La situazione e l evoluzione congiunturale

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1 La situazione e l evoluzione congiunturale Le prospettive dell economia mondiale si confermano positive ma in rallentamento rispetto al recente passato con dinamiche di crescita molto differenziate tra le diverse aree geo-economiche e, al loro interno, tra i diversi paesi. Un espansione globale disomogenea che trova anche origine negli sviluppi che potranno avere la guerra dei dazi innescata dall amministrazione statunitense, le preoccupazioni del permanere di tensioni in alcune aree e l incerta evoluzione politica osservata in alcuni paesi. Le stime presentate dal Fondo Monetario Internazionale nel World Economic Outlook di luglio confermano la crescita dell economia globale ma, data la situazione internazionale non più coesa e inclusiva come nel passato, il tasso è rimasto invariato rispetto al precedente rapporto di aprile: +3,9% sia per il 2018 sia per il Diversamente, il rallentamento del commercio mondiale ha indotto il FMI a una revisione al ribasso delle previsioni: +4,8% nel 2018 (-0,3% in meno rispetto ad aprile) e +4,5% nel 2019 (-0,2%). Per le economie dei mercati emergenti e dei paesi in via di sviluppo, le previsioni di crescita sono rimaste invariate (+4,8% nel 2018 e +5,1% nel 2019) ma si evidenziano dinamiche diversificate tra i vari paesi. La Cina si conferma un economia solida (+6,6% il PIL nel 2018) così come l India (+7,3%), la Russia dovrebbe progredire (+1,7% nel 2018 dopo il +1,5% dello scorso anno), mentre le prospettive economiche del Brasile per quest anno restano deboli (+1,8% in discesa dal +2,3% che il FMI aveva stimato ad aprile). I paesi avanzati dovrebbero chiudere l anno in corso con un tasso di crescita del PIL del 2,4%, come nel 2017, per poi rallentare nel 2019 (+2,2%). Il PIL negli Stati Uniti dovrebbe aumentare del 2,9%, evidenziando un accelerazione rispetto al 2017, mentre risultano ridimensionate le prospettive di crescita del Giappone (+1,0%) e del Regno Unito (+1,4%) le cui stime sono state riviste al ribasso dello 0,2% rispetto allo scorso aprile. Il FMI ha rettificato anche le previsioni economiche per il 2018 dell area dell euro (+2,2% anziché +2,4%, risultato già realizzato nel 2017). Nonostante il buon andamento della domanda interna, il contributo negativo dell interscambio commerciale potrà risultare più accentuato del previsto. La revisione al ribasso, a causa di dinamiche economiche inaspettatamente più attenuate in questi primi mesi del 2018, ha riguardato le stime relative alla Germania (PIL 2018 in crescita del 2,2%), la Francia (+1,8%), mentre per la Spagna è stato confermato il precedente +2,8%. Il Fondo Monetario Internazionale ha abbassato anche le prospettive di crescita del nostro paese: +1,2% in discesa dal +1,5% stimato ad aprile scorso. Sulla base delle recenti valutazioni elaborate dall ISTAT sull andamento dell economia italiana, la fase espansiva prosegue seppure a ritmi più contenuti rispetto al La crescita è supportata dalla domanda interna, in particolar modo la positiva evoluzione degli investimenti, mentre risulta negativo il contributo della bilancia commerciale. Il rallentamento osservato per l economia europea nel suo complesso trova conferma nelle dinamiche dell attività produttiva manifatturiera. 1

