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1 Deliberazione Giunta Regionale 26 settembre 2017 n. 583 Screening neonatale universale dei disturbi permanenti dell'udito - Approvazione programma regionale della Campania sulle procedure e l'informatizzazione dei livelli di conferma diagnostica. (Campania, BUR 16 ottobre 2017, n. 75) Alla stregua dell'istruttoria compiuta dalla Direzione Generale e delle risultanze e degli atti tutti richiamati nelle premesse che seguono, costituenti istruttoria a tutti gli effetti di legge, nonché dell'espressa dichiarazione di regolarità della stessa resa dal Direttore a mezzo di sottoscrizione della presente PREMESSO: a) che la tutela della salute in età evolutiva costituisce un impegno di valenza strategica per gli interventi di promozione alla salute e del benessere psico-fisico della popolazione generale; b) che la Regione Campania è da sempre impegnata nella attività di programmazione, indirizzo, coordinamento e supporto tecnico alle Aziende Sanitarie, tesa a promuovere il miglioramento dei servizi alla persona; c) che la Giunta Regionale della Campania, con delibera n del 31 ottobre 2003, ha approvato il Progetto di screening neonatale per la prevenzione dei disturbi permanenti dell'udito in età evolutiva; d) la citata delibera individua, quali Centro di Riferimento Regionale per lo screening audiologico, il Dipartimento di Neuroscienze e Scienze del Comportamento e il Dipartimento di Pediatria dell'università degli Studi di Napoli Federico II; e) che, in attuazione della succitata delibera, la Regione Campania ha avviato, nell'anno 2004 e successivi, lo screening uditivo neonatale per la prevenzione dei disturbi permanenti dell'udito in età evolutiva, che permette l'individuazione e la conferma, entro il terzo mese di vita dei bambini, dei disturbi permanenti dell'udito, la cui presa in carico precoce può prevenire l'instaurarsi di ulteriori patologie che, oltre a determinare l'aggravarsi dell'handicap, possono comportare anche un considerevole aumento dei costi a carico del S.S.R.; f) che la Giunta Regionale, con Delibera n del 30 dicembre 2006 ha disposto l'avvio, altresì, del Progetto per il monitoraggio ed il sostegno dello screening neonatale per la prevenzione dei disturbi permanenti dell'udito in età evolutiva presentato dal Dipartimento di Neuroscienze e Scienze del Comportamento dell'università degli Studi Federico II di Napoli; g) che, attualmente, a seguito della riorganizzazione dei dipartimenti universitari, il Centro di Riferimento Regionale per lo screening audiologico è allocato presso il Dipartimento ad attività integrata Testa-Collo, Unità Operativa Complessa Audiologia e Vestibologia dell'azienda Ospedaliera Universitaria Federico II; RILEVATO: a) che in Campania nascono ogni anno circa bambini, di cui 455 (2,95% dei testati) affetti da sordità neurosensoriale grave; b) che lo screening uditivo neonatale prevede un test innocuo ed efficace che si effettua nella seconda giornata di vita in tutti i punti-nascita della Regione e che, combinato con opportuni test di conferma,

2 identifica circa il 95% dei bambini ipoacusici entro i primi mesi di vita, consentendo di provvedere a una riabilitazione rapida ed efficace e con costi economici notevolmente ridotti; c) che il programma di prevenzione e cura della ipoacusia neurosensoriale rientra nel programma "C" Piano Regionale della Prevenzione della Regione Campania per gli anni 2014/2018; RAVVITO che, alla luce delle ricerche compiute in ambito scientifico e delle nuove tecnologie sviluppatesi, si rende necessaria l'adozione di un Programma relativo allo screening universale dei disturbi permanenti dell'udito e all'organizzazione dello stesso, sostitutivo e integrativo delle azioni previste dal Progetto approvato con la Delib.G.R. n. 3130/2003; VISTO il Programma "Screening universale dei disturbi permanenti dell'udito", elaborato dalla Direzione Generale per la Tutela della Salute e il Coordinamento del SSR, volto ad aggiornare le