REGIONE CALABRIA GIUNTA REGIONALE Dipartimento N. 7 Sviluppo Economico Lavoro Formazione e Politiche Sociali

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1 REGIONE CALABRIA GIUNTA REGIONALE Dipartimento N. 7 Sviluppo Economico Lavoro Formazione e Politiche Sociali DECRETO DIRIGENTE GENERALE Assunto il 12/01/2017 prot. n. 43 Registro dei decreti dei Dirigenti della Regione Calabria n. 226 del 18/01/2017 OGGETTO: Annullamento d ufficio ex art. 21 nonies L. 241/1990 del Decreto Dirigenziale n del 04/05/2016, della Convenzione rep. 301 del 09/05/2016 e addendum rep del 06/10/2016.

2 IL DIRIGENTE GENERALE VISTI : - la Legge Regionale 13 marzo 1996, n. 7 recante norme sull ordinamento della struttura organizzativa della Giunta regionale e sulla dirigenza regionale ; - il D.Lgs. 30 Marzo 2001, n. 165 e s.m.i.; - il D.P.G.R. n. 354 del 24 giugno 1999 relativo alla Separazione dell attività amministrativa di indirizzo e di controllo da quella gestionale e s.m.i.; - l art. 52 D.Lgs. n. 174 del ; - la Deliberazione di Giunta regionale n. 541 del 16 dicembre 2015 avente ad oggetto Approvazione nuova Struttura organizzativa della G.R e Metodologia di graduazione delle funzioni dirigenziali Revoca della Struttura Organizzativa della Giunta regionale approvata con D.G.R. n. 428 del 20 novembre 2013 ; - la deliberazione di Giunta Regionale n. 329 del ed il successivo D.P.G.R. n. 125 del 12/08/2016 con i quali è stato conferito al dott. Fortunato Varone l incarico di Dirigente Generale del Dipartimento n. 7; - la Delibera di Giunta regionale n. 269 del 12/07/2016 avente ad oggetto Nuova struttura organizzativa della Giunta Regionale approvata con DGR n. 541/2015 e s.m.i. assegnazione dei Dirigenti ; - il D.D del di conferimento dell incarico di Dirigente del Settore 1 Affari Generali Giuridici ed economici all Avv. Sabina Scordo; PREMESSO che - con Decreto Dirigenziale n del 04/05/2016 avente ad oggetto: Piano di azione e coesione progetto per la promozione di start up cooperative riconoscimento contributo a Legacoop Calabria di euro ,00 destinato ai vincitori che avranno proposto le migliori start up cooperative. Approvazione schema di convenzione. Impegno di spesa è stato riconosciuto alla Legacoop Calabria un Contributo di euro ,00 a valere sul PAC Calabria di cui alla DGR n. 467 del 12/11/2015 ed è stato approvato il relativo schema di convenzione; - che il suddetto decreto ha disposto il finanziamento ai sensi dell art. 57, comma 2), lettera B) del Decreto Legislativo n. 163/2006 in presenza di un unico operatore determinato, rimanendo comunque al di sotto del limite Comunitario delle procedure di evidenza pubblica, fissato dal Regolamento 2015/2170/UE per gli appalti di servizi in coerenza con l art. 28 del Decreto Legislativo 163/2006 ; - che in data 9 maggio la suddetta convenzione è stata sottoscritta e repertoriata al n. 301; - che nella suddetta Convenzione è stato previsto che il cofinanziamento del Progetto Coopstartup Calabria venisse effettuato con affidamento mediante procedura negoziata sotto soglia comunitaria ai sensi dell art. 125 D.Lgs. 163/2006 ; - che, successivamente, con addendum n. 65 del 6/10/2016, è stata apportata una modifica alla precedente convenzione rep. 301; - che il Progetto Coopstartup Calabria, promosso da Lega Coop Calabria in collaborazione con Coopfond, ha previsto, per la finalità di favorire l incremento dell occupazione tramite la creazione di nuove imprese cooperative, la valorizzazione delle migliori start up che fossero risultate vincitrici ad esito di un apposito bando promosso da Lega Coop, riconoscendo a favore dei vincitori un finanziamento da parte della Regione Calabria quantificato in euro ,00; 2

