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1 Novembre 2017 Format Tesi Sommario 1. Struttura di una tesi L'indice-sommario L abstract L'elenco delle abbreviazioni/sigle L'introduzione L'elaborato Gli indici bibliografici Margini, interlinea, carattere e citazioni Le note Le note bibliografiche Le note esplicative o di approfondimento Indici bibliografici Appendici Plagio Revisione tesi di 9

2 1. Struttura di una tesi Una tesi deve essere sempre composta dalle seguenti parti: (a) un indice-sommario; (b) un abstract (c) un elenco delle abbreviazioni (d) una 'introduzione'; (e) lo svolgimento della tesi; (f) le conclusioni o osservazioni finali (g) le appendici (solo eventuali) (h) gli 'indici bibliografici'. 1.1 L'indice-sommario L'indice-sommario va posto subito dopo la prima pagina della tesi/tesina (ossia la pagina con il titolo, i dati dell'autore, ecc.). L'indice-sommario contiene l'elenco dei capitoli e paragrafi dell'elaborato (nonché degli indici bibliografici e delle eventuali appendici) e il numero della pagina dove inizia ciascun capitolo e paragrafo. L'indice-sommario deve consentire al lettore di poter (rapidamente) rispondere alla seguente domanda: «A quale pagina trovo il capitolo/paragrafo che parla di...?» L'indice-sommario va costantemente aggiornato, specie prima di ogni revisione del lavoro con il docente. 1.2 L abstract L abstract è una sintesi (massimo 3 pagine) dell elaborato da cui il lettore deve poter rapidamente comprendere l oggetto della tesi, la metodologia e le fonti utilizzate per la ricerca, i principali contenuti dell elaborato e le eventuali conclusioni e/o osservazioni finali L abstract deve consentire al lettore di poter rispondere (rapidamente) alla seguente domanda: «Premesso che non posso leggere tutta la tesi, quali sono i principali contenuti della tesi?» L abstract viene redatto come ultima parte della tesi, a fine lavoro. 1.3 L'elenco delle abbreviazioni/sigle L elenco delle abbreviazioni e delle sigle contiene l'elenco delle abbreviazioni/sigle 2 di 9

3 utilizzate nell'elaborato. 'AGCM' 'Cassazione' 'TUE'.. Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Corte Suprema di Cassazione Trattato sull Unione europea (versione consolidata del 7 giugno 2016) L'elenco delle abbreviazioni deve consentire al lettore di poter (rapidamente) rispondere alla seguente domanda: «Cosa significa la sigla 'TUE' che ho trovato mentre leggevo?» L'elenco delle abbreviazioni va costantemente aggiornato, specie prima di ogni revisione del lavoro con il docente. 1.4 L'introduzione L'introduzione (al massimo due-tre pagine) si propone di fornire al lettore presumibilmente interessato una prima sintetica informazione sull'oggetto dell'elaborato, chiarendo altresì il "percorso logico" che si seguirà nell'analizzare l'oggetto dell'elaborato, la metodologia e le fonti utilizzate. L'introduzione deve consentire al lettore di poter (rapidamente) rispondere alle seguenti domande: «Mi interessa leggere la tesi che ho di fronte?» e «Quale metodologia e quali fonti sono state utilizzate per redigere la tesi che leggerò?» L'introduzione va scritta al termine del lavoro. 1.5 L'elaborato L elaborato è suddiviso in capitoli e paragrafi (a loro volta suddivisibili in sottoparagrafi, sino a un massimo di tre sub-livelli). Ogni capitolo, paragrafo e sotto-paragrafo deve essere numerato progressivamente. Ogni paragrafo e sottoparagrafo può essere al massimo di cinque pagine e ogni capitolo può essere al massimo di pagine. Paragrafi più lunghi di cinque pagine e capitoli più lunghi di trenta-quaranta pagine devono indurre lo studente a domandarsi: «Sto analizzando in maniera forzatamente unica profili/elementi/teorie che meriterebbero anzitutto per chiarezza espositiva - una trattazione separata?» 3 di 9

