Istituto di Teoria e Tecniche dell Informazione Giuridica Consiglio Nazionale delle Ricerche
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1 Istituto di Teoria e Tecniche dell Informazione Giuridica Consiglio Nazionale delle Ricerche PROPOSTA DI ADESIONE AL PROGETTO EUROPEO MINERVA (Ministerial Network for Valorising Activities in digitisation) Costanza Badii Firenze Rapporto tecnico n. 15/2003 1
2 PROPOSTA DI ADESIONE AL PROGETTO EUROPEO MINERVA (Ministerial Network for Valorising Activities in digitisation) dott.ssa Costanza Badii Il Progetto Minerva Il Progetto Minerva (Ministerial Network for Valorising Activities in digitisation, è finanziato dalla Commissione Europea nell'ambito del Programma IST (Tecnologie per la società dell'informazione) e del Quinto Programma Quadro di ricerca e di sviluppo tecnologico. Esso riunisce i Ministeri del paesi membri dell'unione Europea preposti alla cultura, che vengono coordinati dal Ministero italiano per i Beni e le Attività Culturali. La sua nascita è il risultato di una stretta collaborazione tra la Commissione Europea e gli Stati membri, ed ha l'obiettivo di facilitare la creazione di una visione europea comune della definizione e dei programmi nel campo dell'accessibilità e della fruibilità in rete delle risorse culturali, attraverso il coordinamento e l'armonizzazione delle attività di digitalizzazione. Il Progetto ha avuto inizio nel marzo 2002 e terminerà nel febbraio 2005, ma l'obiettivo è quello di rendere stabile e duratura la rete con le sue attività. Minerva infatti si propone di estendere la rete in modo da stabilire rapporti di collaborazione e di divenire un punto di riferimento stabile anche nei confronti di una serie di altri attori che operano nell'ambito dei beni culturali. Dai principi di Lund, elaborati nel mese di aprile 2001, alla Carta di Parma, presentata in occasione della Conferenza Europea di Minerva svoltasi a Parma nel mese di novembre 2003, il Progetto, attraverso varie tappe e incontri del Gruppo dei Rappresentanti Nazionali (NRG) ha elaborato una serie di criteri e di linee guida capaci di uniformare e indirizzare le numerose attività di 2
3 digitalizzazione di risorse culturali in corso, che, diversamente, allo stato attuale, non sarebbero in grado di realizzare una piattaforma comune europea del settore. Nel vastissimo campo dei beni culturali, si collocano necessariamente le risorse librarie, i documenti e gli archivi storici, che occupano una delle parti più rilevanti di questo ambito. Essi sono attualmente oggetto di un processo di digitalizzazione, volto ad evitare il deterioramento e la perdita dei loro contenuti, che segnano l'evoluzione e l'identità di ciascun paese. Sempre di più, infatti, si avverte oggi la necessità di convertire su supporto digitale le risorse culturali cartacee, in modo da permetterne la fruizione ad un numero maggiore di utenti (si veda allegato n. 1). Allo stesso tempo, però, tale processo deve necessariamente tener conto dei rischi connessi alla rapida evoluzione delle tecnologie informatiche e all'esigenza di creare sistemi operativi e programmi capaci di conservare i dati per lunghi periodi di tempo. L'interesse dell'ittig a partecipare al Progetto Minerva Per la realizzazione degli scopi proposti, Minerva si rivolge in particolare alle Università e agli Istituti titolari di programmi e di attività di ricerca nel campo delle tecnologie applicate alle risorse culturali, agli enti e alle istituzioni pubbliche locali, alle imprese del settore, alle associazioni professionali e ad altri progetti coofinanziati dalla Commissione Europea o da risorse nazionali, che rientrano in questo campo di interesse. In questo ambito si colloca dunque l'interesse dell'istituto di Teoria e Tecniche dell Informazione Giuridica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ITTIG- CNR), che tra le sue attività cura rilevanti progetti di carattere storico-giuridicolinguistico. Aderire ad un Progetto europeo come Minerva, infatti, si pone come un passo quanto mai opportuno ai fini della realizzazione di prodotti che tengano conto 3
