Edilizia Veneziana. Rivista dell. All interno Circolare Ministeriale per Rilascio D.U.R.C.

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1 REV_02_ :05 Pagina 1 Press Service, anno XII, n. 40 del 3 ottobre 2005 Reg. Trib. di Venezia n del Poste Italiane Spa - sped. a. p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n 46) art. 1, comma 1, DCB Venezia - Euro 0,55 Rivista dell Edilizia Veneziana PERIODICO DEGLI ENTI PARITETICI DEL SETTORE EDILE DELLA PROVINCIA DI VENEZIA All interno Circolare Ministeriale per Rilascio D.U.R.C CASSA EDILE DI MUTUALITÀ E DI ASSISTENZA DI VENEZIA E PROVINCIA

2 REV_02_ :51 Pagina 2 Veneziana 2 Sommario Sommario Risponde... REV... 3 Cassa Edile Circolare D.U.R.C Domanda di assegno scolastico o rimborso tasse universitarie per l anno CPT IVª Conferenza Nazionale CNCPT Calendario dei corsi per maestranze News CFMEA Corsi gratuiti di formazione professionale Sedi ed Uffici REV Rivista dell Edilizia Veneziana Press Service, anno XII, n. 40 del 3 ottobre 2005 Reg. Trib. di Venezia n del Mazzanti Editori S.r.l. Via delle Industrie, 19/B Venezia Marghera R.O.C. n Direttore responsabile Andrea Mazzanti Comitato di Redazione Sergio Vigani Ugo Cavallin Renato Errico Ercole Vanin Paolo Bizzotto Adriano Brinis Comitato Tecnico Pierluca Arnoldo Massimiliano De Martin Orazio Gobbesso Stampa Litocenter snc Limena - Padova

3 REV_02_ :34 Pagina 3 Veneziana 3 risponde... PREVIDENZA E ASSISTENZA Vorrei sapere quali sono le modalità per ottenere l assegno di studio. Risponde REV: Le prestazioni previste dal contratto per gli studenti, figli dei lavoratori iscritti, sono tre: assegno scolastico, premio scolastico e rimborso tasse universitarie. I requisiti per accedere alle prestazioni sono: - iscrizione del genitore presso la Cassa Edile di Venezia alla data del 30 settembre; - accantonamento del genitore presso la Cassa Edile di Venezia di almeno 600 ore di lavoro ordinario nei dodici mesi precedenti. Una volta accertati i requisiti essenziali è necessario che lo studente consegni agli Uffici della Cassa Edile la documentazione utile per consentire l istruzione della pratica. La documentazione richiesta deve essere presentata dal 1 al 31 ottobre. In questo numero della rivista alleghiamo il modello di domanda relativo all ottenimento delle prestazioni che contiene, nella sezione AVVERTENZE, tutte le istruzioni utili per la sua compilazione. Informiamo inoltre che, dal 1 ottobre, il modulo sarà disponibile e prelevabile dal sito SICUREZZA In quali casi è necessario proteggere i luoghi di lavoro contro le cadute dall alto dei materiali? Risponde REV: La risposta trova esauriente spiegazione nell articolo 9 del D.P.R. 164/56. Il testo recita che nelle immediate vicinanze a ponteggi o ai posti di caricamento e sollevamento dei materiali, dove vengano eseguite delle lavorazioni (impastati calcestruzzi o malte, posizionamento di seghe circolari, piegaferri, etc.), si deve costruire un solido impalcato sovrastante, ad altezza non maggiore di 3 metri, a protezione contro la caduta di materiali. FORMAZIONE A chi sono destinati i corsi organizzati dal CFMEA? Risponde REV: In generale i corsi promossi dal CFMEA sono riservati ai soggetti che risultano regolarmente iscritti alla Cassa Edile di Mutualità ed Assistenza di Venezia e Provincia. Se un lavoratore risulta occupato presso imprese che operano in provincia può segnalare alla segreteria del Centro i propri dati e richiedere il pieghevole dei corsi ai quali è interessato. Ai corsi vengono accolti anche soggetti non ancora dipendenti di imprese edili ma che intendono operare nella provincia di Venezia nel settore dell edilizia. Il requisito richiesto è il compimento del 18 anno di età. Per quanto riguarda l obbligo formativo, dall anno scolastico 2006 (settembre), dovrebbe partire il primo anno di un triennio riservato ai ragazzi che escono dalla terza media e che intendono conseguire una qualifica come edile polivalente. Invia il tuo quesito alla rubrica Risponde REV ad una delle sedi dei tre enti: CASSA EDILE DI MUTUALITÀ E ASSISTENZA DI VENEZIA E PROVINCIA via Col di Lana, 1/a Mestre (Venezia) Tel. 041/ Fax 041/ info@cedileve.it COMITATO PARITETICO TERRITORIALE PER LA PREVENZIONE INFORTUNI, L IGIENE E L AMBIENTE DI LAVORO DI VENEZIA E PROVINCIA Via Adige, Mestre (Venezia) Tel. 041/ Fax 041/ info@cptvenezia.org CENTRO PER LA FORMAZIONE DELLE MAESTRANZE EDILI ED AFFINI DI VENEZIA E PROVINCIA Via Adige, Mestre (Venezia) Tel. 041/ Fax 041/ cformazione@tin.it Fac-simile di una richiesta di informazioni a Risponde... REV Nome... Cognome... Impresa/Ditta... Professione: Imprenditore Ufficio Tecnico RSPP o RLS Responsabile cantiere Operaio Argomento: Previdenza e Assistenza Sicurezza Formazione La mia domanda è:

