TFR IN BUSTA PAGA. a cura di Luca Vannoni

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1 TFR IN BUSTA PAGA a cura di Luca Vannoni

2 a pag. 5 della dispensa TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO NOZIONE Il trattamento di fine rapporto è un elemento della retribuzione che il lavoratore ha diritto di percepire alla cessazione del rapporto di lavoro. Viene pertanto considerata una retribuzione differita, in quanto il diritto alla percezione sorge in un momento successivo rispetto quello della sua maturazione, salvo che non sia stato interamente devoluto a forme pensionistiche complementari o nel caso di cessione quale credito verso terzi.

3 a pag. 6 della dispensa TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO Dispositivo dell'art Codice Civile In ogni caso di cessazione del rapporto di lavoro subordinato, il prestatore di lavoro ha diritto ad un trattamento di fine rapporto. Tale trattamento si calcola sommando per ciascun anno di servizio una quota pari e comunque non superiore all'importo della retribuzione dovuta per l'anno stesso divisa per 13,5. La quota è proporzionalmente ridotta per le frazioni di anno, computandosi come mese intero le frazioni di mese uguali o superiori a 15 giorni. Salvo diversa previsione dei contratti collettivi la retribuzione annua, ai fini del comma precedente, comprende tutte le somme, compreso l'equivalente delle prestazioni in natura, corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro, a titolo non occasionale e con esclusione di quanto è corrisposto a titolo di rimborso spese. In caso di sospensione della prestazione di lavoro nel corso dell'anno per una delle cause di cui all'art. 2110, nonché in caso di sospensione totale o parziale per la quale sia prevista l'integrazione salariale, deve essere computato nella retribuzione di cui al primo comma l'equivalente della retribuzione a cui il lavoratore avrebbe avuto diritto in caso di normale svolgimento del rapporto di lavoro. Il trattamento di cui al precedente primo comma, con esclusione della quota maturata nell'anno, e incrementato, su base composta, al 31 dicembre di ogni anno, con l'applicazione di un tasso costituito dall'1,5 per cento in misura fissa e dal 75 per cento dell'aumento dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, accertato dall'istat, rispetto al mese di dicembre dell'anno precedente. Ai fini della applicazione del tasso di rivalutazione di cui al comma precedente per frazioni di anno, l'incremento dell'indice ISTAT e quello risultante nel mese di cessazione del rapporto di lavoro rispetto a quello di dicembre dell'anno precedente. Le frazioni di mese uguali o superiori a quindici giorni si computano come mese intero.

4 a pag. 6 della dispensa TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO Dispositivo dell'art Codice Civile Il prestatore di lavoro, con almeno otto anni di servizio presso lo stesso datore di lavoro, può chiedere, in costanza di rapporto di lavoro, una anticipazione non superiore al 70 per cento sul trattamento cui avrebbe diritto nel caso di cessazione del rapporto alla data della richiesta. Le richieste sono soddisfatte annualmente entro i limiti del 10 per cento degli aventi titolo, di cui al precedente comma, e comunque del 4 per cento del numero totale dei dipendenti. La richiesta deve essere giustificata dalla necessità di: a. eventuali spese sanitarie per terapie e interventi straordinari riconosciuti dalle competenti strutture pubbliche; b. acquisto della prima casa di abitazione per sé o per i figli, documentato con atto notarile. L'anticipazione può essere ottenuta una sola volta nel corso del rapporto di lavoro e viene detratta, a tutti gli effetti dal trattamento di fine rapporto. Nell'ipotesi di cui all'art la stessa anticipazione è detratta dall'indennità prevista dalla norma medesima. Condizioni di miglior favore possono essere previste dai contratti collettivi o da patti individuali. I contratti collettivi possono altresì stabilire criteri di priorità per l'accoglimento delle richieste di anticipazione.

5 a pag. 7 della dispensa ALTRE DESTINAZIONI DEL TFR PREVIDENZA COMPLEMENTARE A seguito dell entrata in vigore della Legge 252/2005 (riforma della previdenza complementare) dal 2007 il t.f.r. può essere utilizzato dal lavoratore per finanziare una posizione pensionistica integrativa rispetto a quella obbligatoria gestita dall INPS.

