Regolamento per la disciplina dei Servizi Educativi per la prima Infanzia

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1 Regolamento per la disciplina dei Servizi Educativi per la prima Infanzia (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 179 del ) TITOLO I OGGETTO DEL REGOLAMENTO ART 1

2 Il presente regolamento disciplina il funzionamento dei servizi educativi per la prima infanzia presenti nel territorio del Comune di Collesalvetti, nel quadro delle disposizioni di cui alla legge 32/2002 testo unico della normativa della Regione Toscana in materia di educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale e lavoro e del D.P.G.R n 47/R/2003 Regolamento di esecuzione della legge regionale 26 luglio 2002 n 32 e successivo D.P.G.R. 88/R/2009 modifiche al regolamento n 47/r/2003 e ss.mm.ii. Definisce i requisiti necessari per l autorizzazione e l accreditamento. TITOLO II SERVIZI EDUCATIVI PER LA PRIMA INFANZIA ART 2 CLASSIFICAZIONE DEI SERVIZI EDUCATIVI I servizi educativi per la prima infanzia sono classificati come segue: a) Nido di Infanzia b) Servizi integrativi con le seguenti articolazioni: 1) centro dei bambini e dei genitori 2) centro gioco educativo 3) nido domiciliare c) nido aziendale ART 3 ALTRE TIPOLOGIE DI SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA I servizi di custodia, comunque denominati, ubicati in locali o spazi situati all interno di strutture commerciali ed attrezzati per consentire ai bambini attività di gioco con carattere di temporaneità ed occasionalità devono assicurare il rispetto delle norme vigenti in materia di sicurezza e salute dei bambini. ART 4 CARATTERISTICHE E DESTINAZIONE DEGLI EDIFICI Lo spazio dedicato ad uso servizi educativi prima infanzia, preferibilmente, ma non in maniera obbligatoria, devono essere collocati in edifici esclusivamente dedicati a tale funzione. E ammesso l utilizzo di parti a comune con altre funzioni, si prescrive che lo spazio utilizzato ad uso educativo prima infanzia, sia delimitato da altre funzioni, e che abbiano servizi igienici ad uso esclusivo. Gli spazi esterni del nido d infanzia, all interno degli immobili ubicati nelle zone omogenee definite dallo strumento urbanistico comunale zona A o ad assimilate, sono necessarie nella misura minima del 50% della superficie totale interna. E consentita la totale assenza di spazi esterni in uso esclusivo nel caso sia possibile raggiungere spazi destinati a verde pubblico, in condizioni di percorso facilmente accessibile d e di massima sicurezza e non superiore alla distanza non superiore a metri lineari 500 dalla sede. ART 5 ORARIO DEI SERVIZI

3 Si stabilisce che l orario di esercizio possa avvenire in maniera flessibile, concordato in base alle esigenze dell utenza ed ai soggetti titolari dell attività TITOLO III NIDI DI INFANZIA ART 6 FINALITA DEL SERVIZIO Il nido d infanzia è un servizio di interesse pubblico che offre alle famiglie un luogo di formazione per bambini di età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni. Il Comune di Collesalvetti non gestendo in modo diretto alcun servizio per la prima infanzia, intende promuovere e sostenere una rete di nidi privati autorizzati a titolarità di soggetti privati. Il Comune garantisce agli utenti la possibilità di accedere al servizio di asilo nido usufruendo di contributi pubblici, allo scopo il Comune medesimo stipula convenzioni con i gestori privati accreditati che rispondono ai requisiti dettati in materia dalla Regione Toscana e del presente regolamento. I soggetti gestori di nidi privati ubicati nel Comune di Collesalvetti ed in possesso dei requisiti generali previsti dal presente regolamento potranno presentare domanda di accreditamento. ART 7 PROGRAMMAZIONE E REGOLAZIONE DEL SISTEMA I soggetti titolari e gestori dei nidi d infanzia sono tenuti al rispetto della normativa vigente in materia di igiene e sanità pubblica. Assicurano inoltre che gli spazi interni ed esterni, le strutture e gli impianti siano conformi alla normativa vigente in materia di sicurezza e di abbattimento delle barriere architettoniche in modo da tutelare e promuovere la sicurezza, la salute ed il benessere dei bambini e del personale addetto. Il Comune mediante l attivazione delle procedure di autorizzazione e di accreditamento e delle funzioni di vigilanza esercita sui nidi d infanzia presenti sul territorio le funzioni di coordinamento e controllo ART 8 UTENZA POTENZIALE DEL SERVIZIO Possono essere ammessi alla frequenza ai posti riservati nei nidi privati convenzionati tutti i bambini residenti in età utile, secondo le modalità e nella misura previste dal bando. E garantito il diritto all inserimento e all integrazione dei bambini diversamente abili, prevedendo un eventuale sostegno individualizzato predisposto con i competenti uffici competenti dell azienda sl e del Comune. ART 9 PUBBLICIZZAZIONE E GRADUATORIE DI ACCESSO Il Comune garantisce a tutte le famiglie potenzialmente interessate l informazione sui nidi attivi e sulle modalità di accesso, che saranno caratterizzate da chiarezza e semplicità.

