EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM35U

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1 ALLEGATO 10 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TM35U

2 NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER L EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di cogliere i cambiamenti strutturali, le modifiche dei modelli organizzativi, le variazioni di mercato all interno del settore economico. Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per l evoluzione dello studio di settore SM35U. Oggetto dello studio è l attività economica rispondente al codice ATECOFIN 2004: Erboristerie. La finalità perseguita è di determinare un ricavo potenziale tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un impresa. A tale scopo, nell ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell espletamento dell attività. L evoluzione dello studio di settore è stata condotta analizzando i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell applicazione degli Studi di Settore per il periodo d imposta 2003, completati con ulteriori informazioni contenute nel questionario ESM35 inviato ai contribuenti per l evoluzione dello studio in oggetto. I contribuenti interessati sono risultati pari a Il numero dei soggetti i cui modelli sono stati completati con le informazioni contenute nei relativi questionari è stato pari a Sui modelli sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 32 posizioni. I principali motivi di scarto sono stati: ricavi dichiarati maggiori di euro; quadro B del modello (unità locale destinata all attività di vendita) non compilato; quadro D del modello e del questionario (elementi specifici dell attività) non compilato; quadro F del modello (elementi contabili) non compilato; presenza di attività secondarie con un incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%; errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia dell offerta (quadro D del questionario); errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia clientela (quadro D del modello); errata compilazione delle percentuali relative alla modalità di acquisto (quadro D del modello); incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili. A seguito degli scarti effettuati, il numero dei modelli oggetto delle successive analisi è stato pari a IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI Per segmentare le imprese oggetto dell analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si è ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche: 2

3 una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si è configurata come un analisi fattoriale del tipo Analyse des données e nella fattispecie come un Analisi in Componenti Principali 1 ; un procedimento di Cluster Analysis 2. L utilizzo combinato delle due tecniche è preferibile rispetto a un applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore è il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto più complessa e meno precisa risulta l operazione di clustering. Per limitare l impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti è stata effettuata a partire dai risultati dell analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l omogeneità dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri ad eccezione delle variabili del quadro degli elementi contabili. Tale scelta nasce dall esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, ai diversi prodotti merceologici venduti e servizi prestati, etc.; tale caratterizzazione è possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realtà economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significatività sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attività oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare undici gruppi omogenei di imprese. DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI L analisi ha permesso di classificare le erboristerie in undici gruppi omogenei. Gli elementi che hanno contribuito maggiormente alla determinazione dei modelli di business sono i seguenti: assortimento del punto vendita; dimensione del punto vendita; presenza di più di un punto vendita; modalità di offerta dei prodotti; modalità organizzativa; localizzazione. L assortimento del punto vendita ha consentito di classificare le erboristerie in funzione delle tipologie merceologiche trattate. Le categorie di prodotto per le quali è stata rilevata un offerta specializzata e/o prevalente sono: prodotti di alimentazione naturale e/o biologica (cluster 6); erbe, piante officinali e derivati da piante officinali (cluster 8) ; cosmesi naturale (cluster 10). 1 L Analisi in Componenti Principali è una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. 2 La Cluster Analysis è una tecnica statistica che, in base ai fattori dell analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili. 3

