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1 REPUBBLICA ITALIANA Provincia di Pordenone SETTORE ECOLOGIA Qualità dell' Aria Proposta nr. 45 del 15/09/ Determinazione nr del 15/09/2015 OGGETTO: DPR n. 59/ Autorizzazione Unica Ambientale Impresa: PALAZZETTI LELIO SPA - stabilimento sito in via Roveredo 103 in Comune di Porcia (PN). Aggiornamento dell Autorizzazione Unica Ambientale adottata con Det. Dir. n. 51 del I L D I R I G E N T E 1. Fatto La Società PALAZZETTI LELIO SPA, con sede legale ed operativa in via Roveredo 103 in Comune di Porcia (PN), nella persona del Gestore pro tempore dell impianto, è in possesso dell autorizzazione unica ambientale (AUA) rilasciata dalla Provincia di Pordenone con Det. Dir. n. 51 del In data la Società ha presentato allo SUAP di Porcia comunicazione di modifica non sostanziale relativa al solo titolo abilitativo dell autorizzazione alle emissioni in atmosfera. Tale comunicazione, con la documentazione tecnica allegata, è stata inoltrata dallo SUAP alla Provincia con nota prot. n /P del (acquisita agli atti con prot. prov. n del ). E stato avviato il procedimento amministrativo di aggiornamento dell AUA vigente ai sensi dell art. 6 c. 1 del D.P.R. 59/2013 e dell art. 269 c. 8 del D.lgs. 152/06 e s.m.i. con nota prot. prov. n del Istruttoria La Società PALAZZETTI LELIO SPA produce stufe per il riscaldamento e barbecues. La Società, nella comunicazione datata , spiega come la modifica riguardante le emissioni in atmosfera consista nel fatto che il filtro a tasche che era stato autorizzato per il camino n. 26 (Aspirazione robot di saldatura e 2 banchi di saldatura manuale del reparto carpenteria della linea termica) con Det. dir. n. 51 del , sarà invece installato a monte del camino n. 27 (ex 44), senza arrecare ulteriori modifiche alle caratteristiche tecniche e di efficienza dello stesso. Inoltre non verranno costruiti nuovi punti di emissione rispetto a quelli già autorizzati. Viene modificato esclusivamente il progetto di unificazione a suo tempo presentato che, una volta terminato, comporterà la dismissione del camino n Normativa - D.P.R. 13 marzo 2013, n. 59 Regolamento recante la disciplina dell autorizzazione unica

2 ambientale e la semplificazione di adempimenti amministrativi in materia ambientale gravanti sulle piccole e medie imprese e sugli impianti non soggetti ad autorizzazione integrata ambientale, a norma dell articolo 23 del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 aprile 2012, n. 35 ; - Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i. Norme in materia ambientale ; - Legge 7 agosto 1990, n. 241 Nuove norme sul procedimento amministrativo ; - Legge Regionale 20 marzo 2000, n. 7 e s.m.i.. Testo unico delle norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ; - Legge Regionale 27 novembre 2006, n. 24; - Legge Regionale 18 giugno 2007, n. 16; - Art. 147-bis del TUEL 267/2000 come modificato con D.L. 174 del , convertito in Legge n. 213/2012, in ordine alla regolarità tecnica. 4. Motivazione La decisione di autorizzare la modifica descritta dalla Società nella comunicazione del e nella documentazione tecnica allegata con conseguente aggiornamento d ufficio dell Autorizzazione Unica Ambientale adottata con Det. Dir. n. 51 del si basa: - sulle motivazioni tecniche descritte dalla Società nel documento citato al precedente paragrafo 2. Istruttoria ; - sulle considerazioni effettuate in sede di istruttoria tecnica registrata agli atti con prot. 535 del dal Servizio Qualità dell aria della Provincia di Pordenone. 5. Responsabilità procedimentale Si richiama l art. 107 del D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, relativo alle Funzioni e responsabilità della dirigenza, le norme dello Statuto provinciale ed il Regolamento di Organizzazione dell Ente, nonché l Ordinanza Presidenziale n. 15 del relativa al conferimento degli incarichi Dirigenziali, che attribuisce al Dott. Sergio Cristante la Dirigenza del Settore Ecologia. Responsabile dello Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) di Porcia: Arch. Flavia Canderan. Tutto ciò premesso DETERMINA 1. Decisione Di aggiornare, ai sensi dell art. 6 del D.P.R. 59/2013 e dell art. 269 c. 8 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. l Autorizzazione Unica Ambientale adottata dalla Provincia di Pordenone con Det. Dir. n. 51 del sostituendo l Allegato B Autorizzazione alle emissioni in atmosfera di cui alla Det. dir. n. 51/2015 con l Allegato B rev. 1 Autorizzazione alle emissioni in atmosfera che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento. 3. Avvertenze 1. La presente determinazione aggiorna e sostituisce unicamente l Allegato B della Det. Dir. n. 51 del , precisando che rimangono ferme e immutate tutte le altre condizioni, prescrizioni, e modalità di cui al provvedimento citato. 2. La mancata osservanza delle prescrizioni può determinare la diffida, sospensione o revoca in relazione a ciascun titolo abilitativo sostituito dall AUA, ed in relazione alla specifica normativa di settore, oltre all applicazione di eventuali sanzioni previste dalla normativa vigente. 3. Per quanto non espressamente previsto o prescritto nel presente provvedimento si