4 REV_02_ :34 Pagina 4 Cassa Edile Veneziana 4 Circolare D.U.R.C. In questo numero della rivista pubblichiamo integralmente la circolare ministeriale del 12 luglio 2005, diramata a cura della Commissione Nazionale Paritetica delle Casse Edili il 27 delle stesso mese. Si precisa che il Documento Unico di Regolarità Contributiva, puntualmente descritto nella circolare, non è ad oggi ottenibile con le modalità indicate poiché non è ancora operativo il collegamento telematico fra gli enti preposti. Dovrà, inoltre, essere svolto un periodo di formazione del personale incaricato. I principi enunciati hanno fin d ora la piena vigenza ma per ottenere il DURC necessiterà attendere il concretizzarsi delle condizioni sopra descritte. Pertanto, in attesa di ulteriori istruzioni, la Cassa Edile di Venezia continuerà a rilasciare la certificazione di regolarità di propria competenza con le consuete modalità. Oggetto: Rilascio del Documento Unico di Regolarità Contributiva in Edilizia INPS-INAIL-Casse Edili. Testo congiunto approvato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con nota prot. n.230/segr. del 12 luglio Quadro Normativo Decreto Legislativo n.276/2003; Legge n.266/2002; Legge n.109/1994 e successive modifiche ed integrazioni; Decreto Legislativo n.157/1995 e successive modifiche ed integrazioni; Decreto Legislativo n.358/1992 e successive modifiche ed integrazioni; Decreto del Presidente della Repubblica n.554/1999 e successive modifiche ed integrazioni; Decreto del Presidente della Repubblica n.34/2000 e successive modifiche ed integrazioni; Decreto del Presidente della Repubblica n.445/2000 e successive modifiche ed integrazioni; Decreto Legislativo n.196/ PREMESSA La Legge n.266/2002 ed il Decreto Legislativo n.276/2003 hanno stabilito che INPS, INAIL e Casse Edili stipulino convenzioni al fine del rilascio di un Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC). Per Documento Unico di Regolarità Contributiva deve intendersi il certificato che, sulla base di un unica richiesta, attesti contestualmente la regolarità di un impresa per quanto concerne gli adempimenti INPS, INAIL e Cassa Edile verificati sulla base della rispettiva normativa di riferimento (cfr. requisiti regolarità ). Il DURC rappresenta un utile strumento per l osservazione delle dinamiche del lavoro ed una nuova forma di contrasto al lavoro sommerso e consente il monitoraggio dei dati e delle attività delle imprese affidatarie di appalti, anche ai fini della creazione di un apposita banca-dati utile per ostacolare la concorrenza sleale nella partecipazione alle gare. In attuazione della citata normativa, in data 3 dicembre 2003 è stata stipulata una prima convenzione tra Inps e Inail e, successivamente, in occasione dell ampliamento dell oggetto del DURC ai lavori privati, in data 15 aprile 2004, è stata sottoscritta una seconda convenzione tra Inps, Inail e Casse Edili che ha regolamentato, in particolare, il settore dei lavori in edilizia. Tali convenzioni, che trovano attuazione nella presente Circolare, hanno, tra gli altri, l obiettivo di ricondurre ad uniformità le varie iniziative avviate sul territorio in via sperimentale. 2. AMBITO DI APPLICAZIONE DEL D.U.R.C. A) Oggetto La regolarità contributiva oggetto del DURC riguarda tutti gli appalti pubblici nonché i lavori privati in edilizia soggetti al rilascio di concessione ovvero a denuncia inizio attività (DIA). La definizione di appalto pubblico deve essere ampiamente intesa, dovendo ricomprendersi non solo gli appalti di lavori pubblici in senso stretto 1, ma anche gli appalti di servizi e forniture 2. La sfera di operatività è altresì ampliata ed estesa anche alla gestione di servizi ed attività pubbliche in convenzione o concessione. Il DURC potrà poi essere utilizzato ai fini del rilascio dell attestazione SOA e dell iscrizione all Albo dei Fornitori nonché in tutti i casi in cui sia necessario ai fini dell assegnazione di agevolazioni, finanziamenti e sovvenzioni. In questa circolare verranno rese indicazioni sulle problematiche relative all edilizia sia con riguardo ai lavori pubblici che a quelli privati. B) Richiedenti il DURC Sulla base delle disposizioni in esame, richiedente principale del Documento Unico è l impresa, anche attraverso i consulenti del lavoro e le associazioni di categoria provviste di delega (cd. intermediari). Sono soggetti richiedenti del DURC anche le Pubbliche Amministrazioni appaltanti, gli Enti privati a rilevanza pubblica appaltanti e le SOA 3. C) Rilascio del DURC Ai fini del rilascio del DURC si specifica quanto segue: I) Appalti pubblici: Al momento della partecipazione alla gara pubblica e fino all aggiudicazione, l impresa può dichiarare l assolvimento degli obblighi contributivi 4. Per la verifica di tali dichiarazioni dovrà essere rilasciata la regolarità contributiva sulla base dei requisiti elencati al punto 3. Per gli appalti/subappalti di lavori pubblici in edilizia la certificazione di regolarità contributiva dovrà essere altresì rilasciata: per la verifica della dichiarazione; per l aggiudicazione dell appalto, ove pretesa; per la stipula del contratto; per il pagamento degli stati di avanzamento lavori; per il collaudo e il pagamento del saldo finale. L adempimento previsto dall art. 9, comma 2, del D.P.C.M. 10 gennaio 1991 n. 55 può essere assolto mediante presentazione del DURC alle scadenze previste. Il Direttore dei lavori ha tuttavia facoltà di richiedere il DURC in sede di emissione dei certificati di pagamento per gli stati di avanzamento lavori e il saldo finale.

