PREVENZIONE INCENDI PREVENZIONE INCENDI IN AMBITO DOMESTICO
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- Emanuele Villa
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1 PREVENZIONE INCENDI IN AMBITO DOMESTICO AZIENDA SERVIZI SANITARI N.1 TRIESTINA Servizio Prevenzione e Protezione Aziendale PREVENZIONE INCENDI 1
2 GLI ELEMENTI COSTITUTIVI DELL INCENDIO 2
3 il combustibile, ovvero la sostanza che reagendo alla combinazione con l'ossigeno produce energia termica; 3
4 il comburente, ovvero la sostanza idonea ad alimentare la reazione tramite l ossidazione è costituito normalmente dall ossigeno. 4
5 la temperatura, ovvero l energia necessaria per dare inizio alla combustione (in presenza di fiamma libera o meno). 5
6 LE FASI DELL INCENDIO 6
7 L'innesco: i caratteri di questa fase dipendono da una combinazione di fattori quali il grado di infiammabilità del combustibile, l aerazione dell'ambiente, la disposizione del locale e la distribuzione del combustibile. Non si sviluppano ancora elevate temperature e fumi in grado di saturare l ambiente. In questa fase è possibile intervenire con successo usando gli estintori. 7
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9 Propagazione e sviluppo: La combustione produce sostanze di vario tipo (anidride( carbonica, monossido di carbonio, carbonio incombusto, ecc.) che oltre ad essere tossiche e/o soffocanti determinano difficoltà d'intervento in quanto saturano i locali e impediscono la diffusione della luce. Salgono rapidamente temperatura e velocità di combustione. L avvicinamento all incendio richiede molta cautela e particolari dispositivi di protezione (tute ignifughe, autorespiratori, ecc). 9
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11 L'incendio generalizzato: in tale fase le temperature si innalzano con estrema rapidità e la velocità di combustione sale esponenzialmente, le emissioni di gas raggiungono il massimo livello d intensità creando turbolenze, mentre i materiali combustibili si accendono spontaneamente in maniera improvvisa, creando particolari rischi per l intervento di spegnimento. Non è più possibile intervenire all interno degli ambienti interessati dall incendio. 11
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13 L'estinzione: successivamente alla completa accensione, la combustione rallenta, ovviamente in assenza di apporti esterni. La temperatura ridiscende. 13
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15 LE CLASSI DI FUOCO 15
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18 Punto di Punto di Peso Campo di Infiammabilità accensione specifico infiammabilità C C ACETILENE ,79 2,5-80 ACETONE ,79 2,5-13 BENZINA ,72 1,4-7,4 ALCOOL ETILICO ,79 3,5-15 GPL ,54 2,4-9,3 IDROGENO ,07 4,1-75 METANO ,42 5,0-15,5 GASOLIO , 9 1,5-7,5 KEROSENE ,8 0,7-5,0 Nb: per i gas la tabella va letta ipotizzando la pressione di un atmosfera ed una temperatura di 18 C. 18
19 TEMPERATURE DI AUTOIGNIZIONE DEI SOLIDI LEGNO CARTA
20 estratto SCHEDA DI SICUREZZA ETANOLO Nome commerciale: ALCOOL ETILICO Identificazione dei rischi: FACILMENTE INFIAMMABILE Misure antincendio: Mezzi di estinzione: SCHIUME RESISTENTI ALL ALCOOL, POLVERE, HALON. RAFFREDDARE CON ACQUA I CONTENITORI E LA ZONA CIRCOSTANTE IN PERICOLO Materiale protettivo antincendio: INDOSSARE AUTORESPIRATORI Misure in caso di fuoriuscita accidentale: PROVVEDERE A UNA VENTILAZIONE SUFFICIENTE ELIMINARE TUTTE LE SORGENTI DI IGNIZIONE RACCOGLIERE MECCANICAMENTE O CON MATERIALE ASSORBENTE DISPERDERE I VAPORI CON GETTO D ACQUA Caratteristiche chimico fisiche: PUNTO DI INFIAMMABILITA 12 AUTOACCENSIONE 423 CAMPO INFIAMMABILITA 3,5% - 15% PESO SPECIFICO 0,79 20
