SENATO ACCADEMICO. Verbale n. 04 Adunanza del giorno 9 Giugno 2003

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1 SENATO ACCADEMICO Verbale n. 04 Adunanza del giorno 9 Giugno 2003 Presso la sede del Rettorato in Via Duomo 6 in Vercelli, nell adunanza del 9 Giugno 2003, si è riunito il Senato Accademico dell Università degli Studi del Piemonte Orientale A. Avogadro, con l intervento dei componenti di seguito indicati: Il Rettore-Presidente Prof. Ilario VIANO Presente Il Preside della Facoltà di Economia: Prof. Cesare EMANUEL Presente Il Preside della Facoltà di Giurisprudenza: Prof. Paolo GARBARINO Presente Il Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia: Prof. Guido MONGA Presente Il Preside della Facoltà di Scienze Politiche: Prof.ssa Maria Luisa BIANCO Presente Il Preside della Facoltà di Farmacia: Prof. Aldo MARTELLI Presente Il Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia: Prof. Edoardo TORTAROLO Presente Il Preside della Facoltà di Scienze MM.FF.NN.: Prof. Fabio GASTALDI Presente I Rappresentanti del Dipartimento di Scienze Mediche: Prof. Emanuele ALBANO Prof. Gianni BONA Prof. Francesco PIA Presente Presente Presente Il Rappresentante del Dipartimento di scienze chimiche, alimentari, farmaceutiche e farmacologiche: Prof. Pier Luigi CANONICO Presente Il Rappresentante del Dipartimento di di studi per l impresa e il territorio: Prof. Mario VALLETTA Presente Via Duomo, Vercelli Tel. 0161/ Fax 0161/

2 I Rappresentanti del Dipartimento di Studi Umanistici: Prof. Claudio CIANCIO Prof. Saverio LOMARTIRE I Rappresentanti del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Avanzate: Prof. Aldo VIARENGO Prof.ssa Lorenza SAITTA Prof. Leonardo CASTELLANI Il Rappresentante del Dipartimento di Politiche Pubbliche e Scelte Collettive: Prof. Guido ORTONA Il Rappresentante del Dipartimento di Scienze Giuridiche ed Economiche: Prof. Michele GRAZIADEI Il Rappresentante del Dipartimento di Ricerca Sociale e di Scienze Economiche e metodi quantitativi: Prof.ssa Anna Maria CARABELLI I rappresentanti del Personale tecnicoamministrativo Dott. Giorgio TORDOLO ORSELLO Dott. Francesco Mario CELLERINO Dott. Paolo BRANCATO I Rappresentanti degli Studenti Sig. Fabio MAGNONI Sig. Denis MAZZUCATO Sig. Luca GHIARDO Presente Presente Presente Presente Presente Presente Presente Presente Presente Presente Assente giustificato Assente giustificato Assente giustificato Presente Partecipa alla seduta il Pro-Rettore, Prof. Alberto CASSONE. Partecipa alla seduta con voto consultivo e con funzioni di Segretario verbalizzante il Direttore Amministrativo, Dott. Enzo FRAGAPANE. Assiste alla riunione la Sig.ra Chiara Viviani, dipendente dell Ateneo categoria C1, al fine di aiutare il Segretario a raccogliere i dati per la stesura del verbale. Constatata la presenza del numero legale alle ore il Presidente dichiara aperta la seduta. Alle ore entra a far parte del Senato il Prof. Edoardo TORTAROLO. 2

3 Prot. n del Oggetto: Convocazione adunanza del Senato Accademico Si invitano le SS.LL. a partecipare alla adunanza del Senato Accademico che si terrà il giorno Lunedì 9 Giugno 2003 alle ore 09,30, Salone del Consiglio 1 piano - presso la sede dell Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro, Via Duomo 6 in Vercelli con il seguente ordine del giorno: 1. Comunicazioni del Rettore-Presidente; 2. Approvazione del verbale della seduta del 14 Aprile 2003; 3. Approvazione del Regolamento del Dipartimento di Ricerca Sociale; 4. Approvazione del Regolamento della Facoltà di Scienze M.F.N. ; 5. Calendario accademico ; 6. Accordi, Convenzioni, Centri: 6.1 Convenzione UPO/INSTM 6.2 Rinnovo dell Accordo UPO/ Dipartimento di Scienze Mediche per l attivazione di un servizio di Counseling per gli studenti delle sedi di Alessandria, Novara e Vercelli; 6.3 Protocollo d Intesa UPO/Centro di servizio per il Volontariato Sviluppo e Solidarietà in Piemonte; 6.4 Adesione Centro Studi Novaria 2000; Questioni relative al personale docente e ricercatori: 7.1 Nulla osta a svolgere corso universitario da parte del Prof. GAZZOLA Filippo; Questioni relative agli studenti: 8.1 Istituzione e approvazione ordinamento didattico del Master in Diritto, economia e gestione dei beni ambientali (Facoltà di Giurisprudenza) 8.2 Istituzione e approvazione ordinamento didattico del Master in Economia e gestione dell intermediazione finanziaria (Facoltà di Economia) 3

4 8.3 Istituzione e approvazione ordinamento didattico del Master in Economia e gestione di impresa (Facoltà di Economia) 8.4 Istituzione e approvazione ordinamento didattico del Master in Economia dell ambiente e sistemi di gestione ambientali (Facoltà di Economia) 8.5 Istituzione e approvazione ordinamento didattico del Master in Gestione dei lavori pubblici (Facoltà di Economia) 8.6 Istituzione e approvazione ordinamento didattico del Master in Sviluppo Locale (Facoltà di Scienze Politiche) 8.7 Istituzione e approvazione ordinamento didattico del Master in Economia dell ambiente e della sanità (Facoltà di Scienze Politiche) 8.8 Istituzione e approvazione ordinamento didattico del Master in Nursing Oncologico (Facoltà di Medicina e Chirurgia) 8.9 Istituzione e approvazione ordinamento didattico del Master in Cure Palliative (Facoltà di Medicina e Chirurgia) 8.10 Istituzione e approvazione ordinamento didattico del Master in Pediatria per infermieri (Facoltà di Medicina e Chirurgia) 8.11 Istituzione e approvazione ordinamento didattico del Corso di Perfezionamento in Counseling (Facoltà di Medicina e Chirurgia 8.12 Accordo Attuativo con l Azienda USL di Aosta per l integrazione di 10 unità nel corso di laurea in Fisioterapista per l anno accademico 2002/ Frequenza al tirocinio degli studenti iscritti al terzo anno di corso del Diploma Universitario in Fisioterapista e al primo e secondo anno del corso di laurea in Fisioterapia (abilitante alla professione sanitaria di Fisioterapista) per l anno accademico 2002/2003 presso l Asilo Nido Comunale di Aosta Ape Luna gestito dalla Cooperativa La Sorgente 4