5 REV_02_ :34 Pagina 5 Cassa Edile Veneziana 5 II) Lavori privati in edilizia: prima dell inizio dei lavori oggetto di concessione o di denuncia di inizio attività. III) Attestazione SOA: prima dell inoltro della relativa istanza agli organismi preposti al rilascio. 3. REQUISITI REGOLARITA A) Requisiti generali L INPS, l INAIL e la Cassa Edile sono tenuti a verificare la regolarità dell impresa sulla base della rispettiva normativa di riferimento. Per regolarità contributiva deve intendersi la correntezza nei pagamenti e negli adempimenti previdenziali, assistenziali ed assicurativi nonché di tutti gli altri obblighi previsti dalla normativa vigente riferita all intera situazione aziendale (salvo quanto previsto per le Casse Edili nel successivo punto III), rilevati alla data indicata nella richiesta e, ove questa manchi, alla data di redazione del certificato, purché nei termini stabiliti per il rilascio o per la formazione del silenzio assenso. In particolare, per la verifica della dichiarazione, è necessario che la regolarità sussista alla data in cui l azienda ha dichiarato la propria situazione, essendo irrilevanti eventuali regolarizzazioni avvenute successivamente. Il riferimento all intera situazione aziendale è da ricondursi all unicità del rapporto assicurativo e previdenziale instaurato tra l impresa e gli enti al quale vanno riferiti tutti gli adempimenti connessi, nonché alla finalità propria delle recenti disposizioni dirette a consentire l accesso agli appalti solo alle imprese qualificate. In particolare, la regolarità contributiva si può considerare acquisita: I) Ai fini INPS, quando ricorrono le seguenti condizioni: che sussista la correntezza degli adempimenti mensili o, comunque, periodici; che si accerti che i versamenti effettuati corrispondano all importo del saldo denunciato entro il termine, a tal fine determinato, dell ultimo giorno del mese successivo a quello di riferimento; che non esistano inadempienze in atto; che non esistano note di rettifica notificate, non contestate e non pagate. L impresa è altresì regolare quando: vi sia richiesta di rateazione per la quale la Struttura periferica competente abbia espresso parere favorevole motivato; vi siano sospensioni dei pagamenti a seguito di disposizioni legislative (es. calamità naturali); sia stata inoltrata istanza di compensazione per la quale sia stato documentato il credito; vi siano crediti iscritti a ruolo per i quali sia stata disposta la sospensione della cartella in via amministrativa o in seguito a ricorso giudiziario. Va infine precisato che, relativamente ai crediti non ancora iscritti a ruolo: in pendenza di contenzioso amministrativo, la regolarità potrà essere dichiarata unicamente qualora il ricorso verta su questioni controverse o interpretative, sia adeguatamente motivato e non sia manifestamente presentato a scopi dilatori o pretestuosi; in pendenza di contenzioso giudiziario, la regolarità potrà essere dichiarata, in considerazione della disposizione contenuta nell art. 24 del D.lgs n. 46, secondo la quale l accertamento effettuato dall ufficio ed impugnato dinanzi all autorità giudiziaria consente l iscrizione a ruolo solo in presenza di un provvedimento esecutivo del giudice. Per la regolarità INPS di ditte con posizioni in più province e non autorizzate all accentramento degli adempimenti contributivi,dovranno essere tempestivamente attivati i necessari contatti tra le strutture territoriali competenti per la verifica di ogni singola posizione contributiva. II) Ai fini INAIL, l azienda è regolare quando: risulta titolare di codice cliente con PAT attive; ha regolarmente dichiarato le retribuzioni imponibili in misura congrua rispetto ai lavori svolti ed alla dimensione aziendale; ha versato quanto dovuto per premi ed accessori. L impresa è altresì da intendersi regolare quando: il rischio assicurato corrisponde, per natura ed entità, a quello proprio dell appalto; vi sia richiesta di rateazione accolta favorevolmente dal responsabile della struttura ovvero, nel caso di competenza superiore, sia stato dallo stesso responsabile inoltrato motivato parere favorevole; vi siano sospensioni dei pagamenti previste da disposizioni legislative (es. calamità naturali, condoni, emersione) ovvero da norme speciali (es. art. 45, comma 2, del DPR 30 giugno 1965 n. 1124); siano state effettuate compensazioni su modello di pagamento unificato F24, ovvero la struttura verifichi che l azienda è creditrice di importi a qualsiasi altro titolo compensabili; vi siano crediti iscritti a ruolo per i quali sia stata disposta la sospensione della cartella in via amministrativa o a seguito di ricorso giudiziario. Va infine precisato che, relativamente ai crediti non ancora iscritti a ruolo: in pendenza di contenzioso amministrativo, la regolarità potrà essere dichiarata unicamente qualora il ricorso verta su questioni controverse o interpretative, sia adeguatamente motivato e non sia manifestamente presentato a scopi dilatori o pretestuosi; in pendenza di contenzioso giudiziario, la regolarità potrà essere dichiarata, in considerazione della disposizione contenuta nell art. 24 del D.lgs n. 46, secondo la quale l accertamento effettuato dall ufficio ed impugnato dinanzi all autorità giudiziaria consente l iscrizione a ruolo solo in presenza di un provvedimento esecutivo del giudice. III) Ai fini della Cassa Edile: la posizione di regolarità contributiva dell impresa è verificata dalla Cassa Edile ove ha sede l impresa per l insieme dei cantieri attivi e degli operai occupati nel territorio di competenza della Cassa stessa; la Cassa Edile emette il certificato di regolarità contributiva a condizione che la verifica di cui sopra abbia dato esito positivo e la Cassa medesima abbia verificato a livello nazionale che l impresa non sia tra quelle segnalate come irregolari; ogni Cassa Edile è tenuta a fornire mensilmente all apposita banca dati nazionale di settore l elenco delle imprese non in regola e ad aggiornare tale elenco con la medesima cadenza; alla banca dati nazionale è affidato il compito di tenere l elenco delle imprese non in regola e di rispondere tempestivamente alle richieste di verifica della regolarità delle imprese;

6 REV_02_ :34 Pagina 6 Cassa Edile Veneziana 6 l impresa si considera in regola quando ha versato i contributi e gli accantonamenti dovuti, compresi quelli relativi all ultimo mese per il quale è scaduto l obbligo di versamento all atto della richiesta di certificazione; condizione per la regolarità dell impresa, anche ai fini del successivo punto, è che la stessa dichiari nella denuncia alla Cassa Edile, per ciascun operaio, un numero di ore lavorate e non (specificando le causali di assenza), non inferiore a quello contrattuale; per i lavori pubblici la certificazione di regolarità contributiva in occasione dello stato di avanzamento dei lavori (SAL) o dello stato finale è rilasciata a norma di legge dalla Cassa Edile competente per territorio per il periodo e per il cantiere per il quale è effettuata la richiesta di certificazione; a tal fine è necessario che l impresa inserisca nella denuncia mensile l elenco completo dei cantieri attivi, indicando per ciascun lavoratore il singolo cantiere in cui è occupato; il rilascio della certificazione di regolarità contributiva ai sensi dell art. 9 comma 76 Legge n. 415/1998 può essere effettuato esclusivamente dalle Casse Edili regolarmente costituite a iniziativa di una o più associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro che siano, per ciascuna parte, comparativamente più rappresentative nell ambito del settore edile. B) Subappalto Nel caso specifico del subappalto, l impresa subappaltatrice deve possedere, ai fini della regolarità contributiva, i medesimi requisiti generali e speciali di qualificazione previsti per l impresa appaltatrice e, pertanto, il certificato dovrà essere rilasciato sull intera situazione aziendale osservando i criteri sopra esposti 5. Nel caso di subappalto, l impossibilità di dichiarare la propria regolarità per l impresa subappaltatrice discende dalla natura privatistica del rapporto (appaltatrice-subappaltatrice) nonché da oggettive esigenze di rigore e di interesse pubblico. Nel caso di subappalto, l impossibilità di dichiarare la propria regolarità per l impresa subappaltatrice discende dalla natura privatistica del rapporto (appaltatrice-subappaltatrice) nonché da oggettive esigenze di rigore e di interesse pubblico. 4. PROCEDIMENTO DURC Per la richiesta del DURC è stato elaborato un apposito modulo unificato che andrà compilato (secondo le istruzioni ad esso allegate) in base alla tipologia della richiesta. Il modulo sarà disponibile on-line (nei siti di seguito elencati) e potrà essere scaricato ovvero compilato direttamente per l inoltro in via telematica 6 ; lo stesso sarà, altresì, disponibile in forma cartacea presso ogni Struttura Territoriale degli Enti convenzionati in caso di presentazione della richiesta per le vie tradizionali. A) Modalità di richiesta Il Documento Unico potrà essere richiesto, alternativamente, in via telematica (modalità principale) ovvero allo Sportello Unico costituito presso le Casse Edili. Deputata a rilasciare il DURC è la Cassa Edile competente per territorio. In particolare, le Stazioni Appaltanti e gli Enti privati a rilevanza pubblica appaltanti dovranno richiedere il DURC esclusivamente per via telematica. La richiesta per via telematica potrà essere effettuata accedendo alternativamente a: Portale orizzontale ( per aziende, intermediari, Stazioni Appaltanti ed Enti a rilevanza pubblica; Portale verticale INAIL ( per aziende ed intermediari; Portale verticale INPS ( per aziende ed intermediari; Portale verticale Casse Edili (in corso di realizzazione). In caso di accesso tramite Portale INPS o Portale INAIL, l utente (azienda o intermediario), per la necessaria identificazione, deve utilizzare i codici di accesso già rilasciati dai rispettivi Enti per la fruizione dei servizi on-line (INAIL: codici di accesso ai servizi di Punto Cliente; INPS: codice fiscale e P.I.N.). In caso di richiesta avanzata per il tramite del consulente e/o associazione di categoria, ai soli fini del rilascio del Documento Unico, il riconoscimento, da parte di uno degli Enti convenzionati della validità della delega e dell autorizzazione ad accedere, è esteso anche agli altri Enti. In caso di accesso tramite il Portale telematico Sportello Unico Previdenziale verranno rilasciati alle altre tipologie di utenti (diversi da aziende ed intermediari) appositi codici di accesso. Il modulo per la richiesta del DURC viene visualizzato e compilato a video dall utente che inserisce i dati utilizzando la procedura informatica relativa allo specifico servizio ed inoltra la richiesta stessa attraverso il canale telematico. La procedura, in seguito ad una automatica verifica formale delle informazioni inserite, attesta l inoltro della richiesta del DURC e comunica l assegnazione del C.I.P. (codice identificativo pratica). Il CIP, che individua lo specifico appalto e viene rilasciato solo ad inoltro della prima richiesta, dovrà essere indicato per ogni richiesta, relativa allo stesso appalto, successiva alla prima. In alternativa alla via telematica, l utente (azienda o intermediario) può rivolgersi presso lo Sportello Unico costituito presso le Casse Edili identificandosi secondo le consuete modalità ovvero inoltrando la richiesta tramite posta. Il ricevente dovrà provvedere in prima battuta alla verifica della completezza formale della stessa (compilazione di tutti i campi del modulo previsti dalla procedura come obbligatori ). Qualora venisse riscontrata la mancanza di alcuni dati, il ricevente dovrà provvedere a richiedere all utente le informazioni omesse, assegnandogli il termine di 10 giorni, con la specifica che, scaduto inutilmente lo stesso, la domanda si riterrà non ammissibile. L operatore ricevente inserisce in procedura le informazioni prelevandole dal modulo di richiesta, inoltra la stessa attraverso il canale telematico e rilascia all utente l attestazione, contenente anche il C.I.P., prodotta dalla procedura dell avvenuto inoltro della richiesta. Inseriti i dati in procedura, la richiesta del DURC è immediatamente disponibile per la trattazione (istruttoria e validazione da parte di ciascuno degli Enti convenzionati). B) Modalità di rilascio Il DURC dovrà essere rilasciato sulla base degli atti che esistono presso le Strutture rilevati alla data indicata nella richiesta e, ove questa manchi, alla data di redazione del certificato, purché nei termini stabiliti per il rilascio o per la formazione del silenzio assenso. Il funzionario di ciascuna struttura competente, in possesso delle informazioni relative alla richiesta, effettua l istruttoria di propria competenza per accertare la regolarità contributiva della ditta.

