ASSEMBLEA dei SOCI. Firenze, 26 maggio Relazione Massimo Vivoli Presidente di Italia Comfidi
|
|
- Gabriella Venturini
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 ASSEMBLEA dei SOCI Firenze, 26 maggio 2016 Relazione Massimo Vivoli Presidente di Italia Comfidi
2 Buongiorno e grazie per essere intervenuti a questo importante appuntamento annuale. Un grazie particolare agli autorevoli rappresentanti della politica, delle istituzioni e del mondo del credito. Un mondo che sta attraversando un momento particolarmente difficile con avvenimenti che hanno scosso alle radici il Sistema bancario del nostro Paese evidenziando l urgenza di interventi in grado di renderlo più efficiente e capace di garantire la tutela dei risparmiatori ed il necessario sostegno finanziario alle imprese, soprattutto piccolissime, piccole e medie, che rappresentano una componente fondamentale della nostra economia e che più di tutte possono contribuire ad accelerare la ripresa economica che stenta a decollare. Ho parlato di garantire, un verbo che in questa sede ed in questa occasione ha un peso ed un significato fondamentali. E proprio grazie alla capacità di coniugare concretamente questo verbo da parte dei Confidi che centinaia di migliaia di imprese hanno potuto ottenere finanziamenti da parte delle banche, in un Paese come l Italia in cui l accesso al credito continua a rappresentare un enorme problema per le pmi, soprattutto nelle regioni del Sud. I Confidi sono soggetti mutualistici che si riconoscono nei valori del radicamento territoriale, della prossimità e della conoscenza diretta delle imprese. Al tempo stesso svolgono una funzione pubblicistica dando attuazione nel modo più efficiente alle azioni di politica industriale delle Istituzioni secondo il principio di sussidiarietà. Negli ultimi anni però le criticità del sistema Paese stanno pesantemente contaminando anche queste strutture. Si rendono pertanto necessari interventi tesi a sostenerne l azione mutualistica e a fronteggiarne la situazione di difficoltà. Andrebbe promossa un organica, mirata e continuativa azione di politica industriale della garanzia in grado di favorire l accesso al credito delle PMI, abbandonando la logica degli interventi discontinui e non coordinati in un disegno unitario di sostegno al sistema. Nel concreto occorrerebbe procedere a un riordino della filiera in una logica di semplificazione, efficienza, integrazione sinergica tra risorse pubbliche e private. La riforma dovrebbe coinvolgere in modo armonico e coordinato i Confidi (sistema privato) e il Fondo di Garanzia per le PMI e le Finanziarie regionali (sistema pubblico). Il Fondo di Garanzia si riconferma infatti uno strumento fondamentale per l accesso al credito delle PMI e per quanto riguarda l operatività dei Confidi. I Confidi richiedono una percentuale media di controgaranzia pubblica pari al 45% e assistono principalmente le micro e piccole imprese, con una buonaleva finanziaria, una forte differenziazione nel portafoglio degli impieghi, una generale granularità e un rischio contenuto del portafoglio in essere. La prospettata riforma strutturale nel funzionamento del Fondo di Garanzia, come descritta di recente dal Ministero dello Sviluppo Economico, sembra andare nella direzione auspicata dal sistema dei Confidi, che ha accolto molto positivamente le innovazioni illustrate. Riteniamo, infatti, che la stessa possa conseguire gli obiettivi di efficienza nell impiego delle risorse pubbliche, di sinergia pubblico-privata, di parità di trattamento tra le PMI che vi accedono in garanzia diretta o in controgaranzia, di sostegno alle imprese effettivamente bisognose dell intervento pubblico. Valutiamo altresì in modo assolutamente positivo le modalità di accesso riservate, nella proposta di riforma, alle imprese che si avvalgono dei Confidi, ritenendole ampiamente funzionali a valorizzare gli impatti positivi generati dalla presenza di tali soggetti. L auspicio è quello che le aperture e le opportunità offerte dalla riforma del Fondo di Garanzia per le PMI Relazione Massimo Vivoli Assemblea dei soci 26 maggio 2016 Pag. 2
3 non vengano ridimensionate lungo le varie fasi di approvazione della normativa, che va assolutamente sostenuta. La disciplina di settore e in particolare la Legge Quadro non rispecchia più completamente le caratteristiche e l operatività dei Confidi né il contesto di mercato in cui questi agiscono. La riforma del Testo Unico Bancario, seppure molto importante, non può a nostro parere essere considerata risolutiva sotto questo profilo. Per queste ragioni, accogliamo con assoluto favore la volontà del decisore pubblico di dare avvio ad una riforma strutturata ed omogenea del sistema ed esprimiamo la massima soddisfazione in merito ai principi ed ai criteri direttivi di riferimento. Anche lo strumento della legge delega, opportunamente utilizzato, potrebbe contribuire a superare la logica degli interventi inseriti frettolosamente in proposte normative, certe volte addirittura destinate ad altri temi, che faticosamente collimano con il quadro di riferimento di settore e non sempre rappresentano la scelta ottimale. A tale riguardo, assumerà particolare importanza la fase applicativa dei principi sanciti