6 a pag. 7 della dispensa TFR IN BUSTA PAGA In via sperimentale dal 1 marzo 2015 al 30 giugno 2018, è prevista la possibilità, per il lavoratore dipendente settore privato, che abbia un rapporto di lavoro in essere da almeno sei mesi presso il medesimo datore di lavoro, di richiedere la liquidazione mensile del TFR (art. 1, comma 26, L. 190/2014). Per la regolamentazione dell opzione, era stato previsto DPCM entro il 31 gennaio 2015 con operatività 1 marzo 2015.

7 a pag. 8 della dispensa REGOLAMENTO Con il DPCM 20 febbraio 2015, n. 29 è stata data attuazione alle disposizioni in materia di liquidazione del TFR come parte integrante della retribuzione. In vigore dal 3 aprile 2015 Da quale periodo di paga è possibile procedere?

8 a pag. 8 della dispensa ACCORDO QUADRO Ministero del lavoro, MEF e ABI Accordo 20 marzo 2015 Finanziamento dei datori di lavoro con meno di 50 dipendenti che non intendano provvedere con risorse proprie all anticipazione del TFR in busta paga.

9 a pag. 9 della dispensa IL PARERE DEI CONSULENTI Dal dato letterale delle norme, sembrerebbe, che il lavoratore possa utilizzare il modulo dall entrata in vigore del DPCM e quindi dal 3 aprile 2015, mentre il datore di lavoro potrebbe procedere all erogazione a partire dal periodo di paga decorrente dal mese successivo e quindi dal mese di maggio. Nonostante ciò, sembra possibile sostenere al momento che, in una fase di prima applicazione, verra consentita per ragioni di opportunita politica, l applicazione della misura in esame anche con riferimento alle quote maturate a partire da marzo, a prescindere dalla circostanza che la richiesta sia stata presentata dopo l ent rata in vi gore del D.P.C.M. (ovvero dopo il 3 aprile). FONDAZIONE STUDI Circolare 7/2015

10 DATORI DI LAVORO QUALI DATORI DI LAVORO Il requisito, prioritariamente, attiene alla natura privatistica del datore di lavoro. Si intendono inclusi nel settore privato anche gli organismi pubblici che sono stati interessati da processi di privatizzazione, indipendentemente dalla proprietà pubblica o privata del capitale e con riferimento ai dipendenti per i quali è prevista l applicazione dell articolo 2120 del codice civile, nonché gli Enti cui sia stata conferita la natura giuridica di ente pubblico economico e con riferimento agli stessi dipendenti. Non sono ricompresi nel settore privato e, quindi, sono esclusi dall applicazione della norma, i dipendenti delle pubbliche amministrazioni di cui all art. 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni e integrazioni. Tuttavia, la natura pubblica del datore di lavoro non esclude che si debba accertare in concreto che dai rapporti di lavoro instaurati derivi per tutti i lavoratori la qualificazione di dipendenti pubblici. Inps Circ. n. 70/2007

11 a pag. 9 della dispensa REQUISITI Rapporto di lavoro in essere da almeno sei mesi presso il medesimo datore di lavoro anche in caso di successione rapporti ex 2112cc. Requisito accertato dal DdL Esclusi: Lavoratori domestici Lavoratori settore agricolo Dipendenti pubblici Contrattazione prevede corresponsione periodica o accantonamento presso soggetti terzi Dipendenti di datori di lavoro sottoposti a procedure concorsuali Dipendenti di aziende dichiarate in crisi

12 TFR in busta paga DPCM 20 Febbraio 2015, n. 29 Destinatari: tutti i lavoratori che maturano TFR, eccetto: Lavoratori domestici Lavoratori dipendenti del settore agricolo Lavoratori che destinano (anche per previsione CC) il TFR a soggetti terzi (cassa edile) Lavoratori dipendenti da DdL in procedura concorsuale Lavoratori dipendenti da DdL con piano risanamento Lavoratori dipendenti da DdL in cig, cigd, cigs Lavoratori dipendenti da DdL con accordo ristrutturazione del debito

13 Enpaia circ. 1 20/04/2015 Gli impiegati e i dirigenti agricoli, iscritti obbligatoriamente all ENPAIA, non hanno la facoltà di scelta del TFR in busta paga. Infatti ai sensi L. n del 29 novembre 1962 versano, per TFR, aliquota contributiva pari al 6% della retribuzione lorda mensile dell impiegato o del dirigente agricolo.

