Modulo di Formazione per Neo Intermediari Assicurativi LA RIFORMA DEL TFR. VERSIONE Giugno 2010

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1 Modulo di Formazione per Neo Intermediari Assicurativi LA RIFORMA DEL TFR VERSIONE Giugno 2010

2 Lo scenario previdenziale italiano I perché delle Riforme del Sistema Previdenziale Il processo normativo della Previdenza La legge Amato La legge Dini Il D.lgs. 47/2000 La legge Maroni Il TFR

3 Il processo normativo della previdenza Previdenza Pubblica L. 421/92 (AMATO) Delega al Governo per la razionalizzazione e la revisione delle discipline in materia di sanità, pubblico impiego, previdenza e finanza territoriale dlgs 503/92 Norme per il riordino del sistema previdenziale di lavoratori pubblici e privati L. 335/95 (DINI) Riforma del sistema pensionistico obbligatorio e complementare Riforma del sistema pensionistico obbligatorio L. 243/04 (MARONI) Norme in materia pensionistica e deleghe al Governo nel settore della previdenza pubblica e per il sostegno alla previdenza complementare Riforma del sistema pensionistico obbligatorio LEGGE FINANZIARIA PER IL 2007 Previdenza Complementare dlgs 124/93 Disciplina delle forme pensionistiche complementari Riforma del sistema pensionistico complementare dlgs 47/00 Riforma della disciplina fiscale della previdenza complementare (modifica il dlgs 124/93) dlgs 252/05 Riforma della disciplina fiscale della previdenza complementare (abroga il dlgs 47/00) DL 279/06 anticipa al 1 gennaio 2007 il D.lgs. 252/05

4 Il TFR COS E Trattamento di Fine Rapporto: previsto dal codice civile (art. 2120) con le modifiche apportate dalla legge n. 197/1982 E una retribuzione differita corrisposta al lavoratore dipendente al momento della cessazione del rapporto di lavoro E commisurato alla retribuzione percepita durante il periodo di servizio presso il medesimo datore di lavoro

5 Il TFR A CHI SPETTA A tutti i lavoratori dipendenti ed in qualunque caso di cessazione rapporto del lavoro Non è previsto per i rapporti di Co.co.co. ed in genere per i rapporti di lavoro autonomo Dal 1 gennaio 1996 si applica anche ai dipendenti p ubblici In caso di morte spetta a coniuge, figli, parenti entro il terzo grado

6 Il TFR COME SI CALCOLA Retribuzione dovuta nell anno divisa per 13,5 (7,41% dello stipendio di cui uno 0,5% va all INPS come contributo alle prestazioni pensionistiche, quindi l accantonamento effettivo è del 6,91%) Esempio retribuzione annua: ,00 quota di TFR = : 13,5 = 1.851,85 (7,41%) di cui: 125,00 (0,5%) all INPS 1.726,85 (6,91%) accantonamento

7 Il TFR LA RIVALUTAZIONE Rivalutazione annua ogni 31 dicembre pari a: 1,5% in misura fissa + 75% dell inflazione (aumento dell indice ISTAT dei prezzi al consumo per famiglie di operai ed impiegati) Esempio Inflazione = 2,2% Rivalutazione del TFR = 1,5% + (2,2% x 75%) = 3,15% Dal 2001 è applicata una tassazione dell'11% sulla rivalutazione annua NB: la quota accantonata nell anno in corso non viene rivalutata

8 LE NOVITA DELLA NORMATIVA MARONI

9 Le novità della normativa Maroni Il DL 279/2006 Aree di Intervento Il ricorso al TFR Equiparazione delle forme pensionistiche Agevolazioni fiscali

10 Il DL 279/2006 Il Decreto Legge n. 279/2006 anticipa al 1 Gennaio 2007 il Decreto n. 252/2005 (attuativo della legge delega n. 243/2004) prevedendo: - un nuovo ordinamento della previdenza integrativa - la riforma della disciplina di tutte le forme pensionistiche complementari OBIETTIVO Sviluppare la previdenza complementare

11 Le aree di intervento Incremento dei flussi finanziari con ricorso al TFR Equiparazione delle forme pensionistiche complementari Agevolazioni fiscali su contributi e prestazioni previdenziali