7 REV_02_ :34 Pagina 7 Cassa Edile Veneziana 7 Nell ipotesi di temporanea indisponibilità degli atti necessari (che può verificarsi, ad esempio, nel caso di operazioni di data recente non ancora acquisite in archivio), e comunque in tutti i casi in cui sia ritenuto necessario, la verifica dello stato di aggiornamento degli adempimenti può essere effettuata richiedendo alla ditta le quietanze dei versamenti (es. modello F24) o altra documentazione ritenuta utile, assegnando alla stessa il termine di dieci giorni per la presentazione di quanto richiesto. Decorso inutilmente tale termine di dieci giorni, l Ente che ha richiesto l integrazione della documentazione si pronuncerà sulla base delle informazioni in suo possesso. La richiesta di documentazione, utile ai fini istruttori, sospende il termine di rilascio del DURC. L esito dell istruttoria, operata separatamente da ciascuno degli Enti, e sottoposto alla validazione del funzionario responsabile del provvedimento, viene poi inserito nella specifica procedura informatica al fine di certificare la regolarità/irregolarità per la parte di propria spettanza. C) Tempi di rilascio La Cassa Edile competente per territorio provvede all emissione del Documento Unico concernente la posizione contributiva dell impresa presso di sé ed attesta quanto acquisito dagli altri Enti. Il DURC verrà prodotto dal sistema solo nel momento in cui tutti gli Enti avranno inserito in procedura l esito dell istruttoria e, comunque, entro trenta giorni (calcolati dalla data di protocollazione della richiesta al netto dell eventuale sospensione a fini istruttori cfr. modalità di rilascio ). Qualora anche uno solo degli Enti dovesse dichiarare l impresa irregolare, verrà rilasciato un Documento Unico attestante la non regolarità dell impresa. Nel caso in cui decorra il termine dei trenta giorni senza pronuncia da parte di INPS o INAIL, scatterà relativamente alla regolarità nei confronti di tali Enti la procedura del silenzio-assenso (che non può essere estesa alle Casse Edili stante la natura privata di tali Organismi). Pertanto, allorché uno o entrambi gli Enti suddetti non si sia pronunciato in tempo utile, il responsabile del procedimento della Cassa Edile competente dovrà comunque emettere il DURC entro trenta giorni sulla base della verifica effettuata anche solo da uno degli Enti che hanno espresso il proprio giudizio di regolarità/irregolarità. Il responsabile del procedimento dovrà sempre verificare, prima del rilascio, che non vi sia in atto una sospensione a fini istruttori. Il DURC, stampato in duplice originale (uno per il richiedente ed uno da tenere agli atti) sarà firmato dal responsabile dell iter procedimentale e trasmesso al richiedente utilizzando il canale postale (con raccomandata A/R) 7. Nel caso in cui il richiedente sia diverso dall impresa, copia del certificato dovrà essere comunque inviata a quest ultima. D) Periodo di validità Considerato il termine mensile previsto per i versamenti dei contributi all INPS, le dichiarazioni di regolarità emesse ai sensi dell art. 86, comma 10, del decreto legislativo n. 276/2003, limitatamente ai lavori privati in edilizia, sono valide per un periodo di un mese dalla data di rilascio. L utilizzo della dichiarazione di regolarità, non più rispondente a verità, equivale ad uso di atto falso ed è punito ai sensi del codice penale. Resta ferma la facoltà degli enti accertatori di verificare il permanere delle condizioni di regolarità anche durante il citato periodo di validità. 5. PRECISAZIONI Presso qualsiasi Struttura Territoriale degli Enti convenzionati potrà essere richiesta una Ristampa del DURC, la quale verrà rilasciata solo successivamente all emissione del DURC originale da parte della Struttura competente. L utente, attraverso il C.I.P., potrà verificare in qualunque momento lo stato di avanzamento della propria pratica, sia accedendo in modalità di consultazione alla specifica procedura informatica, sia richiedendo ad una qualunque Struttura Territoriale degli Enti di effettuare tale controllo. Ove successivamente al rilascio del DURC dovessero emergere circostanze tali da modificare sostanzialmente la situazione di regolarità già attestata, la Struttura dovrà darne immediata comunicazione al richiedente e, per opportuna conoscenza, alla Stazione Appaltante, assumendo nel contempo le necessarie iniziative per il recupero di quanto dovuto. Non avendo il DURC effetti liberatori per l impresa, rimarrà impregiudicata l azione per l accertamento ed il recupero di eventuali somme che dovessero successivamente risultare dovute. Si rammenta che per i lavori privati in edilizia la mancata regolarità contributiva sospende l efficacia del titolo abilitativo per cui si è richiesto il DURC (concessione e/o DIA). Per l INAIL, si fa presente che il modulo di richiesta del DURC potrà essere utilizzato anche per effettuare contestualmente a tale richiesta la denuncia di nuovo lavoro. Ogni Ente è responsabile, per la parte di propria competenza, della correttezza dei contenuti delle singole attestazioni, che confermano o non confermano la regolarità dell impresa. Le Strutture dovranno porre in essere ogni iniziativa utile ad evitare il perfezionarsi del silenzio-assenso. Al fine di dare piena attuazione alla convenzione, si raccomanda a tutte le Strutture di adeguare la propria organizzazione alle attuali esigenze, attenendosi scrupolosamente alle nuove disposizioni. 1 Legge n.109/1994 e successive modifiche ed integrazioni. 2 Decreti Legislativi n.358/1992 e n.157/1995 e successivi. 3 Società di attestazione e qualificazione delle aziende con il compito istituzionale di accertare ed attestare l esistenza, nei soggetti esecutori di lavori pubblici, dei necessari elementi di qualificazione, tra cui quello della regolarità contributiva (art.8 co.3 Legge n.109/1994). 4 Art. 46, comma 1, lettera p) e art.77 bis del Decreto del Presidente della Repubblica n. 445/2000 così come modificato dall art. 15 della Legge n.3/ Autorizzazione al subappalto ex art.18 Legge n.55/ In attesa di definizione delle procedure di accreditamento ai servizi telematici, i soggetti richiedenti diversi dalle imprese non ancora in possesso delle relative chiavi di accesso potranno rivolgersi esclusivamente allo Sportello fisico. 7 Nel caso in cui richiedente sia l impresa, l indirizzo cui inoltrare il DURC sarà quello della sede legale ovvero della sede operativa indicate dall impresa stessa al momento della richiesta.