5 8.14 Utilizzazione delle strutture sanitarie della Casa di Cura Villa Pini d Abruzzo da parte della Scuola di Specializzazione in Radiodiagnostica (anno accademico 2003/04) 8.15 Utilizzazione delle strutture sanitarie dell Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Casa Sollievo della Sofferenza da parte della Scuola di Specializzazione in Radiodiagnostica (anno accademico 2003/04) 8.16 Istituzione accesso programmato per corso di laurea Interfacoltà in Biotecnologie e definizione modalità test di ammissione 8.17 Trasformazione del corso di laurea in Informatica Giuridica in corso di Laurea Interfacoltà tra le Facoltà di Giurisprudenza e Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali 8.18 Definizione accesso programmato per corso di laurea in Scienze della Comunicazione 8.19 Modifica comma 6 art. 3 del Regolamento degli Studenti Patrocini: Varie ed eventuali: -.. L occasione è gradita per porgere distinti saluti. IL RETTORE (Prof. Ilario VIANO) f.to Ilario Viano 5

6 Prot. n del 04/06/2003 Oggetto: Integrazione ordine del giorno Senato Accademico del Il Senato Accademico convocato con lettera prot. n del discuterà e delibererà sui seguenti ulteriori argomenti ad integrazione di quelli già indicati nella stessa lettera di convocazione: 8. Questioni relative agli studenti 8.20 Lauree specialistiche: termine di iscrizione 8.21 Attività di volontariato e di servizio civile: riconoscimento crediti Distinti saluti. IL RETTORE (Prof. Ilario VIANO) f.to Ilario Viano 6

7 INDICE 1. Comunicazioni del Rettore-Presidente pag Approvazione del verbale della seduta del giorno 14 Aprile 2003 pag Approvazione del Regolamento del Dipartimento di Ricerca Sociale; pag Approvazione del Regolamento della Facoltà di Scienze M.F.N. ; pag Calendario accademico 2003/2004; pag Accordi, Convenzioni, Centri: 6.1 Convenzione UPO/INSTM pag Rinnovo dell Accordo UPO/ Dipartimento di Scienze Mediche per l attivazione di un servizio di Counseling per gli studenti delle sedi di Alessandria, Novara e Vercelli; pag Protocollo d Intesa UPO/Centro di servizio per il Volontariato Sviluppo e Solidarietà in Piemonte; pag Adesione Centro Studi Novaria 2000; pag Questioni relative al personale docente e ricercatori: 7.1 Nulla osta a svolgere corso universitario da parte del Prof. GAZZOLA Filippo; pag Questioni relative agli studenti: 8.1 Istituzione e approvazione ordinamento didattico del Master in Diritto, Economia e Gestione dei beni ambientali ; pag Istituzione e approvazione ordinamento didattico del Master in Economia e gestione dell intermediazione finanziaria ; pag Istituzione e approvazione ordinamento didattico del Master in Economia e gestione di impresa ; pag Istituzione e approvazione ordinamento didattico del Master in Economia dell ambiente e sistemi di gestione ambientali ; pag Istituzione e approvazione ordinamento didattico del Master in Gestione dei lavori pubblici ; pag Istituzione e approvazione ordinamento didattico del Master in Sviluppo Locale ; pag Istituzione e approvazione ordinamento didattico del Master in Economia dell ambiente e della sanità ; pag Istituzione e approvazione ordinamento didattico del Master in Nursing Oncologico ; pag Istituzione e approvazione ordinamento didattico del Master in Cure Palliative ; pag Istituzione e approvazione ordinamento didattico del Master in Nursing pediatrico pag Istituzione e approvazione ordinamento didattico del Corso di Perfezionamento in Counseling ; pag Accordo attuativo con l Azienda USL di Aosta per l integrazione di 10 unità nel Corso di Laurea in Fisioterapista per l anno accademico ; pag Frequenza al tirocinio degli studenti iscritti al terzo anno del Corso di Diploma Universitario in Fisioterapista e al primo e secondo anno del Corso di Laurea in Fisioterapia (abilitante alla 7

8 professione sanitaria di Fisioterapista) per l anno presso l Asilo Nido Comunale di Aosta Ape Luna gestito dalla Cooperativa La Sorgente ; pag Utilizzazione delle strutture sanitarie della casa di Cura Villa Pini d Abruzzo da parte della Scuola di Specializzazione in Radiodiagnostica (anno accademico ); pag Utilizzazione delle strutture sanitarie dell Istituto di Ricovero e Cura a carattere scientifico Casa sollievo della sofferenza da parte della Scuola di Specializzazione in Radiodiagnostica (anno accademico ); pag Istituzione accesso programmato per corso di laurea Interfacoltà in Biotecnologie e definizione modalità test di ammissione; pag Trasformazione del Corso di Laurea in Informatica Giuridica in Corso di Laurea Interfacoltà tra le Facoltà di Giurisprudenza e Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali; pag Definizione accesso programmato per corso di laurea in Scienze della Comunicazione; pag Modifica comma 6 art. 3 del Regolamento degli Studenti; pag Lauree specialistiche: termine di iscrizione pag Attività di volontariato e di servizio civile: riconoscimento crediti pag

9 Comunicazioni del Rettore-Presidente Il Presidente rivolge il saluto a tutti i componenti del Senato Accademico e comunica che nel periodo intercorso tra l adunanza del 14 aprile e quella odierna si sono svolte 2 riunioni della CRUI e una del Comitato Regionale di Coordinamento delle quali riferirà nel corso delle comunicazioni. Il Presidente apre la seduta presentando i documenti trasmessi ai Senatori nelle settimane precedenti l adunanza. I primi due sono stati elaborati dal CNVSU. Il primo riguarda la variazione del FFO negli ultimi anni, il secondo i requisiti minimi per l attivazione dei corsi di studio, nel quale si trovano anche alcune considerazioni generali sul numero degli studenti, non più indicato come numerosità minima, ma come numerosità di riferimento, non più vincolante quindi, ma da tenere presente nel caso di riorganizzazione delle classi di laurea. Sempre riguardo il secondo documento, per quanto concerne la valutazione dei docenti necessari, il Presidente spiega che i docenti dovranno garantire la copertura del 40% dei settori scientifico-disciplinari di base e caratterizzanti indicati nella banca dati dell offerta formativa. Il Presidente manifesta la sua preoccupazione dal momento che tale criterio impone un vincolo pesante all innovazione in quanto stabilisce vincoli di competenza, oltre che di numero, e spiega che nelle modifiche al D.M. 509 questo criterio è stato inserito tra i requisiti per l attivazione. Alle ore 9.50 entrano a far parte del Senato I Proff. Saverio LOMARTIRE e Guido ORTONA. Il Presidente illustrando le modifiche al D.M. 3 novembre 1999 n. 509 sull autonomia didattica degli Atenei riporta quanto emerso durante l assemblea della CRUI del 22 maggio, nel corso della quale è intervenuto anche il Ministro. Il momento centrale dell assemblea è stato quello della discussione sulla risoluzione finale della commissione del Ministro e sulle modifiche apportate al testo del decreto. Il Presidente invita i Senatori a discutere e a fare osservazioni su questo argomento. Il Prof. Edoardo TORTAROLO entra a far parte del Senato alle ore OMISSIS ****************** 2. Approvazione del verbale della seduta del 14 Aprile 2003: 4/2003/2 Il verbale viene approvato all unanimità dei presenti alla seduta del senato Accademico del 14/04/2003. ****************** 3. Approvazione del Regolamento del Dipartimento di Ricerca Sociale 4/2003/3 DIVISIONE AFFARI GENERALI E DEL PERSONALE Ufficio Affari Generali e Concorsi Vercelli, 29 maggio

