Regolamento di Dipartimento di Ingegneria Chimica e Alimentare
|
|
- Nicola Cecchini
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Regolamento di Dipartimento di Ingegneria Chimica e Alimentare ARTICOLO 1 (Ambito di applicazione) Il presente Regolamento, predisposto ai sensi dell articolo 18 dello Statuto e in conformità alle norme del Regolamento per la costituzione, la modificazione, la disattivazione ed il funzionamento dei Dipartimenti, emanato con D.R. n del , disciplina gli obiettivi specifici e le norme generali di funzionamento del Dipartimento di Ingegneria Chimica e Alimentare (di seguito denominato Dipartimento). Le norme che regolano le responsabilità patrimoniali e le procedure amministrative e contabili, in quanto Centri di spesa dotati di piena autonomia, sono stabilite dai corrispondenti articoli del Regolamento d Ateneo per l amministrazione, la finanza e la contabilità. ARTICOLO 2 (Costituzione del Dipartimento) E' costituito, presso l'università degli Studi di Salerno, il Dipartimento di Ingegneria Chimica e Alimentare (Decreto Rettorale n 3314 del 20 settembre 1990). Il Dipartimento nelle sue comunicazioni e rapporti con l esterno e con l interno assume l'acronimo di DICA. ARTICOLO 3 (Natura del Dipartimento) Il Dipartimento è nato intorno alle competenze dei settori tradizionali dell ingegneria chimica arricchiti dalle competenze di alcuni settori della chimica e della tecnologia alimentare: ING-IND/22 ING-IND/23 ING-IND/24 ING-IND/25 ING-IND/26 ING-IND/27 CHIM/07 CHIM/11 AGR/15 SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI CHIMICA FISICA APPLICATA PRINCIPI DI INGEGNERIA CHIMICA IMPIANTI CHIMICI TEORIA DELLO SVILUPPO DEI PROCESSI CHIMICI CHIMICA INDUSTRIALE E TECNOLOGICA FONDAMENTI CHIMICI DELLE TECNOLOGIE CHIMICA E BIOTECNOLOGIA DELLE FERMENTAZIONI SCIENZE E TECNOLOGIE ALIMENTARI Possono farne parte, altresì, docenti di altre materie, che non appartengono ai settori sopra elencati, qualora le ricerche da essi svolte siano comunque omogenee e congruenti a detti settori. ARTICOLO 4 (Finalità) Il Dipartimento ha come compito primario la promozione, l organizzazione, il coordinamento e lo sviluppo della ricerca nei settori di sua competenza. Coordina le attività di ricerca istituzionale nel rispetto dell autonomia di ogni singolo docente e ricercatore e del loro diritto di accedere direttamente ed autonomamente ai finanziamenti per la ricerca, anche in collaborazione con centri di ricerca e studiosi italiani e stranieri. Promuove, organizza e coordina le attività di alta formazione. Promuove, coordina ed esegue attività di ricerca e consulenza stabilite mediante contratti e convenzioni con Istituzioni, Enti ed Aziende, secondo quanto disposto dallo Statuto e dai Regolamenti universitari nell'ambito dei settori di ricerca predetti e compatibilmente con le attività istituzionali. Il Dipartimento promuove, altresì, le attività di divulgazione e di verifica dei risultati delle proprie ricerche secondo le modalità ritenute più idonee (pubblicazione di studi e ricerche, seminari, convegni, conferenze, di corsi di studi, lezioni, ecc.), anche in collaborazione con analoghe strutture in Italia e all estero.
2 ARTICOLO 5 (Attività didattica e formativa) Il Dipartimento di Ingegneria Chimica e Alimentare concorre con le strutture didattiche dell'ateneo Salernitano, allo svolgimento delle attività didattiche ad esso afferenti. Il Dipartimento coordina l'utilizzazione delle strutture e dei servizi didattici annessi. E' tenuto, inoltre, a fornire supporto per la frequenza agli studi, per lo svolgimento delle tesi di laurea e per l'espletamento di eventuali periodi di titocinio pratico e di ogni attività didattica facente capo ai settori scientifico disciplinari ad esso afferenti. Il Dipartimento, inoltre, tenuto conto di quanto consentito dalla vigente normativa e dello Statuto dell'università di Salerno, organizza o concorre ad organizzare, anche con altre Università, con Enti ed Aziende pubbliche e private, nonché con associazioni di categoria: 1. Dottorati di ricerca; 2. Master; 3. Corsi di perfezionamento ed aggiornamento professionale; 4. Attività culturali e formative esterne. ARTICOLO 6 (Attività conto terzi) Il Dipartimento, compatibilmente con lo svolgimento delle proprie funzioni, realizza attività di ricerca, consulenza, progettazione e formazione nell interesse esclusivo o prevalente di Enti pubblici o privati nel rispetto dell art. 43 dello Statuto dell Università degli Studi di Salerno. Le attività per conto di terzi sono disciplinate da un apposito Regolamento di Ateneo. ARTICOLO 7 (Locali e attrezzature) 1. Il Dipartimento ha sede nei locali ad esso assegnati dall Ateneo. Essi potranno essere utilizzati solo per le attività istituzionali del Dipartimento e per quelle ulteriori autorizzate da appositi provvedimenti del Rettore, del Direttore del Dipartimento e previo parere favorevole del Consiglio di Dipartimento. 2. Il Dipartimento si avvale, per l assolvimento dei propri compiti, delle attrezzature in dotazione e di quelle eventualmente assegnate o acquisite a qualunque titolo. ARTICOLO 8 (Composizione) 1. Al Dipartimento di Ingegneria Chimica e Alimentare afferiscono i Professori e ricercatori che svolgono attività di ricerca nei settori di competenza del Dipartimento, o comunque attività di ricerca congruenti a tali settori, secondo quanto previsto dall art. 2 del presente Regolamento. 2. Al Dipartimento, inoltre, afferiscono il personale tecnico-amministrativo ad esso assegnato, i dottorandi, i borsisti ed i titolari di assegni di ricerca che svolgono attività di studio nel Dipartimento. ARTICOLO 9 (Organi) Sono organi del Dipartimento di Ingegneria Chimica e Alimentare: il Consiglio e il Direttore e la Giunta. ARTICOLO 10 (Composizione del Consiglio) Il Consiglio di Dipartimento di Ingegneria Chimica e Alimentare è costituito dai professori e ricercatori afferenti al Dipartimento, dal Segretario amministrativo, nonché dai rappresentanti del personale tecnicoamministrativo e da un rappresentante dei dottorandi. In ordine alle rappresentanze del personale tecnico amministrativo nel Consiglio di Dipartimento valgono i seguenti criteri: da 1 a 7 unità di personale 2 rappresentanti da 8 a 16 unità 3 rappresentanti oltre 16 unità 4 rappresentanti. La durata della carica dei rappresentanti del personale tecnico-amministrativo è pari a 3 anni.
