PREVENZIONE DANNI DA FAUNA SELVATICA ALLE COLTURE AGRICOLE ANNO 2014
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- Fabiana Locatelli
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1 COMPRENSORIO ALPINO TO 1 Valli Pellice, Chisone e Germanasca PREVENZIONE DANNI DA FAUNA SELVATICA ALLE COLTURE AGRICOLE ANNO 2014 Elaborazioni A cura di GAYDOU Federica Tecnico faunistico del CATO1 Bricherasio, 30 gennaio 2015
2 Relazione prevenzione danni da fauna selvatica, anno Prevenzione dei danni: regolamenti e sperimentazione. Per evitare i danni alle colture il CATO1 ha adottato dal 1998 al 2004 un regolamento per incentivare la messa in opera di sistemi di prevenzione efficaci, differenziati a seconda della specie selvatica per la quale vengono allestiti e della tipologia della coltura in atto. Nel corso del 2004 ha poi intrapreso parallelamente un progetto di sperimentazione di alcune tecniche particolari per valutare i risultati in merito alla bontà delle varie metodiche e dei vari prodotti sul proprio territorio. Dal 2005 il regolamento si è diversificato, contemplando un contributo pari al 50% della spesa con un massimo di 260 Euro per le recinzioni metalliche, come era in precedenza; questa soluzione viene realizzata per appezzamenti di ridotte dimensioni; inoltre è stato stabilito un contributo pari al 75% della spesa per un massimo di 420 Euro di contributo per le recinzioni elettrificate, riguardanti generalmente terreni di più grande estensione. A questo riguardo è stato predisposto un secondo regolamento che va ad integrare il primo, il quale specifica le indicazioni a cui far riferimento proprio per l istallazione delle recinzioni elettrificate. Nel 2007 sono state aggiunte le superfici di riferimento per fornire indicazioni più dettagliate su quale tecnica adottare in ogni singolo caso. Di seguito si riportano i due regolamenti tuttora validi, per esteso. Regolamento generale: REGOLAMENTAZIONE OPERE DI PREVENZIONE DANNI ALLE COLTURE AGRICOLE DA FAUNA SELVATICA: 1. Per interventi di prevenzione danni da fauna selvatica per la difesa di colture in atto sul territorio del CATO1, con esclusione delle aree con divieto di caccia, viene concesso un contributo del 50% della spesa fatturata fino a un massimo di 260 Euro finanziabili per interventi che prevedano l utilizzo di griglie o reti. Invece per l utilizzo di recinzioni elettrificate il contributo previsto è del 75% della spesa fatturata fino a un massimo di 420 Euro finanziabili. Nelle spese sostenute vengono presi in considerazione, ai fini del contributo, i materiali utilizzati (spesa comprensiva di IVA) e non le ore di lavoro impiegate per la realizzazione del mezzo di protezione. Per accedere al contributo occorre far pervenire agli uffici del CA il modulo in carta semplice all uopo predisposto debitamente compilato, allegandovi la fattura delle spese sostenute e la fotocopia delle particelle catastali interessate dall intervento. 