10 Al Presidente del Senato Accademico Lo Statuto dell Università del Piemonte Orientale, emanato con D.R. n. 539 del 12/12/2001, prevede che le strutture didattiche e scientifiche si dotino di un regolamento interno che ne disciplini l organizzazione ed il funzionamento. Sulla base dello schema - tipo di Regolamento di Dipartimento approvato dal Senato Accademico nella seduta del 17/06/2002, è stato predisposto il Regolamento del Dipartimento di Ricerca Sociale. Tale Regolamento, approvato dal Consiglio di Dipartimento in data 21/03/2003, viene sottoposto all esame ed all approvazione di codesto Senato Accademico. VISTO VISTO OMISSIS IL SENATO ACCADEMICO Il RESPONSABILE DELL UFFICIO AFFARI GENERALI E CONCORSI (Dott.ssa Michela Dovano) f. to Michela Dovano lo Statuto dell Università emanato con Decreto Rettorale n.539 del 12/12/2001 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 3 del 04/01/2002 serie generale, in particolare l art. 10 commi 6 e 7; il Decreto Rettorale n.67 del di modifica dello Statuto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 72 del 27/03/ serie generale; CONSIDERATO che le disposizioni statutarie prevedono che le strutture didattiche e scientifiche dell Ateneo si dotino di un apposito regolamento che ne disciplini l organizzazione ed il funzionamento; VISTO VISTO SENTITO lo Schema- tipo di Regolamento di Dipartimento approvato dal Senato Accademico nella seduta del 17/06/2002; il testo del Regolamento del Dipartimento di Ricerca Sociale approvato dal Consiglio di Dipartimento nella seduta del 21/03/2003; il Direttore Amministrativo; con voto espresso nella forma di legge, all unanimità DELIBERA di approvare il Regolamento del Dipartimento di Ricerca Sociale nel testo sotto riportato REGOLAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI RICERCA SOCIALE TITOLO I IL DIPARTIMENTO ART. 1 - Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento concerne le norme di funzionamento del Dipartimento di Ricerca Sociale ART. 2 - Finalità del Dipartimento 10

11 1. Il Dipartimento è la struttura scientifica per l organizzazione e la gestione delle attività di ricerca dell Ateneo; promuove, coordina, verifica e pubblicizza tali attività, ferma restando l autonomia di ogni singolo docente. 2. Il Dipartimento è centro di gestione autonoma; ha autonomia programmatica, decisionale, regolamentare, finanziaria, amministrativa e contabile. 3. Il Dipartimento di Ricerca sociale si colloca nel campo disciplinare della Sociologia (micro e macro), con significative aperture interdisciplinari e un forte orientamento alla ricerca applicata. Particolare attenzione viene rivolta agli aspetti metodologici. 4. Il Dipartimento di Ricerca Sociale presta particolare attenzione ai rapporti con la didattica. Oltre a favorire eventuali vocazioni sociologiche degli studenti, esso: a) fornisce una consulenza metodologica ai laureandi, anche attraverso seminari; b) promuove la collaborazione degli studenti al lavoro di ricerca dei suoi componenti; c) promuove la partecipazione dei laureandi e dei laureati ad attività di ricerca esterna alla Facoltà, favorendo un contatto qualificato col mondo del lavoro. ART. 3 - Sede 1. Il Dipartimento di Ricerca Sociale ha sede nei locali e dispone delle attrezzature indicate nel Decreto Rettorale di costituzione ed in sue successive variazioni ed integrazioni. Detti locali e dette attrezzature potranno essere utilizzati solo per attività istituzionali dell Università. ART. 4 - Componenti 1. Al Dipartimento afferiscono i professori di ruolo e fuori ruolo ed i ricercatori per i quali sia stata deliberata l afferenza a seguito di formale richiesta. 2. Fanno inoltre parte del Dipartimento il personale tecnico - amministrativo indicato nel Decreto Rettorale di costituzione, nonché il personale successivamente assegnato al Dipartimento. ART. 5 - Organi del Dipartimento 1. Sono organi del Dipartimento: a) Il Consiglio; b) La Giunta; c) Il Direttore. ART. 6 - Sezioni 1. Il Dipartimento può suddividersi al suo interno in Sezioni al fine di coordinare l attività scientifica secondo le modalità costitutive disciplinate dal Regolamento Generale di Ateneo. 2. Le Sezioni, comprendenti aree affini di ricerca, non hanno autonomia amministrativa e di bilancio e possono dotarsi di un regolamento interno approvato con delibera del Consiglio di Dipartimento. 3. L organizzazione interna dell attività scientifica è curata da un Responsabile di sezione designato dai professori di ruolo e dai ricercatori afferenti alla Sezione. 4. Il Responsabile di sezione resta in carica per un triennio accademico e svolge, di norma, le seguenti funzioni: a) coordina ed individua le spese della Sezione; b) svolge ogni altra funzione attribuitagli dal Direttore o dagli Organi Collegiali. ART. 7 - Fondi 1. Il Dipartimento può disporre dei seguenti fondi: a) dotazione ordinaria di funzionamento; b) assegnazioni per la ricerca scientifica, ivi comprese quelle per attrezzature; c) quote di proventi per prestazioni a pagamento; d) contributi e donazioni di Enti e privati; 11

