paragrafo 05 MACCHINE ED IMPIANTI

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1 paragrafo 05 fascicolo MATRICE DELLE REVISIONI PREMESSA AREA LAVORAZIONI MECCANICHE AREA ASSEMBLAGGIO AREA STRUTTURE SPECIALI AREA MONTAGGIO MAGAZZINO OFFICINA ATTREZZATURE PORTATILI MEZZI DI MOVIMENTAZIONE ALLEGATI RIFERITI AL FASCICOLO

2 F6/ 2 + Punto 0 MATRICE DELLE REVISIONI DI PRIMA EMISSIONE VISTO PRIMA EMISSIONE (Resp. SPP) APPROVAZIONE DIREZIONE DI REVISIONE DI AGGIORNAMENTO VISTO PER EMISSIONE (Resp. SPP) SEGNALAZIONE TIPO MODIFICA DECORRENZA MODIFICA APPROVAZ.IONE DIREZIONE

3 F6 / PREMESSA Di seguito verrà riportata l analisi delle macchine ed attrezzature utilizzate. Per ogni macchina/attrezzatura verrà riportato: - La descrizione eventualmente accompagnata da immagine - La categoria secondo i criteri sotto riportati. Categoria 1 Categoria 2 Macchine sulle quali l operatore interviene in via continuativa nelle prossimità immediate delle parti in movimento della lavorazione Macchine sulle quali l operatore interviene all inizio e/o alla fine di ogni ciclo Categoria 3 Macchine completamente automatiche durante il funzionamento. L operatore sorveglia la macchina ed interviene direttamente sugli organi di lavoro a intervalli relativamente lunghi (settaggio, manutenzione, etc.) La definizione della categoria risulta determinante al fine di definire e verificare il livello di protezione. Per le macchine appartenenti alla prima categoria la necessità di proteggere l operatore è evidente, ma l installazione di protezioni può essere presa in considerazione solo se non impediscono la buona esecuzione del lavoro ; in questo caso è necessario accettare il miglior compromesso possibile per limitare il rischio. Per la seconda categoria gli elementi mobili di lavoro devono risultare inaccessibili durante la fase pericolosa con la messa in opera di mezzi o dispositivi di protezione. Quando l operatore interviene nella zona pericolosa, deve essere sicuro che gli organi mobili di lavoro siano completamente fermi e che sia impossibile ogni riavvio improvviso della macchina. Per la terza categoria, i mezzi o i dispositivi di protezione devono assicurare una protezione completa per tutta la fase di produzione. - I rischi possibili determinati dalla sua presenza e/o dal suo utilizzo con i relativi indici di attenzione formulati secondo la tabella sotto riportata - Le misure di sicurezza: generalmente distinte in prima, durante e dopo l uso a cui deve attenersi l utilizzatore - DPI necessari: vengono indicati i DPI che devono essere utilizzati. Gli indici di attenzione sono stati formulati tenendo in considerazione i possibili effetti (gravità del danno) di modo da poter definire le azioni di controllo. Indici più elevati richiedono maggiore attività di controllo anche da parte degli operatori che utilizzano le macchine. Indice descrizione 1 Conseguenze anche di tipo irreversibile ma che per manifestarsi richiedono un esposizione ripetuta nel tempo

4 F6 / 4 + Indice descrizione 2 Conseguenze immediate con effetti non potenzialmente letali che interessano solo l operatore addetto 3 Conseguenze immediate con effetti non potenzialmente letali che interessano l operatore addetto e/o altro personale presente 4 Conseguenze immediate con effetti potenzialmente letali che interessano solo l operatore addetto 5 Conseguenze immediate con effetti potenzialmente letali che interessano l operatore addetto e/o altro personale presente

5 F6 / AREA LAVORAZIONI MECCANICHE Nell area lavorazioni meccaniche vengono eseguite il taglio e la formatura della materia prima. PRESSA Macchina per la deformazione plastica del materiale, grazie alla quale possono ottenersi tranciature, forature, rifiniture, imbottiture, ecc. E costituita da uno stampo dotato di un utensile che, calato con grande spinta, determina la lavorazione. La macchina è dotata di un caricatore automatico. Categoria: 3 FATTORI DI RISCHIO Dall analisi della macchina e dal suo funzionamento sono identificabili i seguenti fattori di rischio: - Rumore. Durante la lavorazione i livelli di rumorosità emessi superano gli 85 db(a) Sistemi protettivi: uso di otoprotettori Azioni correttive: segnalare l area mediante apposita cartellonistica - Schiacciamenti principalmente agli arti superiori per possibile interferenza con il caricatore Azioni correttive: è necessario segregare parte del caricatore con carters fissi che impediscano l accesso alla zona di caricamento (come fatto sul caricatore dell impianto di taglio). Segnalare il rischio mediante apposita cartellonistica - Schiacciamenti e cesoiamenti principalmente agli arti superiori per possibile interferenza con l organo lavoratore Sistemi preventivi: il quadro di comando è posizionato ad una distanza tale da non poter raggiungere l organo lavoratore Azioni correttive: trattandosi di una macchina di categoria 3 è necessario instalare una barriera immateriale a più fasci che impedisca la discesa del punzone quando un ostacolo si trova nell area di lavoro. La distanza di sicurezza dipende dal tempo di arresto secondo quanto riportato nella tabella sottostante Tempo di arresto totale (tempo di reazione del comando + tempo di ms arresto pressa) Distanza di sicurezza minima mm

6 F6 / 6 + Fattori di rischio 1) Schiacciamenti e cesoiamenti x 2) Rumore x Indice di attenzione MISURE DI SICUREZZA: DPI NECESSARI: - Divieto di eseguire qualunque operazione durante il funzionamento in automatico della macchina - Ogni intervento deve essere eseguito a macchina (pressa + caricatore) fermo - Calzature antinfortunistiche - Otoprotettori - Guanti

7 F6 / 7 + TAGLIERINA Macchina per il taglio del materiale. E sostanzialmente costituita da una lama circolare che taglia a misura. La macchina è dotata di un caricatore automatico. Categoria: 3 FATTORI DI RISCHIO Dall analisi della macchina e dal suo funzionamento sono identificabili i seguenti fattori di rischio: - Rumore. Durante la lavorazione i livelli di rumorosità emessi superano gli 85 db(a) Sistemi protettivi: uso di otoprotettori Azioni correttive: segnalare l area mediante apposita cartellonistica - Schiacciamenti principalmente agli arti superiori per possibile interferenza con il caricatore Sistemi preventivi: l area di caricamento risulta segregata con carters fissi che impediscano l accesso. Segnalare il rischio mediante apposita cartellonistica - Tagli ed amputazioni principalmente agli arti superiori per possibile interferenza con l organo lavoratore Sistemi preventivi: la lama e la morsa di trattenuta risultano completamente protetti da un carter metallico interbloccato. All atto della sua apertura si verifica il blocco della lama. Fattori di rischio Indice di attenzione ) Schiacciamenti x 2) Tagli ed amputazioni x 2) Rumore x MISURE DI SICUREZZA: - Divieto di eseguire qualunque operazione durante il funzionamento in automatico della macchina - Ogni intervento deve essere eseguito a macchina (pressa + caricatore) fermo

8 F6 / 8 + DPI NECESSARI: - Calzature antinfortunistiche - Otoprotettori - Guanti

9 F6 / 9 + IMPIANTO DI TAGLIO E PREPARAZIONE Impianto automatico che esegue il taglio, foratura, punzonatura e imbutitura del materiale. E composto da varie stazioni deputate alla lavorazione. Categoria: 3 FATTORI DI RISCHIO Dall analisi dell impianto e dal suo funzionamento sono identificabili i seguenti fattori di rischio: - Rumore. Durante la lavorazione i livelli di rumorosità emessi superano gli 85 db(a) Sistemi protettivi: uso di otoprotettori Azioni correttive: segnalare l area mediante apposita cartellonistica - Schiacciamenti per possibile interferenza nella fase di scarico Sistemi preventivi: l area di scaricamento risulta dotata di barriera immateriale che arresta il movimento in caso di presenza di un ostacolo - Tagli, amputazioni, schiacciamenti per possibile interferenza con gli organi lavoratori Sistemi preventivi: l impianto risulta completamente segregato mediante recinzione. Le aperture necessarie per le operazioni di settaggio e preparazione risultano dotate di dispositivi di sicurezza all atto dell apertura Azioni correttive: come mostrato dalle foto i dispositivi di sicurezza risultano by-passati consentendo il funzionamento dell impianto anche quando le porte risultano aperte. E necessario ripristinare tali protezioni.

10 F6 / 10 + Fattori di rischio 1) Tagli, amputazioni e schiacciamenti x 2) Rumore x Indice di attenzione MISURE DI SICUREZZA: DPI NECESSARI: - Divieto di eseguire qualunque operazione durante il funzionamento in automatico dell impianto - Ogni intervento deve essere eseguito ad impianto fermo - Verifica periodica del corretto funzionamento dei dispositivi di sicurezza - Calzature antinfortunistiche - Otoprotettori - Guanti

11 F6 / 11 + PRESSA Macchina per la deformazione plastica del materiale, grazie alla quale possono ottenersi tranciature, forature, rifiniture, imbottiture, ecc. E costituita da uno stampo dotato di un utensile che, calato con grande spinta, determina la lavorazione. La macchina è dotata di un caricatore automatico. Categoria: 3 FATTORI DI RISCHIO Dall analisi della macchina e dal suo funzionamento sono identificabili i seguenti fattori di rischio: - Rumore. Durante la lavorazione i livelli di rumorosità emessi superano gli 85 db(a) Sistemi protettivi: uso di otoprotettori Azioni correttive: segnalare l area mediante apposita cartellonistica - Schiacciamenti per possibile interferenza e per caduta del materiale durante lo scarico Azioni correttive: confinare l area di scarico. Segnalare il rischio mediante apposita cartellonistica - Schiacciamenti e cesoiamenti principalmente agli arti superiori per possibile interferenza con l organo lavoratore Azioni correttive: dal quadro di comando è possibile raggiungere l area di lavoro. Proteggere l area di discesa del punzone di modo che non sia possibile accedervi con le mani. Segnalare il rischio mediante apposita cartellonistica. Fattori di rischio Indice di attenzione ) Tagli, amputazioni e schiacciamenti x 2) Rumore x MISURE DI SICUREZZA: DPI NECESSARI: - Divieto di eseguire qualunque operazione durante il funzionamento in automatico dell impianto - Ogni intervento deve essere eseguito ad impianto fermo - Calzature antinfortunistiche - Otoprotettori - Guanti

12 F6 / 12 + PRESSA Macchina per la deformazione plastica del materiale, grazie alla quale possono ottenersi tranciature, forature, rifiniture, imbottiture, ecc. E costituita da uno stampo dotato di un utensile che, calato con grande spinta, determina la lavorazione. Il funzionamento avviene ad operatore presente Categoria: 1 FATTORI DI RISCHIO Dall analisi della macchina e dal suo funzionamento sono identificabili i seguenti fattori di rischio: - Rumore. Durante la lavorazione i livelli di rumorosità emessi superano gli 85 db(a) Sistemi protettivi: uso di otoprotettori Azioni correttive: segnalare l area mediante apposita cartellonistica - Schiacciamenti e cesoiamenti principalmente agli arti superiori per possibile interferenza con l organo lavoratore Sistemi preventivi: durante la lavorazione di piccoli pezzi l azionamento avviene mediante doppio pulsante ad azionamento contemporaneo posizionati ad una distanza tale da richiedere l uso di entrambe le mani. Durante la lavorazione di pezzi di maggior dimensione l azionamento avviene mediante pedale dotato di cuffia di protezione. In questo caso generalmente una mano viene utilizzata per sorreggere il pezzo. In questo caso l altra mano può interferire con l organo lavoratore Azioni correttive: installare un dispositivo di protezione che impedisca l accesso all area di lavoro soprattutto durante il funzionamento a pedale. Segnalare il rischio mediante apposita segnaletica Fattori di rischio Indice di attenzione ) Tagli, amputazioni e schiacciamenti x 2) Rumore x MISURE DI SICUREZZA: - Alla macchina deve essere addetto un solo operatore - Ogni intervento deve essere eseguito ad impianto fermo

13 F6 / 13 + DPI NECESSARI: - Calzature antinfortunistiche - Otoprotettori - Guanti

14 F6 / 14 + TRAPANO PLURIMANDRINO Macchina per la foratura del materiale. Dotata di due teste plurimandrino. Il funzionamento avviene ad operatore presente. Categoria: 1 FATTORI DI RISCHIO Dall analisi della macchina sono identificabili i seguenti fattori di rischio: - Tagli, schiacciamenti e punture principalmente agli arti superiori per possibile interferenza con gli organi lavoratori Sistemi preventivi: l azionamento delle teste avviene mediante doppio pulsante ad azionamento contemporaneo - Proiezione di materiale Sistemi protettivi: uso di occhiali di sicurezza Azioni correttive: una volta che le teste si sono abbassate resta il rischio di interferenza con le punte. Si ritiene necessario valutare la possibilità di installare un carter in materiale plastico trasparente atto a segregare la zona di lavoro Fattori di rischio Indice di attenzione ) Tagli, punture e schiacciamenti x 2) Proiezione di materiale x MISURE DI SICUREZZA: DPI NECESSARI: - Alla macchina deve essere addetto un solo operatore - Ogni intervento deve essere eseguito ad impianto fermo - Calzature antinfortunistiche - Occhiali di sicurezza - Guanti

