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1 15 febbraio 2015 coldiretti coldiretti news Ogm, Coldiretti, via libera a prima mela biotech che non invecchia rassegna stampa quotidiani provincia e regione rassegna stampa coldiretti nazionale agricoltura roma Riduzione imu, appello Coldiretti ai sindaci la stampa Nutrire il pianeta non sia solo slogan il sole 24ore I ricercatori si battano contro i divieti alla pgm corriere della sera Quei furti di api per il mercato nero che minacciano l agricoltura e la salute; Sempre più prezioso. Così il miele sta diventando l oro della cucina il sole 24ore Ferrero, il gusto dell'mpresa; Un processo dolce di globalizzaione; Michele ferrero, il gusto di fare l imprenditore; Le tre regole e le tre emozioni di un vero imprenditore link alla rassegna stampa coldiretti completa ufficio stampa coldiretti torino via Pio VII, Torino TEL CELL mail: ufficiostampa.to@coldiretti.it sito:

2 Da: Relazioni Esterne Oggetto: ++OGM: COLDIRETTI, VIA LIBERA A PRIMA MELA BIOTECH CHE NON INVECCHIA++ Data: 14 febbraio GMT N Febbraio 2015 OGM: COLDIRETTI, VIA LIBERA A PRIMA MELA BIOTECH CHE NON INVECCHIA Via libera alla commercializzazione della prima mela geneticamente modificata che non annerisce e mantiene l aspetto sempre fresco una volta tagliata a fette, chiamata Arctic Apple. Lo rende noto la Coldiretti nel sottolineare che la preoccupante approvazione da parte del Dipartimento dell agricoltura statunitense (APHIS) di due varietà di mele trova l opposizione di quasi 8 italiani su 10 (76 per cento) che sono contrari all utilizzo di organismi geneticamente modificati (Ogm) nell agricoltura in Italia, dove si è giustamente fatta la lungimirante scelta di non coltivare biotech. Ad arrivare sul mercato saranno sottolinea la le Golden Delicious e le Granny Smith: che sono state manipolate geneticamente con l inserimento di un gene anti-macchia da parte dell azienda canadese Okanagan Specialty Fruits che ha annunciato la distribuzione sul mercato Usa a partire dalla fine del Un elemento di novità che potrebbe influenzare le trattative sul libero scambio in corso tra Unione Europea e Stati Uniti, cosidetto TTIP) rendendo ancora piu' spinoso il capitolo agricolo. Se per l azienda produttrice si tratta di una scoperta rivoluzionaria perché consente di allungare la scadenza delle confezioni di frutta già sbucciate e porzionate, a preoccupare i coltivatori - sottolinea la è il fatto che l'arrivo di questo frutto innaturalmente a prova di macchie possa alterare la percezione di semplicità e salute che da sempre accompagna le mele. Una preoccupazione che riguarda sopratutto l Italia che - sostiene la è il primo produttore europeo di mele con circa 70mila ettari coltivati e oltre 2 milioni di tonnellate di produzione con gran parte della produzione che ha avuto il riconoscimento comunitario come indicazioni geografica protetta (Igp) o denominazione di origine protetta (Dop). Produzioni come la mela della Val di Non (Dop), mela della Valtellina (Igp), la mela dell Alto Adige (Igp) la Melannurca campana (Igp) e la mela di Cuneo (Igp) che fondano il proprio successo sulla loro distintività che - afferma la è tutto il contrario dell omologazione causata dagli ogm. Nonostante il rincorrersi di notizie miracolistiche sugli effetti benefici delle nuove modificazioni genetiche effettuate su animali e vegetali in laboratorio (dal supersalmone ad accrescimento rapido al riso ipervitaminico, dalle patate fritte superesistenti ai parassiti fino al latte materno da mucche transgeniche) rimane elevato - sostiene la il livello di scetticismo dei cittadini. La realtà - conclude la è infatti che gli OGM attualmente in commercio riguardano pochissimi prodotti (mais, soia e cotone) e sono diffusi nell interesse di poche multinazionali senza benefici riscontrabili dai cittadini. COLDIRETTI relazioniesterne@coldiretti.it -

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