LE NOVITÀ DEL PERIODO APRILE a cura del Comitato Scientifico Centro Studi Lavoro e Previdenza
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- Clementina Vitale
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1 LE NOVITÀ DEL PERIODO APRILE 2015 a cura del Comitato Scientifico Centro Studi Lavoro e Previdenza
2 a pag. 59 della dispensa CIGS Ministero del Lavoro e delle politiche sociali circolare n. 12 del 8 aprile 2015, con la quale, considerato che con effetto dal 1 gennaio 2016 non è più prevista la CIGS in favore dei lavoratori dipendenti delle imprese ammesse a procedure concorsuali, la fattispecie giuridica che consente di autorizzare il trattamento di CIGS ivi previsto in favore dei lavoratori deve verificarsi entro il 31 dicembre Entro la data del 31 dicembre 2015, è necessario che sia stato stipulato l accordo in sede istituzionale, che preveda l inizio delle sospensioni ai sensi del comma 1 o del comma 2 dell articolo 3 in esame entro la medesima data e sia, altresì presentata l istanza di ammissione al trattamento al Ministero del Lavoro, a prescindere dai termini di presentazione dell istanza previsti nel DPR 218/2000..
3 a pag. 59 della dispensa JOBS ACT: IL CONTRATTO DI RICOLLOCAZIONE Nel rispetto dei principi del presente decreto, le regioni, nell'ambito della programmazione delle politiche attive del lavoro, ai sensi dell'articolo 1, comma 4, lettera u), della legge 10 dicembre 2014, n. 183, possono attuare e finanziare il contratto di ricollocazione.
4 a pag. 59 della dispensa JOBS ACT: IL CONTRATTO DI RICOLLOCAZIONE Il soggetto in stato di disoccupazione, ai sensi dell'articolo 1, comma 2, lettera c), del decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 181, ha diritto di ricevere dai servizi per il lavoro pubblici o dai soggetti privati accreditati un servizio di assistenza intensiva nella ricerca del lavoro attraverso la stipulazione del contratto di ricollocazione, finanziato ai sensi del comma 1, a condizione che il soggetto effettui la procedura di definizione del profilo personale di accusabilità, ai sensi del decreto legislativo di cui all'articolo 1, comma 4, della legge 10 dicembre 2014 n. 183, in materia di politiche attive per l'impiego.
5 a pag. 59 della dispensa JOBS ACT: IL CONTRATTO DI RICOLLOCAZIONE A seguito della definizione del profilo personale di accusabilità, al soggetto è riconosciuta una somma denominata «dote individuale di ricollocazione» spendibile presso i soggetti accreditati.
6 a pag. 59 della dispensa JOBS ACT: IL CONTRATTO DI RICOLLOCAZIONE 4. Il contratto di ricollocazione prevede: a) il diritto del soggetto a una assistenza appropriata nella ricerca della nuova occupazione; b) il dovere del soggetto di rendersi parte attiva rispetto alle iniziative proposte dal soggetto accreditato; c) il diritto-dovere del soggetto a partecipare alle iniziative di ricerca, addestramento e riqualificazione professionale
7 a pag. 59 della dispensa TFR IN BUSTA PAGA In via sperimentale dal 1 marzo 2015 al 30 giugno 2018, è prevista la possibilità, per il lavoratore dipendente settore privato, che abbia un rapporto di lavoro in essere da almeno sei mesi presso il medesimo datore di lavoro, di richiedere la liquidazione mensile del TFR (art. 1, comma 26, L. 190/2014). Per la regolamentazione dell opzione, previsto DPCM entro il 31 gennaio 2015 con operatività 1 marzo 2015.
8 a pag. 59 della dispensa REGOLAMENTO Con il DPCM 20 febbraio 2015, n. 29 è stata data attuazione alle disposizioni in materia di liquidazione del TFR come parte integrante della retribuzione. In vigore dal 3 aprile 2015 Dal periodo di paga decorrente da marzo 2015 a giugno 2018.
9 a pag. 59 della dispensa ACCORDO QUADRO Ministero del lavoro, MEF e ABI Accordo 20 marzo 2015 Finanziamento dei datori di lavoro con meno di 50 dipendenti che non intendano provvedere con risorse proprie all anticipazione del TFR in busta paga.
10 Rapporto di lavoro in essere da almeno sei mesi presso il medesimo datore di lavoro REQUISITI Esclusi: Lavoratori domestici Lavoratori agricoli Dipendenti pubblici Contrattazione prevede corresponsione periodica o accantonamento presso soggetti terzi Dipendenti di datori di lavoro sottoposti a procedure concorsuali Dipendenti di aziende dichiarate in crisi
11 DATORI DI LAVORO IN CRISI Sono esclusi i dipendenti di datori di lavoro se 1) Iscritto presso il Registro delle Imprese accordo di ristrutturazione dei debiti (art. 182 bis L.F.) ovvero in caso di accordo di ristrutturazione ex art. 7, L. 3/2012; 2) Sono stati autorizzati interventi CIGS e in deroga, se in prosecuzione con CIGS, purché stessa unità produttiva
12 TFR IN BUSTA E PREVIDENZA COMPLEMENTARE In caso di conferimento del TFR alla previdenza complementare 1) L opzione può essere esercitata: la partecipazione del lavoratore dipendente alla forma pensionistica complementare prosegue senza soluzione di continuità sulla base della posizione individuale maturata nell'ambito della forma pensionistica medesima nonché' della eventuale contribuzione a suo carico e/o a carico del datore di lavoro.
