PREVENZIONE DANNI DA FAUNA SELVATICA ALLE COLTURE AGRICOLE ANNO 2012
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- Feliciano Perini
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1 COMPRENSORIO ALPINO TO 1 Valli Pellice, Chisone e Germanasca PREVENZIONE DANNI DA FAUNA SELVATICA ALLE COLTURE AGRICOLE ANNO 2012 Elaborazioni A cura di GAYDOU Federica Tecnico faunistico del CATO1 Bricherasio, 18 febbraio 2013
2 Relazione prevenzione danni da fauna selvatica, anno Introduzione. I danni causati dalla fauna selvatica alle colture agricole sono risarciti secondo quanto stabilito dalla Legge Regionale n. 70 del 1996, articoli 55 e 58; coloro che riscontrano un danno evidente sul proprio terreno coltivato possono fare domanda di indennizzo al CATO1, se l appezzamento ricade all interno del territorio a gestione programmata della caccia del Comprensorio Alpino stesso (per i terreni ricadenti dentro aree precluse alla caccia la domanda viene inviata all Ente gestore di riferimento). I tecnici agricoli incaricati compiono il sopralluogo di verifica dei danni entro un mese dalla denuncia e in seguito vengono erogati i risarcimenti secondo le disposizioni e in seguito agli stanziamenti regionali. (Per ulteriori particolari in merito ai danni causati dalla fauna selvatica vedi le relazioni annuali di riferimento). Prevenzione dei danni: regolamenti e sperimentazione. Per evitare i danni alle colture il CATO1 ha adottato dal 1998 al 2004 un regolamento per incentivare la messa in opera di sistemi di prevenzione efficaci, differenziati a seconda della specie selvatica per la quale vengono allestiti e della tipologia della coltura in atto. Nel corso del 2004 ha poi intrapreso parallelamente un progetto di sperimentazione di alcune tecniche particolari per valutare i risultati in merito alla bontà delle varie metodiche e dei vari prodotti sul proprio territorio. Dal 2005 il regolamento si è diversificato, contemplando un contributo pari al 50% della spesa con un massimo di 260 Euro per le recinzioni metalliche, come era in precedenza; questa soluzione viene realizzata per appezzamenti di ridotte dimensioni; inoltre è stato stabilito un contributo pari al 75% della spesa per un massimo di 420 Euro di contributo per le recinzioni elettrificate, riguardanti generalmente terreni di più grande estensione. A questo riguardo è stato predisposto un secondo regolamento che va ad integrare il primo, il quale specifica le indicazioni a cui far riferimento proprio per l istallazione delle recinzioni elettrificate. Nel 2007 sono state aggiunte le superfici di riferimento per fornire indicazioni più dettagliate su quale tecnica adottare in ogni singolo caso. Di seguito si riportano i due regolamenti tuttora validi, per esteso. Regolamento generale: REGOLAMENTAZIONE OPERE DI PREVENZIONE DANNI ALLE COLTURE AGRICOLE DA FAUNA SELVATICA: 1. Per interventi di prevenzione danni da fauna selvatica per la difesa di colture in atto sul territorio del CATO1, con esclusione delle aree con divieto di caccia, viene concesso un contributo del 50% della spesa fatturata fino a un massimo di 260 Euro finanziabili per interventi che prevedano l utilizzo di griglie o reti. Invece per l utilizzo di recinzioni elettrificate il contributo previsto è del 75% della spesa fatturata fino a un massimo di 420 Euro finanziabili. Nelle spese sostenute vengono presi in considerazione, ai fini del contributo, i materiali utilizzati (spesa comprensiva di IVA) e non le ore di lavoro impiegate per la realizzazione del mezzo di protezione. Per accedere al contributo occorre far pervenire agli uffici del CA il modulo in carta semplice all uopo predisposto debitamente compilato, allegandovi la fattura delle spese sostenute e la fotocopia delle particelle catastali interessate dall intervento. 