8 REV_02_ :34 Pagina 8 Cassa Edile Veneziana 8 Domanda di assegno scolastico o rimborso tasse universitarie per l anno La domanda, corredata di tutta la documentazione richiesta, deve essere presentata nei termini stabiliti e cioè DOPO IL 1 OTTOBRE 2005 E NON OLTRE IL 31 OTTOBRE 2005

9 REV_02_ :34 Pagina 9 Cassa Edile Veneziana 9

10 REV_02_ :34 Pagina 10 CPT Veneziana 10 IVª Conferenza Nazionale CNCPT Palazzo dei Normanni - Palermo 1 luglio 2005 Occasione anche quest anno per verificare le iniziative e i programmi annunciati nel precedente evento (Genova 2004), la Commissione Nazionale dei Comitati Paritetici Territoriali, organo nazionale per il coordinamento delle attività locali, ha presentato un rapporto che illustra la conoscenza del sistema CPT iniziato con gli incontri regionali del 2004 indirizzati alla struttura tecnica degli enti. La CNCPT ha inteso riprendere quel percorso estendendo l approfondimento alle presidenze e consiglieri dei vari consigli di amministrazione in quanto gestori politici degli enti. Di seguito pubblichiamo parte del resoconto utile per capire quanto il sistema edilizio (cassa industria) produce ma quanto in alcune sue parti risulti essere ancora parcellizzato. Quadro di riferimento: i dati emersi dagli incontri Dalla ricognizione sono emersi dati conoscitivi del sistema dei CPT estremamente significativi riguardanti le problematiche nodali da affrontare per far crescere il sistema e renderlo più capace di affrontare le sfide che i mutamenti strutturali e organizzativi posti dal mondo della produzione e dalle modifiche inserite nella organizzazione delle competenze dello stato. La strutturazione dei CPT Agli incontri hanno partecipato circa l 80% dei CPT istituiti, 77 CPT su un totale di 99 esistenti. Non hanno risposto all invito all incontro 22 CPT; Gli enti effettivamente funzionanti sono 65 mentre 12 non sono ancora operativi. A questi ultimi probabilmente devono aggiungersi una buona parte di quelli che nonostante ripetute sollecitazioni non hanno partecipato agli incontri; Gli enti autonomi sono 55 mentre quelli unificati sono 22. Complessivamente gli enti unificati sono 27 ma 5 CPT non hanno partecipato agli incontri; Le risorse finanziare del sistema CPT attraverso il contributo contrattuale definito nell integrativo provinciale corrispondono complessivamente a l anno. Di questo importo riguardano enti autonomi e gli enti unificati; Con riferimento alle risorse finanziarie degli enti autonomi pari a ben sono assegnati a soli 8 CPT mentre gli altri 47 CPT hanno circa In pratica gli 8 CPT hanno una media di finanziamento annuo pari a circa contro unamedia di per i restanti 47 CPT. Gli enti unificati possono invece contare su un finanziamento medio annuo pari a annui; Il totale del personale utilizzato per la gestione delle attività è pari a 262 addetti di cui 181 operante negli enti autonomi (118 assunti e 63 a collaborazione professionale) e 81 operanti negli enti unificati (54 sono assunti e 27 a prestazione professionale); Gli RLST istituiti sono complessivamente 152. L operatività dei CPT Complessivamente il sistema ha erogato circa visite nei cantieri, di cui sono state fatte dagli enti autonomi e dagli enti unificati. C è da rilevare tuttavia che circa l 88% delle visite totali sono erogate dai CPT di sole 8 regioni (Piemonte, Lombardia, Triveneto, Lazio, Marche, Campania); 7 regioni non hanno ancora avviato questa attività e nel resto delle regioni le visite sono molto limitate. L erogazione della formazione presenta tre tipologie di soluzioni fermo restando che è quasi competenza esclusiva dei CPT l informazione e formazione in cantiere attraverso le conferenze di cantiere o formazione frontale: I. tutta la formazione sia per la sicurezza (decreti 626 e 494) sia quella inserita nei corsi di professionalizzazione, viene erogata dalla scuola edile; 2. tutta la formazione prevista dai decreti 626 e 494 viene erogata direttamente dal CPT; 3. la formazione 626 e 494 e i moduli relativi alla sicurezza inseriti nei corsi di professionalizzazione, vengono erogati dalla scuola edile con la partecipazione dei tecnici del CPT alla definizione del programmi didattici, e alla docenza. Con riferimento all attività di formazione, la stessa è svolta direttamente da 32 i CPT, 23 sono le scuole edili e 22 gli enti unificati. Le regioni in cui è più diffusa la gestione diretta della formazione da parte dei CPT sono la Lombardia, la Campania la Sicilia e la Sardegna. La sorveglia sanitaria è erogata in 18 CPT. Coordinamento Regionale e ipotesi di raccordo con la CNCPT L orientamento generale espresso dai CPT è quello della necessità di costituire una forma di coordinamento regionale per interfacciarsi con la Regione divenuta, dopo il cambiamento dell articolo V della Costituzione, soggetto con podestà legislativa sui temi dell igiene e sicurezza. Due sono le motivazioni più frequenti: - la prima, tutta interna al sistema, è la forte esigenza e necessità di avere tramite il coordinamento momenti istituzionalizzati di socializzazione e omogeneizzazione delle esperienze, di individuazione delle soluzioni a problemi gestionali e tecnici e di razionalizzazione delle risorse economiche ed umane nella realizzazione di ricerche, produzioni di materiali, aspetti gestionali;

