NUOVA COPERTURA RETICOLARE CASTELVECCHIO CARPI
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- Adelmo Mariotti
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2 PREMESSA Il presente manuale contiene le principali prescrizioni necessarie alla manutenzione e al monitoraggio della struttura reticolare spaziale. E obbligo del Committente fare rispettare questo manuale nella sua integrità; il progettista e il costruttore non sono responsabili della mancata applicazione o la sbagliata interpretazione dei contenuti del presente manuale. Il presente documento inoltre non costituisce un manuale di utilizzo, pertanto il progettista e il costruttore non sono responsabili dell utilizzo improprio e/o irresponsabile della struttura e dei relativi accessori; è compito del Committente redigere un apposito Manuale d Uso e, sotto sua esclusiva responsabilità, prescriverne il rispetto. L accettazione o l approvazione del presente documento si traduce nella piena approvazione e accettazione di quanto in esso contenuto. Variazioni al piano di manutenzione possono essere proposte e annotate sul libretto dell edificio, qualora venga redatto. Per quanto concerne le altre parti oggetto di intervento, si ritiene di prevedere una manutenzione specifica per le parti in conglomerato cementizio armato e le strutture in acciaio. 1
3 STRUTTURA SPAZIALE ATTENZIONE Per monitoraggio si intende un attività mirata a controllare l integrità degli elementi strutturali. Si consiglia di redigere un libretto di manutenzione sul quale riportare le date di ispezione ed eventuali annotazioni/segnalazioni. Eventuali anomalie andranno tempestivamente segnalate al Responsabile del Procedimento. NOTA Le ispezioni devono essere svolte da personale regolarmente iscritto all albo degli ingegneri da almeno 5 anni, preferibilmente con esperienza nel campo delle strutture metalliche in acciaio. Manutenzione Ordinaria Per quanto riguarda la manutenzione, trattandosi di un opera di ingegneria civile progettata per una vita utile di 50 anni, non sono necessarie particolari manutenzioni programmate; interventi straordinari sulla struttura reticolare spaziale dovranno in ogni caso essere effettuati sotto il diretto controllo di un tecnico abilitato e con esperienza specifica nel tipo di strutture in esame. Qualsiasi intervento ordinario o straordinario eseguito sulla struttura metallica dovrà essere eseguito: - nel rispetto delle vigenti normative in materia di Sicurezza sulla Salute e sul Lavoro, in particolare il D.lgs n.81 del 9 aprile 2008 e relativi allegati; - sotto la sorveglianza del Responsabile della Sicurezza e del Responsabile del Procedimento (le cui figure eventualmente possono coincidere); - in accordo alle prescrizioni tecniche fornite dal produttore. PULIZIA DELLA GRONDA SI PRESCRIVE di provvedere alla pulizia della gronda da foglie o altro ogni 2 anni almeno. RIMOZIONE DELLA NEVE IN ECCESSO Nonostante la struttura in acciaio e vetro sia stata progettata per un carico di neve coerente con le norme vigenti, allo scopo di evitare: 1) eventuali accumuli eccessivi di neve; 2
4 2) la caduta di cumuli di neve dai bordi della copertura potenzialmente pericolosi per persone e/o cose transitanti al di sotto; 3) l'intasamento e la formazione di ghiaccio nella gronda, che comprometterebbe lo smaltimento mediante scioglimento della neve stessa; 4) infiltrazioni di acqua attraverso gli infissi presenti sul perimetro e/o danneggiamento per spinta esercitata su di essi; si prescrive di provvedere sistematicamente alla rimozione della neve depositata sulla copertura qualora essa superi il livello di 70 cm. DOTAZIONI DI SICUREZZA MINIME PER LA MANUTENZIONE La superficie vetrata è pedonabile da parte di operatori esperti ed autorizzati, muniti dei necessari dispositivi di sicurezza (ad esempio: scarpe anti-infortunistiche, elmetto, imbragatura e fune di sicurezza vincolata correttamente a idonei punti vita,...). 3
5 Monitoraggio Data la complessità strutturale e tecnologica dei manufatti in questione, si prescrivono alcune ispezioni periodiche sistematiche e a campione allo scopo di verificare l integrità strutturale dei componenti e poter intervenire opportunamente qualora vengano rilevati particolari problemi. Le immagini che seguono sono solo esemplificative e sono tratte da strutture con problematiche (sul piano manutentivo) simili. Descrizione intervento Frequenza intervento Ispezione visiva e controllo del serraggio di tutti gli appoggi strutturali e delle relative unioni bullonate e in particolare: - del bullone di collegamento con il nodo; - dei dadi ciechi di fissaggio alle barre filettate inghisate nel c.a. (anche di quelli non in vista nascosti dietro la gronda). Ogni 5 anni Appoggio strutturale sul cordolo in c.a. Lo stesse operazioni devono essere effettuate anche per i supporti delle gronde: 4
