I s t i t u t o G r a n d i I n f r a s t r u t t u r e APPALTI &CONCESSIONI. Europa e Regioni FRANCIA RECEPIMENTO DIRETTIVA CONCESSIONI

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1 FRANCIA RECEPIMENTO DIRETTIVA CONCESSIONI Approvazione del progetto d Ordonnance e del progetto del Décret attuativo da parte del Consiglio dei Ministri Il Consiglio dei Ministri del 23/7/2015 ha approvato il progetto di Ordonnance e del Décret applicativo relativi al recepimento della Direttiva concessioni: fino al 30 settembre tali testi, accompagnati dalla relativa fiche d impact, sono sottoposti a consultazione pubblica. I due testi (Ordonnance e Décret, circa 120 articoli complessivi) sono concepiti quali testi normativi contenenti, il primo, i principi e le norme principali, il secondo la disciplina di maggior dettaglio. L obiettivo generale (come dichiarato nelle due relazioni d accompagnamento, 100 pagine complessivamente) è quello di 1) mettere ordine in una materia attualmente disciplinata da una pluralità di testi normativi specifici rispondenti a esigenze settoriali e che hanno avuto origine in un arco di tempo lungo e con finalità non organiche né tra loro coerenti; 2) semplificare la disciplina creando le premesse per una maggiore garanzia di accesso per le PMI; 3) garantire gli investitori circa il quadro normativo generale inserendo meccanismi concorsuali in un settore fino ad ora poco trasparente e poco aperto alla concorrenza, ma insieme fornendo elementi di maggior certezza giuridica attraverso norme di rango primario. Disposizioni sull esecuzione: in particolare il subappalto (Considerando 72 e art. 42 della D. 23) Il projet d Ordonnance dedica a tale istituto un solo articolo di poche righe: infatti, il Titolo IV Esecuzione dei contratti di concessione da parte di terzi, all art. 44 prevede due brevi commi.

2 Nel 1 c. è prevista la facoltà del concessionario di servizi e lavori di affidare a terzi una parte delle prestazioni restando responsabile di tutte le obbligazioni verso il concedente. Nel 2 c. è specificato che il concedente può imporre all offerente: 1) di conferire a PMI una parte dei lavori e dei servizi oggetto del contratto di concessione, che non può essere inferiore ad una percentuale dell importo totale da stabilirsi per via regolamentare; 2) d indicare all atto dell offerta se intende conferire una parte di servizi e lavori a terzi e, in caso affermativo, la percentuale prevista. Tale previsione deve essere indicata nel bando o nel documento di consultazione. Nella fiche d impact allegata all Ordonnance, al punto 2.3, si chiarisce che l obiettivo primario è quello di un inquadramento dell esecuzione della concessione, attualmente non previsto da alcuna norma generale (di diritto UE o interno), ma operato solo a livello contrattuale. Con riferimento specifico al conferimento a terzi, la fiche (pag. 43) specifica che la previsione di una disposizione normativa (e non più solo contrattuale o giurisprudenziale come è stato fino ad ora) indicante tale facoltà generale del concessionario relativa ad ogni tipologia di prestazioni è fonte di sicurezza giuridica e di maggior trasparenza. La fiche (pag. 44) considera le concessioni dei levier de la commande publique destinate a facilitare l accesso a tali affidamenti delle imprese specializzate, delle PMI attraverso una definizione chiara della catena dei soggetti esecutori. Il projet di décret affronta il tema dell esecuzione con terzi al Capitolo II, art. 33 che prevede due commi: il 1 precisa l obbligo dell art. 44 dell Ordonnance fissando in via obbligatoria la percentuale non inferiore del 10% del valore globale del contratto di concessione da affidare a PMI; il 2 c. disciplina il caso specifico di concessioni di servizi o di lavori da eseguire nei locali del concedente e sotto la sua sorveglianza, cui sono correlati obblighi specifici di comunicazione all ente concedente dei soggetti terzi che eseguono gli interventi o parte di essi. La fiche d impact del Décret (pag. 51 e segg: punto 2.2.) riassume le tante e variegate disposizioni nazionali che prevedono l affidamento a terzi di parte dell esecuzione, affermando che ora sono state portate a nuova chiarezza con la trasposizione, per concludere (pag ) che il 1 c. dell art. 33 (che precisa la disposizione dell art. 42 della D. 23) garantisce ad ogni tipologia di concessione di servizi e lavori per tutti i concedenti la facoltà dell affidamento a