nella legge delega. Rispetto ai contenuti della riforma, condividiamo in particolare gli obiettivi di trasparenza, efficienza, armonizzazione e orientamento ad una dimensione funzionale delle strutture, mentre riteniamo che la riforma non dovrebbe mirare ad uno stravolgimento della natura dei Confidi, ad una loro omologazione con gli intermediari finanziari puri, non avendone la natura, le finalità e le opportunità di mercato. Con riferimento alla contribuzione pubblica, la medesima dovrebbe tendere ad una programmazione pluriennale strutturata e sistematica, dovrebbe essere commisurata ai benefici prodotti a favore delle PMI e dovrebbe adottare modalità di sostegno uniformi e standardizzate. La partecipazione al capitale sociale dei Confidi di soggetti diversi dalle PMI dovrebbe poi essere rivista. Potrebbe essere infatti meglio definita la figura del socio sovventore e di diverse categorie di soci. Potrebbero essere eliminati i limiti massimi di partecipazione al capitale da parte di enti pubblici e privati. Per i Confidi intermediari finanziari andrebbero individuate forme tecniche di contribuzione computabili nel patrimonio di vigilanza. La verifica sulla conformità della contribuzione pubblica alla normativa sugli aiuti di Stato rappresenta un elemento cruciale, come dimostrano le difficoltà nel dare attuazione alle misure previste dalla Legge di Stabilità 2014, ancora in attesa di risoluzione. Dovrebbero essere definiti criteri utili ad individuare le modalità di sostegno che soddisfino i requisiti della normativa comunitaria, anche al fine di giungere ad una posizione univoca come sistema Paese, per superare le molte criticità e le troppe interpretazioni talvolta discordanti tra di loro che impediscono alle PMI di accedere a risorse oggi più che mai dirimenti. La riforma in discussione sul Fondo di Garanzia per le PMI, laddove confermata ed attuata, potrebbe generare maggiori impatti positivi a favore di tutti i soggetti grazie al potenziamento della controgaranzia, che semplifica e rafforza la filiera della garanzia e massimizza la leva sulle risorse pubbliche attraverso l apporto di quelle private delle imprese. Al riguardo, andrebbe poi instaurato un rapporto di collaborazione e sinergia con le Finanziarie regionali in una logica di specializzazione e di complementarietà degli interventi, anziché di mera competizione. Andrebbero altresì attivate innovazioni di prodotto e di processo, ad esempio attraverso la costituzione di portafogli per le imprese retail, che favorirebbero una maggiore efficienza ed efficacia a parità di risorse e di profilo di rischio. Relazione Massimo Vivoli Assemblea dei soci 26 maggio 2016 Pag. 3
4 Il potenziamento dei servizi a favore delle PMI da parte dei Confidi rafforzerebbe il supporto alle imprese, rispondendo alle nuove esigenze manifestate dal sistema produttivo e valorizzando la partnership con i Confidi. Alcune ipotesi potrebbero riguardare la garanzia a favore dei soggetti che intervengono nel capitale delle imprese (la cosiddetta garanzia equity), l erogazione diretta di finanziamenti di importo ridotto e le fideiussioni dirette alle imprese, interventi utili anche per incentivare le PMI a ricorrere a strumenti innovativi e alternativi al credito bancario. Sarebbe altresì proficuo valorizzare ulteriormente, anche con forme innovative ed autonome rispetto alla garanzia, i servizi di assistenza e consulenza finanziaria. La semplificazione e razionalizzazione degli adempimenti per i Confidi ed il conseguente contenimento dei costi organizzativi e di gestione agevolerebbero l accesso delle PMI al credito, in quanto renderebbero più efficiente la filiera della garanzia e contribuirebbero alla sostenibilità economica e finanziaria dei medesimi. Nel concreto, gli obblighi normativi a carico dei Confidi potrebbero essere previsti e/o rimodulati sulla base delle loro specificità, rendendoli coerenti con il loro profilo di rischio e commisurandoli alla loro struttura organizzativa e operativa. La necessità di superare le duplicazioni si avverte in particolare nelle procedure per l accesso al Fondo di Garanzia per le PMI, che richiederebbero a nostro parere una revisione complessiva. Si rileva positivamente, al riguardo, la volontà di eliminare queste aree di sovrapposizione delle funzioni con le Banche già in alcuni tratti della proposta di riforma del Fondo di recente ipotizzata dal MISE. Criteri di proporzionalità e specificità, se correttamente declinati, consentirebbero di rapportare lo sforzo dei Confidi, in particolare di quelli già intermediari finanziari, per gli adempimenti di vigilanza alla loro effettiva operatività e profilo di rischio. Inoltre, riconoscerebbero una specifica tutela alle peculiarità del sistema, salvaguardandone la mutualità, la sussidiarietà e la funzione pubblicistica di strumenti della politica economica delle Istituzioni. A nostro parere, tali principi, per quanto chiaramente definiti nel Testo Unico Bancario all art.108, non vengono infatti pienamente declinati e valorizzati nelle disposizioni di vigilanza che spesso introducono una piena equiparazione tra Confidi e Banche e l applicazione degli stessi a adempimenti e procedure. Sarebbe pertanto necessario formulare una