14 Iscrizione Prevedi In merito al versamento obbligatorio al sistema di previdenza complementare della contribuzione contrattuale, le parti firmatarie del CCNL Edile artigianato e piccola impresa del 24 gennaio 2014 come modificato dal successivo Accordo del 16 ottobre 2014, e nel conseguente Accordo attuativo del 18 novembre 2014, hanno fornito i seguenti chiarimenti operativi:

15 Iscrizione Prevedi - Per i lavoratori gia associati a Prevedi alla data del 31/12/2014 (avendo gia sottoscritto il modulo di adesione o per effetto del tacito conferimento di TFR al Fondo Pensione), tale contributo si somma alle fonti contributive ordinarie (1% a carico azienda, 1% a carico lavoratore e/o TFR maturando) ed e dovuto dal datore di lavoro per tutto il periodo di applicazione del CCNL sopra richiamato, anche nel caso in cui il lavoratore sospenda il contributo dell 1% a proprio carico e quindi quello dell 1% a carico del datore di lavoro oppure trasferisca la propria posizione individuale ad altra forma pensionistica complementare oppure effettui la liquidazione totale della posizione individuale (per uscita dai CCNL edili) e poi torni ad essere a tali Contratti.

16 Iscrizione Prevedi - Per i lavoratori non gia associati a Prevedi alla data del 31/12/2014, il versamento del contributivo contrattuale, dovuto ai sensi del CCNL sopra richiamato, determina l iscrizione degli stessi al Fondo Pensione (iscrizione contrattuale), senza ulteriori obblighi contributivi finche gli interessati non decidano, eventualmente, di attivare la contribuzione a proprio carico dell 1% e quindi quella dell 1% a carico del datore di lavoro e/o la fonte contributiva relativa al TFR maturando. Anche per gli aderenti contrattuali (cioe quelli associati a Prevedi per effetto del solo contributo contrattuale) il contributo contrattuale e dovuto dal datore di lavoro per tutto il periodo di applicazione dei CCNL edili, anche nel caso in cui il lavoratore trasferisca la propria posizione individuale ad altra forma pensionistica complementare oppure effettui la liquidazione totale della posizione individuale per uscita dai CCNL edili e poi torni ad essere soggetto a tali Contratti.

17 Iscrizione Prevedi - L erogazione riguarda anche i dipendenti impiegati, pertanto, a partire dalle denunce di gennaio 2015, nel caricamento delle denunce mensili sul nostro gestore online, sia manuali che da file, andranno indicati i dati relativi a tutte le figure impiegatizie e quindi anche i tecnici di cantiere e per tutti andra indicato l importo da versare mensilmente per la previdenza complementare. l contributo mensile e pari a 8,00 su base 100, a decorrere dall 1/1/2015 riparametrato per i vari settori dell Edilizia

18 esclusi lavoratori Che hanno utilizzato il proprio TFR come garanzia dei contratti di finanziamento stipulati. Preclusione che opera sino a notifica dell estinzione del finanziamento.

19 a pag. 10 della dispensa DATORI DI LAVORO IN CRISI Sono esclusi i dipendenti di datori di lavoro se 1) Iscritti presso il Registro delle Imprese accordo di ristrutturazione dei debiti (art. 182 bis L.F.) ovvero in caso di accordo di ristrutturazione ex art. 7, L. 3/2012; 2) Sono stati autorizzati interventi CIGS e in deroga, se in prosecuzione con CIGS, purché stessa unità produttiva

20 a pag. 10 della dispensa TFR IN BUSTA E PREVIDENZA COMPLEMENTARE In caso di conferimento del TFR alla previdenza complementare 1) L opzione può essere esercitata: la partecipazione del lavoratore dipendente alla forma pensionistica complementare prosegue senza soluzione di continuità sulla base della posizione individuale maturata nell'ambito della forma pensionistica medesima nonché' della eventuale contribuzione a suo carico e/o a carico del datore di lavoro.