azioni del Progetto succitato e a prevedere, inoltre, i requisiti organizzativi e tecnologici per la definizione delle procedure e l'informatizzazione dei livelli di conferma diagnostica dello screening audiologico neonatale; CONSIDERATO: a) che il citato documento, nel prescrivere la puntuale e corretta trasmissione su piattaforma regionale NIARP degli esiti dello screening audiologico neonatale effettuato presso i punti nascita e le TIN, prevede l'implementazione di idoneo supporto informativo per la raccolta, la trasmissione, l'elaborazione e la consultazione dei dati utili alla sorveglianza dello screening neonatale universale dei disturbi permanenti dell'udito degli assistiti in età neonatale; b) che l'attuazione delle disposizioni del Programma, anche in merito alla trasmissione dei dati dello screening audiologico neonatale alla piattaforma regionale NIARP, è qualificata quale doveroso adempimento da parte dei punti nascita e dalle TIN ed è condizione per l'erogazione delle coperture economiche delle prestazioni diagnostiche audiologiche; c) che la mancata ottemperanza agli obblighi costituirà inadempimento, da considerare quale elemento per la valutazione dell'unità operativa aziendale di riferimento; RITENUTO: a) di dover approvare, a sostituzione e integrazione delle azioni previste dal Progetto approvato con la Delib.G.R. n. 3130/2003, il Programma regionale della Campania sulle procedure e l'informatizzazione dei livelli di conferma diagnostica dello screening audiologico neonatale denominato "Screening neonatale universale dei disturbi permanenti dell'udito" che, allegato alla presente deliberazione, ne forma parte integrante e sostanziale; b) di dover disporre che il sistema di sorveglianza dello screening neonatale universale dei disturbi permanenti dell'udito, previsto dal citato Programma, sia supportato dall'implementazione di idoneo sistema informativo collegato alla piattaforma regionale NIARP per la raccolta, trasmissione, elaborazione e consultazione a livello regionale dei dati sullo screening audiologico neonatale; c) di dover confermare, quale Centro di Riferimento per lo screening audiologico neonatale, il Dipartimento ad Attività Integrata Testa-Collo, Unità Operativa Complessa Audiologia e Vestibologia dell'azienda Ospedaliera Universitaria Federico II; d) di dover demandare al Centro di Riferimento per lo screening audiologico neonatale, di concerto con le Aziende Sanitarie Locali, la elaborazione e la sottoscrizione di apposita convenzione per l'attuazione del Programma, che preveda la copertura economica delle prestazioni rese ai neonati residenti nel territorio campano, nelle fasi di approfondimento diagnostico delle patologie audiologiche individuate attraverso lo screening, con oneri a valere sulle risorse all'uopo trasferite per il Piano regionale per la prevenzione; VISTI:

3 a) il D.Lgs. 30 dicembre 1992, n. 502; b) la L.R. 3 novembre 1994, n. 32; c) il Piano Nazionale della Prevenzione 2014/2018; d) la D.G.R.C. n. 860 del 29 dicembre 2015 "Approvazione Piano Regionale della Prevenzione della Regione Campania per gli anni 2014/2018"; e) il D.C.A. n. 36 del 1 giugno 2016 "Recepimento osservazioni Ministero della Salute e approvazione con modifica del Piano Regionale della Prevenzione della Regione Campania per gli anni 2014/2018"; PROPONE e la Giunta, in conformità, a voto unanime Delibera per tutto quanto espresso in narrativa e che qui si intende integralmente riportato e trascritto: 1) di approvare, a sostituzione e integrazione delle azioni previste dal Progetto approvato con la Delib.G.R. n. 3130/2003, il Programma regionale della Campania sulle procedure e l'informatizzazione dei livelli di conferma diagnostica dello screening audiologico neonatale "Screening neonatale universale dei disturbi permanenti dell'udito" che, allegato alla presente deliberazione, ne forma parte integrante e sostanziale; 2) di disporre che il sistema di sorveglianza dello screening neonatale universale dei disturbi permanenti