2. Le opere preventive possono essere approntate con i seguenti mezzi, fatte salve le dovute autorizzazioni di legge e attenendosi alle disposizioni della normativa vigente: a. con l utilizzo di griglie o reti per campi di patate e orti di ridotte dimensioni, fino a un massimo di 1000 mq e di impatto ambientale contenuto (per campi di maggiore estensione che necessitino di griglie si dovrà richiedere una valutazione tecnica preventiva); b. con recinzioni elettrificate per colture di estensione maggiore a 1000 mq (prati, vigneti, frutteti, colture estese) o laddove non sia proponibile recintare (valutazione tecnica preventiva). Modalità differenti da quelle previste dovranno essere sottoposte a valutazione tecnica per verificare se potranno avere accesso a contributo o meno. Per la realizzazione delle diverse tipologie d intervento bisognerà attenersi alle disposizioni tecniche in merito (es. interramento di parte della recinzione, altezza e distanza dei fili per l elettrificazione ecc.), in modo da adottare gli accorgimenti più opportuni per realizzare una protezione efficace per la difesa della coltura. 3. Tutte le opere devono essere attuate in località con significativa presenza faunistica, dove possa essere motivata la messa in atto dei sistemi preventivi (quindi dove si sia già verificato del danno da parte della fauna oppure dove sia lecito dedurre che il rischio danno sia elevato). 4. Il contributo verrà elargito in seguito all esecuzione dei lavori e il Comprensorio invia un proprio Tecnico per la verifica sul campo, prima di concedere il contributo stesso. 5. Nell area d intervento non sarà possibile effettuare richiesta di risarcimento danni da fauna selvatica, in seguito all ottenimento del contributo di prevenzione. 1
3 Si avverte che competono direttamente all utente gli adempimenti ed ogni obbligazione ai vigenti disciplinari e normative d uso. Prima di qualunque posa di recinzione occorre prendere contatto con gli uffici tecnici del CA per una prima esposizione del progetto che si vuole attuare (tel. ufficio ). Regolamento per recinzioni elettrificate: Regolamentazione opere di prevenzione: note per le recinzioni elettrificate. 1. La recinzione elettrificata per la quale viene erogato un contributo pari al 75% della spesa sostenuta (contributo massimo 420 Euro) deve essere finalizzata alla prevenzione dei danni causati dalla fauna selvatica. 2. La recinzione deve essere piazzata secondo le indicazioni fornite e come buona norma, tenendo conto delle caratteristiche ambientali locali e della o delle specie selvatiche per le quali viene predisposta. 3. Ogni installazione di una recinzione elettrificata deve essere eseguita utilizzando materiali a norma e secondo le disposizioni normative vigenti (prescrizioni Cei EN 61011); all installazione deve seguire una corretta manutenzione e utilizzo. 4. I recinti elettrici devono essere installati e fatti funzionare in modo da non causare danni a persone, ad animali e all ambiente circostante; devono essere fuori dalla portata dei bambini e non subire danni meccanici o azioni non autorizzate causate da terzi. 5. Nel caso si debba attraversare una strada pubblica con un filo o un conduttore del recinto, devono essere avvertite le autorità competenti. La distanza verticale tra filo conduttore e qualsiasi punto sulla superficie della strada deve essere di almeno 5 metri. 