LA GESTIONE DEI RIFIUTI. Prof. Ing.. Gaspare Viviani

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1 LA GESTIONE DEI RIFIUTI Prof. Ing.. Gaspare Viviani

2 LA GESTIONE DEI RIFIUTI NEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO (PVS)

3 LA PRODUZIONE DEI RIFIUTI Aumento considerevole della produzione di RSU nei Paesi dell OCSE dal 1995 al 2020 stimata pari a circa il 50%, con una produzione al 2020 di 770 milioni di t/anno, pari a 640 Kg/ab x anno. Anche nei PVS la produzione di rifiuti è aumentata, a causa di una rapida urbanizzazione e di un cambiamento degli stili di vita. In questi paesi la carenza di tecnologie e soprattutto di risorse economiche, ingigantisce il danno ambientale creato da una non corretta gestione dei rifiuti solidi urbani. Produzione di RSU nei Paesi OCSE e altri (2001)

4 PRODUZIONE DEI RIFIUTI IN PAESI INDUSTRIALIZZZATI E IN PVS Produzione pro-capite variabile tra 100 e 700 kg/ab x anno (0,30 1,90 kg/ab x giorno), crescente col reddito

5 PRODUZIONE E COMPOSIZIONE DEI RIFIUTI

6 COMPOSIZIONE MERCEOLOGICA DEI RIFIUTI

7 COMPOSIZIONE DEI RIFIUTI Composizione media rifiuti urbani in pesi industrializzati: Frazione organica: 30-35% Frazione cellulosica: 20-25% Plastiche: 15% Tessili e legno: 5% Inerti: 3-5% Metalli: 3% Sottovaglio: 10-15%

8 LA COPERTURA DEL SERVIZIO DI RACCOLTA Nei PVS la copertura del servizio di raccolta è pari al %

9 SISTEMI DI TRATTAMENTO E SMALTIMENTO impianti no impianti

10 EFFETTI DI UNA NON CORRETTA GESTIONE DI SCARICHI E RIFIUTI PER LA SALUTE E L AMBIENTE Inquinamento di acqua, suolo e aria Rischi per la salute delle persone Pericolo di importazioni illegali di rifiuti

11 GERARCHIA PER UNA CORRETTA GESTIONE DEI RIFIUTI (Direttiva 2008/98/CE) priorità la gerarchia è valida per tutti i contesti sociali!

12 TIPOLOGIE DEGLI INTERVENTI PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI Paesi industrializzati Paesi in via di sviluppo (PVS) tecnologie avanzate tecnologie appropriate (o intermedie)

13 (E. Schumacher, 1972)

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17 TIPOLOGIE DEGLI INTERVENTI PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI Paesi industrializzati Paesi in via di sviluppo (PVS) tecnologie avanzate tecnologie appropriate (o intermedie) Interventi non sostenibili tecnicamente ed economicamente Interventi marginali e di effetto modesto

18 IL SISTEMA INTEGRATO DI GESTIONE DEI RU IN PAESI INDUSTRIALIZZATI BIOSTAB. Residui da RD

19 IL CICLO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA Impianto TMB Impianto di trattamento termico BIOSTAB. Discarica controllata Residui da RD

20 IL CICLO DELLA RACCOLTA INDIFFERENZIATA BIOSTAB. Impianto di trattamento e valorizzazione RD Impianto di compostaggio Residui da RD

21 INTERVENTI E IMPIANTI TECNOLOGICI NEI SISTEMI INTEGRATI DI GESTIONE DEI RIFIUTI Impianto TMB Organizzazione raccolta rifiuti Impianto di trattamento e valorizzazione RD BIOSTAB. Impianto di trattamento termico Impianto di compostaggio Discarica controllata Residui da RD

22 RACCOLTA E TRASPORTO RD porta a porta o stradale raccolta indifferenziato trasporto con scarrabili trasporto con autocompattatori

23 IMPIANTI TMB (Trattamento Meccanico-Biologico) Obiettivo di tale tipo di impianti è la produzione, a partire da un rifiuto indifferenziato, di una frazione organica stabilizzata (biostabilizzato), di una secca utilizzabile come combustibile (CSS: combustibile solido secondario) e della frazione ferrosa. Metalli RUR + rifiuto da RD TMB CSS Biostabilizzato L impianto è costituito dall accoppiamento di trattamenti meccanici e biologici. Sono impianti intermedi, a valle dei quali occorre una soluzione finale di smaltimento/recupero delle frazioni trattate (CSS, biostabilizzato).