dell'udito, previsto dal citato Programma, sia supportato dall'implementazione di idoneo sistema informativo collegato alla piattaforma regionale NIARP per la trasmissione, raccolta, elaborazione e consultazione a livello regionale dei dati sullo screening audiolodico neonatale; 3) di confermare, quale Centro di Riferimento per lo screening audiologico neonatale, il Dipartimento ad Attività Integrata Testa-Collo, Unità Operativa Complessa Audiologia e Vestibologia dell'azienda Ospedaliera Universitaria Federico II; 4) di demandare al Centro di Riferimento per lo screening audiologico neonatale, di concerto con le Aziende Sanitarie Locali, la elaborazione e la sottoscrizione di apposita convenzione per l'attuazione del Programma, che preveda la copertura economica delle prestazioni rese ai neonati residenti nel territorio campano, nelle fasi di approfondimento diagnostico delle patologie audiologiche individuate attraverso lo screening, con oneri a valere sulle risorse all'uopo trasferite per il Piano regionale per la prevenzione; 5) di dare atto che la mancata ottemperanza agli obblighi costituirà inadempimento da considerare nell'ambito della valutazione dell'unità operativa aziendale di riferimento; 6) di trasmettere il presente provvedimento alle Aziende Sanitarie, al Gabinetto del Presidente della Giunta Regionale, alla Direzione Generale per la Tutela della Salute, per quanto di competenza, al BURC e al competente Ufficio per la pubblicazione nella sezione trasparenza del sito istituzionale della Regione Campania. Allegato Programma regionale della Campania sulle procedure e l'informatizzazione dei livelli di conferma diagnostica dello screening audiologico neonatale "Screening neonatale universale dei disturbi permanenti dell'udito"

4 PREMES Il Programma C del Piano Regionale della Prevenzione della Regione Campania per gli anni prevede la produzione di un atto regionale che disciplini le procedure e i livelli di conferma diagnostica dello screening audiologico neonatale. In Regione Campania è già operativo il programma di "Screening neonatale universale dei disturbi permanenti dell'udito" coordinato dalla Sezione di Audiologia del Dipartimento di Neuroscienze, Scienze Riproduttive e Odontostomatologiche, dell'università degli Studi di Napoli Federico II, in qualità di "Centro di Riferimento Regionale per la Diagnosi Precoce di Sordità" (CRR). Il percorso di prevenzione inizia nel punto nascita e si sviluppa, con le modalità descritte nei successivi paragrafi, attraverso i centri di II livello, fino al Centro Regionale stesso. Viene effettuata, a cura dello stesso CRR, una valutazione periodica dello stato del programma di screening nei punti nascita, relativa alla copertura, alla formazione permanente degli operatori coinvolti, alla manutenzione delle apparecchiature, alla comunicazione con i genitori e con i centri deputati all'esecuzione degli esami di secondo livello. Il programma di "Screening neonatale universale dei disturbi permanenti dell'udito" ha gradualmente coinvolto i circa bambini che ogni anno nascono in Campania, i 54 punti-nascita, pubblici e accreditati, le 18 Unità di Terapia Intensiva Neonatale (TIN) e i 15 Centri aziendali di II livello. Questo documento sostituisce ed integra il precedente programma, organizza i livelli di conferma diagnostica dello screening audiologico neonatale su tre livelli e prevede l'informatizzazione dei dati su piattaforma regionale NIARP "Scheda Screening neonatali". In fig. 1 sono riportati i dati percentuali macroscopici riguardanti la distribuzione dei bambini normoacusici e ipoacusici, nati tra il 2006 e il giugno IL PERCORSO NEI PUNTI SCITA, NELLE TIN (I LIVELLO) E NEI NTRI DI II LIVELLO DELLA REGIONE CAMPANIA Screening audiologico nei punti nascita Le procedure di screening sono rappresentate dal test otoemissioni acustiche (OEA). La rapidità di esecuzione, l'affidabilità e la non invasività rendono questo test uno strumento valido per lo screening delle ipoacusie in età neonatale.