2. Le opere preventive possono essere approntate con i seguenti mezzi, fatte salve le dovute autorizzazioni di legge e attenendosi alle disposizioni della normativa vigente: a. con l utilizzo di griglie o reti per campi di patate e orti di ridotte dimensioni, fino a un massimo di 1000 mq e di impatto ambientale contenuto (per campi di maggiore estensione che necessitino di griglie si dovrà richiedere una valutazione tecnica preventiva); b. con recinzioni elettrificate per colture di estensione maggiore a 1000 mq (prati, vigneti, frutteti, colture estese) o laddove non sia proponibile recintare (valutazione tecnica preventiva). 1
3 Modalità differenti da quelle previste dovranno essere sottoposte a valutazione tecnica per verificare se potranno avere accesso a contributo o meno. Per la realizzazione delle diverse tipologie d intervento bisognerà attenersi alle disposizioni tecniche in merito (es. interramento di parte della recinzione, altezza e distanza dei fili per l elettrificazione ecc.), in modo da adottare gli accorgimenti più opportuni per realizzare una protezione efficace per la difesa della coltura. 3. Tutte le opere devono essere attuate in località con significativa presenza faunistica, dove possa essere motivata la messa in atto dei sistemi preventivi (quindi dove si sia già verificato del danno da parte della fauna oppure dove sia lecito dedurre che il rischio danno sia elevato). 4. Il contributo verrà elargito in seguito all esecuzione dei lavori e il Comprensorio invia un proprio Tecnico per la verifica sul campo, prima di concedere il contributo stesso. 5. Nell area d intervento non sarà possibile effettuare richiesta di risarcimento danni da fauna selvatica, in seguito all ottenimento del contributo di prevenzione. Si avverte che competono direttamente all utente gli adempimenti ed ogni obbligazione ai vigenti disciplinari e normative d uso. Prima di qualunque posa di recinzione occorre prendere contatto con gli uffici tecnici del CA per una prima esposizione del progetto che si vuole attuare (tel. ufficio ). Regolamento per recinzioni elettrificate: Regolamentazione opere di prevenzione: note per le recinzioni elettrificate. 1. La recinzione elettrificata per la quale viene erogato un contributo pari al 75% della spesa sostenuta (contributo massimo 420 Euro) deve essere finalizzata alla prevenzione dei danni causati dalla fauna selvatica. 2. La recinzione deve essere piazzata secondo le indicazioni fornite e come buona norma, tenendo conto delle caratteristiche ambientali locali e della o delle specie selvatiche per le quali viene predisposta. 3. Ogni installazione di una recinzione elettrificata deve essere eseguita utilizzando materiali a norma e secondo le disposizioni normative vigenti (prescrizioni Cei EN 61011); all installazione deve seguire una corretta manutenzione e utilizzo. 