interpretazione autentica di tali principi, sostanziandola nella volontà del legislatore di definire il criterio di proporzionalità della vigilanza, ed estendendo la proporzionalità e la specificità a tutti i Confidi. La garanzia dei Confidi esiste soltanto in relazione al credito concesso dalle Banche alle PMI, di conseguenza è strumentale a favorire l accesso ad un bene che ha grande rilevanza economico/sociale: il credito. Ciò motiva la funzione anche pubblicistica dei Confidi e il sostegno pubblico di cui essi dovrebbero beneficiare per massimizzare il proprio intervento, nonché la semplificazione degli adempimenti, che dovrebbero essere svolti da chi pone in essere in prima istanza il finanziamento, ossia le Banche o gli altri intermediari. In questo ambito, ai Confidi potrebbe essere riconosciuto un diritto di privilegio speciale in relazione alla quota di finanziamento da questo garantita. Tale privilegio, da stabilire contrattualmente con le banche, sarebbe postergato rispetto a quello bancario, ma garantirebbe al Confidi un grado di solvibilità superiore rispetto ai creditori chirografari. La valutazione degli impatti delle politiche pubbliche finalizzate a favorire l accesso al credito delle PMI è fondamentale per valutare l efficacia delle azioni e l efficienza nell utilizzo delle Relazione Massimo Vivoli Assemblea dei soci 26 maggio 2016 Pag. 4
5 risorse pubbliche e quindi per calibrare meglio le azioni di politica industriale attivate dai soggetti pubblici. La metodologia di valutazione degli impatti potrebbe prendere spunto da progetti realizzati in altri Paesi e potrebbe essere sviluppato uno specifico modello econometrico con la partecipazione, accanto al ruolo determinante dei Confidi, dei principali interlocutori pubblici a livello locale, nazionale e comunitario. Le Camere di Commercio, attraverso Unioncamere, in ragione della loro finalità istituzionale, potrebbero svolgere un ruolo determinante nella costruzione delle metodologie di analisi e dei relativi strumenti. In conclusione, i Confidi e le imprese loro associate si attendono dalle tante riforme in atto un forte segnale di discontinuità rispetto al passato, attraverso l adozione di provvedimenti dai forti contenuti di innovazione, che recepisca le nuove sfide del mercato e supporti le esigenze di credito delle imprese. L anno che si è chiuso evidenzia una lieve flessione dei flussi operativi, che si attestano, compresi i rinnovi dei fidi a revoca, a 840 milioni di euro. Il dato è soddisfacente se si rapporta ad un contesto dove alcuni competitors registrano cali dei flussi a doppia cifra. Non ci possiamo rallegrare delle vicissitudini che stanno interessando il mondo dei confidi, dove si registrano fenomeni di criticità, ma registriamo con piacere il manifestato interesse dei principali gruppi bancari verso la struttura e la solidità patrimoniale del nostro Confidi. Il risultato di esercizio è positivo con un utile di euro, nuove operazioni, operazioni di rinnovo fidi, nuove aziende. Qui mi fermo, nella speranza di essere riuscito, senza dilungarmi troppo, ad evidenziare gli elementi di criticità e le urgenze legate al mondo ed all attività dei Confidi. Ma soprattutto le idee, le proposte, le indicazioni che l esperienza, la storia di Italia Comfidi ci consentono di avanzare. Spero vivamente che trovino anche altrove la stessa attenzione che avete prestato qui voi oggi. Grazie Relazione Massimo Vivoli Assemblea dei soci 26 maggio 2016 Pag. 5
I NUMERI DI RIFERIMENTO DEI CONFIDI ITALIANI
Conferenza stampa su iniziativa del Sen. Gianluca Rossi e di Assoconfidi 18 luglio 2017 FAVORIRE L ACCESSO AL CREDITO DELLE mpmi: LA RIFORMA DEL SISTEMA DEI CONFIDI Sintesi dei lavori Assoconfidi è l associazione
DettagliUN NUOVO RUOLO PER I CONFIDI A SOSTEGNO DELLE mpi NEL QUADRO DELLA RIFORMA DEL FONDO CENTRALE DI GARANZIA
Convention Fedart Fidi UN NUOVO RUOLO PER I CONFIDI A SOSTEGNO DELLE mpi NEL QUADRO DELLA RIFORMA DEL FONDO CENTRALE DI GARANZIA Leonardo Nafissi Ischia, 21 ottobre 2016 ARTICOLAZIONE DELL INTERVENTO Le
DettagliI CONFIDI DOPO LA CRISI
WORKSHOP BANCA D ITALIA "IL CREDITO ALLE PICCOLE IMPRESE: IL RUOLO DEI CONFIDI" I CONFIDI DOPO LA CRISI LEONARDO NAFISSI ROMA, 5 LUGLIO 2011 ARTICOLAZIONE DELL INTERVENTO I Confidi oggi: la rilevanza del
DettagliLE RETI DISTRIBUTIVE NELLA STRATEGIA DEI CONFIDI ARTIGIANI E LA VALENZA DI UN MODELLO DI SISTEMA. Leonardo Nafissi Roma, 5 giugno 2013
LE RETI DISTRIBUTIVE NELLA STRATEGIA DEI CONFIDI ARTIGIANI E LA VALENZA DI UN MODELLO DI SISTEMA Leonardo Nafissi Roma, 5 giugno 2013 ARTICOLAZIONE DELL INTERVENTO Inquadramento strategico del progetto
DettagliIL FUTURO ASSETTO ORGANIZZATIVO DEI 112: STRUTTURA, FINANZA E MERCATO
Confires La metamorfosi del confidi: crisalide o farfalla? IL FUTURO ASSETTO ORGANIZZATIVO DEI 112: STRUTTURA, FINANZA E MERCATO Leonardo Nafissi Comitato Tecnico Assoconfidi Firenze, 22 febbraio 2018
DettagliLA RIFORMA DEL FONDO CENTRALE DI GARANZIA: CAMBIAMENTI OPERATIVI E ORGANIZZATIVI
Confires I Confidi siamo noi: una garanzia! LA RIFORMA DEL FONDO CENTRALE DI GARANZIA: CAMBIAMENTI OPERATIVI E ORGANIZZATIVI Leonardo Nafissi Comitato Tecnico Assoconfidi Firenze, 1 marzo 2019 ARTICOLAZIONE
DettagliMITIGAZIONE DEL RISCHIO DI CREDITO