12 e) ogni altro fondo specificatamente destinato per legge o per disposizioni del Consiglio di Amministrazione. TITOLO II IL CONSIGLIO DI DIPARTIMENTO ART. 8 - Composizione 1. Il Consiglio di Dipartimento è composto da: a) il Direttore, che lo convoca e lo presiede; b) i professori ed i ricercatori afferenti al Dipartimento; c) il segretario amministrativo del centro di gestione autonoma con funzione di segretario verbalizzante e con voto consultivo; d) una rappresentanza del personale tecnico- amministrativo nella composizione e consistenza definita dal Regolamento di Ateneo. 2. Le modalità di elezione della rappresentanza di cui alla lett d) sono disciplinate dal Capo II del regolamento per le elezioni dei professori e ricercatori e del personale tecnico-amministrativo. 3. Alle adunanze del Consiglio possono altresì assistere, senza diritto di voto, i dottorandi, i titolari di assegni per collaborazione all attività di ricerca e di borse di studio, nonché altri soggetti svolgenti attività nel Dipartimento (professori a contratto, cultori della materia, ecc.) cui il Consiglio di Dipartimento, su proposta del Direttore, abbia deliberato il diritto alla presenza. ART. 9 Compiti 1. Il Consiglio di Dipartimento è l organo al quale sono affidate l attività di sviluppo e di programmazione del Dipartimento e la scelta dei relativi criteri di attuazione. 2. Il Consiglio: a) approva il Regolamento di Dipartimento; b) approva il bilancio preventivo ed il conto consuntivo e le relative relazioni di accompagnamento; c) approva le domande di afferenza al Dipartimento; d) approva i piani di acquisizione e gestione delle risorse ed i relativi bilanci, in base al principio dell autonomia finanziaria, amministrativa, contabile e di spesa; e) propone l attivazione dei dottorati di ricerca e l adesione a consorzi di dottorati; organizza attraverso il collegio docenti dei dottorati l attività didattica relativa ai dottorati di ricerca e le altre attività didattiche la cui gestione è affidata dalle Facoltà al Dipartimento; f) propone e definisce l utilizzo delle risorse umane e materiali di sua competenza, curando l equa distribuzione dei carichi organizzativi e gestionali; g) approva i contratti e le convenzioni di ricerca e di consulenza; h) delibera su ogni altra proposta della Giunta di Dipartimento; i) esprime parere in ordine alle chiamate ed ai trasferimenti dei docenti e dei ricercatori da effettuare da parte dei Consigli di Facoltà, limitatamente ai settori scientifici - disciplinari compresi nel Dipartimento, applicando il principio del consiglio ristretto a categorie non inferiori a quello del chiamato; j) elegge i rappresentati del Dipartimento nel Senato Accademico; k) esercita ogni altra attribuzione ad esso assegnata dallo Statuto, dalla legge, dai Regolamenti di Ateneo e dal Regolamento interno. 3. Il Consiglio di Dipartimento può proporre al Senato Accademico e al Consiglio di Amministrazione l istituzione di corsi di formazione post-lauream e di master universitari di primo e secondo livello. 4. Per quanto riguarda i contratti di competenza del Centro di Gestione Autonoma il Regolamento per l amministrazione, la finanza e la contabilità prevederà il limite entro cui il Direttore del Dipartimento può approvarli e stipularli direttamente. 12

13 ART Convocazione 1. Il Consiglio di Dipartimento è convocato dal Direttore. 2. Il Consiglio di Dipartimento si riunisce almeno tre volte l anno ed ogni qual volta il Direttore ritenga opportuno convocarlo. Deve inoltre essere convocato qualora ne faccia richiesta motivata almeno un terzo dei suoi membri. 3. La convocazione in via ordinaria deve essere fatta con avviso scritto inviato per posta o a mezzo fax o posta elettronica, a ciascun avente diritto presso la sede cui presta servizio, con anticipo di almeno cinque giorni lavorativi, esclusi il sabato ed i giorni festivi, secondo il calendario accademico. 4. In caso di urgenza, la convocazione può essere fatta con preavviso di almeno 24 ore e con tutti i mezzi ritenuti più adeguati a raggiungere gli interessati. 5. La convocazione deve essere resa pubblica mediante affissione dell avviso alla Bacheca del Dipartimento. ART Ordine del giorno 1. La convocazione deve contenere data ed ora della riunione e l elenco degli argomenti da trattare. 2. L inserimento di argomenti nell ordine del giorno può essere motivatamente richiesto da almeno un terzo dei componenti il Consiglio di Dipartimento; il Direttore può disporre l inserimento degli argomenti all ordine del giorno nella seduta successiva; il Direttore deve motivare il non inserimento all ordine del giorno. 3. La discussione e deliberazione su argomenti non all ordine del giorno è possibile solo col consenso di tutti i componenti il Consiglio. ART Aggiornamento delle sedute 1. Qualora non sia possibile esaurire la trattazione degli argomenti all ordine del giorno, il Direttore può aggiornare la seduta comunicando, seduta stante, giorno ed ora dell aggiornamento. Tale aggiornamento viene reso pubblico mediante affissione di apposito avviso alla Bacheca del Dipartimento. Dell aggiornamento della seduta verrà data comunicazione scritta solo agli assenti, con le modalità indicate nell art. 10. ART. 13- Registrazione delle presenze 1. La registrazione delle presenze è effettuata tramite apposizione della firma, ad apertura della seduta, sull apposito foglio. Sarà cura del verbalizzante registrare l identità di chi dovesse assentarsi e l ora in cui ciò dovesse verificarsi. ART Validità delle adunanze e partecipazione alle stesse 1. Le sedute sono valide se è presente la maggioranza degli aventi diritto detratti gli assenti giustificati; il numero dei presenti non può essere comunque inferiore ad un terzo degli aventi diritto. 2. Qualora non si raggiunga la maggioranza richiesta, il Direttore deve procedere ad una nuova convocazione. 3. Nessuno può prender parte a sedute o a parti di sedute in cui si trattano argomenti che riguardano direttamente la sua persona od i suoi parenti o affini entro il 4 grado. In tali casi, il componente, se presente, deve lasciare la seduta, chiedendo che ciò sia fatto risultare a verbale. 4. L assenza alle sedute del Consiglio è consentita solo per giustificati motivi e legittimi impedimenti. 5. I componenti elettivi del Consiglio di Dipartimento decadono dal mandato qualora si assentino senza giustificazione per tre volte consecutive o, comunque, qualora registrino più del 50% di assenze nel corso dell anno accademico.nel computo non si tiene conto delle sedute convocate con procedura d urgenza. 13

