EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG38U

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1 ALLEGATO 3 NOTA TECNICA E METODOLOGICA EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG38U

2 NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER L EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di cogliere i cambiamenti strutturali, le modifiche dei modelli organizzativi, le variazioni di mercato all interno del settore economico. Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per l evoluzione dello Studio di Settore SG38U Riparazione di calzature e di altri articoli in cuoio. Oggetto dello studio è l attività economica rispondente al codice ATECOFIN 2004: Riparazione di calzature e di altri articoli in cuoio. La finalità perseguita è di determinare un ricavo potenziale tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un impresa. A tale scopo, nell ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nello espletamento dell attività. L evoluzione dello studio di settore è stata condotta analizzando i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell applicazione degli Studi di Settore per il periodo d imposta I contribuenti interessati sono risultati pari a Sui modelli sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 572 posizioni. I principali motivi di scarto sono stati: ricavi dichiarati maggiori di euro; quadro B (unità locali destinate all esercizio dell attività) non compilato; quadro D (elementi specifici dell attività) non compilato; quadro F (elementi contabili) non compilato; presenza di attività secondarie con un incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%; errata compilazione delle percentuali relative alla modalità di espletamento dell attività (quadro D); errata compilazione delle percentuali relative agli acquisti di materie prime, semilavorati e prodotti finiti (quadro D); incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili. A seguito degli scarti effettuati, il numero dei contribuenti oggetto delle successive analisi è risultato pari a IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI Per segmentare le imprese oggetto dell analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si è ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche: 2

3 una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si è configurata come un analisi fattoriale del tipo Analyse des données e nella fattispecie come un Analisi in Componenti Principali 1 ; un procedimento di Cluster Analysis 2. L utilizzo combinato delle due tecniche è preferibile rispetto a un applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore è il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto più complessa e meno precisa risulta l operazione di clustering. Per limitare l impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti è stata effettuata a partire dai risultati dell analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l omogeneità dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri ad eccezione delle variabili del quadro degli elementi contabili. Tale scelta nasce dall esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse modalità di espletamento dell attività (attività svolte, materie prime, tipo di prodotto), ecc.; tale caratterizzazione è possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realtà economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significatività sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attività oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare sette gruppi omogenei di imprese. DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI I principali aspetti strutturali delle imprese considerati nell analisi sono: attività svolta; localizzazione. L attività svolta ha consentito di distinguere le aziende che effettuano principalmente le attività tipiche di riparazione delle calzature (cluster 1 e 5) da quelle che si occupano anche della fabbricazione artigianale di calzature su misura (cluster 3) e dell attività di riproduzione chiavi e incisione targhe (cluster 2 e 7). Sono inoltre state individuati gruppi omogenei di imprese che ottengono una parte significativa dei loro ricavi dalla riparazione e fabbricazione di articoli di pelletteria e/o in cuoio (cluster 4) e dalla vendita di calzature e articoli di pelletteria e/o in cuoio (cluster 6). La localizzazione ha consentito di individuare le imprese che operano in centri commerciali/ipermercati (cluster 7). 1 L Analisi in Componenti Principali è una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. 2 La Cluster Analysis è una tecnica statistica che, in base ai fattori dell analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili. 3