12 Il ricorso al TFR VOLONTA ESPLICITA PRINCIPIO DELLA VOLONTARIETA SILENZIO ASSENSO Il singolo lavoratore potrà valutare, sulla base della propria situazione lavorativa e personale e del proprio bisogno di copertura pensionistica, se utilizzare o meno il proprio TFR per finalità previdenziali La scelta circa l impiego del TFR doveva essere esercitata entro il 30 giugno 2007, oppure entro 6 mesi dalla data di prima assunzione se successiva

13 Il ricorso al TFR PREVIDENZA COMPLEMENTARE (IRREVOCABILE) Il lavoratore può decidere liberamente tra il Fondo Pensione Chiuso, il Fondo Pensione Aperto o la Polizza PIP. VOLONTA ESPLICITA DI DESTINARE IL TFR AZIENDA (REVOCABILE) Il TFR continuerà ad essere accantonato presso la sua azienda secondo le regole attuali. Nel caso di aziende con 50 o più dipendenti, confluirà in una gestione amministrata per conto dello Stato dall INPS su un apposito c/c presso la Tesoreria statale. SILENZIO ASSENSO (IRREVOCABILE) Il datore di lavoro trasferirà il TFR al Fondo Pensione Chiuso o Aperto previsto dagli accordi o contratti di lavoro. In assenza di un Fondo Pensione e di specifici accordi aziendali, il TFR confluirà in un apposito fondo pensione istituito presso l INPS.

14 Il TFR in azienda TFR IN AZIENDA (REVOCABILE) Azienda < 50 dipendenti Il TFR continuerà ad essere accantonato presso l azienda Azienda >= 50 dipendenti Il TFR confluirà in una gestione amministrata per conto dello Stato dall INPS su un apposito c/c presso la Tesoreria statale

15 Il ricorso al TFR Le possibili destinazioni LAVORATORE MANIFESTAZIONE DI VOLONTA SILENZIO/ ASSENSO SCELTA ALTERNATIVA TFR IN AZIENDA (fino a 49 dipendenti) TFR ALL INPS (da 50 dipendenti) TFR IN PREVIDENZA COMPLEMENTARE FONDI PENSIONE CHIUSI FONDI PENSIONE APERTI POLIZZE PIP SIA SCELTA ESPRESSA CHE SILENZIO/ASSENSO SOLO SCELTA ESPRESSA, NO SILENZIO/ASSENSO

16 Il ricorso al TFR- Le possibili destinazioni in Previdenza LAVORATORE SCELTA ESPRESSA PER IL TFR IN PREVIDENZA COMPLEMENTARE DESTINAZIONE DEL TFR MEDIANTE SILENZIO/ASSENSO AL FONDO PENSIONE (ANCHE APERTO) PREVISTO DAGLI ACCORDI AZIENDALI FONDO PENSIONE CHIUSO O APERTO OPPURE POLIZZA PIP IN ASSENZA IN PRESENZA DI PIÙ FONDI PENSIONE AL FONDO PENSIONE PREVISTO DAGLI ACCORDI COLLETTIVI DI LAVORO, ANCHE TERRITORIALI AL FONDO PENSIONE CHE RACCOGLIE IL MAGGIOR NUMERO DI ADERENTI IN ASSENZA ALLA FORMA PENSIONISTICA COSTITUITA PRESSO L INPS

17 Il ricorso al TFR SCELTA ESPLICITA PER IL TFR IN PREVIDENZA COMPLEMENTARE LAVORATORI DI PRIMA OCCUPAZIONE POST 28/4/1993 Destineranno il 100% del loro TFR maturando LAVORATORI DI PRIMA OCCUPAZIONE ANTE 28/4/1993 Iscritti a previdenza complementare all 1/1/2007 Non iscritti a previdenza complementare all 1/1/2007 Potranno destinare a previdenza la quota del loro TFR maturando non ancora devoluta alla forma pensionistica complementare di appartenenza. ATTENZIONE: il lavoratore che già versi una quota del proprio TFR ad altra forma complementare non potrà versare il residuo in una polizza PIP!!! Potranno destinare a previdenza la quota del loro TFR maturando prevista dai contratti o accordi di lavoro, oppure, in mancanza, almeno il 50% del TFR stesso.

