Ingegneria Ambientale del sottosuolo Subsoil Environmental Engineering. SiCon 2011

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1 Ingegneria Ambientale del sottosuolo Subsoil Environmental Engineering SiCon 2011 Workshop sui Siti Contaminati. Esperienze negli interventi di risanamento Esempio di gestione dinamica di un intervento di Multi Phase Extraction per il trattamento dei terreni saturi ed Dott. Geol. Andrea Guerini NCE S.r.l. - Via Privata De Vitalis, Brescia Tel Fax nce@nce-consulting.com

2 Caratteristiche Caratteristiche del del sito sito Area industriale ubicata nel comune di Ferrara, nella quale è presente una contaminazione da solventi clorurati 1

3 Caratteristiche Caratteristiche del del sito sito Modello Modello Concettuale Concettuale del del Sito Sito Dott. Geol. Andrea Guerini Orizzonte 1 (da 0 a circa 5-6 m dal p.c.): limi sabbioso/argillosi all interno del quale sono distinti un orizzonte superficiale insaturo ed un orizzonte profondo sede della falda superficiale. Falda superficiale: molto discontinua e con portate limitate. Soggiacenza media pari a 1,0-2,0 metri dal p.c. Falda confinata: nell area dello stabilimento presenta una superficie piezometrica pari a circa 4 metri dal p.c. Orizzonte 2 (da circa 5-6 m a circa 14 m dal p.c.): argille, localmente limose, rilevate in tutto il sito senza soluzione di continuità. Orizzonte 3 (da circa m a circa 40 m): successione sabbiosa sede dell acquifero artesiano. 2

4 Interventi Interventi di di bonifica bonifica previsti previsti Interventi relativi alla falda superficiale e confinata Bonifica e controllo del pennacchio della falda superficiale attraverso un pompaggio con sistema di well-points e trattamento on-site delle acque emunte. Bonifica e controllo del pennacchio della falda confinata attraverso pompaggio mediante la barriera idraulica e trattamento on-site delle acqua emunte. 3

5 Interventi Interventi di di bonifica bonifica previsti previsti Interventi relativi ai terreni non saturi, saturi superficiale e delle acque della fascia superficiale della fascia Messa in sicurezza permanente dei nuclei di contaminazione attraverso un confinamento superficiale (palancole + capping definitivo) da realizzarsi prima della fase di bonifica e attraverso un confinamento laterale (mediante installazione di barriere verticali). Bonifica dei terreni non saturi, dei terreni saturi della falda superficiale e delle acque della falda superficiale in corrispondenza dei tre nuclei di contaminazione identificati tramite un intervento di Multi-Phase Extraction (MPE). 4

6 Multi-Phase Multi-PhaseExtraction Multi-Phase Extraction (MPE - Estrazione Multifase): è una tecnologia di bonifica in situ che prevede, mediante l applicazione di una depressione, l estrazione in simultanea attraverso pozzi di recupero dalla zona vadosa, dalla frangia capillare e dalla zona satura dei contaminanti presenti nel terreno e in falda nella fase vapore e nella fase liquida (fase disciolta e/o fase libera).della fase gassosa e della fase liquida presente nei terreni. Fonte: US Army Corps of Engineers 5

7 Configurazione Configurazione delle delle aree aree di di intervento intervento Nucleo A area circa m 2 16 pozzi di estrazione 7 pozzi passivi 3 punti di monitoraggio gas (sonda a 1,5 m) 3 punti di monitoraggio gas (sonda multilivello) 3 punti di monitoraggio falda Linee di trattamento MPE Linea A1 Linea A2 Linea A3 6

8 Configurazione Configurazionedelle delle aree aree di di intervento intervento Nucleo C area circa m 2 12 pozzi di estrazione 5 pozzi passivi 3 punti di monitoraggio gas (sonda a 1,5 m) 3 punti di monitoraggio gas (sonda multilivello) 3 punti di monitoraggio falda 7

9 Monitoraggi Monitoraggi condotti condotti in in sito sito IMPIANTO MPE Misura dei parametri di flusso dell impianto (portate e depressioni delle pompe da vuoto) Prelievo di campioni d acqua in uscita dal separatore e diretti all impianto di trattamento acque e successive analisi in laboratorio Misura del COV mensile mensile giorni settimanale:1 mese quindicinale:2 mesi mensile (quindicinale se COV > 20 mg/m 3 ) 8

10 Monitoraggi Monitoraggi condotti condotti in in sito sito LINEE D ASPIRAZIONE Misura dei parametri di flusso delle singole linee (depressione, temperatura ed umidità) Prelievo di campioni di gas interstiziale con fiale a carboni attivi e successive analisi in laboratorio mensile mensile POZZI MPE Misura dei parametri di flusso delle singole linee (depressione, temperatura ed umidità) Prelievo di campioni di gas interstiziale con fiale a carboni attivi e successive analisi in laboratorio quadrimestrale quadrimestrale 9

