Gruppo di progettazione SINTESI NON TECNICA AIA. AREA FUNZIONALE DEL TERRITORIO Settore Tutela Ambiente C.so Nizza, Cuneo.

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1 AREA FUNZIONALE DEL TERRITORIO Settore Tutela Ambiente C.so Nizza, Cuneo S.P.E.M.E S.r.l Sede legale: Reg. Pilone Rocche n Venasca (CN) P.IVA: Sede operativa: Regione Pilone Rocche, n 35 Comuni di Venasca e Piasco (CN) PROGETTO DI AMPLIAMENTO E RECUPERO AMBIENTALE DEL SITO DI DISCARICA PER RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI SITA NEI COMUNI DI PIASCO E VENASCA (CN) IN LOCALITA' "PILONE ROCCHE". SINTESI NON TECNICA AIA La vista "interna" del sito di discarica, dicembre Ottobre 2015 Gruppo di progettazione Coordinamento: Collaboratori: ing. Francesco Melidoro ing. Guido Anelli dott. Michele Melidoro geol. Michele Cima geom. Enrico Magnano p.i. Roberto Contotto

2 Relazione Tecnica AIA Autorizzazione Integrata Ambientale Impianto IPPC discarica per rifiuti non pericolosi della ditta S.P.E.M.E. loc. regione Pilone Comuni di Venasca e Piasco Motivazione della relazione tecnica (crociare la voce interessata) Nuovo impianto Rinnovo Autorizzazione Integrata Ambientale Modifica sostanziale X Modifica non sostanziale Data Il legale rappresentante Il tecnico abilitato Ottobre 2015 Maurizio Siccardi Francesco Melidoro INQUADRAMENTO URBANISTICO E TERRITORIALE DELL IMPIANTO CICLI PRODUTTIVI E ATTIVITÀ AUSILIARIE ENERGIA EMISSIONI IN ATMOSFERA E SISTEMI DI CONTENIMENTO / ABBATTIMENTO SCARICHI IDRICI E DEPURAZIONE EMISSIONI SONORE GESTIONE RIFIUTI BONIFICHE AMBIENTALI SICUREZZA INDUSTRIALE PROTEZIONE DEL SUOLO E DELLE ACQUE SOTTERRANEE VALUTAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE [X] 2

3 1 INQUADRAMENTO URBANISTICO E TERRITORIALE DELL IMPIANTO 3

4 2 CICLI PRODUTTIVI E ATTIVITÀ AUSILIARIE 2.1 Premesse Mediante la coltivazione in elevazione dell'impianto di smaltimento ad interramento controllato per rifiuti speciali non pericolosi sito in località "Pilone Rocche" nei Comuni di Piasco e Venasca (CN), la ditta Speme Srl intende con il presente progetto, redatto ai sensi del d.lgs. 36/2003, completare gli interventi di recupero ambientale dell'area di sua proprietà, restituendo così al territorio un sito precedentemente destinato ad attività estrattive di cui all'autorizzazione regionale n del 05/05/1982. Il sito al termine dell'attività di coltivazione cava. 4

5 Particolare dello stato iniziale. Le attività di coltivazione del sito come discarica per rifiuti speciali non pericolosi provenienti dalla cartiera di Villanovetta di Verzuolo ebbero inizio con la D.G.R. n del 22/05/1990. Seguirono ulteriori provvedimenti autorizzatori provinciali. Ultimo in ordine di tempo a cui occorre riferirsi per l'esame del presente progetto di ampliamento e recupero ambientale del sito é il provvedimento conclusivo n. 43/2013 del procedimento unico, pratica SUAP n. 265/2012, rilasciato in data 30/05/2013 dalla Comunità Montana Valli del Monviso. Tale provvedimento é inerente al rinnovo dell'autorizzazione integrata ambientale del 22 febbraio 2008 rilasciata dalla Provincia di Cuneo con determinazione n. 197 e già oggetto di successive integrazioni di cui alle determinazioni n. 146 del 19/01/2010 e n. 553 del 29/06/2011. A tale documentazione autorizzativa di riferimento, che si allega alla presente relazione per facilità di esposizione, si rinvia per un esame di dettaglio (doc. 1). Per quanto non contemplato nella presente relazione si rimanda agli elaborati grafici di progetto e alle relative relazioni specialistiche che, in caso di assenza di dati, assumono carattere complementare e non sostitutivo. 2.2 Tipologia e caratteristiche dei rifiuti Tipologia dei rifiuti ammessi in discarica. Le tipologie dei rifiuti ammessi in discarica sono evidenziati nella tabella di cui all allegato 1 sub a) del vigente provvedimento autorizzativo. In particolare, i rifiuti autorizzati che si intendono riproporre con il seguente progetto sono i seguenti: RIFIUTI AUTORIZZATI CODICE C.E.R. Scarti di ghiaia e pietrisco Rifiuti prodotti dalla lavorazione della pietra Fanghi derivanti da processi di disinchiostrazione nel riciclaggio della carta Scarti della separazione meccanica nella produzione di polpa da rifiuti e cartone Scarti della selezione di carta e cartone destinati ad essere riciclati Fanghi di scarto contenenti carbonato di calcio Scarti di fibre e fanghi contenenti fibre, riempitivi e prodotti di rivestimento generati

