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1 Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Istituto comprensivo AUGUSTO- console Segreteria: tel\fax Web: E_mail: naic8d500e@istruzione.it naic8d500e@pec.istruzione.it Via Terracina, Napoli - C.M. NAIC8D500E Unione Europea Il giorno 14 gennaio 2014 alle ore 14,30 nel locale sede I.C. Augusto Console di Napoli via Terracina, 157 viene sottoscritto il presente accordo, finalizzato alla stipula del Contratto Collettivo Integrativo della scuola. Il presente accordo sarà inviata ai Revisori dei Conti, corredato della relazione tecnica del DSGA, per il previsto parere. L accordo viene sottoscritto tra: PARTE PUBBLICA Il Dirigente Scolastico pro tempore: prof.ssa Teresa Martino PARTE SINDACALE RSU Agostino Canonico Anna Mollo Fabiana Agata SINDACATI TERRITORIALI FLCCGIL CISLSCUOLA UILSCUOLA SNALSCONFSAL GILDA

2 Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Istituto comprensivo AUGUSTO- console Segreteria: tel\fax Web: E_mail: naic8d500e@istruzione.it naic8d500e@pec.istruzione.it Via Terracina, Napoli - C.M. NAIC8D500E Unione Europea Il giorno 21 gennaio 2014 alle ore 14,30 nel locale della sede I.C. Augusto Console Via Terracina, 157 Napoli VISTO l accordo sottoscritto in data VISTO il parere positivo del Collegio dei Revisori dei Conti, acquisito agli atti della scuola con prot del VIENE STIPULATO il presente contratto collettivo integrativo della scuola I.C. Augusto Console di Napoli PARTE PUBBLICA Il Dirigente Scolastico pro tempore: prof.ssa Teresa Martino PARTE SINDACALE RSU Agostino Canonico Anna Mollo Fabiana Agata SINDACATI TERRITORIALI FLCCGIL CISLSCUOLA UILSCUOLA SNALSCONFSAL GILDA

3 TITOLO PRIMO DISPOSIZIONI GENERALI Art.1 Campo di applicazione, decorrenza e durata 1 Il presente contratto si applica a tutto il personale docente ed ATA della scuola, con contratto di lavoro a tempo determinato ed indeterminato 2 Gli effetti del presente contratto decorrono dalla data di stipula 3 Il contratto ha validità per l anno scolastico corrente Art.2 Interpretazione autentica 1 Qualora insorgano controversie sull'interpretazione del presente contratto, le parti si incontrano entro dieci giorni dalla richiesta di cui al comma seguente, per definire consensualmente il significato della clausola controversa. 2 Al fine di iniziare la procedura di interpretazione autentica, la parte interessata inoltra richiesta scritta all'altra parte, con l'indicazione della materia e degli elementi che rendono necessaria l'interpretazione; la procedura si deve concludere entro trenta giorni. 3 Nel caso si raggiunga un accordo, questo sostituisce la clausola controversa sin dall'inizio della vigenza contrattuale. 4 Per la definizione dell accordo di interpretazione autentica, si seguono le medesime procedure della stipula del contratto. TITOLO SECONDO RELAZIONI E DIRITTI SINDACALI CAPO I Relazioni Sindacali Art.3 Competenze degli OO.CC. Nella definizione di tutte le materie oggetto delle relazioni sindacali di Istituto si tiene conto delle delibere degli OO.CC., per quanto di competenza. Art.4 Obiettivi e strumenti 1 Il sistema delle relazioni sindacali di Istituto, nel rispetto dei reciproci ruoli, persegue l'obiettivo di contemperare l'interesse professionale dei lavoratori con l'esigenza di migliorare l'efficacia e l'efficienza del servizio. 2 Le relazioni sindacali sono improntate alla correttezza e trasparenza dei comportamenti delle parti. 3 Il sistema delle relazioni sindacali si articola nei seguenti modelli relazionali: a) Contrattazione integrativa b) Informazione preventiva c) Procedure di concertazione d) Informazione successiva e) Interpretazione autentica, come da art.2