4 1.6 Gli indici bibliografici Gli indici bibliografici sono quattro: a) indice dei libri e degli articoli di rivista letti; b) indice della giurisprudenza letta; c) indice delle leggi e regolamentazioni esaminate; d) indice dei siti web esaminati. Gli indici-bibliografici devono consentire al lettore di poter (rapidamente) rispondere alla seguente domanda: «Quali sono i dati completi ed esatti di quel certo libro o di quella certa sentenza?...» Non vanno inseriti negli indici bibliografici riferimenti a libri, articoli di rivista, documenti o altro che lo studente non abbia esaminato personalmente. Gli indici-bibliografici vanno costantemente aggiornati, specie prima di ogni revisione del lavoro con il docente. 2. Margini, interlinea, carattere e citazioni L'elaborato (ma anche ogni altra parte della tesi/tesina) deve essere scritto secondo i seguenti formati: Margini: i margini superiore, inferiore e destro devono essere pari a 3 cm. Il margine sinistro deve essere pari a 4 cm Interlinea: l'interlinea deve essere pari a 1,15 Prima riga Carattere Spaziature: la prima riga di ogni paragrafo deve essere rientrata di 1,5 cm il carattere del testo deve essere Times New Roman, 12 punti il carattere dei titoli di capitolo deve essere Times New Roman, 14 punti e in grassetto il carattere dei titoli dei paragrafi e dei sotto-paragrafi deve essere Times New Roman, 14 punti tra il titolo del paragrafo e il testo del paragrafo ci deve essere una sola riga in bianco. Tra l'ultima riga del paragrafo che precede e il paragrafo che segue ci devono essere solo due righe in bianco. Capitoli: ogni capitolo deve iniziare da una nuova pagina. Numeri di pagina: devono essere inseriti in basso, al centro Citazioni: le citazioni di passaggi di opere altrui contenute nel corpo del testo vanno in corsivo e tra virgolette basse («...»). 4 di 9

5 3. Le note Le note devono essere a pie di pagina. Il carattere delle note deve essere Times New Roman, 10 punti. L'interlinea delle note deve essere pari a 1. Le note si suddividono in: (a) note bibliografiche; (b) note esplicative o di approfondimento. 3.1 Le note bibliografiche Le note bibliografiche contengono: a) l'indicazione degli autori il cui pensiero è riportato nel corpo del testo; o b) l'indicazione completa ed esatta dei dati della sentenza riportata nel testo; o c) l'indicazione completa ed esatta dei dati della legge o regolamentazione riportata nel testo. Non è consentito fare riferimento a: a) pensieri/opinioni/osservazioni altrui senza indicare in maniera completa ed esatta l'autore (e l'opera in cui il pensiero dell'autore è stato scritto); b) sentenze senza indicare in maniera completa ed esatta la rivista o raccolta dove è possibile prendere visione dei testi integrali o massimati delle sentenze; c) leggi o altri provvedimenti normativi senza indicare in maniera completa ed esatta la gazzetta ufficiale o altra raccolta ufficiale dove si può prendere visione del testo integrale della legge o del provvedimento normativo. Nelle note bibliografiche il nome dell'autore va in MAIUSCOLETTO GRASSETTO e va indicato prima il cognome e poi l'iniziale del nome, poi va inserito il titolo dell'opera in corsivo (se si tratta di un articolo su rivista, l'abbreviazione della rivista in corsivo e preceduta da "in"), l'editore, il luogo di pubblicazione, l'anno di pubblicazione e la pagina di riferimento Esempi: In materia di convenzioni di voto v. TORINO R., / contratti parasociali, Giuffrè editore, Milano, 2002, 123 Sulla promessa nel diritto romano v. MOCCIA L., Promessa e contratto, in Riv.trim.dir.proc.civ., 1999, 234 Nelle note bibliografiche la sentenza va citata indicando l'organo giudicante (abbreviato), la data della sentenza, la rivista da dove è tratta, completa dell'eventuale nota di commento (con titolo del commento e autore del commento). Cass. 24 gennaio 2005, in Foro it., 2005,1, 23, con nota di SILVETTI M., La scissione 5 di 9

