazione previsionale di impatto acustico D.P.I.A. su richiesta dei Comuni, i competenti soggetti titolari dei progetti o delle opere predispongono una documentazione di impatto acustico (Art.( 8 L. 447/95) Le modalità di redazione ed i contenuti minimi delle D.P.I.A devono essere in conformità a quanto definito dalla specifica disposizione regionale. (D.G.R( D.G.R.673/2004).673/2004)

20 Contenuti Documentazione di Previsione di Impatto Acustico La D.P.I.A. deve essere redatta da un tecnico competente e deve contenere: Planimetria aggiornata indicante oltre al progetto le destinazioni urbanistiche e usi consentiti per un intorno sufficiente a caratterizzare gli effetti acustici dell opera proposta Individuazione dei ricettori presenti e dei valori limite ad essi attribuiti, desumibili dalla classificazione acustica comunale.

21 Individuazione ricettori

22 DEFINIZIONE RICETTORE Qualsiasi edificio adibito ad ambiente abitativo (come definito dalla L. 447/95) comprese le relative aree esterne di pertinenza, o ad attività lavorativa o ricreativa Aree naturalistiche vincolate, parchi pubblici e aree esterne destinate ad attività ricreative e allo svolgimento della vita sociale della collettività Aree territoriali edificabili già individuate dai vigenti strumenti urbanistici e loro varianti

23 Contenuti Documentazione di Previsione di Impatto Acustico la valutazione comparativa tra lo scenario con presenza e quello con assenza delle opere ed attività, indicando altresì il rispetto dei valori e dei limiti fissati dalla normativa vigente;

24 Contenuti Documentazione di Previsione di Impatto Acustico Sorgenti sonore ante operam Identificazione e loro caratterizzazione acustica mediante rilievi fonometrici vanno indicate le modalità d esecuzione e le valutazioni connesse ad eventuali rilevazioni fonometriche riportare i livelli sonori ante operam rilevati in posizioni rappresentative degli ambienti abitativi e dell ambiente esterno.

25 Individuare un Livello di rumore residuo cautelativo mascherando gli eventi atipici Il livello statistico L95 ( (livello di rumore superato per il 95 % del tempo) è considerato in letteratura, per una rumorosità prodotta da traffico discontinuo, come rappresentativo del livello di rumore residuo

26 Contenuti Documentazione di Previsione di Impatto Acustico Sorgenti sonore di progetto Identificazione e collocazione, specificando se esterna o interna, descrizione delle caratteristiche acustiche degli edifici; descrizione del ciclo tecnologico relativo alle sorgenti di rumore re previste (impianti, lavorazioni, ecc.). La descrizione dei livelli di potenza sonora e/o ai livelli sonori a distanza nota forniti dal produttore o disponibili in letteratura oppure ottenuti con misure fonometriche effettuate su impianti o apparecchiature dello stesso tipo; caratteristiche temporali di funzionamento diurno e/o notturno specificando la durata (se continuo o discontinuo), la frequenza di esercizio, la eventuale contemporaneità delle diverse sorgenti che c hanno emissioni nell'ambiente esterno e le fasi di esercizio che determinano la maggiore rumorosità;

27 Sono sorgenti sonore Impianti tecnologici, macchine operatrici Carico/scarico merci, ventilazione, condizionamento, refrigerazione Diffusione sonora Rumore antropico degli avventori (circolare del 06/09/2004 Ministero dell Ambiente) Traffico indotto (valutazione eventuali modifiche al regime di traffico veicolare esistente nella zona indotte dall insediamento )

28 Art. 4 DPCM 14/11/97 Fra le sorgenti produttrici di inquinamento acustico non vengono considerate le immissioni dovute ad attività e comportamenti non connessi con esigenze produttive, commerciali e professionali, regolamentate dall Art. 659 del cp e, eventualmente, dall Art. 844 del cc. (schiamazzi, televisore del vicino ecc.)

29 Contenuti Documentazione di Previsione di Impatto Acustico la descrizione degli eventuali sistemi di mitigazione e riduzione dell'impatto acustico necessari al rispetto dei limiti o valori previsti dalla normativa vigente

30 Contenuti Documentazione di Previsione di Impatto Acustico Stima del Livello di rumore ambientale post operam previsti al confine di proprietà ed ai ricettori Verifica del rispetto dei valori limite di immissione assoluto previsti dalla classificazione acustica in prossimità dei ricettori, negli spazi fruibili esterni (ad es. classe II 55dB(A) diurno 45 db(a) notturno) Verifica del rispetto dei valori limite differenziali negli ambienti abitativi.