21 a pag. 11 della dispensa TFR IN BUSTA E PREVIDENZA COMPLEMENTARE Cosa deve essere comunicato al Fondo? Es. Previndai, nota 16 marzo 2015 In attesa dell emanazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri con le norme attuative, eventuali scelte operate dagli iscritti a Previndai dovranno essere comunicate al Fondo via fax al n , a cura del datore di lavoro, e successivamente confermate tramite specifica procedura via internet non appena questa verrà resa disponibile nell area riservata del sito

22 a pag. 11 della dispensa TFR IN BUSTA E GARANZIE SU FINANZIAMENTI Il lavoratore è tenuto a notificare l eventuale disposizione del TFR a garanzia di finanziamenti Nel caso di garanzia del TFR su finanziamenti (es. cessione quinto dello stipendio) è preclusa l opzione del versamento in busta

23 a pag. 12 della dispensa TFR IN BUSTA E GARANZIE SU FINANZIAMENTI Il lavoratore con versamento di QUIR può ottenere finanziamento con cessione di quinto? Cosa succede in caso di pignoramento successivo al scelta di vedersi versato il QUIR?

24 a pag. 12 della dispensa CRISI SOPRAVVENUTE Nel caso di crisi aziendali (come evidenziate tassativamente) insorte successivamente all opzione Liquidazione interrotta a partire dal periodo di paga successivo a quello di insorgenza

25 a pag. 13 della dispensa MODULO QUIR

26 a pag. 13 della dispensa MODULO QUIR

27 a pag. 14 della dispensa TFR DA LIQUIDARE Qu.I.R.: quota integrativa della retribuzione pari alla quota maturanda di cui all'articolo 2120 del Codice civile al netto del contributo 0,50 (art. 3, ultimo comma, della legge 29 maggio 1982, n. 297), erogato tramite liquidazione diretta mensile. È assoggettata a tassazione ordinaria e non è imponibile ai fini previdenziali Non è considerata per la determinazione dell aliquota di imposta per tassazione separata TFR Non partecipa nella verifica del reddito complessivo che deve essere effettuata per la corresponsione del bonus 80,00. (ma si computa per imposte)

28 a pag. 14 della dispensa TFR DA LIQUIDARE È ammissibile il versamento parziale in busta paga? Il dato letterale sembrerebbe precludere l opzione della liquidazione parziale.

29 a pag. 15 della dispensa RICHIESTA Presentazione anche in formato elettronico il DdL rilascia la copia per ricevuta Richiesta mediante modulo Qu.I.R. allegato al DPCM 29/2015 Opzione efficace ed erogazione operativa a partire dal mese successivo a quello di formalizzazione dell istanza fino al Opzione irrevocabile

30 a pag. 15 della dispensa LIQUIDAZIONE DEL TFR A partire dal periodo di paga decorrente dal mese successivo a quello di presentazione istanza Datori di lavoro che accedono ai finanziamenti assistiti da garanzia: a partire dal terzo mese successivo a quello di istanza Datore di lavoro tenuto alla liquidazione mensile Qu.I.R. Viene meno obbligo versamento previdenza complementare e Fondo Tesoreria INPS

31 a pag. 16 della dispensa ACCESSO AL FINANZIAMENTO Datori di lavoro con meno di 50 addetti e che non sono tenuti al versamento TFR al Fondo di Tesoreria Medesime regole di calcolo dei 50 addetti del versamento tfr Fondo di Tesoreria (verifica al momento della prima certificazione) Al finanziamento non possono essere applicati tassi superiori a quello di rivalutazione. Sono comunque dovuti oneri fiscali e notarili per l accensione del fijnanziamento I datori di lavoro devono chiedere all INPS la certificazione dei requisiti aziendali, da rilasciarsi entro 30 giorni dalla richiesta

32 a pag. 16 della dispensa IL CALCOLO DEI DIPENDENTI A tal fine dovranno essere presi in considerazione tutti i lavoratori con contratto di lavoro subordinato a prescindere dalla tipologia del rapporto di lavoro e dall orario di lavoro, compresi quelli a tempo, computati in proporzione all orario, sommando ciascun mese i singoli orari individuali, rapportandoli all orario svolto nel mese dal lavoratore a tempo pieno, con arrotondamento all unità della frazione di orario superiore alla metà di quello normale (art. 6 D.Lgs. n.61/2000).i lavoratori a qualsiasi titolo assenti, saranno esclusi dal computo solamente se, in loro sostituzione, siano stati assunti altri lavoratori. In tal caso saranno questi ultimi ad essere computati. INPS, CIRCOLARE 70/2007