3 richiamano le disposizioni normative vigenti in materia. 4. Il presente provvedimento viene trasmesso allo Sportello Unico competente ai sensi e per gli effetti di cui al D.P.R. n. 59/13. Copia del provvedimento finale unico deve essere trasmessa da parte dello SUAP competente alla Società PALAZZETTI LELIO SPA, alla Provincia di Pordenone, al Comune di Porcia (PN) e al Dipartimento provinciale di Pordenone dell'arpa FVG. 5. Il presente provvedimento è assunto nel rispetto dell art. 147-bis del TUEL 267/2000 come modificato con D.L. 174 del , convertito in Legge n. 213/2012, in ordine alla regolarità tecnica. 4. A chi ricorrere Ai sensi dell art. 3 della Legge 241/90, il soggetto destinatario del provvedimento può presentare ricorso nei modi di legge alternativamente al T.A.R. o al Capo dello Stato rispettivamente entro 60 ed entro 120 giorni dalla trasmissione della presente autorizzazione.

4 ALLEGATO B rev. 1 Autorizzazione alle emissioni in atmosfera Soggetto competente: Servizio Qualità dell aria della Provincia di Pordenone 1. DOCUMENTAZIONE TECNICA ISTRUITA Comunicazione della ditta datata ; planimetria dello stabilimento identificata col nome EMISSIONI PORCIA VIA ROVEREDO.DWG.P7M; relazione tecnica su impianto abbattimento della AERECO; schede tecniche delle varie parti del filtro: Filtercel CFM-W, Filtercel CFM-D, Alfabag AB 90; disegno del filtro di AERECO; prospetto del camino (disegno identificato con la sigla 13PLZ001A). Rimane valida, per quanto compatibile con il presente provvedimento autorizzativo, tutta la documentazione tecnica che ha portato alla redazione delle istruttorie datate e PUNTI DI EMISSIONE SOGGETTI AD AUTORIZZAZIONE ALLE EMISSIONE IN ATMOSFERA 1. n. 27: Aspirazione robot di saldatura e 2 banchi di saldatura manuale del reparto carpenteria della linea termica (convoglia camino 26 e 27 ex 44) modifica 2. n. 28 (ex 45): Aspirazione banco di saldatura manuale e banco aspirante di carteggiatura 3. n. 32: Cabina di verniciatura manuale a spruzzo 4. n. 38 (ex 36): Reparto prototipi, aspirazione fumi saldatura da n. 3 postazioni 5. n. 40 a e 40 b: Cabina di verniciatura manuale a spruzzo 6. n. 41 a e 41 b: Tunnel di appassimento 7. n. 42: Forno di essiccazione 8. n. 72: Linea finitura del Reparto marmo 9. n. 74 (Cabina a secco TECNOIMPIANTI) 3. LIMITI DI EMISSIONE IN ATMOSFERA PER LE SOSTANZE DIVERSE DAI COMPOSTI ORGANICI VOLATILI: Punto di emissione 27: Aspirazione robot di saldatura e 2 banchi di saldatura manuale del reparto carpenteria della linea termica Punto di emissione 38: Reparto prototipi, aspirazione fumi saldatura da n. 3 postazioni Punto di emissione 28: Aspirazione banco di saldatura manuale e banco aspirante di carteggiatura Sostanze Altezza dal p.c.: 10 m Portata: 9000 mc/h Portata: 5300 mc/h Portata: 1500 mc/h Limiti Polveri totali 5 mg/nm 3 Punto di emissione 32: Cabina di verniciatura a secco Portata: 8100 mc/h