15 F6 / AREA ASSEMBLAGGIO Nell area assemblaggio si provvede alla saldatura dei pezzi provenienti dall area lavorazioni meccaniche. L attività viene effettuata mediante 6 impianti di saldatura DI SALDATURA AUTOMATICA Impianti atti ad eseguire in automatico operazioni di assemglaggio mediante saldatura. In azienda ne esistono di diversi tipi. In quelli più recenti la postazione di carico è separata dalla postazione di saldatura (eseguita da un braccio robotizzato), mentre in quelli più vetusti questa separazione non esiste Categoria: 2 FATTORI DI RISCHIO A seconda della tipologia di impianto si riscontrano diversi fattori di rischio. Fattori di rischio comuni a tutti gli impianti sono: - Rumore. Durante la lavorazione i livelli di rumorosità emessi possono superare gli 85 db(a) (anche in relazione al fatto che gli impianti sono in vicinanza dell area di preparazione). Sistemi protettivi: uso di otoprotettori Azioni correttive: segnalare l area mediante apposita cartellonistica - Esposizione a fumi di saldatura. Si veda quanto riportato nel fascicolo relativo al rischio chimico. Sistemi preventivi: tutti gli impianti sono dotati di sistema di aspirazione - Ustioni per contatto con parti in temperatura (scarico pezzi) Sistemi protettivi: uso di guanti protettivi Fattori di rischio Indice di attenzione ) Rumore x 2) Esposizione a fumi x 3) Ustioni x Negli impianti dove la postazione di carico è separata dalla postazione di saldatura si rileva: - Urti ed impatti col piano di carico girevole

16 F6 / 16 + Sistemi preventivi: gli impianti sono dotati di barriera immateriale che interrompe il movimento in presenza di un ostacolo Azioni correttive: l impianto più vetusto è dotato di una fotocellula a singolo fascio posizionata ad una distanza non sufficiente rispetto alla zona di pericolo - Interferenza col braccio robotizzato operante nell area di saldatura Sistemi preventivi: l area è circoscritta mediante recinzione. I possibili accessi sono consentiti da porte dotate di dispositivo di sicurezza Azioni correttive: uno degli impianti presenta una apertura senza porta dalla quale è possibile accedere all area di lavoro del robot. E necessario chiudere tale apertura ripristinando il dispositivo di sicurezza. Fattori di rischio Indice di attenzione ) Urti, impatti col piano di carico x 2) Interferenza col braccio robotizzato x Negli impianti dove la postazione di carico non è separata dalla postazione di saldatura si rileva: - Esposizione a radiazioni ottiche (UV) Azioni correttive: anche se gli operatori distolgono lo sguardo, la distanza di stazionamento è tale da richiedere l uso di occhiali protettivi - Interferenza con l area di lavoro delle torce, da considerarsi rischio residuo solo su alcuni impianti Azioni correttive: pur considerando che il quadro di comando è posizionato ad una distanza tale da rendere inacessibile l area di pericolo, ma considerando che il funzionamento è automatico, si ritiene necessario valutare la possibilità di installare su alcuni impianti (come ad esempio quello qui rappresentato) delle barriere immateriali che circoscrivano l area. Fattori di rischio Indice di attenzione ) Esposizione ad UV x 2) Interferenza con l area di lavoro delle torce x

17 F6 / 17 + MISURE DI SICUREZZA: DPI NECESSARI: - Verificare il corretto funzionamento dell impianto di aspirazione - Alla macchina deve essere addetto un solo operatore - Ogni intervento deve essere eseguito ad impianto fermo - Calzature antinfortunistiche - Otoprotettori - Guanti - Occhiali protettivi (su impianti senza separazione)

18 F6 / AREA STRUTTURE SPECIALI Nell area strutture speciali si realizzano prodotti particolari. Il ciclo è sostanzialmente identico a quello dei prodotti a catalogo solo che le lavorazioni non essendo standardizzate, vengono eseguite con macchine tradizionali decisamente meno automatizzate. CESOIA Macchina fissa utilizzata per il taglio a freddo di lamiera metallica. E essenzialmente costituita da una lama con movimento a ghigliottina comandata da un circuito idraulico. Il foglio da tagliare viene fissato al banco di lavoro mediante dei pressori. Categoria: 1 FATTORI DI RISCHIO Dall analisi delle macchine sono identificabili i seguenti fattori di rischio: - Rumore. Durante il taglio i livelli di rumorosità emessi superano gli 85 db(a) Sistemi protettivi: uso di otoprotettori - Schiacciamenti e cesoiamenti principalmente agli arti superiori Sistemi preventivi: la macchina è dotata di schermo fisso posto davanti alla lama ed ai premilamiera. La lama ed il premilamiera sono protetti anche lateralmente. La parte posteriore risulta perimetrata (con barriera immateriale) ed interbloccata. I rischi sono segnalati mediante apposita cartellonistica Fattori di rischio Indice di attenzione ) Schiacciamenti e cesoiamenti x 2) Rumore x

19 F6 / 19 + MISURE DI SICUREZZA: - Lo schermo fisso posto davanti alla lama ed ai premilamiera deve garantire il rispetto delle distanze indicate nella tabella sottostante TABELLA 1 H Altezza mm in Fino a 6 Oltre 6 fino 9 Oltre 9 fino 10 Oltre 10 fino 12 Oltre 12 fino 15 Oltre 15 fino 20 Oltre 20 fino 25 Oltre 25 fino 30 Oltre 30 fino 40 Oltre 40 fino 50 D Distanza minima in mm Altezza = distanza massima tra il bordo inferiore dello schermo e la tavola Distanza = distanza tra la parte inferiore del profilo dello schermo ad altezza H e la zona pericolosa più vicina DPI NECESSARI: - Calzature antinfortunistiche - Guanti

20 F6 / 20 + PRESSOPIEGATRICE Macchina fissa utilizzata per la piegatura a freddo di lamiere poste fra un elemento mobile (organo di piega o punzone) ed una parte fissa opportunamente sagomate. L azionamento generalmente avviene mediante pedaliera. Categoria: 1 FATTORI DI RISCHIO Dall analisi della macchina e dal suo funzionamento sono riscontrabili i seguenti fattori di rischio: - schiacciamenti e cesoiamenti delle dita causabili dalla possibilità di accedere con le stesse nella zona tra il punzone e la matrice Sistemi preventivi: la macchina è dotata di carter di protezione laterali e barriera immateriale a fotocellule Azioni correttive: le protezioni laterali sono tali da lasciare la possibilità di accedere all area tra punzone e matrice. Tale possibilità è concessa dallo scorretto posizionamento delle fotocellule. Ripristinare la posizione delle fotocellule. - schiacciamenti e cesoiamenti delle dita tra il pezzo piegato ed il telaio della macchina durante la piega di particolari geometrie Il fenomeno non si presenta in forma generalizzata, ma è determinato da alcuni parametri quali : angolo di piega : minore è l angolo maggiore è la probabilità di accadimento distanza d tra le mani dell operatore ed il centro della matrice : minore è la distanza maggiore è la probabilità di accadimento

21 F6 / 21 + sequenza delle pieghe Azioni correttive: segnalare il rischio mediante apposito cartello. Formare i lavoratori sulle corrette sequenze di piega. L accesso alla parte posteriore è impedito da catenella con indicazione del divieto di accesso. Fattori di rischio Indice di attenzione ) Schiacciamenti e cesoiamenti x MISURE DI SICUREZZA: - Alla macchina deve essere addetto un solo operatore. Non permettere l avvicinamento alla macchina da parte di personale non direttamente interessato all operazione - Non effettuare pulizie con organi in movimento - Prestare la massima attenzione alle sequenze ed angoli di piega per evitare schiacciamenti e cosoiamenti tra la lamiera e la carpenteria della macchina DPI NECESSARI: - Calzature antinfortunistiche - Guanti

22 F6 / 22 + TRONCATRICE Macchina fissa utilizzata per il taglio. E composta da un motore alimentato elettricamente che mette in rotazione una sega circolare. Il pezzo da lavorare viene trattenuto da una morsa montata sul basamento. L elemento di taglio, una volta messo in rotazione, viene fatto scendere manualmente per mezzo di apposita impugnatura. Categoria: 1 FATTORI DI RISCHIO Dall analisi della macchina e dal suo funzionamento si rilevano i seguenti fattori di rischio: - contatti col disco dentato Sistemi preventivi: il disco è contornato da un carter metallico fisso che copre la metà superiore e da un carter mobile nella metà inferiore che copre entrambi i lati del disco. Il carter oscillante è collegato ad un sistema a molla in modo da coprire la parte non operativa del disco. Una molla collegata alla testa la richiama in posizione alta di riposo con i ripari che coprono completamente il disco. Azioni correttive: il carter oscillante non è presente su una vecchia troncatrice ancora utilizzata - proiezione di materiale Sistemi preventivi: Il pezzo da tagliare risulta trattenuto mediante morsa. Sistemi protettivi: uso di occhiali protettivi - avviamenti accidentali Sistemi preventivi: il pulsante di avviamento posto sull impugnatura è protetto con un anello di guardia, e del tipo a pressione continua in modo che in fase di rilascio la macchina si fermi. Azioni correttive: sulla troncatrice più vecchia l avviamento avviene mediante interruttore

23 F6 / 23 + Fattori di rischio 1) Tagli e amputazioni x 2) Proiezione di materiale x Indice di attenzione MISURE DI SICUREZZA: - Serrare saldamente il pezzo in lavorazione nella morsa - Verificare l effettiva funzionalità del dispositivo di avviamento - Durante l operazione di taglio mantenere una posizione scostata rispetto alla direzione della lama - Verificare periodicamente lo stato di usura della lama e l integrità dei ripari nonché del dispositivo previsto per garantire il movimento del riparo mobile DPI NECESSARI: - Scarpe antinfortunistiche con punta del piede protetta - Occhiali di sicurezza - Guanti protettivi

24 F6 / 24 + TRONCATRICI Macchine fisse utilizzate per il taglio. Sono composte da un motore alimentato elettricamente che mette in rotazione una sega circolare. L elemento di taglio, una volta in rotazione, sale da sotto il basamento eseguendo il taglio. Al termine rientra al di sotto del basamento Categoria: 2 FATTORI DI RISCHIO Dall analisi delle macchine e dal loro funzionamento si rilevano i seguenti fattori di rischio: - contatti col disco dentato Sistemi preventivi: a macchina ferma il disco è completamente all interno dell incastellatura della macchina. Durante il funzionamento la protezione mobile interbloccata segrega completamente l area di lavoro. L apertura di tale protezione determina il rientro della lama all interno dell incastellatura. Inoltre sulla taglierina più recente l azionamento del moto di lavoro è determinato dall azionamento e mantenimento di due pulsanti. Azioni correttive: l apertura della protezione mobile provoca il rientro della lama ma non l arresto della rotazione, lasciando il rischio residuo di interferenza con la lama stessa. - proiezione di materiale Sistemi preventivi: la protezione mobile è fatta in modo tale da trattenere eventuale proiezione di materiale Fattori di rischio Indice di attenzione ) Tagli e amputazioni x 2) Proiezione di materiale x MISURE DI SICUREZZA: - Chiudere il portello prima di avviare la macchina - Prima di aprire il portello attendere il completo arresto - Verificare periodicamente lo stato di usura della lama DPI NECESSARI: - Scarpe antinfortunistiche con punta del piede protetta - Guanti protettivi

25 F6 / 25 + TRAPANO A COLONNA Macchina fissa composta da un motore alimentato elettricamente, il quale mediante un sistema di pulegge fa ruotare un mandrino su cui viene posta la punta. Oltre che per operazioni di foratura è utilizzato per effettuare operazioni di alesaggio. E dotato di un piano di lavoro fisso o orientabile munito di morse di trattenuta dei pezzi in lavorazione. Categoria: 1 FATTORI DI RISCHIO Dall analisi della macchina e dal suo funzionamento si rilevano i seguenti fattori di rischio: - contatto con cinghie e pulegge Sistemi preventivi: il variatore dei giri è protetto da apposito coperchio Azioni correttive: il coperchio è sprovvisto del dispositivo di interblocco all atto dell apertura - contatti con l utensile e proiezione di materiali Azioni correttive: posizionare un riparo che circoscriva la zona pericolosa - rotazione con conseguente proiezione del pezzo in lavorazione Sistemi preventivi: il pezzo viene fissato con morsa trattenuta a sua volta con bulloni alla tavola portapezzi - Avviamenti accidentali Azioni correttive: la macchina deve essere dotata di pulsante di emergenza e di pulsanti di avviamento ed arresto con relè di sgancio. Ogni interruzione dell alimentazione deve arrestare la macchina ed il suo successivo riavvio deve richiedere l azionamento del pulsante di marcia. Fattori di rischio Indice di attenzione ) Impigliamenti, trascinamenti x 2) Proiezione di materiale x 3) Urti, impatti x

