CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI (Statuto)
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- Albino Mosca
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1 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI (Statuto) Art. 1 Istituzione Visto l art. 1 comma 7 del Regolamento dei Centri universitari, presso l Università degli Studi di Ferrara è istituito il Centro di ricerca denominato CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI. Il Centro si configura come Centro interdipartimentale. Esso rappresenta un autonoma articolazione scientifica rispetto alle seguenti sei strutture proponenti: -Dipartimento di Scienze Biomediche e Terapie Avanzate sottostruttura: Sezione di Ematologia e Fisiopatologia dell Emostasi; -Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Anestesiologiche e Radiologiche sottostruttura: Centro Malattie Vascolari; -Dipartimento di Morfologia ed Embriologia sottostruttura: Sezione di Istologia ed Embriologia Generale; -Dipartimento di Biochimica e Biologia Molecolare sottostruttura: Sezione di Biologia Molecolare; -Dipartimento Discipline Medico-Chirurgiche della Comunicazione e del Comportamento sottostruttura: Sezione di oculistica; -Dipartimento di Fisica; e si giustifica per una reale, pregressa pluriennale e documentata collaborazione scientifica tra i dipartimenti proponenti mirata ad una integrazione e coordinazione dei laboratori di ricerca con i servizi diagnostici ad esso collegati. Ha sede presso i locali all uopo destinati dalla Sezione di Ematologia e Fisiopatologia dell Emostasi del Dipartimento di Scienze Biomediche e Terapie Avanzate. Art. 2 Finalità Scopi del Centro Emostasi e Trombosi sono le attività di ricerca, di prevenzione, di consulenza diagnostica e terapeutica di malattie emorragiche, trombotiche e degenerative associate direttamente o indirettamente a fattori che alterano l omeostasi delle principali vie biochimiche/metaboliche con effetti sulla bilancia emostatica globale e sui processi di guarigione delle lesioni degli organi colpiti. Principale scopo del Centro è quello di affrontare da un punto di vista multidisciplinare patologie definite complesse per la loro natura multigenica e polifattoriale contribuendo al riconoscimento dei meccanismi molecolari e cellulari alla base della loro eziopatogenesi e progressione.tutto questo per fornire una risposta quanto mai ampia al quesito diagnostico e di ricerca mediante progetti articolati, che coinvolgono le conoscenze, l'esperienza e le tecnologie proprie del personale ad esso afferente. Nello specifico il Centro eserciterà attività di ricerca con ricadute assistenziali e nei seguenti settori: Fisiopatologia dei disordini emorragici e dei disordini trombotici del distretto circolatorio arterioso e venoso; Studio dei meccanismi molecolari e biologici che intervengono nella malattia nelle differenti fasi (acuta e cronica) a carico del sistema procoagulante, anticoagulante e fibrinolitico, compresa la genetica e la biologia molecolare degli stessi; Sperimentazioni anche farmacologiche in collaborazione con altri Centri di riferimento nazionali;
2 Indagini epidemiologiche e studi mirati all identificazione di fattori di rischio e/o di protezione sia genetici che ambientali ed interazioni gene-gene e gene-ambiente responsabili della elevata variabilità osservabile nell espressione clinico-laboratoristica e nella risposta farmacologica propria delle patologie complesse; Studi di farmacogenetica in campo ematologico, vascolare, di riparazione tessutale, affrontati anche da un punto di vista della struttura microscopica dei tessuti di riparazione provvisori e definitivi in termini di valutazione e analisi della risposta a trattamenti specifici (terapie farmacologiche, strumentistiche e chirurgiche) sulla sopravvivenza (overall survival ed event-free survival); Partecipazione attiva a ricerche e studi multicentrici nazionali ed internazionali con Università o Centri di Ricerca, con il contributo di strutture ed enti pubblici privati nazionali o esteri; L avvio dell attività di sperimentazione clinica sarà subordinato al rilascio di tutte le autorizzazioni da parte dell Azienda Ospedaliero-Universitaria di riferimento previste ai sensi di legge; il Centro potrà eventualmente ottenere il riconoscimento da parte dell Azienda medesima ai fini dell attività assistenziale. Gli organi del Centro sono: il Consiglio direttivo; il Comitato Scientifico il Direttore. Art. 3 Organi Art. 4 Consiglio direttivo Il Consiglio direttivo è composto da sette (7) membri, tra i quali quattro (4) designati tra gli afferenti della Sezione di Ematologia del Dipartimento di Scienze Biomediche e Terapie Avanzate e tre (3) tra gli appartenenti dei dipartimenti di Scienze Chirurgiche, Anestesiologiche e Radiologiche sottostruttura: Centro Malattie Vascolari; di Biochimica e Biologia Molecolare sottostruttura: Sezione di Biologia Molecolare; di Morfologia ed Embriologia sottostruttura: Sezione di Istologia ed Embriologia Generale (uno per ogni sottostruttura) e designati dai rispettivi Consigli di Dipartimento. Il Direttore è designato fra i componenti del Consiglio Direttivo strutturati presso l Università di Ferrara. Il Consiglio direttivo è nominato con decreto rettorale e dura in carica tre anni accademici rinnovabili. Se i componenti del Consiglio direttivo ingiustificatamente non partecipano alle riunioni del Consiglio stesso per tre volte consecutive decadono dall incarico e non sono più immediatamente designabili. Nel caso di decadenza o dimissioni di un membro del Consiglio direttivo il nuovo mandato ha decorrenza immediata e durata fino alla scadenza del Consiglio direttivo stesso. Art. 5 Funzioni del Consiglio direttivo Compiti del Consiglio direttivo sono: svolgere funzioni di indirizzo, programmazione e coordinamento dell attività del Centro oltre che di verifica dell attività svolta; eleggere il Direttore; approvare i piani finanziari
