FIRENZE. 11 luglio Giovanni Amendolia. Comitato Tecnico Scientifico AIAS Coordinatore Settore Prev. Infortuni e Sicurezza Attrezzature di Lavoro

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1 FIRENZE 11 luglio 2012 Giovanni Amendolia Comitato Tecnico Scientifico AIAS Coordinatore Settore Prev. Infortuni e Sicurezza Attrezzature di Lavoro

2 INDICE 3.AIAS 5.L EUROPA E LA PREVENZIONE 7.LE ATMOSFERE POTENZIALMENTE ESPLOSIVE 9.LA VDR A CARICO DEL DATORE DI LAVORO Allegati: Guida in inchiesta pubblica Ultimo draft della guida con considerazioni che hanno portato alla stesura definitiva della guida

3 COSA E AIAS

4 AIAS Associazione professionale Italiana Ambiente e Sicurezza L AIAS è la più importante associazione tecnica scientifica italiana che si occupa di Sicurezza, Salute, Ambiente ed Energia nei luoghi di vita e di lavoro

5 LA MISSION Diffondere la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro e di vita in collaborazione con Aziende, Enti, Istituzioni, Università, per lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze necessarie ad affrontare in modo professionale le tematiche della sicurezza e dell ambiente.

6 Lombardia n V. d Aosta n. 37 Veneto n. 425 Piemonte n. 459 Liguria n. 160 Friuli Venezia Giulia n. 179 Trentino Alto Adige n. 69 Emilia Romagna n. 493 Marche n. 147 Toscana n. 244 Abruzzo n. 84 Molise n. 23 Umbria n. 82 Puglia n. 193 Lazio n. 359 Campania n. 175 Basilicata n. 20 Sardegna n. 70 Totale più di soci Calabria n. 80 Sicilia n. 113

7 Memberships FAST (Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche) UNI, UNICHIM Federation of Association of Specialists in Occupational Safety and Industrial Hygiene (IFAS) Network dell Agenzia Europea per la Salute e la Sicurezza ENSHPO (European Network of Safety and Health Professional Organizations) organismo promosso dall Agenzia Europea per la Salute e Sicurezza tra le Associazioni pubbliche e private che si occupano della sicurezza e della salute. Confederation of Fire Protection Association Europe (CFPA-E) Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione (CIIP)

8 AIAS copre tutti i campi di interesse di chi si occupa di prevenzione nei luoghi di lavoro: Sicurezza sul lavoro Igiene del lavoro Ergonomia Antincendio ATEX Sicurezza nelle costruzioni Sicurezza del prodotto e qualità Protezione ambientale Normativa e giurisprudenza specifica Documentazione e informazione

9 Comitato Tecnico Scientifico CTS AIAS si è dotata di un Comitato Tecnico Scientifico (43 settori) Partecipano ai lavori Esperti di settore, Istituzioni pubbliche, Università. Il Comitato sviluppa documenti tecnici di indirizzo Associativo e fornisce supporto ai Soci tramite numerosi organismi di figure professionali specializzate. AIAS collabora attivamente con le Istituzioni Pubbliche

10 IL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO Settore Sicurezza e Salute Prevenzione Infortuni e Sicurezza Attrezzature Questo settore ha il fondamentale compito di : Fornire ai soci supporto tecnico/scientifico anche sulla scorta della partecipazione diretta a comitati di normazione UNI e CEI. Essere veicolo di diffusione di leggi e regolamenti in tema di Prevenzione Infortuni e Sicurezza delle Attrezzature di lavoro. Elaborare documenti di indirizzo Associativo sui principali argomenti di interesse di coloro che si occupano della Sicurezza negli ambienti di Lavoro

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12 L EUROPA E LA PREVENZIONE

13 Strategia dell educazione continua Level of safety High Prevenzione organizzativa e gestionale Prevenzione tecnica Best available techniques (BAT) Best practicable technology Conformità As far as (BPT) legislativa reasonably As far as practicable Cost- reasonable(afarp) Free benefit Sistemi gestionali per la (AFAR) choice (C/B) responsabilità sociale e per lo sviluppo sostenibile Low Low High Evolution of Prevention and Protection Policies (Based on an original document of EU-OSHA, EUROPEAN AGENCY FOR SAFETY AND HEALTH AT WORK)