3 terzi mentre il 2 c. ribadisce l obbligo fissato dal par. 3 del citato articolo della D. 23 di prevedere l indicazione completa e dettagliata di nominativi e prestazioni dei terzi, in fase di attribuzione della concessione o, al più tardi, all avvio di esecuzione dei soggetti terzi incaricati, a scelta dell ente concedente. Considerazioni conclusive L impressione che si ha analizzando queste norme è duplice: 1) da un lato, quella di norme semplici e brevi (in 2 commi si specifica la facoltà di esecuzione mediante terzi quando eseguono le prestazioni nei locali del concedente ) e 2) dall altro, di una disciplina poco articolata, quasi carente, che non copre neppure le indicazioni di cui all art. 42 della Direttiva (ad esempio, nulla si dice a proposito di subappalto dei subappaltatori del concessionario né sul par. 4 dell art. 42 della Direttiva relativamente alla responsabilità solidale). Ulteriore notazione: lascia esterefatti l estrema frammentazione della vastissima disciplina nazionale sul tema e la multiforme varietà della giurisprudenza venutasi a creare nel tempo attorno all istituto concessorio, con disposizioni declinate in modo diverso a secondo delle molteplici specificità tipologiche delle prestazioni, ovvero delle caratteristiche territoriali ( l exagon et l outre mer ) come pure a seconda delle caratteristiche dei concedenti. COMMISSIONE UE INFRAZIONI Pubblicata il 9 luglio, la 32ª relazione annuale sul controllo dell applicazione del diritto dell Unione europea analizza i risultati ottenuti dei principali aspetti dell applicazione del diritto dell UE ed evidenzia i principali sviluppi nella politica di applicazione delle normative del 2014.

4 Nel complesso, il numero di procedure formali di infrazione è diminuito negli ultimi cinque anni, riflettendo l efficacia del dialogo strutturato con gli Stati membri tramite EU.Pilot, che precede un eventuale avvio della procedura formale di infrazione. Nel 2014, analogamente al 2013, i settori con il maggior numero di casi di infrazione aperti erano ambiente, trasporti e mercato interno e servizi. L Italia ha cumulato 89 infrazioni complessive per recepimento scorretto e/o applicazione erronea del diritto UE e 15 per recepimento tardivo e si trova penultima tra i 28 Stati, davanti solo alla Grecia (Regno Unito ne ha, rispettivamente, 54 e 16, la Germania 68 e 10, la Francia 78 e 17). Di queste infrazioni dell Italia, 5 riguardano gli appalti pubblici.

5 DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2015/1120 DELLA COMMISSIONE dell'8 luglio 2015 GUUE del L 182/88 che esonera la prospezione di giacimenti petroliferi e di gas in Grecia dall'applicazione della direttiva 2004/17/CE Fatti Il 2 febbraio 2015 Hellenic Petroleum SA (di seguito «il richiedente») ha presentato alla Commissione una domanda ai sensi dell'articolo 35, paragrafo 1, della direttiva 2014/25/UE del Parlamento europeo e del Consiglio. Conformemente a tale domanda la Commissione è stata invitata a stabilire che le disposizioni della direttiva 2004/17/CE e le procedure di appalto previste in tale direttiva non si applicano alla prospezione di giacimenti petroliferi e di gas in Grecia. Valutazione Il richiedente è un'impresa pubblica greca attiva nel mercato del petrolio e del gas. La domanda è limitata alla prospezione di giacimenti di petrolio e di gas. Il richiedente, unitamente a Edison International SpA e Petroceltic Resources Plc, con i quali forma un consorzio (ciascuna società detiene una quota di partecipazione del 33,3 %), ha ottenuto dallo Stato ellenico i diritti di sfruttamento dei giacimenti offshore del Golfo di Patrasso occidentale. In questo consorzio il richiedente è il gestore del progetto e si occupa delle operazioni di prospezione, valutazione, sviluppo, produzione e disattivazione. Il richiedente è responsabile di tutte le procedure d'appalto necessarie allo sviluppo delle attività di prospezione e produzione. La Grecia ha recentemente organizzato una serie di procedure aperte in due tornate di concessione di licenze cui hanno avuto la possibilità di partecipare tutte le imprese che soddisfano i criteri standard in linea con le pertinenti norme dell'ue. Nella prima tornata, oltre ai suddetti consorzi, sono state concesse autorizzazioni per attività di prospezione anche a Energean Oil and Gas Energeiaki Aigaiou Anonimi Etaireia Erevnas kai Paragogis