4 Nelle successive descrizioni dei cluster emersi dall analisi, salvo segnalazione contraria, l indicazione dei valori numerici riguarda valori medi. CLUSTER 1 CALZOLAI TRADIZIONALI NUMEROSITÀ: 977 Le imprese del cluster effettuano principalmente la sostituzione di sopratacchi (45% dei ricavi) e la risuolatura in gomma/cuoio (31%). Vengono inoltre svolte, in misura minore, le attività di allungamento e allargamento delle calzature (6% dei ricavi) e le riparazioni di articoli di pelletteria e/o in cuoio (6%). Le superfici destinate all attività sono pari a 25 mq. Il cluster è costituito quasi esclusivamente da ditte individuali (97% dei soggetti), in cui opera il solo titolare. Gli acquisti di materie prime, semilavorati e prodotti finiti riguardano soprattutto lastre di gomma (26% degli acquisti), sopratacchi (25%) e suole prefabbricate in gomma (17%). La dotazione di beni strumentali delle imprese del cluster è costituita da 1 banco di finissaggio (spazzola, raspa, fresa, etc.), 1 macchina da cucire per pelle, 1 macchina cucisuole ed 1 macchina per allargare e allungare le scarpe. CLUSTER 2 CALZOLAI CHE OFFRONO ANCHE IL SERVIZIO DI RIPRODUZIONE CHIAVI E INCISIONE TARGHE NUMEROSITÀ: 144 Le imprese del cluster sono caratterizzate dall affiancare alla riparazione di calzature il servizio di riproduzione chiavi ed incisione targhe, che rappresenta il 20% dei ricavi. Le attività principali sono comunque la risuolatura in gomma/cuoio (30% dei ricavi) e la sostituzione sopratacchi (26%). Il 22% dei soggetti effettua riparazioni con servizio express per il 39% dei ricavi. Il 25% dei soggetti ha la licenza/autorizzazione per la vendita al dettaglio. Le superfici utilizzate per l esercizio dell attività sono pari a 26 mq. Il cluster è costituito quasi totalmente da ditte individuali (nel 94% dei casi), in cui opera solo il titolare. I soggetti appartenenti al cluster acquistano principalmente lastre di gomma (22% degli acquisti), sopratacchi (17%), suole prefabbricate in gomma (15%) ed altri materiali (17%). La dotazione di beni strumentali è costituita da 1 banco di finissaggio (spazzola, raspa, fresa, etc.), 1 macchina da cucire per pelle, 1 forno a raggi infrarossi per asciugatura colla, 1 macchina cucisuole (nel 55% dei casi) ed 1 macchina per allargare e allungare le scarpe. CLUSTER 3 CALZOLAI CHE FABBRICANO SCARPE SU MISURA NUMEROSITÀ: 37 L attività principale dei soggetti del cluster è la fabbricazione di scarpe su misura, da cui deriva il 46% dei ricavi. Vengono inoltre effettuate le attività di risuolatura in gomma/cuoio (19% dei ricavi), riparazione/sostituzione tacchi (10%) e sostituzione sopratacchi (9%). Il cluster è costituito quasi del tutto da ditte individuali (95% dei soggetti), in cui opera il solo titolare. Le superfici utilizzate per l esercizio dell attività ammontano a 25 mq. Gli acquisti di materie prime, semilavorati e prodotti finiti riguardano soprattutto lastre di cuoio (19% degli acquisti), pellami vari (19%), lastre di gomma (12%), tacchi (11%), suole prefabbricate in gomma (10%) e sopratacchi (7%). La dotazione di beni strumentali è costituita da 1 banco di finissaggio (spazzola, raspa, fresa, etc.), 1 macchina da cucire per pelle, 1 macchina cucisuole (nel 46% dei casi) ed 1 macchina per allargare e allungare le scarpe. 4