4 Art.5 Rapporti tra RSU e Dirigente Scolastico 1 La RSU designa al suo interno il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e comunica il nominativo al Dirigente Scolastico; il rappresentante rimane in carica fino a diversa comunicazione della RSU. 2 Entro quindici giorni dall'inizio di ogni anno scolastico, la RSU comunica al Dirigente Scolastico le modalità di esercizio delle prerogative e delle libertà sindacali di cui è titolare. 3 Il Dirigente Scolastico concorda con la RSU le modalità e il calendario per lo svolgimento dei diversi modelli di relazioni sindacali; in ogni caso, la convocazione da parte del Dirigente Scolastico va effettuata con almeno sei giorni di anticipo e la richiesta da parte della RSU va soddisfatta entro sei giorni, salvo elementi ostativi che rendano impossibile il rispetto dei termini indicati 4 Per ogni incontro vanno preliminarmente indicate le materie Art.6 Contrattazione integrativa 1 Sono oggetto di contrattazione di istituto le materie previste dai contratti e dalle norme di legge. 2 La contrattazione integrativa di istituto non può in ogni caso prevedere impegni di spesa superiori ai fondi a disposizione della scuola; le clausole discordanti non sono valide. Art.7 Informazione preventiva e concertazione 1 Sono oggetto di informazione preventiva quelle previste dai contratti e dalle norme di legge. 2 Nel rispetto delle competenze degli OO.CC. e compatibilmente con gli adempimenti amministrativi, il Dirigente Scolastico fornisce alla RSU e ai rappresentanti delle OO.SS firmatarie in appositi incontri l'informazione preventiva almeno cinque giorni prima delle relative scadenze, fornendo anche l'eventuale documentazione. 3 Ricevuta l'informazione preventiva, limitatamente alle materie che attengono al rapporto di lavoro, la RSU e i rappresentanti delle OO.SS. firmatarie hanno facoltà di iniziare una procedura di concertazione. 4 la procedura di concertazione ha inizio entro tre giorni dalla richiesta; durante lo svolgimento della concertazione il Dirigente Scolastico non assume decisioni unilaterali, salvo improrogabili scadenze amministrative; la procedura di concertazione si conclude entro quindici giorni dalla richiesta e in ogni caso prima di eventuali scadenze amministrative; 5 Nel caso si raggiunga un'intesa, essa ha valore vincolante per le parti. Art.8 Informazione successiva 1 Sono materie di informazione successiva quelle previste dai contratti e dalle norme di legge CAPO II Diritti sindacali Art.9 Attività sindacale

5 1 La RSU e i rappresentanti delle OO.SS. hanno a disposizione un proprio Albo Sindacale, situato al secondo piano SEDE, di cui sono responsabili; ogni documento affisso all'albo va siglato da chi lo affigge, che se ne assume così la responsabilità legale. 2 Il Dirigente Scolastico trasmette alla RSU e ai rappresentanti delle OO.SS. firmatarie tutte le notizie di natura sindacale provenienti dall'esterno. Art. 10 Assemblea in orario di lavoro 1 La richiesta di assemblea da parte di uno o più soggetti sindacali ( RSU e sindacati rappresentativi) va inoltrata al Dirigente Scolastico con almeno sei giorni di anticipo; ricevuta la richiesta, il Dirigente Scolastico informa gli altri soggetti sindacali presenti nella scuola, che possono entro due giorni a loro volta richiedere l'assemblea per la stessa data ed ora. 2 Nella richiesta di assemblea vanno specificati l'ordine del giorno, la data, l'ora di inizio e di fine, l'eventuale presenza di persone esterne alla scuola. 3 L indizione dell assemblea viene comunicata al personale tramite circolare; l adesione va espressa con almeno due giorni di anticipo, in modo da poter avvisare le famiglie in caso di interruzione delle lezioni. 4 Il personale che partecipa all'assemblea deve riprendere servizio alla scadenza prevista e richiesta nella classe o nel settore di competenza. 5 Qualora non si dia luogo all interruzione delle lezioni e l assemblea riguardi anche il personale ATA, va in ogni caso assicurata la sorveglianza dell ingresso e il funzionamento dell attività di segreteria, per cui n. 1 unità di personale ATA C.S. per Plesso e n. 1 unità di personale ATA A.A. non potranno partecipare all assemblea, ( se tutti fanno richiesta si procederà a sorteggio e a rotazione ). Art. 11 Referendum 1 Prima della sottoscrizione del Contratto Integrativo, la RSU può indire il referendum tra tutti i lavoratori dell istituto. 2 le modalità per lo svolgimento del referendum, che non devono pregiudicare il regolare svolgimento del servizio; sono definite dalla RSU; la scuola fornisce il supporto materiale ed organizzativo. Art.16 Conferimento degli incarichi - personale scolastico 1 Il Dirigente Scolastico conferisce individualmente e in forma scritta gli incarichi relativi allo svolgimento di attività aggiuntive retribuite con il salario accessorio. 2 Nell atto di conferimento dell incarico verranno indicate le ore da espletare.