6. Nel caso si debba costeggiare con la recinzione elettrificata una strada o un sentiero pubblico occorre segnalarne la presenza mediante targhette di attenzione fissate in modo stabile ai pali o al filo del recinto, a breve distanza le une dalle altre. Le targhe devono avere dimensioni di almeno 20 x 10 cm, colore giallo e scritte nere con l avvertenza Attenzione recinto elettrico e/o il simbolo riportato qui sotto. Si avverte che competono direttamente all utente gli adempimenti ed ogni obbligazione ai vigenti disciplinari e normative d uso. Nel corso della primavera del 2005 è stato realizzato un opuscolo illustrativo, chiamato Quaderno tecnico 1, dal titolo I danni causati dalla fauna selvatica alle colture agricole: cosa fare?. In esso, oltre a riportare i regolamenti, le modalità per accedere al contributo e un fac-simile del modulo della domanda, sono descritte le varie tecniche di prevenzione che si possono adottare a seconda delle colture, dei terreni, dell ambiente e della specie selvatica da contenere, con illustrate le principali accortezze da utilizzare. Interventi di prevenzione rimborsati nel corso del 2014: Nel 2014 sono state presentate e rimborsate 16 domande per la predisposizione di opere di prevenzione; si tratta di un buon numero, in linea con gli anni 2007, 2008, 2011, 2013, dopo il massimo storico registrato nel 2009 (26 richieste). Si è superata la soglia dei 200 interventi dal 1998 ad oggi (in totale 212 interventi di prevenzione totali). La suddivisione per tipi di intervento è stata questa: 8 richieste prevedevano l installazione di una rete semi-fissa; nello specifico si tratta sia di reti elettrosaldate, molto efficienti contro l irruzione del cinghiale nei campi di patate (alte solitamente un metro), che di reti metalliche o plastificate di tipo più leggero tipo ursus, di altezza tra 1.50 m e i 2 m, a seconda della specie selvatica da contenere. In questi casi si trattava quindi di una recinzione di tipo meccanico; 8 su 16 rappresenta 2
4 circa il 50 % del totale. Le altre 8 hanno riguardato la posa di recinzioni elettrificate; queste nel 2014 sono servite a proteggere appezzamenti misti, patate-mais, patate-piccoli frutti-erbe aromatiche, che di ortaggi e un mirtilleto. La spesa totale è stata di Euro: il contributo per le recinzioni atte al contenimento dei danni da solo cinghiale ammontano a Euro, pari al 48% (6 domande su 16, pari al 38%); invece le opere di prevenzione apportate per il suide in associazione con altri animali sono varie, e sono elencate nella tabella sottostante. In tutto il cinghiale è interessato da 13 domande, il capriolo lo segue con 9 domande. Il capriolo è la specie più interessata dal contenimento delle recinzioni, infatti lo riguardano 11 opere preventive su 16. SPECIE Domande 2014 Euro CAPRIOLO CAPRIOLO-CERVO CERVO-CAPRIOLO-CINGHIALE-VOLPE CINGHIALE CINGHIALE-CAPRIOLO CINGHIALE-CAPRIOLO-CERVO CINGHIALE-CERVO TASSO-CERVO-CAPRIOLO Totale complessivo Per una panoramica più ampia sulle specie per le quali si sono approntate le opere preventive nel corso degli anni, si faccia riferimento alla tabella che segue; in essa si possono rilevare tutte le specie selvatiche e le varie associazioni tra loro, suddivise per numero di domande e per contributo in Euro. Sul totale degli anni, che superano ormai il decennio, il Cinghiale è la specie dominante, ma negli ultimi anni i cervidi, con particolare riferimento al Capriolo, sono sempre più presenti. Negli inverni molto nevosi ha avuto un certo peso la presenza delle minilepri e lepri nelle zone di frutteto della zona