6 Supporto gronda sul cordolo in c.a. Descrizione intervento Ispezione visiva e controllo del serraggio di tutti i pendini di sospensione e in particolare: - della giunzione bullonata tra pendino e nodo; - della giunzione bullonata tra pendino e piastra di base; - dei dadi ciechi di fissaggio alle barre filettate inghisate nel c.a. Frequenza intervento Ogni 2,5 anni 5
7 Pendini di sospensione sul cordolo in c.a. Descrizione intervento Ispezione visiva e controllo del serraggio di tutti gli snodi di connessione tra le colonne e i nodi e in particolare: - della giunzione bullonata posizionata all'estremità delle colonne; - del bullone. Frequenza intervento Ogni 5 anni Snodo di connessione tra colonne ramificate e nodo 6
8 CONTROLLI ISPEZIONI PERIODICHE NUOVA COPERTURA RETICOLARE CASTELVECCHIO CARPI ALTRI ELEMENTI STRUTTURALI Elementi strutturali in c.a. Non è consentito apportare modifiche o comunque compromettere l'integrità delle strutture. Occorre controllare periodicamente il grado di usura delle parti a vista, al fine di riscontrare eventuali anomalie. Per eseguire le manutenzioni, contemplate nel presente piano di manutenzione dell'opera, occorre affidarsi ad idonea impresa edile. Le strutture in c.a. devono garantire la durabilità nel tempo in funzione della classe di esposizione prevista in fase di progetto, in modo da garantire la giusta resistenza alle diverse sollecitazioni di esercizio previste in fase di progettazione. Esse devono garantire stabilità, resistenza e durabilità nel tempo. Gli elementi strutturali non dovranno presentare fessurazioni o altre alterazioni superficiali. Per i livelli minimi prestazionali si rimanda alle norme vigenti in materia al momento della progettazione. Anomalie riscontrabili Cedimenti: dissesti dovuti a cedimenti di natura e causa diverse, talvolta con manifestazioni dell'abbassamento del piano di imposta della fondazione. Fessurazioni: degradazione che si manifesta con la formazione di soluzioni di continuità del materiale, ovvero, presenza di rotture singole, ramificate, ortogonale o parallele all'armatura, che possono interessare l'intero spessore dell'elemento strutturale (travi, pilastri, pannelli, ecc.), ed implicare lo spostamento reciproco delle parti. Lesioni: si manifestano con l'interruzione del tessuto murario. Le caratteristiche e l'andamento ne caratterizzano l'importanza e il tipo. Non perpendicolarità del fabbricato: dovuta a dissesti o eventi di natura diversa. Umidità: presenza di umidità dovuta spesso a risalita capillare, o comparsa di macchie dovute ad assorbimento di acqua. Disgregazione: decoesione caratterizzata da distacco di granuli o cristalli sotto minime sollecitazioni meccaniche. Deposito superficiale: accumulo di pulviscolo atmosferico o di altri materiali estranei, di spessore variabile, poco coerente e poco aderente alla superficie del rivestimento. Erosione superficiale: asportazione di materiale dalla superficie, dovuta a processi di natura diversa. Quando siano note le cause del degrado, possono essere utilizzati anche termini come: erosione per abrasione o per corrasione (cause meccaniche), erosione per corrosione (cause chimiche e biologiche), erosione per usura (cause antropiche). Esposizione dei ferri di armatura: distacchi di parte di calcestruzzo superficiale (copriferro) ed esposizione dei relativi ferri di armatura a fenomeni di corrosione, per l'azione degli agenti atmosferici. Patina biologica: strato sottile, morbido e omogeneo, aderente alla superficie e di evidente natura biologica, di colore variabile, per lo più verde. La patina biologica è costituita prevalentemente da microrganismi cui possono aderire polvere e terriccio. Avvallamenti o pendenze anomale dei pavimenti: presenza di zone della pavimentazione con avvallamenti e pendenze anomale, che ne pregiudicano la planarità. Nei casi più gravi sono indicatori di dissesti statici e di probabile collasso strutturale. Il controllo dell'integrità delle strutture portanti, va eseguito individuando la presenza di eventuali anomalie come: fessurazioni, disgregazioni, distacchi, riduzione del copriferro e relativa esposizione a processi di corrosione dei ferri d'armatura. Frequenza del controllo: annuale. La verifica dello stato del calcestruzzo, va effettuato controllando il degrado e/o eventuali processi di carbonatazione. Frequenza del controllo: annuale. 7
