IL FUTURO DELLA RACCOLTA RIFIUTI
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- Silvio Torre
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1 Alfonsine, 27 gennaio 2015 IL FUTURO DELLA RACCOLTA RIFIUTI Le finalità della nuova normativa regionale per la Bassa Romagna Paola Pula, Sindaco referente Ambiente dell Unione Bassa Romagna
2 Tema rifiuti: materia complessa che va affrontata con una nuova cultura dei comportamenti individuali e collettivi La scelta della Bassa Romagna per un nuovo sistema di raccolta dei rifiuti urbani: verso la domiciliarità, per la tariffa puntuale e nella previsione della gara europea per l ambito ex Ato 7 + Cesena Primo incontro per aprire una fase di confronto e di conoscenza del tema con il contributo del gestore attuale (Hera) e dell agenzia di regolazione regionale del servizio rifiuti (Atersir)
3 Necessità di confronto con i cittadini e il mondo delle imprese per governare gli impatti della scelta e per le azioni virtuose da mettere in campo con sistemi incentivanti. Costruire la catena del valore per valorizzare le buone prassi per la prevenzione, il recupero e il riciclo. Attenzione ai costi: tenere in equilibrio servizio e relativi costi sia per i cittadini, le famiglie e le imprese. Acquisire informazioni da parte delle Amministrazioni per confrontarsi con il servizio erogato dal gestore in relazione con Atersir
4 Parleremo assieme di: Presentazione ambito di riferimento legislativo (Ue-Italia e Regione Emilia Romagna ): in sintesi Il Piano dei rifiuti regionale:gli obiettivi, il percorso e i tempi La nuova legge regionale: dall economia lineare all economia circolare I dati regionali e di contesto: i dati del report 2015 sui rifiuti (dati 2014) della Regione redatti da Arpaer
5 I numeri attuali del sistema di raccolta in Bassa Romagna: i dati del 2014 e i dati elaborati dal gestore relativi al I nostri punti di forza e di debolezza La scelta del nuovo sistema di raccolta per il Piano d ambito Ravenna-Cesena per la costruzione dell affidamento del servizio tramite gara europea: la decisione della Unione della Bassa Romagna La struttura di regolazione e il percorso delle decisioni: la funzione di Atersir
6 Il contesto normativo: breve inquadramento Principale fonte normativa in tema di rifiuti: decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 Norme in materia ambientale (attuazione Direttiva 2008/98/Ce e altre direttive)
7 Principali novità 2015 Legge 68/2015 Disposizioni in materia di delitti contro l ambiente Nuova classificazione dei rifiuti: il Regolamento CPL Classification, Labelling and Pachaging) D.L. n. 133 del 12 settembre 2014 (cd. sblocca Italia ): per un sistema integrato di gestione dei rifiuti urbani e assimilati in grado di garantire l autosufficienza a livello nazionale. In attesa emanazione specifico DPCM per individuazione degli impianti di incenerimento in esercizio o autorizzati e quelli con recupero per coprire il fabbisogno La nuova legge regionale 5 ottobre 2015 n. 16 Disposizioni a sostegno dell economia circolare, della riduzione della produzione dei rifiuti urbani, del riuso dei beni a fine vita, della raccolta differenziata e modifiche alla legge regionale 19 agosto 1996 n. 31 (disciplina del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi ) Percorso del Piano regionale dei rifiuti: adottato dalla Giunta lo scorso8 gennaio su cui è avviato il confronto in Commissione Territorio per valutare le 982 osservazioni inviate da 600 soggetti per la definitiva approvazione poi in aula
8 La Direttiva 2008/98 CE fissa una gerarchia dei rifiuti che mira a ridurre l uso delle risorse in cinque fasi: Azioni di prevenzione Riutilizzo Riciclaggio Recupero di energia Smaltimento in discarica Fissazione di obiettivi e tempi superati dalla normativa della Regione Emilia Romagna
