Relazione sullo stato di attuazione della legge regionale 6 novembre 2015, n. 34 Legge di riconoscimento, tutela e promozione del diritto al cibo

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1 Relazione sullo stato di attuazione della legge regionale 6 novembre 2015, n. 34 Legge di riconoscimento, tutela e promozione del diritto al cibo Comitato Paritetico di Controllo e Valutazione Consiglio regionale della Lombardia 12 ottobre 2017

2 Clausola valutativa La Giunta regionale trasmette una relazione periodica al Consiglio sull'attuazione della legge e sui risultati progressivamente ottenuti nel favorire l'accesso al cibo ai bisognosi, la riduzione degli sprechi e la ridistribuzione delle eccedenze alimentari. Prima relazione Entro il 31 marzo dell'anno successivo a quello di approvazione della presente legge, descrive e documenta: a) gli interventi realizzati, specificandone gli ambiti, gli obiettivi, la distribuzione territoriale, i soggetti coinvolti e le loro caratteristiche; b) in che misura la Regione ha finanziato i singoli interventi realizzati e in che modo tali risorse risultano distribuite sul territorio regionale e fra i soggetti coinvolti; c) quali punti di forza e di debolezza si sono riscontrati nel corso dell'attuazione degli interventi.

3 Obiettivi Riconoscimento e la tutela sul territorio regionale del diritto universale di accedere a una quantità sufficiente di cibo sicuro, sano e nutriente come presupposto per una vita autonoma ed attiva; Riduzione degli sprechi alimentari del cinquanta per cento entro il 2025, secondo le modalità e gli ambiti di competenza regionale quale obiettivo di lungo periodo; Adozione della logica dell intervento integrato tra le aree di policy e tra Regione, enti locali e soggetti privati - nel rispetto del principio di sussidiarietà.

4 Cibo e agenda pubblica Dichiarazione universale dei diritti dell Uomo Food security Esposizione Universale 2015 a Milano Carta di Milano Agenda 2030 ONU: Goal 2 Goal 12

5 La povertà alimentare Crisi economica e connesso aumento della povertà hanno influenzato la capacità di famiglie e individui di accedere ai beni alimentari. Nel 2014, il 13,4% dei residenti si sono trovati nella condizione di non potersi permettere un pasto di carne e pesce (o equivalente vegetariano) ogni due giorni e contestualmente in una situazione di grave deprivazione materiale. Nel 2013, il 5,3% delle famiglie lombarde (circa nuclei) si sono trovate in condizione di povertà alimentare assoluta. 5

6 Lo spreco alimentare Alcune fasce della popolazione non riescono ad accedere a risorse adeguate al proprio sostentamento nonostante la sovrabbondanza delle stesse all interno del contesto in cui si trovano a vivere. Presenza di eccedenze alimentari: Italia pari a 6 milioni di tonnellate, che vengono prevalentemente sprecate. Il controvalore dello spreco ammonta a circa 12,3 miliardi di euro. Ridurre gli sprechi e riutilizzare a fini sociali le eccedenze è una soluzione di policy percorribile. 6

7 Contenuti principali Art. 4: Contrasto allo spreco alimentare educazione e sensibilizzazione su sostenibilità e spreco alimentare nei confronti dei soggetti della filiera agroalimentare; previsione di introdurre, nelle aree di competenza regionale, criteri premiali per quei soggetti che donano alimenti e riducono gli sprechi. Art. 5: Destinazione eccedenze alimentari a cittadini indigenti Sostegno a iniziative di organizzazioni pubbliche e private che recuperano, a livello locale, le eccedenze alimentari con finalità sociali. Art. 6: Consulta regionale per il diritto al cibo Art. 7: programmi e corsi di educazione alimentare 7

8 Stato di attuazione Ad oggi la l.r. 34/2015 è stata attuata solo in parte. Nel primo anno di attuazione, sono stati 2 i provvedimenti varati dalla Giunta: Consulta regionale per il diritto al cibo criteri per interventi di recupero e destinazione delle eccedenze alimentari l.r. 25/2006 Non sono stati ancora applicati meccanismi premiali per le realtà pubbliche e private impegnate nel recupero e distribuzione delle eccedenze alimentari previste dagli artt. 4 e 5. 8