5 Punto di emissione 40 a: Verniciatura manuale a spruzzo Portata: 8900 mc/h Punto di emissione 40 b: Verniciatura manuale a spruzzo Portata: mc/h Sostanze Limiti Polveri totali 3 mg/nm 3 Punti di emissione 74 (Cabina a secco TECNOIMPIANTI) Punti di emissione 72: Linea finitura del Reparto marmo Sostanze Altezza dal p.c.: 10,2 m Portata:21000 mc/h Altezza dal p.c.: 10 m Portata: mc/h Limiti Polveri totali 10 mg/nm 3 PER I COMPOSTI ORGANICI VOLATILI: Punti di emissione: 32: Cabina di verniciatura a secco 40 a: Verniciatura manuale a spruzzo 40 b: Verniciatura manuale a spruzzo 41 a: Tunnel di appassimento 41 b: Tunnel di appassimento 42: Forno di essiccazione Consumo massimo di solvente: 23,13 ton/anno* Portata: 2700 mc/h Portata: 3500 mc/h Portata: 1100 mc/h * Nel caso in cui questo valore fosse superato, la Ditta dovrà presentare una nuova domanda per modifica sostanziale di impianto esistente ai sensi dell'art. 269 c. 8 del D.Lgs. 152/06 Limiti riferiti alla soglia di consumo di solvente > 15 ton/anno Carbonio Organico Totale (espresso come COT) in fase di applicazione 75 mgc/nm 3 Carbonio Organico Totale (espresso come COT) in fase di essiccazione 50 mgc/nm 3 Valore limite per le EMISSIONI DIFFUSE provenienti dagli impianti che utilizzano Composti Organici Volatili 20% di input di solvente 4. PRESCRIZIONI