4 Qualora il numero delle domande di iscrizione sia superiore ai posti disponibili riservati nei nidi privati convenzionati verrà predisposta apposita graduatoria di accesso istituita sulla base di criteri del bando di cui sopra. I soggetti gestore dei nidi privati sono tenuti a garantire la possibilità di ammissioni straordinarie in casi di emergenza. ART 10 ORGANIZZAZIONE DEL PERSONALE Nell ambito della gestione dei nidi d infanzia privati il gestore dovrà garantire l impiego di personale con idonea qualifica professionale, nel numero stabilito in base ai parametri della normativa vigente in materia suddivisi per funzione ausiliaria ed educativa al fine di assicurare il corretto funzionamento delle attività. Dovrà inoltre garantire: Il rispetto dei contratti di categoria dei lavoratori dipendenti e delle leggi che regolamentano i rapporti di lavoro; L applicazione, a tutti gli operatori, il rapporto di lavoro dipendente garantendo la continuità almeno per tutto l anno educativo; L applicazione del CCNL delle scuole private laiche (ASSOSCUOLA, ANISEI) e/o delle scuole materne gestite da Enti aderenti alla FISM contemplando: per gli ausiliari l inquadramento minimo al I livello; per gli educatori l inquadramento minimo al III livello; per l educatore responsabile o coordinatore interno l inquadramento minimo al IV livello; Il rispetto della normativa che disciplina il diritto al lavoro dei disabili (legge 12 Marzo 1998, n. 168); Il rispetto, in generale, delle leggi e i regolamenti in materia di prevenzione e protezione dei lavoratori (D.Lgs. n. 626/1994 e successive integrazioni e modificazioni); L assunzione di un piano annuale per l aggiornamento professionale del personale che dovrà essere di 110 ore annue per ciascun educatore e 60 ore per ogni operatore ausiliario; La creazione di un piano di incontri mensili e/o settimanali del gruppo degli educatori ed ausiliari per la riflessione, la revisione, l organizzazione, e la documentazione del lavoro il quale dovrà essere riassunto ed allegato alla domanda di accreditamento; La nomina di un referente/coordinatore interno ART 11 COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE Il gestore privato dovrà assicurare la creazione di un disciplinare interno ( da allegare interamente alla domanda di accreditamento) che includa l organizzazione del piano di incontri con i genitori. Detto piano dovrà prevedere: Assemblee generali, riunioni di sezione e/o di piccolo gruppo per la discussione della programmazione didattica (almeno due durante l anno educativo), colloqui individuali (almeno 3 sessioni durante l anno educativo; inoltre si richiede di coinvolgere i genitori in possibili percorsi che sono attivati dal Comune di Collesalvetti o dall impresa titolare del