9 Consulta regionale Presieduta dall Assessore regionale all Agricoltura o suo delegato; si riunisce almeno due volte all anno; resta in carica per la durata della legislatura e decade con essa; 4 membri sono designati dalle DG Agricoltura, Sviluppo economico Reddito di autonomia, Inclusione sociale e Post Expo e Ambiente Energia e Sviluppo sostenibile; fra i componenti vi sono 11 rappresentanti di categoria, di soggetti pubblici e privati e del settore non profit; il Presidente del Consiglio regionale nomina 5 consiglieri regionali membri della Consulta nel rispetto del principio di rappresentanza delle minoranze; la competente struttura della Direzione Generale Agricoltura assume il ruolo di segreteria tecnica. 9

10 Criteri per gli interventi La DG Reddito di Autonomia e inclusione sociale, facendo riferimento alla Legge 34/2015, ha introdotto alcune novità per l implementazione del Piano triennale di interventi contro la povertà attraverso la promozione dell attività di recupero e distribuzione dei prodotti alimentari a fini di solidarietà sociale per il Manifestazione di interesse 2016: inserita la possibilità della forma associata per gli enti interessati a concorrere agli obiettivi previsti dal Piano; riferimento ai concetti di territorialità e di rete esplicitati nella Legge 34/2015. Ampliamento della platea dei soggetti titolati a collaborare con Regione Lombardia nell ambito di iniziative di recupero e redistribuzione delle eccedenze alimentari e a beneficiare dei fondi stanziati a tale fine. 10

11 Altre misure La politica regionale per garantire il diritto al cibo e contrastare lo spreco alimentare si avvale di una pluralità di azioni intraprese dalle Direzioni Generali sulla base di altre leggi, ma comunque riconducibili nell alveo e alle finalità della l.r. 34/2015. Ambiti di intervento DG Agricoltura: educazione alimentare e valorizzazione della filiera DG Ambiente, energia e sviluppo sostenibile: contrasto allo spreco alimentare e riduzione delle eccedenze alimentari da destinare a rifiuto DG Sviluppo economico: consumo responsabile DG Welfare: linee di indirizzo igienico sanitarie conservazione alimenti DG Reddito di autonomia e inclusione sociale: contrasto alla povertà alimentare 11

12 Educazione alimentare Con la delibera n. X/5018 del 11 aprile 2016 sono state stanziate risorse specifiche per i seguenti progetti, dando continuità ai temi sviluppati a EXPO 2015: Percorsi di educazione Agro-Alimentare per la scuola, in collaborazione con l Università degli Studi di Milano-Bicocca; Fattorie didattiche (sono accreditate circa 200 aziende che garantiscono un servizio educativo strutturato e sicuro); Orti di Lombardia, rete di circa 90 orti nelle scuole e nei comuni Lombardi, istituiti e disciplinati dalla l.r. 18/2015 Gli orti di Lombardia ; Progetti territoriali di educazione alimentare realizzati in collaborazione con ERSAF sulla base delle linee elaborate con l Università Bicocca; Il portale per l educazione agro-alimentare. 12

13 Contrasto allo spreco alimentare Iniziative di attuazione del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti (PRGR) in materia di contrasto allo spreco alimentare. Protocollo d intesa Reti territoriali virtuose contro lo spreco alimentare (Comuni, grande distribuzione organizzata, enti non profit). Risultati: 830,5 ton. di prodotti alimentari recuperati e altrettanti rifiuti potenziali evitati; 2,8 milioni di euro di valore commerciale nominale; pasti equivalenti recuperati; emissioni evitate pari a ton. di anidride carbonica, 9,16 ton. di metano, 311 kg di PM 2,5 e PM 1; consumo evitato di 7 milioni di ettolitri d acqua e di 585 ettari di terra. Progetto l ABC contro lo spreco alimentare, in collaborazione con il Tavolo Regionale di Educazione Ambientale e l Ufficio scolastico Regionale della Lombardia. 13