18 Il ricorso al TFR SILENZIO ASSENSO LAVORATORI DI PRIMA OCCUPAZIONE ANTE 28/4/1993 Iscritti a previdenza complementare all 1/1/2007 La quota del TFR maturando accantonato in azienda sarà devoluto alla forma pensionistica complementare di appartenenza. Non iscritti a previdenza complementare all 1/1/2007 Destineranno il 100% del loro TFR maturando (Come per i lavoratori di prima occupazione post 28/4/1993).

19 Il ricorso al TFR SILENZIO ASSENSO LAVORATORI DI PRIMA OCCUPAZIONE POST 28/4/1993 TFR AL FONDO PENSIONE PREVISTO DA UN ACCORDO AZIENDALE (IN ASSENZA) AL FONDO PENSIONE (CHIUSO/APERTO) PREVISTO DA CONTRATTI O ACCORDI ANCHE TERRITORIALI. In presenza di più fondi pensione, il TFR confluisce al fondo che raccoglie il maggior numero di aderenti (IN ASSENZA) ALLA FORMA PENSIONISTICA RESIDUALE APPOSITAMENTE COSTITUITA PRESSO L INPS.

20 Il ricorso al TFR SILENZIO ASSENSO I flussi del TFR conferito a previdenza mediante il silenzio assenso potranno affluire solo nelle linee di investimento più prudenti che garantiscono la restituzione del capitale ed attuano politiche di gestione in grado di realizzare rendimenti non inferiori alla rivalutazione di legge del TFR (75% dell inflazione più 1,5 punti percentuali)

21 Il ricorso al TFR In Sintesi AZIENDE CON MENO DI 50 DIPENDENTI TIPO CONFERIMENTO SCELTA LAVORATORE DESTINAZIONE DEL TFR ESPLICITO TACITO MANTENIMENTO DEL TFR IN AZIENDA DESTINAZIONE A FONDO PENSIONE (CHIUSO O APERTO) O A POLIZZAPIP NESSUNA SCELTA ESPLICITA Il TFR maturando dalla data di assunzione fino alla data di scelta rimane in azienda Il TFR maturando dalla data della scelta viene versato al fondo pensione o al PIP Il TFR maturando dalla data di assunzione fino alla data di scelta rimane in azienda Il TFR maturando dal mese successivo al termine del semestre di scelta viene versato al fondo pensione (e non al PIP!!!) Il TFR maturato nei primi 6 mesi rimane in azienda

22 Il ricorso al TFR In Sintesi AZIENDE CON ALMENO 50 DIPENDENTI TIPO CONFERIMENTO ESPLICITO TACITO SCELTA LAVORATORE MANTENIMENTO DEL TFR IN AZIENDA DESTINAZIONE A FONDO PENSIONE (CHIUSO O APERTO) O A POLIZZAPIP NESSUNA SCELTA ESPLICITA DESTINAZIONE DEL TFR Il TFR maturando dalla data di assunzione fino alla data di scelta viene versato alla cassa INPS Il TFR maturando dalla data della scelta viene versato al fondo pensione o al PIP Il TFR maturato dalla data di assunzione fino alla data della scelta rimane in azienda Il TFR maturando dal mese successivo al termine del semestre di scelta viene versato al fondo pensione IL TFR maturato nei primi 6 mesi viene versato all INPS

23 Il ricorso al TFR E possibile aderire alle forme pensionistiche complementari (Fondi Pensione Chiusi, Aperti e Polizze PIP) mediante il solo TFR senza obbligo al versamento di altri contributi Sia il lavoratore che il datore di lavoro possono versare contribuzioni volontarie anche in assenza di previsioni contrattuali collettive I contributi volontari del datore di lavoro saranno: deducibili sia per il datore che per il lavoratore (per quest ultimo sempre nel limite dei 5.164,57 all anno) soggetti alla sola contribuzione INPS di solidarietà (nella misura del 10%) Se il lavoratore ha diritto alla contribuzione datoriale prevista dalla contrattazione collettiva, i contributi spettanti saranno versati alla forma pensionistica scelta dal lavoratore nel rispetto di eventuali limiti contrattuali