3 - che, ai fini dell attribuzione del finanziamento in questione, il medesimo Bando ha espressamente richiesto l adesione obbligatoria per almeno tre anni a Lega Coop da parte delle start up vincitrici; - che il Progetto sopra delineato non può ricondursi alla disposizione normativa di cui all art. 57, commi 1 e 2) del Decreto Legislativo n. 163/2006, ed è pertanto errato il richiamo alla suddetta norma contenuto nel DDG n del 04/05/2016, non essendosi in presenza di lavori, forniture o servizi ; - che appare inconferente il riferimento, contenuto nella Convenzione rep. 301/16, all art. 125 D.Lgs. 163/2006, in quanto nel caso di specie non si è in presenza di acquisizioni in economia di beni, servizi, lavori; - Che dall esame dei richiamati provvedimenti, in disparte il corretto riferimento normativo, è emersa la violazione dei principi di trasparenza e parità di trattamento nella scelta del soggetto da cofinanziare, risultando in particolare violato l art. 12 L. 241/90 recante Provvedimenti attributivi di vantaggi economici in base al quale la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari e l'attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati sono subordinate alla predeterminazione da parte delle amministrazioni procedenti, nelle forme previste dai rispettivi ordinamenti, dei criteri e delle modalità cui le amministrazioni stesse devono attenersi. L'effettiva osservanza dei criteri e delle modalità di cui al comma 1 deve risultare dai singoli provvedimenti relativi agli interventi di cui al medesimo comma 1, nonché la corrispondente norma regionale contenuta nell art. 23 L.R. 19/2001; - che, ad esito di approfondimenti istruttori, con nota prot. n del 27/10/2016 è stato avviato, ai sensi dell art. 7, L. 241/90 e art. 7 L.R. 19/2001, il procedimento amministrativo finalizzato all annullamento d ufficio ex art. 21 nonies L. 241/1990 del Decreto Dirigenziale n del 04/05/2016 e della successiva Convenzione rep. 301 del 09/05/2016 e Addendum rep del 06/10/2016; PRESO ATTO delle memorie presentate dal Legale di Lega Coop Calabria nell ambito del suddetto procedimento ed entro i termini ivi previsti; PRESO ATTO, altresì, del parere reso dall Avvocatura regionale, su richiesta dell ufficio, in data 12 gennaio (prot. 8817); RITENUTO che le argomentazioni di cui alla memoria prodotta dal Legale di Lega Coop Calabria non consentano di superare le criticità rilevate in ordine al Decreto Dirigenziale n del 04/05/2016 e successiva Convenzione rep. 301 del 09/05/2016 e Addendum rep del 06/10/2016, per le motivazioni che si riportano di seguito: - la giurisprudenza è consolidata nel ritenere che ai sensi dell art. 12 Legge 7 agosto 1990 n. 241 qualsiasi genere di sovvenzione, contributi o sussidi a soggetti privati o pubblici deve essere preceduta dalla predeterminazione e dalla pubblicazione da parte delle P.A. procedenti dei criteri cui le stesse Amministrazioni si dovranno attenere nell' an e nel quantum da concedere (Cons. Stato n. 1552/2015). In particolare, trattandosi nel caso in questione di un finanziamento, si richiama la stessa decisione che così stabilisce l art. 12 della L. 7 agosto 1990 n. 241 (secondo il quale qualsiasi genere di sovvenzione, contributi o sussidi a soggetti privati o pubblici deve essere preceduta dalla predeterminazione e dalla pubblicazione da parte delle P.A. procedenti dei criteri cui le stesse Amministrazioni si dovranno attenere nell' an e nel quantum da concedere) opera anche con riferimento ai 3

4 finanziamenti, trattandosi di un concetto assimilabile a quello di contributi o agevolazioni. Ancora, l'art. 12 della L. n. 241 del 1990 riveste carattere di principio generale dell'ordinamento giuridico ed in particolare della materia che governa tutti i contributi pubblici, la cui attribuzione deve essere almeno governata da norme programmatorie che definiscano un livello minimo delle attività da finanziare e ciò viene a costituire poi il metro di valutazione di un'eventuale comparazione di un numero di domande superiori allo stanziamento (Cons. Stato n. 1373/2015). Ed inoltre la destinazione dei contributi pubblici deve essere conforme ai criteri generali stabiliti dall'ente, ai