5 servizio a sostegno della genitorialità e in incontri informali al fine di promuovere l incontro e la socializzazione tra le famiglie utenti del servizio. L istituzione degli organi di rappresentanza previsti dalla normativa vigente ART 12 PROGETTO EDUCATIVO La creazione di un progetto educativo (che dovrà essere integralmente allegato alla domanda di accreditamento) dovrà garantire la riflessione e la programmazione e tutti gli aspetti organizzativi e pedagogico-didattici del nido. Il progetto educativo frutto del pensiero pedagogico del gruppo di lavoro sarà controllato e revisionato di anno in anno. Il gestore dovrà garantire un idonea strutturazione del spazi seguendo le indicazioni della normativa vigente si richiede di strutturare ed allestire gli spazio in base al numero dei bambini, all età e alle esigenze di sviluppo prevedendo per lo scopo: Uno spazio esterno accessibile direttamente dai bambini, in sicurezza, delimitato, attrezzato con arredi idonei; le aree con destinazione a parcheggi e a viabilità carrabili devono essere tenute separate dall'area di pertinenza dei bambini; Uno spazio interno organizzato attraverso una continuità strutturale che permetta e favorisca le interazioni, le connessioni, l autonomia, l esplorazione e la comunicazione per i bambini e per gli adulti. Devono essere inoltre previsti: Spazi per gli adulti: funzionali e di servizio; Spazi per i servizi generali; Spazi riservati ai bambini e le bambine: suddivisi in angoli accessibili in autonomia, in continuità tra loro, aperti e chiusi, fissi e polifunzionali, spazi del gruppo e personali, spazi in grado di rispondere ai bisogni di sviluppo integrale del bambino individuando spazi di bisogno (per il pranzo, per il riposo, per la pulizia e l igiene personale, gli spazi didattici). Spazio di accoglienza per l entrata/uscita, per i giochi motori e per il movimento libero, ateliers per il gioco simbolico, ateliers per l espressività e la creatività, spazi di incontro per il piccolo e medio gruppo, spazi nido per i movimenti ed i gesti individuali, spazi personali per l espressione del proprio vissuto. In particolare deve essere garantita - un organizzazione percettiva che favorisca l orientamento spaziale dei bambini/delle bambine; - la revisione annuale dell allestimento degli spazi in base al progetto educativo; - la presenza di materiale in quantità sufficiente per il gioco di tutti i bambini/e utenti e l utilizzo di arredi, strutture e materiali didattici adeguati all età dei bambini/delle bambine, utilizzabili autonomamente in condizioni di sicurezza e funzionalità, forniti da ditte specializzate nel settore ; - l utilizzazione di prodotti per l igiene, la cura e l eventuale pronto soccorso dei bambini/delle bambine rispondenti a quanto previsto dalla normativa in materia relativa alla sicurezza (D.leg.vo 626/ 94 e successive modificazioni (81/08)); - l erogazione del pasto (colazione e quant altro) ai bambini/alle bambine nel rispetto delle normative inerenti al settore della ristorazione scolastica con particolare riferimento al D.L.n.155/97 in materia di autocontrollo.

6 Nel progetto educativo dovrà essere descritta l organizzazione della giornata, in relazione al numero ed all età dei bambini accolti, con la scansione dei tempi previsti per l ingresso e la separazione dall adulto accompagnatore, la colazione, il pranzo, la merenda, la pulizia e l igiene personale, le attività di piccolo gruppo organizzate in fasce d età omogenee o miste, il riposo, l arrivo dei genitori/familiari, il saluto, l uscita. L organizzazione dei tempi quotidiani sarà definita secondo una matrice di regolarità e continuità, ma flessibile alle esigenze individuali dei bambini. Sarà inoltre garantita l accoglienza di bambini diversamente abili e l erogazione di un sostegno adeguato senza nessun costo aggiuntivo per le famiglie utenti. I bambini saranno organizzati in gruppi omogenei e disomogenei tenendo conto dell età e del numero degli iscritti. Altre forme di organizzazione dovranno essere concordate con la responsabile del servizio del Comune di Collesalvetti; Sarà inoltre garantita la restituzione cartacea e/o digitale delle attività svolte come da progetto pedagogico dell anno in corso da cui si evinca la modalità di restituzione alle famiglie: monografie, video, foto etc., e la creazione di un archivio dei progetti pedagogici. Tutto il materiale dovrà riportare la dicitura di cui alla legge 196 del TITOLO IV ALTRI SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA ART 13 CENTRO DEI BAMBINIE DEI GENITORI Il centro dei bambini e dei genitori è un servizio a carattere educativo e ludico, rivolto ai bambini in età compresa fra tre mesi e tre anni, organizzato secondo il criterio della flessibilità e secondo quanto descritto nell art 17, 18, 19, 20 del D.P.G.R n 47/R/2003 Regolamento di esecuzione della legge regionale 26 luglio 2002 n 32 e successivo D.P.G.R. 88/R/2009 modifiche al regolamento n 47/r/2003 e ss.mm.ii. ART 14 CENTRO GIOCO EDUCATIVO Il centro gioco educativo è un servizio a carattere educativo e ludico, rivolto a bambini in età compresa fra diciotto mesi e tre anni, cn turni organizzati secondo criteri di massima flessibilità e come meglio descritto negli art 22, 23, 24 del D.P.G.R n 47/R/2003 Regolamento di esecuzione della legge regionale 26 luglio 2002 n 32 e successivo D.P.G.R. 88/R/2009 modifiche al regolamento n 47/r/2003 e ss.mm.ii. ART 15 NIDO DOMICILIARE Il nido domiciliare si realizza in locali di civile abitazione organizzati, durante l orario di servizio, in modo funzionalmente autonomo e distinti dal resto dell abitazione così come meglio specificato