6 Art Criteri per la formazione e aggiornamento I criteri per la partecipazione a corsi di formazione e aggiornamento del personale docente e ATA sono i seguenti: 1) Coerenza con l attività svolta e la materia d insegnamento 2) Personale scolastico che nell anno precedente non abbia frequentato alcun corso di formazione 3) Personale scolastico più giovane Per l attivazione di corsi di formazione la scelta dell argomento sarà a cura degli OOCC ma si terrà presente, per il personale docente e ATA la seguente priorità: 1) Sicurezza 2) Esigenze alunni DSA e diversamente abili 3) innovazioni (tecnologiche, didattiche, informatiche ecc ) TITOLO TERZO - PERSONALE CAPO I Personale Docente Art.18 Individuazione dei docenti 1 Il Dirigente Scolastico individua i docenti a cui affidare lo svolgimento delle attività aggiuntive ed extracurricolari tenendo conto dei criteri stabiliti dagli OOCC, della disponibilità degli interessati e delle diverse professionalità. I criteri sono i seguenti anche per il personale ATA: 1) Disponibilità ad accettare l incarico; 2) Precedenti esperienze nello stesso ambito; 3) Esperienze professionali maturate all interno dell amministrazione scolastica; 4) Esperienze professionali maturate all interno e all esterno dell amministrazione pubblica; 5) Competenze che facciano riferimento ai titoli e ad esperienze documentate; 6) Minor numero di incarichi ricoperti a qualsiasi titolo contemporaneamente nell istituto; 7) Anzianità di servizio; 8) Minore età. In assenza di specifiche professionalità o di dichiarata indisponibilità, si farà ricorso a risorse esterne, sia attraverso collaborazioni plurime con docenti di altre istituzioni scolastiche, sia attraverso altre risorse esterne in possesso delle competenze richieste. 2 Qualora nell ambito di un Progetto, sia interno alla scuola che assunto in convenzione con Enti esterni, sia prevista esplicitamente anche l indicazione dei docenti, il Dirigente conferirà l incarico a tali docenti. Art.19 Collaboratori del Dirigente 1 I collaboratori del dirigente, da retribuire con il fondo di istituto sono quelli di cui alla lettera e) e