pedemontana della Val Pellice. SPECIE DOMANDE EURO CINGHIALE CINGHIALE-CAPRIOLO CINGHIALE-CERVO-CAPRIOLO CAPRIOLO CAPRIOLO-CERVO CINGHIALE-VOLPE-CAPRIOLO-TASSO CINGHIALE-TASSO CINGHIALE-CERVO LEPRE-MINILEPRE CERVO-CAPRIOLO-TASSO CERVO-CAPRIOLO-TASSO-CINGHIALE LEPRE-CAPRIOLO CAPRIOLO-CINGHIALE-TASSO CINGHIALE-CAPRIOLO-CERVO CINGHIALE-VOLPE-TASSO CERVO-CAPRIOLO-CINGHIALE-TASSO VOLPE-TASSO CINGHIALE-CERVO-CAPRIOLO-VOLPE CERVO CAPRIOLO-VOLPE-TASSO CAPRIOLO-TASSO CORVIDI-PASSERIFORMI-CAPRIOLO CINGHIALE-CAPRIOLO-LEPRE 1 53 AIRONE CENERINO 1 50 Totale complessivo
5 Le colture interessate dalle recinzioni sono state: campi di patate e ortaggi (3 domande), campi di patate (7), solo ortaggi (3), patate e mais (1), patate associate a piccoli frutti e erbe aromatiche (1), frutti di bosco (mirtilleto, 1). Nella tabella sottostante si può vedere per quali colture sono state utilizzate le recinzioni per cinghiale e capriolo, le specie per le quali c è la maggior attenzione. colture CAPRIOLO CAPRIOLO CERVO CERVO CAPRIOLO CINGHIALE VOLPE CINGHIALE CINGHIALE CINGHIALE CINGHIALE CAPRIOLO CAPRIOLO CERVO CERVO TASSO CERVO CAPRIOLO Totale complessivo ORTAGGI 3 3 PATATE PATATE-FRAGOLE-LAMPONI-GENEPY 1 1 PATATE-ORTIVE PATATE MAIS 1 1 FRUTTI DI BOSCO 1 1 Totale complessivo Nei grafici sottostanti vengono visualizzati: il numero di domande rimborsate per anno, dal 1998 al 2014 (grafico 1); i rimborsi elargiti per anno, dal 1998 al 2014 (grafico 2). Grafico1. 30 Numero domande per anno: 25 Num. domande Anno Grafico Rimborsi per anno in Euro: Euro Anno 4
6 La distribuzione sul territorio vede per il secondo anno il numero maggiore di domande (5) ricadere sul Comune di Pinasca, quindi segue Perrero con 3 domande, quindi San Germano Chisone e Roure con 2 domande ciascuna; i principali comuni ricadono quindi tutti in Val Chisone e Val Germanasca. Nei primi due comuni in quanto ad indennizzi sono rimborsati (Pinasca) e 715 Euro (Roure). A differenza della distribuzione dei danni periziati, che ricadono sempre in maggior parte in Val Pellice, la distribuzione delle domande di prevenzione riguarda per il secondo anno particolarmente la Val Chisone: 10 domande su 16 ricadono in questo distretto. Comune Domande Euro ANGROGNA PEROSA ARGENTINA PERRERO PINASCA ROURE SAN GERMANO TORRE PELLICE 1 71 VILLAR PEROSA Totale complessivo Nella tabella sottostante invece vengono elencati il numero dei rimborsi e le cifre in Euro suddivisi per Comune, per tutto il periodo interessato da interventi di prevenzione, dal 1998 a Il comune con maggiore indennizzo è sempre Perosa Argentina con Euro per 26 domande presentate; segue Pomaretto, con Euro e 13 domande presentate; quindi Angrogna, con Euro e 26 domande (numero di domande pari a Perosa, quindi, ma interventi più piccoli e quindi meno onerosi dal punto di vista economico). La differenza tra un comune con meno domande e, in proporzione, maggiori rimborsi come Pomaretto rispetto ad Angrogna o Perrero, è dovuta all intervento di prevenzione su appezzamenti di vigne di estese dimensioni, dove diverse persone si sono associate insieme per presentare domanda e mettere in campo un unica struttura preventiva per tutti; inoltre le recinzioni elettrificate (impiegate anche nelle vigne di Pomaretto) hanno un contributo ben maggiore delle recinzioni metalliche. In totale si sono ampiamente superate le 200 domande, arrivando con il 2014 a 212 domande rimborsate per un totale di Euro elargiti. Opere di prevenzione. Periodo Comune Domande Euro PEROSA ARGENTINA POMARETTO ANGROGNA VILLAR PELLICE PERRERO PINASCA TORRE PELLICE PRALI CANTALUPA BRICHERASIO SAN GERMANO CHISONE BOBBIO PELLICE ROURE LUSERNETTA VILLAR PEROSA BIBIANA PRAMOLLO LUSERNA SAN GIOVANNI INVERSO PINASCA PRAROSTINO SALZA DI PINEROLO PINEROLO Totale complessivo