11 Monitoraggi Monitoraggi condotti condotti in in sito sito PUNTI DI MONITORAGGIO (MP) Misura dei parametri di flusso (depressione) mensile PIEZOMETRI POZZI PASSIVI (PW) Misura dei livelli piezometrici mensile 10

12 Interpretazione Interpretazione dati dati monitoraggi monitoraggi 11

13 Interpretazione Interpretazione dati dati monitoraggi monitoraggi Nucleo A gennaio dicembre

14 Interpretazione Interpretazione dati dati monitoraggi monitoraggi Nucleo C gennaio dicembre

15 Gestione Gestione dinamica dinamicadell intervento dell intervento Funzionamento continuo funzionamento pulsante monitoraggio delle depressioni indotte nel sottosuolo Funzionamento delle linee di aspirazione in contemporanea. Schema impiantistico iniziale Depressione indotta nel sottosuolo dalle pompe da vuoto suddivisa in contemporanea per tutti i pozzi. Valore medio depressione: - 0,20 bar/linea Funzionamento delle linee di aspirazione pulsante. Schema impiantistico modificato Depressione indotta nel sottosuolo dalle pompe da vuoto applicata in modo ciclico sulle singole linee. Valore medio depressione: - 0,50 bar/linea 14

16 Gestione Gestione dinamica dinamicadell intervento dell intervento Funzionamento continuo funzionamento pulsante monitoraggio delle depressioni indotte nel sottosuolo Funzionamento pulsante: vista dei manometri installati a monte delle linee di aspirazione 15

17 Gestione Gestione dinamica dinamicadell intervento dell intervento MPE enhancement Pozzi passivi - PW Hanno la funzione di convogliare, attraverso la depressione indotta nel sottosuolo dalle pompe da vuoto, aria prelevata dall atmosfera esterna. Le basse temperature atmosferiche registrate nei mesi invernali diminuiscono la volatilità dei contaminanti e dunque la capacità di recupero degli stessi. 16

18 Gestione Gestione dinamica dinamicadell intervento dell intervento MPE enhancement L impianto è stato modificato inserendo uno scambiatore di calore che, attivato nei periodi più freddi dell anno, permette di convogliare aria calda nel sottosuolo. Dallo scambiatore di calore ai pozzi passivi sono state installate tubazioni coibentate dirette verso i pozzi passivi PW. Queste tubazioni consentono di convogliare nel sottosuolo aria calda che sostiene il processo di estrazione dei contaminanti presenti. 17

19 Gestione Gestione dinamica dinamicadell intervento dell intervento Area B Monitoraggi condotti sulle acque hanno evidenziato in alcuni piezometri circoscritti ad una determinata area (c.d. area B1-2008), la presenza di molecole non riscontrate in altre zone del sito Sono stati effettuati sondaggi geognostici dai quali sono stati prelevati campioni sottoposti poi ad analisi di laboratorio, nell area B Le analisi di laboratorio hanno evidenziato una marcata presenza di solventi clorurati. Le indagini di campo hanno permesso di ricostruire la stratigrafia dall area che mostra la presenza di una sacca sabbiosa racchiusa in due strati limoso argillosi. 18

20 Gestione Gestione dinamica dinamicadell intervento dell intervento Area B La sacca sabbiosa circondata da limi ed argille, si è comportata da serbatoio di accumulo dei solventi presenti nel sottosuolo. 19

21 Gestione Gestione dinamica dinamicadell intervento dell intervento Area B Si è provveduto alla realizzazione di 3 piezometri, finestrati solo nella lente sabbiosa inglobata nelle argille. Le prove di pompaggio iniziali hanno evidenziato la presenza di prodotto libero (DNAPL) in fase separata 20

22 Gestione Gestione dinamica dinamicadell intervento dell intervento Area B I piezometri sono stati utilizzati per un processo di pompaggio, separazione e successivo trattamento/smaltimento. Il prodotto libero presente è stato separato e raccolto in un apposito bacino. L acqua è stata invece inviata ad un impianto di trattamento composto da stripper e filtri a carbone attivo. 21

23 Gestione Gestione dinamica dinamicadell intervento dell intervento Area B Composizione del prodotto in fase libera raccolto dai piezometri nell area B Nel periodo marzo dicembre 2010 sono stati raccolto circa kg di organoalogenati, dei quali kg di prodotto in fase libera 22

24 Gestione Gestione dinamica dinamicadell intervento dell intervento Conclusioni Da quanto detto si evince quanto la gestione dell intervento di bonifica condotta attraverso l esecuzione di una serie di monitoraggi prefissati nel tempo e finalizzati al controllo dei diversi parametri indicatori dell andamento della bonifica del tempo consenta di valutare la sua evoluzione nel tempo, prefigurando anche probabilità e tempi attesi per il raggiungimento degli obiettivi di bonifica Allo stesso tempo è possibile apportare, ove necessario, correzioni o migliorie al sistema preesistente, tali da massimizzare l efficienza dell intervento di bonifica, intervenendo dunque su voci quali la durata ed il costo dello stesso. 23

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