24 Destino del CSS Uso energetico in impianti terzi (cementifici, centrali termiche): VANTAGGI: uso di impianti altrui, ricavi (?); SVANTAGGI: problemi di accettazione, scarso interesse economico Uso energetico in impianti dedicati del sistema integrato: VANTAGGI: caratteristiche qualiquantitative dei rifiuti alimentati poco variabili; ricorso a tecnologie a minor impatto (inceneritori, letti fluidi, pirolisi); SVANTAGGI: problemi di accettazione (emissioni atmosferiche);

25 Destino del biostabilizzato Uso come ammendante del suolo Smaltimento in discarica di rifiuto pretrattato riduzione periodo post-operativo; minori impatti Biostabilzzazione in digestori anaerobici (produzione energia) + trattamento aerobico.

26 Impianti di compostaggio Il processo di compostaggio si compone di due fasi: bio-ossidazione, o fase attiva (ACT: active composting time), nella quale si ha la degradazione delle componenti organiche più facilmente biodegradabili e l'igienizzazione dei rifiuti (da pochi giorni ad alcune settimane, a seconda della tecnologia adoperata); maturazione, o fase di cura (curing phase), caratterizzata da processi di trasformazione e stabilizzazione della sostanza organica con produzione di sostanze umiche (1-2 mesi indipendentemente dalle modalità di esecuzione). Trincee dinamiche aerate Cumuli di maturazione

27 Impianti di valorizzazione frazioni secche Schema dell impianto fortemente dipendente dal tipo di frazione merceologica e dalla qualità che si vuole raggiungere

28 Impianti di trattamento termico Principale tecnologia adoperata: incenerimento (con recupero di energia termica/elettrica) Altre tecnologie di trattamento termico dei rifiuti: pirolisi gassificazione plasma etc inceneritore di Vienna (Spittelau) inceneritore di Brescia (A2A)

29 Le discariche controllate Ruolo residuale della discarica: smaltimento finale di rifiuti pretrattati (biostabilizzato) riduzione di volumi e superfici riduzione della durata della fase postoperativa (minori rischi ambientali) Ormai superate per lo smaltimento dei rifiuti t.q. (senza RD): eccessivi volumi e superfici eccessiva durata della fase di gestione post-operativa (> 50 anni) rischi ambientali (durata delle impermeabilizzazioni di fondo, ripristino ambientale)

30 LA SOSTENIBILITA TECNICA DEL SISTEMA DI GESTIONE DEI RIFIUTI medio-bassa Impianto TMB medio-alta Organizzazione raccolta rifiuti bassa BIOSTAB. Impianto di trattamento e valorizzazione RD bassa Impianto di trattamento termico Impianto di compostaggio alta alta Discarica controllata Residui da RD

31 LA SOSTENIBILITA ECONOMICA DEL SISTEMA DI GESTIONE DEI RIFIUTI Costi RD: a carico produttori RU (tariffa) frazione secca Ricavi: cessione materie (funzione di quantità e qualità) RD RU rifiuti da RD frazione umida (organico) Ricavi: vendita compost RUR Ricavi: recupero energetico da CSS Costi raccolta + trattamento/recupero: a carico produttori RU (tariffa) n.b.: RU: Rifiuti Urbani RD: Raccolta Differenziata RUR: Rifiuti Urbani Residui

32 LA GESTIONE DEI RIFIUTI A OUANAMINTHE

33 LA GESTIONE DEI RIFIUTI A OUANAMINTHE Circa abitanti Produzione pro-capite 0,615 kg/ab x giorno Frazione organica preponderante (60%) Grande produzione di rifiuti da mercato Quasi totale assenza di un sistema organizzato di raccolta dei rifiuti Smaltimento in 2 discariche (controllate???) Forme di smaltimento con combustione in strada Scarico all interno dei canali, con inquinamento acque superficiali

34 SOLUZIONI POSSIBILI PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI Riduzione, riuso e smaltimento a livello domestico (p.e. compostaggio) Raccolta primaria dei rifiuti a livello di quartiere e temporaneo deposito in una prima area di stoccaggio Trasporto all area di stoccaggio finale Raccolta secondaria al sito di deposito dei rifiuti Smaltimento finale

35 SISTEMI DI RACCOLTA PRIMARIA Deposito comune: il produttore porta i rifiuti a un punto di raccolta; semplice, punti non troppo lontani dal produttore Punto di raccolta mobile: automezzo che passa periodicamente e richiama la popolazione; idoneo per la frazione indifferenziata. Raccolta porta a porta: sistema costoso; conferimento turnato, a seconda della frazione merceologica

36 STAZIONE DI TRASFERIMENTO RIFIUTI (raccolta secondaria con cassoni scarrabili)

37 IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO A GIANYAR (BALI)

38 Grazie per l attenzione

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