Il tema delle pari opportunità nella professione didottore Commercialista e di Esperto Contabile. Giulia Caminiti
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- Dante Filiberto Pasini
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1 Il tema delle pari opportunità nella professione didottore Commercialista e di Esperto Contabile 1
2 Le evoluzioni della Donna 1919 capacità giuridica della donna; la Costituzione; legge 125/91 la donna è un soggetto attivo; nel 2002 viene modificato l art. 51 della Costituzione italiana; il Codice Pari Opportunità; Il D. Lgs n. 5 2
3 Conferenza di Pechino Alla IV Conferenza Mondiale sulle Donne, furono proclamati due principi guida: 1. l empowement per perseguire le condizioni per una presenza diffusa delle donne nelle sedi in cui si assumono decisioni rilevanti per la vita della collettività promuovendo la presenza delle donne negli organismi di nomina governativa e negli incarichi di responsabilità della Pubblica Amministrazione; 2. il mainsteaming, cioè l integrazione dal punto di vista di genere nelle politiche governative da realizzare attraverso il coordinamento strutturale e permanente dell azione dei ministeri, i i e verificando l attuazione delle normative in materia di parità. 3
4 Pari Opportunità e PA Importante è il D. Lgs. 165/2001 dove all art. 7 comma 1 Gestione delle risorse umane recita che le amministrazioni pubbliche garantiscono parità e pari opportunità tra uomini e donne per l accesso ed il trattamento sul lavoro. L art. 57 invece riserva alle donne almeno 1/3 dei componenti delle commissioni di concorso. 4
5 Organismi di Parità il Dipartimento Pari Opportunità; La Commissione Nazionale per la parità e le pari opportunità tra uomo e donna presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri; Il Comitato Nazionale di Parità; Il Comitato per l imprenditoria femminile, istituito presso il Ministero dell Industria La Consigliera Nazionale di Parità I Comitati e le Commissioni di Parità 5
6 Previdenza ed assistenza per le donne professioniste D. Lgs n. 151: il capo XII è riservato alle donne professioniste iscritte ad una cassa di previdenza. 6
7 Capo XII D. Lgs. 151/2001 Il Cpo del CNDCEC ha proposto la modifica dl del capo XII, specificatamente t all art. 70 comma 2 e 3 - indennità di maternità ià. Propone l inserimentoi di un nuovo articolo su donne con figli portatori di handicap. 7
8 Gap reddituali Ad oggi disponiamo dei dati delle due casse relativi all anno d imposta In totale sono iscritti alle casse , di cui appartenente al genere femminile. La media del VA dichiarato dagli uomini è di circa, quello delle donne è di La media del RNP dichiarato dagli uomini è di circa mentre quello delle donne è di circa
9 Il CPO del CNDCEC Si costituisce a febbraio E organo autonomo di diretta emanazione del CN. Composto da 9 componenti in rappresentanza del territorio nazionale. 9
10 Il lavoro di un anno del CPO - Costituzione cpo locali; - Regolamento FPC; - Studi di settore; - Codice deontologico; - Previdenza e assistenza. 10
11 Il Congresso di Napoli Indagine statistica; 2. Tavola rotonda; 3. L idea del CPO e della Commissione PO; 4. Il percorso normativo. 11
12 Indagine Statistica Obiettivo, verificare la presenza del genere femminile negli organi di amministrazione e controllo di: Banche, Assicurazioni e Fondazioni bancarie; Società quotate e società emittenti titoli diffusi; Enti pubblici territoriali (Province, Comuni, Università, Camere di Commercio, Asl e Aziende ospedaliere); Società partecipate. 12
13 L idea Lidea del CPO Estendere il rispetto del principio di parità tramite l introduzione introduzione, anche per un periodo transitorio, dell obbligo di garantire al genere meno rappresentato almeno una presenza tra i componenti dei membri effettivi ed una tra i membri supplenti dei Collegi Sindacali di tutte le società di cui al Libro V del codice civile che siano obbligate alla nomina dell Organo di Controllo. 13
