L invernamento degli alveari

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1 L invernamento degli alveari Mortalità maggiori: periodo autunno-invernale Ipotesi : 20% Varroa e infezioni virali: fattori principali nei nostri territori Condizioni nutrizionali: scarsità di polline alla fine della stagione produttiva e di scorte zuccherine all invernamento Condizione climatiche: caldo tardivo e forti escursioni termiche Altre avversità effetti minori Alveari forti e ben ripuliti dalla varroa alla fine della stagione produttiva non hanno problemi di svernamento

2 Situazione alveari alla fine della stagione produttiva 2010 Luglio - Famiglie forti ma con infestazioni medie molto elevate - Trattamenti anticipati. Molti alveari messi a sciame Agosto - Primi spopolamenti per varroa. Saccheggi frequenti Settembre - Caldo insolito. Intensa attività di volo delle api - Due situazioni: 1. alveari ripuliti dalla varroa mediamente forti anche a piena cassa 2. alveari ancora infestati (scarsa efficacia dei trattamenti e/o reinfestazione) spopolati e in alcuni casi saccheggiati o collassati

3 Situazione alveari in autunno Ottobre - Clima caldo, intensa attività di volo (invecchiamento prematuro delle api) - Attività di raccolta di nettare e polline scarsa. Alcuni alveari con poche scorte - Riduzione delle covate, per fine mese quasi totale assenza di covata. - Riduzione consistente della forza delle famiglie sane, collasso degli alveari infestati. Saccheggi Novembre - Clima caldo e asciutto. - Ulteriore riduzione della popolosità degli alveari. - Ripresa della covata (su uno, due favi). Saccheggi - Casi di orfanità di alveari

4 Situazione alveari in autunno Dicembre - Previsioni danno ancora clima caldo per la prima quindicina di dicembre. - Attenzione al freddo improvviso (inverno 2009): preparare le famiglie con restringimento e alimentazione - Trattamento con acido ossalico in assenza di covata: controllare le cadute 4

5 Interventi principali di preparazione delle famiglie all inverno: 1. Sistemazione del nido (restringimento estivo ed invernale) a. Alveari forti b. Nuclei 2. Riunione degli alveari deboli a. Debole + debole b. Debole + forte 3. Riunione degli alveari orfani a. Debole orfano + debole con regina b. Debole orfano + forte con regina c. Forte orfano + debole con regina 4. Alimentazione a. Liquida b. Solida

6 Sistemazione del nido famiglie forti dalla levata dei melari al trattamento Levata del melario luglio Restringimento Candito e ulteriore restringimento Togliere un favo covata e api Candito Faccio un nucleo Trattamento Apilife Var + Apistan Diaframma

7 Sistemazione del nido Nuclei su 5 favi a luglio Candito Trattamento con Apilife Var + Apistan Restringimento un diaframma Diaframma Restringimento due diaframmi

8 Sistemazione del nido Riunione alveari: due alveari deboli Si può recuperare la regina dell alveare più debole L alveare più debole viene messo in quello più forte Diaframma La riunione viene fatta aggiungendo i favi dell alveare più debole di lato ai favi dell alveare più forte. Le scorte vengono portate di lato Quindi si stringe ulteriormente portando di lato favi con poche scorte

9 Sistemazione del nido Riunione alveari: alveari deboli con alveari forti L alveare più debole viene messo in quello forte Diaframma Si aggiungono solo i favi di covata e api di lato ai favi dell alveare forte Le scorte vengono portate di lato Quindi si stringe ulteriormente portando di lato favi con poche scorte

10 Sistemazione del nido Riunione alveari orfani La riunione viene fatta come nei casi precedenti. Generalmente si riuniscono gli alveari deboli con regina agli alveari forti orfani o si riuniscono più alveari deboli orfani ad uno con regina. E consigliabile costituire dei nuclei da riunire per far fronte ad eventuali orfanità. Di solito si preparano dei nuclei su 3-4 favi di api a fine stagione con regine giovani

11 Sistemazione del nido Riunione alveari orfani Diaframma L alveare più debole con regina viene messo in quello più forte orfano (deve segnare l orfanità) La riunione viene fatta aggiungendo i favi dell alveare con regina di lato ai favi dell alveare più forte. Le scorte vengono portate di lato Le api si riuniscono in un unico glomere. La regina di solito viene accettata

12 Sistemazione del nido Riunione alveari orfani Gli alveari deboli vengono riuniti tra di loro, quelli orfani in quello con regina

13 Sistemazione del nido, autunno - inverno posizione, dimensione del glomere e restringimento 1. glomere alto alveare forte Glomere Diaframma Polistirolo, legno Ulteriore restringimento Il glomere deve riempire tutto il volume a disposizione Favo da spostare a lato Pacco di candito

14 Sistemazione del nido, autunno - inverno posizione, dimensione del glomere e restringimento 1. glomere alto - nucleo Glomere Diaframma Polistirolo, legno Favo da spostare a lato Pacco di candito

15 Sistemazione del nido, autunno - inverno posizione, dimensione del glomere e restringimento 1. alveare senza scorte Glomere Favi con miele da inserire (presi da altri alveari) Diaframma Polistirolo, legno Favi da togliere Pacco di candito

16 Restringimento in funzione della temperatura - prima Esempio di come si stringe il glomere con il variare della temperatura Nord Sud Vista dall alto Nord Sud Fare attenzione alle escursioni termiche 10 C 0 C Vista di fronte Alto Alto Basso Basso

17 Restringimento in funzione della temperatura - dopo Vista dall alto Nord Nord Il glomere si dispone meglio sui favi coprendoli in gran parte Sud Sud Le variazioni di dimensioni del glomere sono inferiori al variare della temperatura se il restringimento è forte 10 C 0 C Vista di fronte Alto Alto Basso Basso 17

18 Restringimento in funzione della temperatura - dopo Verso l inverno si procede ad un ulteriore restringimento Nord Sud Vista dall alto Nord Sud 10 C 0 C Vista di fronte Alto Alto Basso Basso

19 Sistemazione del nido Alveare disposto nella parte posteriore Glomere Alveare visto dall alto Nord I favi vanno ruotati Diaframma Polistirolo, legno Sud Favi da togliere Pacco di candito

20 Sistemazione del nido Come disporre le scorte Si cerca di spostare le scorte verso il centro (soprattutto nelle zone fredde) in quanto il glomere si muove lentamente in presenza di temperature rigide

21 Restringimento della colonia: pratica necessaria anche durante i trattamenti acaricidi Famiglie compatte che coprono bene i favi fanno lavorare meglio i trattamenti acaricidi di tipo naturale, in quanto hanno un azione fortemente legata alle condizioni termiche e al movimento della api all interno dell alveare. L alimentazione ha un importanza fondamentale in assenza di importazione.

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