9 Il Piano dei Rifiuti della Regione Emilia Romagna (PRGR) Si conferma la piena autosufficienza e un sistema integrato di gestione dei rifiuti Tra i principali obiettivi: Prevenzione -attraverso la riduzione dei rifiuti urbani pro capite - la riduzione della pericolosità dei rifiuti speciali Recupero di materia -attraverso il raggiungimento di almeno il 70% di raccolta differenziata, -attraverso l incremento della raccolta differenziata per il riciclaggio al 65% entro il 2020 di carta, metalli, plastica, legno, vetro e organico, -attraverso il recupero della frazione organica per la produzione di compost di qualità
10 Recupero energetico e smaltimento -Autosufficienza per lo smaltimento dei rifiuti urbani e speciali prodotti nell ambito regionale mediante l utilizzo ottimale degli impianti esistenti -Recupero energetico delle frazioni di rifiuto per il quale non è possibile alcun recupero di materia -Minimizzazione dello smaltimento a partire dal conferimento in discarica Tariffa puntuale -sviluppo di sistemi di raccolta in grado di far applicare la tariffa puntuale, basata sul principio europeo del chi inquina paga
11 La nuova legge regionale: dall economia lineare all economia circolare (legge regionale n. 16 del 2015) I Rifiuti da problema a risorsa Invertire la rotta: da un modello economico basato sullo sfruttamento delle risorse naturali a una economia circolare dove non ci siano prodotti discarto e in cui le materie vengano riutilizzate
12 I nuovi obiettivi piu elevati da raggiungere entro il 2020: 1 Riduzione della produzione pro capite di rifiuti urbani dal 20 al 25% (dato medio regionale anno 2014 =657 kg per abitante da migliorare e portare al di sotto dei 500 kg procapite) 2 Aumento della quota di raccolta differenziata dal 70 al 73% ( dato medio regionale anno 2014 = 383 pari al 58,2% per abitante, in incremento del 2% rispetto all anno precedete ma lontano dunque un notevole impegno ) 3 Aumento del riciclaggio della materia dal 65 al 70% (dato regionale 2013 sul riciclaggio dei rifiuti speciali avviati al recupero = al 66% )
13 Azioni per favorire la prevenzione e la virtuosità: 1 Criteri per la prevenzione della produzione dei rifiuti 2 Fondo d'ambito incentivazione per la prevenzione e riduzione dei rifiuti (elemento innovativo per gestioni meritorie) 3 Definizione abitanti equivalenti 4 Commissione tecnica 5 Linee guida per tariffa puntuale 6 Regolamento nomina accertatori 7 Criteri sanzioni amministrative e loro ammontare
14 Dal report 2015 alcuni dati sui rifiuti 2014 Produzione di rifiuti urbani in Regione tonnellate per 657 kg/abitante (Provincia Ravenna 762, Unione Bassa Romagna 682) Raccolta Differenziata tonnellate per 383 kg/abitante (Provincia Ravenna 433, Unione Bassa Romagna 422) Rifiuti indifferenziati residui tonnellate per 274 kg/abitante (Provincia di Ravenna 329 Unione Bassa Romagna 260)
15 RACCOLTA DIFFERENZIATA TONNELLATE 383 Kg/ab RIFIUTI INDIFFERENZIATI RESIDUI TONNELLATE 274 Kg/ab PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI ,8 % 58,2 % tonnellate Kg/ab RACCOLTA DIFFERENZIATA tonnellate Kg/ab RIFIUTI INDIFFERENZIATI RESIDUI tonnellate % sul totale prodotto UMIDO VERDE CARTA e CARTONE PLASTICA VETRO METALLI FERROSI e non altre frazioni LEGNO RAEE INGOMBRANTI INERTI Frazioni selezionate e avviate a recupero di materia ,4% Incenerimento/CDR ,8% Bio-stabilizzazione ,5% Discarica ,1% Produzione pro-capite + 1,1% VARIAZIONI RISPETTO AL 2013 % Raccolta % Incenerimento /CDR + 2,0% + 2,6% % Smaltimento in discarica -5,0%
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20 Tabella 39 > Costo totale del servizio e costo unitario medio pro capite su base provinciale, 2014 Provincia Costo totale 2014 ( ) Popolazione del campione Costo medio provinciale pro-capite ( /ab) Scostamento % (costo medio provinciale/costo medio regionale) Piacenza % Parma % Reggio Emilia % Modena % Bologna % Ferrara % Ravenna % Forlì Cesena % Rimini % Totale Regione e Gestori ai sensi della D.G.R. 754/2012 e su dati provenienti dal modulo Comuni dell applicativo ORSo Provincia Costo totale 2014 ( ) R otali prodotti (Kg) Costo medio provinciale Scostamento % (costo medio provinciale/ costo medio regionale) Piacenza % Parma % Reggio Emilia % Modena % Bologna % Ferrara % Ravenna % Forlì Cesena % Rimini % Totale Regione e Gestori ai sensi della D.G.R. 754/2012 e su dati provenienti dal modulo Comuni dell applicativo ORSo
