COMUNE DI SCILLATO Provincia di Palermo C O P I A DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA MUNICIPALE N. 03 DEL

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1 IMMEDIATAMENTE ESECUTIVA OGGETTO: COMUNE DI SCILLATO Provincia di Palermo C O P I A DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA MUNICIPALE N. 03 DEL CONFORME VOLONTA DA PARTE DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI SCILLATO DI ADERIRE ALLA C.U.C. DALL UNIONE DEI COMUNI E APPROVAZIONE DALLO SCHEMA DI CONVENZIONE L anno DUEMILAQUINDICI il giorno VENTIQUATTRO del Mese di GENNAIO alle ore 18,30 nella sala delle adunanze della Sede Comunale, si è riunita la Giunta Comunale convocata nelle forme di legge. Presiede l adunanza il Sig. BATTAGLIA ANTONINO nella qualità di SINDACO e sono rispettivamente presenti ed assenti i seguenti Sigg.: PRESENTI ASSENTI BATTAGLIA ANTONINO SINDACO X DI MARCO ANGELO VICE SINDACO X CAPITUMMINO LUISA ASSESSORE X TERRANOVA GANDOLFO ASSESSORE X MACAIONE PIETRO ASSESSORE X Partecipa il Segretario Comunale Dr. Russo Antonino Il Presidente, constatato che gli intervenuti sono in numero legale, dichiara aperta la riunione ed invita i convocati a deliberare sull oggetto sopraindicato. LA GIUNTA MUNICIPALE

2 PREMESSO CHE: E stato autorizzato a fine anno 2014 dal Governo Nazionale, dopo la sigla in sede di Conferenza Stato-Città ed Autonomie Locali, un intesa tra Governo ed Autonomie Locali per lo slittamento al 1 gennaio 2015 della centrale unica di committenza per i comuni non capoluogo per gli acquisti di beni e servizi ed al 1 luglio 2015 per i lavori pubblici. L art.9 del decreto 66, come convertito dalla legge 89, ha previsto, introducendo il comma 3 bis all articolo 33 del Codice dei contratti pubblici, che i comuni non capoluogo di provincia procedano all acquisizione di lavori, beni e servizi nell ambito delle unioni di comuni, ove esistenti, ovvero costituendo un apposito accordo consortile e avvalendosi dei competenti uffici delle province ovvero ricorrendo ad un soggetto aggregatore o alle province. In alternativa la disposizione ha prescritto che gli stessi comuni possano acquisire beni e servizi attraverso gli strumenti elettronici di acquisto gestiti da Consip S.p.A. o da altro soggetto aggregatore. Il comma 3-bis, dell art. 33 del D.Lgs. n. 163/2006, attualmente vigente, prevede che: I Comuni non capoluogo di provincia procedono all acquisizione di lavori, beni e servizi nell ambito delle unioni dei comuni ove esistenti, ovvero costituendo un apposito accordo consortile tra i comuni medesimi e avvalendosi dei competenti uffici anche delle province, ovvero ricorrendo ad un soggetto aggregatore o alle province, ai sensi della legge 7 aprile 2014, n. 56. In alternativa, gli stessi Comuni possono acquisire beni e servizi attraverso Consip S.p.A. o da altro soggetto aggregatore di riferimento (per i Comuni istituiti a seguito di fusione l obbligo di cui al primo periodo decorre dal terzo anno successivo a quello di istituzione). Tale obbligo è diventato effettivo ed efficace a partire dal primo gennaio 2015 per le gare relative all acquisizione dei servizi e delle forniture e lo diventerà dal primo luglio 2015 per le gare relative ai lavori pubblici. La Corte Costituzionale, con sentenza n. 220 del 3 luglio 2013, è stata chiamata a pronunciarsi (su impugnativa del Friuli Venezia Giulia) sull applicabilità alle Regioni a statuto speciale dell art. 23, comma 4, del D.L. n. 201/2011 che introduce il comma 3-bis all art. 33 del D. Lgs. n. 163/2006 (Codice degli appalti). La Corte Costituzione ha escluso l applicabilità della norma alle Regioni a statuto speciale, proprio in forza del combinato disposto dell art. 4, comma 5, e dell art. 33 del D.Lgs. n. 163/2006. Il comma 5 dell art. 4 del D. Lgs. n. 163/2006 stabilisce che Le Regioni a statuto speciale adeguano la propria legislazione secondo le disposizioni contenute negli statuti e nelle relative norme di attuazione. La modifica operata sull art. 33 del D. Lgs. n. 163/2006 trova, però, diretta applicazione in Sicilia in forza dell art. 1 della L.r. n. 12 del 12 luglio 2011 che sancisce che a decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge si applicano nel territorio della Regione il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 e le sue modifiche ed integrazioni ed i regolamenti in esso richiamati e le successive modifiche ed integrazioni. Il codice dei contratti, in materia di centrali uniche di committenze, prevede che i Comuni possano optare per le seguenti modalità: - tramite Unioni di Comuni (se esistenti, ovvero Accordi consortili); - tramite soggetto aggregatore;