4 La dimensione del punto vendita ha permesso di distinguere le imprese di piccole dimensioni (cluster 4) da quelle di medie dimensioni (cluster 3) e quelle di grandi dimensioni (cluster 2). La presenza di più di un punto vendita identifica le catene di erboristerie gestite dallo stesso proprietario (cluster 5). La modalità di offerta dei prodotti ha consentito di far emergere i punti vendita che commercializzano articoli prodotti da terzi ai quali appongono il proprio marchio (cluster 1) e quelli che commercializzano prevalentemente prodotti di propria produzione (da laboratorio) (cluster 9). La modalità organizzativa ha permesso di rilevare le imprese in franchising o affiliate (cluster 7). La localizzazione individua le erboristerie inserite in super/ipermercato o (cluster 11). in centro commerciale al dettaglio Nelle successive descrizioni dei cluster emersi dall analisi, salvo segnalazioni contrarie, l indicazione dei valori numerici riguarda valori medi. CLUSTER 1 ERBORISTERIE CHE COMMERCIALIZZANO ARTICOLI PRODOTTI DA TERZI CON MARCHIO COMMERCIALE DEL PUNTO VENDITA NUMEROSITÀ: 317 Il cluster in esame raggruppa i punti vendita che presentano un offerta costituita esclusivamente da articoli prodotti da terzi ai quali viene apposto il marchio commerciale dell erboristeria. La gamma di prodotti offerti è costituita principalmente da: cosmesi naturale (24% dei ricavi), derivati da piante officinali (estratti, capsule, fiale, oli, etc.) con il 22%, integratori minerali e vitaminici con il 17%, erbe e piante officinali (droghe allo stato sfuso) con il 15% e prodotti di alimentazione naturale e/o biologica con il 9%. Gli spazi adibiti all esercizio dell attività consistono in: 33 mq di locali per la vendita e l esposizione interna della merce, 8 mq di locali destinati a magazzino e 2 metri lineari di esposizione fronte strada. Le imprese sono organizzate prevalentemente sotto forma di ditta individuale (74% dei casi) nelle quali opera il solo titolare. La quasi totalità dei ricavi proviene da vendite a privati. Gli approvvigionamenti vengono effettuati direttamente dalle ditte produttrici (65% degli acquisti) e da commercianti all ingrosso (34%). CLUSTER 2 ERBORISTERIE DI GRANDI DIMENSIONI NUMEROSITÀ: 69 Le erboristerie appartenenti a questo cluster sono caratterizzate dalle dimensioni elevate del punto vendita: la superficie destinata ai locali per la vendita e l esposizione interna della merce è di 80 mq, il magazzino è di 48 mq e l esposizione fronte strada si estende su 10 metri lineari. Inoltre, il 30% dei soggetti dispone di 10 mq di uffici. Si segnala che circa un terzo dei punti vendita è ubicato in centri storici. Le merceologie offerte sono varie e comprendono: derivati da piante officinali (estratti, capsule, fiale, oli, etc.) che generano il 27% dei ricavi, cosmesi naturale con il 22%, erbe e piante officinali (droghe allo stato sfuso) con il 17%, prodotti di alimentazione naturale e/o biologica con il 13% e integratori minerali e vitaminici con il 12%. La forma giuridica più frequentemente adottata è la ditta individuale (54% dei casi); gli addetti all attività sono pari a 2, tra i quali uno è dipendente. La clientela è formata quasi esclusivamente da consumatori privati. Le spese di pubblicità, propaganda e rappresentanza sono elevate (2.940 euro circa). Gli acquisti avvengono principalmente da ditte produttrici (65% degli acquisti) e in misura minore da commercianti all ingrosso (35%). 4