7 Nella tabella sottostante vengono elencate le specie selvatiche per le quali sono stati approntati i mezzi di protezione delle colture, con indicati il numero di rimborsi e le cifre per ogni categoria, riferite al In quella successiva i dati vengono presentati nel complesso, dal 1998 al 2014, mentre il grafico 3 li visualizza. SPECIE Domande 2014 Euro CAPRIOLO CAPRIOLO-CERVO CERVO-CAPRIOLO-CINGHIALE-VOLPE CINGHIALE CINGHIALE-CAPRIOLO CINGHIALE-CAPRIOLO-CERVO CINGHIALE-CERVO TASSO-CERVO-CAPRIOLO Totale complessivo SPECIE DOMANDE EURO CINGHIALE CINGHIALE-CAPRIOLO CINGHIALE-CERVO-CAPRIOLO CAPRIOLO CAPRIOLO-CERVO CINGHIALE-VOLPE-CAPRIOLO-TASSO CINGHIALE-TASSO CINGHIALE-CERVO LEPRE-MINILEPRE CERVO-CAPRIOLO-TASSO CERVO-CAPRIOLO-TASSO-CINGHIALE LEPRE-CAPRIOLO CAPRIOLO-CINGHIALE-TASSO CINGHIALE-CAPRIOLO-CERVO CINGHIALE-VOLPE-TASSO CERVO-CAPRIOLO-CINGHIALE-TASSO VOLPE-TASSO CINGHIALE-CERVO-CAPRIOLO-VOLPE CERVO CAPRIOLO-VOLPE-TASSO CAPRIOLO-TASSO CORVIDI-PASSERIFORMI-CAPRIOLO CINGHIALE-CAPRIOLO-LEPRE 1 53 AIRONE CENERINO 1 50 Totale complessivo
8 Grafico 3. Numero di domande per specie interessata dal 1998 al 2014 CINGHIALE CINGHIALE-CAPRIOLO CINGHIALE-CERVO-CAPRIOLO CAPRIOLO CAPRIOLO-CERVO CINGHIALE-VOLPE-CAPRIOLO-TASSO CINGHIALE-TASSO CINGHIALE-CERVO LEPRE-MINILEPRE CERVO-CAPRIOLO-TASSO CERVO-CAPRIOLO-TASSO-CINGHIALE LEPRE-CAPRIOLO CAPRIOLO-CINGHIALE-TASSO CINGHIALE-CAPRIOLO-CERVO 13 CINGHIALE-VOLPE-TASSO CERVO-CAPRIOLO-CINGHIALE-TASSO VOLPE-TASSO CINGHIALE-CERVO-CAPRIOLO-VOLPE 57 CERVO CAPRIOLO-VOLPE-TASSO CAPRIOLO-TASSO CORVIDI-PASSERIFORMI-CAPRIOLO CINGHIALE-CAPRIOLO-LEPRE AIRONE CENERINO Le colture che sono state protette maggiormente nel corso degli anni sono state le patate in primo luogo, sia come monocoltura che in associazione ad altre specie; seguono gli ortaggi, da soli o in associazione ad altre colture; terza tipologia è rappresentata dai vigneti, seguiti dai frutteti, come monocoltura, e altri in associazione mista. Di seguito la tabella delle colture nel periodo in ordine alfabetico, seguita da quella delle colture in ordine decrescente per numero di domande. 7
9 COLTURA Tot ACTINIDIA CASTAGNO DA FRUTTO FRUTTETO FRUTTETO-PRATO 1 1 FRUTTI DI BOSCO 1 1 MAIS 1 1 MIRTILLI MIRTILLI-ACTINIDIA 1 1 MIRTILLI-FRUTTETO 1 1 MIRTILLI-PICCOLI FRUTTI 1 1 ORTAGGI ORTAGGI-FRUTTETO ORTAGGI-FRUTTETO-CASTAGNETO-PICCOLI FRUTTI 1 1 ORTAGGI-PICCOLI FRUTTI ORTAGGI-PICCOLI FRUTTI-FRUTTETO 1 1 PASCOLO PATATE PATATE MAIS 1 1 PATATE-CEREALI-LEGUMI 1 1 PATATE-FRAGOLE-LAMPONI-GENEPY 1 1 PATATE-MAIS 1 1 PATATE-ORTAGGI PATATE-ORTAGGI-CEREALI 1 1 PATATE-ORTAGGI-FRUTTETO PATATE-ORTAGGI-PICCOLI FRUTTI 2 2 PATATE-ORTIVE 3 3 PATATE-PICCOLI FRUTTI PATATE-PRATO PIANTE OFFICINALI PICCOLI FRUTTI 1 1 PRATO PRATO-FRUTTETO-PASCOLO 1 1 PRATO-ORTAGGI PRATO-PASCOLO 1 1 TROTE 1 1 ULIVETO 1 1 VIGNETO Totale complessivo