Convegno "Credito al Credito 2016" MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI CREDITO Leonardo Nafissi Roma, 18 novembre 2016 I PRINCIPALI STRUMENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI CREDITO IN ITALIA STRUMENTI DI MITIGAZIONE
DettagliLe nuove regole della Finanza per le PMI
Le nuove regole della Finanza per le PMI Come va letto il rapporto Banca-Impresa nella nuova fase della nostra economia? approccio «mirato» e selettivo nell offerta di credito clienti con caratteristiche
DettagliAUDIZIONE SU AC recante:
FEDART FIDI FEDERASCOMFIDI FEDERCONFIDI FEDERFIDI COMMERCIO FINCREDIT CONFAPI CREDITAGRI COLDIRETTI ASSCOOPERFIDI CAMERA DEI DEPUTATI COMMISSIONE VI FINANZE AUDIZIONE SU AC 3209 recante: Delega al Governo
DettagliL impegno del Sistema camerale per i Confidi
L impegno del Sistema camerale per i Confidi 0 Andrea Muti Servizio Nuove Imprese e Credito UNIONCAMERE Torino, 15 marzo 2016 L impegno del Sistema camerale per i Confidi Nell'ambito delle iniziative camerali
DettagliCONVEGNO: I CONFIDI IN ITALIA
CONVEGNO: I CONFIDI IN ITALIA Andrea Muti Unioncamere Torino, 22 gennaio 2015 Il sostegno camerale ed il rispetto del principio di sussidiarietà Tutte le azioni camerali messe in atto si sono ispirate
DettagliNuovi strumenti di agevolazione per le imprese, gestiti da Finpiemonte con risorse proprie e con risorse regionali
Nuovi strumenti di agevolazione per le imprese, gestiti da Finpiemonte con risorse proprie e con risorse regionali "Risorse di sostegno all'industria del turismo" Torino, 30 gennaio 2017 Indirizzi regionali
DettagliLe nuove disposizioni di vigilanza per gli intermediari finanziari Aspetti di interesse per i Confidi
Le nuove disposizioni di vigilanza per gli intermediari finanziari Aspetti di interesse per i Confidi BANCA D ITALIA Servizio Normativa e politiche di vigilanza D. Albamonte Convegno Nazionale L attività
DettagliLE PROPOSTE DI RIFORMA ASSOCONFIDI PER I CONFIDI VIGILATI E I CONFIDI MINORI
Convegno "Confidi 2.0: proposte operative per agire in tempi di crisi" LE PROPOSTE DI RIFORMA ASSOCONFIDI PER I CONFIDI VIGILATI E I CONFIDI MINORI Leonardo Nafissi Firenze, 27 febbraio 2014 L ARTICOLAZIONE
DettagliCONFIDI AL BIVIO: tra decadenza e rinascimento. Firenze, 26 febbraio 2015
CONFIDI AL BIVIO: tra decadenza e rinascimento Firenze, 26 febbraio 2015 Rinascimento per i Confidi Fiducia nella ragione Homo faber ipsius fortunae Diversa prospettiva Creare valore «misurabile» partendo
DettagliClaudio D Auria Moderari S.r.l. Università LUMSA, Roma Roma, 13 marzo 2018
Fine della crisi o crisi della fine? I confidi al bivio: tra evoluzione ed estinzione Claudio D Auria Moderari S.r.l. Università LUMSA, Roma Roma, 13 marzo 2018 1 Il quadro regolamentare dei Confidi minori
DettagliIL RUOLO DEI CONFIDI QUALE STRUMENTO DELLE POLITICHE INDUSTRIALI. Leonardo Nafissi Bruxelles, 26 settembre 2013
IL RUOLO DEI CONFIDI QUALE STRUMENTO DELLE POLITICHE INDUSTRIALI Leonardo Nafissi Bruxelles, 26 settembre 2013 I Confidi: chi sono ARTICOLAZIONE DELL INTERVENTO I Confidi: soggetti al fianco delle imprese
DettagliAREA DI DELEGA. Finanza e antiriciclaggio. Finanza e antiriciclaggio
AREA DI DELEGA Consigliere Delegato: BARBARA GUGLIELMETTI Obiettivi Realizzare una effettiva ed efficace sinergia tra tutti gli attori del sistema economico, pubblici e privati; Convergere, tutti, istituzioni,
DettagliLE OPERAZIONI DI TRANCHED COVER PER RISORSE PUBBLICHE A FAVORE DELLE PMI
LE OPERAZIONI DI TRANCHED COVER PER RISORSE PUBBLICHE A FAVORE DELLE PMI ALLOCAZIONE DELLE RISORSE PUBBLICHE A FAVORE DELLE PMI 2 3 OPERAZIONI TRANCHED COVER Le strutture tranched sono trattate ai fini
DettagliNEWS LA RIFORMA DEI CONFIDI
NEWS APRILE 2016 NEWS LA RIFORMA DEI CONFIDI Le garanzie rilasciate dai Confidi, negli ultimi anni, hanno subito un forte deterioramento. Le cause sono imputabili, da una parte, alla crescita dei fallimenti
DettagliISTITUZIONE DEL FONDO NAZIONALE PER L INNOVAZIONE A FAVORE DI MICRO e PMI
A tutti i Clienti Monza, 7 marzo 2012 Oggetto: BANDI, CORSI E OPPORTUNITA PER LE MICRO, PICCOLE E MEDIE IMPRESE Gentili Clienti, Segnaliamo finanziamenti disponibili per il deposito di brevetti e modelli.
DettagliIL PROGETTO AGRISVILUPPO A SUPPORTO DELLE FILIERE AGRICOLE ITALIANE
IL PROGETTO AGRISVILUPPO A SUPPORTO DELLE FILIERE AGRICOLE ITALIANE MARZO 2016 Il settore dell agricoltura in Italia: contesto di mercato L agricoltura è il terzo settore per numero di imprese attive iscritte
DettagliIL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI. di concerto con IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE. e con
Decreto Ministeriale 6 giugno 2011 (G.U. n. 208 del 7 settembre 2011 ). Riserva alla concessione di cogaranzie e controgaranzie a favore dei consorzi dei confidi, nell ambito delle risorse del Fondo di
DettagliProfilo professionale 1: Esperto Senior nella strutturazione di database per l analisi dell azione dei confidi
Avviso di selezione esperti in tema di valutazione sull efficacia delle politiche pubbliche attuate, nella filiera del credito, attraverso i confidi Avviso per collaborazione professionale (DP2100 25/06/2014)
DettagliPOLITICHE ATTIVE DI SOSTEGNO AL SISTEMA REGIONALE DEI CONFIDI.