4. I recinti elettrici devono essere installati e fatti funzionare in modo da non causare danni a persone, ad animali e all ambiente circostante; devono essere fuori dalla portata dei bambini e non subire danni meccanici o azioni non autorizzate causate da terzi. 5. Nel caso si debba attraversare una strada pubblica con un filo o un conduttore del recinto, devono essere avvertite le autorità competenti. La distanza verticale tra filo conduttore e qualsiasi punto sulla superficie della strada deve essere di almeno 5 metri. 6. Nel caso si debba costeggiare con la recinzione elettrificata una strada o un sentiero pubblico occorre segnalarne la presenza mediante targhette di attenzione fissate in modo stabile ai pali o al filo del recinto, a breve distanza le une dalle altre. Le targhe devono avere dimensioni di almeno 20 x 10 cm, colore giallo e scritte nere con l avvertenza Attenzione recinto elettrico e/o il simbolo riportato qui sotto. Si avverte che competono direttamente all utente gli adempimenti ed ogni obbligazione ai vigenti disciplinari e normative d uso. Nel corso della primavera del 2005 è stato realizzato un opuscolo illustrativo, chiamato Quaderno tecnico 1, dal titolo I danni causati dalla fauna selvatica alle colture agricole: cosa fare?. In esso, oltre a riportare i regolamenti, le modalità per accedere al contributo e un fac-simile del modulo della domanda, sono descritte le varie tecniche di prevenzione che si possono adottare a seconda 2
4 delle colture, dei terreni, dell ambiente e della specie selvatica da contenere, con illustrate le principali accortezze da utilizzare. Interventi di prevenzione rimborsati nel corso del 2012: Nel 2012 sono state presentate e rimborsate 14 domande per la predisposizione di opere di prevenzione; si tratta di un buon numero, in linea con gli anni 2007 e 2008, dopo il massimo storico registrato nel 2009 (26 richieste). La suddivisione per tipi di intervento è stata questa: 9 richieste prevedevano l installazione di una rete semi-fissa; nello specifico si tratta sia di reti elettrosaldate, molto efficienti contro l irruzione del cinghiale nei campi di patate (alte solitamente un metro), che di reti metalliche o plastificate di tipo più leggero tipo ursus, di altezza tra 1.50 m e i 2 m, a seconda della specie selvatica da contenere. In questi casi si trattava quindi di una recinzione di tipo meccanico; 9 su 14 rappresenta circa il 64 % del totale. Le rimanenti 5 hanno riguardato la posa di recinzioni elettrificate, pari al 36% delle richieste. Dopo un primo picco del 2005, in cui sono state contribuite 15 domande, il numero delle domande era sceso considerevolmente l anno successivo, poi è tornato a salire raggiungendo un primo massimo storico nel 2007, riconfermato nel Dopo il picco di 26 domande del 2009, le richieste scesero di nuovo a 12 nel 2010, per poi risalire nel 2011 e ridiscendere nuovamente un po nel La spesa totale è stata di circa Euro: il contributo per le recinzioni atte al contenimento dei danni da solo cinghiale ammontano a 423 Euro, pari al 13% (2 domande su 14, 14%); invece le opere di prevenzione apportate per il suide in associazione con altri animali (capriolo e cervo, 9, con capriolo e lepre 1), coprono un contributo di Euro, pari al 67% (10 domande su 14, 71%). Il capriolo è la specie più interessata dal contenimento delle recinzioni, infatti lo riguardano 11 opere preventive su 14, 2 come unica specie e le altre 9 in associazione al cinghiale, al cervo, alla lepre. SPECIE