Il punto sull attuazione della direttiva 2002/91/CE
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- Jacopo Viola
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1 Convegno Investire sull efficienza energetica Sirmione, 20 Novembre 2009 Il punto sull attuazione della direttiva 2002/91/CE prof. ing. Vincenzo Corrado Politecnico di Torino
2 Legislazione e normativa tecnica nazionale
3 Ambiti d intervento del Decreto 192/2005 Progettazione e realizzazione di edifici di nuova costruzione e degli impianti in essi installati Nuovi impianti installati in edifici esistenti Opere di ristrutturazione degli edifici e degli impianti esistenti Esercizio, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici degli edifici Certificazione energetica degli edifici
4 Clausola di cedevolezza In relazione a quanto disposto dall art. 117 comma V della costituzione per le norme afferenti a competenza esclusiva delle regioni e province autonome: le norme del D.Lgs. 192 e dei decreti ministeriali applicativi si applicano fino a quando le regioni e province autonome non avranno provveduto al recepimento della direttiva 2002/91/CE tale recepimento dovrà tenere conto dei vincoli dell ordinamento comunitario e dei principi fondamentali dettati dalla Direttiva e dal D.Lgs. 192
5 Gradi di applicazione del Decreto riguardo ai requisiti minimi prestazionali Applicazione integrale a tutto l edificio Edifici di nuova costruzione Edifici esistenti di superficie utile superiore a 1000 m² Ristrutturazione integrale dell involucro Demolizione e ricostruzione in manutenzione straordinaria Applicazione integrale ma limitata al solo ampliamento Ampliamento di un edificio volumetricamente superiore al 20% dell intero edificio esistente
6 Gradi di applicazione del Decreto riguardo ai requisiti minimi prestazionali Applicazione limitata al rispetto di specifici parametri Involucro edilizio Ristrutturazione totale (superficie utile inferiore a 1000 m²) Ristrutturazione parziale Manutenzione straordinaria Ampliamento non superiore al 20% dell intero edificio Impianti termici Nuova installazione Ristrutturazione Generatori di calore Sostituzione
7 Classificazione dei requisiti del sistema edificio-impianto (1/2) Isolamento termico dei singoli componenti d involucro strutture verticali opache strutture orizzontali opache (coperture, pavimenti) chiusure trasparenti (finestre, vetri) Isolamento termico globale dell involucro Isolamento termico delle partizioni interne Controllo della condensazione Controllo solare Controllo dell inerzia termica Ventilazione naturale
8 Classificazione dei requisiti del sistema edificio-impianto (2/2) Prestazione energetica per la climatizzazione invernale Prestazione energetica estiva dell involucro edilizio Efficienza globale dell impianto termico Prescrizioni relative all impianto termico Obbligo di utilizzo delle fonti rinnovabili: impianti termici per la produzione di acqua calda sanitaria impianti fotovoltaici specificazioni relative agli impianti a biomassa combustibile Predisposizione per l integrazione di impianti di teleriscaldamento
9 Requisito di isolamento termico dei componenti d involucro Valori limite della trasmittanza termica al ,60 Tramittanza termica [W/m 2 K] ,70 2,70 3,00 2,10 2,60 1,90 2,40 1,70 2,20 2,00 1,30 0,62 0,65 0,48 0,40 0,49 0,36 0,42 0,34 0,38 0,36 0,33 0,38 0,38 0,33 0,32 0,32 A 0,30 B 0,29 C Coperture D E Zona climatica F Chiusure trasparenti Vetri Pareti verticali opache Pavimenti Coperture Pavimenti Pareti verticali opache Vetri Chiusure trasparenti
10 Controllo dell inerzia termica Per le categorie E.1, E.2, E.3, E.4 e per le zone climatiche A, B, C, D, E, in presenza di irradianza solare media mensile sul piano orizzontale I sol 290 W/m 2 : per le pareti verticali opache (eccetto quadranti nord-ovest, nord e nord-est), la massa superficiale sia superiore a 230 kg/m 2 oppure la trasmittanza termica periodica sia inferiore a 0,12 W/(m 2 K); per le pareti opache orizzontali o inclinate, la trasmittanza termica periodica sia inferiore a 0,2 W/(m 2 K). In alternativa è ammesso l uso di materiali innovativi (es. coperture a verde), previa adeguata documentazione e certificazione delle tecnologie e dei materiali che ne attesti l equivalenza con le disposizioni
11 Limite dell indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale Residenze individuali S/V = 0, ,0 S/V = 0,8 EP i,lim [kwh/m 2 ann no] ,1 88,0 96,2 80,3 86,3 68,0 72,6 76,5 61,3 64,9 66,6 48,0 54,7 57,1 56,7 43,0 48,0 49,4 36,0 41,3 46,8 37,9 41,7 32,1 32,9 34,6 27,9 34,0 28,1 24,2 28,0 22,9 20,316,4 17,8 21,3 12,4 12,8 8, Gradi giorno S/V = 0,7 S/V = 0,6 S/V = 0,5 S/V = 0,4 S/V = 0,3 S/V = 0,2