14 6. Il Direttore può invitare persone non appartenenti al Dipartimento a partecipare come uditori od esperti; gli stessi dovranno abbandonare la seduta al momento della votazione. ART Deliberazioni e verbalizzazioni 1. Le deliberazioni sono assunte a maggioranza assoluta dei presenti, salvo che la legge richieda maggioranze qualificate. In caso di parità prevale il voto del Direttore. 2. Alle deliberazioni sulle materie che riguardano le persone ed i posti di professori di prima fascia partecipano soltanto i professori di prima fascia. Alle deliberazioni su materie che riguardano le persone ed i posti di professori di seconda fascia partecipano i professori di prima e seconda fascia. Alle deliberazioni sulle materie che riguardano le persone ed i posti di ricercatori partecipano i professori di prima e seconda fascia ed i ricercatori. 3. Di ogni seduta va redatto apposito verbale a cura del segretario. In caso di sua assenza le funzioni di segretario verbalizzante possono essere svolte da un componente del Consiglio designato dal Direttore. 4. Al Segretario è demandata ogni attribuzione relativa alla regolare composizione dell organo, alla validità delle adunanze e alle votazioni. 5. Il verbale deve contenere l elenco dei presenti e degli assenti, l ordine del giorno, i termini essenziali della discussione sui singoli punti ed il testo delle relative delibere. 6. Il componente che intenda fare riportare a verbale una propria dichiarazione deve consegnarne il testo al segretario nel corso della seduta. 7. Le delibere sono riportate a verbale per esteso, con i risultati delle relative votazioni ( che esplicitano l indicazione dei voti favorevoli e di quelli contrari, nonché degli astenuti), ed hanno effetto dopo l approvazione del verbale medesimo, da parte del Consiglio. 8. I verbali sono approvati di norma nella seduta successiva a quella cui si riferiscono; per ragioni di opportunità possono altresì essere approvati seduta stante. 9. La mancata approvazione del verbale della seduta precedente comporta di non poter eseguire le deliberazioni contenute in verbali successivi. 10. L approvazione del verbale della seduta precedente deve essere posta al primo punto dell ordine del giorno della seduta successiva. 11. Il Direttore cura la comunicazione e la diffusione delle deliberazioni. 12. Il diritto di accesso agli atti del Consiglio di Dipartimento può essere esercitato nel rispetto delle Leggi vigenti e dai relativi Regolamenti di Ateneo. 13. Le deliberazioni potranno essere consultate nella specifica pagina Web. ART Votazioni 1. Le votazioni si svolgono di norma per alzata di mano, salvi i casi di elezioni (artt. 9 c. J, 18, 24) in cui si procede a scrutinio segreto e altri casi in cui ciò sia espressamente richiesto dalla maggioranza dei presenti. ART Segretario 1. Il Segretario del Dipartimento è il Segretario Amministrativo del Centro di Gestione Autonoma. 2. Il Segretario amministrativo, tra l altro: a) coordina l attività amministrativa dell ufficio ed è responsabile del personale assegnato all ufficio; b) partecipa con voto consultivo al Consiglio di Dipartimento ed alla Giunta e ne verbalizza le riunioni; c) informa i propri collaboratori sull evoluzione legislativa ed organizza le procedure atte a migliorare la produttività della Segreteria Amministrativa del Dipartimento; d) procede all applicazione delle norme fiscali e tributarie, previdenziali ed assistenziali, negoziali; e) collabora col Direttore per le attività volte al miglior funzionamento della struttura; 14

15 f) effettua ogni controllo contabile e di legittimità sugli atti del Dipartimento; g) verifica la regolarità formale e fiscale dei documenti contabili. 3. L ufficio di segreteria amministrativa del Centro di Gestione Autonoma è ufficio dell Amministrazione Centrale per quanto riguarda in particolare l osservanza di tutte le norme di contabilità. 4. L Ufficio di Segreteria Amministrativa, nel caso sia affidata la gestione di più Centri di Gestione Autonoma, è funzionalmente organizzato con le modalità previste dal Regolamento Generale di Ateneo. TITOLO III GIUNTA DI DIPARTIMENTO ART.18 - Composizione 1. La Giunta è composta da: a) il Direttore, che la presiede; b) il Segretario amministrativo, con voto consultivo e funzione verbalizzante; c) un terzo dei professori e ricercatori afferenti al Dipartimento; d) un rappresentante del personale tecnico amministrativo. 2. Il Direttore ed il Segretario sono membri di diritto. Gli altri componenti del Consiglio vengono eletti nell ambito delle rispettive categorie di appartenenza. 3. Le elezioni sono indette dal Direttore di Dipartimento almeno tre mesi prima della scadenza del mandato. 4. Le elezioni avvengono a scrutinio segreto: ogni avente diritto può esprimere una sola preferenza. In prima votazione risultano eletti i candidati che abbiano riportato il maggior numero dei voti e, in caso di parità, quelli con più anzianità di servizio. In caso di ulteriore parità, è eletto il candidato più giovane anagraficamente. 5. Le votazioni sono valide se vi partecipa la maggioranza degli aventi diritto per ogni categoria. 6. La durata della Giunta coincide con la durata del mandato del Direttore. 7. I componenti la Giunta sono rieleggibili. In caso di rinuncia, di opzione per altra carica o di decadenza dal mandato, al rappresentante eletto subentra il successivo quale risulta dall elenco redatto con l indicazione dei nominativi di coloro che hanno ottenuto voti in misura non inferiore al 10% dei voti riportati dal primo eletto. Solo in seguito ad esaurimento di tale elenco si procede ad una ulteriore votazione. Il nuovo eletto od i nuovi eletti cessano dalla carica alla scadenza del mandato del rappresentante al cui posto sono subentrati 8. Nel caso di Dipartimento articolato in sezioni, la rappresentanza dei docenti è espressione delle Sezioni. ART Funzioni 1. La Giunta: a) predispone il piano annuale delle ricerche del Dipartimento da sottoporre al Consiglio di Dipartimento; b) predispone, per gli importi stabiliti dal Regolamento per l amministrazione, la finanza e la contabilità dell Università, l acquisto dei beni, l esecuzione dei lavori e la fornitura di servizi da sottoporre al Consiglio di Dipartimento; c) predispone annualmente le richieste di finanziamento e di assegnazione delle risorse necessarie per il funzionamento del Dipartimento da inoltrare al Senato Accademico e da sottoporre al Consiglio di Dipartimento; d) predispone annualmente una relazione sulle attività svolte dal Dipartimento da allegare al conto consuntivo e da sottoporre al Consiglio di Dipartimento; e) elabora il bilancio preventivo e i conti consuntivi del Dipartimento da sottoporre al Consiglio di Dipartimento. 15