2 Nel secondo trimestre del 2018 il tasso congiunturale di crescita è stato pari a +0,2% dopo la flessione dello 0,4% del primo. Sostanzialmente le dinamiche sono risultate stagnanti nei principali paesi dell area. Con specifico riferimento al settore metalmeccanico, i volumi di produzione sono mediamente diminuiti dello 0,2% rispetto ai primi tre mesi del Il calo risulta più marcato nel Regno Unito (-1,8%) e più contenuto in Francia (-0,5%) e Germania (-0,1%), mentre in Spagna la variazione congiunturale è stata positiva e pari a +0,7%. La produzione industriale Il rallentamento della fase espansiva osservata per l insieme dei paesi dell Unione Europea trova riscontro negli andamenti produttivi relativi all intero comparto industriale del nostro paese. Nel secondo trimestre, infatti, i volumi di produzione sono rimasti stabili sui livelli del precedente trimetre dopo la flessione congiunturale dello 0,2% osservata nel primo. I volumi di produzione si confermano, invece, ancora positivi (+3,3%) nel confronto tendenziale con l analogo periodo dell anno precedente. Con specifico riferimento al settore metalmeccanico, l attività produttiva nel secondo trimestre è cresciuta dello 0,9% rispetto al primo, mentre nel confronto con l analogo periodo dell anno precedente l incremento è stato del 4,9%. Complessivamente nei primi sei mesi dell anno in corso, la produzione metalmeccanica ha registrato un incremento del 4,6% rispetto al 2017 ma si conferma inferiore del 22% rispetto al periodo prerecessivo. Nel corso dei primi sei mesi dell anno la fase espansiva del nostro settore è stata favorita dai buoni risultati nella produzione di Altri mezzi di trasporto (+9,1%), dall attività riguardante la Meccanica strumentale (+5,8%) e dalla produzione di Macchine e apparecchi elettrici (+5,9%) e di Prodotti in metallo (+4,4%) mentre incrementi più contenuti si sono avuti nel comparto degli Autoveicoli e in quello della Metallurgia. In particolare nella prima metà dell anno in corso, le attività della Metallurgia, pur in presenza di un rallentamento nel secondo trimestre (+1,9% rispetto al +2,4% ottenuto nel primo), sono media-mente aumentate del 2,1% nel confronto con l analogo periodo del Nell ambito del comparto la fabbricazione di tubi, condotti, profilati cavi è cresciuta del 3,7%, quella di metalli non ferrosi dell 1,6% così come le attività delle fonderie, mentre la fabbricazione di altri prodotti della prima trasformazione dell acciaio è diminuita dell 1,1%. Nel periodo gennaio-giugno del 2018, la fabbricazione di Prodotti in metallo è cresciuta in media del 4,4% rispetto all analogo periodo dell anno precedente, evidenziando una significativa decelerazione nel secondo trimestre (+1,1% tendenziale a fronte del +7,8 del primo). 2

3 Risultati positivi si registrano in tutte l attività del comparto con la sola eccezione della fabbricazione di armi e munizioni che si è fortemente ridotta rispetto all analogo periodo del 2017 (-10,7%). In particolare, sono aumentate le attività di fucinatura, imbutitura e stampaggio (+11,5%) ma, incrementi superiori alla media di comparto si sono registrati anche in quelle dei trattamenti e rivestimenti dei metalli (+6,3%). Sono ugualmente aumentate le fabbricazioni di cisterne, serbatoi, radiatori e contenitori in metallo (+4,8%) e di altri prodotti in metallo (+4,7%). La produzione di articoli di coltelleria, utensili e oggetti di ferramenta è cresciuta del 2,3%, e quella di elementi da costruzione in metallo dell 1,0%, mentre la fabbricazione di generatori di vapore ha segnato un più contenuto +0,6%. La produzione di Computer, apparecchi radio-tv e strumenti di precisione nel secondo trimestre ha totalmente recuperato quanto perso nel primo (rispettivamente +1,6% e -1,6%) confermando così i risultati medi complessivamente ottenuti nei primi sei mesi del L incremento del 9,0% osservato nella fabbricazione di strumenti e apparecchi di misurazione è stato vanificato dalle riduzioni registrate nelle imprese produttrici di apparecchiature per le telecomunicazioni (-8,4%) e di componenti elettronici e schede elettroniche (-6,7%). Cali più contenuti si sono avuti nella fabbricazione di prodotti di