Torino, 14 dicembre 2011
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- Romina Fabbri
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1 Torino, 14 dicembre 2011 RELAZIONE ILLUSTRATIVA DELL IPOTESI DI CONTRATTO COLLETTIVO DECENTRATO INTEGRATIVO DEL PERSONALE NON DIRIGENTE DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI TORINO PER L ANNO 2011 In attesa di poter utilizzare gli appositi schemi che dovevano essere appositamente predisposti dal Ministero dell economia e delle finanze di intesa con il Dipartimento della funzione pubblica, così come previsto dal comma 3 dell articolo 40 del D. Lgs. 165/2001 ma ad oggi non ancora disponibili, si redige la presente relazione. La stessa viene redatta in conformità di quanto previsto dall articolo 40 bis del d.lgs.165/2001 che prevede che il controllo sulla compatibilità dei costi della contrattazione collettiva integrativa con i vincoli di bilancio e quelli derivanti dall applicazione delle norme di legge, con particolare riferimento alle disposizioni inderogabili che incidono sulla misura e sulla corresponsione dei trattamenti accessori sia effettuato dal collegio dei revisori dei conti, dal collegio sindacale, dagli uffici centrali di bilancio o dagli analoghi organi previsti dai rispettivi ordinamenti. L ipotesi del 14/12/2011viene sottoscritta in un momento particolarmente delicato in cui, si rende necessario coordinare le varie disposizioni imperative della legge con l autonomia regolamentare riconosciuta all Ente e le clausole contenute nei CCNL di comparto vigenti nella misura in cui risultano compatibili e/o richiamate dalle fonti legislative o regolamentari. La presente intesa, inoltre, come nel passato, è impostata in modo da continuare ad assicurare adeguati livelli di efficienza e produttività dei servizi erogati dalla Camera di commercio di Torino, continuando a incentivare l impegno e la qualità della prestazione. A tal fine, le metodologie di valutazione orientate alla selettività, alla valorizzazione delle competenze e della meritocrazia, alla differenziazione della valutazione e all individuazione delle specifiche responsabilità adottate già dal 2002 dalla Camera di commercio di Torino sono state modificate e integrate anche in relazione ai principi e i criteri generali introdotti dalla riforma: dal 2011 vengono erogati trattamenti economici accessori collegati alla prestazione individuale, alla performance organizzativa con riferimento alla Camera di commercio di Torino nel suo complesso e alle unità organizzative in cui essa si articola (Aree) così come definito dal Sistema Integrato permanente di Analisi, misurazione e Valutazione adottato dall Ente e all effettivo svolgimento di attività particolarmente disagiate ovvero pericolose o dannose per la salute e che prevedano specifiche responsabilità. Ciò in linea con il nuovo art. 40 del d.lgs. 165/2001 che prevede che Nelle materie relative alla valutazione delle prestazioni ai fini della corresponsione del trattamento accessorio la contrattazione collettiva è consentita negli esclusivi limiti previsti dalle norme di legge la contrattazione collettiva integrativa si deve svolgere. sulle materie e con le procedure negoziali e nei limiti stabiliti dai contratti collettivi nazionali, tra i soggetti e con le procedure negoziali che questi ultimi prevedono Le pubbliche amministrazioni non possono sottoscrivere in sede decentrata contratti collettivi integrativi in contrasto con i vincoli e con i limiti risultanti dai contrati collettivi nazionali o che disciplinano materie non espressamente delegate a tale livello negoziale Nei casi di violazione dei vincoli e dei limiti di competenza imposti dalla contrattazione nazionale o dalle norme di legge, le clausole sono nulle, non possono essere applicate e sono sostituite ai sensi degli articoli 1339 e 1419, secondo comma, del codice civile. Inoltre, il nuovo art. 5 del d.lgs. 165/2001 stabilisce che le determinazioni per l organizzazione degli uffici e le misure inerenti alla gestione dei rapporti di lavoro vengano assunte in via esclusiva dagli organi preposti alla gestione con la capacità e i poteri del privato datore di lavoro. Rientrano quindi, in particolare, nell esercizio dei poteri dirigenziali le misure inerenti la gestione delle risorse umane nel rispetto del principio di pari opportunità nonché la direzione e organizzazione del lavoro nell ambito degli uffici. pagina 1