CONSIGLIO REGIONALE DEL PIEMONTE Segretariato Generale Sellare Affari Generali e Istituzionali INTERROGAZIONE ORDINARIA INDIFFERIBILE ED URGENTE A RISPOSTA ORALE N.322 POLITICHE ATTIVE DI SOSTEGNO AL SISTEMA
DettagliConfederazione Nazionale dell Artigianato e della Piccola e Media Impresa. Senato della Repubblica
AUDIZIONE Confederazione Nazionale dell Artigianato e della Piccola e Media Impresa Senato della Repubblica 13ª Commissione Ambiente, territorio, beni ambientali Atto Governo n. 279 Schema di decreto del
DettagliLa riforma del Titolo V TUB e l evoluzione della disciplina di Vigilanza
La riforma del Titolo V TUB e l evoluzione della disciplina di Vigilanza Convention annuale FEDART Fidi Palermo, 11 ottobre 2012 I confidi nella riforma del Titolo V TUB Confidi Elenco ex art. 112 Albo
DettagliASSE 8 POR MARCHE FESR 2014/2020
ASSE 8 POR MARCHE FESR 2014/2020 Prevenzione sismica e idrogeologica, miglioramento dell'efficienza energetica e sostegno alla ripresa socio-economica delle aree colpite dal sisma > INVESTIMENTI PER LE
DettagliCREDITO, CONFIDI E FONDO CENTRALE DI GARANZIA: ALCUNE OPPORTUNITÀ PER FRONTEGGIARE LA CRISI
SEMINARIO FORMATIVO IMPRENDITORIA FEMMINILE CREDITO, CONFIDI E FONDO CENTRALE DI GARANZIA: ALCUNE OPPORTUNITÀ PER FRONTEGGIARE LA CRISI Giuseppina Conti Giuseppe Villa ASSOCONFIDI Roma, 25 giugno 2013
DettagliL Accordo quadro fra Interno, Lavoro e Unioncamere. e sostenere la formazione dei titolari di protezione internazionale
L Accordo quadro fra Interno, Lavoro e Unioncamere per la formazione dei titolari di protezione internazionale È stato siglato il 25 gennaio 2018 al Viminale dal Ministro dell Interno, Marco Minniti, dal
DettagliLa gestione della performance nel settore amministrativo delle Università: alcune specificità e criticità
La gestione della performance nel settore amministrativo delle Università: alcune specificità e criticità Pietro Bevilacqua consulente esperto FORMEZ Forum PA 2014 Cenni normativi Indice Focus su due temi
DettagliRegolamentazione del sistema finanziario
Regolamentazione del sistema finanziario Prof. Domenico Curcio Cattedra di Mercati e investimenti finanziari 2 Perché regolare il sistema finanziario? Tre motivazioni essenziali: Centralità del sistema
DettagliMateriale su:
Materiale su: www.ebitda.it i La metodologia adottata nella survey 2013 Approccio metodologico L analisi è stata condotta mediante un approfondita lettura dei bilanci annuali 2013 redatti in base agli
DettagliC O N S I G L I O R E G I O N A L E. LEGGE REGIONALE (n. 37)
Atti consiliari Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia C O N S I G L I O R E G I O N A L E LEGGE REGIONALE (n. 37) approvata dal Consiglio regionale nella seduta pomeridiana del 10 aprile 2001
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA SULLA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE
MINISTERO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO CONFINDUSTRIA PROTOCOLLO DI INTESA SULLA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE 8 maggio 2002 Premesso che: le politiche ambientali hanno assunto un ruolo di primo
DettagliSenato della Repubblica
Confederazione Italiana della Piccola e Media Industria Privata Senato della Repubblica VI Commissione Finanze e Tesoro Osservazioni su Disegno di Legge n. 1259 Delega al Governo per la riforma del sistema
DettagliCoinvolgimento e ascolto del territorio e del partenariato in vista della programmazione del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR)
Coinvolgimento e ascolto del territorio e del partenariato in vista della programmazione del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 2014-2020 Fabio Travagliati, Regione Marche Ancona, 18 luglio 2013
DettagliMinistero dello Sviluppo Economico
Ministero dello Sviluppo Economico LA RIFORMA DEL FONDO DI GARANZIA PER LE PMI SOGGETTI GARANTI AUTORIZZATI Roma, 21 settembre 2018 IL FONDO DI GARANZIA PER LE PMI ISTITUZIONE Il Fondo di garanzia per
DettagliFondi rotativi e strumenti di garanzia a sostegno degli investimenti delle PMI piemontesi
Fondi rotativi e strumenti di garanzia a sostegno degli investimenti delle PMI piemontesi Dott. Giovanni Amateis Torino, 15 Febbraio 2019 Fonti e Programmi di finanziamento Fondi strutturali europei POR
DettagliProgramma dell attività normativa dell Area Vigilanza per l anno 2012 RESOCONTO DELLA CONSULTAZIONE ARGOMENTO COMMENTI VALUTAZIONI EMENDAMENTI
Hanno risposto alla consultazione: l Associazione Bancaria Italiana (ABI); l'associazione Italiana per il Factoring (ASSIFACT); l'associazione del risparmio gestito (ASSOGESTIONI); l'ente nazionale per
DettagliOsservatorio sui Confidi ex art. 112 del T.u.b.
Osservatorio sui Confidi ex art. 112 del T.u.b. Donatella Visconti Presidente di Asso112 Associazione Confidi Italiani Sala XX Maggio, Assessorato all Agricoltura Bologna, 8 maggio 2017 Il credito alle
DettagliRestituzione della bozza del documento delle PES sulla programmazione FSE
SUPPORTO TECNICO ORGANIZZATIVO ALLE PARTI ECONOMICHE E SOCIALI DEL PO BASILICATA FSE 2007-13 Restituzione della bozza del documento delle PES sulla programmazione FSE 2014-2020 Potenza 9 ottobre 2013 Documento
DettagliDocumento. Le Province smart un crocevia fra innovazione, sviluppo, territorio
Documento Le Province smart un crocevia fra innovazione, sviluppo, territorio Roma, 20 marzo 2014 Le Province smart : un crocevia fra innovazione, sviluppo, territorio La sfida principale che il Paese
DettagliIL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI. di concerto con IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE. e con
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DECRETO 6 giugno 2011 Riserva alla concessione di cogaranzie e controgaranzie a favore dei consorzi dei confidi, nell'ambito delle risorse del Fondo di garanzia
DettagliINTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE
INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE Premessa Dal 2 novembre 2016 è diventata operativa la riforma dei finanziamenti agevolati per l internazionalizzazione delle imprese. Sono molto le novità introdotte,
DettagliAlleanze tra imprese: creare reti e aggregazioni per creare valore aggiunto Gli interventi regionali per favorire le alleanze tra imprese
Alleanze tra imprese: creare reti e aggregazioni per creare valore aggiunto Gli interventi regionali per favorire le alleanze tra imprese Milano, 5 Luglio 2010 Agenda Gli interventi regionali per favorire
DettagliIL POR FESR E I NUOVI STRUMENTI DI AIUTO ALLE IMPRESE
CONVEGNO IL POR FESR E I NUOVI STRUMENTI DI AIUTO ALLE IMPRESE VILLA CONTARINI, PIAZZOLA SUL BRENTA 22 NOVEMBRE 2010 Michele Pelloso DIRIGENTE REGIONALE DIREZIONE INDUSTRIA E ARTIGIANATO ASSE 1 INNOVAZIONE
DettagliANALISI TECNICO-NORMATIVA (A.T.N.) (all. A alla direttiva P.C.M. del 10 settembre 2008 G.U. n. 219 del 2008)
ANALISI TECNICO-NORMATIVA (A.T.N.) (all. A alla direttiva P.C.M. del 10 settembre 2008 G.U. n. 219 del 2008) Amministrazione proponente: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti Titolo: Schema di
DettagliPRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE - Decreti
32 29.12.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 52 compiutamente la leva fiscale, a garantire il mantenimento dell equità sociale e la tutela dei diritti di cittadinanza; a promuovere,
DettagliOggetto: Richiesta di un rinvio di un anno nell'implementazione della IDD.