elettronica di consumo, audio e video (-3,0%) e in quella di strumenti e apparecchiature elettromedicali (-1,1%). La fabbricazione di Macchine e apparecchi elettrici è aumentata in media del 5,9%, grazie soprattutto all accelerazione registrata nel secondo trimestre: +8,1% in salita dal +3,7% del primo. Nell ambito del comparto sono cresciute, in particolar modo, la fabbricazione di apparecchiature per l illuminazione (+13,7%) e quella di altre apparecchiature elettriche (+10,6%), ma sono ugualmente aumentate le produzioni di cablaggi e apparecchiature di cablaggio (+6,9%) e di motori, generatori e trasformatori elettrici (+4,3%). Incrementi produttivi più contenuti hanno riguardato gli apparecchi per uso domestico (+1,8%) e le batterie di pile e accumulatori elettrici (+0,5%). Anche per la produzione di Macchine e apparecchi meccanici l incremento tendenziale medio del 5,8% ottenuto nel primo semestre del 2018 è stato determinato da dinamiche crescenti nei singoli trimestri: dopo il +4,3% segnato nel primo è seguito un +7,3% nel secondo. Nei primi sei mesi dell anno in corso è aumentata in misura significativa la fabbricazione di macchine utensili (+12,8%) ma un tasso di crescita tendenziale superiore alla media di comparto (+8,0%) si registra anche nella produzione di macchine d impiego generale (motori, turbine, apparecchiature fluidodinamiche, ingranaggi, pompe, ecc). Le macchine per impieghi speciali (macchine per la metallurgia, per le imprese tessili, chimiche e alimentari, ecc) sono aumentate del 5,1%, mentre hanno registrato un +3,5% sia la produzione di macchine per l agricoltura e la silvicoltura sia quella di altre macchine d impiego generale (forni, bruciatori, macchine movimento terra, per imballaggi, ecc.). Per quanto riguarda il comparto degli Autoveicoli e rimorchi, l attività produttiva dopo aver segnato un +0,6% nel primo trimestre, nel secondo ha 3

4 migliorato il risultato registrando un +3,2% e l incremento tendenziale medio per l intero periodo è stato così pari a +1,9%. La fabbricazione di carrozzerie per autoveicoli e rimorchi ha registrato un significativo +10,0%, più contenuto è stato, invece, il risultato relativo alla costruzione di parti e accessori per autoveicoli (+2,8%), mentre le produzioni di autoveicoli sono risultate in leggera flessione (-0,1%). La fabbricazione di Altri mezzi di trasporto è mediamente aumentata del 9,1% grazie al balzo in avanti osservato nel secondo trimestre (+12,3% rispetto all analogo periodo del 2017). All interno del comparto tutte le attività hanno evidenziato dinamiche tendenziali positive con la sola eccezione della fabbricazione di cicli e motocicli che ha segnato una flessione dello 0,7%. La costruzione di locomotive e di materiale rotabile è cresciuta del 14,3%, la fabbricazione di aeromobili e veicoli spaziali del 12,9%, mentre la costruzione di navi e imbarcazioni ha registrato un incremento più contenuto e pari a +5,5%. da dinamiche di segno opposto osservate nei singoli comparti. La percentuale di utilizzo della capacità produttiva è aumentata in particolar modo negli Altri mezzi di trasporto (82,5% rispetto al precedente 78,9%), ma anche nei Prodotti in metallo e nelle Macchine e apparecchi elettrici dove ha raggiunto il 78,0% in salita, rispettivamente, dal 76,2% e 76,6% registrati del primo trimestre. Diversamente, lo sfruttamento medio degli impianti si è ridotto nelle imprese costruttrici di Computer, apparecchi radio-tv e strumenti di precisione (77,7% in discesa dall 81,0% scorso) e di Autoveicoli e rimorchi (74,1% contro il precedente 75,9%). Cali più contenuti si sono avuti per la Metallurgia (76,2% rispetto al 76,5% di fine marzo 2018) e nella produzione di Macchine e apparecchi meccanici (81,4% dopo l 81,8% scorso). L