13 TFR IN BUSTA E PREVIDENZA COMPLEMENTARE Cosa deve essere comunicato al Fondo? Es. Previndai, nota 16 marzo 2015 In attesa dell emanazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri con le norme attuative, eventuali scelte operate dagli iscritti a Previndai dovranno essere comunicate al Fondo via fax al n , a cura del datore di lavoro, e successivamente confermate tramite specifica procedura via internet non appena questa verrà resa disponibile nell area riservata del sito
14 TFR IN BUSTA E GARANZIE SU FINANZIAMENTI Il lavoratore è tenuto a notificare l eventuale disposizione del TFR a garanzia di finanziamenti Nel caso di garanzia del TFR su finanziamenti (es. cessione quinto dello stipendio) è preclusa l opzione del versamento in busta
15 CRISI SOPRAVVENUTE Nel caso di crisi aziendali (come evidenziate tassativamente) insorte successivamente all opzione Liquidazione interrotta a partire dal periodo di paga successivo a quello di insorgenza
16 MODULO QUIR
17 MODULO QUIR
18 TFR DA LIQUIDARE Qu.I.R.: quota integrativa della retribuzione pari alla quota maturanda di cui all'articolo 2120 del Codice civile al netto del contributo 0,50 (art. 3, ultimo comma, della legge 29 maggio 1982, n. 297), erogato tramite liquidazione diretta mensile. È assoggettata a tassazione ordinaria e non è imponibile ai fini previdenziali Non è considerata per la determinazione dell aliquota di imposta per tassazione separata TFR Non partecipa nella verifica del reddito complessivo che deve essere effettuata per la corresponsione del bonus 80,00.
19 RICHIESTA Richiesta mediante modulo Qu.I.R. allegato al DPCM 29/2015 Opzione efficace ed erogazione operativa a partire dal mese successivo a quello di formalizzazione dell istanza fino al Opzione irrevocabile
20 LIQUIDAZIONE DEL TFR A partire dal periodo di paga decorrente dal mese successivo a quello di presentazione istanza Datori di lavoro che accedono ai finanziamenti assistiti da garanzia: a partire dal terzo mese successivo a quello di istanza Datore di lavoro tenuto alla liquidazione mensile Qu.I.R. Viene meno obbligo versamento previdenza complementare e Fondo Tesoreria INPS
21 ACCESSO AL FINANZIAMENTO Datori di lavoro con meno di 50 addetti e che non sono tenuti al versamento TFR al Fondo di Tesoreria Medesime regole di calcolo dei 50 addetti del versamento tfr Fondo di Tesoreria (verifica al momento della prima certificazione) Al finanziamento non possono essere applicati tassi superiori a quello di rivalutazione. Sono comunque dovuti oneri fiscali e notarili per l accensione del finanziamento I datori di lavoro devono chiedere all INPS la certificazione dei requisiti aziendali, da rilasciarsi entro 30 giorni dalla richiesta
22 ACCESSO AL FINANZIAMENTO Sulla base della certificazione INPS Viene sottoscritto il contratto di finanziamento con l intermediario (uno solo) L INPS, per ogni mese, entro 60 giorni dal primo giorno del mese successivo a quello di competenza, mette a disposizione la certificazione del Qu.I.R. in base all Uniemens. In assenza di denunce, il finanziamento è sospeso.
23 IL FINANZIAMENTO Ministero del lavoro, MEF e ABI Accordo 20 marzo 2015 La banca avvia la procedura di concessione del finanziamento sulla base della presente documentazione: 1) Certificazione INPS; 2) Visura camerale attestante l insussistenza condizioni di difficoltà; 3) Ulteriori informazioni e/o certificazioni richieste dalla banca (es. data di pagamento dello stipendio) Ai fini dell accoglimento, non deve essere fatta alcuna valutazione di merito creditizio La Banca comunica all INPS l intenzione di finalizzare il finanziamento
24 CONCESSIONE DEL FINANZIAMENTO Ministero del lavoro, MEF e ABI Accordo 20 marzo 2015 La banca stipula il contratto di finanziamento entro il mese precedente l avvio della liquidazione del Qu.I.R. Disponibilità creditizia può essere utilizzata dal mese successivo alla data di perfezionamento e cmq non prima del 1 giugno 2015 e non oltre il 30 ottobre 2018.
25 MANCATO RIMBORSO L INPS e legittimato ad operare la riscossione del credito non restituito avvalendosi della formazione dell avviso di addebito con titolo DURC Il datore di lavoro è tenuto a corrispondere le sanzioni civili nella misura di cui all articolo 116, comma 8, lettera a), della legge 22 dicembre 2000, n. 388, a decorrere dalla data di scadenza della restituzione, ancorche in misura parziale, del finanziamento assistito da garanzia fino alla data di pagamento
26 Fondazione studi Circolare n. 7 del sembrerebbe, che il lavoratore possa utilizzare il modulo dall entrata in vigore del DPCM e quindi dal 3 aprile 2015, mentre il datore di lavoro potrebbe procedere all erogazione a partire dal periodo di paga decorrente dal mese successivo e quindi dal mese di maggio. Nonostante ciò, sembra possibile sostenere al momento che, in una fase di prima applicazione, verrà consentita per ragioni di opportunità politica, l applicazione della misura in esame anche con riferimento alle quote maturate a partire da marzo, a prescindere dalla circostanza che la richiesta sia stata presentata dopo l entrata in vi gore del D.P.C.M. (ovvero dopo il 3 aprile).
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