5 CLUSTER 3 ERBORISTERIE DI MEDIE DIMENSIONI NUMEROSITÀ: 393 I punti vendita che fanno parte di questo cluster presentano una struttura di medie dimensioni all interno della quale i locali per la vendita e l esposizione interna della merce hanno un ampiezza di 51 mq, quelli destinati a magazzino di 19 mq e le vetrine hanno una lunghezza di 5 metri lineari. La gamma di prodotti in assortimento si compone di: derivati da piante officinali (estratti, capsule, fiale, oli, etc.) e cosmesi naturale entrambi fonte del 28% dei ricavi, erbe e piante officinali (droghe allo stato sfuso) con il 15%, integratori minerali e vitaminici con l 11% e prodotti di alimentazione naturale e/o biologica con il 9%. La ditta individuale è la forma giuridica adottata più di frequente (64% dei soggetti); ad operare sono uno talvolta 2 addetti, di cui un dipendente per un terzo dei soggetti. La clientela è costituita quasi esclusivamente da privati. Gli acquisti vengono effettuati per il 68% degli acquisti totali presso ditte produttrici e per il 31% presso commercianti all ingrosso. CLUSTER 4 ERBORISTERIE DI PICCOLE DIMENSIONI NUMEROSITÀ: 648 Il cluster in esame raggruppa le erboristerie che presentano una struttura di dimensioni molto ridotte. Gli spazi destinati allo svolgimento dell attività sono limitati a 29 mq di locali per la vendita e l esposizione interna della merce e 6 mq di magazzini; le vetrine hanno una lunghezza di 2 metri lineari. Gli articoli offerti sono principalmente costituiti da: cosmesi naturale (27% dei ricavi), derivati da piante officinali (estratti, capsule, fiale, oli, etc.) con il 23%, erbe e piante officinali (droghe allo stato sfuso) con il 16%, integratori minerali e vitaminici con il 13% e prodotti di alimentazione naturale e/o biologica con l 11%. Il 77% dei soggetti adotta come forma giuridica la ditta individuale nella quale opera il solo titolare dell attività. La clientela è formata essenzialmente da privati. L approvvigionamento delle merci avviene per il 64% degli acquisti da ditte produttrici e per il restante 36% da commercianti all ingrosso. CLUSTER 5 CATENE DI ERBORISTERIE NUMEROSITÀ: 111 Nel cluster rientrano le erboristerie formate da 2 o più punti vendita. La superficie complessivamente adibita all attività è composta da: locali per la vendita e l esposizione interna della merce di 83 mq, locali destinati a magazzino di 19 mq e locali destinati a uffici di 10 mq per oltre un quarto dei soggetti; l esposizione fronte strada (vetrine) si estende per 7 metri lineari. L assortimento trattato si compone quasi esclusivamente di: derivati da piante officinali (estratti, capsule, fiale, oli, etc.) e cosmesi naturale (entrambi con il 28% dei ricavi), erbe e piante officinali (droghe allo stato sfuso) con il 16%, integratori minerali e vitaminici con il 11% e prodotti di alimentazione naturale e/o biologica con il 10%. La forma giuridica adottata da oltre la metà dei soggetti è quella societaria; gli addetti impegnati nell attività sono 3, tra i quali uno è dipendente. La clientela è quasi esclusivamente formata da privati. Gli acquisti vengono effettuati ricorrendo a ditte produttrici per il 67% degli acquisti e a commercianti all ingrosso per il 32%. CLUSTER 6 ERBORISTERIE CON OFFERTA PREVALENTE DI PRODOTTI DI ALIMENTAZIONE NATURALE E/O BIOLOGICA NUMEROSITÀ: 175 Nel cluster rientrano le erboristerie che presentano un offerta prevalente di prodotti di alimentazione naturale e/o biologica (46% dei ricavi). L assortimento è completato da prodotti di cosmesi naturale (17% dei ricavi), derivati da piante officinali (estratti, capsule, fiale, oli, etc.) con il 13%, erbe e piante officinali (droghe allo stato sfuso) e integratori minerali e vitaminici (entrambi con il 9%). 5