9 CONTROLLI GEOMETRICI ISPEZIONI PERIODICHE NUOVA COPERTURA RETICOLARE CASTELVECCHIO CARPI Elementi strutturali in acciaio Le ispezioni visive consistono in un attento esame a vista di tutti gli elementi precedentemente indicati al fine di rilevare eventuali sintomi di degrado, di danneggiamento, di sconnessioni o di anomalie di funzionamento; esse vanno eseguite su ogni parte dell elemento strutturale ed i risultati vanno riportati in uno specifico manuale di ispezione. Nello specifico le ispezioni visive devono essere eseguite sulle strutture principali: dovranno essere pertanto segnalati eventuali difetti affioranti delle saldature e le zone con eventuali aree di corrosione e rilevate eventuali deformazioni locali dovute ad alterazioni determinate dalle condizioni di servizio. Durante le ispezioni si dovrà controllare anche lo strato di vernice antiruggine dei profili metallici non diversamente protetti dalla corrosione; in particolare ci si dovrà soffermare su quelle zone interessate da saldature realizzate in cantiere o che mostrano i segni di urti violenti; una attenzione particolare andrà posta anche a tutte le regioni di collegamento (flange, collegamenti aste-nodi, etc.), dove i fenomeni di corrosione sono attivabili anche dalla formazione di condensa, ristagno di umidità, differenze di potenziale elettrico, etc.. Qualora lo strato protettivo risultasse intaccato, si dovrà intervenire al suo ripristino. Dovrà altresì essere controllato lo stato delle connessioni aste-sfere, con particolare riguardo alle condizioni di serraggio dei bulloni (controllo delle spie di serraggio, della aderenza manicotto-sfera, etc.). Infine, si dovrà controllare il corretto funzionamento degli appoggi scorrevoli, ossia che le superfici di scorrimento siano pulite, lubrificate, non danneggiate ed efficienti. Manutenzione della protezione delle strutture zincate Manutenzione della protezione delle strutture verniciate Per quanto riguarda la manutenzione della protezione delle strutture metalliche zincate si potrà fare riferimento alle specifiche contenute nella normativa UNI EN ISO /2009 Rivestimenti di zincatura per immersione a caldo su prodotti finiti ferrosi e articoli di acciaio -Specificazioni e metodi di prova Le aree complessive da riparare da parte dello zincatore non devono essere maggiori dello 0.5% della superficie totale di un elemento strutturale. Ciascuna area da riparare non deve essere maggiore di 10 cmq. Se le aree danneggiate sono più grandi l elemento strutturale contenente tali aree deve essere nuovamente zincato se non diversamente concordato tra committente e zincatore. La riparazione deve avvenire mediante spruzzatura a caldo di zinco (vedere la norma EN 22063) o mediante una vernice ricca di zinco tenendo conto dei limiti pratici di tali sistemi. Il committente o l utilizzatore finale devono essere messi al corrente dallo zincatore circa il metodo di riparazione. Se sono comunicati dal committente particolari requisiti, per esempio verniciature da applicare successivamente, il procedimento di riparazione proposto deve essere prima comunicato al committente da parte dello zincatore. Il trattamento deve includere la rimozione di ogni irregolarità, la pulitura con particolare riguardo alla rimozione degli ossidi ed ogni pretrattamento necessario per garantire l aderenza. Il programma di manutenzione per la protezione anticorrosiva delle strutture in acciaio verniciate deve essere esteso a tutta la durata in servizio delle strutture. Secondo la normativa UNI EN ISO Si deve prevedere, per la struttura in oggetto, una manutenzione ordinaria da tenersi con cadenza regolare e una manutenzione straordinaria da effettuarsi quando si manifestino le condizioni previste dalle norme. I controlli geometrici consistono in una rilevazione topografica di precisione delle parti salienti dell opera: risulta necessario prevedere stazioni di lettura protette. Tutti i risultati vanno verbalizzati ed archiviati in uno specifico manuale di ispezione. Se, nel corso delle ispezioni, si dovessero rilevare delle difformità, il professionista incaricato dovrà redigere un piano d intervento per ripristinare le geometrie di progetto (o comunque valutare gli effetti delle anomalie riscontrate e verificare che siano compatibili con le condizioni di sicurezza e di esercizio previste). Una descrizione dettagliata dei successivi interventi di rimedio completata con eventuali disegni o relazioni, dovrà essere allegata al piano d intervento e conservata. 8
10 A seguito di fenomeni straordinari quali terremoti e abbondanti nevicate, deve essere effettuato un controllo approfondito di tutte le parti dell opera. 9
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