11 REV_02_ :34 Pagina 11 CPT Veneziana 11 - la seconda, presentarsi al tavolo della Regione con un interlocutore unico in rappresentanza di tutti i CPT territoriali, esigenza espressa spesso dalla stessa Regione, per intavolare accordi, convenzioni e raccordi organici capaci di intercettare eventualmente anche risorse e finanziamenti per incrementare la propria attività statutaria. Molte sono le esperienze di CPT a livello territoriale che sono andate in questa direzione e che, vedi la gestione delle grandi opere, hanno dato visibilità, credito e risorse ai CPT. Rispetto ad alcune perplessità emerse negli incontri da parte di alcuni CPT su eventuali costi aggiuntivi da caricare al sistema per il finanziamento del coordinamento, la soluzione che ha ricevuto la quasi unanime approvazione è stata quella di un coordinamento leggero e flessibile senza appesantimenti strutturali che possano comportare costi aggiuntivi. Il modello della Campania, costituito da un coordinamento fatto da un direttore a rotazione annuale, sembra ricevere il gradimento quasi universale. Le aspettative nei confronti della CNCPT Dagli incontri è emersa una forte e generalizzata aspettativa e richiesta di coordinamento, indirizzo e supporto da parte dei CPT nei confronti della Commissione nazionale. La spinta alla creazione del sistema a rete è sentita come passo indispensabile per razionalizzare le risorse, consentire di operare su indirizzi comuni parlando lo stesso linguaggio e garantire servizi di qualità ed uniformi al settore. E diffusamente sentita, inoltre, la necessità di dotarsi ed attivare forme di collaborazione ed interrelazione a livello interprovinciale e regionale, con forme snelle e senza appesantimenti strutturali ed economici per adeguarsi al decentramento alle Regioni della competenza in materia di sicurezza. Il problema del coordinamento regionale acquista una particolare rilevanza all interno del sistema e necessita di uno specifico approfondimento in relazione alla presenza di enti unificati (CPT e scuole edile). Le indicazioni emerse negli incontri sono diverse e molto articolate. Di fondo affiora una diffusa e generalizzata esigenza di avere un punto di riferimento nazionale che possa razionalizzare e potenziare il sistema dei CPT. L esigenza di coordinamento richiesta viene articolata su alcuni punti e filoni principali significativi: 1. Definizione di linee di indirizzo funzionali ed orientamenti organizzativi per il sistema attraverso l individuazione di una matrice comune. Tale azione di coordinamento richiesto si riferisce a: - Orientamenti organizzativi sugli enti unificati; - Fornire standard minimi, linee guida condivise, indirizzi e riferimenti certi ed efficaci ai CPT orientati alla

12 REV_02_ :34 Pagina 12 CPT Veneziana 12 qualità e uniformità dei servizi erogati dal sistema (visite nei cantieri, informazione, formazione, prodotti di supporto tecnico, programmi didattici, ecc.); - Definire modalità organizzative, chiarezza nelle competenze e nella forma di organizzazione del bilancio e nella definizione delle competenze nella formazione tra scuola edile e CPT negli enti unificati; - Indirizzi sulle competenze riguardanti la formazione per la sicurezza tra CPT e Scuola edile fornendo le possibili modalità operative in funzione delle diverse condizioni presenti a livello territoriale; - Viene richiesta che le indicazioni, gli orientamenti e gli indirizzi emanati dalla CNCPT oltre ad essere più leggibili, certi e visibili, abbiano una valenza di indirizzo forte e siano maggiormente vincolanti per i CPT del sistema. 2. Organizzazione e sviluppo di flussi informativi verso e dal sistema dei CPT. In tale ambito gli aspetti più diffusamente emersi riguardano: - La socializzazione delle risultanze ed i problemi emersi dagli incontri regionali con i CPT; - La socializzazione e la messa a disposizione dei CPT delle risultanze condivise prodotte dal lavoro dei gruppi; - L informazione sulla normativa esistente, sulle novità normative e sulle modalità corrette di interpretazione della legislazione; - Predisporre sul sito internet della CNCPT le informazioni riguardanti pubblicazioni, materiali, studi e ricerche creando un abaco di tutti materiali tecnici e didattici prodotti dal sistema; - Raccogliere e diffondere le esperienze più significative e avanzate realizzate dal sistema; - Raccogliere e diffondere gli accordi con i vari enti, stazioni appaltanti, istituzioni con maggiore valenza e più significative in generale e per la gestione delle grandi opere in particolare; - Fornire supporto, assistenza e informazione nella fase di partenza operativa di nuovi CPT; - Azione di coordinamento nella raccolta e diffusione dei modelli degli accordi realizzati per la gestione delle grandi opere; - Creazione banche dati nazionali sulla normativa, ecc. - Costituire un riferimento certo e costante rispetto ai problemi normativi e gestionali per il sistema dei CPT; - Fornire informazioni sulle normative anche regionali e sui finanziamenti disponibili e le relative modalità di acquisizione. 3. Azione di supporto e razionalizzazione attraverso la produzione e fornitura al sistema di prodotti e strumenti per la gestione delle attività dei CPT: - Predisposizione di un software per la gestione delle funzioni proprie e correntemente svolte da parte dei CPT. Tale strumento dovrebbe consentire di gestire e monitorare in modo uniforme i dati riguardanti essenzialmente le visite di consulenza nei cantieri, la formazione erogata ed eventualmente le visite mediche della sorveglianza sanitaria; - Produzione di progetti didattici formalizzati per la gestione uniforme delle attività formative ed informative comunque realizzate; - Produzione di materiali tecnici di supporto da realizzare con la collaborazione ed il concorso operativo dei CPT. 4. Organizzazione di momenti di approfondimento su tematiche sia generali che inerenti aspetti tecnici ed organizzativi, che veda coinvolta anche la parte politica di gestione degli enti attraverso la organizzazione di iniziative di aggiornamento tecnico ed organizzativo. In tale ambito rientrano: - Strutturazione ed organizzazione operativa di corsi per la formazione di ingresso e continua dei tecnici dei CPT; - Organizzazione e gestione di iniziative di approfondimento tecnico su tematiche specifiche rivolte all interno del sistema come momento di aggiornamento ed omogeneizzazione degli operatori tecnici dei CPT; - Organizzazione di incontri di approfondimento su tematiche sia tecniche che organizzative inerenti la gestione degli enti (ambiguità e sovrapposizione nella gestione della formazione per la sicurezza, la necessità dell accreditamento per la formazione, chiarire Part. 22 della 626, ecc.) e che riguardano anche i rapporti con soggetti esterni; - Organizzare periodicamente incontri regionali estesi alla partecipazione delle presidenze e della parte tecnica dei CPT per stimolare continuamente momenti di confronto e di socializzazione. Azione di stimolo e di organizzazione di incontri tra CPT territoriali - Operare per la creazione di una forte integrazione tra i tre enti paritetici di settore sia a livello nazionale che provinciale, sia attraverso la creazione di banche dati nazionali, sia attraverso la costituzione di gruppi di lavoro misti su tematiche specifiche.