7 nell art 25 e 26 del D.P.G.R n 47/R/2003 Regolamento di esecuzione della legge regionale 26 luglio 2002 n 32 e successivo D.P.G.R. 88/R/2009 modifiche al regolamento n 47/r/2003 e ss.mm.ii. ART 16 NIDO AZIENDALE Il nido aziendale è un servizio educativo per la prima infanzia collocato nei luoghi di lavoro, pubblici o privati rivolto a bambini in età compresa fra tre mesi e tre anni come meglio specificato nell art 26 e 26 ter del D.P.G.R n 47/R/2003 Regolamento di esecuzione della legge regionale 26 luglio 2002 n 32 e successivo D.P.G.R. 88/R/2009 modifiche al regolamento n 47/r/2003 e ss.mm.ii. TITOLO V MODALITA DI AUTORIZZAZIONE ED ACCREDITAMENTO DEI SERVIZI EDUCATIVI ART 17 PROCEDIMENTO DI AUTORIZZAZIONE I servizi educativi per prima infanzia devono possedere i requisiti tecnico strutturali e di qualità previsti del D.P.G.R N 47/R/2003 e ss.mm.ii. L autorizzazione al funzionamento dei servizi educativi per la prima infanzia a titolarità di soggetti privati o pubblici devesi dal Comune è rilasciata da Comune nel cui territorio è ubicato il servizio stesso, entro 60 giorni dal ricevimento della domanda. A ricevimento dell istanza, il SUAP convoca una conferenza dei sevizi con l azienda sanitaria locale per l esame della pratica, al fine di concordare le condizioni per il rilascio dell autorizzazione. Decorso inutilmente tale termine la richiesta di autorizzazione si intende accolta. Il Comune, ai fini del rilascio dell autorizzazione verifica: Il progetto educativo I requisiti tecnico strutturali e di qualità precisati dalla normativa regionale L applicazione del personale dipendente dei contratti collettivi nazionali di settore vigenti, secondo il profilo professionale di riferimento Il possesso della certificazione di conformità degli impianti alle norme di legge I requisiti soggettivi dell educatore La domanda di autorizzazione è presentata al SUAP; dovrà essere correlata degli allegati necessari a consentire la verifica dei requisiti di cui sopra. I soggetti autorizzati sono tenuti a comunicare al Comune tutte le variazioni che intervengono rispetto alla titolarità dell attività, nonché quelle relative alla struttura ovvero tutte le modifiche che riguardano i requisiti dichiarati in sede di autorizzazione. In questo caso dovranno essere, ripresentati gli allegati corrispondenti alle modifiche apportate. Nel caso che la struttura comprenda la cucina interna, il gestore dovrà compilare la comunicazione ai sensi dell art. 6 del Reg.CE 852/04 (notifica sanitaria) per la preparazione dei pasti.