26 F6 / 26 + MISURE DI SICUREZZA: DPI NECESSARI: - Il pezzo in lavorazione, al fine di impedirne la rotazione, deve sempre essere saldamente bloccato nella morsa del piano di lavoro - La punta deve essere correttamente montata nel mandrino, perfettamente centrata e rispondente alla lavorazione da eseguire - L utensile deve inoltre essere ben affilato con taglienti simmetrici - Scegliere una velocità di rotazione ed un tipo di utensile adeguato al fine di impedire o ridurre la lunghezza del truciolo - Non rimuovere i trucioli con l aria compressa ne con le mani, anche se muniti di guanti, ma utilizzare spazzole metalliche ed eventualmente attrezzi accuminati - Non indossare indumenti (es. maniche lunghe prive di polsini elastici) o effetti personal (es. braccialetti o catenine) che potrebbero impigliarsi nella punta o avvolgersi sul mandrino o comunque essere trascinati in rotazione - Scarpe antinfortunistiche con punta del piede protetta - Occhiali protettivi - Guanti protettivi

27 F6 / 27 + TRAPANI RADIALI Macchina fissa utilizzata per la foratura. Nelle sue parti essenziali è costituita da una tavola porta pezzo ed un mandrino alimentato elettricamente capace di muoversi orizzontalmente, verticalmente e di compiere rotazioni rispetto all asse verticale. Viene utilizzato per la foratura di pezzi per i quali, date le dimensioni e/o il peso, sarebbe difficile il loro posizionamento e registrazione rispetto all utensile. Categoria: 1 FATTORI DI RISCHIO Dall analisi della macchina e dal suo funzionamento si rilevano i seguenti fattori di rischio: - rotazione con conseguente proiezione del pezzo in lavorazione Sistemi preventivi: il pezzo viene fissato con morsa a sua volta ancorata alla tavola portapezzo o con dispositivo di trattenuta equivalente. - Contatti accidentali con l utensile e proiezione di materiali Sistemi protettivi: uso di occhiali protettivi Azioni correttive: le macchine risultano sprovviste del riparo interbloccato che circoscrive il mandrino. Fattori di rischio Indice di attenzione ) Impigliamenti, trascinamenti x 2) Proiezione di materiale x 3) Urti, impatti x MISURE DI SICUREZZA: - Il pezzo in lavorazione, al fine di impedirne la rotazione, deve sempre essere saldamente bloccato nella morsa del piano di lavoro - La punta deve essere ben affilata con taglienti simmetrici, correttamente montata nel mandrino, perfettamente centrata e rispondente alla lavorazione da eseguire

28 F6 / 28 + MISURE DI SICUREZZA: - Scegliere una velocità di rotazione ed un tipo di utensile adeguato al fine di impedire o ridurre la lunghezza del truciolo - Non rimuovere i trucioli con l aria compressa ne con le mani, anche se muniti di guanti, ma utilizzare spazzole metalliche ed eventualmente attrezzi accuminati - Non indossare indumenti (es. maniche lunghe prive di polsini elastici) o effetti personal (es. braccialetti o catenine) che potrebbero impigliarsi nella punta, avvolgersi sul mandrino o comunque essere trascinati in rotazione DPI NECESSARI: - Scarpe antinfortunistiche con punta del piede protetta - Occhiali protettivi - Guanti protettivi

29 F6 / 29 + SEGA A NASTRO VERTICALE Macchina fissa utilizzata per le lavorazioni da banco, alimentata elettricamente o per mezzo di una presa di forza. E costituita da due volani, di cui uno motore ed uno folle, su cui ruota un nastro metallico seghettato che attraversa perpendicolarmente il piano di lavoro costituito da un basamento metallico fisso. La lavorazione è determinata dall azione di spinta contro il nastro, che scorrendo dall alto verso il basso ad elevata velocità asporta il materiale. Categoria: 1 FATTORI DI RISCHIO Dalla sua analisi e dal suo funzionamento si riscontrano i seguenti fattori di rischio: - contatti accidentali con i volani in rotazione, con il tratto di nastro opposto alla zona di taglio che scorre tra il volano superiore e quello inferiore, proiezione del nastro dovuta alla fuoriuscita dai volani a seguito di rottura Sistemi preventivi: la macchina è dotata di carter mobili metallici, di adeguata resistenza, provvisti di microinterruttori di intervento e di regolatore della tensione del nastro e dei guidalama - contatti accidentali con il nastro che va dal volano superiore al piano di lavoro Sistemi preventivi: è presente una protezione mobile del tratto di nastro che fuoriesce dal volano superiore, non strettamente necessario alla lavorazione che impedisce il contatto con l utensile su quattro lati, è montata in modo che segua lo spostamento del guidalama superiore, è fissata in modo da non dover essere asportata per la sostituzione della lama. Azioni correttive: formare ed informare gli utilizzatori sull obbligo di regolare la protezione mobile in modo da permettere il solo passaggio del pezzo in lavorazione. Predisporre un trascinatore o spingitoio (in particolare per pezzi piccoli). Fattori di rischio Indice di attenzione ) Tagli, amputazioni x 2) Proiezione di materiale x 3) Urti, impatti x

30 F6 / 30 + MISURE DI SICUREZZA: - Utilizzare appositi spingitoi per il taglio di elementi di piccole dimensioni - Verificare frequentemente la tensione, l affilatura e il grado di usura del nastro - Mantenere pulito il piano di lavoro della macchina intervenendo per la pulizia solo quando il nastro è completamente fermo, utilizzando spazzole e strumenti simili - Intervenire per la sostituzione del nastro solo a macchina completamente ferma, non intervenendo in alcun modo per bloccare manualmente il moto del nastro o dei volani DPI NECESSARI: - Scarpe antinfortunistiche con punta del piede protetta - Occhiali protettivi

31 F6 / 31 + FRESATRICE Macchina fissa utilizzata per forare e cavare. E costituita essenzialmente da un organo lavoratore (punta o fresa) messa in rotazione da un motore elettrico Categoria: 1 FATTORI DI RISCHIO Dall analisi della macchina sono riscontrabili i seguenti fattori di rischio: - Contatto con l organo lavoratore Sistemi preventivi: l azionamento e lo spostamento dell organo lavoratore è comandato da due impugnature dotate di pulsanti a pressione mantenuta che eliminano la possibilità di raggiungere l area di lavoro durante il funzionamento - Proiezione di materiale Sistemi preventivi: il pezzo il lavorazione è trattenuto da una morsa Sistemi protettivi: uso di occiali di sicurezza Fattori di rischio Indice di attenzione ) Impigliamenti, trascinamenti, tagli x 2) Proiezione di materiale x MISURE DI SICUREZZA: - Il pezzo in lavorazione, al fine di impedirne la rotazione, deve sempre essere saldamente bloccato nella morsa del piano di lavoro - La punta deve essere ben affilata con taglienti simmetrici, correttamente montata nel mandrino, perfettamente centrata e rispondente alla lavorazione da eseguire - Non rimuovere i trucioli con l aria compressa ne con le mani, anche se muniti di guanti, ma utilizzare spazzole metalliche ed eventualmente attrezzi accuminati - Non indossare indumenti (es. maniche lunghe prive di polsini elastici) o effetti personal (es. braccialetti o catenine) che potrebbero impigliarsi nella punta, avvolgersi sul mandrino o comunque essere trascinati in rotazione

32 F6 / 32 + DPI NECESSARI: - Scarpe antinfortunistiche con punta del piede protetta - Occhiali protettivi - Guanti protettivi

33 F6 / 33 + CURVATRICE Macchine utilizzate per curvare tubi e profilati. La curvatura avviene per mezzo di cilindri in rotazione. Categoria: 1 FATTORI DI RISCHIO Dall analisi della macchina si rilevano i seguenti fattori di rischio: - urti causati da possibile interferenza con il pezzo durante la piega - fratture agli arti superiori per possibile interferenza con i rulli di curvatura soprattutto durante la piega di pezzi di ridotta lunghezza Azioni correttive: pur se marcata Ce, la macchina risulta sprovvista di riparo atto a limitare l accesso agli organi di piega. L analisi del manuale non ha evidenziato riferimenti a questa protezione o altre misure alternative atte a contenere il rischio. Verificare col produttore, la possibilità di installare una protezione interbloccata che limiti l accesso all area di lavoro dell organo di piega. Formare ed informare il personale sul corretto uso della macchina, con particolare riferimento alle sequenze di piega che se mal sequenziate possono causare schiacciamenti agli arti superiori. Fattori di rischio Indice di attenzione ) Urti, impatti x 2) Sciacciamenti x MISURE DI SICUREZZA: - Definire l esatta sequenza di piega, di modo da evitare eventuali schiacciamenti delle mani con parti fisse della macchina - Considerare l area d ingombro del pezzo in piega (soprattutto per i tubi lunghi) di modo da evitare eventuali urti per carenza di spazio - Durante la curvatura mantenere saldamente il pezzo per evitare eventuali proiezioni. - Non intervenire sugli organi di piega durante il funzionamento degli stessi. DPI NECESSARI: - Scarpe antinfortunistiche con punta del piede protetta - Occhiali protettivi - Guanti protettivi

34 F6 / 34 + Oltre alle macchine destinate all attività di produzione precedentemente analizzate, sono presenti nelle tre aree fin qui analizzate, altre macchine accessorie all attività di produzione. Alcune di queste (presse e punzonatrici) risultano non più utilizzabili, altre invece vengono utilizzate sporadicamente. Azioni correttive: scollegare dalla rete elettrica le presse e punzonatrici non più utilizzabili e segnalare il divieto di utilizzo mediante apposita cartellonistica. Intervenire sull impianto elettrico in modo che le macchine non siano riattivabili. LEVIGATRICE A NASTRO Macchina fissa utilizzata per levigare parti metalliche. E costituita da un nastro abrasivo azionato da un motore elettrico che viene trascinato da due pulegge. Categoria: 1 FATTORI DI RISCHIO Dall analisi della macchina e dal suo funzionamento si riscontrano i seguenti fattori di rischio: - contatto delle mani con il nastro abrasivo Sistemi preventivi: la macchina è dotata di carters metallici atti a segregare la parte di nastro non utile alla lavorazione - impigliamento e trascinamento Sistemi preventivi: un carter metallico segrega la parte laterale dei rulli Azioni correttive: tale protezione è risultata aperta. - proiezione di materiale Sistemi preventivi: schermo metallico nella zona di fine corsa del nastro nel verso del moto di lavoro atto ad evitare eventuale proiezione per trascinamento. Installazione di un poggiapezzo che possieda le stesse caratteristiche previste per le mole: bordo interno non distante più di 2 mm dal nastro in modo da impedire che il pezzo in lavorazione possa incunearsi Sistemi preventivi: uso di occhiali di sicurezza

35 F6 / 35 + Fattori di rischio 1) Impigliamenti, trascinamenti, abrasioni x 2) Proiezione di materiale x Indice di attenzione MISURE DI SICUREZZA: DPI NECESSARI: - Verificare la chiusura dei carters di protezione - verificare che lo spazio posto tra il poggiapezzi ed il nastro non superi i limiti dimensionali previsti (2 mm) - Scarpe antinfortunistiche con punta del piede protetta - Occhiali protettivi - Guanti protettivi

36 F6 / 36 + MOLA Macchina fissa composta da due pietre di forma discoidale (mole) poste su un albero collegato a un motore alimentato elettricamente. La mola è utilizzata per operazioni di rettifica, con pietre di origine naturale, o taglio, normalmente con pietre di origine artificiale. Categoria: 1 FATTORI DI RISCHIO Dall analisi della macchina e dal suo funzionamento si evidenziano i seguenti fattori di rischio: - contatti accidentali con la mola e proiezione di materiali Sistemi preventivi: l abrasivo è circondato per tutta la sua larghezza e per la massima parte periferica da cuffia metallica. La macchina è provvista di poggiapezzo. Il poggiapezzo ha superficie piana e dimensioni appropriate al genere di lavoro da eseguire ed è registrabile. Azioni correttive: la macchina è sprovvista di schermi paraschegge, trasparenti e regolabili. - avviamenti accidentali Azioni correttive: la macchina è dotata di un interruttore di avviamento a due posizioni (acceso/spento). Tale dispositivo non è dotato di un relè di sgancio in caso di interruzione dell alimentazione elettrica con conseguente involontario riavvio della macchina al ritorno dell energia - variazione di velocità Azioni correttive: un cartello posizionato nelle immediate vicinanze della macchina deve indicare il diametro massimo consentito. Fattori di rischio Indice di attenzione ) Impigliamenti, trascinamenti, abrasioni x 2) Proiezione di materiale x

37 F6 / 37 + MISURE DI SICUREZZA: DPI NECESSARI: - accertarsi che il diametro della mola sia correttamente rapportato alla velocità massima consentita - verificare l integrità delle protezioni (cuffie) poste a segregazione delle mole - verificare lo stato di usura della mola e la sua integrità garantendo inoltre che lo spazio posto tra il poggiapezzi e la mola stessa non superi i limiti dimensionali previsti (2 mm) - attenersi alle norme precauzionali di montaggio previste dal costruttore (ed affisse in modo chiaro e visibile o sulla stessa macchina o nelle immediate vicinanze) in relazione al diametro della mola e al numero di giri previsto per la stessa - prima del montaggio verificare la corrispondenza tra le lavorazioni e i dati di verifica o collaudo della mola - verificare periodicamente il sistema di ancoraggio dell incastellatura - Scarpe antinfortunistiche con punta del piede protetta - Occhiali protettivi - Guanti protettivi