6 Le imprese dispongono di 42 mq di locali per la vendita e l esposizione interna della merce e di 11 mq di magazzino; l esposizione fronte strada (vetrine) è di 3 metri lineari. La forma giuridica maggiormente adottata è la ditta individuale (66% dei soggetti) nella quale opera il solo titolare dell attività. La clientela è costituita in maniera quasi esclusiva da privati. Gli approvvigionamenti vengono effettuati per il 55% degli acquisti totali da ditte produttrici e per il 44% da commercianti all ingrosso. CLUSTER 7 ERBORISTERIE IN FRANCHISING O AFFILIATE NUMEROSITÀ: 36 Il cluster raggruppa le imprese che si caratterizzano per la modalità organizzativa adottata: il franchising o l affiliazione. L assortimento si compone essenzialmente di: cosmesi naturale (35% dei ricavi), derivati da piante officinali (estratti, capsule, fiale, oli, etc.) con il 23%, erbe e piante officinali (droghe allo stato sfuso) con il 15%, integratori minerali e vitaminici con l 11% e alimentazione naturale e/o biologica con l 8%. Gli spazi destinati all esercizio dell attività sono composti da: locali per la vendita e l esposizione interna della merce di 34 mq e locali destinati a magazzino di 9 mq. La forma giuridica adottata dal 56% delle imprese è quella societaria; il numero di addetti all attività è pari a 2. La clientela è totalmente formata da privati. Gli acquisti vengono effettuati perlopiù rivolgendosi a ditte produttrici (66% degli acquisti). CLUSTER 8 ERBORISTERIE SPECIALIZZATE IN ERBE, PIANTE OFFICINALI E DERIVATI DA PIANTE OFFICINALI NUMEROSITÀ: 303 I soggetti appartenenti a questo cluster realizzano la quota maggiore di ricavi dalla vendita di derivati da piante officinali (estratti, capsule, fiale, oli, etc.) (36%) e da erbe e piante officinali (droghe allo stato sfuso) (34%). La superficie dei locali per la vendita e l esposizione interna della merce è di 33 mq mentre il magazzino occupa uno spazio di 11 mq; l esposizione fronte strada ha una lunghezza di 2 metri lineari. La quota maggiore delle imprese (74% dei soggetti) adotta come forma giuridica la ditta individuale all interno della quale opera il solo titolare. Il 98% dei ricavi è conseguito da vendite a consumatori privati. Gli approvvigionamenti vengono effettuati ricorrendo a ditte produttrici per circa i due terzi degli acquisti totali e a commercianti all ingrosso per la restante parte. CLUSTER 9 ERBORISTERIE CON VENDITA DI PRODOTTI DI PROPRIA PRODUZIONE IN LABORATORIO NUMEROSITÀ: 114 L elemento di caratterizzazione delle imprese appartenenti al cluster è la vendita di prodotti di propria produzione, fonte del 41% dei ricavi. Le merceologie vendute consistono principalmente in: derivati da piante officinali (estratti, capsule, fiale, oli, etc.), cosmesi naturale, erbe e piante officinali (droghe allo stato sfuso), integratori minerali e vitaminici e prodotti di alimentazione naturale e/o biologica. Il 23% dei ricavi proviene da vendite con emissione di fattura per il 32% dei soggetti. Tra gli spazi destinati all esercizio dell attività, oltre ai locali per la vendita e l esposizione interna della merce di 36 mq e i magazzini di 14 mq, sono presenti anche locali destinati a laboratorio di 11 mq; nel 31% dei casi sono presenti locali destinati ad uffici di 11 mq. L esposizione fronte strada (vetrine) è di 2 metri lineari. La forma giuridica adottata più di frequente (69% delle imprese) è la ditta individuale; gli addetti all attività sono uno, talvolta due tra i quali un dipendente nel 36% dei casi. La clientela è quasi esclusivamente formata da privati. Gli acquisti vengono effettuati ricorrendo direttamente alle ditte produttrici (63% degli acquisti totali) e a commercianti all ingrosso (36%). 6

