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1 Pagina 1 of 16 BRICOCENTER ITALIA S.r.l. Strada 8 Palazzo N Rozzano MI Move Forward with confidence Missione di Analisi termografica impianti elettrici effettuata presso il punto vendita BRICOCENTER sito in via Via Venezia, 53/A a Padova in data 19/07/2017 Ns. rif. MV32610/17/RB/rb IT File N IT

2 Pagina 2 of 16 INDICE 1 PREMESSE RIFERIMENTI LEGISLATIVI SCOPO DELL ATTIVITA PRECISIAZIONI SULLE ANALISI SVOLTE STRUMENTAZIONE UTILIZZATA 06 6 CONSIDERAZIONI SULL ANALISI TERMOGRAFICA ANALISI DEGLI SCATTI QUADRO ELETTRICO GENERALE BASSA TENSIONE QUADRO ELETTRICO SCORTE QUADRO ELETTRICO SERRA QUADRO ELETTRICO CASSE QUADRO ELETTRICO QEE QUADRO ELETTRICO UPS CONSIDERAZIONI SUI RISULTATI ALLEGATI. 16

3 Pagina 3 of 16 1 PREMESSE Con il termine termografia si intende la visualizzazione grafica bidimensionale dei valori di irraggiamento nel campo dell'infrarosso. Attraverso l utilizzo di una termocamera ad infrarosso si eseguono controlli non distruttivi e non invasivi. L'indagine termografica trova oggi applicazione in numerosi settori, ad esempio: settore terziario (centri commerciali, negozi, banche, uffici, alberghi, ) settore industriale (chimico, petrolchimico, energetico, siderurgico, alimentare, cartario, tessile, dolciario, farmaceutico, navale, ) L utilizzo di questo strumento di indagine rientra nell ambito della manutenzione predittiva. La manutenzione predittiva rappresenta un miglioramento rispetto alla manutenzione preventiva, in quanto permette attraverso diverse tecniche, di individuare sintomi e segnali dell'impianto non di facile interpretazione e, di conseguenza, di mirare con maggior precisione gli interventi manutentivi intervenendo con anticipo, rispetto ad un potenziale guasto o incidente, senza provocare fermi e disagi nella produzione. Si tratta quindi di una manutenzione preventiva (programmata) mirata. La termografia ad infrarossi è una delle tecniche utilizzate per mirare questi interventi; nel settore elettrico è sicuramente una delle più efficaci, insieme ovviamente alle attività di monitoraggio continuo delle grandezze fisiche in gioco (in particolare corrente, tensione, e temperatura). Gli incendi derivanti da problemi agli impianti elettrici, sono considerati statisticamente la causa predominante degli incidenti che distruggono in parte o totalmente gli insediamenti produttivi. Le anomalie e dispersioni elettriche si manifestano con l'aumento di calore prodotto e di conseguenza l'innalzamento di temperatura dei conduttori e degli apparati elettrici. Circa il 10-15% di tutti gli incendi hanno origine dall impianto elettrico o dagli apparecchi utilizzatori (circa incendi/anno). Quadri e condutture elettriche sono le cause più frequenti. Tale situazione oltre ad aumentare il rischio di incendi, crea una dispersione di energia che va sprecata sottoforma di calore. Di seguito i vantaggi derivanti da un analisi termografica periodica: Le rilevazioni vengono effettuate a impianto o macchina in funzione, cioè sotto carico in quanto è necessario che i componenti siano attraversati da corrente per generare calore. Questo permette di non fermare o ridurre l'operatività dell'impianto durante la verifica; Il controllo che si effettua è estremamente veloce e per nulla invasivo; Verifica contatti e connessioni: accade spesso che in seguito a vibrazioni, a dilatazioni termiche o alla semplice usura temporale, i punti di contatto si allentino provocando una diminuzione della sezione (e quindi un aumento della resistenza elettrica), a parità di passaggio di corrente, con conseguente aumento della potenza dissipata per effetto Joule; Verifica dei cavi: come si sa un sovraccarico su un cavo provoca un riscaldamento anomalo dello stesso con conseguenti seri problemi, anche di possibile innesco incendi; Verifica dei quadri elettrici: all'interno dei quali vi possono essere moltissimi elementi e punti a rischio, dai contattori, alle morsettiere, agli interruttori; Verifica dei motori elettrici: nei quali spazzole, cuscinetti, avvolgimenti, morsettiera costituiscono parti a rischio di sovratemperature; Verifica dei fusibili; Verifica su dispositivi di manovra e protezione; In conclusione, nonostante le misure termografiche siano un costo non trascurabile per le aziende, un attenta analisi costi-benefici, può indicare un ritorno economico estremamente conveniente.