utilizzazione degli impianti e la produzione assicurata Nel secondo trimestre del 2018 il grado di utilizzazione degli impianti nelle imprese metalmeccaniche è stato mediamente pari al 78,3% della capacità complessivamente disponibile. Il livello conseguito ha evidenziato un miglioramento più marcato nei confronti dell analogo trimestre dell anno precedente (76,6%) e più contenuto rispetto al precedente trimestre (78,1%). Il moderato incremento dell utilizzo degli impianti è stato, comunque determinato Per quanto riguarda il portafoglio ordini, nel secondo trimestre dell anno in corso, la produzione assicurata è stata in media pari a 7 mesi in discesa rispetto ai 7,6 dell analogo periodo del 2017 ma in risalita dai 6,4 mesi del precedente trimestre. Incrementi significativi della durata degli ordini si registrano nelle imprese costruttrici di Altri mezzi di trasporto (19,5 4

5 mesi superiori ai 14,9 della scorsa rilevazione) e di Autoveicoli e rimorchi (tra il primo e il secondo trimestre la durata è passata da 11,4 mesi a 13,4) ma anche in quelle produttrici di Computer, apparecchi radio-tv e strumenti di precisione (8,5 mesi rispetto ai 6,5 nella precedente rilevazione) e, in misura più contenuta, di Macchine e apparecchi meccanici (ai 5,8 mesi della precedente rilevazione agli attuali 6,2 mesi). Il periodo di produzione assicurata è invece diminuito nei comparti dei Prodotti in metallo (4,1 mesi rispetto ai 4,6 scorsi), delle Macchine e apparecchi elettrici (3,9 mesi in discesa da 4,2) e della Metallurgia (3,5 mesi). Il commercio con l estero Nel periodo gennaio-giugno del 2018 il fatturato del nostro paese complessivamente diretto all estero è aumentato del 3,7% rispetto all analogo periodo dell anno precedente, le importazioni sono cresciute in media del 4,1% mentre l attivo dell interscambio è stato pari a circa 19 miliardi di euro, sostanzialmente sugli stessi livelli del Con riferimento al settore metalmeccanico, sempre con riferimento ai primi sei mesi del 2018, le esportazioni sono mediamente aumentate del 3,8% esclusivamente grazie ai flussi diretti verso i paesi dell Unione europea (+7,3%) che hanno più compensato la flessione registrata verso i mercati extracomunitari (-0,6%). Le importazioni sono aumentate (+5,0%) con un incremento più marcato per i flussi provenienti dai mercati della UE (+6,7%) e più contenuto per i paesi terzi (+1,7%). Il saldo dell interscambio settoriale relativo al primo semestre del 2018 è stato pari a circa 25 miliardi di euro, lo stesso risultato conseguito nell analogo periodo dello scorso anno. Nel periodo gennaio-giugno del 2018 il calo delle esportazioni metalmeccaniche dirette verso i mercati extracomunitari è stato determinato dalle forti contrazioni registrate verso la Turchia (-10,0%), la Cina (-8,5%), la Russia (-6,5%) e anche il Giappone (-3,0%). Sono invece aumentate le quote di fatturato indirizzate all India (+20,2%) e agli Stati Uniti (+1,3%). Con riferimento all area UE i risultati positivi ottenuti sono stati determinati dalle esportazioni indirizzate verso la Francia (+8,7%) e la Germania (+6,1%) e in misura più contenuta verso la Spagna (+2,5%), mentre il Regno Unito ha registrato una variazione negativa (-0,6%). Riguardo alle dinamiche dell interscambio dei singoli comparti che compongono l aggregato metalmeccanico, nei Metalli e prodotti in metallo, le esportazioni sono mediamente aumentate del 7,0%, rispetto all analogo periodo del 2017, esclusivamente per effetto dei flussi diretti verso i mercati della UE che sono cresciuti del 9,7% a fronte del +1,3% osservato verso i paesi terzi. Le importazioni sono aumentate del 9,6% con un incremento più marcato per i flussi provenienti dai paesi extra-ue (+13,5%) e più contenuto per quelli provenienti dalla UE (+6,3%). Il saldo attivo di 2 miliardi di 5