5 CLUSTER 4 IMPRESE SPECIALIZZATE NELLA RIPARAZIONE E FABBRICAZIONE DI ARTICOLI DI NUMEROSITÀ: 76 PELLETTERIA E/O IN CUOIO Le imprese del cluster effettuano principalmente riparazioni di articoli di pelletteria e/o in cuoio, da cui deriva il 60% dei ricavi. Della medesima tipologia di articoli, nel 41% dei casi viene effettuata anche la fabbricazione (per il 43% dei ricavi) e, nel 17% dei casi, la vendita (per il 26% dei ricavi). Le superfici utilizzate per l esercizio dell attività ammontano a 32 mq. Il cluster è costituito quasi sempre da ditte individuali (92% dei casi) in cui opera solo il titolare. Le imprese del cluster acquistano principalmente pellami vari (33% degli acquisti), minuteria metallica (15%) ed altri prodotti (31%). La dotazione di beni strumentali è limitata ad 1 macchina da cucire per pelle. CLUSTER 5 CALZOLAI CHE ESEGUONO PRINCIPALMENTE RISUOLATURE IN GOMMA/CUOIO E RIPARAZIONE/SOSTITUZIONE TACCHI NUMEROSITÀ: 961 I soggetti appartenenti al cluster effettuano prevalentemente la risuolatura in gomma/cuoio (46% dei ricavi), la riparazione/sostituzione tacchi (31%) e la sostituzione di sopratacchi (12%). Le superfici utilizzate per l esercizio dell attività sono pari a 21 mq. Il cluster è costituito da ditte individuali (99% dei casi), in cui opera solo il titolare. Gli acquisti di materie prime, semilavorati e prodotti finiti riguardano soprattutto lastre di gomma (20% degli acquisti), tacchi (20%), suole prefabbricate in gomma (15%), lastre di cuoio (10%), sopratacchi (9%) ed altro (10%). La dotazione di beni strumentali è costituita da 1 banco di finissaggio (spazzola, raspa, fresa, etc.), 1 macchina da cucire per pelle, 1 macchina cucisuole (nel 45% dei casi) ed 1 macchina per allargare e allungare le scarpe (nel 54% dei casi). CLUSTER 6 CALZOLAI CON VENDITA DI CALZATURE E ARTICOLI DI PELLETTERIA E/O IN CUOIO NUMEROSITÀ: 220 Le imprese del cluster affiancano alle attività di riparazione quali risuolatura in gomma/cuoio (25% dei ricavi), sostituzione di sopratacchi (23%) e riparazione/sostituzione tacchi (10%), la vendita di calzature (27% dei ricavi nel 39% dei casi) e di articoli di pelletteria e/o in cuoio (11% dei ricavi nel 53% dei casi). L 82% dei soggetti ha la licenza/autorizzazione per la vendita al dettaglio. Le superfici utilizzate per l esercizio dell attività ammontano a 33 mq. Il cluster è costituito quasi sempre da ditte individuali (92% dei casi), in cui opera solo il titolare. Gli acquisti di materie prime, semilavorati e prodotti finiti riguardano soprattutto lastre di gomma (18% degli acquisti), sopratacchi (15%), suole prefabbricate in gomma (14%), tacchi (9%), lastre di cuoio (7%), sottopiede (6%) ed altro (18%). La dotazione di beni strumentali delle imprese del cluster è costituita da 1 banco di finissaggio (spazzola, raspa, fresa, etc.), 1 macchina da cucire per pelle, 1 macchina cucisuole ed 1 macchina per allargare e allungare le scarpe. CLUSTER 7 CALZOLAI LOCALIZZATI IN CENTRI COMMERCIALI/IPERMERCATI NUMEROSITÀ: 120 Le imprese del cluster sono caratterizzate dalla loro localizzazione in centri commerciali/ipermercati. La loro attività concerne principalmente risuolatura in gomma/cuoio (27% dei ricavi), sostituzione di 5

6 sopratacchi (22%) e riparazione/sostituzione tacchi (15%), a cui si affianca l attività di riproduzione chiavi e incisione targhe (20% dei ricavi). Il 28% dei soggetti effettua riparazioni effettuate con servizio express per il 64% dei ricavi. Il 32% dei soggetti ha la licenza/autorizzazione per la vendita al dettaglio. Le superfici utilizzate per l esercizio dell attività ammontano a 22 mq. Le imprese del cluster sono soprattutto ditte individuali (86% dei casi) ed, in misura minore, società di persone (13%), che occupano 1 addetto. Nel 24% dei casi si registra la presenza di 1 dipendente. Gli acquisti di materie prime, semilavorati e prodotti finiti riguardano soprattutto sopratacchi (19% degli acquisti), lastre di gomma (18%), suole prefabbricate in gomma (17%), tacchi (10%) ed altro (11%). La dotazione di beni strumentali delle imprese del cluster è costituita da 1 banco di finissaggio (spazzola, raspa, fresa, etc.), 1 macchina da cucire per pelle, 1 forno a raggi infrarossi per asciugatura colla, 1 macchina cucisuole (nel 43% dei casi) ed 1 macchina per allargare e allungare le scarpe. DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei è necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si è ricorso alla Regressione Multipla 3. La stima della funzione di ricavo è stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). E opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si è proceduto ad effettuare un analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di normalità economica nell esercizio dell attività e per scartare le imprese anomale; ciò si è reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della funzione di ricavo. In particolare sono state escluse le imprese che presentano: (costo del venduto 4 + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo; costi e spese dichiarati nel quadro F superiori ai ricavi dichiarati. Successivamente sono stati utilizzati indicatori economico-contabili specifici delle attività in esame: durata delle scorte = (giacenza media del magazzino 5 /ricavi) 365; valore aggiunto per addetto = (ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi - altri costi per servizi)/(numero addetti ); 3 La Regressione Multipla è una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significatività statistica. 4 Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di materie prime, sussidiarie, semilavorati e merci rimanenze finali 5 Giacenza media del magazzino = (Esistenze iniziali + rimanenze finali) / 2 6 Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all anno in base alle giornate retribuite. Le frequenze relative ai non dipendenti sono state normalizzate all anno in base alla percentuale di lavoro prestato (ad eccezione dei Collaboratori coordinati e continuativi che prestano attività prevalentemente nell impresa e degli Amministratori non soci ). 6