3 Del Consiglio fa parte un rappresentante dei dottorandi di ricerca dei corsi attivati presso il Dipartimento e con sede amministrativa presso l Ateneo di Salerno. La durata della carica del rappresentante dei dottorandi di ricerca è pari a due anni. Le elezioni delle rappresentanze avvengono con voto limitato e segreto. Le votazioni delle rappresentanze in Consiglio sono valide se via abbia partecipato almeno un terzo degli elettori. ARTICOLO 11 (Compiti del Consiglio) Il Consiglio di Dipartimento è l'organo d indirizzo, programmazione e gestione dell attività del Dipartimento ed esercita le attribuzioni che ad esso sono demandate dallo Statuto (art. 39), dai Regolamenti e dalla normativa vigente. ARTICOLO 12 (Funzionamento del Consiglio) Il Consiglio di Dipartimento è convocato dal Direttore per gli adempimenti previsti dalla Legge, dallo Statuto, dai Regolamenti. Il Direttore del Dipartimento convoca il Consiglio ogni volta che lo ritiene necessario o quando lo richieda almeno un terzo dei membri del Consiglio stesso. In ogni caso il Consiglio deve essere convocato almeno quattro volte in un anno. Il Direttore deve mettere all ordine del giorno del successivo Consiglio di Dipartimento ogni argomento segnalatogli, purchè la richiesta sia presentata da almeno tre decimi dei consiglieri. L ordine del giorno delle sedute del Consiglio deve essere inviato ai componenti almeno 5 (cinque) giorni prima della seduta, salvo il caso di comunicazione urgente fatta recapitare agli interessati, anche mediante posta elettronica, in cui tale termine può essere ridotto a 2 (due giorni). Le delibere del Consiglio di Dipartimento sono pubbliche. Per la validità delle delibere è necessaria la presenza della metà più uno dei componenti aventi diritto al voto. Dal numero degli aventi diritto vanno sottratti gli assenti giustificati. Le delibere vengono adottate con il voto favorevole della maggioranza dei presenti. In caso di parità prevale il voto del Direttore. Delle riunioni del Consiglio è redatto verbale a cura del Segretario. ARTICOLO 13 (Il Direttore) Il Direttore ha la rappresentanza del Dipartimento, presiede il Consiglio e la Giunta e ne cura l esecuzione dei rispettivi deliberati, è responsabile della gestione del Dipartimento ed esercita le attribuzioni previste dallo Statuto, dai Regolamenti e dalla normativa vigente. Il Direttore è coadiuvato, per tutti gli adempimenti amministrativi, dal Segretario Amministrativo. Il Direttore designa tra i professori di prima fascia o di seconda fascia a tempo pieno, un Direttore vicario, che lo supplisce in caso di assenza e di impedimento in tutte le sue funzioni ed è nominato con Decreto del Rettore. In caso di anticipata cessazione del mandato, le funzioni di Direttore sono assunte dal Direttore vicario. Il Rettore, in vista della scadenza del mandato o a seguito di rinuncia, di dimissioni, decadenza del Direttore in carica, ne dà comunicazione al Decano del Dipartimento al fine di avviare, entro 15 giorni dalla comunicazione, la procedura elettorale per la nomina del nuovo Direttore. ARTICOLO 14 (Elezione del Direttore) Il Direttore è eletto dal Consiglio, tra i professori di ruolo a tempo pieno di prima fascia afferenti al Dipartimento e, in caso d indisponibilità, tra i professori di ruolo a tempo pieno di seconda fascia. L'elezione del Direttore s effettua secondo le modalità previste dall art. 11 del Regolamento d Ateneo per la costituzione, modificazione, disattivazione e funzionamento dei Dipartimenti, emanato con D.R. 01/03/2004, n 1257.
4 ARTICOLO 15 (La Giunta) Per il perseguimento delle finalità di cui ai precedenti artt. 4 e 5 del presente regolamento, ed ai sensi di quanto previsto dal precedente art. 9 dello stesso, la Giunta del Dipartimento coadiuva il Direttore nell esercizio delle proprie attribuzioni. La Giunta, è composta da 2 (due) Professori Ordinari (o Straordinari), 2 (due) Professori Associati e 1 (uno) Ricercatore, oltre che dal Direttore e dal Segretario Amministrativo, quest ultimo solo con voto consultivo. L elezione dei componenti della Giunta avviene secondo quanto previsto dall art. 8 del regolamento per l elezione delle rappresentanze nell Ateneo di Salerno (DR 4503 del ). I membri della Giunta durano in carica 3 (tre) anni e possono essere confermati una sola volta consecutivamente. ARTICOLO 16 (Funzionamento della Giunta) La Giunta viene convocata dal Direttore del Dipartimento ogni volta che lo ritenga necessario. L ordine del giorno delle riunioni deve essere comunicato ai componenti (anche via ) almeno 3 (tre) giorni prima della seduta. In caso di urgenza, tale termine può essere ridotto a 1 (un) giorno. Delle riunioni della Giunta viene redatto apposito verbale. ARTICOLO 17 (Sezioni) 1. Il Dipartimento per l'organizzazione della ricerca e delle proprie attività può articolarsi in Sezioni caratterizzate da aspetti culturali ed organizzativi omogenei e da problematiche comuni. 2. Le Sezioni sono attivate su richiesta dei docenti e ricercatori interessati con delibera del Consiglio. 