4 Pagina 4 of 16 2 RIFERIMENTI LEGISLATIVI ASTM E1316: Terminology for Non Destructive Examinations ASTM E1213: Standard Test Methods for Minimum Resolvable Difference for Thermal Imaging System ASTM E1862: Standard Test Methods for Measuring and Compensating for Reflected Temperature Using Infrared Imaging Radiometers ASTM E1897: Measuring and Compensanting for Trasmittance and Using Infrared Imaging Radiometers ASTM E a: Standard Guide for Examining Electrical ans Mechanical Equipment with Infrared Thermography ISO 9712: Non-destructive testing Qualification and certification of personnel Standard NETA ISO : Condition monitoring and diagnostic of machines Thermography UNI : Prove non distruttive Termografia all infrarosso Termini e definizioni 3 SCOPO DELLA VERIFICA La verifica termografica, nell ambito della manutenzione predittiva, ha lo scopo di accertare la funzionalità (e implicitamente anche la sicurezza) dell impianto elettrico. Accertare la funzionalità significa individuare possibili situazioni di anomalia che nel tempo possono diventare fonti di anomalo funzionamento dell impianto o di pericolo ai fini del rischio incendio. L esperienza dimostra che le verifiche termografiche sugli impianti possono essere mirate sui quei componenti che: risultano maggiormente sollecitati dall operatività dell impianto possono subire danneggiamenti in fase di installazione non sono soggetti ad una appropriata manutenzione. Operare con questo approccio risulta giustificato: dall elevata probabilità di riduzione delle cause di anomalia dall elevato livello qualitativo che la termografia assicura e dalla elevata correttezza dell informazione che permette di ottenere. I componenti/parti di impianto su cui effettuare la verifica termografica sono: cabina elettrica (quadri elettrici, sistemi sbarre di distribuzione) canalizzazioni elettriche (in funzione della tipologia e modalità di posa, ) quadri e centralini elettrici (distribuzione primaria, secondaria e terminale) componenti elettrici e macchine elettriche facenti parte dell impianto (Ad es. Motori elettrici) Talvolta anche l ambiente nel quale sono installati i suddetti componenti, influisce pesantemente sul surriscaldamento degli stessi e quindi anche la temperatura ambientale e la vicinanza con altri apparati elettrici. La tendenza da parte dei produttori alla compattezza e al contenimento dei costi, fa sì che molte apparecchiature si trovino a lavorare in condizioni sempre molto spinte rispetto alle loro caratteristiche di progetto, e questo pur rimanendo all interno dei valori nominali.

5 Pagina 5 of 16 I metodi per l individuazione e successiva classificazione del difetto sono due e si basano sulla dispersione di calore dei componenti (relazione termodinamica) per effetto Joule. La tabella seguente riassume le azioni da intraprendere a seguito dell analisi termografica Classificazione anomalia Differenza di temperaturatra due componenti simili Differenza di temperatura rispetto alla temperatura ambiente Azioni correttive 1 1 C < T < 3 C 1 C < T <10 C Controllare alla prosssima ispezione temografica 2 4 C < T <15 C 11 C < T < 20 C Tenere sotto controllo il componente 3 //////////////////////////// 21 C < T <40 C Intervenire in tempi ristretti 4 T > 15 C T >40 C Intervento immediato Secondo la tabella soprastante, riferita agli standard NETA tabella , non è detto che un componente che rispetto alla temperatura ambientale si trovi in una delle quattro casistiche di anomalia presenti difetti di funzionamento o guasti. Nelle analisi che seguiranno, verrà analizzato, se lo scostamento di temperatura rappresenti caso per caso una anomalia da tenere in considerazione oppure un valore che rientra nei livelli accettabili di buon funzionamento. Infatti rispetto alla tabella precedente occorre tenere in considerazione il normale funzionamento del componente con temperature ambientali di C; quindi le temperature massime ammissibili sui vari componenti dell impianto dovrebbero rientrare nella tabella sotto riportata: LIVELLO ACCETTABILE DI TEMPERATURA COMPONENTE DI FUNZIONAMENTO (considerando anche la temperatura ambientale) Dispositivi di comando e protezione - 15 C / + 70 C (interruttori, sezionatori ecc) Cavi elettrici PVC + 70 C (vedi nota 1) Cavi elettrici EPR + 90 C (vedi nota 1) Isolamento dei motori elettrici Fino a 90 C Quadri elettrici Fino a 70 C Nota 1) per i cavi occorre anche precisare che il dato è in funzione del tipo di posa e del numero di cavi posati di fianco, un cavo ERP posato con altri PVC viene declassato alla classe di temperatura inferiore. 4 PRECISAZIONI SULLE ANALISI SVOLTE A seguito del Vs. ordine SIM del 10/03/2017, abbiamo eseguito delle indagini mediante termocamera agli infrarossi in diverse condizioni di transitorio termico sull impianto elettrico /quadro elettrico ubicato c/o il punto vendita Bricocenter sito in via Via Via Venezia, 53/A a Padova.

