COMUNE DI VALMADRERA PROVINCIA DI LECCO
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1 COMUNE DI VALMADRERA PROVINCIA DI LECCO PROGETTO PER IL RIFACIMENTO DELLA COPERTURA EDIFICIO DI PROPRIETA COMUNALE SITO IN VIA CASNEDI, 4 (ex Distretto ASL). PIANO DELLA MANUTENZIONE STRUTTURE IN ACCIAIO IL PROGETTISTA DOC. 5 Dr. Ing. Daniele Colombo - Galbiate
2 PREMESSA Il piano di manutenzione delle strutture è il documento complementare al progetto strutturale che ne prevede, pianifica e programma tenendo conto degli elaborati progettuali esecutivi dell'intera opera, l'attività di manutenzione, al fine di mantenerne nel tempo la funzionalità, le caratteristiche di qualità l'efficienza ed il valore economico. NOTE DESCRITTIVE La struttura è costituita da capriate in profilato IPE 240 e IPE 270, montanti in profilato IPE 240 e arcarecci in profilato TUBO 200x100x3. Vincolata alla capriata e realizzata una veletta con trave di collegamento in profilato UPN 100, montanti in profilato TUBO 70x70x3, traversi in profilato TUBO 70x70x3. La struttura metallica è vincolata su pilastri in cemento armato di dimensioni 38x38 cm, posti a maglia con interasse 720 cm, sia lungo l asse longitudinale che trasversale. L accesso alla struttura avviene da passi d uomo interni per l ispezione alle strutture interne e dall esterno per la parte esterna. PRESCRIZIONI PER LA MANUTENZIONE - Risorse necessarie per l intervento manutentivo Per eseguire le manutenzioni, contemplate nel presente piano di manutenzione dell opera, occorre affidarsi a idonea impresa specializzata. - Livello minimo di prestazioni Le strutture in acciaio devono garantire la durabilità nel tempo in funzione della classe di esposizione prevista in fase di progetto, in modo da garantire la giusta resistenza alle diverse sollecitazioni di esercizio previste in fase di progetto. Esse devono inoltre garantire stabilità e resistenza nel tempo. Le strutture in acciaio non devono presentare fenomeni corrosivi che possono intaccare lo spessore dei vari profilati, deformazioni permanenti e bulloni allentati.
3 - Controlli struttura in c.a. Per il controllo della struttura in c.a. si fa riferimento a piani di manutenzione relativi alle strutture stesse. Occorre controllare con cadenza come da prospetto i tasselli o tirafondi di vincolo colonne alle fondazioni in c.a. - Controlli sulla verniciatura Per le altri parti delle strutture verniciate occorre far riferimento al piano seguente. - Controlli struttura metallica La struttura è realizzata mediante giunti bulloni in opera e le colonne vincolate ai plinti fondazione mediante piastre e tirafondi. Per la manutenzione si fa riferimento alle normative D.M. del 14.gennaio.2008 NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI e CNR UNI Costruzioni in acciaio. Istruzioni per il calcolo, l esecuzione, il collaudo e la manutenzione, con particolare riguardo al Capitolo 11.3 Sorveglianza e manutenzione La normativa CNR UNI prescrive che : - Durante la loro vita le opere devono essere ispezionate periodicamente da tecnici qualificati incaricati dal committente, per accertare e controllare lo stato generale dei manufatti strutturali con particolare riguardo alle sigillature per evidenziare eventuali infiltrazioni di acqua che potrebbe innescare fenomeni di corrosione sulle parti metalliche della struttura. Le ispezioni devono essere estese per quanto possibile a tutte le parti dell opera per accertare lo stato generale di conservazione e disporre, se del caso, i lavori di manutenzione. In particolare occorre predisporre i seguenti interventi di controllo sui seguenti elementi strutturali:
4 - Bullonatura - Deve essere verificata l efficienza delle bullonature, controllando il serraggio a campione con chiave dinamometria. Viene allegato il prospetto della coppia di serraggio in funzione del diametro bullone e materiale dello stesso. Nel caso si trovassero bulloni allentati provvedere al serraggio di tutti i bulloni. - Deve essere verificata l efficienza delle bullonature, controllando la corrosione della bullonatura la quale comporta decadimento dei materiali metallici a causa dell iterazione della bullonatura con sostanze presenti nell ambiente quali acqua, ossigeno e anidride carbonica. - Deve essere verificata l efficienza delle bullonature al rifollamento controllando l eventuale deformazione dei fori delle lamiere, predisposti per le unioni, dovute alla variazione delle azioni esterne sulla struttura o ad errori progettuali o costruttivi. - Deve essere verificata l efficienza delle bullonature allo strappamento controllando l eventuale rottura dell'elemento dovute a sollecitazioni assiali che superano la capacità di resistenza del materiale. - Deve essere verificata l efficienza delle bullonature al taglio controllando l eventuale rottura dell'elemento dovute a sollecitazioni taglianti che superano la capacità di resistenza del materiale. - E necessario ispezionare i vincoli e l integrita dei getti in c.a. di ancoraggio per verificare e rilevare eventuali fenomeni di dissesto.