38 F6 / 38 + SEGATRICE Macchina fissa utilizzata per il taglio del materiale. Il taglio avviene per l asportazione determinata dall abbassamento della sega a disco in rotazione sul pezzo stretto nella morsa. Categoria: 2 FATTORI DI RISCHIO Dall analisi della macchina si rilevano i seguenti fattori di rischio: - contatti con il disco Sistemi preventivi: la parte alta del disco non utile al taglio è protetta da una cuffia metallica fissa che contorna il disco Azioni correttive: la cuffia metallica non contorna completamente la parte laterale del disco. - proiezione di materiale Sistemi protettivi: durante l uso della macchina uso di occhiali protettivi - schiacciamenti agli arti superiori per possibile interferenza con i finecorsa di salita e discesa del nastro da considerarsi rischio residuo Azioni correttive: segnalare il pericolo mediante idoneo cartello Fattori di rischio Indice di attenzione ) Tagli, amputazioni x 2) Proiezione di materiale x 3) Schiacciamenti x MISURE DI SICUREZZA: - verificare frequentemente l affilatura, il grado di usura del disco e l integrità dei ripari - rimuovere gli sfridi di lavorazione ed i trucioli solo quando il disco è completamente fermo, utilizzando non le mani, ma appositi attrezzi, quali spazzole, uncini o altro - durante il taglio mantenersi sempre in posizione di sicurezza lontano dall area di lavoro e non frontalmente al disco

39 F6 / 39 + DPI NECESSARI: - Calzature antinfortunistiche - Guanti - Occhiali

40 F6 / MONTAGGIO Nell area montaggi le lavorazioni vengono eseguite principalmente mediante l impiego di attrezzature portatili alimentate elettricamente o mediante aria compressa. Solo la lavorazione dei pannelli di legno richiede l uso di una macchina fissa. FRESATRICE Macchina fissa composta da una fresa messa in rotazione da un motore elettrico. Il moto di discesa viene garantito da un pistone pneumatico Lavora per asportazione del truciolo. Categoria: 1 FATTORI DI RISCHIO Dall analisi della macchina si riscontrano i seguenti fattori di rischio: - contatti con l utensile e proiezione di materiale Sistemi preventivi: un carter metallico fisso segrega tutta l area di lavoro dell utensile Azioni correttive: la dimensione della protezione è tale da non consentire il raggiungimento dell organo lavoratore solo frontalmente, ma non lateralmente Fattori di rischio Indice di attenzione ) Tagli, ferite ed abrasioni x 2) Proiezione di materiale x MISURE DI SICUREZZA: - Non effettuare operazioni di pulizia con organi in movimento - Utilizzare utensili ben affilati - Non rimuovere i trucioli con l aria compressa ne con le mani, anche se muniti di guanti - Non indossare indumenti (es. maniche lunghe prive di polsini elastici) o effetti personal (es. braccialetti o catenine) che potrebbero impigliarsi, avvolgersi o comunque essere trascinati in rotazione

41 F6 / 41 + DPI NECESSARI: - Scarpe antinfortunistiche con punta del piede protetta - Occhiali protettivi - Guanti protettivi

42 F6 / MAGAZZINO In magazzino l unica macchina utilizzata è una linea di confezionamento per termoretrazione. CONFEZIONATRICE Macchina fissa composta da un tunnel riscaldato e da due tappeti di trascinamento. Categoria: 2 FATTORI DI RISCHIO Dall analisi della macchina si riscontrano i seguenti fattori di rischio: - Ustioni per contatto con la lama calda che provvede al taglio del materiale plastico, da considerarsi rischio residuo. Azioni correttive: informare i lavoratori del rischio anche mediante cartellonistica Fattori di rischio Indice di attenzione ) Ustioni, tagli x MISURE DI SICUREZZA: - Non avvicinare le mani alla lama di taglio - Non indossare indumenti (es. maniche lunghe prive di polsini elastici) o effetti personal (es. braccialetti o catenine) che potrebbero impigliarsi, avvolgersi o comunque essere trascinati in rotazione DPI NECESSARI: - Scarpe antinfortunistiche con punta del piede protetta - Guanti protettivi

43 F6 / OFFICINA In officina vengono eseguiti piccoli interventi di riparazione. Per l esecuzione di questi interventi vengono utilizzate occasionalmente alcune macchine tradizionali. TORNI PARALLELI Macchina fissa utilizzata per ottenere superfici cilindriche e coniche, fori, alesature e filettature. Composto da: - un bancale realizzato per fusione o in lamierone saldato, su cui sono ricavate o riportate le guide lungo le quali scorrono le parti mobili - la testa motrice nella quale sono alloggiati gli organi di trasmissione che conferiscono il moto di rotazione all albero principale detto mandrino che a sua volta lo conferisce alla testa portapezzo - il carrello portautensile che può essere azionato manualmente mediante volantini di manovra o in automatico mediante accoppiamento al motore - la contropunta disposta a destra dell operatore e avente il compito di sorreggere il pezzo se questo, a causa della sua lunghezza, non può essere lavorato a sbalzo. Viene anche utilizzata per foratura quando appositamente attrezzata Lavora per asportazione del truciolo, il moto di lavoro rotatorio è posseduto dal pezzo e il moto di avanzamento dall utensile Categoria: 1 FATTORI DI RISCHIO Dall analisi delle macchine sono riscontrabili i seguenti fattori di rischio: - presa, impigliamento con le griffe Sistemi preventivi: su uno dei due torni la testa porta pezzo è contornata da uno schermo protettivo Azioni correttive: verificare e ripristinare la funzionalità del dispositivo di interblocco all atto dell apertura.

44 F6 / 44 + Installare anche sull altro tornio il manicotto interbloccato che circoscriva la testa portapezzo - proiezione di materiali Azioni correttive: installare uno schermo trasparente fissato al carro portautensile o scorrevole su guida. In attesa dell intervento uso di occhiali di sicurezza Fattori di rischio Indice di attenzione ) Presa, impigliamento x 2) Proiezione di materiale x MISURE DI SICUREZZA: - Il manicotto e lo schermo protettivo devono garantire una buona visibilità - Controllare il corretto fissaggio del pezzo tra le griffe della testa portapezzo e della slitta portautensile - Utilizzare utensili ben affilati e dotati di dispositivo rompitruciolo - Non utilizzare mani e gomiti per frenare la testa portapezzo - E vietata la finitura manuale con carta vetrata e qualunque altra operazione manuale che viene svolta con la testa porta pezzo in rotazione - Non rimuovere i trucioli con l aria compressa ne con le mani, anche se muniti di guanti, ma utilizzare spazzole metalliche ed eventualmente attrezzi accuminati - Non indossare indumenti (es. maniche lunghe prive di polsini elastici) o effetti personali (es. braccialetti o catenine) che potrebbero impigliarsi, avvolgersi o comunque essere trascinati in rotazione DPI NECESSARI: - Scarpe antinfortunistiche con punta del piede protetta - Occhiali protettivi - Guanti protettivi

45 F6 / 45 + TRAPANI A COLONNA Macchina identica a quella presente in area strutture speciali Categoria: 1 FATTORI DI RISCHIO Dall analisi delle macchine si rilevano i seguenti fattori di rischio: - contatto con cinghie e pulegge Sistemi preventivi: il variatore dei giri è protetto da apposito coperchio provvisto del dispositivo di interblocco all atto dell apertura - contatti con l utensile e proiezione di materiali Sistemi preventivi: la zona di lavoro è circoscritta mediante un riparo interbloccato Azioni correttive: verificare la funzionalità dei dispositivi di interblocco - rotazione con conseguente proiezione del pezzo in lavorazione Sistemi preventivi: il pezzo viene fissato con morsa trattenuta a sua volta con bulloni alla tavola portapezzi Fattori di rischio Indice di attenzione ) Impigliamenti, trascinamenti x 2) Proiezione di materiale x 3) Urti, impatti x

46 F6 / 46 + MISURE DI SICUREZZA: DPI NECESSARI: - Il pezzo in lavorazione, al fine di impedirne la rotazione, deve sempre essere saldamente bloccato nella morsa del piano di lavoro - La punta deve essere correttamente montata nel mandrino, perfettamente centrata e rispondente alla lavorazione da eseguire - L utensile deve inoltre essere ben affilato con taglienti simmetrici - Scegliere una velocità di rotazione ed un tipo di utensile adeguato al fine di impedire o ridurre la lunghezza del truciolo - Non rimuovere i trucioli con l aria compressa ne con le mani, anche se muniti di guanti, ma utilizzare spazzole metalliche ed eventualmente attrezzi accuminati - Non indossare indumenti (es. maniche lunghe prive di polsini elastici) o effetti personal (es. braccialetti o catenine) che potrebbero impigliarsi nella punta o avvolgersi sul mandrino o comunque essere trascinati in rotazione - Scarpe antinfortunistiche con punta del piede protetta - Occhiali protettivi - Guanti protettivi

47 F6 / 47 + FRESA Macchina fissa ad alto grado di versatilità, utilizzata per ottenere superfici piane, forature, alesature, filettature, ecc. Nelle sue linee essenziali è composta da: - Un incastellatura poggiata su un basamento - La testa motrice alla quale è fissato l albero portafresa (mandrino) - La mensola che mobile su guide verticali ricavate nell incastellatura, reca due slitte mobili perpendicolarmente all asse della fresa Lavora per asportazione del truciolo con un utensile a taglienti multipli denominato fresa che possiede il moto di lavoro. Categoria: 1 FATTORI DI RISCHIO Dall analisi della macchina si riscontrano i seguenti fattori di rischio: - contatti con l utensile e proiezione di materiale Azioni correttive: posizionare un idoneo riparo trasparente con portelli apribili muniti di dispositivo di interblocco montato sulla tavola. - contatti accidentali con organi di trasmissione del moto Sistemi preventivi: le pulegge e le cinghie di trasmissione sono completamente protette da carters fissi. Fattori di rischio Indice di attenzione ) Impigliamenti, trascinamenti x 2) Proiezione di materiale x 3) Urti, impatti x

48 F6 / 48 + MISURE DI SICUREZZA: - Non effettuare operazioni di pulizia con organi in movimento - Controllare il corretto fissaggio del pezzo da lavorare e della fresa - Utilizzare utensili ben affilati - Regolare le passate in modo da non sforzare l utensile ed il pezzo in lavorazione - Non rimuovere i trucioli con l aria compressa ne con le mani, anche se muniti di guanti, ma utilizzare spazzole metalliche ed eventualmente attrezzi accuminati - Non indossare indumenti (es. maniche lunghe prive di polsini elastici) o effetti personal (es. braccialetti o catenine) che potrebbero impigliarsi, avvolgersi o comunque essere trascinati in rotazione DPI NECESSARI: - Scarpe antinfortunistiche con punta del piede protetta - Occhiali protettivi - Guanti protettivi

49 F6 / 49 + TRONCATRICI Macchine fisse identiche a quella presente in area strutture speciali. Categoria: 1 FATTORI DI RISCHIO Dall analisi delle macchine si rilevano i seguenti fattori di rischio: - contatti col disco dentato Sistemi preventivi: il disco è contornato da un carter metallico fisso che copre la metà superiore e da un carter mobile nella metà inferiore che copre entrambi i lati del disco. Il carter oscillante è collegato ad un sistema a molla in modo da coprire la parte non operativa del disco. Una molla collegata alla testa la richiama in posizione alta di riposo con i ripari che coprono completamente il disco. - proiezione di materiale Sistemi preventivi: Il pezzo da tagliare risulta trattenuto mediante morsa. Sistemi protettivi: uso di occhiali protettivi - avviamenti accidentali Azioni correttive: una delle macchine ha il pulsante di avviamento posto sull impugnatura ma non protetto da anello di guardia, mentre l altra è sprovvista del pulsante e l avviamento avviene mediante interruttore. Fattori di rischio Indice di attenzione ) Tagli e amputazioni x 2) Proiezione di materiale x

50 F6 / 50 + MISURE DI SICUREZZA: - Serrare saldamente il pezzo in lavorazione nella morsa - Verificare l effettiva funzionalità del dispositivo di avviamento - Durante l operazione di taglio mantenere una posizione scostata rispetto alla direzione della lama - Verificare periodicamente lo stato di usura della lama e l integrità dei ripari nonché del dispositivo previsto per garantire il movimento del riparo mobile DPI NECESSARI: - Scarpe antinfortunistiche con punta del piede protetta - Occhiali di sicurezza - Guanti protettivi