4 dei criteri del settore elaborati a livello non solo nazionale, ma anche europeo, secondo lo spirito e le finalità di Minerva. Tale adesione si presenta inoltre opportuna anche con riferimento all'elaborazione dei nuovi progetti ITTIG del settore, nei quali si potrebbero applicare le metodologie e i criteri già testati nei progetti in corso, secondo una ratio unitaria. Tra questi, di particolare rilevanza sono i progetti relativi agli Archivi digitali che documentano in formato elettronico le fonti giuridiche (legislazione, dottrina, prassi) dal X al XX secolo (si veda allegato n. 2). Esse testimoniano la formazione e l'evoluzione del linguaggio, dei concetti e degli istituti del diritto attraverso i quali è venuta a crearsi la dimensione giuridica del nostro paese. Come tali, gli archivi presentano un notevole interesse sotto molteplici aspetti: storico-giuridico, linguistico e culturale. Partecipare a Minerva, inoltre, permetterebbe di dare maggiore visibilità all'istituto e di creare relazioni con le realtà già afferenti al Progetto, potenziali partners nelle attività future. In sintesi, l'adesione dell'ittig al Progetto europeo Minerva permetterebbe di: tenere conto dei criteri europei nel settore delle risorse librarie, secondo lo spirito di Minerva; fornire il proprio contributo allo sviluppo del processi di digitalizzazione e di conservazione nel lungo periodo di tali risorse; agevolare lo scambio e la diffusione della conoscenza nel settore; mantenere una ratio unitaria nei progetti esistenti e realizzare nuovi progetti secondo criteri e linee guida uniformi; far interagire competenze diverse (storico-giuridiche, linguistiche, bibliografiche, informatiche, ecc.) sia all'interno dell'istituto che al di fuori di esso, in un'ottica di inter- e trandisciplinarietà tra diverse discipline, oggi sempre più necessaria; 4
5 tener conto dei non pochi problemi giuridici connessi alla digitalizzazione delle risorse culturali (autenticità dell'ambiente elettronico, protezione dei dati personali, pubblicazioni elettroniche, tutela copyright, ecc.) che necessitano di un'elaborazione uniforme a livello europeo; reperire nuove forme di finanziamento e di supporto alla ricerca e alla salvaguardia delle risorse culturali. Gli strumenti per realizzare l'adesione Lo scopo principale di Minerva è quello di costituire un punto di riferimento nel settore della conservazione e della valorizzazione del patrimonio culturale. Gli art. 8-9 della Carta di Parma, recentemente elaborata dal NRG, prevedono la cooperazione a livello nazionale, europeo e internazionale tra le istituzioni del settore. In particolare, l'art. 9 della Carta stabilisce che: "Il Gruppo dei Rappresentanti Nazionali, supportato dalla rete Minerva, è una comunità aperta". In quest'ottica, è prevista la sottoscrizione di Cooperation Agreements tra il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e gli Istituti del settore accademico e della ricerca (si veda allegato n. 1). Scopo di tali accordi è quello di mettere in grado il nuovo membro di partecipare alle iniziative di Minerva e di contribuire al suo sviluppo, uniformandosi ai criteri guida progressivamente elaborati all'interno del Progetto. Per realizzare la partecipazione dell'ittig a Minerva, si ritiene quindi necessario: individuare il Responsabile dell'istituto per la sottoscrizione del Cooperation Agreement; creare uno staff di collaboratori che possano integrare competenze diverse e interagire tra loro secondo lo spirito e le finalità di Minerva; mettersi in contatto con i Rappresentanti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali che si occupano del Progetto Minerva; partecipare agli incontri e alle conferenze programmate; 5
6 seguire le linee guida progressivamente elaborate nelle attività del Progetto Minerva e applicarle ai progetti ITTIG in corso e a quelli da elaborare. Firenze, Dicembre 2003 Allegati: 1. Copia del Co-operation Agreement predisposto all'interno del Progetto Minerva; 2. Sintesi dei Progetti ITTIG del settore storico-giuridico-linguistico di rilevante interesse culturale; 3. Breve rassegna stampa sul tema attuale della cultura e della digitalizzazione dei beni culturali. 6
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