Oggetto: Richiesta di un rinvio di un anno nell'implementazione della IDD. Egregi signori La comunità europea dei broker assicurativi, agenti e consulenti finanziari conta centinaia di migliaia di micro,
Dettagliagrimarcheuropa Piccole e medie imprese e mercato del credito L impresa agricola nel mercato del credito Giulia Bettin Seminario Agrimarcheuropa
Seminario Agrimarcheuropa una iniziativa Agriregionieuropa L impresa agricola nel mercato del credito Ancona, 13 Novembre 214 Piccole e medie imprese e mercato del credito Giulia Bettin & Mo.Fi.R. Struttura
DettagliImportanza dell analisi economica per il processo di redazione del piano di gestione della Dir. 2000/60/CE
Importanza dell analisi economica per il processo di redazione del piano di gestione della Dir. 2000/60/CE Milano, 24 ottobre 2008 Francesco Tornatore e Marina Monticelli Autorità di bacino del fiume Po
DettagliConvegno. I Confidi al bivio: tra decadenza (annunciata) e rinascimento (ancora possibile
Convegno I Confidi al bivio: tra decadenza (annunciata) e rinascimento (ancora possibile Scuola di Economia e Management dell Università degli Studi di Firenze Firenze 26 febbraio 2015 La disciplina dei
DettagliAPPROVATE CON PROCEDURA SCRITTA N. 9
TESTO POR FESR C(2017) 6147 8. COORDINAMENTO TRA I FONDI, IL FEASR, IL FEAMP E ALTRI STRUMENTI DI FINANZIAMENTO DELL'UNIONE E NAZIONALI E CON LA BEI TESTO CON MODIFICHE APPROVATE CON PROCEDURA SCRITTA
DettagliI principi contabili L orientamento Sono le regole per la predisposizione dei conti annuali (bilanci) delle imprese.
I principi contabili L orientamento Sono le regole per la predisposizione dei conti annuali (bilanci) delle imprese. Regole compilazione bilancio Common law Regole stabilite dagli operatori tutela Civil
DettagliCamera dei Deputati. XVIII Legislatura. X Commissione Attività produttive, Commercio e Turismo
Camera dei Deputati XVIII Legislatura X Commissione Attività produttive, Commercio e Turismo OSSERVAZIONI DI CONFARTIGIANATO IMPRESE AL DISEGNO DI LEGGE N.1698 DELEGA AL GOVERNO IN MATERIA DI TURISMO Presentato
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTÀ DI INGEGNERIA Corso di Laurea in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio Classe delle Lauree specialistiche in Ingegneria per l ambiente e il territorio
DettagliL integrazione delle politiche per le pari opportunità di genere. L esperienza della Regione Emilia-Romagna
Supplemento 2.2008 11 L integrazione delle politiche per le pari opportunità di genere. L esperienza della Regione Emilia-Romagna A cura del Gabinetto del Presidente della Giunta - Servizio Segreteria
DettagliClaudio Pazzaglia Settore Produzione e Servizi Industriali CNA Bologna. Con il contributo di:
INNOVISION: IMPRESE E RICERCA INSIEME PER AFFRONTARE GLI SCENARI FUTURI Azioni per la creazione di una collaborazione permanente tra PMI e Enti di Ricerca per lo sviluppo di percorsi di innovazione Claudio
DettagliCONVEGNO I Confidi Vigilati: nuove opportunità per banche e imprese
CONVEGNO I Confidi Vigilati: nuove opportunità per banche e imprese I Confidi vigilati: inquadramento alla luce delle novità previste dal decreto 141/2010 Foggia, 27 settembre 2012 Università di Foggia
DettagliDCO 469/16/R/GAS. Regime di incentivazione del Responsabile del Bilanciamento 2 a consultazione. Osservazioni e proposte ANIGAS
DCO 469/16/R/GAS Regime di incentivazione del Responsabile del Bilanciamento 2 a consultazione Osservazioni e proposte ANIGAS Milano, 16 settembre 2016 1 Premessa Anigas presenta le proprie osservazioni
DettagliLa riforma del Credito Cooperativo spiegata punto per punto
La riforma del Credito Cooperativo spiegata punto per punto Il rafforzamento della mutualità e la conferma dell autonomia delle BCC: il socio al centro La nuova legge di riforma (Legge n. 49/2016) del
DettagliINTERVENTO del Direttore Generale COFIDI.IT Teresa Pellegrino al convegno GLI STRUMENTI FINANZIARI A SOSTEGNO DEI BENEFICIARI DEL PSR PUGLIA
COFIDI IMPRESE E TERRITORI SOCIETA COOPERATIVA DI GARANZIA COLLETTIVA FIDI INTERVENTO del Direttore Generale COFIDI.IT Teresa Pellegrino al convegno GLI STRUMENTI FINANZIARI A SOSTEGNO DEI BENEFICIARI
DettagliCORSO PER DIPENDENTI E COLLABORATORI DI CUI GLI AGENTI E MEDIATORI SI AVVALGONO PER IL CONTATTO CON IL PUBBLICO
in partnership con CORSO PER DIPENDENTI E COLLABORATORI DI CUI GLI AGENTI E MEDIATORI SI AVVALGONO PER IL CONTATTO CON IL PUBBLICO (DECRETO LEGISLATIVO 13 AGOSTO 2010 N. 141 E CIRCOLARE N. 5/12 - OAM)
DettagliFondo Rotativo Piccolo Credito. Fondo di Riassicurazione. Garanzia Equity. Voucher Garanzia
FARE LAZIO La Regione dà credito ai tuoi progetti 62,5 milioni di euro per l accesso al credito di piccole e medie imprese e liberi professionisti CON FARE CREDITO QUATTRO STRUMENTI INNOVATIVI PER OFFRIRE
DettagliCircolare N. 67 del 10 Maggio 2017