3. L'adesione di docenti e ricercatori alle singole Sezioni è ratificata dal Consiglio e può essere modificata all'inizio di ogni anno. ARTICOLO 18 (La Segreteria amministrativa) La Segreteria amministrativa cura tutti gli atti amministrativo-contabili e fornisce supporto organizzativo alle attività della struttura secondo quanto previsto nei regolamenti di Ateneo. Il Segretario amministrativo è il capo dell Ufficio Amministrativo di Dipartimento ed è responsabile dell organizzazione e della gestione amministrativa, sulla base degli obiettivi definiti dall Ateneo e concordati con il Direttore del Dipartimento e dal Consiglio di Dipartimento. Il segretario amministrativo esercita tutte le altre attribuzioni previste dall art. 14 del Regolamento d Ateneo per la costituzione, modificazione, disattivazione e funzionamento dei Dipartimenti, emanato con D.R. 01/03/2004, n 1257 e dalla normativa vigente. Il Segretario amministrativo, d intesa con il Direttore di Dipartimento, designa, tra il personale amministrativo del Dipartimento, la persona incaricata della sua sostituzione in caso di temporanea assenza e/o impedimento. ARTICOLO 19 (Laboratori didattici e di ricerca) Il Dipartimento ha al suo interno laboratori di ricerca e può avere laboratori didattici. Ai Laboratori didattici è addetto personale specifico con il compito di far funzionare le attrezzature per la ricerca scientifica e per le attività didattiche. Il Consiglio designa uno o più responsabili scientifici dei laboratori nell'ambito del personale docente. Per assicurare un miglior funzionamento di uno o più laboratori presenti nel Dipartimento, il Direttore, sentito il Consiglio di Dipartimento, può proporre al Direttore Amministrativo il conferimento di un incarico di responsabilità ad un funzionario appartenente alla categoria D o EP dell area tecnica, tecnico-scientifica ed elaborazione dati, per la gestione delle attrezzature dei laboratori particolarmente complessi, restando ferma, comunque, la responsabilità del Direttore del Dipartimento verso l esterno. Il Direttore Amministrativo, previa verifica della complessità dei suddetti laboratori, attribuirà, con provvedimento formale, l incarico di responsabilità, correlandolo, eventualmente, con una specifica indennità ai sensi del vigente CCNL Comparto Personale Università.
5 ARTICOLO 20 (Modifica del regolamento) Ogni modifica del presente regolamento deve essere deliberata a maggioranza assoluta dei componenti del Consiglio di Dipartimento. La delibera è resa esecutiva con Decreto emanato dal Rettore. ARTICOLO 21 (Rinvio ad altre norme) Per quanto non previsto dal presente Regolamento, si fa riferimento alle Leggi vigenti in materia, ai Regolamenti di Ateneo e allo Statuto dell'università degli Studi di Salerno.
REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE DIDATTICA DI ATENEO DELLʹUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA ʺLA SAPIENZAʺ
REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE DIDATTICA DI ATENEO DELLʹUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA ʺLA SAPIENZAʺ ART. 1 Ambito di applicazione del Regolamento 1. Il presente regolamento disciplina la composizione,
DettagliREGOLAMENTO DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE SUPERFICI ED INTERFASI NANOSTRUTTURATE (NIS) DELL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO. Art. 1.
REGOLAMENTO DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE SUPERFICI ED INTERFASI NANOSTRUTTURATE (NIS) DELL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO Art. 1. Istituzione E' istituito, ai sensi dell'art. 20 del vigente Statuto
DettagliREGOLAMENTO PER IL TUTORATO. Politecnico di Bari
REGOLAMENTO PER IL TUTORATO Politecnico di Bari Decreto di emanazione D.R. n. 64 del 20/03/1998 D.R. n. 64 IL RETTORE VISTA VISTA VISTO la delibera del Consiglio di Amministrazione del 25.11.1997, che
DettagliCONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI DELLA LOMBARDIA REGOLAMENTO INTERNO. Articolo 1 (Principi generali)
CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI DELLA LOMBARDIA REGOLAMENTO INTERNO Articolo 1 (Principi generali) 1. Il presente regolamento disciplina, nel rispetto dello Statuto d autonomia e della legge regionale
DettagliRinnovo degli AA.CC.NN. per la disciplina dei rapporti con il personale convenzionato con il S.S.N. medici e altre professionalità sanitarie
Rinnovo degli AA.CC.NN. per la disciplina dei rapporti con il personale convenzionato con il S.S.N. medici e altre professionalità sanitarie (comma 27, articolo 52, Legge 27 dicembre 2002, n. 289) 1 CONFERENZA
DettagliREGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE DELLA CONSULTA DEGLI UTENTI
REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE DELLA CONSULTA DEGLI UTENTI 1 Indice TITOLO I Disposizioni Generali 3 Premessa 3 Art. 1 - Istituzioni, Sede e durata della Consulta degli Utenti 3 Art. 2 - Finalità 3 TITOLO
DettagliREGOLAMENTO DI ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO TRIBUTARIO
REGOLAMENTO DI ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO TRIBUTARIO Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 38 del 10 Novembre 2011 INDICE Art. 1 - Istituzione del Consiglio Tributario...