6 Ydrogonanthrakon e PETRA Petroleum (con una partecipazione dell'80 %-20 %) per il blocco di Ioannina e a Energean Oil and Gas Energeiaki Aigaiou Anonimi Etaireia Erevnas kai Paragogis Ydrogonanthrakon e Trajan Oil & Gas Limited (con una partecipazione del 60 %-40 %) per il blocco di Katakolon. Nel novembre 2014 è stata annunciata una seconda tornata e tutte le parti interessate sono state invitate a partecipare alla procedura per la concessione di licenze di prospezione e sfruttamento per 20 blocchi offshore nella Grecia occidentale. Conclusione In base alle considerazioni di cui ai considerando da 1 a 17, è opportuno considerare soddisfatta in Grecia la condizione della diretta esposizione alla concorrenza prevista all'articolo 30, paragrafo 1, della direttiva 2004/17/CE. Dato che la condizione della libera accessibilità al mercato può considerarsi rispettata, la direttiva 2004/17/CE non dovrebbe applicarsi quando gli enti aggiudicatori attribuiscono contratti destinati a consentire la prospezione di giacimenti petroliferi e di gas in Grecia, né quando si organizzano concorsi di progettazione ai fini dell'esercizio di tale attività nella predetta area geografica. La presente decisione si basa sulla situazione di diritto e di fatto nel periodo tra gennaio 2015 e maggio 2015 quale risulta dalle informazioni presentate dal richiedente. Essa può essere rivista qualora, a seguito di cambiamenti significativi della situazione giuridica o di fatto, le condizioni di applicabilità di cui all'articolo 30, paragrafo 1, della direttiva 2004/17/CE non siano più soddisfatte. Le misure di cui alla presente decisione sono conformi al parere del comitato consultivo per gli appalti pubblici.

7 COMMISSIONE EUROPEA Aggiornamento dello Stato delle infrazioni UE (rifiuti e navigazione in Sardegna) La Commissione europea, il 18 giugno 2015, ha deciso per quanto riguarda l'italia una costituzione in mora ex art. 260 TFUE e un parere motivato complementare ex art. 258 TFUE. Il numero delle procedure d'infrazione a carico del nostro Paese sale a 98 casi, di cui 75 per violazione del diritto dell'unione e 23 per mancato recepimento di direttive. Sulla banca dati EUR-Infra l'elenco delle procedure aperte, in cui non compare nessuna nuova procedura per appalti pubblici. Decisioni Lettera di messa in mora ex art. 260 TFUE 2015/ Mancato recupero dell'aiuto di Stato concesso dalla Repubblica Italiana a favore del settore della navigazione in Sardegna Inadempimento della sentenza UE del 21 marzo 2013, causa C-613/11. Parere motivato complementare ex art. 258 TFUE 2011/ Violazione dell'articolo 14 della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti in Italia. Suddivisione delle procedure per stadio Messa in mora - art. 258 TFUE 44 Messa in mora complementare - art. 258 TFUE 10 Parere motivato - art. 258 TFUE 25 Parere motivato complementare - art. 258 TFUE 3 Decisione ricorso - art. 258 TFUE 2 * Ricorso - art. 258 TFUE 1 Sentenza - art Messa in mora - art. 260 TFUE 3 Decisione ricorso - art. 260 TFUE 3 ** Ricorso - Art. 260 TFUE 1

8 Tribunale R.G. n. 431/20 APPALTI e CONCESSIONI Sentenza - art. 260 TFUE 2 Totale 98 * una decisione di ricorso è stata sospesa il 27 settembre 2012 ** una decisione di ricorso è stata sospesa il 27 febbraio 2012 Suddivisione delle procedure per settore Ambiente 17 Trasporti 12 Fiscalità e dogane 8 Affari economici e finanziari 7 Affari interni 6 Concorrenza e aiuti di stato 6 Salute 6 Appalti ( tutti casi noti risalenti agli anni precedenti) 5 Libera prestazione dei servizi e stabilimento 5 Energia 4 Giustizia 3 Lavoro e affari sociali 3 Libera circolazione delle merci 3 Libera circolazione delle persone 3 Affari esteri 2 Agricoltura 2 Comunicazioni 2 Tutela dei consumatori 2 Libera circolazione dei capitali 1 Pesca 1 Totale 92 8

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