5 I livello aziendale Nei punti nascita (well-babies) il test è effettuato nel corso della seconda giornata di vita, indipendentemente dal tipo di parto e dal peso alla nascita. a. Nel caso in cui le otoemissioni siano presenti in entrambe le orecchie la procedura può considerarsi conclusa. (Pass) b. In caso di risposta insufficiente al test iniziale (refer) e dopo una seconda ripetizione in terza settimana (refer), è compito del responsabile del punto nascita provvedere a fissare un appuntamento per il test di conferma in un centro di II livello competente territorialmente (Vd allegato 1), che deve essere eseguito entro 90 giorni dalla nascita. L'appuntamento viene trascritto in cartella e chiaramente indicato ai genitori, con un promemoria scritto, a cura del Punto nascita. II livello aziendale I piccoli pazienti sono inviati al centro di secondo livello, competente territorialmente, per eseguire gli ulteriori accertamenti che possano escludere la presenza di patologie uditive. I test previsti consistono nella valutazione dei potenziali evocati uditivi tronco encefalici (ABR) associati alle otoemissioni acustiche (TEOAE) ed all'impedenzometria. Questi test devono essere eseguiti entro il terzo mese di vita (Allegato 1), presso le 15 strutture specialistiche audiologiche identificate in ciascuna provincia. Tali strutture, identificate dalle Direzioni Generali delle Aziende della Regione Campania, assicurano: a. standard qualitativi delle apparecchiature e disponibilità di personale; b. aggiornamento permanente del personale ed eventuale addestramento per l'esecuzione dell'abr nei lattanti; c. collaborazione permanente, per via informatica, con i punti-nascita e con il Centro Regionale a cui comunicano i risultati delle procedure realizzate per ogni paziente. I bambini che dovessero risultare refer anche alle procedure del II livello saranno inviati, entro il 4 mese dalla nascita, al centro di Riferimento Regionale (CRR) per una valutazione diagnostica definitiva. Nel CRR verranno somministrati tutti i test audiologici necessari per la conferma diagnostica (potenziali evocati, impedenzometria, DPOAE, etc.) e, in caso di conferma della presenza di una ipoacusia di entità superiore ai 40 db, si procederà con l'implementazione di un percorso protesico-riabilitativo in collaborazione con i Centri Regionali di Riferimento per gli impianti cocleari (Monaldi, Santobono, Sant'Anna e San Sebastiano- Caserta). Screening audiologico nelle TIN Nei neonati trasferiti in TIN il test viene effettuato al momento della dimissione e non prima della 35 settimana di età gestazionale. In caso di soggetti refer, il percorso di screening prevede che questi, entro 1 mese dall'esecuzione dei test di screening, vengano inviati direttamente al Centro di Riferimento Regionale, per una diagnosi clinica. I pazienti pass allo screening che però presentino fattori di rischio audiologici indicati, vengono comunque sottoposti a valutazione audiologica clinica presso il CRR con metodiche variabili e a diverse età. Il follow-up dei neonati ricoverati in TIN può essere prolungato nel tempo per monitorare l'eventuale effetto di terapie potenzialmente ototossiche. Criticità Nel periodo sono nati in Campania bambini (fonte DAP Regione Campania). I punti nascita hanno invece riferito nascite con una differenza di ben (20,32%) soggetti non riportati dai Punti Nascita. Gli stessi punti nascita hanno riportato al CRR un numero di bambini testati pari a