6 euro risulta di poco inferiore ai 2,4 miliardi conseguiti l anno precedente. Le esportazioni di Computer, apparecchi radio-tv e strumenti di precisione sono aumentate del 5,2% rispetto al periodo gennaio-giugno del 2017 evidenziando un incremento più marcato per i flussi diretti verso i mercati dell Unione europea (+6,8%) rispetto a quelli indirizzati ai mercati esterni all area (+3,5%). Le importazioni sono cresciute di un modesto +0,6%, all incremento dei flussi di provenienza UE (+9,1%) si è contrapposto il forte calo registrato con i paesi extra-ue (-14,1%). Il disavanzo è stato pari a 5,7 miliardi di euro, in miglioramento rispetto all anno precedente (6,0 miliardi). Per il comparto delle Macchine e apparecchi elettrici l attività di export ha registrato un incremento tendenziale medio del 4,0% con un contributo maggiore dei flussi diretti verso i mercati dell area comunitaria (+4,8%) rispetto a quelli esterni all area (+2,8%). Le importazioni sono cresciute del 5,6% con dinamiche opposte per quanto riguarda le aree (+10,6% paesi della UE e -3,2% paesi extra-ue) generando un saldo attivo di 3,2 miliardi di euro che si è confermato sugli stessi livelli dell analogo periodo dell anno precedente. Le esportazioni di Macchine e apparecchi meccanici sono cresciute in media dell 1,2% grazie soprattutto al buon andamento dei flussi diretti verso i mercati dell Unione europea (+5,8%) che ha così compensato il calo registrato verso i mercati terzi (-2,8%). Le importazioni sono aumentate dell 8,4% con un incremento più accentuato per i paesi comunitari (+9,4%) e più contenuto per i paesi terzi (-6,4%). Il saldo positivo di 24,2 miliardi di euro risulta di poco inferiore ai 24,9 miliardi del Le esportazioni dei Mezzi di trasporto sono cresciute del 4,4% rispetto all analogo periodo dell anno precedente esclusivamente per le quote indirizzate ai paesi UE (+7,9%) a fronte della leggera flessione (-0,1%) evidenziata con i paesi extra-ue. Le importazioni sono anch esse cresciute ma in misura più contenuta (+1,1%) perché il calo dei flussi provenienti dai paesi terzi (-6,1%) è stato solo in parte compensato da quelli provenienti dall area comunitaria (+3,5%). Si è così determinato un miglioramento dell interscambio con un saldo di 1,3 miliardi di euro che risulta triplicato rispetto ai 400 milioni di euro realizzati nel primo semestre del I prezzi alla produzione Nel mese di giugno del 2018, in seguito all andamento crescente evidenziato nel corso della prima metà dell anno, i prezzi alla produzione dei prodotti industriali sono mediamente aumentati del 2,9% rispetto all analogo mese dell anno precedente, con un incremento più marcato per i beni destinati al mercato interno (+3,2%) e più contenuto per quelli destinati all estero (+2,3%). Il risultato medio è stato determinato in larga misura dalle dinamiche dell indice relativo ai prodotti petroliferi raffinati la cui accelerazione è stata più marcata nei mesi recenti, a giugno i prezzi sono cresciuti del 21,2% rispetto a giugno 2017, mentre i prezzi alla produzione dei prodotti manifatturieri sono aumentati in misura più contenuta (+2,7%). Per quanto riguarda il settore metalmeccanico, la dinamica dell indice dei prezzi alla produzione si conferma crescente ma più contenuto rispetto al 6

