Breve descrizione degli interventi previsti per la II tappa dei lavori

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2 La prima chiesa è documentata nel Venne ricostruita nel 1404 e ricevette i diritti parrocchiali nel Della chiesa dei secoli XIV e XV non si hanno grandi informazioni per quanto riguarda le dimensioni, la forma degli spazi e le opere in esse contenute. Vi sono solo alcune testimonianze, come i dipinti scoperti nel 1926 sulla parete della contro-facciata, un trittico nel quale si riconoscono S. Martino a piedi (non a cavallo) che dona parte del suo mantello al povero, con ai lati S. Sebastiano e S. Feneolo nel riquadro centrale; nel riquadro a sinistra un santo che "doma" tre serpenti e in alto una chiesa (si suppone che il santo in questione sia S. Amato, abate di Remiremont in quel tempo celebrato a Sonvico, sulla cui cornice si trova un'iscrizione: Mr. Stevenus dei Pazota de Som. -Maestro Stefano Pazota di Sonvico); nel riquadro a destra un'immagine illeggibile

3 Nella prima metà del 1600 e precisamente dal 1601 al 1611, grazie alla perseveranza del curato Martino Ferro, la chiesa subisce un'importante trasformazione; viene ampliato e modificato architettonicamente e stilisticamente il coro inserendo nel modulo il presbiterio; il presbiterio di forma quadrata e il coro poligonale vengono arricchiti da pregevoli stucchi che fanno da cornice ad altrettanto interessanti dipinti. Autore di questi dipinti è Gian Domenico Caresana che vi lavora qualche anno prima della morte, nel 1614, com'è ben indicato nel dipinto raffigurante S. Giovanni Battista davanti a Erode. Tra la fine del 1700 e l'inizio del 1800 vengono effettuati i lavori che doneranno alla chiesa il carattere architettonico attuale. Nel 1771 su licenza del Vescovo di Como viene autorizzato l'utilizzo dei proventi ricavati dalle prediche per il restauro della chiesa; in quegli anni viene costruita la navata innalzandone il perimetro e aggiungendo la volta su disegno di G. Albertolli da Bedano a cui vengono attribuite anche le statue poste nelle nicchie nelle campate centrali delle pareti della navata; statue rappresentanti S. Giovanni Evangelista (alla cui base si può osservare la data 1794) e S. Valentino. A testimonianza di ciò che sta accadendo in quel periodo vi sono gli atti della visita di Mons. G. Bertieri avvenuta il 25 giugno del l79l ; in quell'occasione l'amministrazione del sacramento viene effettuata sotto il portico che è a lato della chiesa, in quanto la fabbrica al suo interno è in fase di restauro e di riedificazione. Della prima metà del 1800 è la nuova cappella della Madonna del Rosario, che sostituisce quella edificata nel 1626; eretta sullo stesso lato ma vicino al presbiterio (si presume nel punto ove c'era la cappella di S. Antonio); sotto la mensa dell'altare viene registrata la data Sotto l altare si può tuttora osservare un paliotto del XVII secolo il cui inserimento non è sicuro sia stato effettuato nello stesso periodo della costituzione della cappella; è possibile che tale inserimento sia stato eseguito più tardi, probabilmente quando venne effettuato lo slargo o ampliamento della cappella per consentire la celebrazione della Messa. Nel 1887 viene rifatto il pavimento. Nel 1926 viene costruita su progetto dell'architetto Silvio Soldati la nuova cappella del Battistero. Del medesimo architetto sono i nuovi altari di S. Antonio e di S. Giuseppe eseguiti dai signori Rigetti di Aranno e Laurenti Elvezio di Carabbia. Nello stesso anno viene acquistata la Madonna poi inserita nella nicchia della cappella. L'intervento più importante in quell'anno rimane comunque il restauro dell'apparato pittorico decorativo eseguito dai pittori Carloni Giacomo e il figlio Taddeo di Rovio coadiuvati dal pittore G. Poretti di Lugano; a testimonianza di tale intervento si possono osservare le firme sopra il cornicione nella campata centrale a sinistra. Probabilmente del medesimo periodo viene eseguito l altare dedicato al S. Cuore; infatti in un inventario redatto nel 1927 in occasione della visita del Mons. Aurelio Bacciarini si menziona la statua. Sono del 1938 i restauri della sagrestia del pulpito, del coro, del pavimento. In quest'occasione in sagrestia viene scoperta una parte dell'antico affresco della chiesa gotica rappresentante la deposizione di Cristo. Nella seconda metà del 1900 vengono eseguiti degli interventi puntuali sull'apparato decorativo della navata, del coro e delle cappelle in modo particolare nella parte bassa per risolvere i danni causati dall'umidità ascendente. Alla fine degli anni '70 del novecento viene rimosso il pulpito. Nel 1998 vengono risanale le fondamenta attraverso accurati drenaggi, viene rifatta la copertura e restaurate le facciate esterne e il campanile. Nel 2013 si sono conclusi i lavori di restauro del presbiterio e, due anni dopo, vi è stato l'importante intervento alla torre campanaria, che rappresentano la I tappa dei lavori