8 I soggetti autorizzati inviano, con periodicità triennale, al Comune che ha rilasciato l autorizzazione, una dichiarazione sostitutiva attestante la permanenza dei requisiti posseduti al momento del rilascio comprese le eventuali variazioni intervenute e già comunicate al Comune, pena la decadenza dell autorizzazione. L autorizzazione può essere revocata dal Comune nel caso di: Accertamento della sopravvenuta mancanza dei requisiti necessari per l autorizzazione o per motivi igienico sanitari segnalati dalla Azienda Sanitaria Locale. Qualora il soggetto gestore non abbia provveduto ad adempiere alle eventuali prescrizioni impartite nel tempo assegnato. Nei casi disciplinati dal comma 4 dell art 28 del DPGR N 88/2009, ovvero: - Sia accertato il venir meno dei requisiti per il rilascio dell autorizzazione - Il soggetto gestore non provveda a fornire annualmente i dati per il SISTEMA INFORMATIVI REGIONALE, di cui all art 29 del DPGR 88/ Il soggetto gestore non consenta al Comune le ispezioni o il monitoraggio dei servizi ART 18 ACCREDITAMENTO Il Comune attribuisce, ai soli fini del convenzionamento, il titolo di struttura accreditata esclusivamente ai nidi d infanzia che: - possiedono l autorizzazione al funzionamento rilasciata dal Comune di Collesalvetti; - soddisfano tutte le condizioni previste dal presente disciplinare. ART 19 MODALITA DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA Il soggetto gestore può presentare domanda di accreditamento tramite richiesta sottoscritta dal rappresentante legale indirizzato al Comune di Collesalvetti allegando: iscrizione dell impresa titolare del Nido privato nel registro delle imprese della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di data non anteriore a sei mesi dalla quale risulti che l impresa stessa non si trova in stato di liquidazione o di fallimento o di concordato; copia della carta d identità del legale rappresentante; modello DURC dal quale si evinca la regolarità contributiva non anteriore a 30 gg dalla domanda; Casellario Giudiziale Generale del legale rappresentante non anteriore a 6 mesi; copia dell autorizzazione al funzionamento con le eventuali modifiche successive; elenco nominativi del personale operante presso il nido, alla data di compilazione della domanda ed i relativi carrucola come da allegato B; copia dei contratti di lavoro come da allegato C; prospetto costi relativi all anno precedente la presentazione della domanda ed il costo mensile per bambino diversificandolo per incidenza: costi di gestione della struttura, costi del personale, costi dei materiali/sussidi costi amministrativi, eventuale utile d impresa e quant altro rilevabile;

9 documento contenente le tariffe mensili applicate alle famiglie per ogni modulo di sevizio di Nido realizzato; il progetto organizzativo del servizio, sotto forma di autocertificazione; la dichiarazione sottoscritta dal rappresentante legale che il servizio di nido possiede tutte le caratteristiche definite dal presente regolamento. ART 20 PROCEDURA PER L ACCREDITAMENTO Il Comune di Collesalvetti si riserva di valutare l istruttoria e, dopo le opportune verifiche in loco, comunicherà l esito della valutazione. A seguito di esito positivo sarà firmato un accordo da entrambe le parti per la definizione dei rapporti tra il Comune ed il soggetto accreditato. L Accreditamento è disposto con apposito atto del responsabile del servizio, entro il termine massimo di 30 giorni dalla ricezione della richiesta e comunque al termine del completamento della documentazione, ed ha durata triennale per i soggetti già accreditati, fermo restando la dichiarazione attestante la permanenza dei requisiti posseduti al momento del primo rilascio. Per i servizi di nuova realizzazione si rimanda la disciplina descritta nell art 31 comma 2 del regolamento regionale Lo stesso è sottoposto a verifica periodica da parte del Comune circa la sussistenza dei requisiti previsti dal presente disciplinare. ART 21 REVOCA DELL ACCREDITAMENTO L accreditamento può essere revocato in qualsiasi momento con atto del Dirigente competente, nel caso in cui venga meno, a seguito di verifica, la sussistenza dei requisiti strutturali ed organizzativi previsti nel presente Disciplinare. ART 22 VIGILANZA E CONTROLLO Il Comune attraverso i competenti uffici vigila con periodiche ispezioni per accertare la permanenza dei requisiti dell autorizzazione e dell accreditamento, Nel caso in cui si accerti il venir meno di uno o più requisiti sia per l autorizzazione che per l accreditamento, assegna al gestore un termine per l adeguamento. Decorso inutilmente il termine assegnato il Comune procede alla revoca dell autorizzazione e dell accreditamento. Il Comune dispone ispezioni annuali occasionali nei servizi autorizzati e accreditati e al fine di verificare il benessere dei bambini e l attuazione del progetto educativo e la soddisfazione del servizio (CONTROLLARE CASA C è SCRITTO NEL PROGETTO EDUCATIVO) Il Comune avvalendosi del flusso informativo con il sistema informativo regionale, informa la Regione Toscana dei provvedimenti di revoca dell accreditamento adottati che comportano la decadenza della convenzioni con i soggetti privati interessati. Qualora il Comune accerti la presenza (servizio educativo) di un nido d infanzia privo dell autorizzazione al funzionamento dispone la cessazione del servizio.

10 ART 23 DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE Le disposizioni di cui al presente disciplinare sono soggette a verifica il Comune si riserva la possibilità di modificarle al fine di renderle più rispondenti alle esigenze che nel corso del tempo potranno verificarsi e presentarsi Per quanto non espressamente previsto dal presente regolamento si fa riferimento alle vigenti norme in materia.

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