Domande 2012 Euro CINGHIALE-CAPRIOLO CINGHIALE-CERVO-CAPRIOLO CAPRIOLO CINGHIALE CINGHIALE-CAPRIOLO-LEPRE Totale complessivo Per una panoramica più ampia sulle specie per le quali si sono approntate le opere preventive nel corso degli anni, si faccia riferimento alla tabella sottostante; in essa si possono rilevare tutte le specie selvatiche e le associazioni tra loro, sia come numero di domande che come Euro di contributo alle opere. Sul totale degli anni, che superano ormai il decennio, il Cinghiale è la specie dominante, ma negli ultimi anni i cervidi, con particolare riferimento al Capriolo, sono sempre più presenti. Negli inverni molto nevosi ha avuto un certo peso la presenza delle minilepri e lepri nelle zone di frutteto della zona pedemontana della Val Pellice. 3
5 SPECIE DOMANDE EURO CINGHIALE CINGHIALE-CAPRIOLO CINGHIALE-CERVO-CAPRIOLO CAPRIOLO CINGHIALE-VOLPE-TASSO CINGHIALE-TASSO CERVO-CAPRIOLO-TASSO-CINGHIALE CINGHIALE-VOLPE-CAPRIOLO-TASSO LEPRE-CAPRIOLO CAPRIOLO-CERVO LEPRE-MINILEPRE CAPRIOLO-TASSO-CINGHIALE VOLPE-TASSO CAPRIOLO-VOLPE-TASSO CINGHIALE-CERVO CAPRIOLO-CINGHIALE-TASSO CERVO-CAPRIOLO-TASSO CINGHIALE-CAPRIOLO-LEPRE CAPRIOLO-TASSO AIRONE CENERINO CORVIDI-PASSERIFORMI-CAPRIOLO 1 53 CERVO 1 50 Totale complessivo Le colture interessate dalle recinzioni sono state: campi di patate e ortaggi (5 domande, più altre 2 con frutteto associato), campi di patate (3), frutteto (1), vigneto (1) actinidia (1), patate con cereali e legumi (1). Nella tabella sottostante si può vedere per quali colture sono state utilizzate le recinzioni per cinghiale e capriolo, le specie per le quali c è la maggior attenzione. Protezione colture CAPRIOLO CINGHIALE CINGHIALE-CAPRIOLO CINGHIALE-CAPRIOLO-LEPRE CINGHIALE-CERVO-CAPRIOLO Totale FRUTTETO 1 1 PATATE PATATE-CEREALI-LEGUMI 1 1 PATATE-ORTAGGI PATATE-ORTAGGI-PICCOLI FRUTTI 2 2 PRATO IRRIGUO 1 1 VIGNETO 1 1 Totale complessivo Nei grafici sottostanti vengono visualizzati: il numero di domande rimborsate per anno, dal 1998 al 2012 (grafico 1); i rimborsi elargiti per anno, dal 1998 al 2012 (grafico 2). 4
6 Grafico1. Numero domande per anno: 30 Num. domande Anno Grafico Rimborsi per anno in Euro: Euro Anno La distribuzione sul territorio vede quest anno il numero maggiore di domande (3) ricadere su due comuni, Angrogna e Perosa Argentina, quindi seguono con 2 domande ciascuno Perrero, Torre Pellice, Roure; seguono altri Villar Pellice e Bibiana con una domanda cadauno. Nei primi due comuni sono rimborsati 642 e 853 Euro, rispettivamente. A differenza della distribuzione dei danni periziati, sempre in maggior numero registrati in Val Pellice, la distribuzione delle domande di prevenzione è un po più omogenea sul territorio: infatti 7 domande ricadono in comuni della Val Pellice, 7 in val chisone e germanasca. I comuni interessati sono in totale anch essi 7. Comune Domande Euro ANGROGNA PEROSA ARGENTINA PERRERO TORRE PELLICE ROURE VILLAR PELLICE BIBIANA Totale complessivo