24 Il ricorso al TFR Incentivi per le aziende INCREMENTO DELLE DEDUZIONI FISCALI Le aziende dedurranno ogni anno un ulteriore importo pari al 4% del TFR complessivamente versato alle forme pensionistiche complementari. Per le imprese con meno di 50 dipendenti la deduzione è elevata al 6% RIDUZIONE DELLA CONTRIBUZIONE OBBLIGATORIA Le aziende saranno esonerate dalla contribuzione al fondo di garanzia per il TFR (0,2% del RAL oppure 2,89% del TFR) nella stessa percentuale in cui verseranno il TFR ai Fondi Pensione Chiusi, Aperti ed alle Polizze PIP RIDUZIONE DEGLI ONERI IMPROPRI Le aziende verseranno minori contributi sociali alla gestione INPS per le prestazioni temporanee (assegni al nucleo familiare, di maternità, etc.) in misura pari, nel 2007, allo 0,19% (0,28% nel 2014) della RAL di ogni lavoratore che destina il TFR a previdenza

25 Equiparazione delle Forme Pensionistiche L equiparazione delle forme pensionistiche rafforza il principio di LIBERTA DI ADESIONE E CIRCOLAZIONE dei lavoratori nel sistema I lavoratori potranno aderire a: fondi pensione aperti su base contrattuale senza più alcun vincolo o limitazione fondi pensione aperti ed alle polizze PIP su base individuale con piena portabilità del TFR e del proprio contributo (il contributo datoriale potrà essere svincolato solo tramite accordi individuali) Potranno investire anche il solo TFR maturando Viene eliminato il vincolo normativo di destinazione del TFR solo a forme di previdenza collettive

26 Equiparazione delle Forme Pensionistiche Adesioni individuali Tipo di contributo Contributo del lavoratore Contributo del datore di lavoro TFR Prima adesione a Fondo Pensione Chiuso, Aperto o polizza PIP Trasferimento ad altra forma pensionistica Libera scelta Portabilità piena Possibili vincoli (limiti e modalità) previsti da contratto o accordi collettivi anche aziendali, rimovibili mediante accordi plurimi e/o contribuzione volontaria del datore di lavoro Libera scelta Portabilità piena

27 Equiparazione delle Forme Pensionistiche Adesioni collettive Tipo di contributo Contributo del lavoratore Contributi del datore di lavoro TFR Prima adesione a Fondo Pensione Chiuso, Aperto Come da contratto o regolamento anche aziendale con possibilità di contributi volontari Come da contratto o regolamento anche aziendale Libera scelta Trasferimento da precedente forma pensionistica verso FPA Portabilità piena Portabilità piena Portabilità piena

28 La situazione dopo il 30 giugno 2007 Sono circa i lavoratori dipendenti che hanno deciso di aderire esplicitamente alla previdenza complementare Risulta silente una percentuale pari al 5% dei potenziali Aderenti per un totale di circa lavoratori Nonostante l incremento delle adesioni alla forme di Previdenza rimane una platea di lavoratori che, avendo optato per il mantenimento in Azienda del TFR, è priva del secondo pilastro previdenziale La riforma è solo cominciata e quindi è importante sviluppare ulteriormente elementi di conoscenza del sistema previdenziale complementare

29 La situazione dopo il 30 giugno 2007: Cosa emerge? La riforma ha avuto successo, ma soltanto in alcune realtà lavorative. 900 mila adesioni sono un buon risultato, ma bisogna ancora lavorare Probabilmente in alcune aree geografiche le adesioni sono state maggiori per la differenziazione dei diversi settori economici che risultano coperti dai Fondi di categoria Chi ha lasciato il TFR in Azienda (prevalentemente nella piccola impresa) può sempre cambiare idea e destinarlo ad una forma di previdenza integrativa

30 La situazione dopo il 30 giugno 2007: il target di riferimento SETTORI DI MERCATO Aziende senza un fondo pensione di riferimento Piccola e piccolissima imprenditoria con TFR presso i datori Aziende che pur avendo un fondo chiuso hanno registrato un numero basso di adesioni o di silenti