31 Limiti Previsti nell ambiente abitativo: limiti di immissione differenziale I valori limite di immissione differenziale determinati dalla differenza fra il Livello di Rumore Ambientale e il Livello Rumore Residuo (art. 2, comma 3, della Legge Quadro 447/95), sono: 5 db per il periodo diurno e 3 db per il periodo notturno. Tali limiti non si applicano se: il rumore misurato a finestre aperte sia inferiore a 50 db(a) durante d il periodo diurno e 40 db(a) durante il periodo notturno; se il livello del rumore ambientale misurato a finestre chiuse sia s inferiore a 35 db(a) durante il periodo diurno e 25 db(a) durante e il periodo notturno. in quanto ogni effetto del rumore e da ritenersi trascurabile

32 Sorgenti sonore fisse La circolare del 06/09/2004 del Ministero dell Ambiente precisa: Anche quando non si applica il valore limite di immissione differenziale o è rispettato, per gli impianti tecnologici continui e discontinui si applica sempre il D.P.C.M. 05/12/97.

33 Documentazione previsionale di impatto acustico D.P.I.A. L Autorità di controllo ha la facoltà di richiedere a carico del proponente, il collaudo acustico, al fine di accertare il rispetto dei valori limite e la congruità tecnica delle stime previsionali prodotte

34 Documentazione Previsionale di Clima Acustico DPCA deve essere allegata alla domanda di permesso di costruire per interventi edilizi di Nuova Costruzione (ai sensi della L.R. n.31 del 25/11/02) e Demolizione con Ricostruzione qualora l intervento riguardi una o più dei seguenti tipi di destinazioni d uso: 1. servizi scolastici dell obbligo e servizi prescolastici e servizi di istruzione superiore e universitaria; 2. attività sanitarie; 3. parchi pubblici urbani ed extraurbani; 4. residenza.

35 la D.P.C.A. è sempre richiesta in caso di Piani Attuativi residenziali nel caso di intervento di Cambio d Uso verso gli usi di servizi scolastici e attività sanitarie nonché verso gli usi residenziali in ambito urbano. In contesti urbani con situazioni di potenziale incompatibilità acustica o di incompatibilità acustica, non è ammesso il cambio di destinazione a favore di funzioni residenziali e/o di attività classificate tra quelle "particolarmente protette"

36 Documentazione Previsionale di Clima Acustico DPCA La D.P.C.A. deve dimostrare, riguardo al lotto di intervento: il rispetto dei valori limite di immissione assoluta relativi alla classe di zonizzazione acustica attribuita al medesimo in sede di Zonizzazione Acustica; il rispetto dei valori limite di immissione differenziale negli ambienti abitativi;

37 Documentazione Previsionale di Clima Acustico DPCA Limitatamente alle nuove previsioni residenziali discendenti dal PRG vigente, per gli interventi appartenenti alla II e III classe, qualora nella D.P.C.A venga dimostrato che: Il contesto urbanistico dell'intervento non permetta organizzazioni planivolumetriche funzionali alla ottimizzazione del clima acustico; Non siano possibili efficaci interventi di mitigazione acustica; Non siano tecnicamente raggiungibili i limiti previsti dalle classe di riferimento E possibile ottenere una valutazione positiva, in deroga ai limiti, qualora sia comunque garantito il rispetto della IV classe acustica e sia garantito il rispetto dei requisiti acustici ci degli edifici ai sensi del D.P.C.M. 5 dicembre 1997 Dopo l approvazione del PSC la presente deroga sparirà

38 Documentazione Previsionale di Clima Acustico DPCA Per le stesse tipologie edilizie e per gli stessi casi in cui sia prevista la redazione di un Documento Previsionale di Clima Acustico, si dovrà ottemperare, in sede di richiesta di Concessione Edilizia, ai disposti normativi di cui al DPCM 5/12/97 Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici.