12 Limite dell indice di prestazione energetica estiva dell involucro edilizio Per la categoria E.1 (tranne collegi, conventi, case di pena e caserme): per le zone climatiche A e B: 40 kwh/m 2 anno per le zone climatiche C, D, E e F: 30 kwh/m 2 anno Per tutte le altre categorie: per le zone climatiche A e B: 14 kwh/m 3 anno per le zone climatiche C, D, E e F: 10 kwh/m 3 anno
13 Utilizzo di fonti rinnovabili Energia termica L impianto di produzione di energia termica deve coprire con fonti rinnovabili almeno il 50% del fabbisogno per la produzione di acqua calda sanitaria (20% nei centri storici) Energia elettrica Obbligo d installazione di impianti fotovoltaici. Le prescrizioni sono da definirsi con provvedimento successivo al D.P.R. 59/09
14 Considerazioni sulla certificazione energetica degli edifici A chi è rivolta la certificazione energetica? All utente finale Quali sono gli obiettivi della certificazione energetica? Fornire informazioni chiare e trasparenti nelle operazioni immobiliari Sensibilizzare l utente Quali sono gli effetti della certificazione energetica? Stimolo per l adozione di comportamenti virtuosi dell utente La qualità energetica influenza il valore immobiliare Stimolo per interventi di riqualificazione energetica
15 Certificazione energetica: livelli di applicazione È prevista (dall 8/10/06) nei seguenti casi: edifici di nuova costruzione ristrutturazione integrale dell involucro (superficie utile superiore a 1000 m²) demolizione e ricostruzione in manutenzione straordinaria (superficie utile superiore a 1000 m²) È obbligatoria anche per gli edifici esistenti, nel caso di trasferimento a titolo oneroso: dal 1 luglio 2007, per gli edifici di superficie utile superiore a 1000 m² dal 1 luglio 2008, per gli edifici di superficie utile fino a 1000 m² dal 1 luglio 2009, alle singole unità immobiliari
16 Attestato di certificazione energetica L attestato di certificazione energetica è necessario: dal 1 gennaio 2007 per accedere agli incentivi e alle agevolazioni di qualsiasi natura correlati ad interventi sull edificio o sugli impianti o alle modalità di esercizio o approvvigionamento energetico degli impianti dal 1 luglio 2007 per tutti i contratti relativi alla gestione degli impianti termici o di climatizzazione negli edifici pubblici o dove figuri come committente un soggetto pubblico Fino all emanazione delle Linee Guida Nazionali (D.M. 26/06/2009), l attestato di certificazione energetica è stato sostituito dall attestato di qualificazione energetica
17 D.M. 26/06/2009 Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici Le Linee guida definiscono un sistema di certificazione energetica degli edifici in grado di: fornire informazioni sulla qualità energetica degli immobili e strumenti di chiara ed immediata comprensione; contribuire ad un applicazione omogenea della certificazione energetica degli edifici, attraverso la definizione di una procedura nazionale che comprenda: l indicazione di un sistema di classificazione degli edifici l individuazione di metodologie di calcolo della prestazione energetica utilizzabili in modo alternativo in relazione alle caratteristiche dell edificio e al livello di approfondimento la disponibilità di metodi semplificati che minimizzino gli oneri a carico dei cittadini
18 Elementi essenziali del sistema di certificazione degli edifici 1. I dati informativi contenuti all interno del certificato Efficienza energetica dell edificio Valori vigenti a norma di legge Classi prestazionali per raffrontare gli edifici Suggerimenti e raccomandazioni per interventi sull edificio 2. Le norme tecniche di riferimento 3. Le metodologie di calcolo della prestazione energetica degli edifici 4. I requisiti professionali e i criteri per assicurare la qualificazione e l indipendenza dei soggetti certificatori 5. La validità temporale massima dell attestato di certificazione 6. L aggiornamento dell attestato per ogni intervento che migliori la prestazione energetica dell edificio
19 Gli indici di prestazione energetica EP gl = EP i + EP acs + EP e + EP ill EP= indice di prestazione energetica i = climatizzazione invernale e = climatizzazione estiva acs = produzione di acqua calda sanitaria ill = illuminazione artificiale (escluse le abitazioni) [kwh/m 2 ] per gli edifici residenziali [kwh/m 3 ] per gli altri edifici (residenze collettive, terziario, industria) Nella FASE DI AVVIO: EP gl = EP i + EP acs EP e è valutato attraverso la qualità dell involucro edilizio