DettagliREGOLAMENTO DI ASSOCIAZIONE AL CENTRO FERMI AI SENSI DELL ARTICOLO 13 DEL REGOLAMENTO DEL PERSONALE
REGOLAMENTO DI ASSOCIAZIONE AL CENTRO FERMI AI SENSI DELL ARTICOLO 13 DEL REGOLAMENTO DEL PERSONALE Deliberazione Consiglio di Amministrazione 50(16) in data 22 giugno 2016 Il presente regolamento sostituisce
DettagliSTRUTTURA DEI DIPARTIMENTI
1 STRUTTURA DEI DIPARTIMENTI Regolamento 1 STRUTTURA DEI DIPARTIMENTI Regolamento 1. Dipartimenti: Sono struttura di coordinamento delle attività didattiche, di ricerca e di produzione artistica delle
DettagliUniversità degli Studi di Ferrara
LINEE GUIDA PER LA DISCIPLINA DEL RAPPORTO CON RICERCATORI MARIE CURIE Art. 1 (Oggetto) La Commissione Europea sostiene la formazione di ricercatori di livello internazionale attraverso programmi di finanziamento,
DettagliREGOLAMENTO INTERNO del DIPARTIMENTO DI MATEMATICA APPLICATA
REGOLAMENTO INTERNO del DIPARTIMENTO DI MATEMATICA APPLICATA INDICE TITOLO I - SCOPI, COMPOSIZIONE E COMPETENZE DEL DIPARTIMENTO Articolo 1 - Natura del Dipartimento Articolo 2 - Autonomia finanziaria
Dettaglid) durata della carica di rettore per un unico mandato di sei anni, non rinnovabile;
LEGGE Norme in materia di organizzazione delle universita`, di personale accademico e reclutamento, nonche delega al Governo per incentivare la qualita` e l efficienza del sistema universitario ORGANI
DettagliDELIBERA DELLA GIUNRA REGIONALE 721 DEL 10/06/2013. Regolamento di Organizzazione di Intercent-ER
DELIBERA DELLA GIUNRA REGIONALE 721 DEL 10/06/2013 Regolamento di Organizzazione di Intercent-ER Articolo 1 Disposizioni generali 1. Il presente regolamento disciplina le modalità di gestione del personale
DettagliFacoltà di Architettura - Sapienza Università di Roma REGOLAMENTO SULL ATTRIBUZIONE DEL TITOLO DI CULTORE DELLA MATERIA
Facoltà di Architettura - Sapienza Università di Roma REGOLAMENTO SULL ATTRIBUZIONE DEL TITOLO DI CULTORE DELLA MATERIA Il presente Regolamento che disciplina le modalità di nomina dei cultori della materia
DettagliIL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE. di concerto con IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA
D.Lvo 39/2010 - Artt. 8 Parere: CONSOB Concerto: GIUSTIZIA BOZZA Regolamento del Ministro dell economia e delle finanze di concerto con il Ministro della giustizia concernente la gestione della Sezione
DettagliREGOLAMENTO. Consiglio di Corsi di Studi della Laurea Triennale in Ingegneria Aerospaziale e delle Infrastrutture Aeronautiche
Università degli Studi di Enna Kore Facoltà di Ingegneria ed Architettura REGOLAMENTO Consiglio di Corsi di Studi della Laurea Triennale in Ingegneria Aerospaziale e delle Infrastrutture Aeronautiche Art.
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL INSUBRIA Via Ravasi 2-21100 Varese
REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Emanato con D.R. n. 10076 del 26/7/2006. Ultime modifiche apportate con D.R. Rep. n. 149/2013 del 07/02/2013. Entrato in vigore il giorno 07/02/2013
DettagliProvvedimento Organizzativo della Sezione INFN di Ferrara
Allegato alla deliberazione del Consiglio Direttivo n.6~.l~.../.?90.4 doc.gen. n. 1532/2004 Provvedimento Organizzativo della Sezione INFN di Ferrara (ai sensi degli articoli 10, comma 4, lettera h) e
DettagliSTATUTO CAMERA ARBITRALE DEL PIEMONTE
STATUTO CAMERA ARBITRALE DEL PIEMONTE Art. 1 Istituzione e compiti E istituita dalle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura del Piemonte la Camera Arbitrale del Piemonte (in seguito
DettagliCOMUNE DI CASTELFIDARDO
COMUNE DI CASTELFIDARDO REGOLAMENTO FUNZIONAMENTO COMMISSIONI CONSILIARI TESTO COORDINATO (Atti consiliari n.110 del 29.06.1995 n. 38 del 12.06.1997 100 del 25.06.1998 66 del 29.06.2001) ART.1 Costituzione
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE
Regolamento interno del Dipartimento di STUDI UMANISTICI TITOLO I - FINALITÀ DEL DIPARTIMENTO Art. 1 Finalità del Dipartimento TITOLO II - STRUTTURE E ORGANI DIPARTIMENTALI Art. 2 - Organi del Dipartimento
DettagliCittà di Lecce REGOLAMENTO DELLE CONSULTE
Città di Lecce Settore Affari Generali ed Istituzionali REGOLAMENTO DELLE CONSULTE Approvato con deliberazione di C.C. n. 33 del 30.05.05 Emendato con deliberazione di C.C. 2 del 05.01.07 INDICE ART. 1
DettagliREGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DELL AUTORIZZAZIONE ALLO SVOLGIMENTO DI ATTIVITA DI DOCENZA ESTERNA ALLA SAPIENZA. Articolo 1 - Finalità
REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DELL AUTORIZZAZIONE ALLO SVOLGIMENTO DI ATTIVITA DI DOCENZA ESTERNA ALLA SAPIENZA. Articolo 1 - Finalità 1.1 Il presente Regolamento disciplina i criteri e le procedure per
DettagliREGOLAMENTO DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO
GOLAMENTO DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO ART.1 Il Consiglio di Istituto si riunisce tutte le volte che se ne ravvisi la necessità su convocazione del suo Presidente. In caso di assenza o impedimento del Presidente
DettagliSeminario di Studi Modena 13 febbraio La componente Genitori nel Comitato di valutazione dei docenti: chi, come, perché
Seminario di Studi Modena 13 febbraio 2016 La componente Genitori nel Comitato di valutazione dei docenti: chi, come, perché La procedura di convocazione del Comitato, le sedute, le delibere: aspetto organizzativi
DettagliREGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL CONFERIMENTO DEGLI INCARICHI DI INSEGNAMENTO E DI TUTORATO RELATIVI AI CORSI DI FORMAZIONE DELL ISTITUTO A. C.
