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Stefania Martina Damiani
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Laprima volta di Maherallo stadio Un torneoa Gerusalemme, 13gol eun viaggiofantasticoper applaudireronaldo Lunedì sera allo Stadium per Juventus-Chievo c era un ospite speciale.

1 Laprima volta di Maherallo stadio Un torneoa Gerusalemme, 13gol eun viaggiofantasticoper applaudireronaldo Lunedì sera allo Stadium per Juventus-Chievo c era un ospite speciale. Maher Abu Al Hawa ha 15anni ma non aveva mai visto una partita di calcio dal vivo. Il ragazzino palestinese gioca a pallone da sempre, sogna come tanti coetanei di diventare un attaccante professionista. Ma sino a lunedì scorso non era mai entrato in uno stadio vero. Maher Abu Al Hawa è nato agerusalemme Esteda lì non era quasi mai uscito. Lascorsa estate, mentre in Russia si giocavano i Mondiali, l associazione ong Kulna ha organizzato un torneo nella città vecchia, cui hanno partecipato cinquecento ragazzi. Erano arabi e palestinesi, maschi e femmine. Un esperimento che Kulna definisce umano prima che politico. Maher aveva15palloni a disposizione, ha segnato 13 gol all ex portiere della nazionale israeliana Rafi Cohen. E in questo modo ha vinto un viaggio a Torino per vedere la Juventus e Ronaldo, il suo calciatore preferito. a pagina 18 Mecca Maher,la prima volta allo stadio Palestinesi,ebrei e13gol percr7 Mah er A b u A l Hawa non aveva mai visto una partita di calcio dal vivo. Il ragazzino palestinese gioca apallone da quando ha memoria, sogna di diventare un attaccante professionista ma non era mai entrato in uno stadio vero in vita sua. Èsuccessoper la prima volta lunedì sera, allo Stadium per Juve-Chievovinta 3 a0 dai bianconeri. Maher ha quindici anni, è nato a Geruquindici anni, è nato a Gerusalemme Est e da lì non era quasi mai uscito. La scorsa estate, mentre in Russia si giocavano i Mondiali, l associazione ong Kulna ha organizzato un torneo nella città vecchia di Gerusalemme acui hanno partecipato cinquecento ragazzi, arabi e palestinesi, maschi e femmine. Un esperimento agonistico che l associazione definisce umano prima ancora che politico. Maher aveva15 palloni a disposizione, ha segnato 13gol all ex portiere della nazionale israeliana Rafi Cohen, conisraeliana Rafi Cohen, conquistato il miglior punteggio della competizione e vinto un viaggio a Torino per vedere la Juventuse soprattutto Cristiano Ronaldo, il suo calciatore preferito. Prima di sedersi in Tribuna Nord il ragazzo, accompagnato dal padre Mahmod, ha visitato ogni angolo dello stadio e il museo della Juve. Era infreddolito ed emozionato, gli tremavano le gambe ma non soltanto per l aria ghiacciata; con il suo cellulare hafotografato tutto ciò che ha visto afutura memoria, per non di-

2 tura memoria, per non dimenticarsi di niente. Dopo aver visto i tre gol fatti e il rigore sbagliato dal suo idolo, ieri pomeriggio ha incontrato l assessoreallo sport torinese Roberto Finardi, Alberto Maschietto della Juventused Ermanno Tedeschi della Jerusalem Foundation, l associazione che collabora con Kulna per l integrazione e la cooperazione tra ebrei epalestinesi. Tra i progetti delle due associazioni c è molto sport, oltre al calcio anche scacchie backgammon. «È interessante», dice Noa Tal -El una delle sette fondatrici di Kulna «il pallone agiscein profondità. Soltanto con la forza del gioco è riuscito a stabilire rapporti umani senza bisogno di conferenze nè paroloni: amaher e ai suoi compagni è bastata una porta su cui provare a segnare». Il torneo dello scorso luglio è stata una delle rare occasioni di incontro tra ragazziebrei e palestinesi. «La mia generazione è stata più fortunata», commenta papà Mahmod: «Io per lavoro vado ogni giorno nella parte ovestdi Gerusalemme, mi occupo di catering per matrimoni ebraici». Per suo figlio Maher, invece, èpiù difficile avere l occasione di attraversare la città e incontrare i suoi coetanei non palestinesi, «Ed è un peccato racconta il ragazzo nei giorni passati agiaffa, su quel campo ci siamo divertiti tutti». Ermanno Tedeschi, il presidente della Jerusalem Foundation che nel 2019celebra i cinquant anni di attività spiega: «Lavoriamo in questa direzione, per creare sempre più momenti di condivisione». Kulna è attiva dal 2016e all interno del proprio staff lavorano uomini e donne, sia ebrei che palestinesi, tutti di un età compresa tra i venti e i un età compresa tra i venti e i trent anni. Hanno cominciato organizzando incontri musicali, poi subito dopo hanno pensato allo sport, il modo più antico e più semplice per guardarsi negli occhi e imparare a conoscersi. «All inizio c era un po di paura nell aria dice Noa poi hanno cominciato a giocare ed è sparita anche quella». Oggi Maher torna acasa,con un autografo e molte foto in tasca, da domani ricomincia ad allenarsi due volte alla settimana nella sua squadra giovanile, Mount of olives club. La maglia numero 7che indossa, da ieri, se la tiene ancora più stretta. Giorgia Mecca RIPRODUZIONE RISERVATA Il pallonepuòunire davvero:giocando ho costruitorapporti umani,senzabisogno di conferenz e paroloni 500 Ragazzi in campo per giocare a calcio e superare così le barriere linguistiche e religiose. È semprepiù difficile attraversaregerusalemme eincontrarealtri ragazzi: un peccato,sul campo ci siamodivertiti tutti

È il progetto Goals & Gates realizzato da Kulna Gerusalemme e location dell evento web Le ultime notizie dall Italia e dal mondo, quelle dedicate a Torino ed alla sua provincia sul sito torino.

3 È il progetto Goals & Gates realizzato da Kulna Gerusalemme e location dell evento web Le ultime notizie dall Italia e dal mondo, quelle dedicate a Torino ed alla sua provincia sul sito torino. corriere.it Alle porte Palatine Si chiama Goals & Gates, un progetto di Kulna Gerusalemme che usa lo sport per andare oltre le barriere. Nell estate scorsa 500 ragazzi arabi ed ebrei hanno giocato a calcio insieme nei pressi della porta di Giaffa. E ora il progetto comincia a girare l Europa, da Berlino, vicino alla Porta di Brandeburgo, a Parigi. E potrebbe arrivare anche a Torino, su iniziativa dell assessore allo sport Roberto Finardi che pensa alle Porte Palatine come simbolo

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