13 REV_02_ :34 Pagina 13 CPT Veneziana 13 Calendario dei corsi di formazione per maestranze gennaio - giugno 2006 CORSO DATA LOCALITÀ N maestranze da iscrivere 10 e 17 Gennaio VENEZIA e 31 Gennaio JESOLO... 7 e 14 Febbraio MESTRE e 28 Febbraio CHIOGGIA... 2 e 9 Marzo PORTOGRUARO e 21 Marzo VENEZIA... 4 e 11 Aprile S. DONA DI PIAVE... 2 e 9 Maggio MESTRE e 23 Maggio SALZANO... Indicare le località e le date scelte barrando le caselle relative. Indicare il numero delle maestranze che partecipano ai corsi. Da inviare compilato al fax n oppure info@cptvenezia.org e verificare la disponibilità dei posti per ogni sede programmata. È possibile iscriversi visitando il sito del CPT di Venezia Ragione Sociale... Sede... Data... Timbro e firma...

14 REV_02_ :34 Pagina 14 CPT Veneziana 14 news news news news news news news news news news news news news new 1 Si avvertono le imprese, i Rappresentanti dei Lavoratori della Sicurezza e i lavoratori che i Tecnici del C.P.T. di Venezia stanno proseguendo nella loro attività di Assistenza in Cantiere. E doveroso ricordare che al termine della visita i tecnici espongono all ingresso del cantiere il cartello OK obiettivo CANTIERE SICURO. Si ricorda che il cartello esposto non significa che il cantiere è sicuro e nulla è stato riscontrato, ma evidenzia solamente il passaggio dei Tecnici Incaricati. Si ricorda che i nostri Tecnici rimangono ampiamente disponibili ad incontrarvi ogni qualvolta lo richiediate presso i siti dei vostri cantieri relativamente ad esigenze specifiche di sicurezza. 2 E stato siglato, il giorno 14 marzo 2005, il Protocollo d intesa per la realizzazione dei lavori volti all esecuzione della Autostrada A4-Variante di Mestre- Passante Autostradale tra Società di progetto Passante di Mestre S.C.P.A. e le Organizzazioni Sindacali (FeNEAL UIL- FILCA CISL-FILLEA CGIL) nazionali, regionali e territoriali. Nota la grande rilevanza dell opera da realizzare, considerata la tempistica come elemento fondamentale dell opera, sia per la produttività che per l aspetto tecnico-organizzativo, il protocollo prevede a livello territoriale, tra le altre decisioni, di coinvolgere per una verifica delle problematiche gli Enti Bilaterali Contrattuali relativamente le materie trattate. Il C.P.T. diventa quindi riferimento per la Sicurezza e la Prevenzione, in quanto punto qualificante e irrinunciabile dell organizzazione del lavoro. 3 Il giorno 27 luglio 2005 la C.O.MES. S.c.r.l., in qualità di impresa realizzatrice dell opera civile del nuovo Ospedale di Mestre, e le organizzazioni Sindacali territoriali della Provincia di Venezia hanno siglato il Verbale d intesa con il quale riconoscono al C.P.T. di Venezia e ai loro tecnici, in materia di Sicurezza-Igiene e Tutela della Prevenzione, di esaminare lo stato della situazione riguardante gli infortuni, le malattie professionali, gli agenti nocivi, gli accertamenti sanitari e le visite ispettive. Periodicamente saranno esaminate congiuntamente le risultanze delle azioni compiute per la verifica della sicurezza. 4 Il 16 giugno si è avviato il secondo corso di formazione per Tecnico Specializzato della Sicurezza in cantiere edile, organizzato dal Centro Regionale INAIL Organismi Paritetici, al quale partecipano i tecnici dei C.P.T. e delle associazioni degli artigiani della regione Veneto. Il percorso formativo si è concluso il giorno 22 settembre con la cerimonia della consegna degli attestati da parte del direttore regionale INAIL dott. Francesco BARELA. 5 Normativa emanata relativa area sicurezza: - Classi di reazione al Fuoco per i prodotti da Costruzione da impiegarsi nelle opere per le quali è prescritto il requisito della sicurezza in caso d incendio D. Min. Interno ; - Classi di reazione al Fuoco per i prodotti da Costruzione installati in attività disciplinate da specifiche disposizioni tecniche di prevenzione incendi in base al sistema di classificazione europeo D. Min. Interno ; - Benefici previdenziali Lavoratori esposti all amianto Circ. Inps 15 aprile 2005 n 58. news news news news news news news news news news news news news new

15 REV_02_ :34 Pagina 15 CFMEA Veneziana 15 w Corsi gratuiti di formazione professionale Il Centro Formazione Maestranze Edili ed Affini di Venezia e provincia svolge, dal 1952 senza intenti di lucro e con l indispensabile e prezioso supporto della Regione Veneto, la propria attività didattico-formativa a favore e nell interesse di quanti operano nel settore delle costruzione i del restauro: imprenditori, lavoratori, giovani che entrano nel mondo del lavoro. Esso è gestito in maniera paritetica dalle Organizzazioni degli Imprenditori Edili aderenti all Associazione Costruttori Edili ed Affini di Venezia e Provincia e dalle Organizzazioni Sindacali dei lavoratori FILLEA-CGIL, FILCA-CISL e FeNEAL-UIL. Il Centro dispone di una sede a Mestre dotata di aule per le lezioni di teoria, laboratorio di informatica e laboratori attrezzati per le esercitazioni pratiche. Altri spazi didattici si trovano a San Donà di Piave. CORSO PER CAPOSQUADRA OBIETTIVO DEL CORSO Il corso intende colmare alcune lacune tecnico-professionali di operai qualificati/specializzati e permette la loro progressione professionale verso ruoli di maggior responsabilità tecnica, di coordinamento e di controllo all interno del cantiere. CONTENUTI DEL CORSO LEZIONI TEORICHE condotte da istruttori e tecnici del settore, includono le seguenti discipline: rilievo, disegno, tracciamento, tecnologia, misurazioni di cantiere, sicurezza, amministrazione ed organizzazione del cantiere, informatica di base. ATTIVITA DI LABORATORIO prevedono le seguenti esercitazioni: tracciamento con tutti gli strumenti concettuali di base, misurazioni di cantiere, alcuni esempi di carpenteria e armatura (colonne, scale, solai). DESTINATARI DEL CORSO Operai edili qualificati e specializzati che, avendo accumulato una discreta esperienza di lavoro, possiedono sufficiente autonomia e sicurezza operativa nella pratica delle proprie mansioni. DURATA DEL CORSO 350 ore. w