16 ART Convocazione 1. La Giunta è convocata dal Direttore ogniqualvolta sia necessario con comunicazione scritta inviata per posta o a mezzo fax o posta elettronica, ai membri e con avviso pubblicato alla Bacheca del Dipartimento almeno tre giorni prima. La convocazione deve contenere l ora e la data della riunione e gli argomenti all ordine del giorno. 2. Alle riunioni della Giunta partecipa il Segretario Amministrativo; in caso di assenza o di legittimo impedimento può essere chiamato a svolgere le funzioni di segretario verbalizzante un impiegato amministrativo appartenente all ufficio di segreteria amministrativa. 3. Alla Giunta si applicano, per quanto compatibili, le norme del presente Regolamento dettate per il funzionamento del Consiglio di Dipartimento. TITOLO IV DIRETTORE ART Attribuzioni e competenze 1. Il Direttore: a) rappresenta il Dipartimento; b) dà esecuzione alle delibere degli organi del Dipartimento; c) presiede e convoca la Giunta ed il Consiglio di Dipartimento; d) indice le elezioni; e) stipula i contratti e le convenzioni di competenza del Dipartimento; f) presenta al Consiglio di Dipartimento i bilanci ed i rendiconti predisposti dalla Giunta; g) vigila nell ambito del Dipartimento sull osservanza delle norme legislative, dello Statuto e dei regolamenti; h) tiene i rapporti con gli organi accademici ed esercita tutte le funzioni che gli sono attribuite dalle leggi, dallo Statuto e dai regolamenti; i) è responsabile della gestione amministrativa e contabile e del buon funzionamento del Dipartimento. 2. Per tutti gli adempimenti di carattere amministrativo, finanziario e contabile, il Direttore è coadiuvato dal Segretario Amministrativo del Centro di Gestione Autonoma. ART Durata della carica, incompatibilità 1. La carica di Direttore è incompatibile con quella di Rettore, Pro Rettore, Preside e membro del Consiglio di Amministrazione. 2. Il Direttore resta in carica tre anni e non può essere rieletto consecutivamente per più di una volta. 3. Per la carica di Direttore è prevista un indennità nella misura stabilita dal Consiglio di Amministrazione nei limiti degli stanziamenti di bilancio. ART. 23 Vice-direttore 1. Il Direttore designa, fra i membri della Giunta, un vice-direttore, che lo sostituisce in caso di assenza e di legittimo impedimento. 2. Il mandato del vice-direttore coincide con quello del Direttore. 3. Il vice-direttore deve essere un professore con regime di impegno a tempo pieno o che abbia presentato una dichiarazione di impegno a tempo pieno da far valere in caso di nomina. ART Elezioni 1. Il Direttore è un professore di ruolo di prima fascia che abbia optato per il regime di impegno a tempo pieno o abbia presentato una preventiva dichiarazione di opzione in tal senso, da far valere in caso di nomina. E eletto fra i docenti che afferiscono al Dipartimento da tutti i componenti del Consiglio di Dipartimento. Nel caso di situazioni eccezionali di mancanza o di impossibilità dei 16

17 professori di ruolo di prima fascia, l elettorato passivo per la carica di Direttore è esteso ai professori di seconda fascia che abbiano optato per il regime di impegno a tempo pieno o abbiano presentato una preventiva dichiarazione di opzione in tal senso, da far valere in caso di nomina. 2. Le elezioni sono indette dal Decano del Dipartimento almeno tre mesi prima della scadenza del mandato. 3. Il Decano dispone la convocazione del Consiglio, indicando le norme ed i tempi che disciplinano le operazioni di voto e di scrutinio, designando due scrutatori, scelti fra i componenti il Consiglio non candidati alla elezione del Direttore, che lo coadiuveranno nello svolgimento delle operazioni elettorali. 4. Almeno cinque giorni prima della data fissata per le elezioni, il Direttore in carica convoca un Consiglio di Dipartimento straordinario con l unico punto all ordine del giorno: presentazione delle candidature con relativo programma e discussione. In tale occasione il Consiglio è presieduto dal Decano. 5. Nel caso di candidatura del Decano, le sue funzioni saranno svolte da colui che lo segue in ordine di anzianità. 6. Le votazioni hanno luogo a scrutinio segreto e sono valide se vi partecipa la maggioranza degli aventi diritto. 7. In prima votazione risulta eletto chi ha riportato la maggioranza assoluta dei voti degli aventi diritto; in seconda votazione il candidato che ha riportato la maggioranza assoluta dei voti dei presenti. In caso di mancata elezione e qualora più candidati abbiano riportato voti si procede al ballottaggio fra i due candidati che hanno riportato il maggior numero di voti. In caso di parità viene ripetuto il ballottaggio. 8. Il Direttore decade dalla carica per volontaria rinuncia, in caso di cessazione del requisito dell impegno a tempo pieno ed in tutti gli altri casi previsti dalla legge. In caso di dimissioni o di anticipata cessazione dalla carica, la convocazione del Consiglio di Dipartimento per la elezione del nuovo Direttore deve essere disposta entro 15 giorni con provvedimento del Rettore. Anche in questo caso il Consiglio è predisposto dal Decano o dal più anziano nel ruolo. 9. Nei confronti del Direttore è possibile presentare, in ogni momento, motivata mozione di sfiducia, sottoscritta da almeno un terzo dei componenti il Consiglio del Dipartimento, da discutere nel corso di una riunione straordinaria di quest ultimo, convocata non prima che siano trascorsi quindici giorni dalla sua presentazione presso il Dipartimento medesimo. Qualora detta mozione venga approvata con una maggioranza almeno pari ai due terzi dei componenti il Consiglio, il Direttore decade dalla carica e si procede ad una nuova elezione, con le modalità di cui ai commi precedenti. 10. Il Direttore ed il vice-direttore sono nominati con Decreto Rettorale. TITOLO V NORME FINALI ART. 25 Approvazione e modifica del regolamento 1. Il regolamento è approvato dal Consiglio di Dipartimento a maggioranza assoluta dei suoi componenti ed emanato con Decreto Rettorale. 2. Modifiche od integrazioni al regolamento sono approvate con le modalità di cui al comma precedente. 3. Le modificazioni allo Statuto riguardanti disposizioni del presente Regolamento, sono automaticamente recepite ed efficaci. ART. 26 Entrata in vigore 1. Il Regolamento entra in vigore il giorno dopo la sua emanazione e da tale data cessano di avere efficacia tutti i Regolamenti precedentemente in vigore. 17