7 comparto manifatturiero. Nel mese di giugno l incremento tendenziale è stato, infatti, pari all 1,9% annuo. delle retribuzioni minime contrattuali previste dal CCNL di categoria. Sempre nel primo semestre del 2018, l indice dei prezzi al consumo delle famiglie di operai e impiegati è aumentato in media dello 0,8% determinando una contrazione in termini reali pari allo 0,6%. Con riferimento ai singoli comparti, sono cresciuti in particolar modo i prezzi alla produzione dei Metalli e prodotti in metallo che nel mese di giugno hanno registrato un +4,1% rispetto all analogo mese del 2017, mentre incrementi significativamente più contenuti hanno riguardato i prezzi alla produzione delle Macchine e apparecchi meccanici (+0,9%) e delle Macchine e apparecchi elettrici (+0,8%). Il comparto dei Computer, apparecchi radio-tv e strumenti di precisione hanno registrato una variazione positiva dello 0,1%, mentre solo quello dei Mezzi di trasporto ha evidenziato una leggera flessione (-0,2%). Le retribuzioni contrattuali Nella prima metà del 2018 le retribuzioni contrattuali metalmeccaniche sono mediamente cresciute dello 0,2% rispetto all analogo periodo dell anno precedente. Con riferimento al solo mese di giugno, l indice delle retribuzioni contrattuali metalmeccaniche ha evidenziato un incremento dello 0,8%, sia in termini congiunturali sia tendenziali, per effetto degli adeguamenti alle dinamiche inflative Occorre ricordare che nell analisi delle suddette dinamiche non sono ricomprese le modifiche retributive dovute agli slittamenti salariali che a vario titolo trovano origine nelle singole realtà aziendali. Gli indicatori del lavoro nella grande industria Nei primi sei mesi del 2018, i livelli occupazionali nelle imprese metalmeccaniche con oltre 500 addetti hanno registrato una variazione media positiva dello 0,8% nel confronto con l analogo periodo dell anno precedente. Il miglioramento è da attribuire alla dinamica positiva osservata per la qualifica impiegatizia che è cresciuta del 2,0% a fronte della sostanziale stabilità rilevata per il numero degli operai. Per quanto riguarda le ore effettivamente lavorate dagli addetti metalmeccanici, nella prima metà del 2018 si è registrata 7

8 una flessione dello 0,2% rispetto ai primi sei mesi del 2017 dovuta a una diminuzione dello 0,5% delle ore lavorate dagli impiegati e a quella più contenuta (-0,1%) relativa agli operai. Con riferimento alle dinamiche retributive dei lavoratori occupati nella grande industria metalmeccanica, nel primo semestre dell anno in corso, è stato registrato un incremento dello 0,5% nel confronto con lo stesso periodo del Il miglioramento ha riguardato entrambe le qualifiche ma è risultato più accentuato per gli operai (+0,4%) e più moderato per gli operai (+0,2%). L incremento medio, superiore alle dinamiche osservate per le due categorie, è dovuto alla modifica del loro peso percentuale. Il costo del lavoro ha evidenziato una crescita tendenziale media dello 0,2% in quanto l incremento rilevato per gli impiegati (+0,4%) ha compensato il calo osservato per gli operai (-0,3%). registrata dalle ore di CIG in Deroga (-94,6%) ma anche il dimezzamento del ricorso alla CIG Straordinaria (-59,6%), mentre molto più contenuto è stato il calo, osservato nel periodo, per la CIG ordinaria (-7,6%). Le ore complessivamente autorizzate nella prima metà del 2018, sono risultate equivalenti a circa 49mila lavoratori a tempo pieno non utilizzati nei processi produttivi. La Cassa Integrazione Guadagni Nel periodo gennaio-giugno del 2018 le ore complessivamente autorizzate per gli addetti delle aziende metalmeccaniche sono state pari a circa 45 milioni, evidenziando una riduzione del 48,1% rispetto all analogo periodo dell anno precedente. Il minor ricorso all Istituto della Cassa Integrazione Guadagni ha riguardato in misura maggiore la qualifica operaia che ha registrato un calo delle ore autorizzate pari al 52,1% rispetto al -34,1% osservato per la qualifica impiegatizia. Per quanto riguarda la tipologia degli interventi, nel confronto tra i primi sei mesi dell anno in corso e l analogo periodo del 2017, spicca la forte contrazione 8