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL CONFERIMENTO DEGLI INCARICHI DI INSEGNAMENTO E DI TUTORATO RELATIVI AI CORSI DI FORMAZIONE DELL ISTITUTO A. C. JEMOLO 1 Art. 1 Definizioni 1. Ai fini del presente regolamento
DettagliREGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITÀ PER CONTO TERZI
CONSERVATORIO DI MUSICA "ARRIGO BOITO" PARMA Approvato dal CDA il 24/01/2014 REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITÀ PER CONTO TERZI ART. 1 Finalità Il presente Regolamento disciplina Ie attività
DettagliRegolamento relativo alla disciplina delle procedure di reclutamento e promozione dei Professori dell Università Commerciale Luigi Bocconi, ai sensi
Regolamento relativo alla disciplina delle procedure di reclutamento e promozione dei Professori dell Università Commerciale Luigi Bocconi, ai sensi della Legge 30 dicembre 2010, n. 240, artt. 18 e 24
DettagliREGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEI DIPARTIMENTI
REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEI DIPARTIMENTI 1) DIPARTIMENTO DI CANTO E TEATRO MUSICALE 2) DIPARTIMENTO DEGLI STRUMENTI A FIATO 3) DIPARTIMENTO DEGLI STRUMENTI A TASTIERA E PERCUSSIONE 4) DIPARTIMENTO
DettagliStatuto della Consulta del Commercio e del Turismo
Statuto della Consulta del Commercio e del Turismo Stampa elettronica Comune di Monte Sant Angelo 1 Indice Art. 1 Istituzione Art. 2 Fini Art. 3 Organi Art. 4 Componenti dell'assemblea Art. 5 Il Presidente
DettagliUfficio Territoriale del Governo
REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA PERMANENTE PER LA PROVINCIA DI ROMA Sezione Prima: Organi della Conferenza Permanente, Sezioni e Strutture di Supporto. Art. 1 Presidente. 1. 1. A norma
DettagliMinistero della Difesa
Ministero della Difesa COMITATO UNICO DI GARANZIA PER LE PARI OPPORTUNITA, LA VALORIZZAZIONE DEL BENESSERE DI CHI LAVORA E CONTRO LE DISCRIMINAZIONI REGOLAMENTO INTERNO Articolo 1 (Oggetto del Regolamento)
DettagliAMMINISTRAZIONE AREA AFFARI GENERALI SETTORE STRUTTURE ISTITUZIONALI
Testo coordinato del Regolamento di funzionamento dei Dipartimenti (emanato con D.R. n. 371/16611 del 05/04/2012 e successivamente modificato con D.R. n. 347/19244 del 02/05/2013 e D.R. n. 378/25769 del
DettagliDARCH CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCA SUI CENTRI STORICI STATUTO
DIPARTIMENTO C.I.R.CE.S. DI ARCHITETTURA DARCH CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCA SUI CENTRI STORICI CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCA SUI CENTRI STORICI STATUTO 2012 Art. 1 Costituzione È costituito
DettagliREGOLAMENTO PER IL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE del POLITECNICO DI BARI MAGNA GRECIA
REGOLAMENTO PER IL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE del POLITECNICO DI BARI MAGNA GRECIA approvato dal Senato Accademico e dal Consiglio di Amministrazione del 25 settembre 2012 Decreto di emanazione D.R. n.
DettagliIL RETTORE. ricercatore universitario, emanato con D.R. n. 2489 del 21.07.2008;
U.S.R. Decreto n. 1250 IL RETTORE VISTO VISTO VISTA VISTA lo Statuto di Ateneo; il Regolamento per il finanziamento di posti di professore ordinario e associato e di ricercatore universitario, emanato
DettagliStatuto della Camera di Commercio di Vibo Valentia
Statuto della Camera di Commercio di Vibo Valentia Estratto Art.li dal 18 al 21 Revisione del 22.11.2011 Revisione del 08.05.2012 Revisione del 24.09.2012 Revisione del 17.10.2012 Revisione del 29.11.2012
DettagliANCONA ANNO XXXVIII N. 98 SOMMARIO
ANCONA 08 11 2007 ANNO XXXVIII N. 98 SOMMARIO ATTI DELLA REGIONE REGOLAMENTI Regolamento regionale 30 Ottobre 2007, n. 3. Attuazione della legge regionale 24 novembre 2004, n. 24 Ordinamento del sistema
DettagliIL DIRETTORE DELL AGENZIA. Dispone
Prot. 2015/21935 Approvazione delle specifiche tecniche per la trasmissione telematica dei dati contenuti nelle dichiarazioni modelli 730/2015 nelle comunicazioni di cui ai modelli 730-4 e 730-4 integrativo
DettagliREGOLAMENTO PER LE RICHIESTE DI CONTRIBUTI PER LA PARTECIPAZIONE A CONGRESSI E PER L ORGANIZZAZIONE DI MANIFESTAZIONI CULTURALI. Politecnico di Bari
REGOLAMENTO PER LE RICHIESTE DI CONTRIBUTI PER LA PARTECIPAZIONE A CONGRESSI E PER L ORGANIZZAZIONE DI MANIFESTAZIONI CULTURALI Politecnico di Bari Decreto di emanazione D.R. n. 87 del 15/04/1998 Ultimo
DettagliRegolamento per il funzionamento e l organizzazione della Conferenza Metropolitana di Bologna e dell'ufficio di Presidenza
Regolamento per il funzionamento e l organizzazione della Conferenza Metropolitana di Bologna e dell'ufficio di Presidenza Il presente Regolamento è stato approvato con atto della Conferenza Metropolitana
DettagliREGOLAMENTO. per la ripartizione dei proventi derivanti da attività conto terzi. approvato dal Consiglio di Dipartimento del 28 febbraio 2013
REGOLAMENTO per la ripartizione dei proventi derivanti da attività conto terzi approvato dal Consiglio di Dipartimento del 28 febbraio 2013 Premesse Il presente Regolamento, in ottemperanza alle norme
DettagliComune di Tremezzina REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE EDILIZIA. Approvato con deliberazione C.C. n. 9 del 12.03.