7 Coerentemente con la modalità di offerta, si rileva la presenza di beni strumentali quali: una bilancia di precisione, una macchina/impianto per il taglio e/o polverizzazione e/o estrazione e/o mescolatori per il 29% dei soggetti, una macchina comprimitrice e/o opercolatrice per il 26% e una macchina confezionatrice e/o capsulatrice e/o riempitrice e/o etichettatrice per il 23%. CLUSTER 10 ERBORISTERIE SPECIALIZZATE IN COSMESI NATURALE E DERIVATI DA PIANTE OFFICINALI NUMEROSITÀ: 522 Il cluster in esame raggruppa i punti vendita contraddistinti da una specializzazione dell offerta in cosmesi naturale (42% dei ricavi) e derivati da piante officinali (estratti, capsule, fiale, oli, etc.) (36%). Le strutture destinate all attività si articolano in 31 mq di locali per la vendita e l esposizione interna della merce, 8 mq di locali destinati a magazzino e 2 metri lineari di esposizione fronte strada. La ditta individuale è la forma giuridica adottata più di frequente (73% delle imprese) e l attività viene svolta dal solo titolare. La clientela è esclusivamente di tipo privato. L approvvigionamento delle merci avviene in via prevalente (71% degli acquisti totali) ricorrendo alle ditte produttrici. CLUSTER 11 PUNTI VENDITA LOCALIZZATI IN SUPER/IPERMERCATO O IN CENTRO COMMERCIALE AL DETTAGLIO NUMEROSITÀ: 89 I punti vendita appartenenti a questo cluster sono caratterizzati dalla localizzazione in strutture commerciali non autonome quali super/ipermercati e/o centri commerciali al dettaglio. Il ventaglio dei prodotti offerti si compone di: cosmesi naturale (34% dei ricavi), derivati da piante officinali (estratti, capsule, fiale, oli, etc.) con il 26%, erbe e piante officinali (droghe allo stato sfuso) con il 13%, integratori minerali e vitaminici e alimentazione naturale e/o biologica (entrambi con il 10%). Le strutture nelle quali viene svolta l attività sono composte da 44 mq di locali per la vendita e l esposizione interna della merce e 12 mq di locali destinati a magazzino; le vetrine si estendono su una lunghezza di circa 3 metri lineari. La natura giuridica adottata è la ditta individuale per il 54% dei soggetti e la società per il 46%, all interno delle quali operano uno, talvolta 2, addetti di cui un dipendente nel 34% dei casi. Il 98% dei ricavi proviene da vendite a privati. Gli acquisti vengono effettuati per il 67% da ditte produttrici e per il 32% da commercianti all ingrosso. Coerentemente con la localizzazione non autonoma, si rilevano elevate spese sostenute per beni e/o servizi comuni (1.400 euro circa); gli orari di apertura giornalieri si estendono fino a 12 ore per il 30% dei soggetti. DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei è necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si è ricorso alla Regressione Multipla 3. La stima della funzione di ricavo è stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). E opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si è proceduto ad effettuare un analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di normalità economica nell esercizio dell attività e per scartare le 3 La Regressione Multipla è una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significatività statistica. 7

8 imprese anomale; ciò si è reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della funzione di ricavo. In particolare sono state escluse le imprese che presentano: costo del venduto 4 dichiarato negativo; costi e spese dichiarati nel quadro F del modello superiori ai ricavi dichiarati. Successivamente sono stati utilizzati degli indicatori economico-contabili specifici delle attività in esame: produttività per addetto = ricavi / (numero addetti ) ricarico = ricavi / costo del venduto; rotazione del magazzino = costo del venduto / giacenza media 6. Per ogni gruppo omogeneo, distintamente per forma giuridica è stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per la produttività per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli: dal 1 ventile, per il cluster 5; dal 2 ventile, per i cluster 7, 11; dal 1 al 19 ventile, per i cluster 2, 3; dal 2 al 19 ventile, per i cluster 1, 4, 6, 9, 10; dal 3 al 19 ventile, per il cluster 8. Pe r il ricarico sono stati scelti i seguenti intervalli: dal 1 ventile, per il cluster 11; dal 2 ventile, per i cluster 5, 7, 8; dal 1 al 19 ventile, per i cluster 3, 9; dal 2 al 19 ventile, per i cluster 2, 4, 6, 10; dal 3 al 18 ventile, per il cluster 1. Per la rotazione del magazzino sono stati scelti i seguenti intervalli: dal 1 ventile, per il cluster 2; dal 2 ventile, per il cluster 5; dal 3 ventile, per il cluster 3; dal 4 ventile, per il cluster 8; 4 Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di merci e materie prime rimanenze finali. 5 Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all anno in base alle giornate retribuite. Le frequenze relative ai non dipendenti, ad eccezione dei Collaboratori coordinati e continuativi che prestano attività prevalentemente nell impresa e degli Amministratori non soci, sono state normalizzate all anno in base alla percentuale di lavoro prestato. Numero addetti = (ditte individuali) Numero addetti = (società) 1 + numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attività prevalentemente nell impresa + numero collaboratori dell impresa familiare e coniuge dell azienda coniugale + numero familiari diversi che prestano attività nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell impresa + numero associati in partecipazione diversi Numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attività prevalentemente nell impresa + numero familiari diversi che prestano attività nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell impresa + numero associati in partecipazione diversi + numero soci con occupazione prevalente nell impresa + numero soci diversi + numero amministratori non soci 6 Giacenza media = (Esistenze iniziali + rimanenze finali)/2. 8