7 quelli di cui alla lettera j) dell art.88 del CCNL, ai sensi del POF e della delibera del C.d. I. del Art.20 sostituzione docenti assenti Per la sostituzione del personale assente si provvede applicando le disposizioni in vigore al verificarsi delle condizioni previste e si provvederà con urgenza alla nomina di personale supplente temporaneo come da nota MIUR prot.n. AOODGPER 9839 dell Per la sostituzione dei colleghi assenti e non sostituiti da supplenti si procede secondo il seguente ordine di priorità: a. incarico al docente non impegnato in attività didattiche secondo l orario giornaliero delle lezioni; b. incarico conferito al docente di sostegno, in caso di assenza dell alunno diversamente abile a lui assegnato; c. incarico retribuito a docente disponibile ad effettuare ore eccedenti prioritariamente i docenti con minori anni di servizio. In caso di assenze improvvise e/o di impossibilità di provvedere alla sostituzione mediante la procedura precedente e quando l assenza del docente determina una situazione di rischio a carico degli alunni per mancata vigilanza. In tale eventualità si procede nel seguente ordine di priorità: - in caso di estrema necessità, incarico conferito al docente, di altra classe, in compresenza col docente specializzato di sostegno; -si provvede alla ripartizione degli alunni ed all assegnazione in altre classi, con priorità alle classi parallele, stessa sezione ( con l accortezza di distribuire in diverse classi gli alunni difficili ). (Appare opportuno richiamare l attenzione sull opportunità di non ricorrere alla sostituzione dei docenti assenti con personale in servizio su posti di sostegno, salvo casi eccezionali non altrimenti risolvibili). In assenza del D.S. e dei suoi collaboratori, il docente con maggiore anzianità di servizio, dispone per la correttezza esecuzione delle disposizioni sopra riportate CAPO II Personale ATA Art.21 Quantificazione delle attività aggiuntive 1 Le attività aggiuntive svolte nell ambito dell orario d obbligo nella forma di intensificazione della prestazione e maggiore impegno, vanno riportate ad unità orarie di impegno aggiuntivo, ai fini della liquidazione dei compensi e/o del godimento dei recuperi compensativi. Art.22 Recuperi compensativi 1 Possono essere disposti recuperi compensativi soprattutto in occasione delle sospensioni delle

8 attività didattiche in alternativa al pagamento delle attività aggiuntive, come definito anche in assemblea sindacale. Art.23 Incarichi specifici 1 Su proposta del DSGA, il dirigente stabilisce il numero e la natura degli incarichi specifici di cui all art. 47, comma 1, lettera b) da attivare nella scuola. 2 Il dirigente conferisce tali incarichi sulla base dei seguenti criteri, in ordine di priorità: professionalità specifica richiesta, documentata sulla base dei titoli di studio e/o professionali e delle esperienze acquisite disponibilità degli interessati anzianità di servizio La ripartizione delle risorse economiche viene effettuata in considerazioni del carico di lavoro assegnato fra le unità di personale risultante in organico. Nell assegnazione delle mansioni può essere tenuto presente il criterio della rotazione sulla base della disponibilità e delle attitudini del personale; in tal caso, la continuità nell espletamento dei compiti dei settori interessati sarà garantita con lo scambio di informazioni tra il personale coinvolto nella rotazione. TITOLO QUARTO ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA IN MATERIA DI SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Art. 24 Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) 1 Nella scuola viene designato nell'ambito delle RSU il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) 2 Il RLS esercita le funzioni e gode delle prerogative previste dalle norme vigenti 3 Il RLS è tenuto a fare delle informazioni e della documentazione in suo possesso un uso strettamente connesso alla sua funzione 4 Il RLS ha diritto alla formazione prevista dalle norme vigenti. 5 Il RLS non può subire pregiudizio alcuno a causa dello svolgimento dell attività e nei suoi confronti si applicano le tutele previste dalla legge per le rappresentanze sindacali. 6 Il RLS usufruisce dei permessi retribuiti previsti dai contratti Art. 25 Le figure sensibili 1 Per ogni sede scolastica il Dirigente designa le figure previste dalle norme vigenti. 2 Le suddette figure sono individuate tra il personale fornito delle competenze necessarie e saranno appositamente formate con fondi a carico della scuola 3 Alle figure sensibili sopra indicate competono tutte le funzioni previste dalle norme vigenti