6 (Punti Nascita + TIN) con una perdita di (2,36%) ( ) non testati o per i quali non è noto l'esito del test. Attualmente i dati provenienti dai Punti Nascita sono comunicati al CRR via fax e in maniera non costante. Soluzioni: Creazione di una rete regionale su tre livelli Il precedente programma viene integrato e modificato attraverso l'organizzazione di tre i livelli di conferma diagnostica dello screening audiologico neonatale: Primo livello rappresentato da punti nascita e/o TIN - patologie neonatali, Secondo livello rappresentato dai Centri aziendali individuati dalle ASL, AO e AOU (comunicati alla Direzione Generale della tutela della Salute e al CRR) e Terzo livello rappresentato dal CRR. Informatizzazione dei dati di screening Audiologico Sarà organizzata una raccolta dati da tutti i centri di primo, secondo e terzo livello associata allo sviluppo di una scheda informatica per la raccolta e l'invio dei dati dai vari centri. I dati saranno caricati e archiviati sulla piattaforma informatica regionale NIARP nella area "Scheda Screening Neonatali". Il sistema, utilizzabile in rete con apposite credenziali, verrà compilato alla dimissione del neonato dai punti nascita e/o dalle TIN ed implementato, in caso di necessità, ai successivi controlli presso il II livello aziendale o presso il CRR. IL PERCORSO PRESSO IL NTRO DI RIFERIMENTO REGIOLE 1) ACTTAZIONE E DIAGNOSI Il CRR: raccoglie ed elabora i dati statistici provenienti da tutti i punti nascita e dalle TIN attraverso la piattaforma NIARP effettua l'inquadramento clinico e l'approfondimento diagnostico multidisciplinare dei pazienti positivi allo screening valuta la necessità di sottoporre il paziente a screening genetico e/o diagnosi genetico-molecolare valuta l'opportunità di protesizzazione acustica e l'avvio del percorso riabilitativo effettua controlli periodici dello sviluppo della percezione acustica e delle abilità comunicative e linguistiche individua i pazienti che necessitano di un impianto cocleare coordinandosi con i centri di riferimento regionali 2) Tempi di intervento Presso il CRR la procedura diagnostica per il paziente positivo allo screening si conclude con le consulenze multidisciplinari (oculistica, neurologica, fisiatrica, neuropsichiatrica), inquadramento eziologico e valutazioni per immagini (TAC, RMN) entro l'8-12 mese. Entro e non oltre il 12 mese deve essere ottenuta una reale valutazione della curva audiometrica, grado di gravità e deve essere realizzato un fitting protesico "ottimale". 3) Monitoraggio Epidemiologico Il CRR implementa attraverso un Database, installato sul server della Sezione di Audiologia A.O.U. Federico II, in cui vengono inseriti tutti i pazienti che giungono al CRR attraverso una procedura di accettazione e di gestione delle visite successive alla prima.

7 La gestione clinica del paziente avviene attraverso la registrazione dei dati rilevati durante la visita, sia di tipo strumentale che di tipo obiettivo, su moduli cartacei. Ai fini di un radicale rafforzamento delle attività del CRR il sistema informatico sarà integrato e periodicamente aggiornato sulla piattaforma SaNIARP. PROSSO PROTESICO-RIABILITATIVO Subito dopo la diagnosi i piccoli pazienti sono avviati ad un processo riabilitativo multidisciplinare strutturato in due percorsi (protesico e riabilitativo) Percorso protesico A tutti i bambini con diagnosi di ipoacusia neurosensoriale bilaterale > 40 db nhl vengono prescritte protesi acustiche binaurali digitali e vengono effettuati follow up audiologici mensili per i primi due anni dalla diagnosi, bimestrale per i due anni a seguire e poi trimestrale per i controlli successivi. I controlli protesici prevedono: la valutazione funzionale delle abilità acustiche; la verifica del funzionamento elettroacustico delle protesi acustiche; il monitoraggio delle abilità acustico-percettive. Centri Regionali per Impianto Cocleare I bambini che non presentano buoni risultati con l'utilizzo delle protesi acustiche vengono, successivamente, selezionati per essere sottoposti ad intervento chirurgico di applicazione di impianti cocleari.. In questo caso le strutture presso le quali l'intervento può essere eseguito sono i centri di riferimento per l'applicazione chirurgica