5 - Elementi strutturali - Deve essere verificata l efficienza degli elementi strutturali, controllando la corrosione della struttura la quale comporta decadimento dei materiali metallici a causa dell iterazione della struttura con sostanze presenti nell ambiente quali acqua, ossigeno e anidride carbonica - Deve essere verificata l efficienza degli elementi strutturali riguardo ad eventuali deformazioni e spostamenti dovuti a cause esterne che alterano la normale configurazione dell'elemento. - Deve essere verificata l efficienza degli elementi strutturali travi all imbozzamento in prossimità dell'ala e dell'anima. - Deve essere verificata l efficienza degli elementi strutturali allo snervamento che si può verificare, quando all'aumentare del carico, viene meno il comportamento perfettamente elastico dell'acciaio. Occorre predisporre sulla struttura metallica il seguente piano dei controlli visivi : - Una prima visita di controllo deve essere fatta ad un anno dall entrata in esercizio della struttura ponendo particolare attenzione ad eventuali fenomeni corrosivi in prossimità dei nodi. - Con cadenza quinquennale occorre verificare lo stato generale dei manufatti metallici, lo stato di conservazione delle sigillature e degli isolanti. - Con cadenza decennale ispezionare con attenzione tutto l edificio ed in particolare la struttura metallica specialmente nei nodi e nelle zone di appoggio. - Tutte le verifiche devono essere effettuate a seguito di eventi eccezionali quali terremoti, smottamenti, incendi ed eventi atmosferici di rilevante entità, urti accidentali, aggressioni chimiche e vibrazioni dovute a particolari lavorazioni, avvalendosi della consulenza di tecnici abilitati. - Nel caso di cambiamenti o modifiche strutturali occorre provvedere a far effettuare una verifica strutturale, ai fini della sicurezza, di progetto dell opera da un tecnico abilitato come prescritto dalla normativa vigente. - Le ispezioni devono essere estese, per quanto possibile, a tutte le parti dell opera per accertarne lo stato generale di conservazione e disporre, se del caso, i lavori di manutenzione.
6 Manutenzione periodica elementi - In assenza di indicazioni specifiche determinate dalla attività ispettiva la manutenzione periodica riguarda sostanzialmente: - il ripristino della protezione superficiale degli elementi strutturali verniciati - il ripristino della protezione superficiale delle opere di completamento (lamiere, parapetti, ecc ) Manutenzione della protezione delle strutture verniciate - Il programma di manutenzione per la protezione anticorrosiva delle strutture in acciaio verniciate deve essere esteso a tutta la durata in servizio delle strutture. Secondo la normativa UNI EN ISO si deve prevedere, per la struttura in oggetto, una manutenzione ordinaria da tenersi con cadenza regolare e una manutenzione straordinaria da effettuarsi quando si manifestino le condizioni previste dalle norme. - Manutenzione ordinaria - Per prolungare la durata del rivestimento protettivo per tutta la vita nominale delle strutture è necessario eseguire un ordinaria manutenzione prima che si manifesti una qualsiasi traccia di ruggine e, preferibilmente, ogni qualvolta vengano riscontrate alterazioni del rivestimento protettivo. I committenti, la direzione lavori, i costruttori e i controllori dei rivestimenti devono essere a conoscenza di informazioni condivise e precise circa il sistema protettivo utilizzato per proteggere la struttura. Queste informazioni devono essere complete e precise e devono essere facilmente comprensibili da tutti i soggetti coinvolti in modo da permettere di interpretarle correttamente per consentire le verifiche e le successive operazioni manutentive. La frequenza degli interventi di manutenzione ordinaria dipende da molti fattori, fra cui: - collocazione geografica della struttura -classe di corrosività ambientale -livello delle emissioni inquinanti nell'aria -presenza di eventi con notevole intensità -possibilità di pulviscoli trasportati dal vento
7 - Le vernici che compongono il sistema protettivo necessitano di regolare manutenzione e pulizia per assicurare la continuità delle proprietà protettive della superficie. Il procedimento di pulizia deve essere effettuato attraverso un regolare lavaggio della superficie utilizzando una soluzione di acqua calda e detergente delicato (PH 5-8). Tutte le superfici vanno pulite utilizzando uno strofinaccio morbido. Non utilizzare spazzole o altri strumenti abrasivi. In ambiente non particolarmente aggressivo (ambiente urbano o rurale) la normale frequenza di pulizia può essere di circa 12 mesi. Quando l ambiente è aggressivo la frequenza di pulizia va ridotta a intervalli minori. - Manutenzione straordinaria - Lo stato di un rivestimento di protezione può essere verificato secondo la UNI EN ISO 4628 (parti da 1 a 6). - La manutenzione straordinaria è da effettuarsi quando si manifestano le condizioni previste dalle norme UNI EN ISO e precisamente quando viene raggiunto il grado di arrugginimento Ri3 (1% della superficie della struttura) o nella eventualità di particolari danneggiamenti al rivestimento protettivo. Anche in questo caso colui che realizza il rivestimento protettivo dovrebbe fornire tutte le indicazioni per permettere la stesura di un piano di manutenzione straordinaria o, quantomeno, le indicazioni per il ripristino dei danneggiamenti.
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