sensi dell'art. 12 della L. n. 241 del 1990, disposizione volta ad assicurare la trasparenza dell'azione amministrativa. Ma sotto un profilo più generale la predeterminazione dei criteri, oltre a costituire, appunto, corollario del principio generale di trasparenza, rappresenta la declinazione in via amministrativa delle finalità politico- sociali (o politico-economiche, a seconda dei casi) che l'intervento pubblico intende perseguire. Sotto tale profilo la destinazione di un contributo secondo una finalità non conforme a quella perseguita sulla base dei criteri predeterminati dall'ente, oltre a porsi in contrasto con il principio di legalità, determina uno sviamento della causa dell'intervento pubblico sotto il profilo funzionale proprio del contributo stesso (T.A.R. Milano 05/05/2014 n. 1142); - ancora, con riferimento a quanto sostenuto dal legale di Lega Coop relativamente alla pubblicità e trasparenza delle procedure seguite per l individuazione dei soggetti destinatari ultimi del finanziamento regionale (ovvero bando promosso da Lega Coop per l individuazione delle start up vincitrici con obbligo di adesione a Lega Coop per un periodo di tre anni) deve rilevarsi comunque che, relativamente all ambito di applicazione della locuzione vantaggi economici di qualunque genere, giurisprudenza e dottrina sono concordi nel ritenere che la disposizione si riferisca a tutti quei provvedimenti che, sulla base della normativa vigente, sono volti a sostenere un soggetto sia pubblico che privato, accordandogli un vantaggio economico diretto o indiretto mediante l erogazione di incentivi o agevolazioni che hanno l effetto di comportare sgravi, risparmi o acquisizione di risorse. La norma, valevole proprio per i procedimenti amministrativi concessivi di finanziamenti, è posta non soltanto a garanzia della "par condicio" tra i possibili destinatari delle sovvenzioni, ma anche a tutela dell'affidamento dei richiedenti i benefici in questione; e che tanto la predeterminazione di detti criteri, quanto la dimostrazione del loro rispetto da parte delle singole Amministrazioni in sede di concessione dei relativi benefici, sono rivolte ad assicurare la trasparenza della azione amministrativa e si atteggiano a principio generale, in forza del quale l'attività di erogazione della pubblica Amministrazione deve in ogni caso rispondere a elementi oggettivi. La materia dei provvedimenti attributivi di vantaggi economici è dunque caratterizzata da un quid pluris sotto il profilo del rigore e della trasparenza della P.a., proprio perché prevale l'esigenza di assicurare una corretta assegnazione ai richiedenti di risorse economiche pubbliche (T.A.R. Molise Campobasso Sez. I, , n. 318; T.A.R. Lazio Roma Sez. I, , n. 5575; T.A.R. Puglia Lecce Sez. II, , n. 675); - Per quanto concerne i presupposti per il legittimo esercizio del potere di annullamento d ufficio ex art. 21 novies della L. 241/90, si evidenzia che non risulta decorso il termine di diciotto mesi previsto dal comma 1 del suddetto articolo a seguito della modifica normativa introdotta dall art. 6, Legge 7 agosto 2015, n Peraltro, non si è ancora proceduto all erogazione del finanziamento previsto dal DDG 5059/2016. Si fa richiamo comunque al principio giurisprudenziale secondo il quale l interesse pubblico a non procedere ad illegittime attribuzioni di denaro pubblico prevale sull aspettativa dei potenziali destinatari ad ottenere un beneficio illegittimo (Cons. Stato n. 2602/2013). 4