7 margine operativo lordo sulle vendite = [(ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi - altri costi per servizi spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l attività dell impresa) /ricavi] 100. Per ogni gruppo omogeneo, distintamente per imprese con e senza personale dipendente, è stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per la durata delle scorte sono stati scelti i seguenti intervalli: Fino al 19 ventile, per i cluster 1, 2, 3, 4, 5, 6 e 7. Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli: dal 3 ventile, per il cluster 3; dal 4 ventile, per i cluster 2 e 6; dal 4 al 19 ventile, per il cluster 7; dal 5 ventile, per i cluster 1, 4 e 5. Per il margine operativo lordo sulle vendite sono stati scelti i seguenti intervalli: dal 2 ventile, per i cluster 3, 4, 5 e 7; dal 3 ventile, per i cluster 1, 2 e 6. Così definito il campione di imprese di riferimento, si è proceduto alla definizione della funzione di ricavo per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della funzione di ricavo sono state utilizzate sia variabili contabili sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative è stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della funzione di ricavo si è ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l eventuale presenza di variabilità legata a fattori dimensionali (eteroschedasticità). Affinché il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nella definizione della funzione di ricavo si è tenuto conto anche delle possibili differenze di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell attività. numero addetti = (persone fisiche) numero addetti = (società) 1 + numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale, assunti con contratto di lavoro intermittente, di lavoro ripartito + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro, di inserimento, a termine, lavoranti a domicilio; personale con contratto di fornitura di lavoro temporaneo o di somministrazione di lavoro + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attività prevalentemente nell impresa + numero collaboratori dell impresa familiare e coniuge dell azienda coniugale + numero familiari diversi che prestano attività nell impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell impresa + numero associati in partecipazione diversi. numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale, assunti con contratto di lavoro intermittente, di lavoro ripartito + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro, di inserimento, a termine, lavoranti a domicilio; personale con contratto di fornitura di lavoro temporaneo o di somministrazione di lavoro + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attività prevalentemente nell impresa + numero familiari diversi che prestano attività nell impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell impresa + numero associati in partecipazione diversi + numero soci con occupazione prevalente nell impresa + numero soci diversi + numero amministratori non soci. 7

8 A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla territorialità generale a livello comunale 7 che ha avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al: grado di benessere; livello di qualificazione professionale; struttura economica. Nella definizione della funzione di ricavo le aree territoriali sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy ed è stata analizzata la loro interazione con la variabile Logaritmo del Costo del venduto e Costo per la produzione di servizi. Tali variabili hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente della variabile Logaritmo del Costo del venduto e Costo per la produzione di servizi. Nell allegato 3.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della funzione di ricavo. APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi: l Analisi Discriminante 8 ; la stima del ricavo di riferimento. Nell allegato 3.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell Analisi Discriminante. Non si è proceduto nel modo standard di operare dell Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilità; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilità si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilità di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo è dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell impresa, ponderata con le relative probabilità di appartenenza. Anche l intervallo di confidenza è ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilità di appartenenza. 7 I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati nell apposito Decreto Ministeriale. 8 L Analisi Discriminante è una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attività, attraverso la definizione di una probabilità di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi. 8

9 ALLEGATO 3.A COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO VARIABILI CLUSTER 1 CLUSTER 2 CLUSTER 3 CLUSTER 4 CLUSTER 5 CLUSTER 6 CLUSTER 7 Costo del venduto e Costo per la produzione di servizi 1,6230 1,5835 1,2975 1,1150 1,3638 1,3020 1,7168 Logaritmo in base 10 di (Costo del venduto e Costo per la produzione di servizi) Valore dei beni strumentali al netto del valore dei beni a nolo elevato 0,3 Valore dei beni strumentali al netto del valore dei beni a nolo elevato 0,5 Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l attività dell impresa TG38U 1.977, , , , , , , , , , , , ,2558-0,8113 1, ,6360 1,1859 1,3440 Spese per acquisti di servizi e Altri costi per servizi 2,3317 2,3977 1,7750 1,4488 2,3266 1,5014 1,9183 Associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell impresa, Associati in partecipazione diversi, Soci con occupazione prevalente nell impresa, Soci diversi, Collaboratori dell impresa familiare e coniuge dell azienda coniugale e Familiari diversi che prestano attività nell impresa (numero normalizzato) 4.566, , , , ,8408 Totale Mq dei Locali destinati all attività 48, CORRETTIVO TERRITORIALE da applicare al Logaritmo in base 10 del (Costo del venduto e Costo per la produzione di servizi): Gruppo 2 della territorialità generale a livello comunale Aree con livello di benessere non elevato, bassa scolarità, sistema economico locale poco sviluppato e basato prevalentemente su attività commerciali CORRETTIVO TERRITORIALE da applicare al Logaritmo in base 10 del (Costo del venduto e Costo per la produzione di servizi): Gruppo 5 della territorialità generale a livello comunale Aree di marcata arretratezza economica, basso livello di benessere e scolarità poco sviluppata - Le variabili contabili vanno espresse in euro. - Il logaritmo in base 10 è calcolato per i soli valori maggiori di zero della variabile cui si riferisce. -571, , , ,