dell'impianto cocleare allocati presso le A.O. Santobono, Monaldi, e A.O. di Caserta. Percorso riabilitativo Subito dopo la diagnosi, il bambino e la sua famiglia sono presi in carico dall'equipe riabilitativa del CRR che fornisce consigli per la gestione dell'ausilio protesico, dà spiegazioni circa la patologia ed i suoi possibili effetti nella vita quotidiana, dà ai familiari istruzioni sulle modalità di stimolazione acustico-percettiva domiciliare fornendo a questi ultimi il materiale strutturato, anche attraverso programmi scaricabili su smartphone o tablet, per la stimolazione. Il primo anno di stimolazione del bambino rappresenta il periodo più delicato del percorso, pertanto la presa in carico foniatrico-logopedica rappresenta il primo passaggio del percorso riabilitativo, con tempi variabili in base alle esigenze del bambino e della famiglia. Pertanto è obbligatorio che, entro i primi 12 mesi di vita, vi sia la presa in carico del bambino presso i Centri di Riabilitazione territoriali, pubblici o accreditati, della Regione Campania. La razionalità del percorso precoce è quella di un ripristino del feedback acustico-percettivo, tale da ridurre al minimo il gap delle competenze comunicativo-relazionali e cognitivo-linguistiche tra un bambino ipoacusico e un bambino normo-udente. Nel follow up programmato vengono, via via, impostati nuovi parametri di personalizzazione protesica al fine di raggiungere un livello di ascolto minimo, all'età di 9-12 mesi, utile ad una corretta percezione delle componenti fonetiche necessaria a consentire l'autoapprendimento linguistico. Al fine di sostenere il bambino e la famiglia nel percorso clinico attraverso strumenti di supporto alla genitorialità, presso il CRR è stato realizzato un punto lettura ed una biblioteca "Nati per leggere". I fattori che influiscono maggiormente sullo sviluppo della comunicazione e del linguaggio nei bambini ipoacusici sono la diagnosi precoce, la protesizzazione tempestiva, un adeguato processo terapeutico attraverso il monitoraggio audiologico e degli outcomes, l'intervento multidisciplinare, la famiglia collaborante e l'integrazione scolastica e sociale, pertanto è necessario:

8 1) Ampliare il protocollo di screening neonatale (emissioni otoacustiche evocate e potenziali del tronco) introducendo anche l'utilizzo delle AABR (potenziali evocati del tronco encefalico automatici). 2) Aggiornamento e/o acquisizione da parte della delle AA.SS.LL, delle AA.OO. e delle AA.OO.UU., a valere sui fondi previsti dal PRP, della strumentazione per i test di O.A.E. e AABR nei Punti Nascita e TIN al fine di rendere il processo di screening altamente qualificato e affidabile. 3) Centralizzare tutti i risultati dello screening del I e II livello su piattaforma regionale mettendo in rete Centro di Riferimento Regionale, Punti Nascita, TIN e Centri di II Livello. (SaNIARP). 4) Sviluppare strumenti di analisi dei contenuti della banca dati creata on line per il rilievo di informazioni epidemiologiche e analisi statistica delle risposte ottenute. 5) Realizzare un corretto inquadramento clinico ed eziologico delle ipoacusie con caratterizzazione dei principali fattori di rischio. 6) Effettuare interventi di counselling ai familiari per favorire l'empowerment. 7) Sviluppare programmi specifici, scaricabili su smartphone o tablet, che consentano di realizzare un intervento riabilitativo sul bambino ipoacusico molto piccolo in ambiente familiare e il monitoraggio a distanza dei risultati (sviluppo delle performance percettive) da parte degli operatori del Centro di Riferimento Regionale. 8) Organizzare Corsi di Formazione per i Professionisti della Salute della Regione Campania coinvolti nell'attività di Screening. 