5 - Relativamente al rapporto contrattuale instauratori in forza della convenzione stipulata in data 9 maggio 2016 e successivo addendum del 6 ottobre 2016, nel richiamare la sentenza n del TAR Roma n. 2980/2016, nonché i principi elaborati dall'adunanza plenaria nella sentenza n. 14 del 20 giugno 2014, si evidenzia che l'esercizio della potestà di annullamento d'ufficio nei confronti del rapporto contrattuale è consentito sulla base del riscontro di effettivi vizi di legittimità da cui è affetto il provvedimento contenente la manifestazione di volontà dell'amministrazione prodromica alla stipula del contratto medesimo; - il legale di Legacoop afferma che la proposta presentata da Lega Coop Calabria d intesa con Coopfond spa è risultata essere l unica avanzata presso l Amministrazione regionale : la suddetta circostanza è evidentemente riconducibile alla assenza a monte di procedure di evidenza pubblica che avrebbero consentito la eventuale partecipazione di altre iniziative progettuali; - Infine, la posizione di Legacoop Calabria quale soggetto accreditato come intermediario per le politiche per il lavoro presso la Regione Calabria con D.D.G del e presso il Ministero del lavoro, e la conseguente idoneità di Lega Coop a partecipare attivamente al sistema regionale dei servizi per l impiego erogando sul territorio regionale e/o provinciale le prestazioni per i servizi per il lavoro, anche mediante l utilizzo delle risorse pubbliche, non può considerarsi quale circostanza idonea a consentire all ente di sottrarsi ai richiamati principi di cui all art. 12 della L. 241/90 sopra riportati. Si richiama, peraltro, l art. 2, comma 2, della Disciplina per l accreditamento degli operatori per l erogazione dei servizi per i lavori connessi alla Youth Guarantee allegato alla delibera di G.R. n. 315/2015, avente ad oggetto accreditamento e affidamento dei servizi, che prevede: l affidamento mediante l utilizzo delle risorse pubbliche dei servizi al lavoro e delle prestazioni connesse alla Youth Guarantee avviene esclusivamente con atto successivo e distinto da parte della Regione Calabria, nell ambito delle procedure previste dal Piano regionale di attuazione PON-YEI. Tale affidamento è disposto attraverso procedure di evidenza pubblica, nel rispetto dei principi comunitari di trasparenza, parità di trattamento, proporzionalità e reciproco riconoscimento ; TENUTO CONTO, sulla base delle motivazioni sopra esposte, che l annullamento d ufficio risponde all interesse pubblico prevalente, concreto e attuale, improntato ai criteri di economicità, di efficacia, di pubblicità, di trasparenza, nonché di proporzionalità dell azione amministrativa, secondo i principi generali dell azione amministrativa di cui alla L. 241/90; VISTI l art. 21 nonies L. n. 241 del 7 agosto 1990 e l art. 52, comma 6, D.Lgs. 174 del 26 agosto 2016; RITENUTO alla luce delle suddette argomentazioni, ad esito del procedimento avviato con nota prot. n del 27/10/2016, di dover procedere all annullamento d ufficio ex art. 21 nonies L. 241/1990 del Decreto Dirigenziale n del 04/05/2016 e della successiva Convenzione rep. 301 del 09/05/2016 e Addendum rep del 06/10/2016; su espressa dichiarazione di legittimità e regolarità amministrativa dell atto resa dal dirigente del Settore quale responsabile del procedimento, alla luce dell istruttoria effettuata, attesa la propria competenza ai sensi della L.R. 34/2002 e della L.R. 1/2006 D E C R E T A Per le motivazioni riportate in premessa che qui si intendono integralmente trascritte e confermate 5

6 DI ANNULLARE d ufficio ex art. 21 nonies L. 241/1990 del Decreto Dirigenziale n del 04/05/2016 e della successiva Convenzione rep. 301 del 09/05/2016 e Addendum rep del 06/10/2016; DI DISPORRE l annullamento del relativo impegno contabile n. 1060/2016 disposto sul capitolo U Bilancio anno 2016 per l importo di Euro ,00; DI TRASMETTERE il presente provvedimento al Dipartimento Bilancio, Finanze, Patrimonio e Società Partecipate ; DI NOTIFICARE il presente provvedimento agli interessati; DI TRASMETTERE il presente provvedimento al Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza; DI DISPORRE la pubblicazione del presente decreto sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria a norma della L.R. 6 aprile 2011, n. 11, nonché sul sito istituzionale della Regione. Il Dirigente del Settore F.to Avv. Sabina Scordo F.to Dr. Fortunato Varone 6