9 dal 1 al 19 ventile, per il cluster 11; dal 2 al 19 ventile, per i cluster 9, 10; dal 3 al 19 ventile, per i cluster 1, 4, 6; non sono stati effettuati tagli per il cluster 7. Così definito il campione di imprese di riferimento, si è proceduto alla definizione della funzione di ricavo per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della funzione di ricavo sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro F del modello) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative è stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della funzione di ricavo si è ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l eventuale presenza di variabilità legata a fattori dimensionali (eteroschedasticità). Affinché il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nella definizione della funzione di ricavo si è tenuto conto anche delle possibili differenze di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell attività. A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla territorialità del commercio a livello comunale 7, che ha avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al: grado di modernizzazione; grado di copertura dei servizi di prossimità; grado di sviluppo socio-economico. Nel la definizione della funzione di ricavo le aree territoriali sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy ed è stata analizzata la loro interazione con la variabile costo del venduto. Tali variabili hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente della variabile costo del venduto. Nell allegato 10.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della funzione di ricavo. APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi: l Analisi Discriminante 8; la stima del ricavo di riferimento. Nell allegato 10.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell Analisi Discriminante. Non si è proceduto nel modo standard di operare dell Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilità; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilità si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilità di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. 7 I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati nell apposito Decreto Ministeriale. 8 L Analisi Discriminante è una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attività, attraverso la definizione di una probabilità di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi. 9

10 Tale ricavo è dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell impresa, ponderata con le relative probabilità di appartenenza. Anche l intervallo di confidenza è ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilità di appartenenza. 10

11 ALLEGATO 10.A COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO VARIABILI CLUSTER 1 CLUSTER 2 CLUSTER 3 CLUSTER 4 CLUSTER 5 CLUSTER 6 Costo del venduto 1,3454 1,3619 1,2706 1,3569 1,3081 1,2836 Costo per la produzione di servizi + Spese per acquisti di servizi 0,3994 Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente 0,6386 Valore dei beni strumentali 0,0650 Soci e associati in partecipazione (numero normalizzato) 3.280,7234 Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale e familiari diversi che prestano attività nell impresa (numero normalizzato) 3.280,7234 Costo del venduto - quota fino a euro 0,2368 Costo del venduto - quota fino a euro - Costo del venduto - quota fino a euro - TM35U 0,8364 0,6856 0,6593 1,2440 0,8596 0,7272 0,5055 0,5703 0,8582 0,7483 0,2482 0,1078 0,0774 0,2529 0, , , , , , , , , , ,1157 Costo del venduto - quota fino a euro - - 0, Costo del venduto relativo a "Derivati da piante officinali (estratti, capsule, fiale, oli, etc)" - - 0, Costo del venduto relativo a "Cosmesi naturale" , Costo del venduto relativo a "Altri prodotti" , CORRETTIVI TERRITORIALI CLUSTER 1 CLUSTER 2 CLUSTER 3 CLUSTER 4 CLUSTER 5 CLUSTER 6 Correttivo da applicare al coefficiente del Costo del venduto Gruppo 3 della territorialità del commercio a livello comunale - Aree ad alto livello di benessere, con tessuto 0,0441-0,0279 0, produttivo industriale e una rete commerciale prevalentemente tradizionale Correttivo da applicare al coefficiente del Costo del venduto Gruppo 5 della territorialità del commercio a livello comunale - Aree con benessere molto elevato, in aree urbane e metropolitane fortemente terziarizzate e sviluppate, con una rete distributiva molto evoluta 0,0441-0,0279 0, Le variabili contabili vanno espresse in euro. 11