3 - tramite Province; - tramite Consip e Mepa; La Delrio non trova applicazione in Sicilia, dove le Province sono state abolite (leggi regionali n. 7/2013 e n. 8/2014). Non essendo ancora completato il percorso di riforma dell architettura istituzionale in Sicilia e non essendo state definite le funzioni di città metropolitane e liberi consorzi di comuni, rispetto agli enti locali del resto d Italia, i comuni siciliani non possono attualmente usufruire di due importanti modalità di espletamento delle gare pubbliche ed in particolare delle funzioni di predisposizione dei documenti di gara, di stazione unica appaltante, di monitoraggio dei contratti di servizio e di organizzazione di concorsi e procedure selettive, da parte di città metropolitane e province (oggi denominate liberi consorzi). Inoltre, in Sicilia opera l Ufficio regionale per l espletamento di gare per l appalto di lavori pubblici (UREGA), già istituito con l art. 7 ter della L.r. 2 agosto 2002, n. 7 (ora abrogato) e regolato dall art. 9 della L.r. 12 luglio 2011, n. 12 nonché dall art. 15 del Decreto Presidenziale 31 gennaio 2012, n. 13 (Regolamento di esecuzione ed attuazione). La vigente normativa sulle centrali uniche di committenza non tiene conto che l UREGA espleta gare per appalti di lavori con importo, a base d asta, superiore a ,00, e che, in Sicilia, è data facoltà agli Enti appaltanti di avvalersi, in conformità a richiesta motivata, dell Ufficio, indipendentemente dall importo dell appalto. La normativa regionale in materia di centrali uniche di committenze dovrebbe essere armonizzata anche con la vigente normativa in materia di Urega. Sarebbe, quindi, opportuno che l obbligo di ricorrere alle centrali uniche di committenze per i comuni siciliani, non capoluogo di provincia, decorra dal momento in cui la normativa regionale concederà le stesse opzioni offerte agli enti locali del resto d Italia. I magistrati contabili della Sicilia, con la deliberazione 408/2013 pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 4 febbraio 2014, hanno ricordato che l art. 33 del codice dei contratti prevede uno specifico requisito dimensionale soltanto per i comuni. Nello specifico, la norma prevede che i comuni di piccole dimensioni debbano servirsi di un unica centrale di committenza nell ambito delle Unioni, ove esistenti ; solo qualora non siano costituite le unioni, è possibile procedere ad un apposito accordo consortile tra i comuni. Al contrario, il legislatore non ha previsto alcun requisito dimensionale per le Unioni. Ne consegue che è possibile attivare una centrale di committenza, anche nell ambito di un unione di comuni il cui numero complessivo di abitanti sia inferiore a cinquemila, benché ragioni di opportunità possano astrattamente consigliare il raggiungimento di requisiti dimensionali di maggiore spessore. Rilevato, altresì, che il legislatore ha indicato quale via preferenziale per la gestione associata dell'acquisizione di beni, servizi e lavori, l'unione dei Comuni e, solo qualora questa non sia esistente, le altre ipotesi residuali di accordo consortile e strumenti elettronici (MEPA e Consip Spa); Accertata l'applicazione dell'obbligo di attivazione della Centrale Unica di Committenza all'ordinamento Regionale, ai sensi e per gli effetti della L.r. 12/2011, nonché, del "Testo del D. Lgs. 163/2006, coordinato con le norme recate dalla L. R. 12/2011 e con le vigenti leggi e decreti legislativi nazionali di modifica, sostituzioni ed integrazioni in materia", pubblicato sulla GURS n. 22 del ";