14 Lotta alla povertà alimentare Attuazione della l.r. 25/2006 Politiche regionali di intervento contro la povertà attraverso la promozione dell'attività di recupero e distribuzione dei prodotti alimentari a fini di solidarietà sociale Obiettivo: applicare il principio di sussidiarietà per riconoscere e promuovere «l'attività di solidarietà e beneficenza svolta dagli enti non profit, impegnati nel recupero ( ) delle eccedenze alimentari per la loro ridistribuzione ai soggetti che assistono persone in stato di indigenza». Piano triennale regionale di interventi contro la povertà attraverso la promozione dell attività di recupero e distribuzione dei prodotti alimentari a fini di solidarietà sociale. Sistema di accreditamento degli enti no profit con una pluriennale esperienza a livello regionale, nazionale o internazionale nella raccolta e redistribuzione delle eccedenze alimentari. Risultati: 1511 enti all anno mediamente coinvolti nella raccolta e distribuzione persone beneficiarie all anno (in media). Sostegno e attivazione di 4 Empori solidali 14

15 Consumo responsabile Attivazione di diversi progetti, soprattutto in collaborazione con le associazioni dei consumatori, finalizzati alla sensibilizzazione sul tema dello spreco alimentare. Tra i progetti si segnalano in particolare: Risparmia(ti) lo spreco, Sviluppato in partnership con soggetti profit e non profit, ha visto la realizzazione di un indagine sullo spreco alimentare nelle famiglie lombarde, condotta con l'università Cattolica del Sacro Cuore di Milano tra maggio e ottobre 2014, e di materiale per sensibilizzare i cittadini. Goditi il cibo, non sprecarlo! Proposto da ACU-Associazione Consumatori Utente e cofinanziato da Regione Lombardia, ha l obiettivo di promuovere la conoscenza della catena del valore del cibo, dalla produzione al consumo. L Expo del Consumatore. Alimentazione: Energia per la Vita Attività di ormazione e informazione per valorizzare il legame tra prodotti di qualità e territorio e promuovere un alimentazione sana, sicura e sostenibile, realizzate da associazioni dei consumatori lombarde. 15

16 Iniziative recenti 1) Elaborazione delle Linee guida igienico-sanitarie regionale per il recupero del cibo al fine di solidarietà sociale Obiettivo: offrire indicazioni per quei soggetti di piccole dimensione (es.: piccole associazioni locali) che potrebbero avere difficoltà nell approcciarsi ai riferimenti nazionali (es.: la c.d. legge Gadda) e a documenti più complessi (es.: le linee guida elaborate dal Banco Alimentare e Caritas) per poter gestire correttamente le eccedenze alimentari destinate alla donazione. 2) Criteri per l assegnazione a Enti non profit di contributi a fondo perduto per l acquisto di attrezzature strumentali funzionali al recupero ed alla distribuzione dei prodotti alimentari invenduti ai fini di solidarietà sociale 3) Piano d azione 2017/2018 per la promozione dell'attività di recupero e distribuzione dei prodotti alimentari a fini di solidarietà sociale (DGR n del 31 luglio 2017). Dotazione finanziaria: , di cui per la realizzazione di massimo 12 Empori solidali nella regione. 16

17 Prospettive La costituzione della Consulta regionale per la promozione del diritto al cibo può contribuire a risolvere i problemi di lentezza e coordinamento nell attuazione della l.r. 34/2015, nonché favorire una maggior integrazione delle azioni già in essere. Cogliere le opportunità offerte dall approvazione della legge 166/2016 (c.d. legge Gadda), che offre un quadro normativo chiaro in tema di recupero e redistribuzione delle eccedenze alimentari e introduce un meccanismo premiale per le imprese e i Comuni che incentivano forme di economia circolare analogo a quello previsto dagli artt. 4 e 5 della l.r. 34/