20 La metodologia di calcolo della prestazione energetica CAMPO DI APPLICAZIONE DATI DI INGRESSO CLIM. INVERNALE E ACS CLIM. ESTIVA DI PROGETTO -Edifici nuovi -Edifici completamente ristrutturati Dati di progetto Serie UNI/TS (per la climatizzazione invernale e l acs) DA RILIEVO O STANDARD Tipo 1 Tipo 2 Tipo 3 Edifici esistenti, tutte le categorie e le dimensioni Procedure di rilievo secondo le normative tecniche o dalla letteratura tecnicoscientifica Serie UNI/TS con semplificazioni per edifici esistenti Edifici esistenti, solo abitazioni, S utile 3000 m 2 Analogia costruttiva con altri edifici (abachi o banche dati) DOCET Metodo basato sulla determinazione dell indice di prestazione termica dell edificio per il raffrescamento EP e,invol [kwh/m 2 ]. Applicazione UNI/TS oppure DOCET Edifici esistenti, solo abitazioni, S utile 1000 m 2 Sulla base dei principali dati climatici, tipologici, geometrici ed impiantistici Procedura semplificata riportata nell Allegato 2 delle Linee guida (per la climatizzazione invernale) e UNI/TS (per l ACS) In alternativa, si utilizza il metodo basato sulla determinazione di parametri qualitativi (applicazione della UNI EN ISO 13786) Le norme di riferimento per il calcolo sono contenute all interno dell Allegato B del D.M. 26/06/2009. È prevista, inoltre, una procedura per il calcolo della prestazione energetica di edifici privi di impianto.
21 Climatizzazione estiva: Indice di prestazione termica dell edificio per il raffrescamento Classificazione valida per tutte le destinazioni d uso (valori in kwh/m 2 ) EP e,invol PRESTAZIONI QUALITÀ PRESTAZIONALE EP e,invol < 10 ottime I 10 EP e,invol < 20 buone II 20 EP e,invol < 30 medie III 30 EP e,invol < 40 sufficienti IV EP e,invol 20 mediocri V La valutazione della qualità termica estiva dell involucro edilizio è facoltativa nella certificazione di singole unità immobiliari ad uso residenziale con S utile < 200 m 2, che per la determinazione dell indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale utilizzino il metodo semplificato indicato in tabella con Tipo 3. In assenza della valutazione, all unità immobiliare viene attribuita la qualità V
22 Climatizzazione estiva Determinazione di parametri qualitativi Sfasamento (ore) Attenuazione PRESTAZIONI QUALITÀ PRESTAZIONALE S > 12 f a < 0,15 ottime I 12 S > 10 0,15 f a < 0,30 buone II 10 S > 8 0,30 f a < 0,40 medie III 8 S > 6 0,40 f a < 0,60 sufficienti IV S 6 f a 0,6 mediocri V Nei casi in cui le coppie di parametri caratterizzanti l edificio non rientrano coerentemente negli intervalli fissati in tabella, per la classificazione prevale il valore dello sfasamento
23 Rappresentazione delle prestazioni energetiche globali e parziali dell edificio La classe energetica globale dell edificio è l etichetta di efficienza energetica attribuita all edificio sulla base di un intervallo convenzionale di riferimento all interno del quale si colloca la sua prestazione energetica complessiva La classe energetica è contrassegnata da una lettera e la classe globale dell edificio comprende sottoclassi rappresentative dei singoli servizi energetici certificati: riscaldamento raffrescamento acqua calda sanitaria (ACS) illuminazione
24 Il sistema di classificazione della prestazione energetica EP gl = EP i + EP acs + EP e + EP ill EP gl (CLASSE n) = K 1n EP i L(2010) + EP acs n + K 2n EP e L + EP ill n K 1n e K 2n EP sono parametri adimensionali EP i L(2010) è il limite massimo ammissibile dell indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale in vigore a partire dal 1 gennaio 2010 Nella FASE DI AVVIO: EP gl (CLASSE n) = K 1n EP i L(2010) + EP acs n CONFRONTARE EP gl CON EP gl (CLASSE n) CLASSE ENERGETICA
25 Scala di classi energetiche (prestazione globale, edifici residenziali) Classe A gl + < 0,25 EP i L(2010) + 9 kwh/m 2 anno 0,25 EP i L(2010) + 9 kwh/m 2 anno Classe A gl < 0,50 EP i L(2010) + 9 kwh/m 2 anno 0,50 EP i L(2010) + 9 kwh/m 2 anno Classe B gl < 0,75 EP i L(2010) + 12 kwh/m 2 anno 0,75 EP i L(2010) + 12 kwh/m 2 anno Classe C gl < 1,00 EP i L(2010) + 18 kwh/m 2 anno 1,00 EP i L(2010) + 18 kwh/m 2 anno Classe D gl < 1,25 EP i L(2010) + 21 kwh/m 2 anno 1,25 EP i L(2010) + 21 kwh/m 2 anno Classe E gl < 1,75 EP i L(2010) + 24 kwh/m 2 anno 1,75 EP i L(2010) + 24 kwh/m 2 anno Classe F gl < 2,50 EP i L(2010) + 30 kwh/m 2 anno Classe G gl 2,50 EP i L(2010) + 30 kwh/m 2 anno Per la classificazione della prestazione relativa al servizio di climatizzazione invernale, tenendo conto dell evoluzione normativa, è stato posto il requisito minimo fissato a partire dal 2010 quale limite di separazione tra le classi C e D (soglia di riferimento legislativo)