21 +/- I nostri dati della raccolta in Bassa Romagna I punti di forza e debolezza I più Percentuale oltre il 60% di raccolta differenziata Buona qualità dell organico Buona abitudine dei cittadini e imprese a portare i rifiuti nei 10 centri di raccolta Ampia assimilazione e percorso tracciato dei rifiuti Tariffe e costi unitari per tn modesti Utilizzo del sistema stradale assai comodo
22 I meno Grandi quantità di rifiuti anche per effetto dell'ampia assimilazione (dato oltre la media regionale con punte oltre i 700 kg per abitante in diversi Comuni) Pap solo al 15 % (operante sul forese e sui tre centri di Lugo, Bagnacavallo e Massa Lombarda) Grande quantità di verde e potature Scarsa differenzazione delle raccolte (scarse quantità medie per altre frazioni soprattutto carta plastica) Comportamenti scorretti con abbandono di rifiuti a fianco dei cassonetti e/o per strada
23 La scelta del nuovo sistema di raccolta per il Piano d ambito Ravenna-Cesena per la costruzione dell affidamento del servizio tramite gara europea: la decisione della Unione della Bassa Romagna La scelta a base della preparazione della gara (scelta complessa con pareri anche discordi): - per i cittadini un sistema di raccolta misto con PAP per indifferenziato e organico e stradale per le altre frazioni di rifiuto - per una estensione del PAP dall'attuale 15% al 30% - per le imprese un sistema di raccolta PAP - incremento pulizia strade
24 Le motivazioni: valore dell'unitarietà della scelta nell'ambito per omogenità delle azioni migliore governo delle problematiche che si apriranno perchè fatte assieme (ad es. la desimillazione) modalità piu' convincente per il raggiugimento degli obiettivi sfidanti che la nostra Regione si è data necessità di cambiamenti e abitudini anche culturali da una parte e azioni incentivanti la virtuosità dall'altra per una tariffazione puntuale che si basi sull'equità contributiva ed aiuti l'utente a conferire correttamente per un sistema di raccolta che tenga insieme obiettivi e costi per una revisione della contribuzione del mondo produttivo riferita alla produzione, verso un'omogeneità delle tariffe
25 La struttura di regolazione e il percorso delle decisioni: la funzione di Atersir Atersir = Agenzia Territoriale dell'emilia Romagna per i servizi idrici e rifiuti Fondamentale il ruolo di regolazione Per questo serve: un potenziamento della struttura dal punto di vista tecnico per svolgere tutte le attività in capo all'agenzia un migliore raccordo tra Agenzia e territori con crescita di competenza tecnica anche in loco al fine di monitorare e controllare i servizi e la loro rispondenza al capitolato di gara un sostegno progettuale e negli approfondimenti alle decisioni politiche in materia
26 Nel frattempo verso la gara...al lavoro per: Conoscenza dei dati per una cultura diffusa sui temi del recupero, riuso e soprattutto della migliore prevenzione; Coinvolgimento delle nostre comunità e confronto sulla scelta; Persuasione sull'efficacia del cambio di passo ; Attenzione e apertura di confronto con il mondo delle imprese per comprendere gli effetti e gestire le problematiche; Costruzione di misure e azioni nel territorio per avvicinarci al nuovo sistema; Campagne di comunicazione per la differenzazione dei rifiuti e per l'utilizzo dei centri di raccolta; Partenza campagne ad hoc ad es. sull'amianto; Partire con alcuni territori per anticipare e sperimentare percorsi, approcci e soluzioni; Promuovere un Patto ecologico con tutti i cittadini e le imprese supportato da azioni finalizzate verso società, scuole, categorie, istituzioni, agenzie ed informazioni per realizzare gli obiettivi ambiziosi del Piano e della Legge Regionale.
27 OBIETTIVI LA RESPONSABILITA' DEI COMPORTAMENTI IL RECUPERO DELLE RISORSE IL FUTURO SOSTENIBILE
28 grazie per l attenzione!
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