6 a) Almeno 15 giorni prima di iniziare la messa in esercizio degli impianti nuovi/modificati (punto di emissione n. 74), la Società deve darne comunicazione alla Provincia di Pordenone, al Comune interessato e all ARPA Dipartimento di Pordenone. b) Il termine ultimo per la messa a regime degli impianti nuovi/modificati (punti di emissione n. 74 e 27) è fissato in novanta 90 giorni dalla data di messa in esercizio. La Società deve comunicare alla Provincia di Pordenone ed all ARPA - Dipartimento di Pordenone la data di messa a regime degli impianti. c) Per i punti di emissione nuovi/modificati (punti di emissione n. 74 e 27), la Società deve comunicare alla Provincia di Pordenone, al Comune interessato e all ARPA - Dipartimento di Pordenone entro 45 giorni dalla data di messa a regime, i dati relativi alle analisi delle emissioni effettuate almeno due volte nell arco dei primi dieci giorni di marcia controllata dell impianto (ogni misura deve essere calcolata come media di almeno tre campionamenti consecutivi), al fine di consentire l accertamento della regolarità delle misure e dei dispositivi di prevenzione dell inquinamento nonché il rispetto dei valori limite. d) Qualora si verifichi un anomalia o un guasto tale da non permettere il rispetto dei valori limite di emissione, l autorità competente deve essere informata entro le otto ore successive e può disporre la riduzione o la cessazione delle attività o altre prescrizioni, fermo restando l obbligo del gestore di procedere al ripristino funzionale dell impianto nel più breve tempo possibile. La Società è comunque tenuta ad adottare tutte le precauzioni opportune per ridurre al minimo le emissioni duranti le fasi di avviamento e di arresto. e) Le operazioni di manutenzione parziale e totale degli impianti di produzione e di abbattimento devono essere eseguite secondo le indicazioni fornite dal costruttore dell impianto (libretto d uso e manutenzione) e con frequenza tale da mantenere costante l efficienza degli stessi. f) La Società predispone un apposito registro, da tenere a disposizione degli organi di controllo, in cui annotare sistematicamente ogni interruzione del normale funzionamento dei dispositivi di trattamento delle emissioni (manutenzione ordinaria e straordinaria, guasti, malfunzionamenti, interruzione del funzionamento dell'impianto produttivo) come previsto dall'allegato VI alla Parte Quinta del D.Lgs. n. 152/2006. g) Nelle fasi lavorative in cui si producono, manipolano, trasportano, immagazzinano, caricano e scaricano materiali polverulenti o prodotti contenenti composti organici volatili (C.O.V.), devono essere assunte apposite misure per il contenimento delle emissioni diffuse di polveri e C.O.V. h) Per i punti di emissione n. 74 e 27, successivamente alle analisi di messa a regime, la Società deve effettuare con frequenza almeno triennale, nelle più gravose condizioni di esercizio, il rilevamento delle emissioni derivanti dagli impianti. I risultati dei campionamenti analitici effettuati successivamente alla messa a regime, devono essere conservati presso l'azienda per tutta la durata della presente autorizzazione e tenuti a disposizione degli organi di controllo. i) Per i punti di emissione n. 28, 38 e 72, la Società deve effettuare con frequenza almeno triennale dall anno di emanazione del provvedimento unico finale da parte dello SUAP competente (quindi nel 2018, 2021 ecc), nelle più gravose condizioni di esercizio, il rilevamento delle emissioni derivanti dagli impianti. I risultati dei campionamenti analitici devono essere conservati presso l'azienda per tutta la durata della presente autorizzazione e tenuti a disposizione degli organi di controllo. j) Per i punti di emissione n. 32, 40 a, 40 b, relativamente ai parametri diversi dai composti organici volatili, la Società deve effettuare, almeno annualmente, nelle più gravose condizioni di esercizio, il rilevamento delle emissioni derivanti dagli impianti. I risultati dei campionamenti analitici devono essere conservati presso gli impianti produttivi per tutta la durata della presente autorizzazione e tenuti a disposizione degli organi di controllo. k) Per i punti di emissione n. 32, 40 a, 40 b, 41 a, 41 b, 42, relativamente ai Composti Organici Volatili, la Società deve inviare alla Provincia di Pordenone, al Comune interessato e all ARPA - Dipartimento di Pordenone: - entro il mese di dicembre di ogni anno, le certificazioni analitiche degli autocontrolli (ogni misura deve essere calcolata come media di almeno tre campionamenti consecutivi) ai fini