4 Il Comune di Sonvico con il MMN. 230 del 2012, ha stanziato un contributo di fr. 100'000.--, versando un acconto di fr. 80' il e lasciando alla Città il compito di versare il saldo di fr. 20' a lavori conclusi, operazione regolarmente avvenuta il Il costo dei lavori relativi alla sopra citata I tappa si è fissato in fr. 683' e l ufficio dei beni culturali ha erogato un sussidio di fr. 67' I restauri hanno anche interessato l'impianto campanario, per i quali il Municipio ha stanziato un credito di competenza (art. 9bis del Regolamento comunale) di fr. 18' a fronte di un preventivo dei lavori di fr. 68' Dal canto suo il Cantone ha concesso un sussidio di fr. 14' Breve descrizione degli interventi previsti per la II tappa dei lavori L'intenzione del Consiglio Parrocchiale è quella di proseguire i restauri della navata della Prepositurale, lavori che dovrebbero riportare agli antichi splendori l intero edificio sacro e che sono indispensabili per non rendere vani i precedenti interventi. In particolare, nel 1873, venne ornata la navata principale per opera di Salvatore Polli e nel 1887 venne posato il pavimento di marmi bianchi e neri; nel 1926 un nuovo e significativo intervento architettonico e di restauro dell apparato pittorico decorativo eseguito dai pittori Giacomo e Taddeo Carloni e da G. Poretti. Ulteriori interventi nel 1997 e gli ultimi del 2012/2013 si sono focalizzati sul presbiterio, in particolare con il restauro degli stucchi, dell apparato decorativo, dell altare maggiore e degli altri stalli. Il progetto proposto è frutto di una rielaborazione di una prima proposta globale presentata già nel 2009 e che prevede, a seguire, una terza tappa relativa all arredo e una quarta tappa per il restauro dell organo. Il riesame di questo progetto ha - in modo particolare - tenuto conto delle proposte d intervento dell'ufficio dei Beni Culturali. I lavori si concretizzeranno in interventi architettonici, in altri lavori edili atti a risanare tutte le parti non gestite direttamente da restauratore (intonachi, tinteggi in zone senza decorazioni, serramenti) e in opere di restauro dell'apparato decorativo

5 Gli interventi di restauro architettonico prevedono: A. Sistemazione del vestibolo B. Sistemazione del battistero C. Sistemazione della cantoria D. Sistemazione della finestra del campanile E. Sistemazione della porta nella navata F. Sistemazione dei viali e delle cappelle laterali G. Nuova illuminazione della navata, della volte, delle cappelle e di altre zone Il restauro dell'apparato decorativo, si focalizza sulle opere pittoriche e decorazioni presenti nella navata e nelle cappelle. I dettagli degli interventi sono presentati nella relazione tecnica del progetto di restauro messo a disposizione da parte del Consiglio parrocchiale. Preventivo di spesa (II tappa) Il preventivo sintetico dei lavori citati nel punto precedente è il seguente: Descrizione Importo Opere architettoniche Lavori preparatori 17' Edificio 286' Copie, modelli, riproduzioni 6' ' Opere di restauro (apparato decorativo) 450' Totale IVA esclusa 760' IVA 60' Totale IVA inclusa 820' Il dettaglio è presentato nel progetto di restauro consegnatoci dal Consiglio parrocchiale. Esame dell'ufficio cantonale dei beni culturali (UBC) L'UBC, organo preposto all'approvazione di ogni intervento su beni protetti, è - evidentemente - stato interpellato in tutti i passi e le procedure del progetto di restauro nella sua integralità. Come citato sopra, la prima tappa ha beneficiato di un sussidio cantonale di fr. 67'500.--, sono stati inoltre sussidiati i lavori per il restauro dell'impianto campanario con fr. 14' Per quanto riguarda la II tappa dei lavori, oggetto del presente messaggio, l'ubc di principio concorda con il progetto, come da scritto del 28 febbraio 2017 ma, per una valutazione definitiva, ha fatto richiesta di complementi informativi in merito a opere che, a loro parere, dovrebbero essere comprese nella proposta di restauro II tappa

6 La quantificazione del sussidio cantonale pertanto non è ancora avvenuta in quanto, da parte loro, è stato sollecitato il Consiglio parrocchiale a fare istanza alla Città per il contributo comunale. Tuttavia il citato ufficio cantonale ha confermato telefonicamente al Presidente del Consiglio parrocchiale di Sonvico che l'entità del sussidio cantonale, come di consueto si situerà tra il 25% ed il 30% dei costi riconosciuti. Una prima stima ipotizza l importo del sussidio cantonale in fr. 229' Finanziamento del progetto di restauro Il piano di finanziamento del progetto di restauro (II tappa), presentato dal Consiglio comunale è il seguente: Contributo di un unico benefattore Sussidio cantonale Contributi diversi e raccolta fondi Fondi propri (conto restauri) Totale Preventivo Rimanenza da coprire Sussidio comunale fr. 400' fr. 229' fr. 50' fr. 14' fr. 694' fr. 820' fr. 126' Il monumento in questione è definito di importanza cantonale e, conformemente alla Legge sui Beni Culturali, il Comune è tenuto a partecipare ai costi di restauro in ragione della propria forza. La Città di Lugano, nel passato e per richieste analoghe, non ha mai fatto mancare il proprio sussidio, basando le decisioni e la quantificazione dello stesso sulle conclusioni degli esperti dell'ufficio Cantonale dei Beni Culturali, applicando per la ponderazione che sono propri di questo servizio cantonale e che sono riassunti nello specchietto sottostante: Criteri Nota Massimo Attribuito Importanza culturale del bene Bene culturale livello cantonale Incidenza economica della misura di Obbligo di protezione o di evenutuali condizioni ed manutenzione oneri Situazione economica del proprietario Costi di gestione corrente coperti. Per il restauro vi sono sussidi cantonali e per gli interventi è assicurato un finanziamento privato del 50% Vantaggi conseguibili dal proprietario a seguito dei lavori Stato di conservazione e manutenzione del bene Valorizzazione dell'opera senza incrementi di ricavi buona Punteggio Percentuale erogata % 22.50% - 6 -

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