Circolare N. 67 del 10 Maggio 2017 MISE: in arrivo garanzie su finanziamenti dedicate a PMI e professionisti del sud Gentile cliente, la informiamo che con il decreto interministeriale 13.03.2017 sono
DettagliI Programmi di intervento
I Programmi di intervento Cosa sono i Contratti di Sviluppo I Contratti di sviluppo sono un nuovo strumento destinato a sostituire i Contratti di programma e di localizzazione. Come per i Contratti di
DettagliORIENTAMENTI SU TEST, VERIFICHE O ESERCIZI CHE POSSONO PORTARE A MISURE DI SOSTEGNO ABE/GL/2014/ settembre 2014
ABE/GL/2014/09 22 settembre 2014 Orientamenti sui tipi di test, verifiche o esercizi che possono portare a misure di sostegno ai sensi dell articolo 32, paragrafo 4, lettera d), punto iii), della direttiva
DettagliASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI, SICUREZZA E SPORT
ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI, SICUREZZA E SPORT 1 LINEE DI INDIRIZZO ORIENTAMENTO ALLA CO-PROGETTAZIONE NELLA GESTIONE DELLE POLITICHE SOCIALI Le linee di indirizzo intendono fornire elementi omogenei
DettagliCONFIDI PER LE PMI STRUMENTO DI GARANZIA SUL CREDITO A BREVE E MEDIO TERMINE: ESTENSIONE DELL OPERATIVITA DEL FONDO GARANZIA PER LE PMI
CONFIDI FRIULI Udine, 02 Aprile 2014 CONFIDI PER LE PMI STRUMENTO DI GARANZIA SUL CREDITO A BREVE E MEDIO TERMINE: ESTENSIONE DELL OPERATIVITA DEL FONDO GARANZIA PER LE PMI Dott. Zuppicchini Paolo CONFIDI
DettagliApprofondimenti: Provincia di Asti
Approfondimenti: Provincia di Asti Premessa Contesto e attività/1 Nel generale contesto di crisi che ha continuato a caratterizzare il sistema economico italiano nel 2013 i dati relativi al Piemonte hanno
DettagliMinistero dello Sviluppo Economico
Ministero dello Sviluppo Economico IL FONDO DI GARANZIA PER LE PMI LE LINEE DELLA RIFORMA Credito al Credito Roma, 18 novembre 2016 L OPERATIVITÀ DEL FONDO DI GARANZIA Ministero dello Sviluppo Economico
DettagliI CONFIDI MINORI: ANALISI DEL NUOVO QUADRO NORMATIVO. Modena, 23 settembre Modena, 23 Settembre
I CONFIDI MINORI: ANALISI DEL NUOVO QUADRO NORMATIVO Modena, 23 settembre 2016 Modena, 23 Settembre 2016 1 Il quadro normativo sulla riforma degli Intermediari finanziari Modena, 23 settembre 2016 Modena,
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 1730 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI GIULIETTI, MARCO DI MAIO, LUCIANO AGOSTINI, ALBANELLA, BARGERO, D INCECCO, LORENZO GUERINI,
DettagliCompliance in Banks 2011
Compliance 2010 La sfida di integrazione dei controlli interni Compliance in Banks 2011 Stato dell arte e prospettive di evoluzione Il monitoraggio di compliance a distanza: gli Indicatori di Rischio di
Dettaglicredito agevolato bandi incentivi INDUSTRIA 4.0 INCENTIVI ALLE IMPRESE
credito agevolato bandi incentivi INDUSTRIA 4.0 INCENTIVI ALLE IMPRESE LE AGEVOLAZIONE INDUSTRIA 4.0 1. Dal «piano» Industria 4.0 agli strumenti operativi di supporto: quali sono gli strumenti agevolativi
DettagliOSSERVAZIONI AL DDL ISTITUTIVO DELLA CONFERENZA DELLA REPUBBLICA
CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME 11/./CU1/C1 OSSERVAZIONI AL DDL ISTITUTIVO DELLA CONFERENZA DELLA REPUBBLICA COMMA 1 In relazione al comma 1, le Regioni e gli Enti locali intendono evidenziare
DettagliPROTOCOLLO D'INTESA tra
PROTOCOLLO D'INTESA tra PROVINCIA DI BRESCIA e SERVIZI D INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE PERSONE DISABILI CHE AGISCONO CON DELEGA DEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI BRESCIA Oggi, Via Cefalonia n. 50; in una sala
Dettagli500 MILA GARANZIE IL FONDO CENTRALE DI GARANZIA PER LE PMI: UN ECCELLENZA ITALIANA
500 MILA GARANZIE IL FONDO CENTRALE DI GARANZIA PER LE PMI: UN ECCELLENZA ITALIANA Un momento celebrativo e un occasione per tracciare il bilancio di quanto realizzato fino ad oggi e per indicare la strada
DettagliCORSO PER AMMINISTRATORI E PERSONALE DEI CONFIDI (DECRETO LEGISLATIVO 13 AGOSTO 2010 N. 141)
in partnership con CORSO PER AMMINISTRATORI E PERSONALE DEI CONFIDI (DECRETO LEGISLATIVO 13 AGOSTO 2010 N. 141) PROGRAMMA E CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE ENTI ORGANIZZATORI OBIETTIVI E DESTINATARI
DettagliIl Ministro dello Sviluppo Economico. Il Ministro dell Economia e delle Finanze. di concerto con
Il Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con Il Ministro dell Economia e delle Finanze Visto l articolo 2, comma 100, lettera a), della legge 23 dicembre 1996, n. 662, che ha istituito il Fondo
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTRO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L INNOVAZIONE L ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA L UNIONCAMERE
PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTRO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L INNOVAZIONE L ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA L UNIONCAMERE PER LA REALIZZAZIONE DEL PORTALE PER L ACQUISIZIONE DELLE INFORMAZIONI
DettagliDare credito alle relazioni.