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15 Professionisti operanti nel settore della prevenzione dai rischi a) MANAGER Manager per la leadership, la cultura e la gestione dei comportamenti per la sicurezza b) Specialisti in aree d attività o in comparto produttivo Igiene del lavoro Ergonomia Aspetti gestionali Prevenzione Protezione Security incendi ambientale Fattore umano Cultura e leadership Gestione comportamenti per la sicurezza Comunicazione Medicina del lavoro c) Esperti in attività specialistiche Esperti in rischi: ATEX, elettrici,chimici,meccanici,.. Esperti in valutazioni ambientali

16 LE ATMOSFERE POTENZIALMENTE ESPLOSIVE

17 NORMATIVA DI RIFERIMENTO

18 La Legge Italiana Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 come novellato dal D.Lgs. N. 106 del 3 agosto Le Direttive Europee Esempio Direttiva 1999/92/CE relativa alle prescrizioni minime per il miglioramento della tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori esposti al rischio di atmosfere esplosive.

19 DIRETTIVE - NORME TECNICHE - GUIDE

20 DIRETTIVE Le direttive Europee stabiliscono i requisiti essenziali di sicurezza, ma affidano alle norme tecniche, in primo luogo le norme europee armonizzate (EN ) CEN o CENELEC, recepite in Italia rispettivamente come norme UNI e CEI, il compito di tradurre in possibili soluzioni tecniche condivise detti requisiti.

21 NORME EN Le norme armonizzate: Sono norme tecniche atte a soddisfare i requisiti essenziali delle Direttive Esempio: Norma UNI EN : Norma UNI EN : Atmosfere esplosive Prevenzione dell esplosione e protezione contro l esplosione Parte 1: Concetti fondamentali e metodologia Explosive atmospheres Explosion preventione and protectione Part 1: Basic concepts and methodology. La norma specifica i metodi per l identificazione e la valutazione delle situazioni pericolose che conducono all esplosione e le misure di progettazione e costruzione adeguate alla sicurezza richiesta. È una norma generale di sicurezza (di Tipo A), applicabile alla quasi totalità delle opere.

22 GUIDE Le Guide CEI sono documenti normativi elaborati, approvati e pubblicati dal CEI allo scopo di fornire agli operatori, in particolari settori tecnici, linee guida ed esempi per facilitare il corretto uso di altri documenti normativi CEI complessi per natura e vastità dell argomento trattato.

23 PERCORSO STORICO NORMATIVO

24 La classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di esplosivi, fluidi infiammabili e polveri combustibili è stata in passato oggetto della norma CEI 64-2 e della sua relativa appendice 64-2/A. Ndr: Norma Storica (Ferrario, Spelta,Abate, etc ) La suddetta norma aveva origine nazionale, non era né armonizzata né unificata a livello europeo in quanto fino al 1996 non esistevano Documenti di armonizzazione (HD) o Norme (EN) CENELEC sull argomento.

25 Nel settembre 2002 il CENELEC ha pubblicato la Norma EN «Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive in presenza di polveri combustibili - Parte 3: Classificazione dei luoghi pericolosi dove polveri combustibili sono presenti o possono essere presenti» che il CEI ha recepito come Norma nazionale CEI EN (CEI 31-52)nel giugno 2003.

26 La Norma CEI EN (CEI 31-52) ha introdotto una nuova filosofia (nuovi termini e nuovi concetti) che ha reso superata la terminologia e i metodi di classificazione dei luoghi utilizzati nella Norma CEI In particolare la definizione di luogo di Classe 2 (per polveri infiammabili) e il termine Centro di pericolo della Norma CEI 64-2 non vi compaiono e sono stati introdotti i tipi di zone 20, 21, 22, non presenti nella Norma CEI 64-2, in analogia con le zone 0, 1, 2 previste per i gas, i vapori e le nebbie infiammabili.