14 Il percorso normativo - L esperienza norvegese; - La situazione italiana; - Il testo normativo all esame di camera e senato; - Emendamento sui revisori, i già presentato. 14
15 La banca del tempo La Banca del Tempo è una modalità attraverso cui investire e valorizzare con attenzione il tempo, come risorsa preziosa e strategica, grazie anche alle implicazioni culturali, materiali e organizzative che comporta. La Banca dlt del Tempo, infatti, valorizza lo scambio di tempo tra persone e sviluppa e promuove nuovi valori: parte dall idea che è possibile uno scambio paritario fondato sul fatto che gli individui sono portatori di bisogni ma anche di risorse. In Italia la prima banca del tempo è nata a Parma nel 1992 per iniziativa del sindacato pensionati della UIL, ma l antesignana di quelle oggi esistenti è nata nel 1995 a Sant Arcangelo di Romagna su iniziativa del Comitato Pari opportunità del Comune stesso. 15
16 Pianid AzioniPositive Al fine di promuovere l inserimento delle donne nisttri nei settori e nili nei livellilli professionali ni nei quali esse sono sottorappresentate, i Piani d Azione Positive, favoriscono il riequilibrio della presenza femminile nelle attività e nelle posizioni gerarchiche ove sussiste un divario fra generi non inferiore a due terzi. 16
17 Piani d Azione Positive In occasione tanto di assunzioni quanto di promozioni, a fronte di analoga nl qualificazione e preparazione professionale tra candidati di sesso diverso, l eventuale scelta del candidato di sesso maschile è accompagnata da una esplicita ed adeguata motivazione. 17
18 Piani d Azione Positive Il Piano d Azione Positive può essere finanziato nzi attraverso rs la presentazione n di progetti con la legge 125/91, chiedendo il rimborso degli oneri degli oneri finanziari necessari per intraprendere e portare avanti l iniziativa. 18
19 Legge 125/1991 Azioni positive per la realizzazione della parità uomodonna nel lavoro strumento privilegiato di realizzazione delle condizioni di uguaglianza sostanziale tra lavoratrici e lavoratori. Entro il 31 maggio il Comitato t Nazionale di Parità formula il Programma Obiettivo per la promozione della presenza femminile nei livelli, nei ruoli e nelle posizioni di responsabilità s all interno dell organizzazioni, per il consolidamento delle imprese femminili, per la creazione di progetti di rete. 19
20 Legge 125/1991 Dal 1 ottobre ed entro il 30 novembre di ogni anno, i datori di lavoro pubblici e privati, i centri di formazione professionali accreditati, le associazioni, le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali, possono richiedere al Ministero del Lavoro di essere ammessi al rimborso totale o parziale di oneri finanziari connessi all attuazione attuazione di progetti di azioni positive. 20
21 Legge 53/00 art. 9 Sostiene l introduzione nelle aziende, tramite l attuazione di progetti svolti in applicazione di specifici accordi sindacali, di forme di flessibilità che consentano a uomini e donne una più agevole conciliazione tra vita familiare e lavorativa. Sono previste tre scadenze per la presentazione di progetti: 10 febbraio, 10 giugno e 10 ottobre. 21
22 Legge 53/00 art. 9 misure previste a) progetti per consentire al lavoratore padre o alla lavoratrice madre di usufruire di particolari forme di flessibilità di orario; b) programmi di formazione per il reinserimento dei lavoratori per il periodo di congedo; c) progetti che consentono la sostituzione del titolare o del lavoratore autonomo 22
23 Legge 53/00 art. 9 soggetti finanziabili Finanziamenti concessi alle aziende che stipulano accordi sindacali. Particolare r attenzione è riservata alle piccole e medie imprese (con meno di 50 dipendenti). Contributo max concedibile 1 milione di euro. 23
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