4 Dato atto che i Comuni di Caltavuturo, Scillato e Sclafani Bagni con atti dei rispettivi Consigli Comunali con i quali sono stati approvati l'atto costitutivo e lo statuto, sin dal 2007 si sono costituiti in Unione ai sensi dell'art. 32 del TUEL di cui al D. Lgs. 267/2000, denominata "Val d Himera Settentrionale ; Preso atto che tra gli obiettivi statutari che l'unione si prefigge di raggiungere rientrano, l'armonizzazione dell'esercizio delle funzioni e dei servizi rispetto a quelli gestiti dai singoli Comuni e la definizione di un assetto organizzativo volto al potenziamento di funzioni e servizi in termini di efficacia, efficienza ed economicità; Considerato che fra i servizi da gestire in forma associata l'art. 6 dello Statuto prevede il Servizio Uffici Tecnici; Dato atto che la Centrale Unica di Committenza rappresenta una species del più ampio genus del Servizio Tecnico; Preso atto della volontà delle singole Amministrazioni comunali, in sede di programmazione, di procedere, attraverso uno studio preliminare di fattibilità favorevole da affidare alle stesse amministrazioni, alla realizzazione della Centrale Unica di Committenza attraverso l Unione dei Comuni, come evidenziato nelle delibere di Giunta municipale dei predetti comuni di Caltavuturo (G. M. n. 27 del ), Scillato (G. M. n. 17 del ) e Sclafani Bagni (G. M. n. 60 del ) alle quali si rimanda per maggiore intelligenza; Preso atto che sussistono le condizioni per poter procedere alla gestione associata della Centrale Unica di Committenza (C.U.C.) attraverso l utilizzo di mezzi, strumenti e personale dei tre comuni aderenti all Unione da disciplinare attraverso il redigendo regolamento di funzionamento della C.U.C. che assieme alla Convenzione saranno oggetto di approvazione da parte dell Assemblea dell Unione; Ritenuto necessario, al fine di ottemperare all obbligo della costituzione della C.U.C. che è scattato dal primo gennaio del corrente anno per l acquisizione di beni, forniture e servizi, mentre scatterà dal primo luglio, per la gestione degli affidamenti per gli appalti di lavori pubblici, presso le Pubbliche amministrazioni, doversi attivare per consentire alle predetta amministrazioni ed all Unione stessa di poter operare, atteso che l ANAC ha comunicato che non autorizzerà l assegnazione dei C.I.G. e dei C.U.P. se le stesse non hanno aderito o costituito ed autorizzato la propria centrale di committenza allo svolgimento delle procedure di gara per i relativi affidamenti; Ritenuto che ricorrono i presupposti e le condizioni, previste dalla norma, per procedere alla C.U.C. attraverso la istituzione Unione dei Comuni già esistente ed operante, senza ulteriori passaggi amministrativi, atteso che l Unione dei Comuni raggruppa Enti locali la cui popolazione è inferiore ai abitanti; Preso atto che il Consiglio Direttivo dell Unione dei Comuni Val d Himera Settentrionale al quale questo Ente è associato con proprio provvedimento n. 1 del ha deliberato la creazione della Centrale Unica di Committenza dell Unione a partire dal mese di gennaio 2015, chiedendo alle singole Amministrazioni aderenti di confermare la volontà di partecipare alla C.U. C. dell Unione, già manifestata in prima istanza, con la delibera di G. M. n. 27 del per il comune di Caltavuturo, con la delibera di G. M. n. 17 del per il comune di Scillato e con la delibera di G. M. n. 60 del per il comune di Sclafani Bagni; Preso conoscenza dello schema di convenzione per la creazione e gestione della C. U. C. dell Unione, allegata alla delibera del C. D. dell Unione del e condiviso il contenuto; Ritenuto, altresì, necessario, approvare lo schema di convenzione che regolerà i rapporti tra i Comuni dell'unione e l'unione stessa per la gestione associata della Centrale Unica di Committenza;

5 V I S T I : L'O. R. EE. LL. vigente in Sicilia; Il D. Lgs. 267/2000; Lo Statuto dell Unione dei comuni Val d Himera Settentrionale; L'art. 32 del D. Lgs. 267/2000, Il D. Lgs. 163/2006; Legge Regionale n. 12/2011; Per tutto quanto sopra premesso e considerato; Con votazione unanime e favorevole espressa per alzata di mano, DELIBERA Di confermare la volontà di procedere alla costituzione della C. U. C. (Centrale Unica di Committenza) dell Unione dei Comuni Val d Himera Settentrionale a partire dal mese di gennaio 2015 ed approvare lo schema di convenzione che si allega al presente deliberato di cui ne fa parte integrante e sostanziale come allegato A ; Di trasmettere la presente all Assemblea dell Unione per l approvazione dello schema di convenzione allegato; Successivamente, ai sensi e per gli effetti dell art 12 della L. R. n. 44/91, dichiarare la presente immediatamente esecutiva onde provvedere a quanto di competenza ed attivare con l urgenza del caso le procedure per la attivazione della CUC.

6 Il presente verbale, dopo la lettura, si sottoscrive per conferma. L ASSESSORE ANZIANO IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO COMUNALE F.to MACAIONE PIETRO F.to BATTAGLIA ANTONINO F.to DR. RUSSO ANTONINO ==================================================================== E COPIA CONFORME IN CARTA LIBERA PER USO AMMINISTRATIVO Scillato lì Il Segretario Comunale ==================================================================== CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE Il sottoscritto Segretario certifica, su conforme attestazioni dell addetto, che la presente deliberazione e rimasta affissa all Albo Pretorio per 15 gg. consecutivi dal al (N. Reg. Pub.). Scillato lì L Addetto F.to POMIDORO LUIGI IL SEGRETARIO COMUNALE F.to DR. RUSSO ANTONINO ==================================================================== CERTIFICATO DI ESECUTIVITA Si certifica altresì che la presente deliberazione è divenuta esecutiva decorsi 10 giorni dalla data di inizio della pubblicazione, ai sensi dell art. 12, comma 1, L.R. 44/91, perché immediatamente esecutiva, ai sensi dell art. 12, comma 2, L.R. 44/91; Scillato lì IL SEGRETARIO COMUNALE F.to DR. RUSSO ANTONINO