39 Documentazione Previsionale di Clima Acustico DPCA: contenuti planimetria dell intervento edilizio corredata delle destinazioni d uso dei locali e delle relative pertinenze nonché la disposizione degli impianti tecnologici e dei parcheggi; la descrizione, tramite misure, dei livelli di rumore ambientale presenti nell area e del loro andamento nel tempo, con riferimento alle specifiche sorgenti sonore presenti. Detti livelli sonori devono essere valutati in posizioni significative del perimetro esterno che delimita l'area interessata all insediamento o, preferibilmente, in corrispondenza di eventuali ricettori sensibili previsti

40 Documentazione Previsionale di Clima Acustico DPCA: contenuti Descrizione dei modelli di calcolo eventualmente utilizzati le stime dei livelli sonori attesi riferite ai valori limite di immissione sia assoluti, che differenziali, tenuto conto dell altezza dal suolo degli eventuali ambienti abitativi. Se la compatibilità è ottenuta tramite la messa in opera di sistemi di mitigazione passiva dovranno essere fornite le caratteristiche tecniche di tali sistemi.

41 Regolamento comunale in materia di inquinamento acustico derivante da particolari attività è possibile per le attività temporanee che si esauriscono in un arco di tempo limitato e/o in modo non permanente nello stesso sito ottenere la deroga ai limiti di immissione assoluta definiti con la classificazione acustica del territorio comunale e ai limiti di immissione differenziale, secondo i criteri fissati dal Regolamento comunale in materia di inquinamento acustico derivante da particolari attività presentando Denuncia di Inizio Attività allo SPUN corredata, nei casi prescritti, di Documentazione Previsionale di Impatto Acustico I Comuni, fermo restando il principio di minimizzazione del disturbo, a tutela dei ritmi biologici dovranno garantire almeno il riposo notturno, salvo ragioni di inderogabili urgenze autorizzate dal sindaco (Art.( 14 L.R. 15/2001)

42 Particolari attività: CANTIERI l autorizzazione viene concessa in base ai criteri riportati al punto della zonizzazione le attività rumorose posso essere svolte di norma dalle 8 alle 13 e dalle 15 alle 19 rispettando 70 db(a) alla facciata del ricettore più disturbato

43 Particolari attività: MANIFESTAZIONI TEMPORANEE quali concerti, spettacoli, feste popolari, luna park, manifestazioni sportive ecc. con l impiego di sorgenti sonore amplificate e non viene concessa l autorizzazione in base ai criteri riportati nella tabella al punto della zonizzazione in base alla tipologia di manifestazione afflusso di pubblico atteso durata (sempre non oltre alle 24) numero di eventi per sito livello sonoro alla facciata del ricettore più disturbato

44 L.R. 15/2001 Disposizioni in materia di inquinamento acustico. Art. 9 Piano di risanamento delle imprese Le imprese, entro sei mesi dall'approvazione della classificazione acustica,, verificano la rispondenza delle proprie sorgenti ai valori limite di immissione assoluta

45 L.R. 15/2001 Disposizioni in materia di inquinamento acustico. in caso di superamento dei richiamati valori le imprese predispongono ed inviano al Comune, nello stesso termine a pena di decadenza, il Piano di risanamento contenente le modalità e tempi di adeguamento.

46 D.M. 11/12/96 Applicazione del criterio differenziale per gli impianti a ciclo produttivo continuo art. 4 piani di risanamento Per gli impianti a ciclo produttivo continuo esistenti che non rispettino i valori assoluti di immissione previsti dalla zonizzazione, i piani di risanamento sono finalizzati anche al rispetto dei valori limite differenziali. Gli impianti a ciclo produttivo continuo che rispettano i limiti assoluti trasmettono al competente ufficio comunale apposita certificazione

47 Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 01/03/1991 " Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell ambiente esterno "

48 DPCM 14/11/1997 "Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore" Valori applicati dalla classificazione acustica

49 ZONIZZAZIONE ACUSTICA FAENZA ZONA NORD

50 L.R. 15/2001 Disposizioni in materia di inquinamento acustico. Il Piano di risanamento dell'impresa è attuato entro il termine massimo di ventiquattro mesi decorrenti dalla presentazione. Dell'avvenuto adeguamento e' data comunicazione al Comune entro quindici giorni. In casi eccezionali motivati dalla rilevanza e complessita' dell'intervento il sindaco puo',, su richiesta dell'impresa presentata prima della scadenza, prorogare il termine dei ventiquattro mesi per un periodo ulteriore non superiore a diciotto mesi.

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