51 F6 / 51 + MOLE Macchine sostanzialmente identiche a quella indicata in precedenza. Categoria: 1 FATTORI DI RISCHIO Dall analisi delle macchine si evidenziano i seguenti fattori di rischio: - contatti accidentali con la mola e proiezione di materiali Sistemi preventivi: l abrasivo è circondato per tutta la sua larghezza e per la massima parte periferica da cuffia metallica. Le macchine sono provviste di poggiapezzo. Il poggiapezzo ha superficie piana e dimensioni appropriate al genere di lavoro da eseguire ed è registrabile. Azioni correttive: la maggior parte delle macchina è sprovvista di schermi paraschegge, trasparenti e regolabili. - avviamenti accidentali Azioni correttive: la maggior parte delle macchine è dotata di un interruttore di avviamento a due posizioni (acceso/spento). Tale dispositivo non è dotato di un relè di sgancio in caso di interruzione dell alimentazione elettrica con conseguente involontario riavvio della macchina al ritorno dell energia - variazione di velocità Azioni correttive: nella maggior parte dei casi non è presente il cartello indicante il diametro massimo consentito e dove è presente non è compilato. Fattori di rischio Indice di attenzione ) Impigliamenti, trascinamenti, abrasioni x 2) Proiezione di materiale x MISURE DI SICUREZZA: - accertarsi che il diametro della mola sia correttamente rapportato alla velocità massima consentita

52 F6 / 52 + MISURE DI SICUREZZA: DPI NECESSARI: - verificare l integrità delle protezioni (cuffie) poste a segregazione delle mole - verificare lo stato di usura della mola e la sua integrità garantendo inoltre che lo spazio posto tra il poggiapezzi e la mola stessa non superi i limiti dimensionali previsti (2 mm) - attenersi alle norme precauzionali di montaggio previste dal costruttore (ed affisse in modo chiaro e visibile o sulla stessa macchina o nelle immediate vicinanze) in relazione al diametro della mola e al numero di giri previsto per la stessa - prima del montaggio verificare la corrispondenza tra le lavorazioni e i dati di verifica o collaudo della mola - verificare periodicamente il sistema di ancoraggio dell incastellatura - Scarpe antinfortunistiche con punta del piede protetta - Occhiali protettivi - Guanti protettivi

53 F6 / ATTREZZATURE PORTATILI Soprattutto in area montaggio e strutture speciali, ma anche in area assemblaggio vengono utilizzate delle attrezzature portatili ad alimentazione elettrica o pneumatica. Si tratta principalmente di smerigliatori, saldatrici, trapani ed avvitatori. SALDATRICE ELETTRICA DESCRIZIONE: La saldatrice elettrica viene utilizzata in area strutture speciali ed in area assemblaggio. RISCHI POSSIBILI: Elettrocuzione Scottature Fumi e gas Radiazioni U.V. Fattori di rischio Indice di attenzione ) Elettrocuzione x 2) Ustioni x 3) Fumi e gas x 4) Radiazioni non ionizzanti x MISURE DI SICUREZZA: Predisporre nella zona di saldatura delle pedane o stuoie isolanti ove è possibile. PRIMA DELL USO: Quando saldi all interno di recipienti metallici utilizza pinze portaelettrodi completamente protette. Se utilizzi sorgenti di alimentazione trifase o nel caso di più sorgenti di alimentazione su un medesimo pezzo o su pezzi interconnessi lavora ad una giusta distanza dal tuo collega di lavoro e non toccare mai contemporaneamente due pinze portaelettrodi. Se durante la lavorazione devi assumere posizioni scomode (ad esempio in ginocchio, seduto o sdraiato) oppure quando il luogo di lavoro può risultare bagnato, umido o caldo, ricordati di: - usare, quando possibile, pedane o stuoie isolanti; - mantenere fuori dal luogo di lavoro (cioè dal locale in cui lavori) la sorgente di alimentazione; se ciò non è possibile chiedi consiglio al preposto. Evita di saldare all aperto durante o subito dopo un temporale o in presenza di un alto valore del tasso di umidità.

54 F6 / 54 + MISURE DI SICUREZZA: verificare l integrità dei cavi e della spina di alimentazione verificare l integrità della pinza porta elettrodo non effettuare operazioni di saldatura in presenza di materiali infiammabili DURANTE L USO: non intralciare i passaggi con il cavo di alimentazione allontanare il personale non addetto alle operazioni di saldatura Ricorda che i collegamenti dei circuiti di saldatura devono essere eseguiti con la saldatrice fuori tensione. Non gettare o abbandonare per terra i residui degli elettrodi ma raccoglili e mettili in appositi contenitori. Utilizza i guanti anche durante la sostituzione degli elettrodi. Lascia raffreddare il materiale saldato prima di toccarlo, o se la lavorazione lo richiede, di metterlo a contatto con materiale combustibile o infiammabile. Non saldare se l aria dell ambiente di lavoro contiene gas o polveri infiammabili o vapori combustibili. Controlla sempre la zona di saldatura mezz ora dopo aver finito il lavoro. Durante la saldatura non tenere in tasca materiali combustibili come accendini o fiammiferi. Tieni la testa fuori dai fumi di saldatura. Mantieni ventilato il luogo di saldatura. Durante la saldatura non utilizzare lenti a contatto. Non guardare mai ad occhio nudo l arco; puoi farlo solo se disti almeno 15 mt. dalla zona di saldatura. Se le lenti degli occhiali o della maschera di saldatura sono rotti o chiazzati devono essere sostituiti. Evita che la saldatrice finisca in acqua. Non appoggiarti al pezzo da saldare e non tenerlo con le mani. Non toccare le parti in tensione. Non toccare i morsetti di uscita della saldatrice quando l apparecchio è alimentato. Non toccare contemporaneamente la torcia o la pinza portaelettrodo ed il morsetto di massa. Regola la corrente in base al diametro dell elettrodo ed al tipo di giunto da eseguire. Non ostruire le prese d aria della macchina e non metterci alcun filtro. Ricorda che l arco elettrico genera ozono per cui se avverti mal di testa, irritazione al naso, alla gola, agli occhi o addirittura congestione o dolori al petto, interrompi la lavorazione ed avverti il responsabile di cantiere. nelle pause di lavoro interrompere l alimentazione elettrica PINZA PORTA ELETTRODI Controlla che le pinze abbiano l isolamento integro Non raffreddare le pinze immergendole in acqua. Se non le usi appoggiale su elementi isolati e mai sul pezzo in saldatura, a terra, o su masse metalliche.

55 F6 / 55 + MISURE DI SICUREZZA: Prima di posare la pinza togli l elettrodo. ELETTRODO Controlla che l elettrodo scelto abbia un corretto funzionamento e sia rispondente alle necessità della lavorazione. DOPO L USO: staccare il collegamento elettrico della macchina segnalare eventuali malfunzionamenti eseguire i lavori sempre con altre persone in grado di disinserire tempestivamente la sorgente d energia, e prestare i primi soccorsi Argon COLORI DISTINTIVI DELLE BOMBOLE GAS COMPRESSI, LIQUEFATTI O DISCIOLTI GAS COLORE DISTINTIVO Verde Anidride carbonica Grigio DPI NECESSARI: - Scarpe antinfortunistiche con punta del piede protetta - Occhiali o facciale per saldatori - Guanti da lavoro - Mascherina con filtro

56 F6 / 56 + SMERIGLIATORE DESCRIZIONE: Lo smerigliatore è un utensile portatile alimentato elettricamente o pneumaticamente (mediante aria compressa). La forza motrice è trasmessa dal motore all organo lavoratore, costituito da un disco di pasta abrasiva, intercambiabile, serrato solidalmente con una flangia all elemento di trasmissione del moto. La velocità di rotazione del disco abrasivo dipende dalla potenza sviluppata dall utensile e può raggiungere i g/m. E composto da: UT2.1-Carter di protezione del disco correttamente posizionato e serrato UT3.1-Interruttore di comando incorporato nell utensile UT4.1-Impugnatura laterale dell utensile, quando presente, correttamente serrata UT4.2-Aperture di raffreddamento (per quelli elettrici) UT5.2-Targhetta sull utensile indicante la tensione, l intensità, il tipo di corrente ed altre eventuali caratteristiche perfettamente leggibili (per quelli elettrici) UT6-Disco abrasivo/disco da taglio appropriato alla lavorazione, in condizioni di piena efficienza (che può essere valutata ad esempio battendo con un martelletto in legno), ben fissato RISCHI POSSIBILI: Proiezione di schegge Polvere Rumore Vibrazioni Tagli, ferite ed abrasioni per contatto col disco Fattori di rischio Indice di attenzione ) Elettrocuzione x 2) Tagli, colpi, impatti e compressioni x 3) Proiezione di materiale x 4) Rumore x 5) Vibrazioni x 6) Polveri x MISURE DI SICUREZZA: PRIMA DELL USO Utilizza sempre l utensile seguendo scrupolosamente le indicazioni del libretto d uso e manutenzione che lo accompagnano Prima di azionare l utensile controlla il buon funzionamento dei pulsanti e dei dispositivi di arresto verifica l integrità del cavo e della spina di alimentazione (per utensili elettrici) o del tubo e della flangia d innesto (per quelli pneumatici) Non modificare alcuna parte dell utensile anche se ti sembra di migliorare le condizioni di lavoro

57 F6 / 57 + MISURE DI SICUREZZA: Controlla che tutte le protezioni siano ben collegate (viti strette e bulloni serrati) Non praticare fori nella carcassa metallica del motore (per utensili elettrici) perché ciò potrebbe compromettere il buon funzionamento dell attrezzo Controlla che l impugnatura sia pulita e ben fissata controlla che il disco sia idoneo al lavoro da eseguire controlla il fissaggio del disco verifica l integrità delle protezioni del disco Fai attenzione a non creare problemi ad altri lavoratori vicini DURANTE L USO Maneggia l utensile con cura facendo attenzione a non azionare accidentalmente il pulsante di avviamento Mantieni le impugnature asciutte e prive di olio o grasso Tieni in movimento l organo lavoratore solo per il tempo necessario Non abbandonare l utensile in luoghi o posizioni nelle quali può essere soggetto a cadute Mantiene sempre la massima attenzione nelle lavorazioni e non dare confidenza all utensile anche se hai una buona esperienza di lavoro; lavora sempre in condizioni di equilibrio e dosa le tue forze Fissa sempre il pezzo che devi lavorare, non bloccarlo con le mani o con le gambe Non toccare il disco o il pezzo in lavorazione subito dopo il taglio/smerigliatura perché potrebbe essere molto caldo Per la sostituzione del disco usa sempre attrezzi appropriati Sostituito il disco prima di rimettere in funzione l utensile prova a mano il libero movimento del disco stesso Non battere mai sul disco e mantienilo pulito Non fermare mai il disco in movimento sul pezzo in lavorazione Non usare mai dischi da taglio per smerigliare e levigare e non usare mai dischi per levigare per operazioni di taglio impugna saldamente l utensile per le due maniglie (dove presenti) non intralciare i passaggi con il cavo di alimentazione non manomettere la protezione del disco interrompi l alimentazione (elettrica o pneumatica) durante le pause di lavoro DOPO L USO stacca il collegamento (elettrico o pneumatico) dell utensile controlla e pulisci l utensile in ogni sua parte provvedi alla manutenzione (olia, ingrassa e verifica che le parti lavoranti non siano usurate) Riponi l utensile sempre nella sua custodia

58 F6 / 58 + DPI NECESSARI: - Scarpe antinfortunistiche con punta del piede protetta - Occhiali o visiera di protezione - Guanti - Cuffie o tappi auricolari - Mascherina con filtro

59 F6 / 59 + TRAPANO DESCRIZIONE: Il trapano, è un utensile portatile alimentato elettricamente o pneumaticamente. La forza motrice è trasmessa dal motore al mandrino nel quale viene serrata la punta. Il mandrino oltre che compiere un movimento rotatorio può avere anche un movimento alternato lungo l asse di rotazione (generalmente solo per quelli alimentati elettricamente); in questo caso il trapano viene chiamato a percussione. Viene generalmente utilizzato per operazioni di foratura. RISCHI POSSIBILI: Elettrocuzione punture, tagli, abrasioni rumore vibrazioni Fattori di rischio Indice di attenzione ) Elettrocuzione x 2) Tagli, colpi, impatti e compressioni x 3) Rumore x 4) Vibrazioni x MISURE DI SICUREZZA: T2: carter di protezione del motore T3: interruttore di comando incorporato nell utensile T4.1: impugnatura laterale dell utensile correttamente fissata T4.2: apertura di raffreddamento posizionata sulla carcassa del motore T5.1: doppio isolamento (220V), o alimentato a bassissima tensione di sicurezza (50V), comunque non collegato elettricamente a terra T5.2: targhetta dell utensile indicante la tensione, l intensità, il tipo di corrente ed altre eventuali caratteristiche T5.3: grado di protezione almeno IP44 T6.1: punte sempre ben affilate PRIMA DELL USO Utilizza sempre l utensile seguendo scrupolosamente le indicazioni del libretto d uso e manutenzione che lo accompagnano Prima di azionare l utensile controlla il buon funzionamento dei pulsanti e dei dispositivi di arresto verifica l integrità del cavo e della spina di alimentazione controllare il regolare fissaggio della punta Non modificare alcuna parte dell utensile anche se ti sembra di migliorare le condizioni di lavoro