9) Potenziare il Punto Lettura della Biblioteca "Nati per leggere". ATTIVITÀ DEL CRR NELL'AMBITO DELLA FORMAZIONE Nell'ambito del Piano Triennale della Prevenzione e in riferimento alla Delibera della Regione Campania n. 2 dell'11 gennaio 2016, Azione C3 Screening Audiologico Neonatale, il Centro di Riferimento Regionale per lo Screening dell'udito Neonatale, prevede di attivare i seguenti Corsi di Formazione per i Professionisti della Salute della Regione Campania coinvolti nell'attività di Screening a valere sui fondi previsti dal PRP 1) n. 2 Eventi Formativi ECM dal Titolo: L'ORGANIZZAZIONE DELLO SCREENING NEOTALE DEI DISTURBI PERMANENTI DELL'UDITO NEI PUNTI SCITA DELLA REGIONE CAMPANIA. STATO DELL'ARTE. Target: 80 operatori (medici e infermieri) provenienti da 54 Punti Nascita. Numero ore di formazione: 5 ore per ciascun incontro. 2) n. 1 Evento Formativo ECM dal Titolo: L'ORGANIZZAZIONE DELLO SCREENING NEOTALE DEI DISTURBI PERMANENTI DELL'UDITO NEI REPARTI DI TERAPIA INTENSIVA NEOTALE (TIN) DELLA REGIONE CAMPANIA. STATO DELL'ARTE. Target: 40 operatori (medici e infermieri) provenienti da 10 TIN. Numero ore di formazione: 5 ore. 3) n. 4 Eventi Formativi ECM dal Titolo: QUAL È IL RUOLO DEL PEDIATRA DI FAMIGLIA NEL PROGETTO DI SCREENING NEOTALE DEI DISTURBI PERMANENTI DELL'UDITO? Target: Pediatri di Libera Scelta della Regione Campania Numero ore di formazione: 5 ore per ciascuno incontro. Allegato 3

9 Di seguito si riporta la lista dei 54 Punti Nascita e delle 18 TIN attive. Mediamente circa il 60% invia i dati dei nati mensilmente; di questi il numero di mesi comunicati sono mediamente 9 su 12. PUNTO SCITA A.O. CARDARELLI A.O. MOSCATI A.O. RUMMO A.O. San Anna e San Sebastiano A.O.U. FEDERICO II A.O.U. L. VANVITELLI (ex SUN) A.O.U. RUGGI D'ARAGO CA DI CURA HYPPOCRATICA CA DI CURA LA MADONNI CA DI CURA LOURDES CA DI CURA MALZONI CA DI CURA PINETA GRANDE CA DI CURA S. PAOLO CDC VILLA DEI PLATANI CLINICA TRIX CLINICA INTERZIOLE CLINICA M. RORIA DI POMPEI CLINICA MEDITERRANEA CLINICA S. MARIA LA BRU CLINICA N MICHELE CLINICA NTA PATRIZIA CLINICA VILLA DEL SOLE CLINICA VILLA-BIANCA FATEBENEFRATELLI BN FATEBENEFRATELLI OSP RIUNITI DI POLLA P.O. ARIANO IRPINO P.O. DE LUCA E ROSNO P.O. LANDOLFI P.O. LORETO MARE P.O. MARCIANISE P.O. PIEDIMONTE MATESE P.O. RIZZOLI P.O. S. G. MOSCATI P.O. S. GIOV. DI DIO P.O. S. GIOVANNI BOSCO P.O. S. MARIA DELLE GRAZIE P.O. S. MARIA LA PIETÀ P.O. N GIULIANO P.O. N LEORDO P.O. N LUCA P.O. N PAOLO P.O. N ROCCO P.O. NTA MARIA DELLA SPERANZA P.O. SS IMMACOLATA P.O. UMBERTO I VILLA BETANIA VILLA CINZIA VILLA DEI FIORI VILLA DELLE QUER VILLA FIORITA VILLA MAIONE AV BN AV BN AV AV

10 VILLA MALTA VILLA STABIA TIN e patologia neonatale A.O. CARDARELLI A.O.U. FEDERICO II A.O. MOSCATI AV A.O. RUMMO CA DI CURA PINETA GRANDE FATEBENEFRATELLI BN FATEBENEFRATELLI OSP UMBERTO I VILLA BETANIA A.O. U. RUGGI d'arago VILLA DEI FIORI P.O. S. LEORDO A.O. NT'AN E N SEBASTIANO CASERTA A.O. NTOBONO MOLDI A.O.U. L. VANVITELLI ex SUN P.O. S.M. SPERANZA BATTIPAGLIA CA DI CURA VILLA DEI PLATANI - MALZONI Allegato 4 RIORGANIZZAZIONE SISTEMA SCREENING SU PIATTAFORMA REGIOLE fondi previsti dal PRP Connessione in rete di PN/TIN/C II LIV Hardware per ogni unità Software di connessione e di interfaccia alla Piattaforma Screening (NIARP) Aggiornamento e ampliamento attrezzature RIORGANIZZAZIONE NTRO DI RIFERIMENTO REGIOLE (CRR) fondi previsti dal PRP B - Gestione dei dati Aggiornamento e ampliamento del Data Base dei pazienti in collaborazione con Saniarp C - Gestione processo Diagnostico Software di acquisizione, aggiornamento e gestione dati, acquisizione di nuova strumentazione D - Gestione processo Riabilitativo Collegamento in rete fissa della strumentazione attuale o di nuova acquisizione Acquisizione nuova strumentazione Aggiornamento e ampliamento DB + software di acquisizione e gestione dati Consulenza per analisi dei processi e sviluppo delle procedure

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