COMUNE DI POGGIO MIRTETO Provincia di Rieti

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1 COMUNE DI POGGIO MIRTETO Provincia di Rieti Verbale di Deliberazione della Giunta Comunale Registro deliberazioni OGGETTO: RICHIESTA ARTICOLAZIONE ORARIO DI LAVORO UFFICIO ANAGRAFE ATTO DI INDIRIZZO. N 07. DEL L'anno DuemilaUNDICI il giorno venticinque del mese di GENNAIO nella sede Comunale, in seguito a convocazione disposta dal Sindaco, si è riunita la Giunta Comunale nelle persone dei Signori: n. ordine COGNOME E NOME QUALIFICA Presente Assente 1 REFRIGERI FABIO Sindaco X 2 RENZI RENATO ROMANO Vice Sindaco X 3 VINCENTI DANIELA Assessore X 4 MONTIROLI FABRIZIO Assessore X 5 POLIDORI MARIO Assessore X 6 MARCELLI ROBERTO Assessore X 7 LUCANTONI MARCELLO Assessore X Partecipa alla seduta il Segretario Signor Dott.ssa TORTORICI CONCETTA Il Presidente Signor Fabio REFRIGERI in qualità di Sindaco dichiara aperta la seduta per aver constatato il numero legale degli intervenuti, passa alla trattazione dell'argomento di cui all'oggetto.

2 LA GIUNTA COMUNALE Premesso che è pervenuta richiesta da parte della dipendente Maierini Paola, dipendente addetta all Ufficio Anagrafe, e della CGIL Funzione Pubblica di Rieti per l applicazione alla stessa dell orario articolato su 5 giorni con due rientri pomeridiani; Considerato che: - a norma dell articolo 17 del CCNL 6 luglio 1995 e dell articolo 45, comma 1, del CCNL del 22 gennaio 2004 per il Comparto Regioni-Autonomie Locali l articolazione dell orario di lavoro è definita dagli organi preposti alla gestione, nel rispetto delle disposizioni previste dalla Legge; - l articolazione dell orario di lavoro deve essere funzionale all armonizzazione dello svolgimento dei servizi con le esigenze degli utenti, avendo riguardo anche alla presenza di adeguati servizi sociali, e deve essere determinato nel rispetto dei criteri espressamente indicati dall articolo 17 comma 3 del CCNL 6 luglio 1995 e cioè: 1. ottimizzazione delle risorse umane; 2. miglioramento della qualità delle prestazioni; 3. ampliamento della fruibilità dei servizi da parte dell utenza; 4. miglioramento dei rapporti funzionali con altri uffici ed altre amministrazioni; 5. rispetto dei carichi di lavoro; - l articolo 16 secondo comma del contratto integrativo stipulato per il triennio conferma quanto già riportato dalla contrattazione nazionale, ribadendo che l orario di lavoro è di 36 ore settimanali, per i lavoratori a tempo pieno, e che esso è funzionale all orario di servizio e all orario di apertura al pubblico ed è, di norma, articolato su 5 giorni con due rientri pomeridiani; - l orario del servizio anagrafe del comune di Poggio Mirteto da anni è articolato su sei giorni settimanali, per garantirne un ampia fruibilità da parte dell utenza; Visto l articolo 5, comma 2, del D.L.gs 165/2001, come modificato dall art. 34, comma 1, lett. a) del D.L.gs 150/2009, il quale dispone: <<Nell'ambito delle leggi e degli atti organizzativi di cui all'articolo 2, comma 1, le determinazioni per l'organizzazione degli uffici e le misure inerenti alla gestione dei rapporti di lavoro sono assunte in via esclusiva dagli organi preposti alla gestione con la capacità e i poteri del privato datore di lavoro, fatta salva la sola informazione ai sindacati, ove prevista nei contratti di cui all'articolo 9. Rientrano, in particolare, nell'esercizio dei poteri dirigenziali le misure inerenti la gestione delle risorse umane nel rispetto del principio di pari opportunità, nonché la direzione, l'organizzazione del lavoro nell'ambito degli uffici>>; Visti i commi 1 e 2 dell articolo 7 del CCNL dell , relativo al quadriennio normativo ed al biennio economico del personale del comparto «Regioni-Autonomie locali che ai commi 1 e 2 dispone: <<1. L'ente informa periodicamente e tempestivamente i soggetti sindacali di cui all'art. 10, comma 2, sugli atti di valenza generale, anche di carattere finanziario, concernenti il rapporto di lavoro, l'organizzazione degli uffici e la gestione complessiva delle risorse umane. 2. Nel caso in cui si tratti di materie per le quali il presente CCNL prevede la concertazione o la contrattazione collettiva decentrata integrativa, l'informazione deve essere preventiva. >>; Visto l articolo 4 del CCNL del , il quale recita: 1. In ciascun ente, le parti stipulano il contratto collettivo decentrato integrativo utilizzando le risorse di cui all'art. 15 nel rispetto della disciplina, stabilita dall'art In sede di contrattazione collettiva decentrata integrativa sono regolate le seguenti materie: a) i criteri per la ripartizione e destinazione delle risorse finanziarie, indicate nell'art. 15, per le finalità previste dall'art. 17, nel rispetto della disciplina prevista dallo stesso articolo 17;