33 a pag. 17 della dispensa IL CALCOLO DEI DIPENDENTI Per ciascun lavoratore sarà preso in considerazione il numero di mesi o le frazioni di mesi di attività (escludendo i periodi di disponibilità per i lavoratori intermittenti e per i somministrati), riconducendo il periodo di attività al numero di giornate convenzionalmente fissato in 26 per il lavoratore in forza all azienda per l intero mese ovvero nel minor numero di giornate proporzionalmente ridotte per i rapporti di lavoro di durata inferiore al mese. La sommatoria delle giornate di tutti i lavoratori sarà divisa per 312 (26 x12) ovvero per un numero proporzionalmente ridotto nel caso di inizio attività nel corso del INPS; CIRCOLARE 70/2007

34 a pag. 17 della dispensa ACCESSO AL FINANZIAMENTO Sulla base della certificazione INPS Viene sottoscritto il contratto di finanziamento con l intermediario (uno solo) L INPS, per ogni mese, entro 60 giorni dal primo giorno del mese successivo a quello di competenza, mette a disposizione la certificazione del Qu.I.R. in base all Uniemens. In assenza di denunce, il finanziamento è sospeso.

35 ACCESSO AL FINANZIAMENTO SERVIZI: istanza on-line Qu.I.R Le funzionalità disponibili nel servizio sono: Verifica certificato QuIR Consente all Intermediario aderente di riscontrare l autenticita del certificato che Inps rilascia al datore di lavoro, come attestazione dei requisiti necessari per l accesso al finanziamento, da presentare all Intermediario aderente da lui scelto. Comunicazione finanziamento Qu.I.R. - Prenotazione Permette agli Intermediari aderenti di gestire con priorità, tramite un sistema di prenotazione, le richieste di finanziamento che pervengono da parte dei datori di lavoro Comunicazione finanziamento Qu.I.R. Annullamento Prenotazione - Registra negli archivi dell Inps l informazione relativa all annullamento della prenotazione di finanziamento precedentemente comunicata Comunicazione finanziamento Qu.I.R. Finanziamento - Registra negli archivi dell Inps l informazione relativa ai finanziamenti erogati alle aziende Comunicazione finanziamento Qu.I.R. Estinzione Finanziamento - Registra negli archivi dell Inps l informazione relativa all estinzione dei finanziamenti erogati alle aziende Consultazione QuIR Permette agli Intermediari aderenti di acquisire il dato complessivo dei finanziamenti erogati mese per mese in relazione alle nuove richieste pervenute dai lavoratori dipendenti di un azienda cliente o alle variazioni dei relativi rapporti di lavoro.l INPS,.

36 a pag. 18 della dispensa IL FINANZIAMENTO Ministero del lavoro, MEF e ABI Accordo 20 marzo 2015 La banca avvia la procedura di concessione del finanziamento sulla base della presente documentazione: 1)Certificazione INPS; 2)Visura camerale attestante l insussistenza condizioni di difficoltà; 3)Ulteriori informazioni e/o certificazioni richieste dalla banca (es. data di pagamento dello stipendio) Ai fini dell accoglimento, non deve essere fatta alcuna valutazione di merito creditizio La Banca comunica all INPS l intenzione di finalizzare il finanziamento

37 a pag. 18 della dispensa CERTIFICAZIONE INPS i datori di lavoro, attraverso l'utilizzo delle procedure telematiche, richiedono all'inps la certificazione delle informazioni necessarie per l'attivazione del finanziamento assistito da garanzia. L'INPS rilascia l'attestazione dei requisiti aziendali, riferiti alla specifica posizione contributiva, entro 30 giorni dalla richiesta. La certificazione rilasciata dall'inps può essere utilizzata per l'accensione del finanziamento, assistito da garanzia, presso un unico intermediario aderente. Dal 14 aprile attive nuove funzioni telematiche

38 a pag. 19 della dispensa CONCESSIONE DEL FINANZIAMENTO Ministero del lavoro, MEF e ABI Accordo 20 marzo 2015 La banca stipula il contratto di finanziamento entro il mese precedente l avvio della liquidazione del Qu.I.R. Disponibilità creditizia può essere utilizzata dal mese successivo alla data di perfezionamento e cmq non prima del 1 giugno 2015 e non oltre il 30 ottobre 2018.