6 inversa. Per le citazioni bibliografiche di sentenze straniere va utilizzato lo standard del paese di origine (da verificare con attenzione). Nelle note bibliografiche la legge va citata indicando il tipo di legge, la data, il numero, il titolo della legge (in corsivo) e la G.U. di pubblicazione. Se la legge viene citata più volte - successivamente alla prima volta in cui compare - si può adottare un'abbreviazione. D. lgs. 24 febbraio 1958, n. 58, Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, ai sensi degli artt. 8 e 21 della l. 6 febbraio 1996, n. 52, in G.U., s.o., n. 52/L, 26 marzo 1998, n. 71 (di seguito "TUIF"). Per le citazioni bibliografiche di leggi straniere va utilizzato lo standard del paese di origine (da verifìcare con attenzione). 3.2 Le note esplicative o di approfondimento Le note esplicative o di approfondimento contengono parti dell'elaborato che - per non "appesantire" la lettura del testo - si ritiene opportuno inserire in nota. 4. Indici bibliografici Indice dei libri e degli articoli su rivista L'indice delle opere deve essere redatto alfabeticamente secondo il c.d. "Harvard style". Gli autori in ordine alfabetico e le loro opere in ordine cronologico (partendo dalla più recente). Qualora si siano consultate opere in lingua straniera occorre fare un indice delle opere nella lingua straniera che sono state lette. Si potranno così avere un indice delle opere in lingua italiana, un indice delle opere in lingua francese, un indice delle opere in lingua inglese,... Indice delle opere in lingua italiana Moccia L Promessa e contratto..., in Riv.trim.dir. proc. civ., 148 [attenzione: 148 è la pagina dove inizia l articolo] 1998 Il sistema di giustizia inglese, Milano, Giuffrè editore di 9

7 Torino R I contratti parasociali, Milano, Giuffrè editore 1997 Convenzioni di voto in Francia, in Riv.soc., Indice delle opere in lingua francese Guyon Y Les pactes d'actionnaires, Paris, Litec 1998 Les conventions de vote, in Rev. soc, I, 123 Indice della giurisprudenza La giurisprudenza va riportata secondo un elenco cronologico, diviso per organi giudicanti e con indicazione del luogo di pubblicazione. Corte costituzionale 1) 24 ottobre 1998, sentenza, in Dir.cost., 1999, 345 2) 24 gennaio 2000, ordinanza, in Giur.cost., 2001,112 3)... Cassazione 1) 14 gennaio 1962, n. 3245, sentenza, in Dir.civ., 1964, 345 2) 24 gennaio 1976, n. 2237, sentenza, in Giur.it., 1977,112 3)... Cour de Cassation 1) 14 janvier 1962, n. 3245, ordonnance, Rev.dr. civ., 1964, 345 2)... House of Lords 1) Smith v. John, AC 207 (1995) Per la giurisprudenza in lingua straniera deve essere conservato lo standard dell'ordinamento giuridico di provenienza. Indice delle leggi e regolamentazioni Le leggi e le regolamentazioni vanno riportate in un elenco cronologico, suddiviso per ordinamento giuridico di provenienza, complete degli estremi di pubblicazione. Italia 1) R.D. 21 dicembre 1933, n. 1736, Disposizioni sull'assegno bancario, sull'assegno circolare e su alcuni titoli speciali dell'istituto di emissione, del Banco di Napoli e del Banco di Sicilia, in G.U., 29 dicembre 1933, n ) D. lgs. 24 febbraio 1958, n. 58, Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, ai sensi degli artt. 8 e 21 della l. 6 febbraio 1996, n. 52, in G.U., s.o., n. 52/L, 26 marzo 1998, n di 9

8 3) Francia 1) Loi nº du 1 er juillet 1996 sur la loyauté et l équilibre des relations commerciales, J.O. 2)... Indice dei siti web I siti web visitati e consultati vanno riportati in ordine alfabetico, con indicazione della data di accesso. (accesso il ) (accesso il ) 5. Appendici Alla tesi/tesina possono essere allegate una o più appendici (testi normativi, tabelle, studi vari,...). 6. Plagio II plagio è vietato. Per plagio si intende la riproduzione totale o parziale di elementi creativi dell'opera altrui, ossia, fra le altre cose, il "taglia e incolla" da opere altrui o la parafrasi delle opere altrui senza la debita citazione della fonte. Linee guida di dettaglio per evitare plagi possono esser rinvenute alle seguenti pagine web: Revisione tesi Lo studente deve tenere regolarmente aggiornato il docente circa lo stato di avanzamento del lavoro. 8 di 9

9 Le parti della tesi/tesina da esaminare per la revisione devono: (a) non superare mai circa 30-40pagine (ossia un capitolo); (b) essere consegnate al docente in forma cartacea, rilegate a caldo; (c) contenere sempre l'indice-sommario aggiornato; (d) contenere sempre tutti gli indici bibliografici aggiornati. Non saranno oggetto di revisione parti di tesi/tesina che non soddisfino i sopra indicati requisiti. Le parti della tesi/tesina sottoposte per la revisione al docente dovranno essergli consegnate inserendole nella cassetta postale all'università o direttamente al docente durante l'orario di ricevimento. Non sono ammessi invii di files via . 9 di 9

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