Comune di Tremezzina REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA Approvato con deliberazione C.C. n. 9 del 12.03.2014 REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA INDICE Art. 1 Oggetto del Regolamento e Funzione
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA Descrizione del processo di assicurazione di Qualità dell Ateneo Lo Statuto dell Università degli Studi della Basilicata (emanato con D.R. n. 88 del 12 aprile 2012,
DettagliCITTÀ di SAVONA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E DI FUNZIONAMENTO DELLO SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA
CITTÀ di SAVONA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E DI FUNZIONAMENTO DELLO SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA ADOTTATO DALLA GIUNTA COMUNALE CON DELIBERAZIONE N. 255 DEL 26 AGOSTO 2003 I N D I C E Art. 1 Oggetto
DettagliREGOLAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE E TECNOLOGIE PER L'AGRICOLTURA, LE FORESTE, LA NATURA E L'ENERGIA (DAFNE)
REGOLAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE E TECNOLOGIE PER L'AGRICOLTURA, LE FORESTE, LA NATURA E L'ENERGIA (DAFNE) Art. 1 Oggetto della disciplina Il presente regolamento disciplina gli uffici, l organizzazione
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL INSUBRIA
DELIBERAZIONI DEL SENATO ACCADEMICO DEL 10/10/2011 01 - Comunicazioni 1. Comunicazioni del Presidente 02 - Approvazioni verbali sedute precedenti 1. Approvazione verbali sedute del 8/06/2011 e del 21/07/2011
DettagliOGGETTO : NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI DELLA REGIONE LIGURIA. ADEGUAMENTO STRUTTURA E COMPETENZE. LA GIUNTA REGIONALE
OGGETTO : NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI DELLA REGIONE LIGURIA. ADEGUAMENTO STRUTTURA E COMPETENZE. N. 363 IN 23/04/2004 LA GIUNTA REGIONALE del REGISTRO ATTI DELLA GIUNTA
DettagliProvincia della Spezia
Regolamento Consulta provinciale delle elette Il Consiglio Comunale adotta la deliberazione n. 40 del 13.05.2004 ad oggetto: Presa d atto dell istituzione delle Elette della Provincia di La Spezia esecutiva
DettagliCOMUNE DI VILLASOR Provincia di Cagliari REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DELLE DONNE
COMUNE DI VILLASOR Provincia di Cagliari REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DELLE DONNE Approvato con Delibera del C.C. n. 5 del 26.02.2009 ART. 1 ISTITUZIONE DELLA CONSULTA DELLE DONNE Nell ambito delle
DettagliAgenzia per i servizi pubblici locali del Comune di Torino. REGOLAMENTO INTERNO [approvato dalla Conferenza dei Capigruppo del 13 novembre 2007]
Agenzia per i servizi pubblici locali del Comune di Torino REGOLAMENTO INTERNO [approvato dalla Conferenza dei Capigruppo del 13 novembre 2007] Oggetto del regolamento 1.1. Il presente regolamento definisce
DettagliAREA RISORSE UMANE UFFICIO PERSONALE DOCENTE E COLLABORAZIONI ESTERNE SETTORE STATO GIURIDICO ED ECONOMICO PERSONALE DOCENTE
D.R. n. 327/2016 Prot. n. 0007209 del 04/02/2016 classif. I/3 AREA RISORSE UMANE UFFICIO PERSONALE DOCENTE E COLLABORAZIONI ESTERNE SETTORE STATO GIURIDICO ED ECONOMICO PERSONALE DOCENTE Il Rettore VISTI
DettagliREGOLAMENTO COMMISSIONE COMUNALE PER LE PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA (C.C.P.O.)
COMUNE DI DAVOLI REGOLAMENTO COMMISSIONE COMUNALE PER LE PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA (C.C.P.O.) Premessa Al fine di assicurare a tutti i cittadini pari dignità, senza distinzioni di sorta, anche
DettagliIL DIRETTORE GENERALE
Università degli Studi di Roma LA SAPIENZA Amministrazione Centrale Disposizione n. 104/2015 UFFICIO SVILUPPO RISORSE UMANE Settore Pianificazione, gestione risorse e mobilità prot. n. 0003004 del 20/01/2015
DettagliC O M U N E D I M I L E T O Provincia di Vibo Valentia
COPIA C O M U N E D I M I L E T O Provincia di Vibo Valentia DELIBERAZIONE DELLA COMMISSIONE STRAORDINARIA nell esercizio delle competenze e dei poteri del Consiglio comunale N. 22 Data 17.9.2013 Oggetto:
DettagliREGOLAMENTO di funzionamento del COLLEGIO DI DIREZIONE
di funzionamento COLLEGIO DI DIREZIONE.. File Regolamento Redazione Ufficio Dipartimenti Sanitari (Delibera n 97 29/01/09) Rev.0 28.01.09 Data di applicazione Verifica Direttore Struttura Complessa Organizzazione
DettagliDECRETO N. 311 Del 23/12/2015
DECRETO N. 311 Del 23/12/2015 Identificativo Atto n. 3716 PRESIDENZA Oggetto DETERMINAZIONI IN ORDINE ALLA FONDAZIONE IRCCS CA GRANDA - OSPEDALE MAGGIORE POLICLINICO L'atto si compone di pagine di cui
DettagliREGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI BIOSCIENZE E TERRITORIO
REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI BIOSCIENZE E TERRITORIO TITOLO I OBIETTIVI DEL DIPARTIMENTO Art. 1 Obiettivi e principi ispiratori del Dipartimento TITOLO II STRUTTURE E ORGANI DIPARTIMENTALI
DettagliIL RESPONSABILE DEL SERVIZIO RISORSE UMANE (Dott. Salvatore Cossu)
AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI SASSARI Via Coppino, 26-07100 SASSARI C.F. - P. IVA 02268260904 DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 66 DEL 08/03/2016 OGGETTO: Proroga contratti a tempo
DettagliRegolamento didattico dei Corsi di formazione pre-accademica
Regolamento didattico dei Corsi di formazione pre-accademica Generalità Il presente regolamento disciplina, ai sensi delle leggi vigenti, delle disposizioni ministeriali e delle direttive dello Statuto
DettagliTITOLO II LE FUNZIONI A. FUNZIONI TECNICHE
TITOLO II LE FUNZIONI A. FUNZIONI TECNICHE Art. 10 Ordinamento del giuoco, dei campionati e delle squadre nazionali 1. La F.I.G.C. detta le regole del giuoco del calcio in aderenza alle norme della F.I.F.A.
DettagliREGOLAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI MATEMATICA
REGOLAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI MATEMATICA Emanato con DR n. 97 del 1 febbraio 2013 Indice Art. 1 - Finalità...2 Art. 2 Ambito di applicazione...2 Art. 3 - Definizioni...2 Art. 4 Organi del Dipartimento...2
DettagliCOMUNE DI BITONTO (PROVINCIA DI BARI)
COMUNE DI BITONTO (PROVINCIA DI BARI) REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL DIRITTO RICONOSCIUTO AI CITTADINI ALL INFORMAZIONE E ALLA PARTECIPAZIONE ALLA GESTIONE DELLA VITA DEMOCRATICA DELLA COMUNITA MEDIANTE
DettagliMASTER UNIVERSITARI DI PRIMO E DI SECONDO LIVELLO. Articolo 1 Ambito di applicazione.. p.2 Articolo 2 Finalità. p.2 Articolo 3 Attività formative p.