10 ALLEGATO 3.B VARIABILI DELL ANALISI DISCRIMINANTE QUADRO A: Numero giornate retribuite: Dipendenti a tempo pieno Numero giornate retribuite: Dipendenti a tempo parziale, assunti con contratto di lavoro intermittente, di lavoro ripartito Numero giornate retribuite: Apprendisti Numero giornate retribuite: Assunti con contratto di formazione e lavoro, di inserimento, a termine, lavoranti a domicilio; personale con contratto di fornitura di lavoro temporaneo o di somministrazione di lavoro QUADRO B: Licenza / autorizzazione vendita al dettaglio Locali destinati esclusivamente alla vendita e all esposizione interna della merce Mq Localizzazione (1 = autonoma, 2 = in centro commerciale/ipermercato) QUADRO D: Attività svolte: Risuolatura in gomma Percentuale sui ricavi Attività svolte: Risuolatura in cuoio Percentuale sui ricavi Attività svolte: Riparazione / sostituzione tacchi Percentuale sui ricavi Attività svolte: Sostituzione sopratacchi Percentuale sui ricavi Attività svolte: Allungamento e allargamento Percentuale sui ricavi Attività svolte: Riparazioni articoli di pelletteria e/o in cuoio Percentuale sui ricavi Attività svolte: Fabbricazione di scarpe su misura Percentuale sui ricavi Attività svolte: Fabbricazione di articoli di pelletteria e/o in cuoio Percentuale sui ricavi Vendita di prodotti finiti e di accessori acquistati da terzi: Calzature - Percentuale sui ricavi Vendita di prodotti finiti e di accessori acquistati da terzi: Articoli di pelletteria e/o Percentuale sui ricavi in cuoio - Vendita di prodotti finiti e di accessori acquistati da terzi: Tendiscarpe e forme in legno - Percentuale sui ricavi Vendita di prodotti finiti e di accessori acquistati da terzi: Altri accessori per calzature (stringhe, lacci, lucidi, ecc.) - Percentuale sui ricavi Altre attività: Attività di riproduzione chiave e incisione targhe - Percentuale sui ricavi Riparazioni effettuate con servizio express Acquisti di materie prime, semilavorati e prodotti finiti: Tacchi Percentuale acquisti Acquisti di materie prime, semilavorati e prodotti finiti: Sopratacchi Percentuale acquisti Acquisti di materie prime, semilavorati e prodotti finiti: Sottopiede Percentuale acquisti Acquisti di materie prime, semilavorati e prodotti finiti: Tomaie Percentuale acquisti Acquisti di materie prime, semilavorati e prodotti finiti: Pellami vari Percentuale acquisti Acquisti di materie prime, semilavorati e prodotti finiti: Minuteria metallica Percentuale acquisti Acquisti di materie prime, semilavorati e prodotti finiti: Altro Percentuale acquisti Prodotti ottenuti: Calzature su misura Numero Prodotti ottenuti: Articoli di pelletteria e in cuoio Numero 10

11 QUADRO E: Beni strumentali: Banchi di finissaggio (spazzola, raspa, fresa, etc.) - Numero Beni strumentali: Macchine da cucire per pelle - Numero Beni strumentali: Forno a raggi infrarossi per asciugatura colla - Numero Beni strumentali: Macchine cucisuole Numero Beni strumentali: Macchine per allargare e allungare le scarpe Numero Beni strumentali: Impianto di aspirazione per la tintura Numero. 11

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