39 a pag. 19 della dispensa CONCESSIONE DEL FINANZIAMENTO Ministero del lavoro, MEF e ABI Accordo 20 marzo 2015 La banca acquisisce entro il 5 di ogni mese le certificazione dall INPS. Tra il quinto e il terzo giorno precedente il saldo della paga, eroga al datore di lavoro la quota di TFR

40 a pag. 20 della dispensa CONCESSIONE DEL FINANZIAMENTO Nuove istanze QU.I.R. ovvero aumento del valore QU.I.R. La banca su richiesta del datore di lavoro provvede ad ampliare la disponibilità

41 INTERRUZIONE DEL FINANZIAMENTO Interruzione del finanziamento assistito nelle ipotesi di: Avvio procedura fallimento dalla data di iscrizione della sentenza dichiarativa Avvio concordato preventivo da data iscrizione del decreto di ammissione alla procedura nel Registro imprese Avvio liquidazione coatta amministrativa Avvio amministrazione straordinaria

42 a pag. 20 della dispensa MANCATO RIMBORSO L INPS e legittimato ad operare la riscossione del credito non restituito avvalendosi della formazione dell avviso di addebito con titolo DURC Il datore di lavoro è tenuto a corrispondere le sanzioni civili nella misura di cui all articolo 116, comma 8, lettera a), della legge 22 dicembre 2000, n. 388, a decorrere dalla data di scadenza della restituzione, ancorche in misura parziale, del finanziamento assistito da garanzia fino alla data di pagamento

43 a pag. 21 della dispensa TASSAZIONE E CONVENIENZA Applicazione tassazione ordinaria sfavorevole rispetto alla tassazione separata Lo svantaggio accresce progressivamente in rapporto all ammontare del reddito

44 a pag. 21 della dispensa TASSAZIONE E CONVENIENZA Tassazione ordinaria può essere vantaggiosa Se consente di sfruttare le detrazioni (vedi part time o carichi familiari)

45 a pag. 22 della dispensa TASSAZIONE E CONVENIENZA QUIR è utile per reddito ai fini ANF ISEE Addizionali comunali e regionali

46 UniEmens I datori di lavoro valorizzeranno l erogazione della Qu.I.R. nella sezione <GestioneTFR> dell elemento <denunciaindividuale> del flusso UniEmens. In particolare, allo stato, la sezione <GestioneTFR> è articolata nei seguenti elementi: 1. <DestinazioneTFR>, a sua volta articolata in: - <TipoScelta> - <DataScelta> - <ProfiloLav> - <SceltaDest>, a sua volta articolato in: - <SceltaTFR> - <SceltaPrevCompl> 2. <MeseTFR>, a sua volta articolata in: - <BaseCalcoloTFR> - <BaseCalcoloPrevCompl> - <MeseTesoreria> - <mesefondinps> - <MisureCompensative> 3. <RecBaseCalcCredito2012>

47 a pag. 22 della dispensa DATORI DI LAVORO SENZA FINANZIAMENTO AGEVOLATO Identici a quelli previsti per lo smobilizzo a previdenza complementare: -Deduzione del 4% (6% per i datori di lavoro con più di 49 addetti) del TFR annualmente liquidato -Abbattimento del contributo al fondo di garanzia del TFR (0,20%) -Esonero contributivo dello 0,28%

48 a pag. 23 della dispensa CON FINANZIAMENTO - Abbattimento del contributo 0,20% fondo di garanzia del TFR - Contribuzione aggiuntiva dello 0,20% per il finanziamento del fondo in proporzione al TFR liquidato

49 a pag. 24 della dispensa REGOLE DI DETERMINAZIONE A partire dal 01/06/1982 (data di entrata in vigore della Legge 297/1982) l ammontare del t.f.r. è pari, con riferimento a ciascun anno di servizio, alla retribuzione annua utile diviso 13,5. La quota di retribuzione annua così determinata deve essere accantonata in un fondo individuale del lavoratore e rivalutata al 31 dicembre di ogni anno. L accantonamento deve essere iscritto nel bilancio ed il datore di lavoro ha l obbligo di comunicare annualmente al lavoratore l entità del fondo t.f.r. maturato.