18 ****************** 4. Approvazione del Regolamento della Facoltà di Scienze M.F.N. 4/2003/4 DIVISIONE AFFARI GENERALI E DEL PERSONALE Ufficio Affari Generali e Concorsi- Vercelli, 29 maggio 2003 Al Presidente del Senato Accademico Lo Statuto dell Università del Piemonte Orientale, emanato con D.R. n. 539 del 12/12/2001, prevede che le strutture didattiche e scientifiche si dotino di un regolamento interno che ne disciplini l organizzazione ed il funzionamento. Sulla base dello schema - tipo di Regolamento di Facoltà approvato dal Senato Accademico nella seduta del 17/06/2002, è stato predisposto il Regolamento della Facoltà di Scienze M.F.N. Tale Regolamento, approvato dal Consiglio di Facoltà in data 10/01/2003, viene sottoposto all esame ed all approvazione di codesto Senato Accademico. VISTO VISTO IL RESPONSABILE DELL UFFICIO AFFARI GENERALI E CONCORSI (Dott.ssa Michela Dovano) f.to Michela Dovano OMISSIS IL SENATO ACCADEMICO lo Statuto dell Università emanato con Decreto Rettorale n.539 del 12/12/2001 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 3 del 04/01/2002 serie generale, in particolare l art. 10 commi 6 e 7; il Decreto Rettorale n.67 del di modifica dello Statuto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 72 del 27/03/ serie generale; CONSIDERATO che le disposizioni statutarie prevedono che le strutture didattiche e scientifiche dell Ateneo si dotino di un apposito regolamento che ne disciplini l organizzazione ed il funzionamento; VISTO VISTO lo Schema- tipo di Regolamento di Facoltà approvato dal Senato Accademico nella seduta del 17/06/2002; il testo del Regolamento della Facoltà di Scienze M.F.N. approvato dal Consiglio di Facoltà nella seduta del 10/01/2003; SENTITO il Direttore Amministrativo; con voto espresso nella forma di legge, all unanimità DELIBERA di approvare il Regolamento della Facoltà di Scienze M.F.N. nel testo sotto riportato UNIVERSITÀ DEL PIEMONTE ORIENTALE AMEDEO AVOGADRO 18

19 REGOLAMENTO DELLA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI TITOLO I LA FACOLTÀ ART. 1 - Principi Generali 1. Il Regolamento della Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali (nel seguito: Facoltà) disciplina, in conformità allo Statuto dell Università (nel seguito: Statuto) e al Regolamento Didattico di Ateneo il funzionamento della Facoltà e dei suoi organi. ART. 2 - Compiti istituzionali e struttura organizzativa della Facoltà 1. La Facoltà è la struttura nella quale si svolgono i corsi di studio per il conseguimento dei titoli di laurea e di laurea specialistica, nonché le altre attività didattiche e formative previste dalla legge, dallo Statuto e dal Regolamento Didattico di Ateneo. 2. La Facoltà è centro di gestione autonoma. 3. L attività didattica della Facoltà si esplica sia attraverso i percorsi formativi indicati dagli ordinamenti didattici, nel rispetto delle procedure previste per la loro attivazione, sia con la promozione di altre specifiche iniziative di sperimentazione didattica, anche in collaborazione con enti pubblici e privati, nonché con la partecipazione ad iniziative didattiche promosse da altri enti. 4. La Facoltà conferisce i seguenti titoli. Secondo l ordinamento previsto dal D.M. 30 luglio 1998 di Istituzione dell Università del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro, in Vercelli: Laurea in Chimica Laurea in Fisica Laurea in Informatica Laurea in Matematica Laurea in Scienze Biologiche Laurea in Scienze dell Informazione Secondo l ordinamento previsto dal D.M. 3 novembre 1999 n. 509 e dal D.M. 4 agosto 2000: Laurea in Biologia (classe 12 Scienze Biologiche) Laurea in Biologia Agro-Alimentare (classe 12 Scienze Biologiche) Laurea in Chimica (classe 21 Scienze e Tecnologie Chimiche) Laurea in Fisica (classe 25 Scienze e Tecnologie Fisiche) Laurea in Nuove Tecnologie Fisiche (classe 25 Scienze e Tecnologie Fisiche) Laurea in Scienza dei Materiali (classe 25 Scienze e Tecnologie Fisiche) Laurea in Informatica (classe 26 Scienze e Tecnologie Informatiche) Laurea in Scienze Ambientali e Gestione del Territorio (classe 27 Scienze e Tecnologie per l Ambiente e la Natura) Laurea in Divulgazione Scientifica e Linguaggio Matematico (classe 32 Scienze Matematiche) Laurea in Matematica e Applicazioni (classe 32 Scienze Matematiche) Secondo l ordinamento previsto dal D.M. 3 novembre 1999 n. 509 e dal D.M. 28 novembre 2000: Laurea specialistica in Biologia Ambientale (classe 6/S Biologia) 19

20 Laurea specialistica in Biologia e Tecnologie Cellulari e Molecolari (classe 6/S Biologia) Laurea specialistica in Fisica (classe 20/S Fisica) Laurea specialistica in Informatica dei Sistemi Avanzati e dei Servizi di Rete (classe 23/S Informatica) Congiuntamente alle Facoltà di Farmacia e di Medicina e Chirurgia, la Facoltà collabora allo svolgimento del corso di Laurea in Biotecnologie della classe 1 (lauree in Biotecnologie) secondo l ordinamento previsto dal D.M. 3 novembre 1999 n. 509 e dal D.M. 4 agosto 2000). 5. L attivazione dei corsi è deliberata annualmente e riportata nel manifesto annuale degli studi. ART. 3 - Organi 1. Sono organi della Facoltà: a) Il Preside; b) Il Consiglio di Facoltà (nel seguito: Consiglio); c) La Giunta di Facoltà (nel seguito: Giunta). 2. La Facoltà, per l istruzione di particolari argomenti, può istituire Commissioni consultive ed istruttorie, stabilendone di volta in volta composizione, compiti e durata. TITOLO II IL PRESIDE ART. 4 - Attribuzioni e competenze 1. Il Preside rappresenta la Facoltà, convoca e presiede il Consiglio e la Giunta, attuandone le deliberazioni. 2. Spetta inoltre al Preside: a) sovrintendere al regolare svolgimento di tutte le attività didattiche ed organizzative che fanno capo alla Facoltà, esercitando ogni opportuna funzione di coordinamento, di controllo e di vigilanza; b) presentare al Consiglio la relazione annuale sull andamento delle attività didattiche; c) promuovere ed assicurare il regolare funzionamento dell attività didattica e dei servizi amministrativi e tecnici che fanno capo alla Facoltà; d) nominare le Commissioni per il conseguimento del titolo accademico, sentiti i presidenti di Consiglio di corso di studio, ove istituiti; e) esercitare tutte le altre attribuzioni che sono demandate dalla legge, dallo Statuto, dai Regolamenti di Ateneo e da altre fonti normative. ART. 5 - Durata della carica, incompatibilità, dimissioni 1. La carica di Preside è incompatibile con quella di Rettore, Pro Rettore, Direttore di Dipartimento, membro del Consiglio di Amministrazione. 2. Il Preside resta in carica tre anni e può essere eletto per non più di due mandati consecutivi. 3. Le dimissioni del Preside sono accettate dal Rettore. 20