2 Già con la contrattazione relativa all anno 2010 le parti hanno adeguato il proprio operato ai principi generali imposti dalla c.d. riforma Brunetta e hanno improntato le relazioni sindacali in continuità con il recente passato sul rispetto dei reciproci ruoli di datore di lavoro e di rappresentanza sindacale, su approcci orientati alla correttezza e alla trasparenza. La contrattazione in generale, e la presente intesa in particolare, è stata impostata per focalizzare l attenzione sugli impatti riguardanti l attribuzione di trattamenti economici in base a quanto definito dall art. 2 comma 3 del d.lgs. 165/2001. L accordo raggiunto fra le parti è stato realizzato riunendo in un unica sessione negoziale tutte le materie oggetto di contrattazione e con la consapevolezza che resta alla dirigenza dell ente la responsabilità dell'attribuzione dei trattamenti economici accessori. L allegata ipotesi di contratto decentrato integrativo prevede: nella prima parte le disposizioni generali relative all ambito di applicazione (articolo 1) alla durata, decorrenza, tempi e procedure di applicazione del contratto (articolo 2) e alle finalità del contratto (articolo 3), nel secondo titolo la parte relativa al trattamento economico con particolare riferimento all impatto sul trattamento economico a fronte delle modalità di utilizzo delle risorse decentrate integrative (articolo 4), ai trattamenti economici accessori collegati all effettivo svolgimento di particolari attività o responsabilità (articolo 5), nel terzo titolo sono stati individuati i servizi pubblici essenziali da garantire in caso di sciopero (articolo 6). Tali argomenti sono stati oggetto di contrattazione così come previsto dai contratti collettivi nazionali (art. 2 CCNL e art. 4 CCNL ) solo nell ambito dei criteri generali e solo nella misura in cui tali criteri hanno impatto sul trattamento economico così come disposto dagli articoli 2, comma 3, 40 e 45, comma 1 del d.lgs. 165/2001. Vi è poi una disposizione finale in cui le parti si impegnano a rivedere le materie oggetto dell ipotesi nel caso in cui vi fossero sostanziali novità legislative o contrattuali. Segue, nel dettaglio, una breve descrizione del contenuto dei vari articoli. Articoli 1-2-3: durata, decorrenza, tempi, procedure e finalità del contratto. Non si registrano novità di impostazione rispetto agli ultimi contratti decentrati integrativi. L ipotesi sottoscritta si applica, infatti, a tutto il personale non dirigenziale dipendente della Camera di commercio di Torino e conserva la propria efficacia fino alla sottoscrizione di un successivo contratto decentrato integrativo. Per quanto riguarda le finalità, invece, è stata posta particolare cura nel sottolineare, in linea con quanto previsto dall art. 40, comma 3 bis del nuovo d.lgs. 165/2001 come le parti abbiano voluto assicurare, anche tramite tale ipotesi, livelli di efficienza e produttività nel raggiungimento delle finalità e degli obiettivi propri della Camera di commercio nonché nei servizi resi all utenza, incentivando l'impegno e la qualità della performance. Articolo 4: impatto sul trattamento economico a fronte delle modalità di utilizzo delle risorse decentrate integrative Tali articoli riguardano esclusivamente gli impatti sui trattamenti economici delle modalità di utilizzo delle risorse accessorie nonché i trattamenti economici accessori collegati alla performance individuale e a quella organizzativa. In questa delicata fase, in cui risulta dubbia la vigenza dei CCNL nelle parti in cui delineano il sistema delle relazioni sindacali e considerato che il nuovo d.lgs. 165/2001 prevede la nullità delle clausole che violano i vincoli e i limiti di competenza imposti alla contrattazione, si è posta particolare attenzione e cautela nel contrattare con le Organizzazioni sindacali solo le materie espressamente rimesse a tale livello dalla legge di riforma. Anche nelle materie rimesse alla contrattazione decentrata integrativa si è, comunque, posta molta attenzione nel salvaguardare gli ambiti rimessi all autonoma determinazione delle dirigenza cui spettano tutte le misure inerenti la gestione delle risorse umane da adottare con i poteri del privato datore di lavoro. pagina 2