6 dai processi di separazione meccanica Fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce Le quantità dei rifiuti solidi smaltiti nell'anno Nell anno 2014 presso l impianto di Pilone Rocche sono state smaltite le seguenti quantità: RIFIUTI AUTORIZZATI CODICE C.E.R. QUANTITA (espresse in tonn.) Scarti di ghiaia e pietrisco Rifiuti prodotti dalla lavorazione della pietra Fanghi derivanti da processi di disinchiostrazione nel riciclaggio della carta Scarti della separazione meccanica nella produzione di polpa da rifiuti e cartone Scarti della selezione di carta e cartone destinati ad essere riciclati , Fanghi di scarto contenenti carbonato di calcio Scarti di fibre e fanghi contenenti fibre, riempitivi e prodotti di rivestimento generati dai processi di separazione meccanica Fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce , ,560 Sommano , Le principali caratteristiche tecniche dell impianto di smaltimento: lo stato di fatto autorizzato, di coltivazione e di progetto. Il progetto di ampliamento in elevazione dell'attuale bacino di contenimento rifiuti redatto ai sensi del d.lgs. 36/2003 si sviluppa su una superficie complessiva di mq. La superficie interessata della copertura finale interessa invece un'area di mq iscritta all'interno di un perimetro di 920,15 m. Il volume complessivo lordo (Vcl) compreso tra la morfologia dei rifiuti già autorizzata e quella del terreno del plateau a fine recupero ambientale prevista in progetto é pari a mc. Detto volume lordo é comprensivo del volume necessario per la formazione della barriera di confinamento e di drenaggio del percolato prospiciente i gradoni, del volume dei rifiuti abbancabili al lordo degli strati di copertura giornaliera (Vr = mc) e del volume destinato alla formazione dello strato di copertura finale dello spessore di 2,5 mt (Vcf = mc). Alla formazione di quest'ultimo volume concorrono quattro strati di materiale inerte/coesivo così distribuito (dal basso verso l'alto): strato di drenaggio del gas e di rottura capillare con k 10-4 cm/s di spessore pari a 50 cm = mc; 6

7 strato minerale a bassa conducibilità idraulica k 10-6 cm/s e spessore pari a 50 cm = mc; strato di drenaggio acque meteoriche k 10-4 cm/s e spessore pari a 50 cm = mc; terreno di copertura vegetale per recupero naturalistico di spessore pari a 100 cm = mc. Per la barriera di confinamento con conducibilità idraulica k 10-7 cm/s, spessore 1 mt sul fondo e 50 cm sulle pareti, il volume Vbc occupato dal materiale coesivo (limo - argilloso) é pari a mc, quello di drenaggio per il convogliamento delle acque di percolazione sui gradoni é pari a Vd = mc, mentre quello afferente alla struttura dei rilevati sagomati ad albero posti a tergo delle superfici impermeabilizzate delle pareti ammonta a mc e così per un volume complessivo di mc. Tanto premesso e considerato che per raggiungere il volume complessivo dello stato autorizzato con l'aia di cui al provvedimento conclusivo SUAP n. 43/2013 del procedimento unico del 30/05/2013 di mc, il volume lordo residuo ancora da abbancare a far data dal 29/05/2015 risulta pari a mc, di cui mc per rifiuti non pericolosi e infrastrato giornaliero e mc per la copertura finale della discarica, la durata residua di coltivazione dell'impianto é così determinata: volume residuo totale = mc (già autorizzato) mc (previsto in progetto) = mc; peso di volume medio finale dell'ammasso rifiuti + copertura giornaliera F = 7,3 KN/m 3 ; durata residua = [ Circa le principali caratteristiche tecniche dell'impianto di smaltimento relative allo stato di fatto già autorizzato, a quello in fase di coltivazione e allo stato definitivo, comprensivo quest'ultimo dello stato di progetto dell'ampliamento e dello stato già autorizzato, sono riassunte nel presente prospetto di cui all'allegato 1 Sub b) della citata AIA opportunamente integrato e modificato. 3 ENERGIA 4 EMISSIONI IN ATMOSFERA E SISTEMI DI CONTENIMENTO / ABBATTIMENTO 7

8 5 SCARICHI IDRICI E DEPURAZIONE 6 EMISSIONI SONORE Si veda la documentazione previsionale d impatto acustico redatta da tecnico competente in acustica ambientale secondo quanto indicato dalla DGR del 02/02/

9 7 GESTIONE RIFIUTI 8 SICUREZZA INDUSTRIALE PROTEZIONE DEL SUOLO E DELLE ACQUE SOTTERRANEE. 9 VALUTAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE 9