7 Nella tabella sottostante invece vengono elencati il numero dei rimborsi e le cifre in Euro suddivisi per Comune, per tutto il periodo interessato da interventi di prevenzione, dal 1998 a Il comune con maggiore indennizzo è Perosa Argentina con Euro per 22 domande presentate; segue Angrogna, con Euro e 25 domande. La differenza tra un comune con meno domande e, in proporzione, maggiori rimborsi come Pomaretto rispetto ad Angrogna, è dovuta ai diversi casi di rimborsi cumulativi avvenuto nel primo comune per vigne di estese dimensioni; in queste località diverse persone si sono aggregate nel presentare domanda insieme, risultando quindi una domanda più corposa e quindi con maggiore retribuzione rispetto ad una singola; inoltre le recinzioni elettrificate, come quelle piazzate alle vigne di Pomaretto, hanno un contributo ben maggiore delle recinzioni metalliche. In totale si sono ampiamente sorpassate le 150 domande, arrivando con il 2012 a 180 domande rimborsate per un totale di Euro elargiti. Comune Domande Euro ANGROGNA PEROSA ARGENTINA TORRE PELLICE PERRERO POMARETTO PRALI BOBBIO PELLICE SAN GERMANO CHISONE CANTALUPA VILLAR PELLICE PINASCA BRICHERASIO LUSERNETTA ROURE PRAMOLLO BIBIANA LUSERNA SAN GIOVANNI VILLAR PEROSA SALZA DI PINEROLO PRAROSTINO PINEROLO INVERSO PINASCA Totale complessivo Nella tabella sottostante vengono elencate le specie selvatiche per le quali sono stati approntati i mezzi di protezione delle colture, con indicati il numero di rimborsi e le cifre per ogni categoria, riferite al In quella successiva i dati vengono presentati nel complesso, dal 1998 al 2012, mentre il grafico 3 li visualizza. SPECIE DOMANDE EURO CAPRIOLO CINGHIALE CINGHIALE-CAPRIOLO CINGHIALE-CAPRIOLO-LEPRE CINGHIALE-CERVO-CAPRIOLO Totale complessivo
8 SPECIE DOMANDE EURO CINGHIALE CINGHIALE-CAPRIOLO CINGHIALE-CERVO-CAPRIOLO CAPRIOLO CINGHIALE-VOLPE-TASSO CINGHIALE-TASSO CERVO-CAPRIOLO-TASSO-CINGHIALE CINGHIALE-VOLPE-CAPRIOLO-TASSO LEPRE-CAPRIOLO CAPRIOLO-CERVO LEPRE-MINILEPRE CAPRIOLO-TASSO-CINGHIALE VOLPE-TASSO CAPRIOLO-VOLPE-TASSO CINGHIALE-CERVO CAPRIOLO-CINGHIALE-TASSO CERVO-CAPRIOLO-TASSO CINGHIALE-CAPRIOLO-LEPRE CAPRIOLO-TASSO AIRONE CENERINO CORVIDI-PASSERIFORMI-CAPRIOLO 1 53 CERVO 1 50 Totale complessivo Grafico Numero di domande per specie interessata dal 1998 al CINGHIALE CINGHIALE-CAPRIOLO CINGHIALE-CERVO-CAPRIOLO CAPRIOLO CINGHIA LE-VOLPE-TASSO CINGHIALE-TASSO CERVO-CAPRIOLO-TASSO-CINGHIALE CINGHIA LE-VOLPE-CAPRIOLO-TA SSO LEPRE-CAPRIOLO CAPRIOLO-CERVO LEPRE-MINILEPRE CAPRIOLO-TASSO-CINGHIALE VOLPE-TASSO 13 CAPRIOLO-VOLPE-TASSO CINGHIALE-CERVO CAPRIOLO-CINGHIALE-TASSO 47 CERVO-CAPRIOLO-TASSO CINGHIA LE-CAPRIOLO-LEPRE CAPRIOLO-TASSO AIRONE CENERINO CORVIDI-PASSERIFORMI-CAPRIOLO CERVO Le colture che sono state protette maggiormente nel corso degli anni sono state le patate in primo luogo, sia come monocoltura che in associazione ad altre specie; 94 domande su 180 riguardano in tutto o in parte appezzamenti a patate (52%); come monocoltura le domande sono state 56. In secondo luogo i campi di ortaggi da soli, in numero di 25, o in associazione ad altre per 66 domande; terza tipologia è rappresentata dai vigneti, con 12 domande, seguiti dai frutteti, 10 domande come monocoltura, 19 con altre colture in associazione. Di seguito la tabella delle colture nel periodo , in ordine alfabetico, seguita da quella delle colture in ordine decrescente per numero di domande. 7