21 Esplosivo (E) Pericolo: Precauzioni: Questo simbolo indica prodotti che possono esplodere in determinate condizioni. Evitare urti, attriti, scintille, calore. Comburente (O) Pericolo: Precauzioni: Sostanze ossidanti che possono infiammare materiale combustibile o alimentare incendi già in atto rendendo più difficili le operazioni di spegnimento. Tenere lontano da materiale combustibile. 21
22 Pericolo: Precauzioni: Pericolo: Precauzioni: Pericolo: Precauzioni: Pericolo: Precauzioni: Facilmente infiammabile (F) Sostanze autoinfiammabili. Prodotti chimici infiammabili all'aria. Conservare lontano da qualsiasi fonte di accensione. Prodotti chimici che a contatto con l'acqua formano rapidamente gas infiammabili. Evitare il contatto con umidità o acqua. Liquidi con punto di infiammabilità inferiore a 21 C. Tenere lontano da fiamme libere, sorgenti di calore e scintille. Sostanze solide che si infiammano facilmente dopo breve contatto con fonti di accensione. Conservare lontano da qualsiasi fonte di accensione. 22
23 Estremamente infiammabile (F+) Pericolo: Precauzioni: Pericolo: Precauzioni: Liquidi con punto di infiammabilità inferiore a 0 C e con punto di ebollizione/punto di inizio dell'ebollizione non superiore a 35 C. Conservare lontano da qualsiasi fonte di accensione. Sostanze gassose infiammabili a contatto con l'aria a temperatura ambiente e pressione atmosferica. Evitare la formazione di miscele aria-gas infiammabili e tenere lontano da fonti di accensione. 23
24 individuazione del contenuto delle bombole più comuni La colorazione dell'ogiva rende immediatamente accessibile all'operatore la conoscenza del contenuto. Riferirsi sempre all etichetta presente sulla bombola. VECCHIA COLORAZIONE ARANCIONE BIANCO BIANCO GRIGIO BIANCO MARRONE BIANCO NERO BLU GRIGIO CHIARO MARRONE NERO ROSSO NUOVA COLORAZIONE (N) MARRONE ROSSICCIO BIANCO BIANCO GRIGIO BIANCO MARRONE BIANCO NERO BLU GRIGIO MARRONE NERO ROSSO GAS acetilene ossigeno miscela ossigeno e C02 miscela ossigeno ed elio aria protossido d'azoto C02 elio azoto idrogeno ATTENZIONE: : ANCHE LE OPERAZIONI CON L OSSIGENO POSSONO ESSERE MOLTO PERICOLOSE! 24
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26 NEL CASO DI UNA FUGA DI GAS INCENDIATO DA UNA BOMBOLA O DA UN IMPIANTO: TENTARE LA CHIUSURA DELLA VALVOLA DEL GAS ALLONTANARE I MATERIALI COMBUSTIBILI DALLO SPAZIO CIRCOSTANTE RICHIEDERE SOCCORSO 26
27 NON TENTARE LO SPEGNIMENTO DELLA FIAMMA SE NON SI E CERTI DI POTER INTERROMPERE L EROGAZIONE DEL GAS. POTRESTE PROVOCARE LA CREAZIONE DI MISCELE ESPLOSIVE!!!! 27
28 GLI ESTINGUENTI La loro azione e le loro proprietà 1) Azione meccanica, ovvero rimozione/disgregazione del potenziale combustibile dalla zona interessata dalle fiamme, ad esempio a mezzo di getti d'acqua di particolare intensità. 2) Azione di soffocamento, ovvero frapposizione di ostacoli al contatto tra combustibile e comburente. Tali ostacoli possono essere di tipo solido (ad esempio le coperte in fibra di vetro o la polvere degli estintori) oppure anche gassoso, come nel caso degli estintori a C0 2. 3) Azione di raffreddamento ovvero riduzione della temperatura del combustibile a livelli inferiori alla temperatura di accensione. 4) Azione di anticatalisi o inibizione chimica, ovvero utilizzo di sostanze particolari in grado di svolgere efficacia di interruzione del processo chimico. 28
29 AZIONE Estinguente Meccanica* Soffocamento Raffreddamento acqua sì sì sì co2 - sì sì polvere - sì - schiuma - sì - sabbia - sì - *Ovviamente in funzione della forza del getto. 29