REGOLAMENTO MASTER UNIVERSITARI DI PRIMO E DI SECONDO LIVELLO INDICE Articolo 1 Ambito di applicazione.. p.2 Articolo 2 Finalità. p.2 Articolo 3 Attività formative p.2 Articolo 4 Requisiti e modalità di
DettagliBOZZA Regolamento di Comitato Studentesco
BOZZA Regolamento di Comitato Studentesco "Il comitato (...)adotta un regolamento interno di organizzazione dei propri lavori, anche per commissioni e gruppi, ed esprime un gruppo di gestione, coordinato
DettagliCompiti e funzioni degli Organismi Paritetici individuati in: livello di base, livello medio, livello elevato
Servizio Sviluppo Sostenibile Agricoltura Cooperazione Compiti e funzioni degli Organismi Paritetici individuati in: livello di base, livello medio, livello elevato Compiti e funzioni - Area D. Lgs. 81/08
DettagliREGOLAMENTO. Articolo 1 Istituzione
REGOLAMENTO Articolo 1 Istituzione Nella ferma convinzione che la musica sia un bene socialmente rilevante, è istituita, per iniziativa dell Amministrazione Comunale, la Civica Accademia Musicale Sperimentale
DettagliCOMUNE DI SAN FIOR REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI A PERSONALE INTERNO PER ATTIVITÀ DI FORMAZIONE
COMUNE DI SAN FIOR REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI A PERSONALE INTERNO PER ATTIVITÀ DI FORMAZIONE Approvazione con deliberazione di Giunta Comunale n. 145 del 3.10.2011 INDICE Art. 1 Istituzione
DettagliA cura della dott.ssa Anna Maria Della Penna Responsabile della Segreteria Studenti della Facoltà di Giurisprudenza
ANNO ACCADEMICO 2013/14 FACOLTA DI GIURISPRUDENZA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GIURISPRUDENZA CON PERCORSO UNITARIO QUADRIENNALE SUCCESSIVO ALL ANNO DI BASE REGOLAMENTO ISCRIZIONI, PASSAGGI E TRASFERIMENTI
DettagliIl Presidente della Repubblica
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 novembre 1993 Regolamento interno del Consiglio dei Ministri (Pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 15 novembre 1993, n. 268.) ----------------------------------------------------------------------------------------
DettagliIL RESPONSABILE DEL SERVIZIO RISORSE UMANE (Dott. Salvatore Cossu)
AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI SASSARI Via Coppino, 26-07100 SASSARI C.F. - P. IVA 02268260904 DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 275 DEL 15/07/2015 OGGETTO: Proroga contratto a tempo
DettagliRegolamento per la prova finale della Laurea di I Livello in Informatica
Regolamento per la prova finale della Laurea di I Livello in Informatica (approvato nel ccl/cclm del 29 febbraio 2012, aggiornamento intestazione del dicembre 2013) 1. Premessa Il regolamento è composto
DettagliDecreto Presidente della Repubblica 27 gennaio 1998, n. 25 (in GU 17 febbraio 1998, n. 39)
Decreto Presidente della Repubblica 27 gennaio 1998, n. 25 (in GU 17 febbraio 1998, n. 39) Regolamento recante disciplina dei procedimenti relativi allo sviluppo ed alla programmazione del sistema universitario,
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 101 DEL 28/01/2015
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 101 DEL 28/01/2015 OGGETTO: approvazione Piano Formativo Aziendale 2015. IL COMMISSARIO
DettagliProvvedimento di adozione del Piano di formazione ATA a.s. 2014/2015.
Prot. n. 8720 / A3b C12 Provvedimento di adozione del Piano di formazione ATA a.s. 2014/2015. IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI VISTO il CCNL 29.11.2007, con particolare riferimento al
DettagliORGANIZZAZIONE Art. 10 Art. 12 Art. 13 Art. 14 Art. 15 Art. 16 Art. 17
PRINCIPI GENERALI Art. 1 Il Movimento Studenti Cattolici, di seguito denominato Movimento, è un associazione senza scopo di lucro che mira a riunire tutti gli studenti che condividono il progetto educativo
DettagliPROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LAZIO IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA
PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LAZIO IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004
DettagliCriteri di valutazione e attribuzione crediti. Scrutini finali A.S
Criteri di valutazione e attribuzione crediti Scrutini finali A.S. 2015-2016 Quadro normativo di riferimento DPR 249/98 e successive modifiche: Statuto degli Studenti e delle Studentesse OM 128/99: norme
DettagliCOMUNE DI ASCIANO - PROVINCIA DI SIENA
COMUNE DI ASCIANO - PROVINCIA DI SIENA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI E DI CONTRIBUTI, SUSSIDI ED AUSILI FINANZIARI PER LA PROMOZIONE DI ATTIVITA CULTURALI, DIDATTICO EDUCATIVE, ISTITUZIONALI,
DettagliCOMUNITA' MONTANA DELL'APPENNINO FAENTINO UNIONE DI COMUNI BRISIGHELLA con sede a Fognano in Via Saffi n. 2 **************************
COMUNITA' MONTANA DELL'APPENNINO FAENTINO UNIONE DI COMUNI BRISIGHELLA con sede a Fognano in Via Saffi n. 2 ************************** REP. N. ACCORDO DI PROGRAMMA TRA I COMUNI DI BRISIGHELLA, CASOLA VALSENIO
DettagliAZIENDA U.L.SS "Alto Vicentino"
AZIENDA U.L.SS SS. n. 4 "Alto Vicentino" Via Rasa, 9-36016 Thiene (VI) N. 408/2013 di reg. DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE Con l'assistenza dei signori: In data: 09/05/2013 Direttore Amministrativo
DettagliOpera Pia Casa Diodorea