9 Tabella COLTURA Totale ACTINIDIA CASTAGNO DA FRUTTO FRUTTETO FRUTTETO-PRATO 1 1 MAIS 1 1 MIRTILLI MIRTILLI-ACTINIDIA 1 1 MIRTILLI-FRUTTETO 1 1 MIRTILLI-PICCOLI FRUTTI 1 1 ORTAGGI ORTAGGI-FRUTTETO ORTAGGI-FRUTTETO-CASTAGNETO-PICCOLI FRUTTI 1 1 ORTAGGI-PICCOLI FRUTTI ORTAGGI-PICCOLI FRUTTI-FRUTTETO 1 1 PASCOLO PATATE PATATE-CEREALI-LEGUMI 1 1 PATATE-ORTAGGI PATATE-ORTAGGI-CEREALI 1 1 PATATE-ORTAGGI-FRUTTETO PATATE-ORTAGGI-PICCOLI FRUTTI 2 2 PATATE-PICCOLI FRUTTI PATATE-PRATO PIANTE OFFICINALI PICCOLI FRUTTI 1 1 PRATO PRATO-FRUTTETO-PASCOLO 1 1 PRATO-ORTAGGI PRATO-PASCOLO 1 1 TROTE 1 1 VIGNETO Totale complessivo Nella tabella sottostante vengono elencate le colture anno per anno, in ordine decrescente. COLTURA Totale PATATE PATATE-ORTAGGI ORTAGGI VIGNETO FRUTTETO MIRTILLI PRATO ACTINIDIA ORTAGGI-PICCOLI FRUTTI PATATE-PRATO PATATE-ORTAGGI-FRUTTETO PATATE-ORTAGGI-PICCOLI FRUTTI 2 2 PIANTE OFFICINALI CASTAGNO DA FRUTTO ORTAGGI-FRUTTETO PRATO-ORTAGGI PASCOLO PATATE-PICCOLI FRUTTI PATATE-ORTAGGI-CEREALI 1 1 ORTAGGI-FRUTTETO-CASTAGNETO-PICCOLI FRUTTI 1 1 ORTAGGI-PICCOLI FRUTTI-FRUTTETO 1 1 PRATO-PASCOLO 1 1 MIRTILLI-PICCOLI FRUTTI 1 1 MIRTILLI-FRUTTETO 1 1 MIRTILLI-ACTINIDIA 1 1 PICCOLI FRUTTI 1 1 MAIS 1 1 FRUTTETO-PRATO 1 1 PRATO-FRUTTETO-PASCOLO 1 1 PATATE-CEREALI-LEGUMI 1 1 TROTE 1 1 Totale complessivo
10 Per quantificare il successo della prevenzione, si può portare come esempio molto positivo quello dei campi di patate; in un comune come quello di Prali ad esempio, nei primi anni sopraggiungevano numerose le domande di danno (specialmente in percentuale al numero totale di domande dell intero CA), poi hanno iniziato a far domanda di prevenzione e man mano sono calati gli indennizzi di danno. Dopo una serie di anni in cui il numero di danni era pari a 0 nel 2009 le domande erano state 3, mentre nel 2010 sono state nuovamente nulle, nel 2011 è stata presentata una sola domanda; nel 2012 non sono state presentate domande, né di danno né di prevenzione. Tabella Comune di Prali Num danni su patate Num prevenz su patate Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Totale L attenzione alla prevenzione si rivela quindi maggiore per gli appezzamenti di ridotte dimensioni, ma con colture più specifiche, rispetto ai prati e ai pascoli, che sono le tipologie maggiormente danneggiate dal cinghiale; questo è dovuto probabilmente sia alla maggior sensibilità verso le colture che forniscono direttamente un alimento edibile (ortaggi, patate, vigneti, piccoli frutti ) che alla difficoltà di poter proteggere estesi appezzamenti a prato e pascolo, posti spesso in luoghi disagevoli e con una maggiore manutenzione da condurre per il buon funzionamento dell opera. Di seguito vengono illustrate alcune opere di prevenzione realizzate nel corso del 2012, mostrando una sequenza di fotografie per esemplificare meglio i vari interventi. 9
11 1. intervento realizzato per la difesa di un vigneto, Perosa Argentina (recinzione elettrificata); 2. Recinzione di un orto, Angrogna (recinzione elettrificata): 10
12 3. Prato con recinzione elettrificata, Villar Pellice. 4. Recinzione elettrificata su patate, Perosa Argentina. 11
13 5. Recinzione metallica a Perrero, campo di patate. 6. Campo di ortaggi e patate, particolare nell angolo di recinzione sopra a muretto a secco, Roure. 12
14 7. Campo di patate con rete metallica, Angrogna. 8. Campo per patate e ortaggi, Perosa Argentina (recinzione metallica). 13
PREVENZIONE DANNI DA FAUNA SELVATICA ALLE COLTURE AGRICOLE ANNO 2007
COMPRENSORIO ALPINO TO 1 Valli Pellice, Chisone e Germanasca PREVENZIONE DANNI DA FAUNA SELVATICA ALLE COLTURE AGRICOLE ANNO 2007 Elaborazioni A cura di GAYDOU Federica Tecnico faunistico del CATO1 Bricherasio,
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