Dare credito alle relazioni. Nuovi strumenti di finanza per le imprese sociali FORLÌ, 12 APRILE 2017 Gianluca Laurini Direttore Area Progetti Coopfond SpA Con il contributo del programma EaSI-Employment
DettagliConsultazione pubblica
Consultazione pubblica sulla guida alla valutazione delle domande di autorizzazione all esercizio dell attività bancaria e sulla guida alla valutazione delle domande di autorizzazione all esercizio dell
DettagliPIANO DELLE AZIONI POSITIVE (P.A.P.) PER IL TRIENNIO
COMUNE DI SUMMONTE Provincia di Avellino PIANO DELLE AZIONI POSITIVE (P.A.P.) PER IL TRIENNIO 2017-2019 ai sensi dell art. 48 del D. Lgs. n. 198/2006 Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, a norma
DettagliDOCUMENTO PER L INDAGINE CONOSCITIVA PROMOSSA DALLA COMMISSIONE IGIENE E SANITÀ DEL SENATO DELLA REPUBBLICA SULLA
CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME 14/155/CR02/C7 DOCUMENTO PER L INDAGINE CONOSCITIVA PROMOSSA DALLA COMMISSIONE IGIENE E SANITÀ DEL SENATO DELLA REPUBBLICA SULLA SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO
DettagliRuolo Consorzi Fidi. Missione
Missione I Confidi svolgono da decenni un ruolo importante nell economia italiana. Affiancano, infatti, le imprese nelle varie fasi di nascita, crescita e sviluppo e ne agevolano l accesso al credito,
DettagliBonus per la pubblicità incrementale dal 2018
Bonus per la pubblicità incrementale dal 2018 di Maria Benedetto Pubblicato il 28 ottobre 2017 Il Decreto Legge 24 aprile 2017 n. 50 (cosiddetta manovra correttiva 2017) ha introdotto un importante agevolazione
DettagliNote integrative al Disegno di legge di Bilancio Brevi analisi.
Note integrative al Disegno di legge di Bilancio 2015 2017. Brevi analisi. Nell ambito degli adempimenti per la definizione del progetto di bilancio per l anno 2015 e per il triennio 2015 2017, particolare
Dettagli"#$%##&'()*$&+(""&,($-%)('())%"('.#%'()
"#$%##&'()*$&+(""&,($-%)('())%"('.#%'()!! " # (/$(#%$0&/(1($%)( 1$02($03 (1#&%))4&//(##&)%0.1#%(/0&1%)(5%'0"+.""&('()0-($%#&6.%1#&"(/.(7 Visto l articolo 2, comma 100, lettera a), della legge 23 dicembre
DettagliS E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A
S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A X I I I L E G I S L A T U R A N. 799-A Procedura abbreviata ai sensi dell articolo 81, commi 1 e 5, del Regolamento RELAZIONE DELLA 11 a COMMISSIONE PERMANENTE
DettagliGiovani Imprenditori in Agricoltura: gli strumenti di Invitalia per lo sviluppo e la competitività. Dario De Pascale Responsabile Funzione Valutazione
Agenzia nazionale per l attrazione degli investimenti e lo sviluppo d impresa SpA Giovani Imprenditori in Agricoltura: gli strumenti di Invitalia per lo sviluppo e la competitività Dario De Pascale Responsabile
DettagliLa Provincia di Monza e della Brianza con sede in Monza, Via Grigna, 13 rappresentata dal Presidente pro tempore, Pietro Luigi Ponti
ACCORDO STRATEGICO DI PROGRAMMA TRA ENTI TERRITORIALI COINVOLTI NEL PROCESSO DI RIORDINO DELLA LEGGE 7.4.2014, N. 56 PER L ESERCIZIO ASSOCIATO E/O INTEGRATO DI FUNZIONI DI AREA VASTA La Provincia di Monza
DettagliREPORT MONITORAGGIO E VALUTAZIONE
REPORT MONITORAGGIO E VALUTAZIONE 2017 Equità Sviluppo Indipendenza Sostenibilità Beneficenza Valori Sussidiarietà Territorio Ascolto Princìpi Sociale Efficacia Opportunità Cultura Filantropia Trasparenza
DettagliLe Aree Logistiche Integrate Un percorso partenariale di crescita. Ing. Aglaia Murgia Area Progetti e Strumenti Ufficio 2 - Infrastrutture e Ambiente
Le Aree Logistiche Integrate Un percorso partenariale di crescita Ing. Aglaia Murgia Area Progetti e Strumenti Ufficio 2 - Infrastrutture e Ambiente Roma 24 maggio 2017 Le indicazioni dell Europa Strategia
DettagliPROPOSTE SUL FONDO CENTRALE DI GARANZIA PER LE PMI
Bologna, 24 marzo 2011 Prot. n. 05-2011/Unit PROPOSTE SUL FONDO CENTRALE DI GARANZIA PER LE PMI In relazione alle modifiche della normativa sul funzionamento del Fondo Centrale di Garanzia, avanzate dal
Dettagli