Opera Pia Casa Diodorea Via Orfanotrofio n. 6 94011 Agira -EN Opera Pia Casa Diodorea di Agira Statuto approvato con deliberazione del Commissario Regionale n. 11 del 13/05/1994, modificato con delibera
DettagliCAPITOLO 7 GESTIONE DEI PROCESSI
CAPITOLO 7 GESTIONE DEI PROCESSI 7.1 GENERALITA 7.2 PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DEI PROCESSI 7.3 RESPONSABILITA ED AUTORITA RELATIVE AI PROCESSI Pagina 51 di 76 7.1 GENERALITÁ Nel presente capitolo l Istituto
Dettagli(articolo 1, comma 1)
ALLEGATO A (articolo 1, comma 1) MARCA DA BOLLO ALBO NAZIONALE GESTORI AMBIENTALI ALLA SEZIONE REGIONALE/PROVINCIALE.. PRESSO LA CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO, AGRICOLTURA DI DOMANDA DI ISCRIZIONE
DettagliNorme Attuative della Scuola di Dottorato in Fisica
Norme Attuative della Scuola di Dottorato in Fisica Approvate dal Consiglio di Dipartimento di Fisica il 19 aprile 2004 e modificato nelle sedute del 9 maggio 2006, del 13 febbraio 2007 e del 29 maggio
DettagliRegolamento delle Strutture Didattiche del Conservatorio Dipartimenti e Scuole Ambiti di Competenze
Regolamento delle Strutture Didattiche del Conservatorio Dipartimenti e Scuole Ambiti di Competenze Articolo 1 Il presente Regolamento disciplina la composizione, le attribuzioni e il funzionamento delle
DettagliREGOLAMENTO DEL GRUPPO SPORTIVO 100 KM DEL PASSATORE
Il Consiglio Direttivo dell Associazione 100 Km del Passatore, nel rispetto di quanto previsto dall Articolo 18 dello Statuto Societario, intende definire, organizzare e regolamentare l attività di coloro
DettagliRegolamento Master Universitari di primo e di secondo livello (Decreto Rettorale n.33 del 12 dicembre 2008)
Regolamento Master Universitari di primo e di secondo livello (Decreto Rettorale n.33 del 12 dicembre 2008) Sommario Articolo 1 - Ambito di applicazione... 3 Articolo 2 - Finalità... 3 Articolo 3 - Attività
DettagliLUISS. LUISS Business School
LUISS Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli Regolamento della LUISS Business School (deliberato dal Comitato Esecutivo LUISS nella seduta del 10 dicembre 2014) TITOLO I Finalità
DettagliDECRETO RETTORALE N. 5868. Regolamento per l attivazione dei Master universitari di primo e secondo livello e dei corsi di perfezionamento IL RETTORE
DECRETO RETTORALE N. 5868 Regolamento per l attivazione dei Master universitari di primo e secondo livello e dei corsi di perfezionamento IL RETTORE Visto visto visto vista lo Statuto dell Università Cattolica
DettagliCOMUNE DI GRAVINA IN PUGLIA DIREZIONE 02. 01 - II DIREZIONE Registro di Servizio: 81 del 29/12/2015
COMUNE DI GRAVINA IN PUGLIA DIREZIONE 02 01 - II DIREZIONE Registro di Servizio: 81 del 29/12/2015 OGGETTO: CONFERIMENTO POSIZIONI ORGANIZZATIVE AREA FINANZIARIA ANNO 2016 A CURA DELL UFFICIO SEGRETERIA:
DettagliDIREZIONE GENERALE SANITA
DIREZIONE GENERALE SANITA Indicazioni alle ASL in merito al possesso dei requisiti specifici da parte delle strutture dell area della psichiatria per l attuazione della D.G.R. n. 38133/98 IL DIRETTORE
DettagliCITTA DI TERRACINA Provincia di Latina DIPARTIMENTO LL.PP. RETI E SERVIZI
CITTA DI TERRACINA Provincia di Latina DIPARTIMENTO LL.PP. RETI E SERVIZI N. 669/Gen. del 20/09/2009 ATTO DI GESTIONE Prot. n. 265/IV del 14/08/2009 OGGETTO: Affidamento incarico al raggruppamento di professionisti
DettagliSpett.le Provincia di Prato Area Risorse Umane e Finanziarie C.A. Dott.ssa Rossella Bonciolini
MOD. 050 rev.2 del 05.04.2011 Centro Studi Enti Locali s.r.l. Via della Costituente, 15-56024 San Miniato (PI) - tel. 0571 469222-469230 - fax. 0571 469237 Web: www.entilocaliweb.it - E-mail: segreteria@centrostudientilocali.it
DettagliREGOLAMENTO DELL UFFICIO DI PIANO
REGOLAMENTO DELL UFFICIO DI PIANO Novembre 2003 Art. 1 Oggetto Il presente regolamento disciplina la composizione, le attribuzioni e le modalità di funzionamento dell Ufficio di Piano, costituito a norma
DettagliPROGETTO DI REVISIONE COSTITUZIONALE RIDUZIONE DEL NUMERO DEI PARLAMENTARI
PROGETTO DI REVISIONE COSTITUZIONALE SUPERAMENTO DEL BICAMERALISMO PARITARIO RIDUZIONE DEL NUMERO DEI PARLAMENTARI RIDUZIONE DEI COSTI DI FUNZIONAMENTO DELLE ISTITUZIONI SOPPRESSIONE DEL CNEL REVISIONE
DettagliProvince autonome di Trento e di Bolzano, recante ridefinizione implementazione e
Bozza di Accordo, ai sensi dell art. 4 del D. Lgs. 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo e le Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano, recante ridefinizione implementazione e approfondimento
DettagliV e r b a le di delibera zione della Giunta Co mu n a l e
COPIA D E L I B E R A 2 D E L 1 2 / 0 1 / 2 0 1 6 V e r b a le di delibera zione della Giunta Co mu n a l e Oggetto: INDENNITA' DI FUNZIONE AMMINISTRATORI COMUNALI. ESERCIZIO FINANZIARIO 2016. L anno duemilasedici,
DettagliRegolamento Comunale per la Consulta delle Donne
COMUNE DI MONTELANICO Regolamento Comunale per la Consulta delle Donne Approvato con Deliberazione di Consiglio comunale n del 1 Art. 1 Istituzione In attuazione del principio di parità sancito dall art.
DettagliDELIBERAZIONE N. 1790/2014 ADOTTATA IN DATA 13/11/2014 IL DIRETTORE GENERALE
DELIBERAZIONE N. 1790/2014 ADOTTATA IN DATA 13/11/2014 OGGETTO: Rinnovo della convenzione con l Università degli studi di Pavia per l utilizzo di strutture extrauniversitarie per le esigenze didattico
Dettagli