31 La situazione dopo il 30 giugno 2007: il target di riferimento LAVORATORI I dipendenti che hanno lasciato il TFR in Azienda o i dipendenti il cui TFR è confluito nel Fondo di tesoreria INPS I dipendenti silenti il cui TFR è confluito in Fondinps o in altri Fondi Pensione in assenza di Accordi Aziendali I dipendenti che hanno aderito ad altre forme di Previdenza e che intendono accendere un altra posizione nel ns. F.P.A. I familiari fiscalmente a carico dei dipendenti che hanno aderito al ns. FPA in forma collettiva

32 GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI SULLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER IL 2008

33 Gli ultimi aggiornamenti sulla previdenza complementare per il 2008 Riferimenti normativi La CIRCOLARE 70/E DEL 18 DICEMBRE 2007 sul Decreto 252/05 emanata dall Agenzia delle Entrate La LEGGE FINANZIARIA per il 2008 La CIRCOLARE 1/E del 9 gennaio 2008 dell Agenzia delle Entrate L ORIENTAMENTO COVIP in materia di adesione alla previdenza complementare da parte dei pensionati La DIRETTIVA COVIP riguardante il progetto esemplificativo

34 Gli ultimi aggiornamenti sulla previdenza complementare per il 2008 Le novità in generale Sarà possibile conferire alla previdenza anche le quote di TFR maturato al nel rispetto degli accordi aziendali (Circ. 70/e Ag. Entrate e finanziaria 2008) E stato chiarito che è possibile aderire alla previdenza fino ad un anno prima del compimento dell età di pensionamento di vecchiaia previsto dal regime obbligatorio di appartenenza (Orientamento COVIP) Sarà possibile avere il progetto esemplificativo standardizzato a giugno 2008 e quello personalizzato a marzo 2009 (Direttiva COVIP)

35 Gli ultimi aggiornamenti sulla previdenza complementare per il 2008 Confermato il limite a euro di deducibilità fiscale per: lavoratori, non lavoratori e familiari fiscalmente a carico che aderiscono a previdenza complementare e proseguono oltre il limite dell età pensionabile Contributi Versamento a forme pensionistiche di altri Paesi esteri: è stato previsto lo stesso trattamento dei contributi versati alle forme pensionistiche italiane; Conferimento alla previdenza anche delle quote di TFR maturate entro il 31/12/2006 (art. 2, comma 515 della Finanziaria 2008 che ha modificato l art. 23, comma 7 bis del d.lgs. 252/05)

36 Gli ultimi aggiornamenti sulla previdenza complementare per il 2008 Fase di accumulo Confermata la tassazione dei rendimenti maturati durante la fase di accumulo che continuano ad essere assoggettata all imposta sostitutiva dell 11% Tassazione del 15% sia del capitale che della rendita con una riduzione dello 0,3% fino ad massimo del 9% per ogni anno successivo al 15 di partecipazione alla forma di pr evidenza Prestazioni La circolare dell Agenzia delle Entrate 70/E precisa che se gli anni di iscrizione sono anteriori al 1 gennaio allora gli anni prima del 2007 sono computati fino ad un max di 15 anni Tassazione quote di TFR ante versate a previdenza avviene secondo il principio del pro rata temporis

37 Gli ultimi aggiornamenti sulla previdenza complementare per il 2008 NOVITA FISCALI Le nuove disposizioni fiscali si applicano sia alle forme pensionistiche adeguate al decreto 252/05 sia alle forme pensionistiche preesistenti non adeguate alle disposizioni del suddetto decreto. In entrambi i casi ai montanti maturati fino al 31/12/2006 si applica il previgente regime fiscale ad eccezione delle seguenti disposizioni: Non si applica la riliquidazione dell imposta in base all IRPEF degli ultimi 5 anni. Questo vale anche per le prestazioni erogate prima del 1 gennaio 2007 per le quali le maggiori imposte non siano state iscritte a ruolo Non è più prevista la ritassazione dei rendimenti già tassati all 11% se la quota di prestazione erogata in capitale risulti maggiore di 1/3 della predetta quota di posizione