60 F6 / 60 + MISURE DI SICUREZZA: Controlla che tutte le protezioni siano ben collegate (viti strette e bulloni serrati) Non praticare fori nella carcassa metallica del motore perché ciò potrebbe compromettere il buon funzionamento dell attrezzo Controlla che l impugnatura sia pulita e ben fissata Fai attenzione a non creare problemi ad altri lavoratori vicini DURANTE L USO Assicurati sempre della stabilità del pezzo o della struttura su cui ti accingi a lavorare e, se necessario, utilizza i morsetti o altro sistema evitando l uso dei piedi o delle mani per tenere fermi i pezzi da forare Non fissare al trapano le chiavi del mandrino con catene, cordicelle o simili Tiene sempre presente che non devi compiere nessuna operazione di pulizia o quant altro su organi in moto Maneggia l utensile con cura facendo attenzione a non azionare accidentalmente il pulsante di avviamento Mantieni le impugnature asciutte e prive di olio o grasso Tieni in movimento l organo lavoratore solo per il tempo necessario Non abbandonare il trapano in luoghi o posizioni nelle quali può essere soggetto a cadute Mantiene sempre la massima attenzione nelle lavorazioni e non dare confidenza all utensile anche se hai una buona esperienza di lavoro; lavora sempre in condizioni di equilibrio e dosa le tue forze interrompi l alimentazione elettrica durante le pause di lavoro non intralciare i passaggi con il cavo di alimentazione DOPO L USO stacca il collegamento elettrico dell utensile controlla e pulisci l utensile in ogni sua parte provvedi alla manutenzione (olia, ingrassa e verifica che le parti lavoranti non siano usurate) Riponi l utensile sempre nella sua custodia DPI NECESSARI: - Scarpe antinfortunistiche con punta del piede protetta - Occhiali o facciale di sicurezza - Guanti protettivi

61 F6 / 61 + AVVITATORI DESCRIZIONE: Utensile elettrico (alimentato dalla rete o mediante batteria) o pneumatico utilizzato per avvitare RISCHI POSSIBILI: Elettrocuzione (apparecchi elettrici) Colpi, impatti e compressioni Rumore Vibrazioni Fattori di rischio Indice di attenzione ) Elettrocuzione x 2) Colpi, impatti e compressioni x 3) Rumore x 4) Vibrazioni x MISURE DI SICUREZZA PRIMA DELL USO Utilizza sempre l utensile seguendo scrupolosamente le indicazioni del libretto d uso e manutenzione che lo accompagnano Prima di azionare l utensile controlla il buon funzionamento dei pulsanti e dei dispositivi di arresto verifica l integrità del cavo e della spina di alimentazione (per utensili elettrici) o del tubo e della flangia d innesto (per quelli pneumatici) controllare il regolare fissaggio dell utensile Non modificare alcuna parte dell utensile anche se ti sembra di migliorare le condizioni di lavoro Controlla che tutte le protezioni siano ben collegate (viti strette e bulloni serrati) Non praticare fori nella carcassa metallica del motore (per utensili elettrici) perché ciò potrebbe compromettere il buon funzionamento dell attrezzo Controlla che l impugnatura sia pulita e ben fissata Fai attenzione a non creare problemi ad altri lavoratori vicini DURANTE L USO Assicurati sempre della stabilità del pezzo o della struttura su cui ti accingi a lavorare e, se necessario, utilizza i morsetti o altro sistema evitando l uso dei piedi o delle mani per tenere fermi i pezzi Tiene sempre presente che non devi compiere nessuna operazione di pulizia o quant altro su organi in moto Maneggia l utensile con cura facendo attenzione a non azionare accidentalmente il pulsante di avviamento

62 F6 / 62 + MISURE DI SICUREZZA Mantieni le impugnature asciutte e prive di olio o grasso Tieni in movimento l organo lavoratore solo per il tempo necessario Non abbandonare l utensile in luoghi o posizioni nelle quali può essere soggetto a cadute Mantiene sempre la massima attenzione nelle lavorazioni e non dare confidenza all utensile anche se hai una buona esperienza di lavoro; lavora sempre in condizioni di equilibrio e dosa le tue forze interrompi l alimentazione elettrica o pneumatica durante le pause di lavoro non intralciare i passaggi con il cavo o tubo di alimentazione DOPO L USO stacca il collegamento elettrico o pneumatico dell utensile controlla e pulisci l utensile in ogni sua parte provvedi alla manutenzione (olia, ingrassa e verifica che le parti lavoranti non siano usurate) Riponi l utensile sempre nella sua custodia DPI NECESSARI: - Occhiali protettivi - Guanti

63 F6 / 63 + RIVETTATRICI DESCRIZIONE: Utensile pneumatico utilizzato per il fissaggio dei rivetti RISCHI POSSIBILI: Colpi, impatti e compressioni Rumore Vibrazioni Fattori di rischio Indice di attenzione ) Colpi, impatti e compressioni x 2) Rumore x 3) Vibrazioni x MISURE DI SICUREZZA PRIMA DELL USO Utilizza sempre l utensile seguendo scrupolosamente le indicazioni del libretto d uso e manutenzione che lo accompagnano Controlla che il fondello di protezione nella parte inferiore sia correttamente montato Controlla che il serbatoio dei chiodi troncati non sia pieno Verifica l integrità del tubo e della flangia d innesto Controlla che l impugnatura sia pulita Fai attenzione a non creare problemi ad altri lavoratori vicini DURANTE L USO Assicurati sempre della stabilità del pezzo o della struttura su cui ti accingi a lavorare e, se necessario, utilizza i morsetti o altro sistema evitando l uso dei piedi o delle mani per tenere fermi i pezzi Tiene sempre presente che non devi compiere nessuna operazione di pulizia o quant altro su organi in moto Maneggia l utensile con cura facendo attenzione a non azionare accidentalmente il pulsante di avviamento Mantieni le impugnature asciutte e prive di olio o grasso Non abbandonare l utensile in luoghi o posizioni nelle quali può essere soggetto a cadute Non togliere per nessun motivo il serbatoio dei chiodi troncati. Se necessario, togli l alimentazione e procedi con lo svuotamento Mantiene sempre la massima attenzione nelle lavorazioni e non dare confidenza all utensile anche se hai una buona esperienza di lavoro; lavora sempre in condizioni di equilibrio e dosa le tue forze interrompi l alimentazione pneumatica durante le pause di lavoro non intralciare i passaggi con il tubo di alimentazione

64 F6 / 64 + MISURE DI SICUREZZA DPI NECESSARI: DOPO L USO stacca il collegamento elettrico o pneumatico dell utensile controlla e pulisci l utensile in ogni sua parte provvedi alla manutenzione (olia, ingrassa e verifica che le parti lavoranti non siano usurate) - Occhiali protettivi - Guanti

65 F6 / 65 + PISTOLE GRAFFATRICI DESCRIZIONE: Utensile ad alimentazione pneumatica utilizzato per il fissaggio attraverso chiodi e/o graffette. RISCHI POSSIBILI: Proiezione di materiale Rumore Vibrazioni Fattori di rischio Indice di attenzione ) Proiezione di materiale x 2) Rumore x 3) Vibrazioni x MISURE DI SICUREZZA: PRIMA DELL USO Utilizza sempre l utensile seguendo scrupolosamente le indicazioni del libretto d uso e manutenzione che lo accompagnano Verifica l integrità del tubo e della flangia d innesto Verifica il corretto funzionamento dell utensile e del dispositivo di sicurezza Controlla che l impugnatura sia pulita Fai attenzione a non creare problemi ad altri lavoratori vicini DURANTE L USO impugnare saldamente l utensile eseguire il lavoro in condizioni di stabilità adeguata non sparare contro strutture perforabili, in prossimità di spigoli e fori o su superfici con fessurazioni DOPO L USO scollegare l utensile dal compressore pulire e lubrificare l utensile DPI NECESSARI: - Scarpe antinfortunistiche con punta del piede protetta - Otoprotettori - Guanti da lavoro - Occhiali di sicurezza

66 F6 / 66 + UTENSILI MANUALI DESCRIZIONE: Utensileria manuale varia (martelli, chiavi, cacciaviti, ecc.). Avvertenze generali per l utilizzo degli attrezzi manuali. RISCHI POSSIBILI: Urti, colpi, impatti, compressioni, tagli, abrasioni in particolare alle mani ed agli arti superiori Fattori di rischio 1) Urti, colpi, impatti, compressioni, tagli, abrasioni in particolare alle mani ed agli arti superiori Indice di attenzione x MISURE DI SICUREZZA: PRIMA DELL USO controllare che l utensile non sia deteriorato sostituire i manici che presentino incrinature o scheggiature verificare il corretto fissaggio del manico selezionare il tipo d utensile adeguato all impiego per punte e scalpelli utilizzare idonei paracolpi ed eliminare le sbavature dalle impugnature DURANTE L USO impugnare saldamente l utensile assumere una posizione corretta e stabile distanziare adeguatamente gli altri lavoratori non utilizzare in maniera impropria l utensile non abbandonare gli utensili nei passaggi ed assicurarli da un eventuale caduta dall alto utilizzare adeguati contenitori per riporre gli utensili di piccola taglia DOPO L USO pulire accuratamente l utensile controllare lo stato d uso dell utensile riporre correttamente gli utensili DPI NECESSARI: - Usare mezzi personali di protezione, adeguati all utensile utilizzato; generalmente si tratta di: guanti contro le aggressioni meccaniche, scarpe di sicurezza, occhiali

67 F6 / MEZZI DI MOVIMENTAZIONE La movimentazione del materiale all interno dello stabilimento avviene principalmente con mezzi meccanici quali carriponte e carrelli elevatori. L'utilizzo di mezzi meccanici di sollevamento e trasporto comporta sempre dei pericoli connessi al sollevamento ed allo spostamento dei materiali con rischio residuo di urto, schiacciamento e caduta solidi. CARRELLO ELEVATORE ELETTRICO Il carrello elevatore è un mezzo di movimentazione meccanica dei carichi alimentato da motore elettrico. Nelle sue parti essenziali è costituito da due forche scorrevoli verticalmente su due montanti solidalmente collegati ad un carrello elettrico con comandi a bordo. Fattori di rischio Indice di attenzione ) Caduta del materiale dall alto x 2) Urti, colpi, investimenti x DISPOSITIVI DI SICUREZZA 1. Tetto fitto e resistente atto a proteggere l operatore dalla caduta di materiale anche di minute dimensioni. Ai fini della protezione del posto di manovra si può ritenere idoneo un tetto conforme alle prescrizioni della norma ISO n.6055/ Leve a ritorno automatico in posizione neutra. Gli organi di comando devono essere collocati e disposti in maniera tale da evitare il loro azionamento accidentale, in particolare nei riguardi del previsto passaggio di accesso al posto di manovra e di guida del mezzo, secondo quanto stabilito dalle disposizioni tecniche della norma ISO 3691, contenute nel decreto legislativo n. 304/1991, oppure devono risultare intrinsecamente protetti o dotati di apposito riparo. A tale riguardo può essere ritenuto idoneo anche un sistema, ergonomicamente concepito, tale da evitare qualsiasi azionamento per urto accidentale. 3. Protezione contro il rischio di "cesoiamento" di tutte le zone accessibili normalmente dall'operatore dalla sua posizione corretta di guida. Tale protezione può essere realizzata mediante griglia metallica fitta posizionata sui montanti. La griglia metallica può essere sostituita da una lastra trasparente.

68 F6 / 68 + In accordo con studi rigorosi svolti dagli enti antinfortunistici e dagli istituti di medicina del lavoro tedeschi, il decreto 304/91 prevede che in alternativa alle protezioni precedenti sono da ritenersi ugualmente valide adeguate "distanze di sicurezza" fra gli organi in movimento relativo. E, anche se non esplicitato, si intuisce che quest'ultima soluzione costituisce un valido compromesso se si vuole ottemperare anche alla prescrizione di "perfetta visibilità. Sono infatti note le controindicazioni che comportano le reti e le lastre trasparenti (disturbi alla vista, affaticamento, presenza di riflessi, deterioramenti precoci dei materiali trasparenti, ecc.) e le conseguenti situazioni di rischio indotto. Questo ultimo concetto è avvalorato anche dalla norma ISO 3691, che al punto afferma innanzitutto che "tali precauzioni devono essere attuate in modo da non ostacolare indebitamente la visibilità" e conclude ammettendo l'applicazione di "protezioni in alternativa al franco di sicurezza". In conclusione, si ritiene che il requisito di sicurezza contro i rischi di cesoiamento o schiacciamento a causa del gruppo di sollevamento forche per l'operatore, nella sua normale posizione di lavoro, sia correttamente soddisfatto quando sussista una delle seguenti condizioni: - le parti in movimento l'una rispetto all'altra si trovino alle distanze minime stabilite al punto 4 della norma UNI 9288; - le parti in movimento l'una rispetto all'altra siano dotate di protezioni costituite ad esempio da reti o lastre trasparenti. 4. Segnalatore acustico e luminoso. 5. Sensore al sedile atto ad evitare avviamenti accidentali senza operatore a bordo. Questo sistema richiesto dal DPR 459/96 (Direttiva macchine) è pertanto applicabile ai carrelli marcati Ce, serve per consentire qualsiasi spostamento comandato soltanto se il conducente si trova al posto di comando. 6. Sistema atto a limitare i rischi di ribaltamento. I sistemi di protezione passiva per conducenti di carrelli elevatori si basano sul principio di trattenere l operatore all interno di un «volume di sicurezza». Questi devono corrispondere a determinati criteri, per la riduzione di incidenti gravi e mortali. Studi effettuati hanno dimostrato che, in caso di sterzate improvvise o a velocità sostenuta, il conducente del carrello elevatore riceve una spinta verso l'esterno ed è portato naturalmente, per opporsi allo scivolamento laterale sul sedile, ad aggrapparsi allo sterzo rischiando di non potere intervenire in modo agevole per ripristinare la traiettoria corretta del mezzo. Quando il carrello inizia ad inclinarsi, fino a raggiungere e superare il punto critico di non ritorno, non esistono più possibilità di recuperare la situazione. Nella fase di rovesciamento il conducente subisce anche una spinta verso l'alto e, se ciò avviene in condizioni dinamiche, ovvero mentre il carrello è in traslazione, si aggiunge ad essa un'ulteriore sollecitazione nello stesso senso di marcia del mezzo. Il rischio, per l'operatore, di restare schiacciato tra il tetto di protezione, o altre parti del carrello, ed il suolo può essere escluso se egli resta sul sedile o, comunque, entro il volume costituito dalla struttura di protezione.