50 a pag. 25 della dispensa QUOTA ANNUA DEL T.F.R. La quota di t.f.r. da accantonare ogni anno a favore del lavoratore è pari alla retribuzione annua utile diviso 13,5. La retribuzione utile è costituita da tutte le somme dovute in dipendenza del rapporto di lavoro a titolo non occasionale, compreso l equivalente delle prestazioni in natura, escluse le somme erogate a titolo di rimborso spese ed a titolo di liberalità ed alle somme corrisposte in via occasionale.

51 a pag. 25 della dispensa RETRIBUZIONE UTILE La retribuzione utile corrisponde a quella complessivamente dovuta nell anno secondo il criterio di competenza e quindi è costituita da tutti i compensi maturati nell anno anche se non erogati o erogati successivamente per qualsiasi ragione (es. stipendi non pagati, stipendi di dicembre pagati in gennaio). Unica eccezione al criterio di competenza riguarda i compensi con periodicità superiore al mese che si riferiscono anche a prestazioni dell anno precedente (es. 14 mensilità, premi di produzione), i quali sono computati nella retribuzione dell anno in cui vengono erogati (o meglio in cui dovrebbero erogati in base alle previsioni della contrattazione collettiva).

52 a pag. 26 della dispensa RETRIBUZIONE UTILE Rientrano nella definizione di retribuzione utile per il calcolo del t.f.r.: gli elementi retributivi base: - minimo tabellare; - contingenza; - E.D.R.; - eventuale terzo elemento; - scatti di anzianità; - superminimi, aumenti di merito; premi di risultato, rendimento, provvigioni, ecc. non aventi carattere occasionale; mensilità aggiuntive;

53 a pag. 26 della dispensa RETRIBUZIONE UTILE Somme erogate al termine del rapporto di lavoro: -indennità per ferie e per festività non godute; -Permessi riduzione orario non fruiti; -ratei mensilità aggiuntive; -Indennità sostitutiva del preavviso, quando sostituisce la retribuzione che il lavoratore avrebbe normalmente percepito in caso di prestazione lavorativa durante il preavviso

54 a pag. 27 della dispensa RETRIBUZIONE UTILE -Tutti i compensi corrisposti in via continuativa: - es. maggiorazioni per lavoro a turni e notturno, indennità di cassa o di funzione, compenso per lavoro straordinario continuativo; -Fringe benefit e retribuzioni in natura non aventi carattere occasionale, es: - indennità di mensa, quando sia prevista l erogazione dell indennità; - alloggio di servizio: quando vi è un effettiva connessione tra l attribuzione e la prestazione lavorativa; - indennità di trasferta; - Indennità per trasfertisti -Indennità estero (lavoratori distaccati all estero): l orientamento prevalente prevede il computo del 50% di tale indennità, in considerazione della natura mista di tale trattamento retributiva/rimborso maggiori spese

55 a pag. 27 della dispensa RETRIBUZIONE UTILE Sono invece esclusi: -i compensi occasionali (es. compensi per lavoro straordinario saltuario, premi una-tantum, indennità per ferie e per festività non godute se corrisposte a titolo risarcitorio, ecc.) -i rimborsi spese (es. indennità di trasferta occasionale, indennità chilometrica) e quanto erogato a titolo di liberalità (somme che non costituiscono il corrispettivo della prestazione lavorativa).

56 a pag. 28 della dispensa RETRIBUZIONE UTILE La legge riconosce alla contrattazione collettiva la possibilità di regolamentare in modo diverso rispetto alla disciplina legale la nozione di retribuzione utile ai fini del calcolo del t.f.r. Tale possibilità non incontra limiti particolari e pertanto i contratti collettivi possono prevedere il computo di ulteriori somme rispetto a quelle individuate dalla legge ma possono anche escluderne alcune. Per la corretta individuazione della retribuzione utile bisogna quindi rifarsi alla disciplina dettata dal c.c.n.l. di riferimento.