6 Pagina 6 of 16 Il sito soggetto dell intervento consiste in un edificio ad uso commerciale in cui risulta presente una fornitura elettrica in MT con cabina di trasformazione propria (20kV). Sono presenti due trasformatori da 400kVA ciascuono, che alimentano un quadro generale, che a sua volta alimenta dei quadri di zona come quello degli uffici e la centrale termica. Nel quadro QEE sono presenti le alimentazioni dell illuminazione e della forza motrice della zona vendita. Le verifiche hanno riguardato le seguenti parti di impianto: Quadri elettrici; Morsettiere all interno dei quadri elettrici. Le verifiche sono state condotte nella giornata del 19 Luglio 2017, da parte di Bureau Veritas Italia SpA nella persona dell Ing. Robertino Boscolo Cappon Cegion, accompagnato dal personale della ditta Tecnoproject S.r.l. sotto la responsabilità del Vs. Sig. Fabrizio Fontana. Si precisa che l operatore termoigrafico della società BUREAU VERITAS ITALIA S.p.A. è qualificato come livello 2 per prove non distruttive per il metodo termografia ad infrarossi su impianti elettrici in conformità alla norma UNI EN ISO 9712:2012; il certificato dell operatore è allegato al presente report. Durante le verifiche le temperature ambientali sono comprese fra i C. Le apparecchiature oggetto di analisi sono state alimentate e messe in funzione in maniera da creare un corretto carico sugli impianti. Tuttavia bisogna segnalare che alcune linee prevedono un funzionamento intermittente, non continuo. Si effettuano scatti con la termocamera esaminando, a campione, le parti accessibili dell impianto oggetto del presente incarico con l operatore posizionato a 45 rispetto al soggetto da esaminare. Si regola il fuoco termico per evidenziare il soggetto. 5 STRUMENTAZIONE USATA Le indagini sono state eseguite con una termocamera di marca Flir modello i40 matricola con relativo software di analisi e avente le seguenti caratteristiche: Risoluzione spaziale: 3,64 mrad; Campo di temperatura: -20 C a +350 C; Accuratezza: ±2 % della lettura; Rilevatore FPA (Focal Plane Array): 120x120 pixel; Cartificato di taratura data: 13/02/2017. Il certificato di taratura è allegato al presente report.

7 Pagina 7 of 16 6 CONSIDERAZIONI SULL ANALISI TERMOGRAFICA Prima di effettuare gli scatti termografici, il nostro operatore ha calcolato la temperatura riflessa apparente col metodo tramite riflettore. Un foglio di alluminio appositamente trattato viene posizionato di fronte al soggetto: e viene effettuata una misurazione media sul foglio stesso, impostando la termocamera con l obiettivo completamente a fuoco ed emissività pari ad 1. La fase successiva viene fatta tramite il software della termocamera e pertanto si analizza lo scatto, lo si racchiude in un area rettangolare in cui viene contenuta l immagine ad infrarossi e quindi in questa area si determina la tempertura media che è il valore di temperatura riflessa che andrà inserito nell elaborazione dei dati per arrivare a fornire conclusioni circa l indagine svolta.

8 Pagina 8 of 16 7 ANALISI DEGLI SCATTI 7.1 Quadro Elettrico Generale Bassa Tensione Nome File IR3950 Data 19/07/2017 Ora 09:44 Temperatura Max. 30,6 C Rilevata Commenti e Raccomandazioni Emissività 0,95 Temp. Ambiente 30,0 C Temp. Rifl. App. 28,4 C

9 Pagina 9 of 16 Nome componente: Interruttore Quadro zona vendita Problema riscontrato: Classificazione anomalia (vedi tabella NETA): 1 Commenti: Raccomandazioni: Controllare alla prossima termografia Nome File IR3952 Emissività 0,95 Data 19/07/2017 Temp. Ambiente 30,0 C Ora 09:47 Temp. Rifl. App. 28,4 C Temperatura Max. 33,0 C Rilevata Commenti e Raccomandazioni Nome componente: Interruttore Quadro QEE Problema riscontrato: Classificazione anomalia (vedi tabella NETA): 2 Commenti: Si riscontra che la fase R ed il conduttore di neutro hanno un assorbimento maggiore delle altre due. Raccomandazioni: Tenere sotto controllo il componente