9 TITOLO QUINTO- NORME TRANSITORIE E FINALI Art. 26 Effetti del contratto 1 Gli effetti del presente contratto sono prorogati fino alla stipula di un nuovo contratto integrativo di istituto. TITOLO SESTO- TRATTAMENTO ECONOMICO ACCESSORIO CAPO I - Norme generali Art.12 Risorse 1 Le risorse disponibili per l'attribuzione del salario accessorio sono costituite da: Gli stanziamenti previsti per l attivazione delle funzioni strumentali all offerta formativa Gli stanziamenti previsti per l attivazione degli incarichi aggiuntivi del personale ATA Gli stanziamenti del FIS annualmente stabiliti dal MIUR Eventuali residui del Fondo non utilizzati negli anni scolastici precedenti Altre risorse provenienti dall'amministrazione e da altri Enti, pubblici o privati, destinate a retribuire il personale della scuola, a seguito di accordi, convenzioni od altro Eventuali contributi finalizzati dei genitori. Art. 13 Attività finalizzate 1 I fondi finalizzati a specifiche attività a seguito di apposito finanziamento, qualsiasi sia la provenienza, possono essere impegnati solo per tali attività, a meno che non sia esplicitamente previsto che i risparmi possano essere utilizzati per altri fini. Art. 14 Criteri per la suddivisione del Fondo della istituzione scolastica 1 Le risorse del FIS vengono impegnate al fine di realizzare le attività previste dal POF e al fine di assicurare il buon funzionamento della scuola. 2 In tale ambito, le risorse vengono suddivise tra le diverse figure professionali presenti nella scuola sulla base di specifiche nomine del DS. 3 Viene istituito un fondo di riserva, pari a 500,00, per far fronte a necessità imprevedibili 4 Il fondo di riserva, se non utilizzato, entrerà a far parte della dotazione dell anno successivo Art. 15 Stanziamenti Il fondo dell istituzione scolastica (F.I.S.) ad oggi come riportato dal Direttore S.G.A.con nota prot.n. 6408\C7 del a seguito della circ. MIUR 8903 del è il seguente lordo dipendente: Fondo Istituto + economia anno precedente , ,76 = ,23 Funzioni Strumentali 4.742,22 costo orario 17, ore Incarichi Specifici 1.044,45 costo orario 12,50 83 ore Ore eccedenti sot. Doc. assenti 3.030,90 costo orario infanzia 18,03

10 primaria 18,65 sec. 1 grado 27,09 Attività Motoria 1.764,64- costo orario Maietta, Mondiello 36,85 pari a 17 ore, costo orario Confessore 32,60 pari a 17 ore Indennità di direzione quota variabile al DSGA pari a 4.680,00 Accantonamento 500,00 TOTALE FONDO ISTITUTO DA CONTRATTARE ,23: Ripartizione del F.I. per personale ATA pari al 22% di ,23 = 6.155,87 Ripartizione del F.I. per personale docente = ,36 A) Al fine di realizzare quanto stabilito nell articolo precedente, sulla base della delibera del C.d.I di cui all art.86 del CCNL e del Piano Annuale delle Attività, vengono definiti stanziamenti: 1. la somma necessaria per corrispondere il compenso del docente vicario pari a euro 3.500,00 pari a 200 ore. 2. la somma necessaria per corrispondere il compenso del docente 2 collaboratore del DS pari a euro 2.100,00 pari a 120 ore. 3. la somma necessaria per i compensi dei docenti referenti e della commissioni per attività POF pari a euro 5.162,50 pari a 295 ore. 4. la somma necessaria per retribuire i docenti coordinatori di classe scuola sec. 1 grado pari a euro 3.080,00 pari a 176 ore. 5. la somma necessaria per retribuire i docenti responsabili dei dipartimenti pari a euro 612,50 pari a 35 ore (17,50 ad ora). 6. la somma necessaria per corrispondere il compenso dei docenti dei laboratori pari a euro 9.450,00 pari a 270 ore (35,00 ad ora). 7. la somma prevista per gli incarichi aggiuntivi del personale ATA, pari a euro 1.044,45 pari a 83 ore (12,50). 8. la somma necessaria per retribuire le prestazioni di intensificazione in particolari periodi dell a.s. e per retribuire le prestazioni di maggior carico di lavoro del personale ATA, purché debitamente autorizzate dal Dirigente (art. 51). Euro 3.750,00 per n 300 ore, più euro 1.200,00 per n 96 ore per straordinario supporto ai progetti per i C.S. per un totale di 4.950,00 (12,50 ad ora) e euro 1.205,87 per n 83 ore per gli A.A. (14,50 ad ora) per un totale euro 6155,87 ( pari a circa il 22% del budget del F.I.S.) 9. per le funzioni strumentali sono state suddivise le ore (270) in base al carico di lavoro : AREA 1 per un totale di 100 ORE = suddivisa in modo equo tra i 2 docenti 50 e 50