Nella tabella sottostante vengono elencate le colture anno per anno, in ordine decrescente. COLTURA Tot PATATE ORTAGGI PATATE-ORTAGGI VIGNETO FRUTTETO MIRTILLI PRATO ACTINIDIA ORTAGGI-PICCOLI FRUTTI PATATE-PRATO ORTAGGI-FRUTTETO PATATE-ORTIVE 3 3 CASTAGNO DA FRUTTO PATATE-PICCOLI FRUTTI PATATE-ORTAGGI-PICCOLI FRUTTI 2 2 PATATE-ORTAGGI-FRUTTETO PRATO-ORTAGGI PIANTE OFFICINALI PASCOLO PRATO-FRUTTETO-PASCOLO 1 1 PATATE-CEREALI-LEGUMI 1 1 PATATE MAIS 1 1 PATATE-ORTAGGI-CEREALI 1 1 PATATE-FRAGOLE-LAMPONI-GENEPY 1 1 ORTAGGI-PICCOLI FRUTTI-FRUTTETO 1 1 PICCOLI FRUTTI 1 1 ORTAGGI-FRUTTETO-CASTAGNETO-PICCOLI FRUTTI 1 1 PATATE-MAIS 1 1 TROTE 1 1 MIRTILLI-PICCOLI FRUTTI 1 1 MIRTILLI-FRUTTETO 1 1 MIRTILLI-ACTINIDIA 1 1 ULIVETO 1 1 MAIS 1 1 FRUTTI DI BOSCO 1 1 FRUTTETO-PRATO 1 1 PRATO-PASCOLO 1 1 Totale complessivo
10 Per quantificare il successo della prevenzione, si può portare come esempio molto positivo quello dei campi di patate; in un comune come quello di Prali ad esempio, nei primi anni sopraggiungevano numerose le domande di danno (specialmente in percentuale al numero totale di domande dell intero CA), poi hanno iniziato a far domanda di prevenzione e man mano sono calati gli indennizzi di danno. Dopo una serie di anni in cui il numero di danni era pari a 0 nel 2009 le domande erano state 3, mentre nel 2010 sono state nuovamente nulle, nel 2011 è stata presentata una sola domanda; dal 2012 non sono state più presentate domande, né di danno né di prevenzione. Comune di Prali Num danni su patate Num prevenz su patate Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Totale L attenzione alla prevenzione si rivela quindi maggiore per gli appezzamenti di ridotte dimensioni, ma con colture più specifiche, rispetto ai prati e ai pascoli, che sono le tipologie maggiormente danneggiate dal cinghiale; questo è dovuto sia alla maggior sensibilità verso le colture che forniscono direttamente un alimento edibile (ortaggi, patate, vigneti, piccoli frutti ) che alla difficoltà di poter proteggere estesi appezzamenti a prato e pascolo, posti spesso in luoghi disagevoli e con una maggiore manutenzione da mettere in atto per il buon funzionamento dell opera. Nel 2014 è stato testato anche un prodotto repellente a base di grasso di pecora, il Trico (prodotto da un azienda austriaca, la Kwidza, e distribuito dalla Sepram, azienda veneta), che è stato provato su due impianti di vigneti, in due località in cui il capriolo brucava molto il ricaccio vegetale primaverile; il prodotto è stato utilizzato sulle gemme con successo, a detta degli interessati che hanno utilizzato un campione di prodotto sui loro appezzamenti. Di seguito vengono illustrate alcune opere di prevenzione realizzate nel corso del 2014, mostrando una sequenza di fotografie per esemplificare meglio i vari interventi. (Foto di copertina: Patate con fili elettrificati, San Germano) 9
11 1. intervento realizzato per la difesa di un mirtilleto dai cervi, Roure (recinzione elettrificata); 2. Recinzione di un piccolo campo di ortive, Perrero (recinzione metallica): 10
12 3. Patate con recinzione elettrificata, S. Germano Chisone. 4. Recinzione metallica su campo di patate, Pinasca. 11
PREVENZIONE DANNI DA FAUNA SELVATICA ALLE COLTURE AGRICOLE ANNO 2008
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