7 dell'accertamento del rispetto dei valori limite delle emissioni convogliate, - entro il mese di giugno di ogni anno un piano gestione solventi, relativo all anno solare precedente, per stabilire il rispetto del limite delle emissioni diffuse. Al fine di compilare il campo O1 del piano gestione solventi, la Società deve effettuare per ogni punto di emissione almeno una misura analitica (calcolata come media di almeno tre campionamenti consecutivi), riportandone nel PGS il valore. Copia dei certificati analitici deve essere inviata agli enti di cui sopra. l) Deve essere rispettato quanto previsto dalle norme UNI o UNI-EN vigenti, con particolare riferimento alla norma UNI EN 15259/08 e dal D.Lgs. 81/2008 e s.m.i., soprattutto per quanto concerne: - il posizionamento delle prese di campionamento; - l accessibilità ai punti di campionamento che devono essere resi raggiungibili sempre in modo agevole e sicuro. m) I metodi di campionamento, analisi e valutazione delle emissioni devono essere quelli di seguito specificati oppure eventuali altri metodi equivalenti: Manuale UNICHIM n. 158/88 Norma UNI EN 15259:2008 UNI EN ISO :2013 Norma UNI EN :2003 UNI EN 12619:2013 Misure alle emissioni Strategie di campionamento e criteri di valutazione Misurazione di emissioni da sorgente fissa. Requisiti delle sezioni e dei siti di misurazione e dell obiettivo, del piano e del rapporto di misurazione Emissioni da sorgente fissa Determinazione manuale ed automatica della velocità e della portata di flussi in condotti. Parte 1: Metodo di riferimento manuale. Emissioni da sorgente fissa - Determinazione della concentrazione in massa di polveri in basse concentrazioni - Metodo manuale gravimetrico. Emissioni da sorgente fissa - Determinazione della concentrazione in massa del carbonio organico totale in forma gassosa in effluenti gassosi provenienti da processi che utilizzano solventi - Metodo in continuo con rivelatore a ionizzazione di fiamma n) La Società adotta i criteri per la valutazione della conformità dei valori misurati ai valori limite di emissione di cui all'allegato VI alla Parte Quinta del D.Lgs. n. 152/2006. In particolare, le emissioni convogliate sono conformi ai valori limite se, nel corso di una misurazione, la concentrazione, calcolata come media di almeno tre campionamenti consecutivi, non supera il valore limite di emissione. o) Tutti i camini dovranno essere chiaramente identificati con la denominazione riportata nella presente autorizzazione conformemente a quanto indicato negli elaborati grafici citati in premessa. 5. SUGGERIMENTI Si forniscono i seguenti suggerimenti: i condotti di emissione devono essere preferibilmente verticali; essi devono raggiungere possibilmente la copertura del fabbricato e, a meno di impedimenti tecnici, sporgere un metro dal colmo del tetto e delle coperture degli edifici circostanti; nel caso la parte terminale del condotto sia a curva o semicurva lo sbocco deve essere rivolto entro il perimetro della proprietà, in modo da evitare immissioni dirette nelle proprietà confinanti. 6. PUNTI DI EMISSIONE NON SOGGETTI AD AUTORIZZAZIONE ALLE EMISSIONI IN ATMOSFERA Sigla Origine dell emissione Inquadramento normativo

8 emissione Impianto termico a servizio del reparto verniciatura - cottura, 0,738 MW a metano Impianto termico del reparto verniciatura asciugatura, 0,258 MW a metano Impianto termico del reparto verniciatura lavaggio, 0,338 MW a metano Non soggetti ad autorizzazione ai sensi dell art. 272 c. 1 poiché rientrano tra gli impianti in deroga della parte I, all. IV del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. 1 Riscaldamento uffici da 0,105 MW a metano 2, 3, 4, 5, 6 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15 16, 17, 18, 19, , 23, Riscaldamento reparto marmi da 0,039 MW a metano Riscaldamento reparto segheria, 5 da 0,018 MW a metano e 4 da 0,039 MW a metano Riscaldamento magazzino da 0,018 MW a metano Riscaldamento ufficio accettazione da 0,3 MW a metano Riscaldamento magazzino tunnel da 0,06 MW a metano Riscaldamento area laser da 0,06 MW a metano Non soggetti ad autorizzazione ai sensi dell art. 282 c. 1 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. 29, 30, 31, 33, 34, 35, 36, 37, 39 Riscaldamento linea termica: 7 da da 0,052 MW a metano, 2 da 0,032 MW a metano Riscaldamento verniciatura da 0,032 MW a metano CT gasolio emergenza october fest da 0,19 MW 48, 49 Riscaldamento ufficio da 0,016 MW a legna 50, Riscaldamento sala corsi a pellet da 0,008 a 0,022 MW Riscaldamento ufficio tecnico da 0,031 MW a metano

9 , 56, 57, 58 Riscaldamento magazzino tunnel da 0,3 MW a metano Riscaldamento laboratorio da 0,024 MW a metano Riscaldamento sala corsi per installatori a pellet da 0,008 a 0,022 MW 59, 60, 61, 62, 63, 64, 65, 66, 67, 68, 69, 70 Laboratorio, impianti a pellet da 0,008 a 0,022 MW 71A, 71B, 71C Riscaldamento mensa e spogliatoi a metano da 0,034 MW Pordenone, lì 15/09/2015 IL DIRIGENTE Sergio Cristante Sottoscritto digitalmente ai sensi del D.Lgs 82/2005 e successive modifiche ed integrazioni

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