11 AREA 2 per un totale di 60 ORE = suddivisa in 30 e 30 tra i 2 docenti AREA 3 per un totale di 50 ORE = suddivisa in 15 e 35 tra i due docenti AREA 4 per un totale di 60 ORE = suddivisa in modo equo tra i 2 docenti B) Nel caso in corso d'anno si rendessero disponibili nuove risorse, si procederà ad un aggiornamento del presente accordo; lo stesso avverrà nel caso si rendessero necessarie delle modifiche, anche a seguito di una nuova articolazione del POF o del Piano Annuale delle Attività.

12 Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Istituto comprensivo AUGUSTO- console Segreteria: tel\fax Web: E_mail: naic8d500e@istruzione.it naic8d500e@pec.istruzione.it Via Terracina, Napoli - C.M. NAIC8D500E INTESA SU OEGANIZZAZIONE E ORARIO DI LAVORO Unione Europea Il giorno alle ore 14,30 nel locale della Sede via Terracina, 157 Napoli, A seguito dei vari incontri (vedi verbali) per l informativa di cui all art.6, comma 2 del CCNL viene sottoscritta la presente intesa in merito all organizzazione e all orario di lavoro del personale docente ed ATA. PARTE PUBBLICA Il Dirigente Scolastico protempore prof.ssa Teresa Martino PARTE SINDACALE RSU Agostino Canonico Anna Mollo Fabiana Agata SINDACATI TERRITORIALI FLCCGIL CISLSCUOLA UILSCUOLA SNALSCONFSAL GILDA

13 PARTE PRIMA-PERSONALE DOCENTE CAPO I Organizzazione del lavoro Art. 1 Assegnazione dei docenti ai plessi o succursali I criteri sono quelli della mobilità a domanda e d'ufficio; in prima battuta è però prevista la possibilità per il Dirigente Scolastico di operare delle assegnazioni al di fuori di questi criteri, sulla base di motivazioni organizzative e di servizio che vanno da parte sua esplicitate nelle forme più opportune, ivi compresa l utilizzazione del protocollo riservato 1 Preliminarmente a qualsiasi altra operazione, di cui ai commi seguenti, per motivate esigenze organizzative e di servizio, il Dirigente Scolastico può disporre una diversa assegnazione di uno o più docenti rispetto all anno precedente. 2 L assegnazione alle diverse sedi avviene all inizio di ogni anno scolastico, prima dell inizio delle lezioni e dura per tutto l anno. 3 I docenti sono confermati nella sede dove hanno prestato servizio nell anno scolastico precedente, salvo quanto disposto nei commi seguenti. 4 Nel caso sussistano in una o più sedi dei posti o cattedre non occupati da docenti già in servizio nella scuola nell anno precedente, si procede come di seguito, in ordine di priorità: a. assegnazione di un unica sede di servizio ai docenti utilizzati su due o più sedi; b. assegnazione ad altra sede dei docenti già in servizio nell'anno scolastico precedente, sulla base delle disponibilità espresse e della graduatoria interna, a partire dalle posizioni più alte; c. assegnazione alle sedi dei nuovi docenti entrati in servizio con decorrenza 1 settembre; d. assegnazione alle sedi del personale con rapporto a tempo determinato; 5 Qualora non sia possibile confermare tutti i docenti in servizio in una delle sedi, per decremento d organico o altro, si procede all assegnazione in altra sede, come da comma precedente; nel caso non emergano disponibilità, si procede d ufficio a partire dall ultima posizioni in graduatoria. Art.2 Utilizzazione dei docenti in rapporto al POF E' opportuno ricordare che è prerogativa del DS assegnare i docenti alle classi e che i criteri di ordine didattico vanno deliberati dal Collegio di Docenti, in base ai criteri generali deliberati dal Consiglio di Istituto. 1 Il Dirigente Scolastico assegna le cattedre, i posti e le attività tenendo conto dei criteri didattici indicati dal C.d.I. e dal Collegio dei Docenti, nonché delle diverse professionalità presenti nella scuola e delle disponibilità espresse dai singoli docenti. CAPO II Orario di lavoro Art.3 Orario di insegnamento 1 L orario di lavoro viene definito su base settimanale e si articola su cinque giorni