30 L ACQUA Si utilizza prevalentemente su fuochi di classe A (carta, legna, segatura, stracci, ecc.). MAI su impianti elettrici in tensione A RISCHIO su liquidi infiammabili PERICOLOSA su fuochi di classe D SCONSIGLIATA su beni preziosi facilmente danneggiabili (archivi e simili) 30
31 L acqua è indicata per spegnere incendi di classe A in quanto riesce a penetrare nella massa del combustibile (getto pieno) e spegnere anche le braci. Non è indicata per estinguere gli incendi di classe B in quanto più pesante della maggior parte di liquidi combustibili e non miscibile. Effetto di un bicchiere d acqua in olio incendiato 31
32 ATTREZZATURE AD ACQUA 32
33 L ANIDRIDE CARBONICA (CO 2 ) Gas inerte, incolore ed inodore, è immagazzinato in bombole a pressione e all uscita raggiunge -73 C. Agisce per SOFFOCAMENTO e RAFFREDDAMENTO. Va utilizzato su fuochi di classe B e C (liquidi infiammabili, gas), meno efficace per la classe A (legno- carta). E indicato dove sia necessario preservare attrezzature o archivi non ancora interessati dall incendio. 33
34 ATTREZZATURA A CO 2 34
35 LE POLVERI - polveri B-C, B per fuochi di classe B e C; - polveri A-B-C, A sono le più diffuse per il loro ampio campo di impiego; - polveri D o inerti, per fuochi di classe D. L'impiego di questi apparecchi è efficace ma sconsigliato su apparecchiature o merci che possono essere danneggiate dalla polvere, quali: apparati telefonici, apparecchiature elettroniche, macchine fotocopiatrici ecc. 35
36 ATTREZZATURA A POLVERE 36
37 CARATTERISTICHE DEGLI ESTINTORI ESTINTORE PORTATILE quando il peso dell apparecchio non supera i 20 kg; 37
38 Massa in kg dell'estinguente Durata minima di funzionamento fino a 3 kg inclusi oltre i 3 e sino a 6 inclusi oltre i 6 e sino a 10 inclusi oltre i 10 kg 6 secondi 9 secondi 12 secondi 15 secondi NON SPRECATE L ESTINGUENTE!!!! 38
39 Non esiste l obbligo di installare un estintore in ambiente domestico, né in automobile. Diverso è il caso di altri paesi europei (ad esempio Slovenia e Croazia) dove le regole impongono di dotare l auto con almeno un estintore. La capacità estinguente di un estintore viene determinata da una sigla posta in alto a destra sull etichetta dell estintore stesso. Per 13, 21, 34 ecc... A, ovvero 89, 113, 144 ecc... B, deve intendersi che l'estintore ha superato una prova di estinzione in cui ha spento un focolare con 13, 21, 34 ecc. travi in legno sovrapposti, ovvero una vasca contenente 89, 113, 144 ecc. litri di benzina super e acqua (1/3 acqua e 2/3 benzina per 144 B = 48 litri d acqua + 96 litri di benzina). 39
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41 USO DEGLI ESTINTORI 41
42 La sorveglianza svolta dal personale sugli estintori tende ad accertare, come minimo: - che l'estintore sia al posto prefissato, chiaramente visibile, non ostruito da ingombri vari,, segnalato da apposito cartello; - che non sia stato manomesso e che risulti provvisto del dispositivo di sicurezza per evitare azionamenti accidentali (spoletta) e del sigillo; - che i contrassegni distintivi siano chiaramente leggibili; - che il manometro, ove previsto, indichi un corretto valore della pressione. 42
43 COMPARTIMENTAZIONE R.E.I. e LOCALI FILTRO Una determinata zona si dice compartimentata REI (xxx( xxx) quando le pareti, i solai e le porte impediscono la diffusione del fuoco, dei fumi e del calore per un dato tempo xxx (60, 90, 120 minuti). Un LOCALE FILTRO è un locale che separa due ambienti e garantisce ancor più la non propagazione degli elementi, disponendo di un'atmosfera in sovrapressione oppure di un sistema autonomo di ventilazione. 43
44 PRINCIPALI SORGENTI DI INNESCO 1) Origine elettrica: a)elettrodomestici b)impianti fissi c)addobbi natalizi 2) Caminetti e stufe 3) Sigarette 4) Lavori di manutenzione 5) Fuochi uso domestico (cucine a gas) 6) Fiamme libere (candele, incensi, ecc.) 44