21 ART. 6 - Elezioni 1. L elettorato attivo per l elezione del Preside spetta ai professori della Facoltà, ai ricercatori, ai rappresentanti degli studenti ed al rappresentante del personale tecnico amministrativo eletti in seno al Consiglio. 2. L elettorato passivo per l elezione del Preside spetta ai professori di ruolo di I fascia della Facoltà che abbiano optato per il regime di impegno a tempo pieno, o abbiano presentato una preventiva dichiarazione, da far valere in tal senso in caso di nomina. 3. Le elezioni sono indette dal Decano della Facoltà almeno tre mesi prima della scadenza del mandato. 4. In caso di dimissioni o di anticipata cessazione dalla carica, la convocazione del Consiglio deve essere disposta entro 15 giorni dall accettazione delle dimissioni da parte del Rettore o dalla cessazione dalla carica per altre cause. 5. Il Decano dispone la convocazione del Consiglio, indicando le norme e i tempi che disciplinano le operazioni di voto e di scrutinio, designando due scrutatori che lo coadiuveranno nello svolgimento delle operazioni elettorali. 6. Almeno cinque giorni prima della data fissata per le elezioni i candidati presentano al Decano le candidature accompagnate dal programma. 7. Nel caso di candidatura del Decano, le sue funzioni saranno svolte da colui che lo segue in ordine di anzianità. 8. Le votazioni sono valide se vi partecipa la maggioranza degli aventi diritto. In mancanza di ciò, il Decano dispone un ulteriore convocazione del Consiglio. 9. In prima votazione risulta eletto chi ha riportato la maggioranza assoluta dei voti degli aventi diritto; in seconda votazione il candidato che ha riportato la maggioranza assoluta dei voti dei presenti. In caso di mancata elezione e qualora più candidati abbiano riportato voti si procede al ballottaggio fra i due candidati che hanno riportato il maggior numero di voti. In caso di parità viene ripetuto il ballottaggio 10. Il Preside è nominato con decreto dal Rettore. ART. 7 - Vice-Preside 1. Il Preside designa fra i professori di prima fascia che abbiano optato per il regime di impegno a tempo pieno o abbiano presentato una dichiarazione da far valere in tal senso in caso di nomina, un Vice-Preside che lo supplisce nell esercizio delle sue funzioni in caso di impedimento od assenza. 2. Il Vice- Preside è nominato con decreto dal Rettore ed il suo mandato coincide con quello del Preside. TITOLO III IL CONSIGLIO DI FACOLTÀ ART. 8 - Competenze 1. Il Consiglio di Facoltà definisce le strategie di indirizzo ed esercita tutte le attribuzioni ad esso demandate dalla normativa vigente, dallo Statuto e dai Regolamenti. 2. In particolare, il Consiglio: a) formula i piani di sviluppo della Facoltà, sentiti i Consigli dei Corsi di Studio, ove presenti, e i Dipartimenti interessati, nel quadro delle risorse disponibili per la Facoltà; b) predispone, per quanto di sua competenza, gli elementi per l elaborazione del programma di sviluppo dell Ateneo; c) approva i piani di gestione delle risorse e i relativi bilanci; d) approva i programmi di impiego del personale e delle risorse materiali di competenza, ivi compresa l equa distribuzione dei carichi didattici e organizzativi; 21

22 e) delibera annualmente l attivazione dei corsi di studio; f) organizza l attività didattica e le attività culturali della Facoltà, assicurando la copertura degli insegnamenti attivati anche attraverso l'attribuzione di supplenze e affidamenti e la proposta di stipula di contratti; g) propone l attivazione delle procedure relative alla copertura dei posti di professore e di ricercatore, secondo le norme vigenti ed acquisiti i pareri dei Dipartimenti; h) provvede alla chiamata dei docenti e dei ricercatori applicando il principio del consiglio ristretto a categorie non inferiori a quella del chiamato; i) disciplina l accesso ai Corsi di Studio, nel rispetto dei requisiti minimi stabiliti dal Senato Accademico; j) approva, a maggioranza dei componenti, i Regolamenti delle strutture didattiche afferenti alla Facoltà, ove presenti; k) avanza proposte ed esprime pareri sulle modifiche dello Statuto e dei Regolamenti adottati a livello di Ateneo; l) approva la relazione annuale sull attività didattica da trasmettere al Senato accademico; m) approva la relazione triennale dei professori e dei ricercatori. ART. 9 - Composizione 1. Il Consiglio di Facoltà è composto: a) dai professori di ruolo e ricercatori della Facoltà; b) da una rappresentanza degli studenti (in numero stabilito dallo Statuto); c) da un rappresentante del personale tecnico- amministrativo. 2. Le modalità di elezione dei rappresentanti degli studenti e del personale tecnico-amministrativo sono riportate nei relativi regolamenti elettorali. ART Convocazione 1. Il Consiglio è convocato dal Preside che lo presiede. 2. Il Consiglio si riunisce sulla base di un calendario prestabilito ed ogniqualvolta il Preside ritenga opportuno convocarlo e comunque non meno di tre volte l anno. Deve essere inoltre convocato qualora ne faccia richiesta motivata almeno un terzo dei suoi membri. 3. La convocazione in via ordinaria deve essere fatta con avviso scritto inviato, anche a mezzo fax o posta elettronica, a ciascun avente diritto presso la sede ove presta servizio, con anticipo di almeno cinque giorni lavorativi, esclusi il sabato e i giorni festivi, secondo il calendario accademico. 4. In caso di urgenza la convocazione può essere disposta con preavviso di almeno 24 ore. 5. La convocazione deve indicare la data e l ora della riunione e l elenco degli argomenti da trattare (ordine del giorno) e deve essere resa pubblica mediante affissione dell avviso all albo della Facoltà. ART. 11 Ordine del giorno della seduta 1. La determinazione dell ordine del giorno è di competenza del Preside. 2. L inserimento di argomenti nell ordine del giorno può essere motivatamente richiesto da almeno un decimo dei componenti del Consiglio. 3. Qualora la richiesta di inserimento di un argomento nell ordine del giorno non venga accolta, il Preside deve darne notizia nella prima seduta utile, specificando i motivi del mancato accoglimento 4. La discussione e deliberazione su argomenti non all ordine del giorno è possibile solo in presenza e col consenso di tutti i componenti del Consiglio. 5. In apertura di seduta o durante la stessa, il Preside può proporre il cambiamento dell'ordine di trattazione degli argomenti. Tale proposta deve essere approvata dal Consiglio. 22

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