3 deliberare sulle richieste di finanziamento; deliberare in merito alla relazione annuale sull attività del Centro, predisposta dal Direttore del Centro stesso; predisporre i piani di sviluppo da sottoporre all esame del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione; autorizzare le spese che devono essere sottoposte all approvazione del Consiglio di Amministrazione o del Consiglio di Dipartimento; proporre al Consiglio di Amministrazione o al Consiglio di Dipartimento la stipula di convenzioni con enti pubblici e privati. approvare le attività di monitoraggio sulla produttività del Centro; Per la validità delle deliberazioni del Consiglio direttivo occorre che sia presente la maggioranza degli aventi diritto, dedotti gli assenti giustificati. Le deliberazioni sono prese a maggioranza assoluta dei presenti. In caso di parità prevale il voto del Presidente della seduta. Art. 6 Direttore Il Direttore è eletto dal Consiglio direttivo ai sensi dell articolo 5 comma 1 del Regolamento dei Centri universitari tra i membri che siano strutturati dell Università di Ferrara e rimane in carica per un triennio. In caso di cessazione anticipata dall incarico di Direttore il nuovo eletto cesserà dalle funzioni allo scadere del Consiglio Direttivo. Il Direttore del Centro è rieleggibile consecutivamente nella funzione per una sola volta dal momento dell entrata in vigore del nuovo statuto. Art. 7 Funzioni del Direttore Sono compiti del Direttore: convocare e presiedere le riunioni del Consiglio direttivo almeno due volte all anno e ogni qualvolta il Direttore lo ritenga opportuno, oppure quando almeno 2 dei suoi membri ne facciano motivata richiesta scritta; designare il membro del Consiglio direttivo incaricato della sua sostituzione in caso di assenza o temporaneo impedimento; compiere le attività relative alla gestione amministrativo contabile del Centro che gli competono a norma del regolamento Centri rappresentare il Centro nei rapporti con le autorità accademiche, con gli organi di governo dell Università e con le istituzioni esterne; dare attuazione alle delibere del Consiglio direttivo; nell ambito dell attività di monitoraggio redigere annualmente la relazione sull attività del Centro da sottoporre all approvazione del Consiglio direttivo e da trasmettere al Rettore. Art. 8 Gestione amministrativo contabile In riferimento ai fondi propri del Centro, la gestione amministrativo-contabile avviene ai sensi dell art. 6 del Regolamento dei Centri universitari ed è affidata al Dipartimento di Scienze Biomediche e Terapie Avanzate. I fondi a disposizione del Centro, contabilizzati nel bilancio del Dipartimento, sono gestiti dallo stesso in apposita partita contabile intestata al Centro.
4 Art. 9 Gestione patrimoniale La responsabilità dei beni mobili del Centro è del Direttore, a norma dell art. 85 ( consegnatario dei beni mobili ) del Regolamento di Amministrazione e Contabilità del titolo II, art. 4 ( compiti e responsabilità del consegnatario ), del Regolamento per l inventario dei beni dell Università di Ferrara. Art. 10 Risorse finanziarie Il Centro può disporre dei seguenti fondi: Assegnazioni da Ateneo Assegnazioni da Dipartimenti Contributi finanziari e proventi da contratti, accordi di programma, convenzioni con soggetti terzi Contributi liberali e donazioni Ogni altro fondo specificatamente destinato per legge o per disposizione del Consiglio di Amministrazione all attività del Centro Art. 11 Personale Il Centro dispone di personale proprio, nello specifico un tecnico del ruolo EP area medicoodontoiatrica e socio-sanitaria con laurea in discipline bio-mediche, con profilo EP5, e qualora assegnato, potrà avvalersi di ulteriore personale tecnico amministrativo dei Dipartimenti facenti parte del Centro, previo accordo con i Direttori di Dipartimento e con i Segretari di Plesso interessati. Di tale accordo viene data informazione al dirigente dell area personale." Art. 12 (Comitato Scientifico) Afferiscono al Centro, ma non al Consiglio Direttivo, costituendo un Comitato Scientifico cinque (5) docenti appartenenti al Dip. di Biochimica e Biologia Molecolare sottostruttura: Sezione di Biologia Molecolare (3 docenti), al Dip. Discipline Medico-Chirurgiche della Comunicazione e del Comportamento sottostruttura: Sezione di oculistica (1 docente), al Dip di Fisica (1 docente), più il Direttore del Centro, per un totale di sei (6) docenti. Il Comitato Scientifico ha le funzioni di valutare e presentare proposte di ricerca, progetti e collaborazioni sulle tematiche e linee di ricerca proprie del Centro. Le proposte dovranno comunque essere sempre presentate al Consiglio Direttivo per l approvazione finale. I membri del Comitato Scientifico sono nominati dal Consiglio Direttivo scelti tra tutti i membri afferenti al Centro, ma non presenti nel Consiglio Direttivo ad eccezione del Direttore. Art. 13 Scioglimento e Trasformazione Nel caso in cui il Consiglio Direttivo deliberi l esaurimento delle finalità istitutive del Centro, ovvero la sua trasformazione ai sensi dell art. 10 del Regolamento dei Centri, la proposta di scioglimento o trasformazione del Centro stesso deve essere sottoposta all approvazione del Consiglio di Amministrazione, sentito il parere del Senato Accademico.
5 Art. 14 Entrata in vigore Il presente Statuto entra in vigore dalla data del decreto rettorale di approvazione dello Statuto medesimo.
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