57 a pag. 28 della dispensa RETRIBUZIONE UTILE In caso di assunzione o cessazione durante l anno la legge dispone che la quota di retribuzione da accantonare debba essere proporzionalmente ridotta per le frazioni di anno, computandosi come mese intero solo le frazioni di mese pari o superiori a quindici giorni. Nella pratica la riduzione avviene automaticamente, dal momento che la retribuzione su cui calcolare l accantonamento annuo corrisponde a quella dei soli mesi lavorati; secondo il prevalente orientamento giurisprudenziale per le frazioni di mese inferiori a 15 giorni non matura alcun diritto al t.f.r. mentre per quelle pari o superiori a 15 giorni deve essere computata una retribuzione teorica pari al mese intero.

58 a pag. 29 della dispensa RETRIBUZIONE UTILE Per quanto riguarda i periodi di sospensione del rapporto: in alcuni casi - sospensioni dovute a malattia, infortunio sul lavoro, congedo di maternità, intervento della cassa integrazione, contratto di solidarietà - la legge dispone che si debba computare una retribuzione teorica pari a quella che il lavoratore avrebbe percepito in caso di normale prestazione lavorativa; per altri casi - sospensioni dovute a congedo matrimoniale, congedo parentale, richiamo alle armi - la giurisprudenza consolidata ha esteso il criterio della retribuzione teorica; per gli altri casi di sospensione del rapporto senza diritto alla retribuzione il periodo di assenza non può essere preso in considerazione ai fini del calcolo del t.f.r. (salvo eventuali disposizioni di miglior favore dettate dalla contrattazione collettiva).

59 a pag. 29 della dispensa CONTRIBUTO INPS AGGIUNTIVO Dalla quota annuale di t.f.r. deve essere detratto un contributo (contribuito addizionale) a favore del Fondo pensioni per i lavoratori dipendenti pari allo 0,50% calcolato sulla retribuzione imponibile ai fini previdenziali (art. 3, comma 15, legge 297/82). Il contributo è dovuto anche dai dirigenti industriali. (non è dovuto per apprendisti e lavoratori assunti con misure agevolate) Si tratta di una quota di contribuzione a carico del lavoratore che il datore di lavoro anticipa e versa mensilmente all INPS (o al diverso ente previdenziale al quale è dovuto il contributo pensionistico) e che quindi recupera in occasione dell accantonamento del t.f.r. Imponibile previdenziale x 0,50% = contributo addizionale

60 a pag. 30 della dispensa Il contributo non è dovuto: CONTRIBUTO INPS AGGIUNTIVO lavoratori con qualifica di apprendisti; dai lavoratori assunti dalle liste di mobilità; assunti con contratto di solidarietà; lavoratori assunti con contratto di inserimento con diritto all agevolazione contributiva totale; è dovuto in misura ridotta nei casi di assunzioni con riduzione delle aliquote contributive.

61 a pag. 30 della dispensa ACCANTONAMENTO NEL FONDO T.F.R. La quota di t.f.r. maturata ogni anno, al netto del contributo a carico del lavoratore ed al netto della quota eventualmente destinata dal lavoratore alla previdenza complementare, confluisce in un fondo individuale che deve essere registrato in contabilità ed iscritto nel bilancio aziendale. Se il lavoratore ha destinato alla previdenza complementare l intero t.f.r. maturato nessun accantonamento dovrà essere effettuato nel fondo t.f.r. gestito dal datore di lavoro.

62 a pag. 31 della dispensa ACCANTONAMENTO NEL FONDO T.F.R. Il datore di lavoro al di ogni anno, per ogni lavoratore in forza del rapporto di lavoro: - determina la rivalutazione del TFR accantonato al 31 dicembre dell'anno precedente (su cui è necessario prelevare l imposta sostitutiva); - somma la quota di TFR maturata nell'anno; - recupera quanto anticipato a titolo di contributo addizionale.

63 a pag. 31 della dispensa CALCOLO FONDO T.F.R. AL Fondo TFR 31/12/anno prec. x coeff. di rivalutazione = rivalutazione (su cui è necessario prelevare l imposta sostitutiva) 2. Fondo TFR 31/12/anno precedente + rivalutazione + quota maturazione TFR anno in corso 3. Calcolo contributo IVS Imponibile previdenziale = retribuzioni x 0,50% 4. Fondo TFR 31/12/anno precedente + rivalutazione + quota maturazione TFR anno in corso - 0,50% imponibile previdenziale = Fondo TFRanno

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