10 Pagina 10 of Quadro Elettrico Scorte Nome File IR3959 Emissività 0,95 Data 19/07/2017 Temp. Ambiente 26,7 C Ora 9:57 Temp. Rifl. App. 28,2 C Temperatura Max. 58,2 C Rilevata Commenti e Raccomandazioni Nome componente: Contattore Estrattore scorte Problema riscontrato: Classificazione anomalia (vedi tabella NETA): 1 Commenti: Raccomandazioni: Controllare alla prossima termografia

11 Pagina 11 of Quadro Elettrico Serra Nome File IR3965 Emissività 0,95 Data 19/07/2017 Temp. Ambiente 24,5 C Ora 10:05 Temp. Rifl. App. 26,1 C Temperatura Max. 33,8 C Rilevata Commenti e Raccomandazioni Nome componente: Interruttori Illuminazione circuito 2 Problema riscontrato: Classificazione anomalia (vedi tabella NETA): 1 Commenti: Raccomandazioni: Controllare alla prossima termografia

12 Pagina 12 of Quadro Elettrico Casse Nome File IR3970 Emissività 0,95 Data 19/07/2017 Temp. Ambiente 25,3 C Ora 10:12 Temp. Rifl. App. 26,0 C Temperatura Max. 51,7 C Rilevata Commenti e Raccomandazioni Nome componente: Interruttore Illuminazione circuito 1 Problema riscontrato: Classificazione anomalia (vedi tabella NETA): 1 Commenti: Raccomandazioni: Controllare alla prossima termografia

13 Pagina 13 of Quadro Elettrico QEE Nome File IR3975 Emissività 0,95 Data 19/07/2017 Temp. Ambiente 27,0 C Ora 10:21 Temp. Rifl. App. 30,0 C Temperatura Max. 58,3 C Rilevata Commenti e Raccomandazioni Nome componente: Interruttore Generale luce Problema riscontrato: Classificazione anomalia (vedi tabella NETA): 2 Commenti: Si riscontra che la fase S ha un assorbimento maggiore delle altre due. Raccomandazioni: Tenere sotto controllo il componente

14 Pagina 14 of 16 Nome File IR3977 Emissività 0,95 Data 19/07/2017 Temp. Ambiente 27,0 C Ora 10:23 Temp. Rifl. App. 30,0 C Temperatura Max. 65,9 C Rilevata Commenti e Raccomandazioni Nome componente: Interruttore Circuito luce 2B Problema riscontrato: Classificazione anomalia (vedi tabella NETA): 2 Commenti: Si riscontra che la fase S ha un assorbimento molto maggiore delle altre due. Raccomandazioni: Valutare di re-distribuire in maniera più equilibrata sulle tre fasi i vari carichi monofasi collegati su questa linea.

15 Pagina 15 of Quadro Elettrico UPS Nome File IR3984 Emissività 0,95 Data 19/07/2017 Temp. Ambiente 26,4 C Ora 10:46 Temp. Rifl. App. 29,5 C Temperatura Max. 29,0 C Rilevata Commenti e Raccomandazioni Nome componente: Interruttore Centralino telefonico Problema riscontrato: Classificazione anomalia (vedi tabella NETA): 1 Commenti: Raccomandazioni: Controllare alla prossima termografia

16 Pagina 16 of 16 8 CONCLUSIONI E RIEPILOGO OSSERVAZIONI L ispezione termografica, come evidenziato nel corso del presente report, ha portato alla luce tre casi in cui si vuole porre l attenzione: Nome File Posizione Componente Tipo di componente Problema riscontrato IR3952 Quadro generale Interuttore Si riscontra che la fase R ed il conduttore di neutro hanno un assorbimento maggiore delle altre due. IR3975 Quadro QEE Interuttore Si riscontra che la fase S ha un assorbimento maggiore delle altre due. IR3977 Quadro QEE Interuttore Si riscontra che la fase S ha un assorbimento molto maggiore delle altre due. Pag In tutti gli altri casi analizzati e riportati nel seguente report, le temperature rilevate sui componenti elettrici installati presso il vostro punto vendita, rientrano nei limiti del corretto fuinzionamento. 9 ALLEGATI Certificato di taratura termocamera; Certificato livello 2 dell operatore termografico in conformità alla norma UNI EN ISO 9712:2012. Padova, 26 Luglio 2017 Ing. Robertino Boscolo Cappon Cegion

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