14 2 L orario di lavoro è continuativo e non possono essere previsti più di tre interruzioni orarie nell arco della settimana; tali interruzioni possono essere utilizzate per l effettuazione delle ore eccedenti l orario d obbligo, di cui all art.6 Art.4 Attività funzionali all insegnamento e ricevimento individuale genitori (come da P.A.A. deliberato dal collegio dei docenti) 3 Il Dirigente Scolastico, per improrogabili esigenze e necessità non previste, può disporre l effettuazione di attività non previste nel piano annuale; in occasione della prima convocazione del Collegio, verranno apportate le opportune modifiche. 4 Ogni docente mette a disposizione un ora settimanale per il ricevimento dei genitori come deliberato dal Consiglio d istituto Art.5 Orario giornaliero 1 Non possono essere previste più di cinque ore consecutive di insegnamento, a meno che non ci sia il consenso scritto del docente. 2 Nel caso sia necessario impegnare i docenti in attività di insegnamento sia di mattino che di pomeriggio nell arco della stessa giornata, i docenti fanno richiesta scritta al D.S. che ne valuta la necessità. Va comunque prevista almeno un ora di intervallo nel caso che nell orario non sia compresa la mensa. 3 Non si possono in ogni caso superare le otto ore di impegno giornaliero, considerando tutte le attività. Art.6 Ore eccedenti 1 Ogni docente mette a disposizione ore settimanali per l effettuazione di ore eccedenti l orario d obbligo in sostituzione dei colleghi assenti. 2 La disponibilità va indicata nel quadro orario settimanale e collocata all inizio o alla fine dell orario d obbligo giornaliero, o negli intervalli di cui all art. 3, comma 2. 3 nel caso sia necessario effettuare le ore eccedenti, il docente dovrà essere avvisato in tempo utile per prendere servizio e firmare sull apposito registro delle sostituzioni che vale come ordine di servizio. PARTE SECONDA - PERSONALE ATA CAPO I Norme generali Art.7 Atti preliminari 1 All inizio di ogni anno scolastico e comunque prima dell inizio delle lezioni, sulla base del POF e delle attività ivi previste viene redatto il P.A. delle attività del personale ATA: - Il piano delle attività del personale ATA è disposto da DS, su proposta del DSGA, ai sensi del 1^ comma dell art. 53 del CCNL per predisporre il piano delle attività, il DSGA acquisisce i pareri del personale interessato e unitamente al DS, convoca una

15 riunione di servizio per la definizione del piano delle attività, nel rispetto del POF e delle contabilità finanziarie indicate nel programma annuale. In particolare, il piano definisce: i turni e la distribuzione dei carichi di lavoro, le aree di attività che necessitano di prestazioni aggiuntive, la quantificazione delle ore aggiuntive. Il Dirigente Scolastico stabilisce quante unità di personale assegnare alle diverse sedi, tenendo conto della suddivisione dei settori di lavoro per le diverse professionalità. CAPO II Organizzazione del lavoro Art.8 Assegnazione ai plessi, succursali e sezioni staccate (Si conferma quanto detto per i docenti) 1 Preliminarmente alle operazioni di cui ai commi seguenti, per motivate esigenze organizzative e di servizio, il Dirigente Scolastico può disporre una diversa assegnazione rispetto all anno precedente di uno o più unità di personale. 2 L assegnazione alle diverse sedi avviene all inizio di ogni anno scolastico, prima dell inizio delle lezioni e dura di norma per tutto l anno salvo casi eccezionali 3 Il personale è confermato nella sede dove ha prestato servizio nell anno scolastico precedente, salvo quanto disposto nei commi seguenti 4 Nel caso sussistano in una o più sedi dei posti non occupati da personale già in organico nella scuola nell anno precedente, si procede come di seguito, in ordine di priorità, sulla base della disponibilità degli interessati ed eventualmente della graduatoria interna: a. assegnazione di un unica sede di servizio del personale utilizzato su due o più sedi b. assegnazione ad altra sede del personale già in servizio c. assegnazione alle sedi del personale entrato in organico con decorrenza 1 Settembre d. assegnazione alle sedi del personale con rapporto a tempo determinato 5 Qualora non sia possibile confermare tutto il personale in servizio in una delle sedi, per decremento d organico o altro, si procede all assegnazione in altra sede a domanda, come da comma precedente; nel caso non emergano disponibilità, si procede d ufficio a partire dalla ultime posizioni in graduatoria. Art.9 Settori di lavoro 1 I settori saranno definiti in modo tale da assicurare un equa ripartizione del lavoro tra le diverse unità di personale della stessa qualifica. 2 L assegnazione ai settori vale di norma per l intero anno scolastico salvo casi eccezionali 3 Nell'assegnare i settori, si tiene conto delle diverse professionalità. CAPO III Orario di lavoro Art. 10 Orario normale