16 REV_02_ :34 Pagina 16 CFMEA Veneziana 16 all interno del cantiere nella sua complessità fra fattori economici, produttivi e organizzativi. CONTENUTI DEL CORSO Normativa, disegno e tracciamento, informatica applicata all edilizia, sicurezza di cantiere, tecnologia dei materiali, contabilità e preventivazione, inglese tecnico. DESTINATARI DEL CORSO Diplomati geometri o periti edili, laureandi o laureati in ingegneria o architettura attualmente disoccupati o inoccupati. Il corso prevede una selezione con colloquio e test di ingresso ed è rivolto a soggetti molto motivati che avranno un opportunità di entrare nel mondo del lavoro grazie anche allo stage di 200 ore previsto alla fine del corso. CORSO PER MURATORE DURATA DEL CORSO 616 ore. OBIETTIVO DEL CORSO L obiettivo di questo corso è di dare, a giovani apprendisti e neo assunti in edilizia, non solo un istruzione tecnica ma anche conoscenze economiche e giuridiche delle varie problematiche del mondo del lavoro. Si prefigge inoltre di dare conoscenze di base utili alla pratica riguardante la lettura del disegno edile, i materiali, la tecnologia e le norme antinfortunistiche assieme a diversificate capacità pratiche di esecuzione di opere in muratura, carpenteria e lavorazione del ferro. CONTENUTI DEL CORSO LEZIONI TEORICHE condotte da istruttori e tecnici del settore, includono le seguenti discipline: matematica, geometria, tecnologia, disegno e sicurezza. ATTIVITA DI LABORATORIO prevedono le seguenti esercitazioni: muratura, carpenteria, lavorazione del ferro, finiture, posa piastrelle, ecc. DESTINATARI DEL CORSO Giovani inoccupati, disoccupati, occupati nel settore edile che abbiano compiuto il 18 anno di età. DURATA DEL CORSO 450 ore. CORSO PER ASSISTENTE EDILE Corso finanziato dal Fondo Sociale Europeo OBIETTIVO DEL CORSO L obiettivo è quello di formare dieci giovani assistenti di cantiere capaci, responsabili ed in grado di muoversi

17 REV_02_ :34 Pagina 17 CFMEA Veneziana 17 FORMAZIONE CONTINUA A VOUCHER CORSI DI 32 ORE DESTINATI AI DIPENDENTI DELLE IMPRE- SE EDILI. DISEGNO STRUTTURALE MURATURA IN MATTONI FACCIA A VISTA CONDUZIONE MACCHINE MOVIMENTO TERRA PROGRAMMAZIONE DEI LAVORI ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE CORSO PER IMMIGRATI CONTENUTI DEL CORSO Lingua italiana, educazione civica, matematica e geometria, esercitazioni pratiche. DESTINATARI DEL CORSO Immigrati disoccupati o inoccupati. DURATA DEL CORSO 150 ore.

18 REV_02_ :34 Pagina 18 CFMEA Veneziana 18 OBBLIGO FORMATIVO ISCRIZIONI A PARTIRE DA GENNAIO 2006 Realizzazione di un percorso formativo, aperto ai giovani in possesso della licenza media inferiore, che si articola sui tre anni previsti dalla nuova riforma Moratti per l assolvimento del periodo obbligatorio relativo al Diritto Dovere all Istruzione Formazione. Alla fine del triennio è previsto il conseguimento della qualifica di Operatore Edile Polivalente riconosciuto dalla Regione Veneto. Qualifica che darà l immediata possibilità di inserimento nelle Imprese Edili della Provincia di Venezia. I corsi sono completamente gratuiti e si svolgeranno nelle sedi di Mestre e San Donà di Piave in orario diurno. CORSO DI INFORMATICA DI BASE INFORMATICA DI BASE Funzionamento del PC: nozioni di base, Office, i fogli di calcolo, la scrittura ed il trattamento dei testi, Internet e posta elettronica. CORSO DI INFORMATICA PER L EDILIZIA INFORMATICA PER L EDILIZIA I fogli di calcolo per i preventivi e la contabilità di cantiere, esempi di capitolato in Excel, il disegno tecnico con sistemi CAD, esempi e prove grafiche in due dimensioni, quote, stampe e preparazione del cartiglio, piegatura disegno, i software più diffusi per la contabilità di cantiere e la gestione degli appalti. CORSI DI RESTAURO QUALIFICA BIENNALE PER OPERATORE DEL RESTAURO OBIETTIVO DEL CORSO L obiettivo dell intervento è quello di formare un operatore del restauro in grado di:

19 REV_02_ :34 Pagina 19 CFMEA Veneziana 19 Compiere una lettura critica ed analitica del manufatto, nelle sue valenze storico-artistiche, tramite rilievi grafici e fotografici. Riconoscere, dell opera artistica, tecniche e tecnologie impiegate per la sua realizzazione. Valutare e descrivere lo stato di conservazione del manufatto con il supporto di opportuna documentazione e normativa in merito. Diagnosticare e valutare un intervento adeguato per la conservazione del Bene Culturale interessato. Riconoscere i prodotti per il restauro in base alla loro formula chimica. Realizzare con autonomia l intervento di restauro adoperando la strumentazione ed i prodotti opportuni. Realizzare l intervento di restauro mediante un confronto continuo con l équipe di lavoro ed, in una relazione più ampia, con le strutture operative ad essa connesse. Affrontare l intervento di restauro in maniera consapevole, nel rispetto della natura storico-artistica del manufatto. Valutare tempi e costi per l esecuzione del restauro. REQUISITI DI AMMISSIBILITA Diploma o laurea ad indirizzo artistico. DURATA DEL CORSO 900 ore all anno. CORSI DI RESTAURO SPECIALIZZAZIONE PER OPERATORE DEL RESTAURO Possono essere ammessi al terzo anno gli allievi qualificati a seguito del percorso formativo biennale. Il corso, di 500 ore, si svolgerà in orario pomeridiano / serale dal lunedì al venerdì e il sabato mattina. NOTA: I CORSI DI RESTAURO AVRANNO INIZIO A GENNAIO 2006 SE SARANNO RICONOSCIUTI DA PARTE DELLA REGIONE VENETO.

20 REV_02_ :34 Pagina 20 Sedi ed Uffici Sedi ed Uffici Veneziana 20 CASSA EDILE DI MUTUALITA E ASSISTENZA DI VENEZIA E PROVINCIA Sedi COMITATO PARITETICO TERRITORIALE PER LA PREVENZIONE INFORTUNI, ed Uffici Sede: Via Col di Lana, 1/a Mestre (Venezia) Tel. 041/ Fax 041/ info@cedileve.it L IGIENE E L AMBIENTE DI LAVORO DI VENEZIA E PROVINCIA Sede: Via Adige, Mestre (Venezia) Tel. 041/ Fax 041/ info@cptvenezia.org CENTRO PER LA FORMAZIONE DELLE MAESTRANZE EDILI ED AFFINI DI VENEZIA E PROVINCIA Sede centrale e direzionale: Sede periferica: Sede periferica: Via Adige, Mestre (Venezia) Tel. 041/ Fax 041/ cformazione@tin.it Via Giotto, San Donà di Piave (Venezia) Via Colombo, Salzano (Venezia) CPT CFMEA Cassa Edile

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