26 L attestato di certificazione energetica Ha una validità temporale massima di dieci anni La validità è confermata solo se sono rispettate le prescrizioni normative vigenti per le operazioni di controllo di efficienza energetica È aggiornato: ad ogni intervento migliorativo della prestazione energetica che riguarda almeno il 25% della superficie esterna ad ogni intervento migliorativo della prestazione energetica che riguarda l installazione di sistemi impiantistici con rendimenti più alti di almeno 5 punti percentuali ad ogni intervento che possa ridurre la prestazione energetica facoltativamente in tutti gli altri casi I libretti di impianto o di centrale sono allegati all attestato
27 Esempio di attestato di certificazione energetica
28 Esempio di attestato di certificazione energetica
29 Certificazione energetica di edifici e di singoli appartamenti La certificazione energetica riguarda il singolo appartamento In caso di edifici multipiano o in linea: si può prevedere una certificazione energetica comune per unità immobiliari che: presentano caratteristiche di ripetibilità logistica e di esposizione hanno generatori di calore, in caso di impianti individuali, della stessa tipologia e potenza si può quindi prevedere: 1. in presenza di impianti con contabilizzatore di calore, un certificato per ogni unità immobiliare determinato con l utilizzo del rapporto di forma dell appartamento 2. in presenza di impianti centralizzati senza regolazione e contabilizzazione del calore, l indice di prestazione energetica di ogni alloggio è ricavato a partire da quello dell edificio in base alle tabelle millesimali
30 Procedura di certificazione energetica degli edifici 1. Esecuzione di una diagnosi o di una verifica di progetto attraverso: reperimento dei dati di ingresso dell edificio e degli impianti (avvalendosi anche dell attestato di qualificazione energetica); calcolo della prestazione energetica con la metodologia adatta; individuazione di opportunità di intervento per il miglioramento della prestazione energetica (soluzioni tecniche, rapporto costi-benefici, tempi di ritorno degli investimenti). 2. Classificazione dell edificio e confronto con i limiti di legge, e potenzialità di miglioramento in relazione agli interventi individuati. 3. Rilascio dell attestato di certificazione energetica.
31 Rilascio dell attestato di certificazione energetica Per interventi di nuova costruzione e ristrutturazioni totali la nomina del Soggetto certificatore avviene prima dell inizio dei lavori Entro i quindici giorni successivi alla consegna al richiedente dell attestato di certificazione energetica, il Soggetto certificatore trasmette copia del certificato alla regione o provincia autonoma Qualora fossero presenti, a livello regionale o locale, incentivi legati alla qualità energetica dell edificio, la richiesta dell attestato di certificazione può essere resa obbligatoria prima del deposito della richiesta di autorizzazione edilizia
32 Obiettivi strategici dell Unione Europea Per il 2020 obiettivi del %: ridurre del 20% il consumo di energia ridurre del 20% le emissioni di gas serra portare al 20% la percentuale di energie rinnovabili Il settore dell'edilizia (residenziale e commerciale) è il principale consumatore di energia ed emittente di CO 2 nell'ue (circa il 40%) e può ancora offrire un ampio margine di risparmio energetico grazie ad interventi economicamente convenienti (potenziale di riduzione dell'11% del consumo finale di energia entro il 2020).
33 Condizioni per un efficace attuazione della legislazione energetica Maggiore coordinamento tra Stato ed enti locali Applicazione di metodologie di calcolo condivise e conformi a quelle sviluppate in ambito europeo e nazionale Conoscenza del parco edilizio esistente per l orientamento delle politiche energetiche (catasto degli impianti di condizionamento, informatizzazione delle procedure di certificazione, censimento dei consumi reali) Diffusione e promozione della certificazione energetica quale strumento di trasparenza nelle operazioni immobiliari Effettiva attivazione di ispezioni e sanzioni Incentivazione di nuove tecnologie edili ed impiantistiche Formazione, aggiornamento e sensibilizzazione dei professionisti e di tutti i soggetti coinvolti
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