16 1 L orario di lavoro viene di norma stabilito per l intero anno scolastico. In considerazione dell articolazione del tempo-scuola in cinque giorni, l orario di servizio del personale sarà definito, nel quadro della vigente normativa, sulla base delle necessità organizzative dei servizi amministrativi e didattici, sentita l assemblea del personale. 2 nella definizione dell orario si tiene conto prioritariamente delle necessità di servizio poi delle esigenze dei lavoratori 3 L orario normale deve assicurare, per quanto possibile, la copertura di tutte le attività didattiche previste dal curricolo obbligatori, nelle attività del POF e di tutte le riunioni degli OO.CC. Art. 11 Definizione dei turni ed orari Il criterio per la definizione degli orari e dei turni di tutte le unità di personale per le diverse figure professionali, per le diverse sedi, è quello di garantire l organizzazione didattica della scuola e di tutte le attività previste dal POF. Nelle eventuali giornate di chiusura della scuola, nei giorni di interruzione delle attività didattiche previste e deliberate dagli OOCC, il personale ATA è tenuto al recupero delle ore non prestate anche in forma di compensazione a secondo delle esigenze di servizio o in alternativa possono essere concessi giorni di ferie. Art. 12 Prestazioni aggiuntive (lavoro straordinario) 1 Possono essere richieste al personale prestazioni aggiuntive, anche oltre l orario d obbligo, in caso di assenza di una o più unità di personale o di esigenze impreviste e non programmabili. 2 Nella richiesta di prestazioni aggiuntive si terrà conto, in ordine di priorità: della specifica professionalità, nel caso sia richiesta della sede ove va effettuata la prestazione aggiuntiva della disponibilità espressa dal personale della graduatoria interna Art. 13 Ritardi personale ATA Il ritardo sull orario di ingresso non potrà avere carattere abitudinario quotidiano. Se il ritardo è inferiore ai 10 minuti, può essere recuperato anche lo stesso giorno, prolungando l orario di uscita. Se il ritardo è superiore ai 10 minuti, sarà recuperato in base alle esigenze di servizio, su disposizione del DSGA sentito il DS. Art Rilevazione e accertamento dell orario di lavoro La presenza di tutto il personale A.T.A. viene rilevata attraverso l orologio marcatempo. Gli atti dell orario di presenza sono tenuti dal DSGA, il quale mensilmente resoconta al personale ATA, in modo individuale e per iscritto, sulle ore da recuperare e\o ore in eccedenza.

17 L accertamento delle presenze viene effettuato mediante controlli obiettivi e con carattere di generalità. La corretta rilevazione della presenza in servizio deve tenere presente la comunicazione prot.n. 663\P2 del (che si allega alla presente) Il Dirigente Scolastico prof.ssa Teresa Martino La R.S.U. : Agostino Canonico Anna Mollo Fabiana Agata Le O.O.S.S.: UIL CISL CGIL GILDA SNALSCONFSAL Napoli,

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