27 Per rispettare i tempi della Direttiva 1999/92/CE e del D.Lgs. 233/03 è stato abrogato, il 30 giugno 2003, il Capitolo IV LUOGHI DI CLASSE 2 (C2) della Norma CEI 64-2 quarta edizione. Nel luglio 2004 il CENELEC ha pubblicato la Norma EN che il CEI ha recepito come Norma Nazionale CEI EN (CEI 31-66) Costruzioni elettriche destinate ad essere utilizzate in presenza di polveri combustibili - Parte 10: Classificazione delle aree dove sono o possono essere presenti polveri combustibili, prima edizione, fascicolo 8290, del maggio 2006.

28 Si ricorda che la Norma CEI EN (CEI 31-66) per le polveri combustibili è indicata come riferimento per la classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione dal D.Lgs. 81/08, nella Nota 3 dell Allegato XLIX; Detta norma è ora sostituita dalla norma CEI EN (CEI 31-88) intesa come sostituta alla luce dell evoluzione della Regola dell arte (v. art.28, comma 3 del D.Lgs. 81/08).

29 LA CLASSIFICAZIONE DEI LUOGHI La classificazione dei luoghi deve essere eseguita in linea con il dettato della Norma CEI EN (CEI 31-88), prima edizione e per questo è possibile utilizzare tutti gli strumenti informativi che il progettista ritiene utili, purché siano idonei, applicabili al caso specifico ed in sintonia con la norma stessa; la Guida in oggetto deve quindi essere intesa come uno di detti strumenti informativi.

30 Come evidenziato nella Norma CEI EN grande importanza assume la bonifica degli ambienti ed in particolare la loro pulizia con rimozione degli strati di polveri combustibili. ndr. Ai diversi provvedimenti di bonifica degli ambienti è dedicata l Appendice GC.

31 La materia trattata è complessa, pertanto va ribadito che la classificazione dei luoghi pericolosi deve essere eseguita da persone esperte, a conoscenza delle proprietà delle polveri combustibili, del processo e delle relative apparecchiature, consultando, per quanto di competenza, i tecnici della sicurezza dell impianto elettrico ed altri specialisti.

32

33 PERCHE UNA NUOVA GUIDA CEI Per Armonizzazione con altre norme/guide Per necessità di chiarire meglio alcune situazioni Per adeguamento al progresso tecnico

34 La Guida ha lo scopo di approfondire il tema della classificazione dei luoghi con pericolo d esplosione per la presenza di polveri combustibili, relativa ad opere di nuova realizzazione e alle trasformazioni o ampliamenti di quelle esistenti, nel rispetto della Norma CEI EN (CEI 31-88), prima edizione. Nella Guida è trattato solo il pericolo di esplosione per la presenza di polveri combustibili.

35 LA VALUTAZIONE DEI RISCHI Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008

36 Nell assolvere gli obblighi di prevenzione e protezione, il datore di lavoro valuta i rischi specifici derivanti da atmosfere esplosive, tenendo conto almeno dei seguenti elementi: probabilità e durata della presenza di atmosfere esplosive; probabilità che le fonti di accensione, comprese le scariche elettrostatiche, siano presenti e divengano efficaci; caratteristiche dell impianto, sostanze utilizzate, processi e loro possibili interazioni; entità degli effetti prevedibili.

37 Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008: Omissis Ai fini della prevenzione e della protezione contro le esplosioni, sulla base della valutazione dei rischi e dei principi generali di tutela della saluta e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, il datore di lavoro adotta le misure tecniche e organizzative adeguate alla natura dell attività; in particolare il datore di lavoro previene la formazione di atmosfere esplosive.

38 GRAZIE PER L ATTENZIONE GIOVANNI AMENDOLIA Membro del Consiglio Direttivo AIAS COORDINATORE AIAS PER LA REGIONE PIEMONTE Coordinatore Settore Prevenzione infortuni e sicurezza attrezzature di Lavoro del Comitato Tecnico Scientifico AIAS. Membro 31J e del 64D CEI gamendolia@networkaias.it

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