3 b) i criteri generali relativi ai sistemi di incentivazione del personale sulla base di obiettivi e programmi di incremento della produttività e di miglioramento della qualità del servizio; i criteri generali delle metodologie di valutazione basate su indici e standard di valutazione ed i criteri di ripartizione delle risorse destinate alle finalità di cui all'art. 17, comma 2, lettera a); c) le fattispecie, i criteri, i valori e le procedure per la individuazione e la corresponsione dei compensi relativi alle finalità previste nell'art. 17, comma 2, lettere e), f), g); d) i programmi annuali e pluriennali delle attività di formazione professionale, riqualificazione e aggiornamento del personale per adeguarlo ai processi di innovazione; e) le linee di indirizzo e i criteri per la garanzia e il miglioramento dell'ambiente di lavoro, per gli interventi rivolti alla prevenzione e alla sicurezza sui luoghi di lavoro, per l'attuazione degli adempimenti rivolti a facilitare l'attività dei dipendenti disabili; f) implicazioni in ordine alla qualità del lavoro e alla professionalità dei dipendenti in conseguenza delle innovazioni degli assetti organizzativi, tecnologiche e della domanda di servizi; g) le pari opportunità, per le finalità e con le procedure indicate dall'art. 28 del D.P.R. 3 agosto 1990, n. 333, anche per le finalità della legge 10 aprile 1991, n. 125 ; h) i criteri delle forme di incentivazione delle specifiche attività e prestazioni correlate alla utilizzazione delle risorse indicate nell'art. 15, comma 1, lettera k); i) le modalità e le verifiche per l'attuazione della riduzione d'orario di cui all'art. 22; l) le modalità di gestione delle eccedenze di personale secondo la disciplina e nel rispetto dei tempi e delle procedure dell'art. 35 del D.Lgs. n. 29 del 1993 ; m) criteri generali per le politiche dell'orario di lavoro. 3. La contrattazione collettiva decentrata integrativa riguarda, altresì, le materie previste dall'art. 16, comma 1, del CCNL stipulato in data 31 marzo Fermi restando i principi dell'autonomia negoziale e quelli di comportamento indicati dall'art. 3, comma 1, decorsi trenta giorni dall'inizio delle trattative, eventualmente prorogabili in accordo tra le parti fino ad un massimo di ulteriori trenta giorni, le parti riassumono le rispettive prerogative e libertà di iniziativa e decisione, limitatamente alle materie di cui al comma 2, lettere d), e), f) ed m). 5. I contratti collettivi decentrati integrativi non possono essere in contrasto con vincoli risultanti dai contratti collettivi nazionali o comportare oneri non previsti rispetto a quanto indicato nel comma 1, salvo quanto previsto dall'art. 15, comma 5, e dall'art. 16. Le clausole difformi sono nulle e non possono essere applicate>>; Considerato che la concreta articolazione dell orario di lavoro non rientra né nelle competenze dell organo di indirizzo politico Amministrativo, sia esso il Sindaco e/o la Giunta e quanto meno il Consiglio comunale, né nelle materie regolate in sede di contrattazione decentrata integrativa; Ritenuto di dover dare un proprio atto di indirizzo al Responsabile del servizio Anagrafe in merito alla richiesta pervenuta dalla dipendente Maierini Paola, dipendente addetta all Ufficio Anagrafe, e dalla CGIL Funzione Pubblica di Rieti per l applicazione alla stessa dell orario articolato su 5 giorni con due rientri pomeridiani; Ritenuto di dover ribadire quanto già previsto dai CCNL e dall articolo 16 del contratto integrativo e cioè che l articolazione dell orario di lavoro deve essere funzionale all armonizzazione dello svolgimento dei servizi con le esigenze degli utenti e all orario di servizio e all orario di apertura al pubblico; Visto il D.L.s n. 267 del 2000;

4 Ad unanimità di voti legalmente resi e verificati; DELIBERA 1. Approvare il seguente atto di indirizzo in merito alla richiesta di articolazione dell orario di lavoro dell Ufficio Anagrafe di cui in premessa: - l articolazione dell orario di lavoro è definita dagli organi preposti alla gestione e dunque dal Responsabile del Servizio, nel rispetto delle disposizioni previste dalla Legge, e deve essere funzionale sia all armonizzazione dello svolgimento dei servizi con le esigenze degli utenti; deve essere determinata nel rispetto dei criteri espressamente indicati dall articolo 17 comma 3 del CCNL 6 luglio 1995; deve essere funzionale sia all orario di servizio che all orario di apertura al pubblico che per l Ufficio di anagrafe sono articolati in 6 giorni settimanali. 2. Trasmettere copia del presente atto al Responsabile del Servizio Anagrafe, alla dipendente Maierini Paola, dipendente addetta all Ufficio Anagrafe, ed alla CGIL Funzione Pubblica di Rieti, in riscontro della richiesta di cui in premessa. 3. Con separata ed unanime votazione, dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile, ai sensi del IV comma dell articolo 134 del D.L.gs n. 267 del 2000.

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