69 F6 / 69 + Il primo e più intuitivo intervento di prevenzione è quello di installare, quale sistema di ritenuta del conducente, una «CINTURA DI SICUREZZA» che dovrà essere ancorata saldamente al sedile di guida o ad altre parti fisse del carrello. Naturalmente, affinché qualsiasi sistema a cintura possa essere efficace, occorre che il sedile sia predisposto agli attacchi della stessa e sia adeguatamente ancorato al telaio del carrello attraverso il cofano motore/batteria od altro sistema idoneo ed affidabile. Azioni correttive: Dalla verifica dei mezzi si evidenzia come il carrello BLITZ sia sprovvisto della griglia metallica di protezione sui montanti (che sembrano raggiungibili dalla postazione di guida), mentre il carrello CESAB non è dotato della protezione delle leve di azionamento MISURE DI SICUREZZA: - Poiché il carrello elevatore si basa sul principio fisico della bilancia, una brusca frenata o una curva presa troppo velocemente possono pregiudicarne la stabilità. Date le particolari caratteristiche della sterzata sui carrelli, è bene che il conducente prenda delle precauzioni: fare massima attenzione a non urtare contro depositi di materiali, colonne, o persone curvare lentamente per avere la perfetta padronanza della macchina non sterzare mai su un piano inclinato - La velocità di discesa del carico dipende dal peso dello stesso: è necessario spostare la leva delicatamente, al fine di ottenere una discesa lenta e dolce ed un arresto graduale e senza scosse. Un bravo carrellista deve sempre saper sollevare e far discendere un carico dolcemente

70 F6 / Le cause principali che portano i carrelli elevatori alla instabilità si verificano quando essi sono in movimento. Le due cause principali, che possono provocare il ribaltamento del carrello sono: il sovraccarico lo spostamento del baricentro - La perdita dell equilibrio in senso trasversale non può essere causata dal carico, ma solo da una manovra sbagliata: la più frequente è costituita dall errore di frenare il carrello mentre esso sta percorrendo una traiettoria curvilinea. Tanto più alto è il baricentro del carrello, tanto più facilmente si può ribaltare, per cui durante la marcia in curva del carrello, sia a vuoto che a carico, è assolutamente necessario marciare con forche a cm da terra - Percorrere una discesa in marcia avanti equivale a marciare in condizioni di massimo pericolo, sia con il carico sollevato da terra, sia con il carico in posizione regolamentare di cm da terra (aumento della distanza del baricentro del carico dal punto di appoggio delle ruote anteriori, diminuzione del peso gravante sulle ruote posteriori). - Percorrendo invece una discesa in marcia indietro, tutte le variazioni sopra riportate avvengono in senso contrario e quindi a vantaggio della sicurezza - Prima di iniziare il lavoro il carrellista deve assicurarsi quanto segue: se si tratta di un mezzo con gomme pneumatiche, controllare che esse siano in buone condizioni e convenientemente gonfiate che le forche siano correttamente posizionate e agganciate alla piastra porta forche controllare che la batteria sia caricata e sistemata controllare il buono stato dei freni, l efficienza del freno a mano e che non ci sia alcun rumore anomalo nella parte meccanica - È necessario rispettare quanto segue: guardare sempre verso la direzione di marcia, conservando la visibilità di percorso tenere sempre conto delle altezze di passaggio libero sotto le porte ed i portoni; evitare le curve troppo accentuate e gli arresti bruschi in caso di fermata di una certa durata, spegnere il motore e scegliere un posto libero per il parcheggio del carrello intraprendere le salite ad una velocità sufficiente e le discese a bassa velocità non circolare mai con carichi sollevati, ma sempre a cm di distanza dal pavimento anche a vuoto le forche devono essere sempre a cm da terra DPI NECESSARI: - Scarpe antinfortunistiche

71 F6 / 71 + CARRIPONTE Impianto utilizzato per la movimentazione del materiale all interno dell insediamento. Scorre su rotaie posizionate in altezza. Le funzioni di sollevamento e trasporto si concretizzano attraverso tre movimenti principali: - movimento verticale: sollevamento del carico - movimento trasversale: traslazione del carico mediante movimento del carrello - movimento longitudinale: scorrimento della gru lungo le vie di corsa. Movimento trasversale: Traslazione Movimento longitudinale: Scorrimento Movimento verticale: Sollevamento FATTORI DI RISCHIO L'utilizzo di carroponte comporta sempre dei pericoli connessi al sollevamento ed allo spostamento dei materiali con rischio residuo di urto, schiacciamento e caduta solidi. Sistemi preventivi: i carriponte sono dotati alle estremità di tamponi di arresto e di dispositivo agente sull apparato motore per l arresto automatico del carro alle estremità della sua corsa. I ganci utilizzati portano in rilievo od incisa l indicazione della portata, sono provvisti di dispositivo di chiusura dell imbocco o conformati in modo tale da non consentire lo sganciamento. E presente il segnalatore acustico di avvertimento. Formazione ed informazione degli addetti sulle norme di buona tecnica nell utilizzo dei mezzi di movimentazione. Controllo trimestrale delle funi e catene (comprese le imbracature) e controllo annuale del mezzo con relativa compilazione del libretto d impianto. Fattori di rischio Indice di attenzione ) Caduta del materiale dall alto x 2) Urti, colpi, impatti, compressioni x

72 F6 / 72 + MISURE DI SICUREZZA: Gli addetti sono tenuti alle seguenti istruzioni: PRIMA DELL USO: - Controllare visivamente le condizioni dello stato dell impianto - Verificare la funzionalità della gru controllando i singoli movimenti a vuoto (AVANTI/INDIETRO, SINISTRA/DESTRA, MARCIA/ALLARME, ARRESTO DI EMERGENZA) - Verificare visivamente che le vie di corsa siano libere - Verificare la corretta funzionalità dei dispositivi di fine corsa e di frenatura - Segnalare immediatamente ogni eventuale anomalia riscontrata = = DURANTE L USO: - Non sollevare mai un carico che sorpassi la portata massima della gru, o che sia male imbracato - assicurarsi di aver centrato il gruppo di sollevamento (paranco e gancio) sulla perpendicolare del carico prima di aver effettuato le imbracature e di movimentare il carico stesso - porre in tensione le imbracature con manovre lente e sicure - nel caso si debba sollevare un carico posto su catasta, assicurarsi che la sua rimozione non pregiudichi la stabilità della catasta stessa, provvedendo, se il caso, al puntellamento della stessa - In caso di presenza contemporanea di più operatori non iniziare mai alcuna manovra senza aver prima ricevuto il prescritto segnale La persona che emette i segnali, detta segnalatore, impartisce, per mezzo di segnali gestuali, le istruzioni di manovra al destinatario dei segnali detto operatore Il segnalatore deve essere in condizioni di seguire con gli occhi la totalità delle manovre, senza essere esposto a rischi a causa di esse Il segnalatore deve rivolgere la propria attenzione esclusivamente al comando delle manovre e alla sicurezza dei lavoratori che si trovano nelle vicinanze. Qualora ciò non sia possibile occorrerà prevedere uno o più segnalatori ausiliari Quando l operatore non può eseguire con le dovute garanzie di sicurezza gli ordini ricevuti, deve sospendere la manovra in corso e chiedere nuove istruzioni - Preavvisare l inizio delle manovre con apposita segnalazione - Assicurarsi che le catene e/o le funi dell imbracatura non siano attorcigliate - Se il movimento di salita non funziona vuol dire che è intervenuto il limitatore di carico

73 F6 / 73 + MISURE DI SICUREZZA: - operare sempre al di fuori del raggio di manovra del carico sollevato. In particolare, di seguito vengono riportate alcune indicazioni circa la posizione da tenere. Nella fase di trasporto è bene posizionarsi davanti (rispetto alla direzione di marcia) e lateralmente al carico in modo da poter vedere eventuali ostacoli e rimanere al contempo fuori dal raggio d azione sia per movimenti oscillatori del carico lungo la direttrice di movimento che per movimenti trasversali. In qualsiasi manovra, dove non sia possibile stare ben davanti al carico la distanza laterale D dall elemento deve essere almeno 1,2 volte l altezza dell elemento stesso. Durante la movimentazione è necessario controllare che alle spalle le condizioni di transito non siano mutate. - Nel caso di movimenti di posizionamento trasversali (movimenti del carrello) è possibile posizionarsi dietro al carico (rispetto alla direzione di marcia) e sempre lateralmente qualora l altezza del carico sia tale da consentire la visuale oltre il carico stesso. In questo caso la distanza laterale è limitata dalla lunghezza del cavo di collegamento della pulsantiera. - assicurarsi che il cavo flessibile a terra non possa essere danneggiato durante le manovre - Evitare le manovre per il sollevamento ed il trasporto dei carichi sopra zone di lavoro e di transito. Quando ciò non possa essere assolutamente evitato, avvertire con apposite segnalazioni sia l inizio della manovra che il passaggio del carico - azionare i vari comandi evitando il più possibile di procedere ad impulsi di comando in rapida successione - Non avviare ne arrestare bruscamente la gru evitando, nei carriponte, di urtare contro gli arresti fissi posti alle estremità delle vie di corsa - impiegare esclusivamente la marcia lenta per le operazioni di accostamento e posizionamento del carico - evitare di far oscillare il carico in modo particolare per farlo scendere in zona fuori dalla verticale di tiro - non lasciare mai un carico sospeso incustodito anche se per brevissimi IMBRACATURE 1. Tranne il caso di carichi già conosciuti, occorre appurare preventivamente il peso del carico da sollevare. Se questo non è indicato sul carico stesso, si può ricavarlo approssimativamente conoscendo il volume e il peso specifico del materiale. Se il peso complessivo del carico così presunto e del mezzo per imbracarlo non è nettamente inferiore alla portata del gancio di sollevamento, occorre effettuare la pesata. 2. Ricercare la posizione del centro di gravità del carico per studiare le modalità dell'imbracatura e della eventuale legatura in modo da evitare lo spostamento del carico durante il sollevamento o l'impennamento e lo sfilamento e da far lavorare nel modo migliore possibile il mezzo specialmente se comprende più tratti.

74 F6 / Immaginare le sollecitazioni che l'imbracatura può esercitare sul carico sia nei punti di attacco o di avvolgimento sia nel complesso. Ciò per evitare di effettuare imbracature che diano luogo a compressioni eccessive, strappamenti od anche (come è facile nelle strutture reticolate) la sollecitazione a pressione di parti fatte per resistere a trazione o viceversa, il che diventa causa di rottura durante il trasporto o alla messa in opera. 4. Esaminare il gancio dell'apparecchio di sollevamento, per accertarne la portata e le condizioni, in particolare quelle del becco e del dispositivo di chiusura. 5. Prima dell'impiego, controllare lo stato di conservazione del mezzo. Scegliere il mezzo più conveniente in relazione alle condizioni ambientali. Scegliere il mezzo più conveniente anche in relazione alla forma o alla portata, riducendo i valori dati dalle tabelle quando si presentino fattori sfavorevoli (dissimmetrie, squilibri inevitabili, ecc.). Ad esempio, ricordare che se un tirante o un anello hanno una portata P, per sollevare un peso Q = 2 P non si può usare detto tirante o anello passandolo sul gancio in due tratti paralleli ma si devono utilizzare due tiranti o anelli aventi ciascuno la portata P oppure un tirante o anello piegato ma di portata P1 = 1,2 P.Tranne che per carichi piccoli rispetto alla portata, non usare un tirante unico passante sul gancio con tratti formanti un angolo ma preferire due tiranti distinti. Se l'angolo formato dai tratti sui gancio supera i 90, è meglio ricorrere a gioghi (o a bilancieri) con anello di sospensione unico, allo scopo di non aumentare eccessivamente le forze che tendono ad aprire il gancio. 6. Non fare nodi sui mezzi per accorciarli. Per congiungere due tratti di catene o fune, unirne i terminali con gli appositi dispositivi di adatta costruzione e portata. Queste giunzioni e quelle occorrenti per formare anelli di funi o corde non devono mai poggiare sul gancio né sugli spigoli del carico ma restare sempre nei tratti diritti. 7. Far giungere i mezzi bene in fondo alla gola del gancio, non poggiandoli mai sulla punta. Ricordare che, mettendo due tiranti sullo stesso gancio uno di essi non lavora; mettendo due anelli incrociati, uno di essi non lavora e ambedue si logorano nel punto di sovrapposizione perciò la disposizione migliore è quella con anelli affiancati sul gancio. 8. Nel collegare i mezzi al carico, curare che tutti i tratti risultino il più possibile diritti, evitando torsioni inutili. 9. Quando si debba provvedere alla legatura del carico, occorre evitare di usare a tal fine i mezzi per l'imbracatura, ma, invece, impiegare catene o funi con appositi dispositivi di tesatura oppure corde con nodi effettuati a regola d'arte. In casi semplici, in cui la corda di legatura fa anche da mezzo per l'imbracatura, può essere opportuno vincolarla sul gancio con un avvolgimento incrociato o un nodo. 10. Quando si sia costretti ad usare il mezzo per l'imbracatura anche per la legatura, occorre controllare se in qualche punto i vari tratti vengono a formare un angolo maggiore di quello al vertice. In caso affermativo e se non si può rifare la legatura eliminando tale angolo, occorre sostituire il mezzo con un altro di portata adeguatamente maggiorato. 11. Nell'uso di mezzi a tratti inclinati, fare in modo che la distanza tra i punti d'attacco al carico sia di solito eguale alle lunghezze dei tratti (angoli fra i tratti = 60 ) e comunque non sia mai superiore a una volta e mezza tale lunghezza. In caso contrario, usare mezzi con tratti più lunghi o bilancieri.