12 COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO TM35U VARIABILI CLUSTER 7 CLUSTER 8 CLUSTER 9 CLUSTER 10 CLUSTER 11 Costo del venduto 1,3941 1,3591 1,2405 1,4284 1,3027 Costo per la produzione di servizi + Spese per acquisti di servizi 0,5509 Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente 0,5509 Valore dei beni strumentali 0,2965 0,6111 1,4613 0,6423 0,7884 0,7443 1,0543 0,5909 1,0403 0,0994 0,3233 0,1212 0,1789 Soci e associati in partecipazione (numero normalizzato) , , , Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale e familiari diversi che prestano attività nell impresa (numero normalizzato) , , , Costo del venduto - quota fino a euro - 0,2888 0, Costo del venduto - quota fino a euro , Costo del venduto - quota fino a euro ,2382 Costo del venduto - quota fino a euro Costo del venduto relativo a "Derivati da piante officinali (estratti, capsule, fiale, oli, etc)" Costo del venduto relativo a "Cosmesi naturale" , Costo del venduto relativo a "Altri prodotti" , CORRETTIVI TERRITORIALI CLUSTER 7 CLUSTER 8 CLUSTER 9 CLUSTER 10 CLUSTER 11 Correttivo da applicare al coefficiente del Costo del venduto Gruppo 3 della territorialità del commercio a livello comunale - Aree ad alto livello di benessere, con tessuto produttivo industriale e una rete commerciale prevalentemente tradizionale Correttivo da applicare al coefficiente del Costo del venduto Gruppo 5 della territorialità del commercio a livello comunale - Aree con benessere molto elevato, in aree urbane e metropolitane fortemente terziarizzate e sviluppate, con una rete distributiva molto evoluta Le variabili contabili vanno espresse in euro. 12

13 Numero delle giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio Numero di collaboratori coordinati e continuativi che prestano attività prevalentemente nell'impresa Percentuale di lavoro prestato dai collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale Percentuale di lavoro prestato dai familiari diversi da quelli di cui al rigo precedente che prestano attività nell'impresa Percentuale di lavoro prestato dagli associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa Percentuale di lavoro prestato dagli associati in partecipazione diversi da quelli di cui al rigo precedente Percentuale di lavoro prestato dai soci con occupazione prevalente nell'impresa Percentuale di lavoro prestato dai soci diversi da quelli di cui al rigo precedente Numero di amministratori non soci QUADRO B DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE: Locali per la vendita e l'esposizione interna della merce (Mq) Locali destinati a magazzino (Mq) Esposizione fronte strada (vetrine) (Metri lineari) Locali destinati a laboratorio (Mq) Localizzazione (1 = autonoma; 2 = in super/ipermercato; 3 = in centro commerciale al dettaglio) Spese sostenute per beni e/o servizi comuni in caso di localizzazione non autonoma Modalità di offerta dei prodotti: Commercializzazione di prodotti di produzione propria (da laboratorio) Modalità di offerta dei prodotti: Commercializzazione di articoli prodotti da terzi ai quali l impresa appone il proprio marchio Modalità organizzativa: In franchising o in affiliazione QUADRO D DEL QUESTIONARIO: ALLEGATO 10.B VARIABILI DELL ANALISI DISCRIMINANTE QUADRO A DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE: Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo pieno Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo parziale Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti QUADRO D DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE: Tipologia dell offerta: Erbe e piante officinali (droghe allo stato sfuso) Tipologia dell offerta: Derivati da piante officinali (estratti, capsule, fiale, oli, etc) Tipologia dell offerta: Cosmesi naturale Tipologia dell offerta: Prodotti di alimentazione naturale e/o biologica Costi e spese specifici: Costi e spese addebitati da gruppi di acquisto, unioni volontarie, consorzi, cooperative, affiliante o franchisor per voci diverse dall'acquisto delle merci QUADRO E DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE: Beni strumentali: Macchine per prima lavorazione (macchine/impianti per la coltivazione delle piante officinali, e/o raccolta, e/o essiccazione) Beni strumentali: Macchine/impianti per il taglio e/o polverizzazione e/o estrazione e/o mescolatori Beni strumentali: Macchine comprimitrici e/o opercolatrici 13

14 uzione aria compressa Beni strumentali: Macchine confezionatrici e/o capsulatrici e/o riempitrici e/o etichettatrici Beni strumentali: Macchine/impianti prod 14

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