3 Sotto questo profilo, quindi, sono stati confermati i criteri generali di ripartizione e destinazione delle risorse decentrate già individuati dalla contrattazione decentrata del 6 marzo 2008 senza, invece, definire in contrattazione decentrata né l importo complessivo delle risorse né gli importi del premio incentivante. Già in passato, infatti, la Camera di commercio di Torino aveva impostato politiche meritocratiche e di gestione volte alla valorizzazione del merito e alla differenziazione delle valutazioni escludendo ogni forma di erogazione di compensi in maniera indifferenziata o sulla base di forme di automatismi comunque denominati con la conseguenza che il trend di distribuzione delle valutazioni sui vari punteggi ha determinato l utilizzo della parte sostanzialmente prevalente delle risorse accessorie destinate alla prestazione individuale per riconoscere il premio ai dipendenti collocati nella fascia alta del sistema di valutazione. In particolare tali criteri permettono di utilizzare le risorse decentrate in modo da garantire la corresponsione dell indennità di comparto e della retribuzione di posizione e di risultato delle posizioni organizzative e delle alte professionalità, l attribuzione di progressioni economiche e l erogazione delle indennità previste dal CCNL per specifiche responsabilità, cassa, rischio e disagio. Per quanto riguarda le progressioni economiche occorre precisare che vengono riconosciute selettivamente, ai dipendenti più meritevoli di incremento retributivo fisso a fronte di maggiore competenza all interno della categoria e del profilo professionale d inquadramento in rapporto alla quantità di progressioni economiche che si possono attribuire nell anno in base ai criteri definiti dal Sistema Integrato Permanente di Analisi, misurazione e Valutazione adottato dall Ente. Considerato però che in base a quanto imposto dalla legge 122/2010 le progressioni economiche eventualmente disposte negli anni 2011, 2012 e 2013 avranno effetto ai fini esclusivamente giuridici mentre gli effetti economici si potranno avere solo a partire dall anno 2014, con la presente intesa le parti hanno concordano sul fatto che l istituto delle progressioni economiche è un istituto con effetti meramente economici e non giuridici, e che quindi per il triennio non si procederà ad attribuire progressioni economiche orizzontali. Articolo 5: trattamenti economici accessori collegati all effettivo svolgimento di particolari attività o responsabilità A seguito di un nuovo monitoraggio delle responsabilità attribuite dall ente soprattutto in materia di ispezioni metriche, a decorrere dal 1/1/2011, fermo restando il valore massimo delle specifiche indennità per attività di ispettore metrico, la quota fissa della stessa viene allineata al valore delle altre indennità per specifiche responsabilità alle dirette dipendenze della posizione organizzativa. Vengono invece confermate le fattispecie e i valori delle altre indennità per specifiche responsabilità, rischio e disagio già individuati dai precedenti contratti decentrati integrati nel limite delle risorse disponibili nel tempo. Articolo 6: prestazioni indispensabili da garantire in caso di sciopero Vengono individuati i contingenti e le professionalità che devono garantire le prestazioni indispensabili in caso di sciopero ai sensi dell articolo 2 del CCNL 6/7/1995 L impostazione generale della Camera di commercio di Torino è stata quella di definire in un unica sessione negoziale tutte le materie rimesse alla contrattazione decentrata integrativa. Finché non dovessero pervenire chiarimenti o diverse indicazioni, perciò, le materie che in passato erano oggetto di relazioni sindacali e che oggi non vi rientrerebbero (ad es. criteri generali per le politiche dell orario di lavoro, programmi annuali e pluriennali delle attività di formazione) non sono state quindi oggetto dell ipotesi di contratto decentrato integrativo in esame. Allegati: Allegato 1) Ipotesi del contratto decentrato integrativo del personale non dirigente per l anno 2011 sottoscritto in data 14/12/2011 pagina 3
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