75 F6 / Indipendentemente da ciò, usare bilancieri ogni volta che i carichi siano di forma sensibilmente allungata, per cui i loro estremi sporgerebbero di molto dai punti di attacco. 13. Quando il carico presenta asperità o spigoli o altre particolarità capaci di danneggiare il mezzo, interporre degli stracci o degli spessori in legno, gomma, ecc Effettuata l'imbracatura, controllarne la sua corrispondenza a quanto voluto (sia come entrata in azione di tutti i tratti previsti attivi sia come tenuta generale) e la buona equilibratura del carico, facendo innalzare il carico lentamente e soltanto di poco. 15. Effettuata la revisione dell'imbracatura, può essere iniziato il sollevamento del carico avendo cura che esso avvenga verticalmente evitando le inclinazioni che sono pericolose perché danno luogo a cambiamenti di equilibrio del carico con possibilità di sfilamento nonché ad aumenti di sollecitazioni nei mezzi d'imbracatura. Se gli imbracatori sono più di uno, soltanto uno di essi può dare i segnali al manovratore. La partenza, i successivi movimenti e gli arresti devono essere graduali e non bruschi. Il carico sospeso non va guidato con le mani ma con funi o ganci; non va spinto ma solo tirato, evitando di sostarvi sotto. Deposto il carico su adeguati appoggi, allentare alquanto il tiro per controllare che non vi siano cadute o spostamenti di parti del carico prima e a seguito della rimozione dei mezzi d'imbracatura. Se questi tornano al posto di partenza appesi al gancio di trasporto, occorre sistemarli in modo che non diano luogo a inconvenienti o infortuni durante la corsa; ad esempio, i tiranti e gli anelli lunghi vanno appesi al gancio ad ambedue i loro estremi. 16. Dopo l'uso, i mezzi non vanno abbandonati per terra dove (oltre a poter causare infortuni a chi vi inciampi) vengono danneggiati dal calpestamento da parte di veicoli e persone oppure dal contatto con acidi, caustici, grassi, sabbia, polvere; vanno invece riportati ai posti ad essi riservati nei reparti. Segnalare ai Capi competenti i mezzi danneggiati, da mandare alla revisione. 17. Per evitare gli infortuni caratteristici della sua professione e dovuti al contatto con i mezzi per l'imbracatura e col carico, l'imbracatore deve effettuare l'agganciamento e lo sganciamento solo a gancio fermo, usare le apposite funi o attrezzi per la guida del carico (ad esempio, un tirante terminante ad uncino). PRESCRIZIONI PER I SEGNALI GESTUALI Un segnale gestuale deve essere preciso, semplice, ampio, facile da eseguire e da comprendere e nettamente distinto da un altro segnale gestuale. La persona che emette i segnali, detta segnalatore, impartisce, per mezzo di segnali gestuali, le istruzioni di manovra al destinatario dei segnali detto operatore. Il segnalatore deve essere in condizioni di seguire con gli occhi la totalità delle manovre, senza essere esposto a rischi a causa di esse. Il segnalatore deve rivolgere la propria attenzione esclusivamente al comando delle manovre e alla sicurezza dei lavoratori che si trovano nelle vicinanze. Qualora ciò non sia possibile occorrerà prevedere uno o più segnalatori ausiliari. Quando l operatore non può eseguire con le dovute garanzie di sicurezza gli ordini ricevuti, deve sospendere la manovra in corso e chiedere nuove istruzioni

76 F6 / 76 + Significato Descrizione Figura A. Gesti generali INIZIO Le due braccia sono aperte in senso Attenzione orizzontale, le palme delle mani rivolte in Presa di comando avanti ALT Interruzione Fine del movimento Il braccio destro è teso verso l alto, con la palma della mano destra rivolta in avanti FINE delle operazioni Le due mani sono giunte all altezza del petto SOLLEVARE B. Movimenti verticali Il braccio destro, teso verso l alto, con la palma della mano destra rivolta in avanti, descrive lentamente un cerchio ABBASSARE Il braccio destro, teso verso il basso, con la palma della mano destra rivolta verso il corpo, descrive lentamente un cerchio

77 F6 / 77 + Significato Descrizione Figura DISTANZA VERTICALE Le mani indicano la distanza AVANZARE C. Movimenti orizzontali Entrambe le braccia sono ripiegate, le palme delle mani rivolte all indietro; gli avambracci compiono movimenti lenti in direzione del corpo RETROCEDERE Entrambe le braccia piegate, le palme delle mani rivolte in avanti; gli avambracci compiono movimenti lenti che s allontanano dal corpo A DESTRA Rispetto al segnalatore Il braccio destro, teso più o meno lungo l orizzontale, con la palma della mano destra rivolta verso il basso, compie piccoli movimenti nella direzione A SINISTRA Rispetto al segnalatore Il braccio sinistro, teso più o meno lungo l orizzontale, con la palma della mano sinistra rivolta verso il basso, compie piccoli movimenti nella direzione DISTANZA ORIZZONTALE Le mani indicano la distanza

78 F6 / 78 + Significato Descrizione Figura D. Pericolo PERICOLO Entrambe le braccia tese verso l alto; le Alt o arresto di emergenza palme delle mani rivolte in avanti MOVIMENTO RAPIDO MOVIMENTO LENTO I gesti convenzionali utilizzati per indicare i movimenti sono effettuati con maggiore rapidità I gesti convenzionali utilizzati per indicare i movimenti sono effettuati molto lentamente DOPO L USO: - liberare il gancio di sollevamento dalle imbragature usate per il movimento del carico; - alzare il gancio ad una quota di sicurezza in modo che non crei disturbo e pericolo al movimento di persone al di sotto della gru; - ricoverare la gru nell area definita per la sua locazione durante i momenti di non operatività; - arrestare tutti i movimenti della gru premendo il pulsante ARRESTO - mettere la pulsantiera in posizione di non disturbo. - Per la gru installata all aperto è obbligatorio serrare le tenaglie di ancoraggio ed il perno di stazionamento Usi non consentiti L utilizzo della gru per manovre non consentite e il suo uso improprio possono comportare gravi situazioni di pericolo per l incolumità personale e di danno per l ambiente di lavoro oltre a pregiudicare la funzionalità e la sicurezza intrinseca della macchina. Le azioni sotto descritte, che ovviamente non possono coprire l intero arco di potenziali possibilità di cattivo uso della gru e costituiscono tuttavia quelle ragionevolmente più prevedibili sono da considerarsi assolutamente vietate. - NON usare la gru se non si è addetti alla mansione o specificatamente autorizzati - NON usare MAI la gru per servizi diversi da quelli a cui è destinata - NON operare senza la dovuta attenzione durante le manovre di sollevamento e traslazione - NON usare la gru se non dotati di idonei dispositivi di protezione

79 F6 / NON mettere mai le mani nelle pulegge in rotazione, sulle funi in movimento, sulle imbracature in fase di tensionamento nelle zone di contatto con il carico e tra gancio e imbracatura - NON lasciare il carico sospeso incustodito - NON utilizzare la gru a ponte per il sollevamento e trasporto di persone - NON sollevare dei carichi mentre le persone transitano nell area di manovra sottostante - NON transitare, sostare, operare e manovrare al di sotto del carico sospeso - NON consentire l utilizzo a personale non qualificato o minore di 16 anni - NON sollevare MAI carichi superiori alla portata nominale dei singoli elementi atti al sollevamento (ganci, catene, funi, carroponte) - NON sollevare carichi non equilibrati - NON far oscillare il carico o il gancio durante la traslazione - NON porre mai la fune in posizione di tiro diagonale e non utilizzare la fune per trascinare e trainare - NON usare MAI la punta del gancio come base di appoggio del carico - NON usare la fune del gruppo di sollevamento come imbracatura per il carico - NON tentare di sollevare elementi vincolati al suolo - NON sollevare carichi guidati che possono incastrarsi - NON proseguire mai la corsa del gancio dopo aver posizionato il carico e rilassato l imbracatura causando il bando della fune - NON causare l urto tra il bozzello e la gru durante le operazioni di salita - NON urtare mai con il carico le strutture del capannone o altre macchine ed impianti - NON utilizzare la gru con due movimenti contemporanei, attendere il completo arresto del movimento prima di iniziarne un altro - NON far intervenire in modo continuo gli interruttori automatici di fine corsa; essi servono per emergenza ed è il manovratore che termina il movimento in prossimità del fine corsa - NON raggiungere a piena velocità le zone di estremità corsa durante i movimenti di scorrimento ponte e traslazione carrello - NON impiegare le gru in presenza di forti cadute di tensione elettrica sulla rete di alimentazione o di accidentale mancanza di una delle tre fasi - NON eseguire brusche inversioni di marcia durante le operazioni di sollevamento e traslazione - NON modificare MAI le caratteristiche delle gru o dei suoi componenti - NON modificare, starare i dispositivi di sicurezza dell apparecchio - NON eseguire riparazioni o interventi di ripristino non conformi alle istruzioni riportate sul manuale - NON utilizzare MAI la gru se non perfettamente rispondente in tutte le sue funzioni - NON trattare termicamente gli imbracamenti: non è necessario e non va fatto - NON lasciare le imbracature a terra - NON usare imbracamenti nei quali le catene, le funi e i ganci sono gravemente intaccati, piegati, corrosi, troppo allungati.

80 F6 / 80 + VERIFICHE PERIODICITA Fune di sollevamento, ganci Trimestrale Annotazione su libretto d impianto Imbracature ed accessori di sollevamento Trimestrale Annotazione su scheda Impianto Annuale I verbali di verifica vanno conservati per almeno 4 anni DPI NECESSARI: - Scarpe antinfortunistiche con punta del piede protetta - Elmetto protettivo (in caso di elementi sporgenti) - Guanti da lavoro (meglio se in cuoio)

81 F6 / PROCEDURA DI ADDESTRAMENTO PARTICOLARE Il carroponte e il carrello elevatore sono sicuramente macchine ed impianti che possono essere inseriti tra quelli che richiedono per il loro impiego conoscenze o responsabilità particolari in relazione ai loro rischi specifici e per i quali l'uso sia riservato ai lavoratori allo scopo incaricati che abbiano ricevuto una formazione adeguata e specifica. Non essendoci, ad oggi, dei decreti ed indirizzi che stabiliscano la formazione ed addestramento minimo, l azienda ha formalizzato una procedura interna. Per essere abilitati alla conduzionie di questi mezzi è necessario possedere i seguenti requisiti: Personale abilitato per esperienza regressa Età compresa tra i 21 ed i 65 anni Avere una esperienza lavorativa alla conduzione del mezzo non inferiore a tre anni Non aver causato infortuni o incidenti negli ultimi tre anni Aver superato il test di verifica interno Personale di nuova abilitazione Età compresa tra i 19 ed i 65 anni Aver effettuato un periodo di tirocinio pratico, sotto la direzione di personale già abilitato, non inferiore a tre mesi Aver superato il test di verifica interno Tale procedura aziendale si rifà ai criteri utilizzati con L.P. del 27/10/1988 dalla Provincia Autonoma di Bolzano (unica provincia ad aver dettato delle linee di indirizzo). Oltre alle condizioni tecniche delle macchine, la sicurezza ha una delle componenti principali nella cultura personale e collettiva a tutti i livelli dell organizzazione che deve essere curata dall azienda mediante una adeguata informazione e formazione sui rischi evidenziati, sulle misure adottate e da adottare per il loro contenimento e sulle norme comportamentali da rispettare. La sicurezza intrinseca perde parzialmente o totalmente la sua efficacia se non accompagnata da un comportamento responsabile.

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