45 PRINCIPALI NORME COMPORTAMENTALI DI PREVENZIONE INCENDI 1) Mantenere ordine e pulizia. 2) Evitare il deposito di sostanze combustibili in luoghi non idonei. 3) Evitare di fumare a letto e in prossimità di tappeti e divani imbottiti. Non vuotare il posacenere nell immondizia prima di essersi assicuraa ssicurati i dell effettivo spegnimento dei mozziconi.. Utilizzare posacenere con sabbia od acqua. 45
46 5) Evitare l utilizzo di prolunghe e trivi di prese elettriche. 6) Fare attenzione a mantenere libere le griglie di areazione delle apparecchiature elettriche (frigoriferi,( forni, televisori,, computer, lampade, stufe, ecc.) 7) Non abbandonare apparecchiature elettriche accese o in stand-by by. 8) Usare con precauzione candele e bastoncini di incenso posizionandoli sempre su un piano incombustibile. 46
47 I PERICOLI INSITI NEL FUMO E NEL PANICO Il fumo uccide più persone di quanto non avvenga con il calore stesso delle fiamme perché di norma produce gas tossici, asfissianti, ecc. Ad esempio: MONOSSIDO DI CARBONIO gas inodore, incolore ed insapore ANIDRIDE CARBONICA gas tossico se ad alta concentrazione 47
48 AZIONE PSICOLOGICA DEL FUMO Crea SCONVOLGIMENTO della PSICHE CAMBIAMENTO DELLA PERSONALITA' genera il PANICO con decadimento dei freni inibitori che porta a reagire istintivamente ed illogicamente, creando il cosiddetto EFFETTO GREGGE. 48
49 IMPEDIRE LA PROPAGAZIONE DEL FUMO CHIUDENDO TUTTE LE PORTE E LE FINESTRE (tranne le finestre dell area incendiata) 49
50 SEGNALETICA DI SICUREZZA SEGNALETICA DI SICUREZZA Non esiste un obbligo preciso riguardo l installazione di segnaletica di sicurezza negli ambienti domestici. Nei grossi complessi residenziali le vie di fuga, le scale di emergenza, le uscite di emergenza, gli estintori, gli idranti, i quadri elettrici, devono essere opportunamente segnalati. 50
51 PROCEDURE DA SEGUIRE IN CASO DI INCENDIO 1) Mantenere la calma per evitare il panico. 2) In caso di incendio accertato o presenza di fumo, effettuare la chiamata di richiesta di soccorso ai VIGILI DEL FUOCO al numero 115, indicando chiaramente le proprie generalità, l indirizzo, il piano, la tipologia e la gravità dell emergenza specificando l eventuale presenza di persone non facilmente trasferibili. 3) ) In attesa dell'arrivo dei soccorsi iniziare, se necessario, le operazioni di sgombero dalla zona colpita dall'evento provvedendo all'evacuazione delle persone. 51
52 4) In assenza di fumo, valutare la possibilità di circoscrivere o spegnere il focolaio utilizzando il materiale disponibile (acqua, coperte, estintori, ecc) ATTENZIONE: usare l acqua soltanto dopo aver scollegato l energia elettrica. 5) In presenza di fumo: difendere le vie respiratorie ponendo uno straccio ben imbevuto d'acqua davanti al naso e alla bocca. Chiudere tutte le porte disponibili e aprire le finestre della zona incendiata tenendo chiuse le altre. 6) Nel caso in cui le fiamme dovessero attecchire agli indumenti, non indirizzare mai il getto dell estintore direttamente sulla persona ma, facendola distendere, soffocare le fiamme con una coperta o altro. 52
53 7) Se è necessario attraversare una zona in fiamme o invasa dal fumo: : bagnarsi abbondantemente, proteggersi il capo, mettere un panno umido davanti al naso e alla bocca e camminare chinati per sfruttare eventuali sacche d aria. 53
54 A DISPOSIZIONE PER CHIARIMENTI E APPROFONDIMENTI: SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE AZIENDALE PREVENZIONE INCENDI P.I. LAPEL STEFANO
55 Fine del corso
T.d.P. Fabozzi Marco ASS 4 "Medio Friuli"
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